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Maria Grazia Chiappini Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina, Roma Ho una nefropatia Che dieta devo seguire Ruolo centrale nella terapia conservativa dell’insufficienza renale cronica Scopi della terapia nutrizionale Rallentare la progressione della insufficienza renale – morte renale Ridurre i sintomi uremici Procrastinare l’inizio della dialisi Prevenire la comparsa di malnutrizione Interventi “dieta-correlati” Controllo nell’apporto di liquidi Ridotto apporto di sodio Ridotto apporto di proteine Proteine di origine animale/vegetale Adeguato apporto calorico Uso di acidi grassi poliinsaturi (fish-oil) Riduzione apporto grassi saturi Riduzione apporto di radicali acidi Controllo dell’acidosi metabolica Riduzione dell’apporto di fosforo Personalizzazione della dieta Funzione renale Peso ideale Età Sesso Stato nutrizionale Attività fisica e lavorativa Il paziente anziano e rischio di malnutrizione: gli elementi da considerare nel piano dietetico A. P. ♂ 81 anni Ipertensione arteriosa. Ipertrofia prostatica in attesa di intervento chirurgico Malattia renale cronica (valori di creatininemia mediamente 1.6-1.8 mg/dl, e GFR 40 ml/min) Ricovero d’urgenza per febbre e dolori addominali. TC addome con mdc: Diagnosi di “colecistite acuta” Intervento chirurgico: “Ascesso sottoepatico da colecistite gangrenosa perforata” – COLECISTECTOMIA Terapia con Piperacillina Tazobactam, Gentamicina, Metronidazolo (a dosaggio ridotto calcolato sulla base del GFR) Progressivo aumento degli indici di funzione renale (Crs 1.6 -> 5.5 mg/dl) Peritonite – mdc – terapia antibiotica Il paziente anziano e rischio di malnutrizione: gli elementi da considerare nel piano dietetico A. P. ♂ 81 anni Miglioramento progressivo della funzione renale Dimissione “Colecistectomia per colecistite gangrenosa perforata da calcolosi della colecisti. . Ascesso sottoepatico. Insufficienza renale acuta. Malattia renale cronica IV stadio (eGFR 26 ml/min). Follow-up in DH Nefrologico Peggioramento della funzione renale. Malessere. Astenia ingravescente. Ipotensione posturale. Notevole riduzione ponderale. ELEMENTI DA CONSIDERARE ELABORARE UNA TERAPIA NUTRIZIONALE TERAPIA NUTRIZIONALE Valutazione dello stato nutrizionale e dei fabbisogni individuali Scelta del supporto nutrizionale (via/modalità alimentazione) Eleborazione del programma nutrizionale Somministrazione dello schema dietetico Valutazione dei risultati e del follow-up (controlli programmati nel tempo) Valutazione della malnutrizione CAUSE ANAMNESI SEGNI CLINICI Digiuno (ipometabolismo) Ridotto apporto dietetico Ridotta assimilazione Perdita peso involontaria >10% Peso <90% dell’ideale ESAMI DIAGNOSTICI Bioimpedenziometria Antropometria Calorimetria indiretta Stress (ipermetabolismo) Malattia acuta critica Infiammazione cronica Ridotta assunzione Cibo Anoressia Diete autolimitate Alcolismo Anomalie metaboliche AIDS Cancro Epatopatia cronica Sintomi gastrointestinali Disfagia Nause/vomito Diarrea crinica Segni oculari Mucose Test reattività cutanea Altre malattie Segni neurologici Vitamine A,E,B12, Depauperammento Muscolare DEXA Perdita grasso cutaneo Indice creatinina/altezza Bilancio azotato Eruzione cutanee Proteine viscerali Conta linfocitaria Acido folico Minerali: Zn, Mg, P Valutazione dello stato nutrizionale PARAMETRI CLINICI SGNA Parametri antropometrici Inchiesta alimentare PARAMETRI BIOCHIMICI Albumina, Prealbumina, Transferrina, C3 