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Diapositiva 1 - Provincia di Latina

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Diapositiva 1 - Provincia di Latina
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
CORSO DI PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA DEL LIVELLO PROVINCIALE
Borgo di Fossanova – 1 Febbraio 2012
IL RISCHIO SISMICO
Geol. Antonio Colombi
Area Difesa del Suolo e Concessioni Demaniali
Direzione Regionale Ambiente
[email protected]
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
IL RISCHIO SISMICO: DALL’EVENTO ALLE CONSEGUENZE
PERICOLOSITÀ
VULNERABILITÀ
X
EVENTO
X
ESPOSIZIONE
DANNO
FISICO
V1B
BENE Caratt.
BENE
strutt.
Esposizione
Severità e
numero
degli eventi
nel periodo
=
RISCHIO
V2B
PERDITA
perdite dirette
economiche,
di vite, sociali
Legame fra il
danno fisico e
le perdite
(morti, costi,
abitazioni
Inagibili)
Legame fra
l’evento
(causa) e il
danno
fisico
INTENSITA'
VII - CLASSE A ssnbin
0.800
(effetto)
0.700
1
0.600
SSN
Caratt.
Struttur.
del bene
Fattore di danno
%
0.500
0.400
0.300
0.200
0.100
0.000
0
1
2
3
LIV. DANNO
4
5
0.8
Tiedemann
0.6
0.4
0.2
0
0
1
2
3
Livello di danno
4
5
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Eventi Sismici in Italia dal 1900
ai giorni nostri che hanno prodotto danni e morti.
In rosso i più distruttivi
28 dicembre 1908: Messina
7 giugno 1910: Irpinia
19 gennaio 1915: Marsica
7 settembre 1920: Garfagnana
27 marzo 1928: Friuli
23 luglio 1930: Irpinia
26 settembre 1933: Maiella
18 ottobre 1936: Alpago/Cansiglio
11 maggio 1947: Calabria centrale
21 agosto 1962: Irpinia
15 gennaio 1968: Belice (Sicilia)
6 febbraio 1971: Tuscania (Lazio)
6 maggio e 15 settembre 1976: Friuli
19 settembre 1979: Val Nerina (Umbria)
23 novembre 1980: Irpinia/Basilicata
7 maggio 1984: Appennino Laziale-Abruzzese
13 dicembre 1990: Sicilia Sud orientale
26 settembre 1997: Umbria Marche
9 settembre 1998: Basilicata/Calabria
31 ottobre 2002: Molise
6 aprile 2009: L’Aquila
25 gennaio 2012: Reggiano-Parmense
Epicentri dei terremoti
dal 217 a.c. al 2009
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
28.12.1908 Terremoto di Messina (Io=XI)
Magnitudo stimata 7.2
90.000 vittime
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1909
Eventi con IMCS>VIII
28.12.1908 Messina (Io=XI)
 RD 193/1909 Norme
Tecniche per la riparazione
e ricostruzione di edifici
danneggiati dal sisma e per
la costruzione di nuovi
edifici
 RD 542/1909
Classificazione sismica
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Le Norme Tecniche del RD 193/1909
(molto avanzate per l’epoca)
 Non consentivano di costruire su siti
inadeguati (franosi, paludosi, molto acclivi)
 Individuavano i sistemi resistenti con cui
edificare nuovi edifici (muratura animata,
squadrata, listata, telai in ca)
 Limitavano l’altezza degli edifici, il numero di piani, la larghezza minima delle
strade e gli spazi tra gli edifici
 Introducevano forze statiche orizzontali e verticali, proporzionali alle masse, ma
non quantificate
 Richiedevano opportuni dettagli costruttivi (cordoli, luce degli sbalzi a 60-70 cm,
assenza di strutture spingenti)
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
19.01.1915 Terremoto di Avezzano (Io=XI)
Magnitudo stimata 7.0
32.000 vittime
La cattedrale di Avezzano
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1915
