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Una miniera di storie

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Una miniera di storie
una miniera
di storie
racconti–curiosità–idee–laboratori–letture
una miniera di storie gruppo fiori
5 scuole. 5 biblioteche di classe.
505 libri di scienza che viaggeranno
tra le aule di Crevalcore,
Pieve di Cento e Mirabello.
505 piccoli libri se confrontati
con la devastazione del terremoto.
505 grandi libri che speriamo possano
essere d’aiuto per ricostruire
un futuro di serenità.
Gruppo Fiori
Introduzione
Perché un percorso tra i libri?
Perché i libri sono una miniera:
una miniera di parole, di figure,
di storie, di curiosità,
di informazioni. Una miniera
nella quale entrare aperti
alla scoperta, pronti allo stupore,
alla gioia del ritrovamento.
E sul carrello che vedrà la luce,
dopo aver attraversato infiniti
cunicoli bui, ci saranno libri
che raccontano le scienze, incontri
con donne e uomini straordinari,
speciali esperimenti, storie
di terra e di cielo, inviti
a comportamenti virtuosi
in grado di migliorare
la qualità della vita, per tutti.
I carrelli biblioteca arriveranno
nelle aule di alcune scuole,
nelle zone colpite dal terremoto
del maggio scorso. Piccole
biblioteche scolastiche, strumenti
di lavoro pedagogico che possono
aiutare, come ci suggerisce
Jella Lepman, a ”mettere questo
mondo sottosopra nuovamente
nel verso giusto, cominciando
dai bambini. Mostreranno
agli adulti la via da percorrere.”
Giannino Stoppani
Cooperativa Culturale
Una miniera di storie
Ideazione
Chialab e Gruppo Fiori
Direzione artistica
Chialab
In collaborazione con
Istituto Comprensivo
di Crevalcore:
Scuola Primaria
“Mario Lodi”
Scuola Secondaria
di I° grado
“Marco Polo”
Progetto grafico
Beppe Chia e Alex Weste
Chialab
Istituto Comprensivo “Edmondo Cavicchi”
di Pieve di Cento
Scuola Secondaria
di I° grado
“Angelo Gessi”
di Pieve di Cento
Istituto Comprensivo
“A.Costa”
di Vigarano Mainarda:
Scuola Primaria
di Mirabello
Ufficio stampa
Mariagrazia Canu
© 2012 Gruppo Fiori
Prima edizione ottobre 2012
© gli autori per i testi
© gli artisti per le opere
www.gruppofiori.it
Percorso bibliografico/
pedagogico/didattico
a cura di
Giannino Stoppani
Cooperativa Culturale
Redazione
Simona Astolfi
Paola Donatiello
Grazia Gotti
Vera Martinelli
Elena Rambaldi
Silvana Sola
David Tolin
Sara Vladovich
Giulia Zucchini
Grazie a
Editoriale Scienza
Gallucci
Giannino Stoppani
Giunti Junior
L’ippocampo
Mondadori
Motta Junior
IdeeAli
Piemme
Rizzoli
Salani
Stampato su Revive, carta riciclata al 100%.
Certificati
RAL UZ-14 Blue Angel
APM National Association
N
of Paper Merchants
Ecolabel
EMAS, ISO 14001
EU environmental management
certification scheme
FSC
UNA
MINIERA
DI
STORIE
Uno speciale
ringraziamento a
Elisabetta Barbieri
Maria Tasini
Giordano Vignali
una miniera moderna
pag.10
CRESCERE AMBIENTALISTI
pag.16
SI PIANTA UN SEME, NASCE UN’IDEA
pag.22
RACCONTI DI TERRA, ACQUA ,
FUOCO E ALTRI ELEMENTI
Piccoli gesti
Quelli che ci insegnano a crescere ambientalisti
Dai kropologi alla raccolta differenziata
Bibliografia
Una vita per la scienza
Lampi di genio, ovvero storie di cervelli straordinari
Un’altra voce per Galileo Galilei
Bibliografia
Verità e finzione, fusione e pittura
Jules Verne tra scienza e fantascienza
Insieme è meglio
Bibliografia
indice
pag.28
DALLA TERRA ALLA LUNA
pag.34
PERCHÉ?
pag.40
pag.42
IL SISTEMA PERIODICO
PERCORSI DI MINIERA
Il meraviglioso globo terracqueo
Allunaggio
Teste Toste
Bibliografia
I colori della natura
Il futuro spiegato ai ragazzi
A.A.A. Piccoli fisici cercasi
Bibliografia
Ogni libro una miniera
Un libro non muore mai
“L’ecologia è una parola
un po’ complessa che deriva
da due parole greche: oikos
che significa abitazione e logos
che significa scienza. L’ecologia
studia i rapporti tra gli esseri
viventi – gli esseri umani,
le piante, gli animali –
e l’ambiente, naturale
o trasformato, in cui vivono.”