Urea, Creatininemia, Colesterolemia Retinol binding globulin, IGF-1 -Conta dei linfociti totali PARAMETRI STRUMENTALI Valutazione della composizione corporea DEXA - BIA Effetti della malnutrizione (% della perdita di peso abituale) Zona sicura Inizio della zona di rischio Zona di rischio Rischio di morte per cachessia Valutazione dello stato nutrizionale Test di laboratorio lieve moderata grave g/dL 3.5 - 3.0 2.9 - 2.5 < 2.5 Transferrina mg/dL 200 - 150 149 - 100 < 100 Prealbumina mg/dL 18 - 22 10 - 17 < 10 RBP mg/dL 2.9 – 2.5 2.4 – 2.1 < 2.1 Linfociti n/mm3 1500 - 1200 1199 - 800 < 800 Albumina Società Italiana di Nutrizione Parenterale ed Enterale, 2002 Valutazione dello stato nutrizionale BMI % RIDUZIONE PESO CORPOREO MISURA PROTEINE SIERICHE ALBUMINA PREALBUMINA PCR Composizione corporea DEXA (Dual energy X-ray Absorptiometry) MASSA GRASSA MASSA PRIVA DI GRASSO MASSA MINERALE IMPEDENZIOMETRIA (BIA) BIA Resistenza (Rc) Reattanza (Xc) Angolo di fase (PA) Massa muscolare (BCM%) Massa grassa (FM%) Massa priva di grasso (FFM%) Acqua corporea totale (TBW%) Acqua extracellulare (ECW%) Body Cell Mass Index (BCMI) = BCM (Kg)/h2(m) Valutazione dei fabbisogni ANAMNESI NUTRIZIONALE FAME SAZIETA’ AVVERSIONE ALIMENTI UTILIZZO SUPPLEMENTI DIETETICI E/0 FARMACI INTOLLERANZE O ALLERGIE ALIMENTARI STIMA APPORTI ENERGIA E NUTRIENTI MODELLI DI RILEVAZIONE DEI CONSUMI DI BREVE PERIODO LUNGO PERIODO A. P. ♂ 81 anni: Elementi da considerare Esame obiettivo Condizioni generali molto scadute Cute sollevabili in ampie pliche Edemi declivi assenti PA 110/70 mmHg in clinostatismo e 95/60 mmHg in ortostatismo Peso corporeo 58 Kg (- 22% del peso abituale) Altezza 175 cm • Zona sicura BMI 19 • • • Inizio della zona di rischio Zona di rischio Rischio di morte per cachessia A. P. ♂ 81 anni:Elementi da considerare Parametri di laboratorio Creatininemia 2.8 mg/dl (eGFR 26 ml/min) Azotemia 124 mg/dl Uricemia 6.2 mg/dl ALB 27 Linfociti totali 1100 Transferrina 130 Hb 12.2 g (in terapia con EPO) Ferritina 884 – Fe 26 FT3 – FT4 – TSH nella norma pH 7.37 A. P. ♂ 81 anni: Elementi da considerare A. P. ♂ 81 anni: Elementi da considerare A. P. ♂ 81 anni: Elementi da considerare Indagine alimentare – Inchiesta dietetica Calorie 1600 (27.6/Kg attuale, 22.8/Kg ideale) Proteine 42 g (0.7 g /Kg attuale, 0.6 g/Kg ideale) Lipidi 69 g Glicidi 193 g Fosforo 1100 mg A. P. ♂ 81 anni Formulazione schema dietetico REQUISITI DI UNO SCHEMA DIETETIC0 CHIAREZZA SINTESI Linguaggio – Grafica dello schema Messaggi ed informazioni sintetiche APPROPIATEZZA E SPECIFICITA’’ Indicazioni personalizzate Formulazione DIETA Terapia nutrizionale Proteine Calorie Sodio Potassio Liquidi Calcio Fosforo Colesterolo Lipidi Vitamine Scopo della terapia nutrizionale Limitare la produzione di scorie (es. azoto, fosforo, potassio) Prevenire e trattare le complicazioni metaboliche dell’uremia Rallentare la progressione della insufficienza renale European Guidelines for the Nutritional Care of Adult Renal Patients Dietitians Special Interest Group October 2002 Prevenire e trattare la malnutrizione Cause e conseguenze della malnutrizione proteicocalorica nella malattia renale cronica Quando iniziare la dieta? Consensus derivante dal “International Advisory Board Meeting 2006, Nutritional Therapy in patients with CKD: Protein-Restricted Diets Supplemented with Ket/Aminoacids.” Stadio GFR Apporto calorico: (ml/min) Proteine g/kg IBW Prodotti aproteici Suppl. AAE +KA peso ideale0.8-1.0 (BMI compreso I > 35 kcal/kg >di90 g NO