Eventi con IMCS>VIII
07.06.1910 Irpinia (Io=VIII-IX)
15.10.1911 Etna (Io=X)
07.06.1910 Etna (Io=IX)
13.01.1915 Avezzano (Io=XI)
RDL 573/1915
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Le Norme Tecniche del DL 1526/1916
Quantificano le forze statiche equivalenti al sisma
0.5 W2
 Sisma Verticale
Fv = 0.5 (G+Q)
0.5 W1
 Sisma Orizzontale
Fh = (1/8)(G+Q)
al piano terreno
Fh = (1/6)(G+Q)
agli altri piani
1/6 W2
1/8 W1
Il rapporto tra taglio resistente alla base e peso totale dell’edificio vale:
Edificio ad 1 piano
Edificio a 2 piani
Edificio a 3 piani
C=Vb/W=1/8
C=Vb/W= (1/8+1/6)/2
C=Vb/W= (1/8+1/6+1/6)/3
= 0.125
= 0.145
= 0.152
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1927
Eventi con IMCS>VIII
26.04.1917 Val Tiberina (Io=IX)
29.06.1919 Mugello (Io=IX)
07.09.1920 Garfagnana (Io=IX-X)
RDL 431/1927
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Classificazione
Normativa Tecnica
RDL 2089/1924
Le forze sismiche orizzontali e verticali non
agiscono contemporaneamente
Richiede un progetto redatto da un ingegnere o
architetto per edifici in muratura o ca
RDL 431/1927
Introduce due categorie
sismiche
I Categoria
II Categoria
RDL 431/1927
Introduce nuove limitazioni in altezza (3 piani
in II Categ, 2 piani in I Categ e solo per telai in
ca o muratura animata). Specifica le regole
per il dimensionamento degli elementi
strutturali. Modifica l’entità delle azioni
sismiche
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1930
Eventi con IMCS>VIII
27.03.1928 Friuli (Io=VIII-IX)
23.07.1930 Irpinia (Io=X)
30.10.1930 Marche (Io=IX)
RD 682/1930
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1935
Eventi con IMCS>VIII
26.09.1933 Maiella (Io=VIII-IX)
RD 640/1935
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Le Norme Tecniche del RDL 640/1935
Quantificano le forze statiche
equivalenti al sisma
 Sisma Verticale
Fv = 0.50(G+sQ)
0.25(G+sQ)
 Sisma Orizzontale
Fh = 0.10(G+sQ) a tutti i piani
Fh = 0.07(G+sQ) a tutti i piani
I Categoria
II Categoria
0.5 W2
0.25 W2
0.5 W1
0.25 W1
0.1 W2
0.1 W1
0.07 W2
0.07 W1
Il rapporto tra taglio resistente alla base e peso totale edificio vale:
I Categoria
II Categoria
Qualunque num. piani
C=Vb/W= 0.100
C=Vb/W= 0.07
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1937
Eventi con IMCS>VIII
18.10.1936 Pieve d’Alpago (Io=IX)
RD 2125/1937
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1962
Eventi con IMCS>VIII
03.10.1943 Offida (Io=VIII-IX)
21.08.1962 Irpinia (Io=IX)
RD 2125/1937
Adattato da Bramerini,
Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Nel corso della II GM e nell’immediato dopoguerra vengono inseriti in zona
sismica alcuni comuni, ma altri vengono declassificati per favorire lo sviluppo
economico:
“.. La richiesta si basa sulla considerazione che i danni prodotti in quella zona dal
terremoto del 1915 furono minimi e imputabili, più che altro, alla cattiva costruzione
delle case, e che, d’altra parte, l’assoggettamento a tali norme costituisce un
notevole intralcio allo sviluppo di quella zona eminentemente turistica…” (Terminillo,
1938)
“.. E che, d’altra parte, l’assoggettamento delle norme del decreto citato costituisce un
notevole intralcio allo sviluppo edilizio di quella zona, di cui vari centri sono stazioni
balneari…” (Provincia di Pesaro-Urbino, 1941)
