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O.I.E

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O.I.E
LE FONTI NORMATIVE INERENTI I CERTIFICATI PER LE
ESPORTAZIONI VERSO PAESI TERZI DI PRODOTTI DI
ORIGINE ANIMALE
Esiste un ordine gerarchico riguardo le fonti normative che intervengono nella
disciplina della certificazione veterinaria di certificati internazionali. Si tratta in
ogni caso di “poche fonti” spesso non chiare nell’attribuzione di competenze e
responsabilità ed in cui la figura del veterinario che deve siglare viene
individuata quasi sempre nel “Veterinario Ufficiale”.
1°) Gli accordi e i protocolli di intesa, quando esistenti, dai quali i certificati
discendono rappresentano la fonte primaria; viene poi il certificato che
rappresenta esso stesso una fonte normativa specie quando è stato
direttamente concordato o quando viene direttamente fornito dal Paese terzo
verso il quale si sta spedendo.
2°) Le linee guida dell’O.I.E
3°) La Direttiva 96/93/CE recepita con il DM 19 giugno 2000 n. 303.
.
Pertanto, riassumendo graficamente tali fonti si ottiene il
seguente “albero”
Accordi o Protocolli
Internazionali
IT/PP.TT, o anche EU/PP.TT
generalmente
basati su standards O.I.E
Il certificato stesso
La Direttiva 96/93/CE
recepita
con il DM 19 giugno
2000 n. 303.
Le linee guida dell’O.I.E
specifiche sulla Certificazione
Chapters 5.15.2 del
Terr. An. Health Code e
sul seme Chapters 4.5 e 4.6
IL RUOLO BASE DELL’O.I.E


Nel 1995 a livello di WTO – World trade Organization:
Viene promulgato l’accordo SPS – Sanitary and
PhytosanitaryMeasures – quale atto finale dell’Uruguay Round .
L’accordo SPS stabilisce una regolamentazione che, nel
commercio internazionale di animali, p.o.a e vegetali nel mentre
garantisce la salubrità e qualità degli stessi, impedisce che le
misure sanitarie vengano utilizzate a fini protezionistici.
L’allegato A dell’ SPS agreement recita:
“3. International standards, guidelines and recommendations
(a) for food safety, the standards, guidelines and recommendations
established by the Codex Alimentarius Commission
relating to food additives, veterinary drug and pesticide residues,
contaminants, methods of analysis and sampling, and codes and
guidelines of hygienic practice;
(b) for animal health and zoonoses,
the standards, guidelines and
recommendations developed under
the auspices of the International
Office of Epizootics;
Dopo la Promulgazione dell’SPS Agreement
da parte del WTO




Da subito il ruolo dell’O.I.E acquisisce enorme importanza
(così come quello del Codex Alimentarius della FAO) con
particolare riferimento a quanto riportato nel “Terrestrial
Animal Health Code”, dove sono listate le malattie animali per
le quali possono essere adottate misure restrittive alle
importazioni.
Di fatto, a partire dal 1995, il Terrestrial Code diventa il
documento più importante dell’O.I.E.
Anche il “manual” che riporta gli standard di laboratorio per la
ricerca degli agenti patogeni responsabili delle malattie
contemplate dal “code” diviene ugualmente importante proprio
perchè anch’esso assurge a riferimento nei contenziosi
internazionali.
Tutti gli attuali accordi/protocolli di intesa/memorandum o
quant’altro e relative certificazioni per l’import-export di
animali e p.o.a contengono riferimenti al “Code” e al
“Manual”.
GLI ACCORDI
INTERNAZIONALI
Esistono due tipologie di accordi nel settore veterinario ai
quali da alcuni anni il MS partecipa:
- Accordi diretti IT-PT, spesso con il carattere di
“protocolli di intesa” ovvero di documenti tecnici redatti
dai rispettivi settori di competenza dei due Paesi che di
fatto già contengono tutte le specifiche sanitarie per la
redazione dei certificati
- Accordi quadro tra UE è Paese Terzo o UE e Unione
doganale: UE-Canada, UE-USA, UE-Mercosur, UERussia. In questo caso gli SS.MM partecipano solo ad
alcuni gruppi di negoziazione ristretti denominati “gruppi
potsdam” che, nel caso dell’Italia sono:
Gruppi Postdam
Configuration
Members
Switzerland
AT, DE, FR, HU , IT
United States of America
DK, FR, HU, IT, PL, UK, SE
New Zealand and Australia
EL, FI, UK
Mexico
BE, ES, FR, IT, PT
Principality of Andorra
ES, FR
Chile
ES, NL, PT
Greenland and Faroe Islands
DK
Canada
FR, IT, SE, UK
San Marino
IT
Russian Federation and Ukraine the EU participation in the bilateral meetings with the
representatives of the Russian Federation should be ensured by representatives of the
Commission, the Presidency and SGC and be limited to two of the Member States, agreed on a
case-by-case basis by the Member States involved, in order to meet the request of the Russian
Federation to limit the EU delegation participating in these meetings.
DE, DK, EE, EL, FI, FR, IE,
LT, LV, NL, PL, SE
Central and South America-Mercosur (Argentina, Brazil, Paraguay, Uruguay), -Andean Nations (Bolivia, Colombia, Ecuador, Peru, Venezuela),
-Central America (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama)
ES, IT, PT, FR, IRL
India
DE, IT, NL, UK
South Korea
BE, DK, EL, FR, NL, PL
ASEAN (Brunei, Laos, Malaysia, Philippines, Thailand, Cambodia, Indonesia, Myanmar,
Singapore, Vietnam)
ES, FR, HU
China
BE, DE, EL, FR, IE, NL, PL,
SE, UK
North Africa and Middle East
CY, EL, FR, IT, NL
Le principali difficoltà negoziali
1.
Eccessivo livello di protezione che si manifesta:



