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Diapositiva 1 - Biblioteche - Università Degli Studi Di Genova

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Diapositiva 1 - Biblioteche - Università Degli Studi Di Genova
Università degli Studi di Genova :: Sistema Bibliotecario di Ateneo
Corsi information literacy 2008.
Opac, banche dati, risorse internet web 2.0
per il servizio reference
Laura Testoni
Genova,
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Obiettivi del corso (cosa)
Fare in modo che per i nostri utenti l’approdo al servizio reference “faccia la differenza” tra una
ricerca su Google ed un accesso ragionato ma flessibile a risorse organizzate e di qualità
Promuovere in maniera efficace e completa e aggiornata i servizi offerti da SBA all’utenza
esterna
Essere in grado non solo di fornire l’informazione “bruta” ma anche di
proporre all’utente servizi e risorse “su misura”
Offrire ai colleghi un percorso di aggiornamento sugli strumenti
“web2.0”. Non perché è “di moda” (per quanto, ancora?) ma perché
essi sono “alleati naturali” del servizio reference: bookmarking
partecipativo, Feed RSS, condivisione di risorse, blog, wiki
Approccio (come)
Teorico-pratico, finalizzato a mettere a disposizione
la “cassetta degli attrezzi” e mostrare come funzionano
gli strumenti
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Corsi information literacy 2008.
Opac, banche dati, risorse internet web 2.0
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Programma
Parte 2
• Oltre i dati, i servizi: creare servizi attraverso procedure
di alerting, feed RSS, bookmarking
• Utilizzare alcune risorse “web 2.0” per potenziare il
servizio reference
Parte 1
• Reference?
• Bibliografie e Opac. Cosa c’è di nuovo?
• Le banche dati offerte dall’Ateneo all’utenza accademica
(tipologie, contenuti, accesso). Cosa c’è di nuovo?
• Le riviste elettroniche
• Le risorse esterne. Quali usare e perché.
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Corsi information literacy 2008.
Opac, banche dati, risorse internet web 2.0
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“Web 2.0?”
Termine coniato da Tim O’Reilly nel 2005
Definizione “Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online
che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente”
”Web 2.0 incorpora l’idea della proliferazione di interconnettività ed interattività del contenuto
rilasciato dal web” (Wikipedia)
Concetti
-Dal punto di vista tecnologico: Web come piattaforma (i programmi non risiedono
più nel proprio pc, ma su server remoti accessibili a tutti)
- Utilizzo dell’intelligenza collettiva attraverso il web: partecipazione degli utenti
- Gli utilizzatori aggiungono valore (il caso di Facebook versione italiana: maggio, meno di 1 milione di utenti/mese;
-Settembre: 4,2 milioni, -dati Nielsen Netview)
- Dalla fruizione alla creazione di contenuti: utente da consumer a prosumer
(produttore/consumatore)
-Web 2.0 come insieme di strumenti per la condivisione dei contenuti creati dagli
utenti
Web2.0 “termine ombrello”
- Web come spazio collaborativo: i “social network”
mix di idee, tecnologie, servizi
Per approfondire:
1) What Is Web 2.0 Design Patterns and Business Models for the Next Generation of Software, Tim O’Reilly. (2005) Trad it.: Cos’è web 2.0 Design pattern e
modelli di business per la prossima generazione di software http://www.awaredesign.eu/articles/14-Cos-Web-2-0
2) What is Web 2.0?Ideas, technologies and implications for education by Paul Anderson, JiSC Technology and standard watch, Feb 2007
http://www.jisc.ac.uk/media/documents/techwatch/tsw0701b.pdf
3) http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0
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Opac, banche dati, risorse internet web 2.0
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“Web 2.0?”
Tutti gli anni il Time dedica una copertina alla
“persona dell’anno”.
Nel 2006 la copertina raffigurava come
persona dell’anno un monitor di PC “a
specchio” riflettente la faccia del lettore con
la parola “YOU”.
In questo modo Time registrava l’ascesa
dei social network, che pongono l’utente
- come creatore di contenuti - al centro
dell’ “Età dell’informazione”.