“.. E che, d’altra parte, l’assoggettamento a tali norme sismiche costituisce un notevole
intralcio alla costruzione di nuovi fabbricati e anche alla ricostruzione di quelli
distrutti dalla guerra in un momento in cui maggiormente è sentito il bisogno di nuovi
alloggi..” (Vittorio Veneto, 1947)
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Declassificati nel 1962
Classificazione attuale 2009
Oggi in zona 2
Oggi in zona 2
Oggi in zona 2
Al limite della Zona 1
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
15.01.1968 Terremoto del Belice (Io=X)
Magnitudo 6.1
370 vittime
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Le Legge n. 64 del 2 febbraio 1974
 Demanda a decreti ministeriali del Ministero dei LL.PP., e non più a leggi,
l’emanazione delle norme tecniche
 Prevede norme tecniche per edifici, ponti, dighe
 Demanda a decreti ministeriali del Ministero dei LL.PP., e non più a leggi,
l’emanazione della classificazione sismica da redigersi sulla base di comprovate
motivazioni tecnico-scientifiche
Le Norme Tecniche del DM 03.03.1975 contengono ulteriori aspetti innovativi:
•
•
•
•
•
Emanate le norme per il calcolo delle strutture in ca, cap e acciaio;
Possibilità di analisi dinamica;
Fh da considerare in due direzioni non contemporanee (regola di progettazione
ancora largamente disattesa);
Controllo degli spostamenti;
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1975
Eventi con IMCS>VIII
15.01.1968 Belice (Io=X)
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
06.05.1976 Terremoto del Friuli (Io=IX-X)
Magnitudo 6.4
Artegna
989 vittime
Buja
Gemona
Gemona
Tarcento
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Dopo il terremoto del Friuli fu promosso il
Progetto Finalizzato Geodinamica (PFG) con
l’obiettivo di realizzare mappe di scuotibilità
basate su moderni approcci tecnicoscientifici.
In particolare furono redatti e sistemati i cataloghi
storici, contenenti terremoti a partire
dall’anno 1000 (eventi alla sorgente) e furono
valutati i risentimenti per ogni Comune a
partire da questi terremoti.
Per ogni Comune, in maniera omogenea sul piano
nazionale, furono determinati 3 indicatori:
 La massima intensità macrosismica risentita
nel Comune, da catalogo storico
 L’intensità con un determinato periodo di
ritorno (500 anni)
 Il rapporto C/Crif (C=Coefficiente sismico
delle Norme Tecniche)
Distribuzione dell’intensità per
periodo di ritorno T=500 anni
Carta n. 5
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
23.11.1980 Terremoto dell’Irpinia (Io=X)
2.914 vittime
Magnitudo 6.5
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1984
Eventi con IMCS>VIII
06.05.1976 Friuli (Io=IX-X)
15.04.1978 Patti (Io=IX)
19.09.1979 Valnerina (Io=VIII-IX)
23.11.1980 Irpinia (Io=X)
Adattato da Bramerini,
Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Si è visto che fino al 1980 solo le zone dove avvenivano i terremoti venivano
classificate come sismiche
“SI CORREVA DIETRO AI TERREMOTI”
Il processo di classificazione stava durando da circa 80 anni e si erano quindi
classificati sismici solo quei Comuni che avevano risentito un evento distruttivo
negli ultimi 80 anni.
L’idea poteva andare bene se il processo degli eventi avesse avuto un periodo di
ritorno nell’ordine del centinaio di anni. Tuttavia il periodo di ritorno di un evento
catastrofico può essere anche nell’ordine del migliaio di anni.