2.
Mancanza di trasparenza che si manifesta:



3.
con una interpretazione eccessivamente “conservativa” dei dati
scientifici es. Australia,
con un “auto riconoscimento” di indennità del proprio territorio anche
da malattie per le quali non è in vigore un programma di sorveglianza
in grado di svelarne la presenza,
con l’applicazione sistematica di una procedura di risk – assessment e
la predisposizione di una serie di condizioni alle importazioni derivanti
da questo per l’ “annullamento” di qualsiasi rischio di introduzione di
patogeni che diventano una barriera di accesso al mercato di fatto
insormontabile.
con mancanza di indipendenza di tutto il sistema di quarantena e
biosicurezza per evidenti “incursioni interessate” delle locali
associazioni di categoria ,
mancanza di trasparenza nella gestione delle domande di importazione,
Mancanza di trasparenza nella definizione dei “food standards”.
Cattiva gestione delle importazioni che si manifesta:


elevati ritardi nel considerare le richieste di importazione,
decisioni arbitrarie di respingimento o distruzione senza formali
procedure di appello,
Esempi
Esempi (2)

(d), the carcasses, half carcasses or half carcasses which cut into no more
than three wholesale cuts, and quarters derived from animals younger than
30 months old contain no specified risk material other than the vertebral
column, including dorsal ganglia.(3)(4)/ 30 aylıktan küçük olmak üzere,
etlerin elde edildiği hayvanların, karkasları, yarım karkasları veya üç
parçadan fazla kesilmemiş yarım karkasları ve çeyrek gövdeleri,
dorsal kök ganglia’ları da dahil olmak üzere omurgadan başka spesifik
risk materyalleri içermemektedir.(3)(4)

II.1.11. The animal which meat is derived from are subjected to BSE test
and the results found negative./ Etlerin elde edildiği hayvanlar, kesimden
sonra BSE yönünden taramaya tabi tutuldular ve sonuçlar negatif
bulundu.
Esempi (3) – South Africa the ham come from swine that originate from
premises where foot and mouth disease, rinderpest,
African swine fever, hog cholera or swine vesicular
disease did not occurred within a radius of 50 km
during the last 6 months prior to slaughter/ I
prosciutti provengono da suini provenienti da
allevamenti nei quali 6 mesi prima della
macellazione, nel raggio di 50 Km, non si sono
verificati casi di afta epizootica, peste bovina, peste
suina africana, peste suina classica o malattia
vescicolare del suino;
Esempi (4) – South Africa -


Può un Paese come il Sud Africa richiedere queste
garanzie sanitarie ?,
Ovvero ha dei requisiti di indennità del proprio
territorio da queste malattie per cui è in grado
richiedere “garanzie aggiuntive” rispetto aglio
standards internazionali comuni a tutti ?
Il Terrestrial Animal Health Code


Si tratta, anche storicamente, del “documento” più importante realizzato
dall’O.I.E
E’ il principale standard di riferimento per la sanità animale e le malattie
infettive e assunto nell’ambito degli accordi WTO/SPS
Terrestrial Animal Health Code 2009
Contents
VOLUME 1
General provisions
Foreword
User's guide
Glossary
Section 1.
ANIMAL DISEASE DIAGNOSIS, SURVEILLANCE AND NOTIFICATION
Chapter 1.1
Notification of diseases and epidemiological information
Chapter 1.2.
Criteria for listing diseases
Chapter 1.3.
Prescribed and alternative diagnostic tests for OIE listed diseases
Chapter 1.4. Animal health surveillance
Chapter 1.5.
Surveillance of arthropod vectors of animal diseases
Chapter 1.6.
Status for OIE listed diseases: procedures for self declaration and for official
recognition by the OIE
Section 2.
RISK ANALYSIS
La lista A ovvero le malattie notificabili all’O.I.E considerate più
importanti per: diffusibilità, impatto socio-ecenomico,

