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Diapositiva 1 - Provincia di Latina
Ufficio Geologico Sismico Regionale CORSO DI PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA DEL LIVELLO PROVINCIALE Borgo di Fossanova – 1 Febbraio 2012 IL RISCHIO SISMICO Geol. Antonio Colombi Area Difesa del Suolo e Concessioni Demaniali Direzione Regionale Ambiente [email protected] Ufficio Geologico Sismico Regionale IL RISCHIO SISMICO: DALL’EVENTO ALLE CONSEGUENZE PERICOLOSITÀ VULNERABILITÀ X EVENTO X ESPOSIZIONE DANNO FISICO V1B BENE Caratt. BENE strutt. Esposizione Severità e numero degli eventi nel periodo = RISCHIO V2B PERDITA perdite dirette economiche, di vite, sociali Legame fra il danno fisico e le perdite (morti, costi, abitazioni Inagibili) Legame fra l’evento (causa) e il danno fisico INTENSITA' VII - CLASSE A ssnbin 0.800 (effetto) 0.700 1 0.600 SSN Caratt. Struttur. del bene Fattore di danno % 0.500 0.400 0.300 0.200 0.100 0.000 0 1 2 3 LIV. DANNO 4 5 0.8 Tiedemann 0.6 0.4 0.2 0 0 1 2 3 Livello di danno 4 5 Ufficio Geologico Sismico Regionale Eventi Sismici in Italia dal 1900 ai giorni nostri che hanno prodotto danni e morti. In rosso i più distruttivi 28 dicembre 1908: Messina 7 giugno 1910: Irpinia 19 gennaio 1915: Marsica 7 settembre 1920: Garfagnana 27 marzo 1928: Friuli 23 luglio 1930: Irpinia 26 settembre 1933: Maiella 18 ottobre 1936: Alpago/Cansiglio 11 maggio 1947: Calabria centrale 21 agosto 1962: Irpinia 15 gennaio 1968: Belice (Sicilia) 6 febbraio 1971: Tuscania (Lazio) 6 maggio e 15 settembre 1976: Friuli 19 settembre 1979: Val Nerina (Umbria) 23 novembre 1980: Irpinia/Basilicata 7 maggio 1984: Appennino Laziale-Abruzzese 13 dicembre 1990: Sicilia Sud orientale 26 settembre 1997: Umbria Marche 9 settembre 1998: Basilicata/Calabria 31 ottobre 2002: Molise 6 aprile 2009: L’Aquila 25 gennaio 2012: Reggiano-Parmense Epicentri dei terremoti dal 217 a.c. al 2009 Ufficio Geologico Sismico Regionale 28.12.1908 Terremoto di Messina (Io=XI) Magnitudo stimata 7.2 90.000 vittime Ufficio Geologico Sismico Regionale 1909 Eventi con IMCS>VIII 28.12.1908 Messina (Io=XI) RD 193/1909 Norme Tecniche per la riparazione e ricostruzione di edifici danneggiati dal sisma e per la costruzione di nuovi edifici RD 542/1909 Classificazione sismica Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale Le Norme Tecniche del RD 193/1909 (molto avanzate per l’epoca) Non consentivano di costruire su siti inadeguati (franosi, paludosi, molto acclivi) Individuavano i sistemi resistenti con cui edificare nuovi edifici (muratura animata, squadrata, listata, telai in ca) Limitavano l’altezza degli edifici, il numero di piani, la larghezza minima delle strade e gli spazi tra gli edifici Introducevano forze statiche orizzontali e verticali, proporzionali alle masse, ma non quantificate Richiedevano opportuni dettagli costruttivi (cordoli, luce degli sbalzi a 60-70 cm, assenza di strutture spingenti) Ufficio Geologico Sismico Regionale 19.01.1915 Terremoto di Avezzano (Io=XI) Magnitudo stimata 7.0 32.000 vittime La cattedrale di Avezzano Ufficio Geologico Sismico Regionale 1915 Eventi con IMCS>VIII 07.06.1910 Irpinia (Io=VIII-IX) 15.10.1911 Etna (Io=X) 07.06.1910 Etna (Io=IX) 13.01.1915 Avezzano (Io=XI) RDL 573/1915 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale Le Norme Tecniche del DL 1526/1916 Quantificano le forze statiche equivalenti al sisma 0.5 W2 Sisma Verticale Fv = 0.5 (G+Q) 0.5 W1 Sisma Orizzontale Fh = (1/8)(G+Q) al piano terreno Fh = (1/6)(G+Q) agli altri piani 1/6 W2 1/8 W1 Il rapporto tra taglio resistente alla base e peso totale