CRESCERE
AMBIENTALISTI
Michel F., L’ecologia a piccoli passi,
Motta Junior, 2000
10 11
Una miniera
di storie
ò
Disegno da Walsh M.,
10 cose che posso fare per aiutare il mio
pianeta, Editoriale Scienza, 2008
Piccoli gesti
Le cose piccole possono rivelarsi importantissime e
decisive. Se Dio è nelle piccole cose, è anche nei nostri
piccoli gesti quotidiani, nella consapevolezza acquisita
giorno dopo giorno di ciò che ci riguarda e ci circonda.
Roberto Papetti e Gianfranco Zavalloni, autori di
Piccoli gesti di ecologia, pubblicato da Editoriale Scienza,
ci forniscono un ottimo strumento pensato come
un percorso di riflessioni e consigli. Il testo, molto
illustrato, chiama ad una condivisione tra adulti e
ragazzi per fare insieme quei piccoli gesti che possano
rendere possibile un futuro a misura d’uomo.
Per la cura di sé e la cura del mondo, recita questo
vademecum ricco di proposte, di giochi, di notizie,
di consigli e riflessioni. Si parte dal sé: “Noi diciamo
spesso che bisogna vivere cercando felicità.
Qualcuno di cervello molto fine dice che la felicità è
essere autosufficienti. E un saggio aggiunge felice
è colui che non dipende e basta a se stesso. Ecco,
bastare a se stessi è un bel esempio di attenzione
al sé. Ogni discorso che facciamo su quello che ci
riguarda, però, incontra il problema dell’altro che
ci sta di fronte: sia esso un albero, un animale, un
uomo. Tutti viviamo sulla Terra. Per ognuno vale la
pena di fare qualcosa. Pensiamo che questo sé si possa
coltivare come un giardino, farlo funzionare come
un giocattolo, portarlo in giro come uno zainetto,
perché ci aiuti ad incontrare il mondo.” Dal sé al
mondo, attraversando strade di città, lavorando la
terra, prestando attenzione alle cose e alle persone,
imparando, giocando, fino a guardare l’orizzonte da
una collina per immaginare il futuro.
12 13
Una miniera
di storie
“Con tutti i problemi che ha
l’umanità, perché occuparsi anche
della natura e dell’ambiente?
Povertà, guerre, malattie. É vero.
L’umanità ha grandi problemi da
risolvere. Qualcuno sostiene che
prima di occuparsi della natura e
dell’ambiente bisognerebbe prendersi
cura degli esseri umani. In realtà è
un falso dilemma. Per capirci meglio
facciamo un esempio. Prendiamo
una famiglia che va ad abitare in un
bell’appartamento in una qualsiasi
città. Se la casa non venisse mai
pulita, se i rifiuti e i residui dei
pasti fossero ammucchiati e si
accumulassero, se i muri con il
tempo si scrostassero e nessuno
pulisse mai il pavimento e il bagno,
o non venissero mai aperte le
finestre per rendere l’aria interna
più respirabile, nel giro di alcuni
mesi, al massimo di qualche anno,
quella casa diventerebbe invivibile
per le persone che la abitano. Così
sarebbero costrette a cercarne
un’altra. Ecco. Il Pianeta è la nostra
casa. C’è un’unica differenza. Quando
lo avremo reso inospitale non
potremo lasciarlo per cercarne un
altro. Semplicemente, non avremo
più un posto dove stare. E la nostra
stessa esistenza sarà a rischio. Ecco
perché sono sempre di più a ritenere
che quello ambientale è il problema
numero uno che l’umanità deve
affrontare.”
Brillante G., L’ecologia spiegata ai ragazzi, Mondadori, 2010
Quelli che ci insegnano a crescere ambientalisti
Rachel Carson, una signora nata nel 1907 e morta
nel 1964, si occupava di tante cose: del mondo marino,
della pesca, e scriveva libri che avevano un grande
successo. Da bambina amava i libri illustrati di
Beatrix Potter, una raffinata acquerellista che sapeva
dare forme e colori alla natura che aveva intorno e
raccontava storie che avevano per protagonisti gli
animali: micetti, conigli, rane, anatre, volpi. Nel
1962 Rachel diede alle stampe Silent Spring, un libro
che è diventato famosissimo, tradotto anche in Italia
qualche mese dopo l’uscita americana. Tanti giovani
di tutto il mondo diventarono ambientalisti grazie
a questo libro che raccontava con preoccupazione gli
effetti del DDT. Non si sentivano i cinguettii degli
uccelli e il ronzio delle api si era affievolito, in quelle
lontane primavere. E oggi? Abbiamo altri testimoni,
altri scrittori che ci informano e ci aiutano a crescere
ambientalisti. Ad esempio l’inglese Leo Hickman,
autore di Mamma mia che caldo che fa, è un giovane
divulgatore che scrive le sue riflessioni e ci informa
dalle pagine del quotidiano “The Guardian”. Oltre di
articoli sulla stampa, che da noi si possono leggere
su “Internazionale”, è autore di La vita ridotta all’osso,
sulla coscienza ecologica del consumatore e di Ultima
chiamata, che affronta il tema del turismo eticamente
ed ecologicamente sostenibile.
Dai kropologi alla raccolta differenziata
Vi invitiamo a fare un viaggio nel tempo al seguito
di accompagnatori non sempre presentabili: i rifiuti.