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
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
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

Lista A
Foot and mouth disease
Swine vesicular disease
Peste des petits ruminants
Lumpy skin disease
Bluetongue
African horse sickness
Classical swine fever
Newcastle disease
Vesicular stomatitis
Rinderpest
Contagious bovine pleuropneumonia
Rift Valley fever
Sheep pox and goat pox
African swine fever
Highly pathogenic avian influenza
La lista B: delle malattie comunque notificabili all’O.I.E anche se
considerate di minire rilevanza
Multiple species diseases
Anthrax
Aujeszky's disease
Echinococcosis/hydatidosis
Heartwater
Leptospirosis
New world screwworm (Cochliomyia hominivorax)
Old world screwworm (Chrysomya bezziana)
Paratuberculosis
Q fever
Rabies
Trichinellosis
Cattle diseases
Bovine anaplasmosis
Bovine babesiosis
Bovine brucellosis
Bovine cysticercosis
Bovine genital campylobacteriosis
Bovine spongiform encephalopathy
Bovine tuberculosis
Dermatophilosis
Enzootic bovine leukosis
Haemorrhagic septicaemia
Infectious bovine rhinotracheitis/infectious pustular vulvovaginitis
Malignant catarrhal fever
Theileriosis
Trichomonosis
Trypanosomosis (tsetse-transmitted)
Sheep and goats diseases
Caprine and ovine brucellosis (excluding B. ovis)
Caprine arthritis/encephalitis
Contagious agalactia
Contagious caprine pleuropneumonia
Enzootic abortion of ewes (ovine chlamydiosis)
Maedi-visna
Nairobi sheep disease
Ovine epididymitis (Brucella ovis)
Ovine pulmonary adenomatosis
Salmonellosis (S. abortusovis)
Scrapie
Swine diseases
Atrophic rhinitis of swine
Enterovirus encephalomyelitis
Porcine brucellosis
Porcine cysticercosis
Porcine reproductive and respiratory syndrome
Transmissible gastroenteritis
Equine diseases
Contagious equine metritis
Dourine
Epizootic lymphangitis
Equine encephalomyelitis (Eastern and Western)
Equine infectious anaemia
Equine influenza
Equine piroplasmosis
Equine rhinopneumonitis
Equine viral arteritis
Glanders
Horse mange
Horse pox
Japanese encephalitis
Surra (Trypanosoma evansi)
Venezuelan equine encephalomyelitis
Avian diseases
Avian chlamydiosis
Avian infectious bronchitis
Avian infectious laryngotracheitis
Avian mycoplasmosis (M. gallisepticum)
Avian tuberculosis
Duck virus enteritis
Duck virus hepatitis
Fowl cholera
Fowl pox
Fowl typhoid
Infectious bursal disease (Gumboro disease)
Marek's disease
Pullorum disease
Lagomorph diseases
Myxomatosis
Rabbit haemorrhagic disease
Tularemia
Bee diseases
Acariosis of bees
American foulbrood
European foulbrood
Nosemosis of bees
Varroosis
Fish diseases
Epizootic haematopoietic necrosis
Infectious haematopoietic necrosis
Oncorhynchus masou virus disease
Spring viraemia of carp
Viral haemorrhagic septicaemia
Mollusc diseases
Bonamiosis (Bonamia exitiosus, B. ostreae,
Mikrocytos roughleyi)
Marteiliosis (Marteilia refringens, M. sydneyi)
Mikrocytosis (Mikrocytos mackini)
MSX disease (Haplosporidium nelsoni)
Perkinsosis (Perkinsus marinus, P. olseni/atlanticus
Crustacean diseases
Taura syndrome
White spot disease
Yellowhead disease
Other List B diseases
Leishmaniosis
Le carni e i prodotti a base di carne bovina - alcuni
problemi di certificazione
Prevalgono condizioni sanitarie legate alla BSE in riferimento alle
quali si può “vedere” di tutto:
 Embarghi completi, su tutto, non negoziabili
 Carni sono accettate solo se provenienti da animali con meno di 20
o 30 mesi di età e comunque testati con test rapidi,
 Carni accettate solo se da animali nati dopo l’effettivo feed-ban
anche se si tratta di muscolo scheletrico disossato
 La tabella del regime di test/Paesi imposta dalla Federazione Russa
Non mancano tuttavia sorprese quali:
 Carni accettate solo se provenienti da bovini testati negativamente
per la Paratubercolosi, rigorosamente utilizzando la johneina o da
bovini sui quali è stato sistematicamente effettuato il test comparativo
per la TB aviaria.
Es. Chapter 11.6 Bovine Spongiform Encephalopathy
C HA P T E R 1 1 . 6 .
BOV INE S P ONG I FO RM ENC E PH A LO P A T HY
Article 11.6.1.
safe commodities
General provisions and
The recommendations in this chapter are intended to manage the human and animal health risks