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“Web 2.0?” Strumenti: Blog
Da web a web 2.0: dalle pagine personali ai blog
Cos’è Piattaforma che permette di
pubblicare contenuti in
maniera semplice e senza
conoscenze di programmazione
Tipologie di blog
• personali
• aziendali
• di genere (politica viaggi, moda)
• di informazione (“citizen journalism”)
• educativi
Per interrogare la
Blogosfera:
Technorati
http://www.technorati.com
La consistenza della blogosfera. Fonte: Technorati: State of the blogosphere 2008 http://www.technorati.com/blogging/state-of-the-blogosphere/
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“Web 2.0?” Strumenti: Blog
Una lista di blog bibliotecari
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Università degli Studi di Genova ::
Sistema Bibliotecario di Ateneo
“Web 2.0?”
Strumenti: “anatomia”
di un blog
Perchè usare un blog?
• Per aggiornamento
Archivi degli interventi
per mese
professionale
• Come spazio di comunicazione
“locale”
• Per promuovere/far conoscere
Un “post”. Ogni post
ha un “permalink”
La lista A-Z
delle categorie
le proprie iniziative
Nuovi servizi: inserire alcuni Blog
disciplinari particolarmente autorevoli
nei vostri VRD o nei vostri bookmark
Ma anche:
- La lista dei commenti piu' recenti
- Il motore di ricerca interno
- La lista dei siti preferiti
- Il blogroll (per argomenti o unico)
- Il Feed RSS del blog (a cui posso
abbonarmi)
La nuvola “cloud”
delle categorie
I commenti al post,
e le repliche ai commenti
Le pagine
“separate”
all’interno del blog
La nuvola
delle Tag
Chiunque
può replicare...
La classifica
dei post più letti
Un manuale molto pratico e concreto: Come si fa un Blog 2.0 / Alberto D’Ottavi, Tommaso Sarchiotti. - 2.ed. - Milano : Tecniche nuove 2008. Disponibile online:
http://www.infoservi.it/public/post/auguri-piccolo-pensiero-per-natale-il-libro-sul-web-2-0-in-libero-download-587.asp
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“Web 2.0?” Strumenti: Feed RSS
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“Web 2.0?” Strumenti: Feed RSS
“Dalla stickness alla Syndication” [cosa vuol dire?]
per restare aggiornati rispetto alle novità di un sito non è necessario rimanere “appiccicati” (stickness) ad esso ma è possibile
esportarne i contenuti cioè abbonarsi (syndication) ad essi
• Formato per la redistribuzione, il riuso e l’interscambio dei contenuti su web
• RSS (Really Simple Syndication) è una tecnologia basata sul linguaggio XML per la
distribuzione di contenuti, che permette di ricevere in ogni momento sul computer
gli ultimi aggiornamenti da un sito.
• Può essere utilizzato con aggregatori (Feed reader) specifici che presentano in
maniera omogenea (spogliati della loro “cornice”) i contenuti dei flussi di notizie a
cui ci siamo “abbonati”
• Chi produce un feed invia un flusso di news che possono essere utilizzate dall’utente
Metafora: web come una fila di rubinetti ai quali ciascuno di noi si avvicina per riempire il proprio secchiello e
formare la propria base inrormativa (Gino Roncaglia)
Attraverso i Feed RSS non è l’utente che cerca i contenuti, ma
i contenuti, selezionati (o creati attraverso una ricerca) dall’utente,
che “arrivano” direttamente all’utente attraverso gli aggregatori
Feed Reader: http://www.bloglines.com :: http://www.google.com/reader
Con RSS i dati diventano “adulti” e se ne vanno “in giro da soli”,
anziché rimanere incollati al sito web che li ha prodotti
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“Web 2.0?” Strumenti: Feed RSS in azione
Nuovi servizi: organizziamo feed
reader per la comunità scientifica
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“Web 2.0?” Strumenti: Feed RSS in azione (con le banche
dati di Ateneo)
Nuovi servizi: usare/organizzare i
Feed RSS con le banche dati in
rete di Ateneo
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“Web 2.0?” Strumenti: Social networking
Cos’è: piattaforme (siti, servizi web…) che aiutano le persone a sviluppare
contatti, condividere materiali, documenti, idee….
