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La Malattia di Alzheimer Malattia di Alzheimer Principale malattia neurodegenerativa 13% sopra 65 anni 50% sopra 85 anni Esame post-mortem: A. B: grovigli neurofibrillari e -amiloide sotto forma di placche. Malattia di Alzheimer Esordio: - AD INSORGENZA PRECOCE (<65 anni), più rara - AD INSORGENZA TARDIVA, più diffusa Eziologia: - fattori genetici 5-10% - sporadica, multifattoriale Complesso: non c’è nessun singolo (o semplice) meccanismo di trasmissione che giustifica la sua ereditarietà; Eterogeneo: le mutazioni e i polimorfismi nei geni multipli sono coinvolti insieme a fattori non genetici; Dicotomico: le mutazioni dell’AD familiare ad insorgenza precoce sono: - rare, - altamente penetranti, - A trasmissione autosomica-dominante, - Mutazioni in: presenilin 1, amyloid precursor protein, presenilin 2 early-onset familial AD - Polimorfismi in Apolipoproteina E associati alla forma sporadica Aspetti Neuropatologici Alterazioni morfologiche quantitative: - riduzione di peso e di volume dell’organo - dilatazione cavità ventricolari - ampliamento dei solchi e delle scissure a livello della corteccia - maggiore atrofia Patologia della malattia di Alzheimer PLACCHE DI AMILOIDE: depositi amorfi extracellulari di proteina -amiloide (A) sotto forma di placche GROVIGLI NEUROFIBRILLARI: intreccio intracellulare di neurofibrille formate da proteina TAU anomala Placche senili Le placche senili sono distinte in tre tipi: 1. CLASSICHE: sono accumuli extracellulari, costituiti da un nucleo centrale di -amiloide, circondato da un anello di neuroni distrofici, microglia e astrociti 2. DIFFUSE: sono una forma preliminare rispetto alle classiche e localizzate in aree celebrali non sintomatiche dell’AD 3. BRUCIATE: sono un nucleo isolato di amiloide Placche di amiloide Sono ammassi di sottili filamenti (7-10 nm) che si formano nello spazio extracellulare nel cervello dei malati di AD. Sono costituiti da una forma insolubile del peptide che deriva dalla proteina precursore del -amiloide (APP) e queste placche possono avere un nucleo denso centrale. Una porzione variabile di tali placche contengono anche altre molecole proteiche e non, e possono essere associate a cellule non neuronali e a processi neuritici anormali. Colorazione rosso congo Causa dell’accumulo delle Placche Due cause principali dell’accumulo delle placche: 1. Forme dominanti della malattia associate alla disfunzione dei geni che controllano il metabolismo della proteina amiloide: a-, -, and gsecretasi e preseniline 1 e 2 2. Forme non dominanti della malattia (incluse le forme sporadiche) che coinvolgono i meccanismi della rimozione della A. Il precursore dell’amiloide Blu PS1 Verde APP Rosso Mutazioni Giallo sito attivo La proteina precursore dell’amiloide viene normalmente degradata per l’azione di una serie di proteasi, chiamate secretasi: a-, -, e g-secretasi che tagliano la proteina in sequenze specifiche (vedi forbici) Queste proteasi sono sotto il controllo di due altre proteasi: le preseniline 1 e 2 Mutazioni nelle preseniline, a-, -, e g-secretasi o nella APP stessa determinano l’accumulo extracellulare di A (vedi aa rossi) sono causa di malattia. (A) Structure and topology of APP. (B) The fine structure around the Aß domain, secretase cleavage sites, and locations of some selected familial AD missense mutations. Rimozione dell’amiloide Ruolo dell’ApolipoproteinaE (ApoE) Proteina plasmatica implicata nel trasporto del colesterolo Nel SNC interviene nei meccanismi di crescita e riparazione dopo un danno Nell’AD la ApoE è legata alle placche di A e ai grovigli neurofibrillari ApoE inibisce la formazione di fibrille di A, ma perde efficacia se associata ai lipidi I peptidi amiloidi interagiscono direttamente con ApoE legandovisi e potrebbero essere poi trasportati all’interno delle cellule neuronali via recettori per ApoE Nei cervelli di soggetti sani ApoE si lega e sequestra A in modo più efficiente che in quelli dei malati di AD La deplezione di colesterolo comporta una riduzione nella produzione e nel rilascio di A Aggregazione promossa per aggiunta di ioni metallici, ApoE facilita o attenua il processo a seconda del metallo Ruolo