tra 20 – 25) NO II 30 kcal/kg di60 peso ideale per età > 60 aaNO e sedentari NO - 89 0.8 g 25 kcal/kg di peso ideale per soggetti in sovrappeso, obesi III a. Non necessaria a. 0.6 g SI Carboidrati 60% (preferibilmente complessi) b. Non necessaria b. 0.7 g zuccheri NO 30 - 59 (solo vegetali) IV V Lipidi 30% (ac. grassi saturi < 10%, colesterolo < 300 mg) 15 – 29 a. 0.6 g a. Non necessaria SI (Linee guida gADA b. 0.3-0.4 b. 0.1g/kg– SIN) SI– DOQI – EDTNA/ERCA < 10 - 15 a. b. 0.6 g SI 0.3-0.4 g SI a. Non necessaria b. 0.1g/kg Cross-sectional analyses of 16,872 adults (20 years of age and older) participating in the National Health and Nutrition Examination Survey 2001–2008 who completed a dietary interview by stage of kidney disease. The mean dietary protein intake was 1.30 g/kg ideal body weight/day (g/kgIBW/d) and was not different from stage 1 or stage 2 (1.28 and 1.25g/kgIBW/d, respectively), but was significantly different in stage 3 and stage 4 (1.22 and 1.13 g/kgIBW/d, respectively). These mean values appear to be above the Institute of Medicine requirements for healthy adults and the NKF-KDOQI guidelines for stages 3 and 4 chronic kidney disease. COSTITUENTI DELLA DIETA IPOPROTEICA PROTEINE 0.6-0.8 g/ Kg / die (50-75 % ad alto valore biologico) CALORIE 35 Kcal / Kg / die FOSFORO 600 - 700 mg / die CALCIO 1 - 2 g / die VITAMINE vit. B6 (10 - 50 mg / die) SODIO 2 - 3 g / die POTASSIO 70 - 100 mEq / die (FG > 10) MAGNESIO 200 - 300 mg / die Supplementi orali •Aumento significativo albuminemia •Aumento assunzione calorie e proteine 20-50% •Lieve miglioramento parametri nutrizionali •Miglioramento qualità di vita Nausea Diarrea Palatabilità Costo A. P. ♂ 81 anni: Elementi da considerare Indagine alimentare – Inchiesta dietetica Calorie 1600 (27.6/Kg attuale) Proteine 42 g (0.7 g /Kg attuale) Lipidi 69 g Glicidi 193 g Fosforo 1100 mg Il paziente obeso diabetico con IRC : gli elementi da considerare nel piano dietetico R.M. ♂ 61 anni Obesità da oltre 20 anni Ipotiroidismo Ipertensione arteriosa da circa 15 anni Diabete mellito da circa 15 anni Dislipidemia mista (Ipercolesterolemia – Ipertrigliceridemia) Da circa 3 anni elevati valori della creatininemia (1.8-2.0 mg/dl) Progressivo incremento dei valori della creatininemia da circa 4 mesi (-> 3.2 mg/dl, eGFR 24 ml/min) Terapia in atto: Lucen 20 mg, Eutirox 125 mcg, Enapren 20 mg, Congescor 2.5 mg, Metformina 1000 mg x 3, Norvasc 10 mg, Cardura 4 mg, Cardioaspirina, Zyloric 150 mg, Lasix 25 mg, Aranesp 30 mcg/sett. Il paziente obeso diabetico con IRC : gli elementi da considerare nel piano dietetico R.M. ♂ 61 anni Esame Obiettivo Buone condizioni generali PA 140/85 mmHg in clinostatismo PA 130/75 mmHg in ortostatismo Lievi edemi declivi Altezza 158 cm Peso 91.5 Kg (+ 5%) BMI 36 l paziente obeso diabetico con IRC : gli elementi da considerare nel piano dietetico Parametri di laboratorio Creatininemia 3.8 mg/dl (eGFR 20 ml/min) Azotemia 109 mg/dl Uricemia 7.7 mg/dl ALB 41 Na 138, K 5.0, Cl 102, Ca 8.4, P 5.2, PTH 188 Linfociti totali 1900 Si aggiungono in terapia: Transferrina 230 Paracacitolo 1 mcg/die Hb 12.1 g (in terapia con EPO) Sevelamer Carbonato 800 mg x 3 Ferritina 184 – Fe 46 FT3 – FT4 – TSH nella norma pH 7.38 Il paziente obeso diabetico con IRC : gli elementi da considerare nel piano dietetico R.M. ♂ 61 anni Indagine alimentare – Inchiesta dietetica Calorie 2800 (31/Kg attuale, 47/Kg ideale) Proteine 90 g (1 g /Kg attuale, 1.5 g/Kg ideale) Lipidi 90 g Glicidi 290 g Fosforo 