Una lista...
Blog http://www.wordpress.com
Wiki http://www.wikipedia.org
Bookmark (di siti) http://delicious.com , http://www.connotea.org
Bookmark (di bibliografie) http://www.citeulike.org/,http://www.digg.com/
Foto e video http://www.flickr.com , http://www.youtube.com
Slides http://www.slideshare,com
Social Network http://www.myspace.com , http://www.facebook.com
Social Cataloguing http://www.anobii.com , http://www.librarything.com
Scegliamo noi come usarli
fruiamo contenuti...
generiamo contenuti...
Per saperne di più: Bonaria Biancu Web2.0 alla prova dei fatti, In: Pc Professionale, Febbraio 2008 pp.74-92. Approfondita rassegna degli strumenti web2.0
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“Web 2.0?” Strumenti: Wikis
Cos’è
• Una pagina web, o una serie di pagine web, che possono essere facilmente editate
da chiunque sia autorizzato all’accesso
• Strumento collaborativo che permette la produzione “in simultanea” da parte di
gruppi di lavoro
• Utilizza programmi di editing che permettono di scrivere su web senza HTML
• Permette di visualizzare la “storia” di tutte le versioni precedenti di un lavoro
effettuato dal gruppo
• Wiki professionali
(esempio: wiki sull’open access)
• Il caso più famoso
(e controverso): Wikipedia
• Wiki come modello/metafora
economico ed organizzativo:
le Wikinomics
L’enciclopedia Larousse ha mutuato
il modello wikipedia
Wikipedia o l’Enciclopedia Britannica? Una discussione
su Nature: Internet encyclopaedias go head to head
Jim Giles Nature, Vol. 438, No. 7070. (14 December
2005), pp. 900-901.
Nuovi servizi: usiamo cautela nel
proporre voci Wikipedia ai nostri utenti
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“Web 2.0?” Strumenti: Social Bookmarking
Da web a web 2.0: dai “siti internet consigliati” al social bookmarking
Cos’è: servizio web che permette, senza alcuna competenza html, di:
- costruire una propria lista dei siti preferiti, sempre incrementabile ed editabile
- assegnare una o più etichette e descrizioni ai siti scelti (“opac”, “dizionari” “metafisica”…)
- classificare i siti scelti all’interno di categorie più ampie (“bundles”)
- sapere chi ha eventualmente citato gli stessi siti (o usato le stesse etichette)
- condividere con altri i propri link
Le due risorse più note: Delicious e Connotea
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“Web 2.0?” Strumenti: Social Bookmarking (Delicious) in azione
Gli altri bookmark che
citano la stessa risorsa
Commento al sito
Lista delle tag dentro la
categoria (bundle) “filosofia”
Il sito
Lista dei Bundle
Le TAG associate
a quella risorsa
Lista generale delle tag.
Formato “a nuvola” (cloud)
Nuovi servizi: costuiamo e diffondiamo repertori aperti e ragionati di risorse web utili
per il reference “al quotidiano” e per la nostra comunità scientifica.
Invitiamo gli utenti ad integrare questi repertori, teniamoli aggiornati, curiamo le TAG
Per approfondire: Barbara Fiorentini, Il Social bookmarking nel servizio di reference. In: Bibliotime, anno XI, numero 1 (marzo 2008)
http://didattica.spbo.unibo.it/bibliotime/num-xi-1/fiorenti.htm
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“Web 2.0?” Strumenti: Social Bookmarking (Delicious) in azione
Attraverso una specifica applicazione (Delicious toolbar) installata nel mio browser
(Explorer, Mozilla…), è possibile inserire e “catalogare” direttamente un link
interessante nel bookmark Delicious con pochi click
Nuovi servizi: installare nel mostro browser la Delicious
toolbar facilita l’aggiornamento e la gestione dei link
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“Web 2.0?” Strumenti: Social tagging e “Folksonomy”
- Cos’è PRATICA diffusa nei servizi “web 2.0” consistente nell’assegnare “etichette” (tag) a
concetti ed oggetti per dare loro un significato (“la segnaletica delle idee”)
- Il contesto: nei blog, nel social bookmarking, ed in generale negli strumenti di social networking
l’utente può “etichettare” i contenuti che produce (links, interventi in un blog) e condividerli con altri.