dell’amiloide nei neuroni L’amiloide agisce attraverso recettori sulla membrana cellulare, stimolando cambiamenti all’interno della cellula: 1. anormale fosforilazione di tau, 2. aumento dello stress ossidativo; L’amiloide stessa è in grado di generare radicali liberi, che provocano danni alle membrane, con conseguente degenerazione; Altri studi hanno mostrato che antiossidanti non proteggono i neuroni, nei saggi di tossicità dell’amiloide; Cambiamenti mitocondriali dell’AD portano ad una fosforilazione ossidativa aberrante; L’amiloide può causare danni al DNA e/o dare origine ad apoptosi; Patologia neurofibrillare Sono anormali strutture filamentose che includono filamenti a doppia elica e filamenti lineari che contribuiscono alla formazione di matasse nei corpi cellulari . Questi filamenti sono altamente insolubili e permangono nello spazio extracellulare anche dopo la morte del neurone. Grovigli neurofibrillari Colorazione con Sali d’argento I grovigli neufibrillari sono dovuti a fasci di filamenti insolubili che derivano da alterata fosforilazione delle proteine TAU, associate al citoscheletro dei neuroni, che si accumulano nel corpo neuronale L’iperfosforilazione riduce l’affinità delle TAU per i microtubuli causando una perdita di stabilità nel neurone e può portare alla modificazione del metabolismo dell’APP Queste masse neurofibrillari si trovano principalmente: A. nelle cellule piramidali dell’ippocampo e B. nei piccoli neuroni piramidali della corteccia fronto-temporale Causano una perdita della memoria recente All’inizio le matasse neurofibrillari sono intracellulari e non c’è un’apprezzabile perdita di neuroni; quando si sviluppano le placche e i grovigli si diffondono alla neocorteccia, i neuroni degenerano e lasciano grovigli extracellulari. Individui non dementi, con depositi di -amiloide nella neocorteccia possono avere deficit cognitivi quindi Stadio precoce di AD Forse fase preclinica, prevista dalla cascata patologica dell’AD Lo sviluppo delle placche nelle aree neocorticali precede la patologia neurofibrillare e la demenza clinica Modelli in vitro per la Malattia di Alzheimer Aβ(25-35) is frequently used in investigating Aβ properties as a less expensive and more easily handled substitute for the native full-length peptide, Aβ(1-42). Indeed, Aβ(25- 35) mimics the toxicological and aggregation properties of the full-length peptide, though these characteristics are enhanced; i.e., the shorter peptide is more toxic to cultured neurons, exhibits earlier toxicity, causes more severe membrane protein oxidation, and aggregates faster than the native Aβ(1-42). The amyloid fibrils were obtained dissolving the Aβ(25-35) stock solution in FBS-free medium at pH 7.4 and incubating Aß (25-35) stock solution at 37°C for 8 days ThT-Based Fluorimetric Assay The amyloid polymerization status was checked by the thioflavin T (ThT) fluorescence method before each treatment. ThT binds specifically to amyloid, and such binding produces a shift in its emission spectrum and an increase in the fluorescence signal, which is proportional to the amount of amyloid formed . Fluorescence was monitored at excitation wavelength of 450 nm and emission of 485 nm by spectrofluorometry, SH-SY5Y 12 CELL LINE Le linea cellulare SH-SY5Y è il terzo subclone della linea cellulare SK-N-SH ottenuta, nel 1970, dalla biopsia del midollo osseo di una paziente affetta da neuroblastoma originato dai gangli simpatici adrenergici. L’SH-SY5Y ORIGINA da un clone delle SK-N-SH con caratteristiche neuronali. NOTA: il processo di clonaggio è essenzialmente una selezione artificiale di cellule singole o gruppi di cellule che esprimono un particolare fenotipo di interesse Le SK-N-SH contengono cellule con tre differenti fenotipi: NEURONALE (N) CELLULE DI SCHWAN (S) INTERMEDIE (I) Le SH-SY5Y sono cellule con fenotipo NEURONALE (N) Le SH-SY5Y sono cellule con fenotipo NEURONALE (N) SH-SY5Y CELL LINE Terreno di crescita: 90% RPMI 1640 10% HORSE SERUM Substrato:NO Glutamina 20mM cf 2 •Il tempo di duplicazione delle SH-SY5Y è di circa 2-3 giorni. •Una buona proliferazione è ottenuta cambiando il terreno ogni 2-3 giorni (metà terreno). •Quando le colture raggiungono la confluenza