associated with the presence of the bovine spongiform encephalopathy (BSE) agent in cattle
(Bo s tau r u s and B. in d ic u s) only.
1. When authorising import or transit of the following c om m o ditie s and any products made
from these c om m o ditie s and containing no other tissues from cattle, Ve t e rin ary Au tho ritie s
should not require any BSE related conditions, regardless of the BSE risk status of the cattle
population of the exp o rtin g c o u n try , zo n e or c om p artm e n t:
a) m ilk and m ilk pro d u c ts;
b) semen and in v iv o derived cattle embryos collected and handled in accordance with the
recommendations of the International Embryo Transfer Society;
c) hides and skins;
d) gelatine and collagen prepared exclusively from hides and skins;
e) tallow with maximum level of insoluble impurities of 0.15% in weight and derivatives
made from this tallow;
f) dicalcium phosphate (with no trace of protein or fat);
g) deboned skeletal muscle meat (excluding mechanically separated meat) from cattle which
were not subjected to a stunning process prior to slau ghte r, with a device injecting
compressed air or gas into the cranial cavity or to a pithing process, and which passed
ante-mortem and post-mortem inspections and which has been prepared in a manner to
avoid contamination with tissues listed in Article 11.6.14.;
h) blood and blood by-products, from cattle which were not subjected to a stunning
process, prior to slau g hte r , with a device injecting compressed air or gas into the cranial
cavity, or to a pithing process.
2.
When authorising import or transit of other c om m o dit ie s listed in this chapter, Ve te rin a ry
Au t ho ritie s should require the conditions prescribed in this chapter relevant to the BSE risk
status of the cattle population of the exp o rtin g c o u n try , zo n e or c om p artm e n t.
Standards for diagnostic tests are described in the Te rr e str ial Man u al.
Le carni e i prodotti a base di carne suina - alcuni
problemi di certificazione
Al di là delle prescrizioni sanitarie “plausibili”, riferite a malattie
infettive della specie suina CSF, AFS, SVD, si possono trovare
sui certificati numerosi altri requisiti relativi a malattie dei suini
di nessuna rilevanza almeno fino a quando si tratta di carni e
prodotti a base di carne, ecco quindi :
 requisiti per la malattia di Aujeszky – carni ottenute da suini
testati per AD con esito neg. o provenienti da allevamenti/zone
indenni da AD,
 PRRS, soprattutto provenienza da allevamento indenne,
 Mal rossino, sia test che indennità allevamento
 Influenza AH1N1, test sugli animali e, talvolta indennità
dell’allevamento,
 Brucella suis, vengono richiesti requisiti soprattutto di testing
benchè l’Italia risulti “storicamente” indenne da questa patologia.
Un tentativo fatto e talvolta riuscito di superare queste limitazioni
da parte del Ministero è stato quello di proporre l’assenza dei
segni clinici della malattia al posto dei test sugli animali o
sull’indennità dell’allevamento.
Il latte e i prodotti a base di latte e le carni avicole problemi di certificazione
Per queste due fattispecie di prodotti, benché non
manchino richieste strane es. indennità da BSE
dell’allevamento di origine della vacche da latte
o requisiti per la malattia di Gumboro o di Marek
per la carne di pollame, si riesce a rimuovere più
facilmente tali condizioni che sono chiaramente
al di fuori dei principi di legittimità stabiliti dal
WTO/SPS su standard O.I.E.
LA REGIONALIZZAZIONE
Spesso trovandosi di fronte a condizioni sanitarie
restrittive per una malattia infettiva presente in
alcune parti del nostro territorio i veterinari che
devono certificare o anche gli esportatori richiedono
al MS di “ottenere” dal Paese Terzo che importa il
riconoscimento del principio di regionalizzazione
Questo principio è certamente riconosciuto e
descritto dall’O.I.E, ma difficilmente si riesce ad
imporlo.
Il primo punto debole che si incontra nel sostenere
la regionalizzazione è rappresentato dal
controllo della movimentazione attraverso i
confini della stessa, in particolare l’assenza di
check points.
Possono essere firmati dal veterinario certificati che
richiedono garanzie sanitarie ulteriori rispetto agli
standards internazionali o da questi non previste?




