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`L`impiego degli immigrati nell`agricoltura

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`L`impiego degli immigrati nell`agricoltura
Gli immigrati nell’agricoltura italiana
L’impiego degli immigrati
nell’agricoltura calabrese
Giuliana Paciola
Istituto Nazionale di Economia Agraria
Sede Regionale per la Calabria
Roma, 26 Novembre 2009
La presenza degli stranieri in Calabria:
Residenti
Calabria
1981
1991
2001
2006
2007
2.521
8.690
18.000
32.993
35.216
Fonte: ISTAT.
Età media = 34 Anni
24% Marocco; 15% Ucraina; 8% Romania; 7% Polonia
Soggiornanti
Calabria
1995
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
7.972
15.315
13.654
17.598
33.485
24.777
27.781
18.448
16.639
Fonte: Ministero degli Interni, Permessi di soggiorno rilasciati, vari anni
Motivo del soggiorno:
Lavoro subordinato (anche stagionale) 61%
Ricongiungimento familiare 34%
Gli stranieri e il lavoro in Calabria
Incidenza % stranieri extracomunitari iscritti ed avviati per settore di attività in Calabria
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Agricoltura
38,8
42,7
38,1
51,4
31,8
96,6
Industria
42,1
64,8
24,5
50,3
40,6
69,4
Altre attività
14,4
15,3
19,0
78,0
29,2
57,8
Non classificati
4,4
1,0
5,1
4,1
6,5
9,9
Fonte: Centri per l’Impiego
Stranieri extracomunitari occupati per settore di attività in Calabria. Anno 2005
Agricoltura
Industria
Costruzioni
Commercio
Alberghi
Servizi
Totale
Calabria
3.502
3.339
3.394
3.575
2.470
7.174
23.454
%
15,0
14,2
14,4
15,3
10,5
30,6
100,0
Fonte: Dossier Statistico Immigrazione, Caritas/ Migrantes
Maggior numero di extracomunitari occupati nei servizi (donne dell’Est per l’assistenza)
La politica e l’attenzione agli immigrati in Calabria
L’immigrazione non è stata né programmata, né prevista né sollecitata dal sistema
economico.
Il modello calabrese è essenzialmente un modello di immigrazione spontanea
Nonostante il costante aumento degli immigrati residenti, la Calabria si conferma terra
di transito e terra di clandestini e di irregolari
Scarsa attenzione da parte del potere politico
La società civile risponde meglio e si registra la presenza di 164 organismi/enti che
svolgono funzioni a favore degli immigrati (Sportelli informativi, assistenza sanitaria, corsi
alfabetizzazione, inserimento lavorativo, mensa ecc.)
Gli immigrati e l’agricoltura in Calabria
gli immigrati in Calabria sono:
sempre più numerosi
impiegati prevalentemente in agricoltura
con condizioni di vita e di lavoro preoccupanti
Si stima che nel 2007 gli immigrati extracomunitari impiegati
nelle aziende agricole calabresi siano stati circa 9.350
L’impiego degli immigrati nell’agricoltura calabrese è:
Necessario, Sostitutivo o Complementare
Orientamenti colturali (agrumi, olivo, vite)
Che presentano elevati fabbisogni di lavoro concentrati dal punto di vista
temporale (fase di raccolta) che non possono essere soddisfatti dalla sola
manodopera familiare neanche nelle aziende più piccole.
Stagionale
Pochi immigrati si fermano per lavorare per un periodo più lungo dei 3-6 mesi,
raramente si registrano presenza per oltre 6 mesi, la maggior parte resta in
Calabria per un periodo di tempo inferiore o uguale ai 3 mesi
Comparti
Fasi/Operazione
Agrumicoltura
Olivicoltura
Numero
8.000*
Raccolta
Orticoltura
3.500
2.800
Pastorizia
Zootecnia
Governo stalle
1.100
Si registra anche (ma in numero decisamente minore) la presenza di extracomunitari
impiegati nelle aziende florovivaistiche e nelle attività di diversificazione delle
aziende agricole (agriturismo) rispettivamente 250 e 330 unità.
Le aree territoriali maggiormente interessate dal
fenomeno sono:
Aree ricche ed intensive
di pianura
particolarmente vocate
Aree interne e
marginali
- Piana di Gioia Tauro / Rosarno
- Valle dell’Esaro
- Piana di Sibari
- Sila
- Piana di Cirò /Crotone
Raccolta di agrumi,
olive e uva
Pastorizia
Da dove vengono? Cosa fanno ? Sono tutelati?
Africa del Nord
(Marocco, Tunisia)
Africa Sub
Sahariana
Raccolta
Stagionali
Irregolari
Pastorizia e
tenuta stalle
Stanziali
Regolari *
Florovivaismo
Stanziali
Regolari *
Agriturismo
Stanziali
Regolari *
(Senegal, Mali, Burkina Faso)
Est Europa *
(Romani, Albania, Polonia, Ucraina)
Asia
(India)
Africa Sub
Sahariana
(Ghana)
Asia
(Pakistan)
Est Europa *
(Ucraina)
Est Europa *
(Polonia)
“… si registra un atteggiamento ambiguo e ipocrita del sistema istituzionale
italiano nei confronti della immigrazione irregolare. Da una parte si
registrano misure di contenimento del fenomeno migratorio con politiche
dal pugno di ferro tese a combattere la clandestinità a difesa della legalità.
Dall’altra le stesse istituzioni nazionali e locali si tappano occhi, orecchie e
bocche dinanzi al massiccio sfruttamento di stranieri nelle produzioni
agricole del Meridione perché necessari al sostentamento delle economie
locali. L’utilizzo di forza lavoro a basso costo, il reclutamento in nero, la
negazione di condizioni di vita decenti, il mancato accesso alle cure mediche
sono aspetti ben noti e tollerati. I sindaci, le forze di Stato, gli ispettorati del
lavoro, le associazioni di categoria e di tutela, i ministeri: tutti sanno e tutti
tacciono”
Medici Senza Frontiere, Una stagione all’inferno, Rapporto di ricerca, marzo 2007
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