1600 mg R.M. ♂ 61 anni Elementi da considerare R.M. ♂ 61 anni Elementi da considerare R.M. ♂ 61 anni Elementi da considerare Obesità Aumento della massa grassa – Riduzione della massa “magra” Diabete mellito Ipertensione arteriosa Malattia renale cronica IV stadio Modesto iperparatiroidismo Quando iniziare la dieta? Consensus derivante dal “International Advisory Board Meeting 2006, Nutritional Therapy in patients with CKD: Protein-Restricted Diets Supplemented with Ket/Aminoacids.” Stadio GFR Apporto calorico: (ml/min) Proteine g/kg IBW Prodotti aproteici Suppl. AAE +KA peso ideale0.8-1.0 (BMI compreso I > 35 kcal/kg >di90 g NO tra 20 – 25) NO II 30 kcal/kg di60 peso ideale per età > 60 aaNO e sedentari NO - 89 0.8 g 25 kcal/kg di peso ideale per soggetti in sovrappeso, obesi III a. Non necessaria a. 0.6 g SI Carboidrati 60% (preferibilmente complessi) b. Non necessaria b. 0.7 g zuccheri NO 30 - 59 (solo vegetali) IV V Lipidi 30% (ac. grassi saturi < 10%, colesterolo < 300 mg) 15 – 29 a. 0.6 g a. Non necessaria SI (Linee guida gADA b. 0.3-0.4 b. 0.1g/kg– SIN) SI– DOQI – EDTNA/ERCA < 10 - 15 a. b. 0.6 g SI 0.3-0.4 g SI a. Non necessaria b. 0.1g/kg Obesità e danno renale CONCLUSIONS Obesity increases the risk for KD in the general population, and the association appears to be stronger in women than in men. Obesity adversely affects the progress of KD among patients with kidney-related diseases. L’insulinoresistenza e malattie cardiovascolari Insulino resistenza Disfunzione endoteliale Ipertensione Dislipidemia Microalbuminuria Infiammazione vascolare Aterosclerosi Malattia cardiovascolare Adattata da McFarlane SI, et al. J Clin Endocrinol Metab 2001; 86:713–718. Role of adipose tissue renin–angiotensin system in metabolic and inflammatory diseases associated with obesity Riduzione della massa muscolare Sarcopenia: Riduzione massa muscolare riduzione della massa e funzione muscolare Ridotta autonomia funzionale Riduzione delle fibre muscolari di tipo II Riduzione del numero di capillari per unità motoria riduzione dell’attività fisica e malnutrizione Aumento della disabilità 52 R.M. ♂ 61 anni Elaborazione di una terapia nutrizionale DISTRIBUZIONE ENERGIA Per evitare fluttuazioni glicemiche nell’arco della giornata alimentazione equilibrata e frazionata 15-20% 5% 5% 35- 40% 25-30% 5% R.M. ♂ 61 anni Elaborazione di una terapia nutrizionale GESTIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO L’ALIMENTAZIONE LIPIDI SODIO FOSFORO FIBRE Lipidi Dieta ipoproteica e dislipidemia La riduzione dell’introito di proteine migliora il profilo lipidico: Riduzione del colesterolo Riduzione dei trigliceridi Riduzione delle lipoproteine A-I Riduzione del rapporto A-I/Apo-B Bernard 1996, Bellizzi 2006 Sodio Cibi ricchi di Sodio Fonti di sodio nell’alimentazione Naturalmente presente in alimenti e bevande Aggiunto nei prodotti artigianali, industriali, ristorazione collettiva Discrezionale: aggiunto nelle preparazioni casalinghe e a tavola 10% 54% 36% Fonti di sodio non discrezionale Cereali e derivati 42% Carne, uova, pesce 31% Latte e derivati 21% Frutta 3% Verdura 2% Ruolo determinante nella genesi dell’iperparatiroidismo fin dalle fasi iniziali della malattia renale Ma non solo…………… Fosforo Progressione insufficienza renale Iperparatiroidismo Apparato cardiovascolare FOSFORO “ Silent Killer “ nei pazienti con insufficienza renale cronica Conclusions High plasma phosphate is an independent risk factor for a more rapid decline in renal function