Avremmo quindi dovuto aspettare altri 900 anni per avere il territorio italiano
adeguatamente protetto, almeno per quanta riguarda le nuove costruzioni
Il Ministero emanò una serie di decreti di classificazione per giungere nel 1984
alla classificazione che rimase vigente fino al 2003
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
29.09.1997 Terremoto di UmbriaMarche (Io=VIII-IX)
Magnitudo 6.1
12 vittime
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Nel frattempo le conoscenze nel settore della pericolosità sismica erano
decisamente aumentate rispetto al 1980:
 Cataloghi
 Zone sismogenetiche
 Modelli di occorrenza
 Relazioni di attenuazione
oltre a disporre di Software più aggiornati e di Hardware più potenti
La Commissione Grandi Rischi incaricò quindi un Gruppo di Lavoro (SSNGNDT-INGV) per la redazione di una proposta di riclassificazione del
territorio italiano
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
1998
Adattato da
Bramerini,
Lucantoni &
Martini, 2004
Contrariamente a quanto accaduto dopo il PFG, la proposta NON fu
accolta dal Min. LL.PP e quindi NON divenne Legge
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Stagnazione della
classificazione sismica
Stagnazione delle Norme Tecniche
Dal 1980 le istituzioni italiane sono
rimaste ferme nel settore della
classificazione sismica
La stessa stagnazione che si era avuta
nel settore della classificazione si era
avuta anche nelle Norme Tecniche
In circa 20 anni le aumentate
conoscenze scientifiche nel settore
della pericolosità avevano portato ad
una proposta di riclassificazione del
territorio, più aderente alla effettiva
pericolosità
L’Italia aveva avuto nel 1908 uno dei
codici più moderni per la riparazione
di edifici danneggiati e la costruzione
di nuovi
Abbandono delle istituzioni centrali
rispetto ai problemi locali del
territorio
Decenni di nuove costruzioni
sottoprotette come puntualmente
evidenziata nella tragedia di San
Giuliano
Nel 2002 aveva uno dei codici più
obsoleti tra le nazioni soggette ad
elevato rischio sismico. Senza parlare
di Giappone, California, Nuova
Zelanda, le norme erano più obsolete
di quelle vigenti in Grecia, Turchia,
Cipro…
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
31.10.2002 Terremoto di Molise-Puglia (Io=VIII-IX)
Magnitudo 5.9
30 vittime
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
2003
Eventi con IMCS>VIII
26.09.1993 Umbria-Marche (Io=VIII-IX)
31.10.2002 Molise-Puglia (Io=VIII-IX)
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
OPCM 3274/2003 e smi
Classificazione
Zona 1, ag=0.35g
Zona 2, ag=0.25g
Zona 3, ag=0.15g
Zona 4, ag=0.05g
Solo il 30% dei Comuni italiani era
correttamente classificato (73%)
Normativa Tecnica
Normativa prestazionale. Norme per
edifici nuovi, edifici esistenti, edifici
isolati, ponti, opere di sostegno
Fattore di struttura dipendente dalla
tipologia strutturale e dai dettagli
costruttivi
Coerenza interna tra azione, metodo di
analisi, modello di calcolo, metodo di
verifica
Gerarchia delle resistenze
Analisi Statica Non Lineare (Pushover)
Tecnologie innovative
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
2004
Recepimento e
parziale modifica da
parte delle Regioni
Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
OPCM 3519/06
All. 1b
Pericolosità sismica di
riferimento per il territorio
nazionale
•Mappa di ag con P ecc del 10% in 50
anni.
•Curve di livello con passo 0.025g su
una griglia di 0.05°.
•Utilizzabile dalle Regioni per
aggiornare la classificazione sismica
DM Infrastrutture
14.01.2008
All. 1
Pericolosità sismica di
riferimento per il territorio
nazionale
Zona 4
Zona 3
80%
70%
Zona 2
Zona 1
60%
50%
40%
30%
20%
0
5
7
2
9
0
1
2
4
2
3
193
193
193
196
196
198
198
198
198
200
200
10%
0%
Comuni classificati…...
NC
90%
7
Evoluzione del numero di
Comuni classificati sismici in
Italia....ed eventi sismici collegati
100%
192
Comuni classificati . …
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Anno
8000
6000
4000
2000
0
1900
1920
1940
1960
1980
Anno
Messina
Avezzano
Irpinia
2000
2020
Molise
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
2008 NTC08
Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni
Decreto Ministeriale 14.01.2008
• La classificazione sismica viene di fatto
disancorata dall’accelerazione di picco.
• Continuano a esistere le 5 categorie di
suolo.
• Introduce parametri di amplificazione di
suolo e topografici.
• Diverso modo di calcolare l’azione sismica
• Cambia la filosofia di progettazione.
• Introduce distinte forme spettrali per la
verifica dello SLO, SLD , SLV, e SLC.
2008 NTC08
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
06.04.2009 Terremoto dell’Aquila (Io=VIII-IX)
308 vittime
Magnitudo 6.3
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
A seguito del terremoto dell’Aquila e del forte impatto sociale, economico e
pubblico, le NTC 08, entrano in vigore il 01.07.2009, cancellando in un sol
colpo i troppi periodi di transizione normativi che hanno di fatto
impantanato e ingarbugliato i processi operativi e amministrativi nel nostro
paese negli ultimi dieci anni.