dell’edificio vale: Edificio ad 1 piano Edificio a 2 piani Edificio a 3 piani C=Vb/W=1/8 C=Vb/W= (1/8+1/6)/2 C=Vb/W= (1/8+1/6+1/6)/3 = 0.125 = 0.145 = 0.152 Ufficio Geologico Sismico Regionale 1927 Eventi con IMCS>VIII 26.04.1917 Val Tiberina (Io=IX) 29.06.1919 Mugello (Io=IX) 07.09.1920 Garfagnana (Io=IX-X) RDL 431/1927 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale Classificazione Normativa Tecnica RDL 2089/1924 Le forze sismiche orizzontali e verticali non agiscono contemporaneamente Richiede un progetto redatto da un ingegnere o architetto per edifici in muratura o ca RDL 431/1927 Introduce due categorie sismiche I Categoria II Categoria RDL 431/1927 Introduce nuove limitazioni in altezza (3 piani in II Categ, 2 piani in I Categ e solo per telai in ca o muratura animata). Specifica le regole per il dimensionamento degli elementi strutturali. Modifica l’entità delle azioni sismiche Ufficio Geologico Sismico Regionale 1930 Eventi con IMCS>VIII 27.03.1928 Friuli (Io=VIII-IX) 23.07.1930 Irpinia (Io=X) 30.10.1930 Marche (Io=IX) RD 682/1930 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale 1935 Eventi con IMCS>VIII 26.09.1933 Maiella (Io=VIII-IX) RD 640/1935 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale Le Norme Tecniche del RDL 640/1935 Quantificano le forze statiche equivalenti al sisma Sisma Verticale Fv = 0.50(G+sQ) 0.25(G+sQ) Sisma Orizzontale Fh = 0.10(G+sQ) a tutti i piani Fh = 0.07(G+sQ) a tutti i piani I Categoria II Categoria 0.5 W2 0.25 W2 0.5 W1 0.25 W1 0.1 W2 0.1 W1 0.07 W2 0.07 W1 Il rapporto tra taglio resistente alla base e peso totale edificio vale: I Categoria II Categoria Qualunque num. piani C=Vb/W= 0.100 C=Vb/W= 0.07 Ufficio Geologico Sismico Regionale 1937 Eventi con IMCS>VIII 18.10.1936 Pieve d’Alpago (Io=IX) RD 2125/1937 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale 1962 Eventi con IMCS>VIII 03.10.1943 Offida (Io=VIII-IX) 21.08.1962 Irpinia (Io=IX) RD 2125/1937 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale Nel corso della II GM e nell’immediato dopoguerra vengono inseriti in zona sismica alcuni comuni, ma altri vengono declassificati per favorire lo sviluppo economico: “.. La richiesta si basa sulla considerazione che i danni prodotti in quella zona dal terremoto del 1915 furono minimi e imputabili, più che altro, alla cattiva costruzione delle case, e che, d’altra parte, l’assoggettamento a tali norme costituisce un notevole intralcio allo sviluppo di quella zona eminentemente turistica…” (Terminillo, 1938) “.. E che, d’altra parte, l’assoggettamento delle norme del decreto citato costituisce un notevole intralcio allo sviluppo edilizio di quella zona, di cui vari centri sono stazioni balneari…” (Provincia di Pesaro-Urbino, 1941) “.. E che, d’altra parte, l’assoggettamento a tali norme sismiche costituisce un notevole intralcio alla costruzione di nuovi fabbricati e anche alla ricostruzione di quelli distrutti dalla guerra in un momento in cui maggiormente è sentito il bisogno di nuovi alloggi..” (Vittorio Veneto, 1947) Ufficio Geologico Sismico Regionale Declassificati nel 1962 Classificazione attuale 2009 Oggi in zona 2 Oggi in zona 2 Oggi in zona 2 Al limite della Zona 1 Ufficio Geologico Sismico Regionale 15.01.1968 Terremoto del Belice (Io=X) Magnitudo 6.1 370 vittime Ufficio Geologico Sismico Regionale Le Legge n. 64 del 2 febbraio 1974 Demanda a decreti ministeriali del Ministero dei LL.PP., e non più a leggi, l’emanazione delle norme tecniche Prevede norme tecniche per edifici, ponti, dighe Demanda a decreti ministeriali del Ministero dei LL.PP., e non più