- La parola folksonomy è un neologismo composto da “folks” (gente) e “taxonomy” (tassonomia).
Il termine è stato ideato da Thomas Vander Wal, architetto dell’informazione, che lo ha coniato
durante una discussione online nel 2004. Ma il vero creatore è Joshua Schachter che nel 2001
ha ideato Delicious il primo sito che nel 2001 ha applicato la folksonomy
- Metadati soggetto?
- Quale portata cognitiva?
Per approfondire: Michele Santoro, Questa sera si cataloga a soggetto. Breve analisi delle folksonomies in prospettiva bibliotecaria, in: "Bibliotime",
anno X, numero 2 (luglio 2007) http://didattica.spbo.unibo.it/bibliotime/num-x-2/santoro.htm
Corrado Petrucco, “Folksonomie” nella Rete: costruire categorie alternative, creative ed interculturali TD, No. 1. (2006)
http://www.tdmagazine.itd.cnr.it/PDF37/petrucco.pdf
Abbiamo trovato il concetto di “segnaletica delle idee” in: Sergio Maistrello, La parte abitata della rete, Milano : Tecniche nuove, 2007 p.83 segg.
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“Web 2.0?” Strumenti: Social tagging o “Folksonomy”
PRO
• Libertarie e non restrittive
• Bottom-up, non imposte
• Riflette il vocabolario degli utenti
• Lingua “viva” VS “fanciulli”
• Semplicità, intuitività, flessibilità
• Sistema inclusivo
• Favorisce la comunicazione tra
gli utenti
CONTRO
• Schemi piatti, non gerarchici
• Mancanza di precisione
• Basso livello di trovabilità
• Ambiguità (lo stesso temine usato in
modi diversi)
•
•
Multilinguismo: biblioteca
digitale / digital library
Il problema degli spazi tra le
parole di una tag, es.:
“formazione_continua”
Nuovi servizi: nel costruire nuovi servizi per gli utenti
attraverso strumenti web 2.0 che comportano attività
di “social tagging” utilizziamo tag con sagacia bibliotecaria
Per approfondire: Web 2.0 & Library 2.0. Un’introduzione. Andrea Marchitelli, (slides presentate al convegno: “Library 2.0: Bluff o rivoluzione” Venezia,
13 ottobre 2008) http://lettere2.unive.it/ridi/sem081013marchitelli.ppt
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Galassia web 2.0: una mappa
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Web 1.0 & 2.0
un confronto...
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Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0.
E’ naturale che le biblioteche siano tra le realtà maggiormente
ricettive rispetto agli stimoli del web 2.0, così come lo sono
state rispetto all’affermazione di Internet negli anni ‘90
1996!
Library 2.0: termine fondato da Michael Casey nel 2005 nel blog Library crunch (*)
- Cambiamento centrato sull’utente
- Partecipazione
- Incremento tecnologico mediato dagli ambienti web 2.0: integrare la biblioteca ai
flussi informativi dei nuovi media
- La biblioteca sta dove si trova l’utente (utilizzo di Social network, blog, SMS etc.)