and a higher mortality during the pre-dialysis phase. Plasma phosphate within the normal range is likely of vital importance in pre-dialysis patients. NDT Advance Access published online on August 11, 2009 Outcomes predicted by phosphorous in chronic kidney disease: a retrospective CKD-inception cohort study David H. Smith et Al. CONCLUSIONS “….Increased levels of phosphorous are related to excess rates of RRT” Dieta ad elevato contenuto di fosforo apparato cardiovascolare BILANCIO POSITIVO DEL FOSFORO IPERFOSFOREMIA IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO RISCHIO CARDIOVASCOLARE Effetto diretto microcircolo cardiaco cellula miocardica Relative Risk of Death by Serum Phosphorus in Haemodialysis Patients Relative risk of death Multivariable-adjusted relative risk of death (n= 40,538) 2.4 2.2 2.0 RR 25% if P> 6 mg/dl! 1.8 1.6 1.4 1.2 Ref. 1.0 0.0 <3 3–4 4–5 5–6 6–7 7–8 Serum phosphorus (mg/dL) 8–9 >9 Block GA et al. J Am Soc Nephrol 2004; 15: 2208-2218 Relative risk of death by serum phosphorus in CKD patients Adjusted HR of death n = 3,490 CKD patients (serum Cr 180.3 ± 72.7 µmol/L) 3.0 2.6 2.2 1.8 1.4 (n.s.) (n.s.) Ref. 1.0 0.6 <2.5 2.5-2.99 3.0-3.49 3.5-3.99 4.0-4.49 4.5-4.99 Serum phosphorus (mg/dL) >5.0 Kestenbaum B et al. J Am Soc Nephrol 2005; 16: 520-528 Serum Phosphate Predicts Mortality Hazard Ratio in Subjects with Normal Renal Function and Coronary Disease Tonelli M et al. Circulation. 2005;112:2627-2633 We investigated the association of dietary phosphorus with LVM in 4494 participants from the Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis, a community-based study of individuals who were free of known cardiovascular disease. The highest gender-specific dietary phosphorus quintile was associated with an estimated 6.1 g greater LVM compared with the lowest quintile. Higher dietary phosphorus intake wasassociated with greater odds of LVH among women, but notmen. These associations require confirmation in other studies. Calcificazioni vascolari- Ruolo del Fosforo Giachelli CM, KI, 2009 FGF23 and the bone–kidney axis Dominique Prie, KI, 2009 Dieta ipofosforica QUANDO? Necessario ridurre l’apporto alimentare di fosforo a circa 800 mg/die fin dalle fasi iniziali della insufficienza renale (stadio 2) Linee guida SIN Dieta ipofosforica Quale? Dieta ipofosforica Dieta ipoproteica / ipofosforica Proteine: 0.6 g/kg/die Fosforo: 7-8 mg/Kg/die Dieta fortemente ipoproteica ipofosforica supplementata con AA essenziali e chetoacidi Proteine: 0.3 g/kg/die Fosforo: 3-5 mg/Kg/die AA essenziali e chetoacidi: 0.1 g/Kg / die The relationship of total fiber with inflammation and mortality differed significantly in those with and without kidney disease. Thus, high dietary total fiber intake is associated with lower risk of inflammation and mortality in kidney disease and these associations are stronger in magnitude in those with kidney disease. Il paziente obeso diabetico con IRC : gli elementi da considerare nel piano dietetico R.M. ♂ 61 anni Indagine alimentare – Inchiesta dietetica Calorie 2800 (31/Kg attuale) Proteine 90 g (1 g /Kg attuale) Lipidi 90 g Glicidi 290 g Fosforo 1600 mg La terapia nutrizionale RIMANE uno dei principali fondamenti nel trattamento delle malattie renali Non esiste uno schema nutrizionale per tutti quindi per ottimizzare la terapia e ottenere una buona compliance è necessario personalizzare il piano dietetico che deve essere impostato su gusti e abitudini del paziente e non solo sulla diagnosi