a leggi, l’emanazione della classificazione sismica da redigersi sulla base di comprovate motivazioni tecnico-scientifiche Le Norme Tecniche del DM 03.03.1975 contengono ulteriori aspetti innovativi: • • • • • Emanate le norme per il calcolo delle strutture in ca, cap e acciaio; Possibilità di analisi dinamica; Fh da considerare in due direzioni non contemporanee (regola di progettazione ancora largamente disattesa); Controllo degli spostamenti; Ufficio Geologico Sismico Regionale 1975 Eventi con IMCS>VIII 15.01.1968 Belice (Io=X) Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale 06.05.1976 Terremoto del Friuli (Io=IX-X) Magnitudo 6.4 Artegna 989 vittime Buja Gemona Gemona Tarcento Ufficio Geologico Sismico Regionale Ufficio Geologico Sismico Regionale Dopo il terremoto del Friuli fu promosso il Progetto Finalizzato Geodinamica (PFG) con l’obiettivo di realizzare mappe di scuotibilità basate su moderni approcci tecnicoscientifici. In particolare furono redatti e sistemati i cataloghi storici, contenenti terremoti a partire dall’anno 1000 (eventi alla sorgente) e furono valutati i risentimenti per ogni Comune a partire da questi terremoti. Per ogni Comune, in maniera omogenea sul piano nazionale, furono determinati 3 indicatori: La massima intensità macrosismica risentita nel Comune, da catalogo storico L’intensità con un determinato periodo di ritorno (500 anni) Il rapporto C/Crif (C=Coefficiente sismico delle Norme Tecniche) Distribuzione dell’intensità per periodo di ritorno T=500 anni Carta n. 5 Ufficio Geologico Sismico Regionale 23.11.1980 Terremoto dell’Irpinia (Io=X) 2.914 vittime Magnitudo 6.5 Ufficio Geologico Sismico Regionale 1984 Eventi con IMCS>VIII 06.05.1976 Friuli (Io=IX-X) 15.04.1978 Patti (Io=IX) 19.09.1979 Valnerina (Io=VIII-IX) 23.11.1980 Irpinia (Io=X) Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale Si è visto che fino al 1980 solo le zone dove avvenivano i terremoti venivano classificate come sismiche “SI CORREVA DIETRO AI TERREMOTI” Il processo di classificazione stava durando da circa 80 anni e si erano quindi classificati sismici solo quei Comuni che avevano risentito un evento distruttivo negli ultimi 80 anni. L’idea poteva andare bene se il processo degli eventi avesse avuto un periodo di ritorno nell’ordine del centinaio di anni. Tuttavia il periodo di ritorno di un evento catastrofico può essere anche nell’ordine del migliaio di anni. Avremmo quindi dovuto aspettare altri 900 anni per avere il territorio italiano adeguatamente protetto, almeno per quanta riguarda le nuove costruzioni Il Ministero emanò una serie di decreti di classificazione per giungere nel 1984 alla classificazione che rimase vigente fino al 2003 Ufficio Geologico Sismico Regionale 29.09.1997 Terremoto di UmbriaMarche (Io=VIII-IX) Magnitudo 6.1 12 vittime Ufficio Geologico Sismico Regionale Nel frattempo le conoscenze nel settore della pericolosità sismica erano decisamente aumentate rispetto al 1980: Cataloghi Zone sismogenetiche Modelli di occorrenza Relazioni di attenuazione oltre a disporre di Software più aggiornati e di Hardware più potenti La Commissione Grandi Rischi incaricò quindi un Gruppo di Lavoro (SSNGNDT-INGV) per la redazione di una proposta di riclassificazione del territorio italiano Ufficio Geologico Sismico Regionale 1998 Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Contrariamente a quanto accaduto dopo il PFG, la proposta NON fu accolta dal Min. LL.PP e quindi NON divenne Legge Ufficio Geologico Sismico Regionale Stagnazione della classificazione sismica Stagnazione delle Norme Tecniche Dal 1980 le