devono essere subcoltivate ad una proporzione di 1:3 ACIDO RETINOICO SH-SY5Y CELL LINE NON DIFFERENZIATE DIFFERENZIATE BDNF, NGF N2 SUPPLEMET Phorbol ester STAUROSPORINE •Blocco della proliferazione •Crescita dei neuriti •Acquisizione di proprietà elettriche Differenziamento delle sh-sy5y Densità cellulare: la densità di semina corretta deve essere compresa tra 5-10 x 10 cell/cm 3 2 Substrato: poli-d-lisina Terreno di coltura: aggiunta al terreno di coltura degli agenti differenzianti (7-12 giorni). Per assicurare la massima biodisponibilità di del differenziante il terreno verrà cambiato ogni due giorni. Differenziamento delle SH-SY5Y MAP2 GAP43 NeuN SINAPTOSINA ACIDO RETINOICO, N2 SUPPLEMET, Phorbol ester Fenotipo colinergico Fenotipo adrenergico EFFETTI DIFFERENZIANTI DELL’ACIDO RETINOICO E DEGLI ESTERI DEL FORBOLO ACETILCOLIN TRANSFERASI RA VESCICULR MONOAMMINE TRANSPORTER NPY TH, NPY TPA NA Attività della Ornitina decarbossilasi (enzima rate-limiting per la biosintesi delle poliammine) TGF- NA BMB2 EFFETTI DIFFERENZIANTI DELLE STAUROSPORINE STAUROSPORINE Fenotipo DOPAMMINERGICO DAT TH RA+ COLESTEROLO +TPA Fenotipo DOPAMMINERGICO DAT TH CELLULE DI CONTROLLO CELLULE DI TRATTATE CON PLACCHE DI Aβ Aβ(25-35) Treatments in rat neurons For acute experiments neurons grown for 5 DIV, were treated with 12.5 µM Aβ25-35 for 24h, then collected and examined. For chronic experiments, 5 DIV cultures were treated every day for 14 days with sublethal doses (0.5µM) of Aβ25-35 in order to simulate Aβ gradual accumulation. Aβ(25-35) Treatments in human neuronal cells SH-SY5Y cells were seeded in monolayer culture and maintained for 24h in RPMI-1640 medium supplemented with 10% FBS. In order to subject cells to neuronal differentiation, the medium were replaced with FBS-free differentiating medium containing N2 supplement and the cells were cultured for 7 DIV Neuronal primary cultures were generated from Sprague– Dawley rat embryos at 16–19 days of development. All experiments have been carried out in accordance with the European Community Council Directive of 24 November 1986/86/609/EEC. Formal approval for the described experiments was obtained by the Italian Ministry of Health (D.L.vo 116/92) and all efforts were made to minimize the number of animals used and their suffering. Brains were removed from fetuses and cortices were dissected under a stereomicroscope. The tissue was collected under sterile conditions and dissociated enzymatically with papain (20 U/ml) and then mechanically (10–12 pipette aspirations). Dissociated cells were resuspended in DMEM supplemented with 10% horse serum and seeded at 2x105 cells/cm2 on poly-D-lysinecoated coverslips (15g/ml) and on precoated 60 mm well dishes. The cultures were maintained at 37 °C in 95% air/5% CO2 for 24 h, then the medium was replaced with serum-free DMEM/F12 supplemented with 5 μg/ml insulin, 100 μg/ml apotransferrin, 1mM pyruvate, 2%w/v BSA. BSA was dialyzed three times against Elliot buffer (122 mM NaCl, 4.8 mM KCl,0.4 mM KHPO, 1.2 mM MgSO , 1.3 mM CaCl , pH 2 .4. 7.4) (Elliot 1969) for 24 h and filtered through a 0.2-mm filter before use. Cultures maintained in these conditions reach complete maturation in 6–7 days in vitro, characterized by both electric and neurochemical mechanisms completely efficient, and reproducing the physiological conditions in vivo (Banker & Goshin 1991). Modelli in vitro per la Malattia di Alzheimer mediante deprivazione di NGF •I meccanismi di segnale indotti da BDNF e NGF sembrano avere un ruolo chiave nella patologia dell’AD: • La via di segnale BDNF implicata particolarmente nel processo di learning e memory sembrerebbe essere inibita durante prima fase della patologia (EARLY ONSET) dalla presenza di oligomeri non ancora aggregati in placche. •La via di segnale dell’NGF e in particolare la sua inibizione porta alla overproduzione di Aβ PC 12 CELL LINE Le linea cellulare è stata clonata a partire da feocromocitoma di ratto, originato dalla midollare del surrene. Questa linea cellulare esibisce proprietà fenotipiche associate al feocromocitoma e alla controparte non neoplastica delle cellule cromaffini del surrene. Perciò queste cellule sono in grado di sintetizzare, immagazzinare e rilasciare CATECOLAMINE (adrenalina, noraadrenalina, dopammina). - NGF + NGF PC 12 CELL LINE Substrato: Terreno di crescita: COLLAGENE: 6-10ug per cm 85% RPMI 1640 L’incubazione con la soluzione di collagene viene effettuata per tutta la notte a temperatura ambiente. Il giorno dopo la soluzione viene rimossa e la piastra viene lasciata sotto cappa ad asciugare. 