Oggi l’Italia presenta una norma in materia sismica, seppur in qualche caso
restrittiva, fra le migliori presenti e attuate nel mondo.
La sfida sarà quella di aggiornarle continuamente seguendo le innovazioni,
le tecnologie e le conoscenze scientifiche che nel prossimo futuro verranno
alla luce.
2003
2006
1998
1984
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
L’attività di PREVENZIONE SISMICA che la Regione Lazio svolge dagli
inizi del 2000, fortunatamente in tempo di pace sismica, si
orienta su quattro attività principali:
1. Pericolosità sismica di base (Zonazione Sismica)
2. Effetti locali per amplificazione di sito a seguito di un terremoto
(Microzonazione Sismica)
3. Verifica sismica e interventi di adeguamento sismico su edifici
strategici o rilevanti ai fini di Protezione Civile.
4. Normativa, Linee Guida e regolamentazione nel campo della
prevenzione sismica in sede di pianificazione urbanistica e
territoriale.
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLA PERICOLOSITÀ
SISMICA DI BASE (ZONAZIONE SISMICA)
• Prima riclassificazione sismica con la DGR Lazio
n. 766/2003
• Studio di pericolosità sismica di base a livello
regionale eseguito con l’ENEA
• Creazione di Gruppi di UAS sismicamente
omogenee a cui sono associati accelerogrammi
di riferimento
• Nuova zonazione sismica del territorio
regionale (DGR Lazio n. 387/09)
Accelerogramma
0.20
0.15
0.10
Accelerazioni (g)
• Set di Accelerogrammi naturali e spettro
compatibili per ciascuna UAS della Regione
Lazio (Allegato DGR Lazio n. 545/10)
0.25
0.05
0.00
-0.05
-0.10
-0.15
-0.20
-0.25
0
5
10
15
20
Tempo (s)
25
30
35
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Con l'entrata in vigore del D.M. 14 Gennaio 2008 la stima della PERICOLOSITÀ SISMICA, intesa come
accelerazione massima orizzontale su suolo rigido (Vs30>800 m/s), viene definita mediante un
approccio "SITO DIPENDENTE" e non più tramite un criterio "ZONA DIPENDENTE".
Pertanto, secondo l'approccio “SITO DIPENDENTE” la stima dei parametri spettrali necessari per la
definizione dell'azione sismica di progetto viene effettuata calcolandoli direttamente per il sito in
esame, utilizzando il reticolo di riferimento (allegati delle NTC08).
RISPOSTA
SISMICA LOCALE
PROGETTAZIONE
Sito dipendente
REALIZZAZIONE
Con l'entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la zonazione sismica del territorio (di esclusiva
competenza Regionale) rimane il riferimento per la trattazione di problematiche tecnicoamministrative connesse con la pianificazione territoriale. La zonazione sismica del Lazio è definita
dalla DGR 387/09.
PERICOLOSITA’
SISMICA DI BASE
Zonazione
PIANIFICAZIONE
Zona dipendente
PERICOLOSITA’
SISMICA DI SITO
Microzonazione
PROGETTAZIONE
Sito dipendente
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
ZONAZIONE SISMICA
nella Regione Lazio dal 1983 al 2010
Riclassificazione sismica DM LL.PP. 1983
Zona
Zona
Zona
Zona
sismica
sismica
sismica
sismica
1
2
3
4
1^Categ. sismica
2^ Categ. Sismica
Non Classificati
DGR 766/03
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Livelli 1 di MS attivati al 31 Gennaio 2012
Livello 1: PRG e Varianti Generali
Livello 2: Piani Urbanistici Attuativi
Livello 3: Aree con valore di FH > SS da
NTC08 valutato con LMS2,
Edifici Strategici o Rilevanti
1
36 su 42
2A 13 su 19
2B 228 su 240
3A 45 su 66
3B 24 su 29
FR
LT
RI
RM
VT
81 su
26 su
73 su
112 su
54 su
85,7%
68.4%
95.0%
68.2%
82.7%
91 89.0%
33 78.8%
73 100.0%
139 80.6%
60
90.0%
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Gentile concessione Geol. F. R. Roscioni
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
COSA MANCA?