istituzioni italiane sono rimaste ferme nel settore della classificazione sismica La stessa stagnazione che si era avuta nel settore della classificazione si era avuta anche nelle Norme Tecniche In circa 20 anni le aumentate conoscenze scientifiche nel settore della pericolosità avevano portato ad una proposta di riclassificazione del territorio, più aderente alla effettiva pericolosità L’Italia aveva avuto nel 1908 uno dei codici più moderni per la riparazione di edifici danneggiati e la costruzione di nuovi Abbandono delle istituzioni centrali rispetto ai problemi locali del territorio Decenni di nuove costruzioni sottoprotette come puntualmente evidenziata nella tragedia di San Giuliano Nel 2002 aveva uno dei codici più obsoleti tra le nazioni soggette ad elevato rischio sismico. Senza parlare di Giappone, California, Nuova Zelanda, le norme erano più obsolete di quelle vigenti in Grecia, Turchia, Cipro… Ufficio Geologico Sismico Regionale 31.10.2002 Terremoto di Molise-Puglia (Io=VIII-IX) Magnitudo 5.9 30 vittime Ufficio Geologico Sismico Regionale 2003 Eventi con IMCS>VIII 26.09.1993 Umbria-Marche (Io=VIII-IX) 31.10.2002 Molise-Puglia (Io=VIII-IX) Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale OPCM 3274/2003 e smi Classificazione Zona 1, ag=0.35g Zona 2, ag=0.25g Zona 3, ag=0.15g Zona 4, ag=0.05g Solo il 30% dei Comuni italiani era correttamente classificato (73%) Normativa Tecnica Normativa prestazionale. Norme per edifici nuovi, edifici esistenti, edifici isolati, ponti, opere di sostegno Fattore di struttura dipendente dalla tipologia strutturale e dai dettagli costruttivi Coerenza interna tra azione, metodo di analisi, modello di calcolo, metodo di verifica Gerarchia delle resistenze Analisi Statica Non Lineare (Pushover) Tecnologie innovative Ufficio Geologico Sismico Regionale 2004 Recepimento e parziale modifica da parte delle Regioni Adattato da Bramerini, Lucantoni & Martini, 2004 Ufficio Geologico Sismico Regionale OPCM 3519/06 All. 1b Pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale •Mappa di ag con P ecc del 10% in 50 anni. •Curve di livello con passo 0.025g su una griglia di 0.05°. •Utilizzabile dalle Regioni per aggiornare la classificazione sismica DM Infrastrutture 14.01.2008 All. 1 Pericolosità sismica di riferimento per il territorio nazionale Zona 4 Zona 3 80% 70% Zona 2 Zona 1 60% 50% 40% 30% 20% 0 5 7 2 9 0 1 2 4 2 3 193 193 193 196 196 198 198 198 198 200 200 10% 0% Comuni classificati…... NC 90% 7 Evoluzione del numero di Comuni classificati sismici in Italia....ed eventi sismici collegati 100% 192 Comuni classificati . … Ufficio Geologico Sismico Regionale Anno 8000 6000 4000 2000 0 1900 1920 1940 1960 1980 Anno Messina Avezzano Irpinia 2000 2020 Molise Ufficio Geologico Sismico Regionale 2008 NTC08 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni Decreto Ministeriale 14.01.2008 • La classificazione sismica viene di fatto disancorata dall’accelerazione di picco. • Continuano a esistere le 5 categorie di suolo. • Introduce parametri di amplificazione di suolo e topografici. • Diverso modo di calcolare l’azione sismica • Cambia la filosofia di progettazione. • Introduce distinte forme spettrali per la verifica dello SLO, SLD , SLV, e SLC. 2008 NTC08 Ufficio Geologico Sismico Regionale 06.04.2009 Terremoto dell’Aquila (Io=VIII-IX) 308 vittime Magnitudo 6.3 Ufficio Geologico Sismico Regionale A seguito del terremoto dell’Aquila e del forte impatto sociale, economico e pubblico, le NTC 08, entrano in vigore il 01.07.2009, cancellando in un sol colpo i troppi periodi di transizione normativi che