- Adeguato utilizzo di tecnologie come Blog, Wiki, Feed RSS, social bookmarking,
- Rispondere a molte richieste settoriali (“successo della varietà” o fenomeno della “long tail”)
- Servizi personalizzati
- La biblioteca come conversazione
(*) Michael Casey, Working Towards a Definition of Library 2.0, October 21, 2005http://www.librarycrunch.com/2005/10/
Library 2.0 Service for the next-generation library By Michael E. Casey and Laura C. Savastinuk in: Library Journal, 9/1/2006
http://www.libraryjournal.com/article/CA6365200.html
Fabio di Giammarco, Library 2.0, ovvero la centralità dell’utente : le biblioteche si confrontano con l’evoluzione del web, in: Biblioteche oggi, giugno
2007pp.23-25
R.David Lankes, Joanne Silverstein, Scott Nicholson, Le reti partecipative. La biblioteca come conversazione. Prodotto per American library
association’s Office for information technology policy, trad.it a cura di A.Di Iorio e M.Vignocchi http://www.aib.it/aib/cg/gbdigd07.htm3
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per il servizio reference
Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Strumenti
• Bookmarking partecipativo per gli utenti (offriamo e condividiamo siti e bibliografie)
• Fare alerting con i Feed RSS per aggiornare gli utenti sulla base delle loro esigenze:
dal “dato” al “servizio”
• Blog bibliotecari (aggiornamento professionale? Informare sulle attività della biblioteca?)
• Utilizzo adeguato dei social network (Facebook?): “la biblioteca 2.0 sta dove
gli utenti sono”
•Social cataloguing (Library Thing, Anobii (*))
• Social Opac (“Sopac”)
(*) da: Anobium punctatum, nome scientifico del tarlo della carta.
Da approfondire! Non
ora, non qui...
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Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Una mappa
Versione italiana della Library
2.0 Meme Map di Bonaria Biancu
Questo file è rilasciato sotto la
licenza di Creative Commons
“Attribuzione - Condividi allo
stesso modo 2.5 Italia”
http://creativecommons.org/
licenses/by-sa/2.5/it/deed.it
Spunti, non
prescrizioni...
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a8/LIbrary_2.0_Meme_Map.png
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Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Quali servizi per il reference?
Il reference, con il suo contatto diretto con le esigenze
“personalizzate” ed individuali dell’utente, è il servizio che
maggiormente si presta all’elaborazione critica ed allo sviluppo
di questi spunti. Curiamo le nicchie di interesse
Esempi
• creare bookmark sociali per le diverse tipologie di utenza (Delicious)
• creare bibliografie condivise tematiche (CiteUlike)
• creare un feed-reader “aperto” dove collezionare i feed interessanti, anche a partire
da una ricerca azzeccata su una base dati, o per seguire i fascicoli di una rivista
• creare un blog per gli utenti, con le novità della biblioteca (nuove accessioni, nuovi
servizi, feedback sui corsi e sui servizi)
Conoscere strumenti e tecniche è qualcosa ma non basta.
Anche i nuovi servizi “web 2.0” non si improvvisano
Obiettivo del corso:
Creare servizi “su misura” e potenziare il servizio reference
attraverso procedure “web 2.0” di alerting, feed RSS, bookmarking
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Abbiamo parlato di…
Obiettivi del corso
Approccio
Programma
Web 2.0? (1/2)
Web 2.0? Strumenti. Blog (1/2)
Web 2.0? Strumenti. "Anatomia" di un Blog
Web 2.0? Strumenti: Feed RSS (1/2)
Web 2.0? Strumenti: Feed RSS in azione
Web 2.0? Strumenti: Feed RSS in azione con le banche dati di Ateneo
Web 2.0? Strumenti: Social networking
Web 2.0? Strumenti: wikis
Web 2.0? Strumenti: Social bookmarking
Web 2.0? Strumenti: Social bookmarking Delicious in azione (1/2)
Web 2.0? Strumenti: Social tagging o “Folksonomy” (1/2)
Galassia web 2.0. Una mappa
Web 1.0 & 2.0. Un confronto
dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0
Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Strumenti
Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Una mappa
Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Quali servizi per il reference?
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Dal Web 2.0 alla Biblioteca 2.0. Lavori IN corso!
• Costruire un servizio di social
bookmarking con Delicious
• Costruire un servizio di alerting
con i Feed RSS e un FeedReader
• Costruire una bibliografia con
CiteULike
Bibliografia
http://www.citeulike.org/user/sba2008
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