• Localizzazione esatta del box delle faglie Attive e Capaci
presenti sul territorio laziale
• Studi di vulnerabilità a livello comunale o sub-comunale
• Costituzione di un Centro di Prevenzione Sismica interno alla
Regione con una rete sismica regionale
• Maggiore coordinamento con la Protezione Civile Regionale
per i Piani di Emergenza
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
VERIFICHE SISMICHE E INTERVENTI DI ADEGUAMENTO SISMICO SU
EDIFICI STRATEGICI O RILEVANTI AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE
OBIETTIVI
Esecuzione obbligatoria della verifica tecnica sismica a cura dei proprietari, sia
pubblici che privati, delle strutture Strategiche (Municipi, Prefetture, Caserme,
Ponti Radio, Province etc) che in fase di evento sismico devono garantire la
funzionalità per le fasi di Protezione Civile e sia di quelle strutture Rilevanti
(Scuole, Chiese, Ospedali, Musei, Biblioteche etc) che per un evento sismico
non devono subire collasso della struttura.
Le verifiche, per gli edifici pubblici, dovevano avvenire entro il Dicembre 2010
secondo Piani predisposti dalle Regioni.
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
OBIETTIVI
L’Obiettività nella valutazione del livello di rischio è legata, invece, alla triplice
necessità da parte del Proprietario:
• di non dover gestire situazioni di elevato rischio sismico che risultano in
realtà infondate.
• di non doversi trovare in condizioni di ignoranza nei confronti di situazioni di
elevato rischio sismico
• di non permettere di ripetere la drammatica vicenda della scuola di San
Giuliano di Puglia nell’Ottobre 2002.
I risultati delle verifiche tecniche sismiche non implicano necessariamente
un immediato adeguamento sismico da parte dei proprietari o
un’automatica chiusura, ma devono essere tenuti in conto dagli stessi nella
redazione dei piani annuali e triennali.
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Geologico
Sismico
Regionale
Con la DGR Lazio n. 220 del 13 Maggio 2010 la Regione Lazio ha predisposto l’elenco di circa
1140 strutture strategiche o rilevanti verificate sismicamente in base all’Indice di Rischio
strutturale e
Costruite prima del 1984,
Verifiche sismiche Annualità 2004 e 2005
cioè quando non
Infrastrutture
esistevano le Norme
12.2%
Antisismiche.
Più del 50% delle strutture
verificate sono Scuole,
seguite da Chiese (>13%),
Infrastrutture (>12%)
e Municipi (10%).
Scuole
Uffici
3.4%
Chiese
13.7%
Municipi
Caserme
Scuole
52.9%
Impianti sportivi
4.0%
Ospedali
Impianti sportivi
Chiese
Ospedali
1.3%
Caserme
2.2% Municipi
10.3%
Uffici
Infrastrutture
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
Più del 56% delle strutture verificate presenta un Alto Rischio strutturale in relazione alla
nuova Normativa Tecnica sulle costruzioni adottata dall’Italia nel Luglio 2009 (NTC08).
La Regione, con il
coofinanziamento da
parte del DPC, sta
erogando i finanziamenti
per i lavori di adeguamento
sismico dei primi 40 edifici
Verificati, per circa 32Ml
di Euro.
16.1%
Verifiche Sismiche Annualità 2004 -2005
56.5%
Rischio Alto
IRSLV≤0,3
27.4%
Rischio Medio 0,3<IRSLV<0,7
Rischio Basso
IRSLV≥ 0,7
Ufficio
Geologico
Sismico
Regionale
COSA MANCA?
• Coprire la totalità degli edifici strategici e rilevanti almeno di proprietà
pubblica non ancora verificati
• Incrementare il finanziamento per gli interventi di adeguamento o
miglioramento sismico degli edifici
• Far crescere la responsabilità nei proprietari che è fondamentale adeguare
sismicamente un edificio piuttosto che rifare i bagni o i pavimenti.
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Sismico
Regionale
CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA INTEGRATA
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