hanno di fatto impantanato e ingarbugliato i processi operativi e amministrativi nel nostro paese negli ultimi dieci anni. Oggi l’Italia presenta una norma in materia sismica, seppur in qualche caso restrittiva, fra le migliori presenti e attuate nel mondo. La sfida sarà quella di aggiornarle continuamente seguendo le innovazioni, le tecnologie e le conoscenze scientifiche che nel prossimo futuro verranno alla luce. 2003 2006 1998 1984 Ufficio Geologico Sismico Regionale L’attività di PREVENZIONE SISMICA che la Regione Lazio svolge dagli inizi del 2000, fortunatamente in tempo di pace sismica, si orienta su quattro attività principali: 1. Pericolosità sismica di base (Zonazione Sismica) 2. Effetti locali per amplificazione di sito a seguito di un terremoto (Microzonazione Sismica) 3. Verifica sismica e interventi di adeguamento sismico su edifici strategici o rilevanti ai fini di Protezione Civile. 4. Normativa, Linee Guida e regolamentazione nel campo della prevenzione sismica in sede di pianificazione urbanistica e territoriale. Ufficio Geologico Sismico Regionale ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA DI BASE (ZONAZIONE SISMICA) • Prima riclassificazione sismica con la DGR Lazio n. 766/2003 • Studio di pericolosità sismica di base a livello regionale eseguito con l’ENEA • Creazione di Gruppi di UAS sismicamente omogenee a cui sono associati accelerogrammi di riferimento • Nuova zonazione sismica del territorio regionale (DGR Lazio n. 387/09) Accelerogramma 0.20 0.15 0.10 Accelerazioni (g) • Set di Accelerogrammi naturali e spettro compatibili per ciascuna UAS della Regione Lazio (Allegato DGR Lazio n. 545/10) 0.25 0.05 0.00 -0.05 -0.10 -0.15 -0.20 -0.25 0 5 10 15 20 Tempo (s) 25 30 35 Ufficio Geologico Sismico Regionale Con l'entrata in vigore del D.M. 14 Gennaio 2008 la stima della PERICOLOSITÀ SISMICA, intesa come accelerazione massima orizzontale su suolo rigido (Vs30>800 m/s), viene definita mediante un approccio "SITO DIPENDENTE" e non più tramite un criterio "ZONA DIPENDENTE". Pertanto, secondo l'approccio “SITO DIPENDENTE” la stima dei parametri spettrali necessari per la definizione dell'azione sismica di progetto viene effettuata calcolandoli direttamente per il sito in esame, utilizzando il reticolo di riferimento (allegati delle NTC08). RISPOSTA SISMICA LOCALE PROGETTAZIONE Sito dipendente REALIZZAZIONE Con l'entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la zonazione sismica del territorio (di esclusiva competenza Regionale) rimane il riferimento per la trattazione di problematiche tecnicoamministrative connesse con la pianificazione territoriale. La zonazione sismica del Lazio è definita dalla DGR 387/09. PERICOLOSITA’ SISMICA DI BASE Zonazione PIANIFICAZIONE Zona dipendente PERICOLOSITA’ SISMICA DI SITO Microzonazione PROGETTAZIONE Sito dipendente Ufficio Geologico Sismico Regionale ZONAZIONE SISMICA nella Regione Lazio dal 1983 al 2010 Riclassificazione sismica DM LL.PP. 1983 Zona Zona Zona Zona sismica sismica sismica sismica 1 2 3 4 1^Categ. sismica 2^ Categ. Sismica Non Classificati DGR 766/03 Ufficio Geologico Sismico Regionale Livelli 1 di MS attivati al 31 Gennaio 2012 Livello 1: PRG e Varianti Generali Livello 2: Piani Urbanistici Attuativi Livello 3: Aree con valore di FH > SS da NTC08 valutato con LMS2, Edifici Strategici o Rilevanti 1 36 su 42 2A 13 su 19 2B 228 su 240 3A 45 su 66 3B 24 su 29 FR LT RI RM VT 81 su 26 su 73 su 112 su 54 su 85,7% 68.4% 95.0% 68.2% 82.7% 91 89.0% 33 78.8% 73 100.0% 139 80.6% 60 90.0% Ufficio Geologico Sismico Regionale Gentile concessione Geol. F. R. Roscioni