Si, se le garanzie effettivamente sussistono, possono
certamente essere firmati.
Nella maggior parte dei casi tali requisiti aggiuntivi sono
presenti in certificati non negoziati ma che l’esportatore
ha acquisito contattando il locale Dipartimento /
Direzione Veterinaria ministeriale o scaricandolo dal
relativo sito web.
Possono tuttavia essere presenti anche in certificati
“negoziati” dal MS. Si cerca sempre di ottenere un
rispetto assoluto degli standards O.I.E nel corso delle
negoziazioni con i Paesi Terzi ma non sempre ci si riesce
o ci si riesce a pieno.
Nei certificati negoziati e conclusi a livello di
Commissione UE con Paesi terzi ( e nei cui W.G l’IT è
presente) invece il rispetto dei requisiti O.I.E è quasi
sempre rigoroso, una eccezione rimane la Russia
Cosa fare quando viene presentato un certificato sanitario
per export (non negoz. MS) che contiene clausole sanitarie
eccessive che non possono essere sottoscritte ?
Si può fare una segnalazione al
Dipartimento Alimenti Nutrizione e
Sanità Pubblica Veterinaria – Ufficio
III Affari Internazionali –
Talvolta, non sempre, contattando
direttamente i i SS.VV del Paese
importatore si riesce a risolvere
rapidamente.
Il problema della certificazione delle
indennità
Le “indennità”, intese come “free status” da una
determinata malattia infettiva, nei certificati
internazionali per l’export di materiale genetico,
possono essere riferite a:
 All’intero territorio della nazione, es. FMD,
Rinderpest, Stomatite Vescicolare, ed altre,
 Ad una regione o zona es. per BVD/MD, IBR/IPV,
BT ed altre o
 All’allevamento / centro di raccolta, es TBC, BRC,
etc.
Nel caso delle malattie della ex-lista A dell’O.I.E le
informazioni anche per ciò che è avvenuto nel
passato non mancano e sono disponibili da
numerose fonti istituzionali o meno






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
Sito web della Commissione DG SANCO:
http://ec.europa.eu/food/animal/index_it.htm
O.I.E: http://www.oie.int/eng/en_index.htm
+ sistema degli Alert Messages
FAOEUFMD:
http://www.fao.org/ag/againfo/commissions/en/eufmd/eufm
d.html
Circolari / Ordinanze Ministeriali,
Provvedimenti stessi sia Comunitari che Ministeriali,
solitamente adottati d’urgenza che sempre individuano le
aree a rischio o sulle quali è in corso un evento epidemico
Notiziario Epidemiologico via E-mail, diramato dall’Ufficio III
– Rapporti Internazionali – via E-mail.
Siti degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dell’ISS che
soprattutto per le materie/malattie per le quali svolgono
funzioni di Centri di referenza nazionali o anche O.I.E
riportano nei loro siti web informazioni epidemiologiche
estremamente dettagliate, aggiornate e di elevata qualità
scientifica
Si tenga infine conto che, nel caso di epidemie di questo
tipo a livello europeo(es. FMD UK 2001 & 2007), il primo
provvedimento che viene adottato è il cosiddetto “standstill”,
ovvero nulla si muove per un tempo determinato durante il
quale si fa il trace-back. Dopo si provvede alla graduale
riapertura delle zone. Per cui il rischio che qualcosa sia
“sfuggito” è molto basso.
Gli Alert messages
Low pathogenic avian influenza (poultry), United States
of America
Information received on 06/08/2009 from Dr John Clifford,
Deputy Administrator, Animal and Plant Health Inspection
Service, United States Department of Agriculture,
Washington, United States of America
Summary
Report typeImmediate notificationStart
date26/07/2009Date of first confirmation of the
event04/08/2009Report date06/08/2009Date submitted to
OIE06/08/2009Reason for notificationReoccurrence of a
listed disease Date of previous
occurrence07/2009Manifestation of diseaseSub-clinical
infectionCausal agentLow pathogenic avian influenza virus
SerotypeH7N9Nature of diagnosisLaboratory (advanced)This
event pertains toa defined zone within the countryNew
outbreaks
Summary of outbreaksTotal outbreaks: 1 Outbreak
Location and Affected populationMINNESOTA (Meeker
County, Meeker) : A commercial turkey operation with an
estimated 160,000 birds in 16
Fly UP