10% HORSE SERUM 5% FETAL BOVIN SERUM 2 •Il tempo di duplicazione delle PC12 è lento circa 3-4 giorni. •È preferibile usare le piastre di coltura piuttosto che flask. •Una buona proliferazione è ottenuta cambiando il terreno ogni 2-3 giorni (metà terreno). •Quando le colture raggiungono la confluenza devono essere subcoltivate ad una proporzione di 1:3 o 1:4 •Valutazione di risposta all’NGF Modelli sperimentale mediante deprivazione di NGF Le cellule PC12 sono seminate in piastre Petri e differenziate in neuroni in presenza del 10% di siero di cavallo, 5% di siero fetale bovino e 50ng/ml di NGF per 10-12 giorni La deprivazione viene effettuata togliendo il terreno di coltura e aggiungendone uno senza siero e NGF per 2 giorni • La deprivazione di NGF porta alla iperproduzione di placche di β amiloide responsabili della morte apoptotica delle cellule ( il trattamento con anticorpi specifici per l’ β amiloide protegge dalla morte) La presenza delle placche è stata verificata mediante colorazione con ThT, WB e spettroscopia di massa). •La produzione delle placche e l’apoptosi dipendono dall’inattivazione del recettore per l’NGF TrkA in seguito a deprivazione di NGF ( il trattamento con un inibitore di TrkA , K252-a, in presenza di NGF, ha gli stessi effetti della sua deprivazione. •La iperproduzione di placche di β amiloide dipende da un abberrato processamento dell’ AβPP (inibendo la α e β- secretasi la produzione di β amiloide e la morte apoptotica sono ridotte. Stesso risultato si ottiene silenziando parzialmente l’ AβPP Generazione di neuriti mediante trattamento con NGF Densità cellulare: ad un’alta densità cellulare la crescita dei neuriti è inibita, a bassa densità le cellule non crescono bene, la densità di semina corretta deve essere compresa tra 2,5-10 x 10 cell/cm Substrato: collagene 4 2 Terreno di coltura: aggiunta al terreno di coltura di 50ng/ml di NGF,il trattamento con NGF deve essere fatto per 10-12 giorni. Per assicurare la massima biodisponibilità di NGF il terreno verrà cambiato ogni due giorni. PC 12 CELL LINE - NGF + NGF •Blocco della proliferazione •Crescita dei neuriti •Acquisizione di proprietà elettriche Le PC12 sono dei veri e propri neuroni? Uso delle pc12 in neurobiologia •PC12 come modello per la neurosecrezione •PC12 come modello per la neurodegenazione •PC12 come modello per il differenziamento neuronale PC12 e neurodegenerazione + NGF NGF Overproduzione del peptide A Strutture di beta aliloide aggregate intra ed extracellulari Progressiva morte apoptotica Per indurre l’apoptosi verranno lavate tre volte in PBS ed una in terreno senza siero. Successivamente alle cellule sarà aggiunto terreno senza NGF. LE PLACCHE SI FORMERANNO IN 48H What is Parkinson’s Disease? • Progressive loss of dopaminergic neurons in the substantia nigra • Reduction in SN and striatal DA • Increase in glial cells in the SN • Neuromelanin (DA pigment) loss • Lewy bodies La malattia di PARKINSON è caratterizzata dalla perdita di neuroni dopaminergici al livello della subsantia nigra. Diagnosis • • Clinical features: Bradykinesia, resting tremors, muscle rigidity, loss of postural reflexes, flexed posture, and the freezing phenomenon – Parkinsonism diagnosis with 2 symptoms Parkinsonisms: – Primary: Parkinson’s disease (PD) – most common • asymmetrical onset of motor symptoms • rest tremor • Substantial clinical response to levodopa therapy – Secondary: drug-induced or postencephalitic parkinsonism – Parkinson-plus syndromes - w/ other neurological features, i.e. progressive supranuclear palsy and multiple system atrophy – heredodegenerative disorders – parkinsonism features in a heritable degenerative disorder (juvenile Huntington or Wilson disease) Fahn and Sulzer, 2004 Neurotrophin Hypothesis in Neurodegenerative (ND) disorders • Neurotrophins promote: development, heath, survival of neurons – BDNF: synaptic plasticity, neuronal survival and differentiation • Studies suggest BDNF disruption in: – – – – Huntington’s Alzheimer’s Multiple Sclerosis Parkinson’s MSC induction to NF-SC Human Mesenchymal Stem Cells Passaged 12-18 days SPN Lglutamate dbcAMP IBMX N2 hEGR hbFGF PDGF HRG1-β1 hbFGF Neurotrophic factor secreting cells Media replaced 72 hrs later Confirmation of neurotrophic factor secretion. In vitro model of Parkinson’s Serum-free media (control) MSC Culture supernatant (control) Serum-free media NTF-SC Culture supernatant (contains NTF) Serum-free media + 1h 32-160 μM 6-OHDA Cell culture. SK-N-MC neuroblastoma cells were cultured in minimum essential medium (MEM) with Earle's salts containing 5 mm glucose (Mediatech, Herndon, VA), 15% fetal bovine serum (Invitrogen, Carlsbad, CA), 50 U/ml penicillin and streptomycin, 5 mm sodium pyruvate, and nonessential amino acid solutions for MEM (Mediatech). Media were supplemented with 5 nm rotenone (Sigma, St. Louis, MO) or solvent (ethanol) for up to 4 weeks. The concentration of rotenone was chosen on the basis of a pilot study and previous observations (Sherer et al., 2001b). For routine culture, cells were grown in 100 mm plates, fed three times per week with control medium or medium supplemented with 5 nm rotenone, and passaged approximately once a week on reaching confluence. Rotenone (5 nm) did not alter cellular morphology or growth kinetics over the 4 week exposure period. Huntington’s disease Also called Huntington Chorea, affects men and women. 4 to 10 cases in 100,000 people (frequency between 0.004% and 0.01%) . Chorea is defined as brief, irregular, unpredictable, purposeless movements that flow from one body part to another without a rhythmic pattern. HD is a Hyperkinetic Disorder. The symptoms in HD are characterized by Excessive motor activity Involuntary movements (dyskinesias) Decreased muscle tone Behavioral and emotional alteration and cognitive decline, which may precede motor abnormalities. Importance of cognitive and neuropsychological test to identify the presymptomatic carriers of the disease. HD is a dominant autosomal inherited disease characterized by the expansion of a triplet repeat CAG, that encodes for Glutamine, in the N-terminal domain of the protein. Specific localization of Basal Ganglia in a coronal section HD is caused by selective degeneration of the GABAergic neurons in the striatum, in particular in the caudate Volumetric analysis in Huntington disease (HD) HD Normal Age of onset: HD is thought to be a true dominant disorder, since homozygous carriers of the disease are no more severely affected than heterozygous carriers. In a normal individual, the number of CAG repeats are <36. In HD patients, age of onset when the repeats are 46 ranges between 25 and 52 years old. However, many factors influence the onset of the disease, such as: Mitochondrial dysfunction Cell death by apoptosis Loss of neurotrophic factors Neuron excitotoxicity Length of the CAG repeat and onset of the disease: Inverse correlation, but not when onset is >50 years of age. Deposition of fibrillar proteinacious material in Huntington’s disease Huntington’s disease: a progressive neurodegenerative disease characterized by CAG repeats causing glutamine expansion motifs (polyQ) in the N-terminal region of the protein huntingtin. Onset of the disease inversely correlates with the number of CAG repeates. Huntingtin can aggregate forming intracellular inclusion bodies that contain also proteasome proteins and ubiquitin. Huntingtin aggregates contain -sheet structures similar to amyloid. Huntingtin In homo sapiens, the gene for huntingtin encodes a large, cytosolic protein, comprised of 3144 aa and with a molecular weight of about 348 kDa. PolyQ P NH2 aa1 In normal individuals, PolyQ<36. In HD patients, PolyQ>36 COOH aa3144 Processing of PolyQ, mutant huntingtin Cdk5, Akt COOH PolyQ P NH2 aa1 Cleavage by caspase 2, 3, 6 calpain NH2 N-terminal fragment N-term htt forms aggregates C-terminal fragment aa3144 COOH Modelli cellulari •Colture mesencefaliche di neuroni di ratto transfettate con Hungtintina mutante •Colture mesencefaliche di topo R6/2