Ufficio Geologico Sismico Regionale COSA MANCA? • Localizzazione esatta del box delle faglie Attive e Capaci presenti sul territorio laziale • Studi di vulnerabilità a livello comunale o sub-comunale • Costituzione di un Centro di Prevenzione Sismica interno alla Regione con una rete sismica regionale • Maggiore coordinamento con la Protezione Civile Regionale per i Piani di Emergenza Ufficio Geologico Sismico Regionale VERIFICHE SISMICHE E INTERVENTI DI ADEGUAMENTO SISMICO SU EDIFICI STRATEGICI O RILEVANTI AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE OBIETTIVI Esecuzione obbligatoria della verifica tecnica sismica a cura dei proprietari, sia pubblici che privati, delle strutture Strategiche (Municipi, Prefetture, Caserme, Ponti Radio, Province etc) che in fase di evento sismico devono garantire la funzionalità per le fasi di Protezione Civile e sia di quelle strutture Rilevanti (Scuole, Chiese, Ospedali, Musei, Biblioteche etc) che per un evento sismico non devono subire collasso della struttura. Le verifiche, per gli edifici pubblici, dovevano avvenire entro il Dicembre 2010 secondo Piani predisposti dalle Regioni. Ufficio Geologico Sismico Regionale OBIETTIVI L’Obiettività nella valutazione del livello di rischio è legata, invece, alla triplice necessità da parte del Proprietario: • di non dover gestire situazioni di elevato rischio sismico che risultano in realtà infondate. • di non doversi trovare in condizioni di ignoranza nei confronti di situazioni di elevato rischio sismico • di non permettere di ripetere la drammatica vicenda della scuola di San Giuliano di Puglia nell’Ottobre 2002. I risultati delle verifiche tecniche sismiche non implicano necessariamente un immediato adeguamento sismico da parte dei proprietari o un’automatica chiusura, ma devono essere tenuti in conto dagli stessi nella redazione dei piani annuali e triennali. Ufficio Geologico Sismico Regionale Con la DGR Lazio n. 220 del 13 Maggio 2010 la Regione Lazio ha predisposto l’elenco di circa 1140 strutture strategiche o rilevanti verificate sismicamente in base all’Indice di Rischio strutturale e Costruite prima del 1984, Verifiche sismiche Annualità 2004 e 2005 cioè quando non Infrastrutture esistevano le Norme 12.2% Antisismiche. Più del 50% delle strutture verificate sono Scuole, seguite da Chiese (>13%), Infrastrutture (>12%) e Municipi (10%). Scuole Uffici 3.4% Chiese 13.7% Municipi Caserme Scuole 52.9% Impianti sportivi 4.0% Ospedali Impianti sportivi Chiese Ospedali 1.3% Caserme 2.2% Municipi 10.3% Uffici Infrastrutture Ufficio Geologico Sismico Regionale Più del 56% delle strutture verificate presenta un Alto Rischio strutturale in relazione alla nuova Normativa Tecnica sulle costruzioni adottata dall’Italia nel Luglio 2009 (NTC08). La Regione, con il coofinanziamento da parte del DPC, sta erogando i finanziamenti per i lavori di adeguamento sismico dei primi 40 edifici Verificati, per circa 32Ml di Euro. 16.1% Verifiche Sismiche Annualità 2004 -2005 56.5% Rischio Alto IRSLV≤0,3 27.4% Rischio Medio 0,3<IRSLV<0,7 Rischio Basso IRSLV≥ 0,7 Ufficio Geologico Sismico Regionale COSA MANCA? • Coprire la totalità degli edifici strategici e rilevanti almeno di proprietà pubblica non ancora verificati • Incrementare il finanziamento per gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico degli edifici • Far crescere la responsabilità nei proprietari che è fondamentale adeguare sismicamente un edificio piuttosto che rifare i bagni o i pavimenti. Ufficio Geologico Sismico Regionale CARTA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA INTEGRATA