Un viaggio che ci porta all’ombra del Partenone,
lontani dalle visioni celestiali di dei che sedevano
sull’Olimpo, alle prese con il primo servizio di nettezza
urbana della storia, quello messo a punto da Aristotele.
Il grande filosofo, in uno dei suoi importanti
scritti, delineava un sistema piramidale che dagli alti
funzionari scendeva fino agli schiavi preposti a liberare
la città dai rifiuti. Atene, nel lontano 500 a.C. contava oltre 250.000
abitanti e un serio problema di kopros da smaltire.
Dalla grande cloaca romana messa a punto sotto
il dominio di Plinio il Vecchio alla mancanza di
igiene in epoca medievale e allo scarico diretto degli
escrementi dalle finestre alla strada:
Mirco Maselli con parole, con figure, con vignette
e ballon, racconta La storia dell’immondizia, dagli avanzi di
mammut alla plastica riciclabile, in un divertente percorso
da leggere e guardare, pubblicato da Editoriale
Scienza.
Il viaggio giunge fino ai giorni nostri fotografando
un mondo che continua a combattere con i rifiuti
che produce, alternando montagne di resti non
biodegradabili e siti in cui sono interrate sostanze
tossiche, a comportamenti virtuosi di coloro che
hanno davvero a cuore il benessere del pianeta.
ò Ill. Nicolas Hubesch, Bertolini G.,
Delalaude C., La raccolta differenziata
a piccoli passi, Motta Junior, 2011
ö Ill. Marc Boutavant, Michel F.,
L’ecologia a piccoli passi, Motta Junior,
2000
Bibliografia
Foto Annalisa Losacco e Eugenio
Manghi, AA.VV., Che cos’è il global
warming? Domande e risposte sul clima
e sul riscaldamento globale, Editoriale
Scienza, 2011
ñ
“Molti milioni di anni fa, molto prima che
l’uomo facesse la sua comparsa sulla Terra,
c’erano animali e piante che vivevano sul
nostro pianeta, proprio come oggi. Ma la
Terra aveva un aspetto molto strano. Sulla
terraferma c’erano grandi paludi piene di
alberi e felci, mentre i mari erano invasi da
una mucillagine verde: le alghe.
Tutte queste creature viventi avevano una
cosa in comune: alla fine, erano destinate
a morire. Ed è ciò in cui si trasformavano
dopo la morte a essere importante per la
14 15
Una miniera
di storie
storia dei combustibili fossili.”
Hickman L., Mamma mia che caldo che fa. Il clima sta cambiando: come possiamo
rimediare, Salani Editore, 2009
î
Ill. Marc Boutavant, Michel
F., L’ecologia a piccoli passi,
Motta Junior, 2000
Desjours P., Ricard A. (ill. di),
Il clima (esperimenti facili e
divertenti) e i suoi cambiamenti,
Editoriale Scienza, 2003.
Feterman G., Lerouvillois G.
(ill. di), Il clima a piccoli passi,
Motta Junior, 2006.
Ganeri A., Phillips M. (ill. di),
Fetidi fiumi, Salani Editore
(Brutta Geografia), 2007.
Ganeri A., Phillips M. (ill. di),
Trucido Tempo, Salani Editore
(Brutta Geografia), 2007.
Gombert J-R, Dreidemy J. (ill.
di), Ricicliamo i rifiuti… Per
rispettare l’ambiente, Kite
Edizioni, 2012.
Hickman L., Flavell S. (ill. di),
Mamma mia che caldo che fa.
Il clima sta cambiando: come
possiamo rimediare, Salani
Editore, 2009.
Luciani R. (autore e
illustratore), Il clima che
cambia. Cosa possiamo fare noi,
Giunti Progetti Educativi,
2007.
Maraffino E., Magnasciutti
F. (ill. di), Elettricità. Energia
pulita per un futuro sostenibile,
Lapis, 2011.
Maselli M. (autore e
illustratore), Storia
dell’immondizia. Dagli avanzi di
mammut alla plastica riciclabile,
Editoriale Scienza, 2012.
Michel F., Boutavant M., (ill.
di), L’ecologia a piccoli passi,
Motta Junior, 2000.
Michel F., Gindre R. (ill. di),
L’energia a Piccoli Passi, Motta
Junior, 2010.
Michel F., Barborini R. (ill. di),
L’acqua a piccoli passi, Motta
Junior, 2010.
Novelli L., Il professor Varietà.
Sostieni il sostenibile,
Editoriale Scienza, 2010.
Novello L., Gaule M. (ill. di),
Nina e Nello. Evviva il riciclo!,
Sassi Junior, 2012.
Paci M., Mineo A. e Casaletto
L. (ill. di), L’ecologia siamo noi,
Edizioni Dedalo, 2009.
Papetti R., Zavalloni G., Belli
V. (ill. di), Piccoli gesti di
ecologia, Editoriale Scienza,
2010.
Pernigotti D., Campanella S.
(ill. di), Il clima. Come cambia
il nostro pianeta: curiosità,
giochi e consigli, Giunti
Junior, 2011.
Sagnier C., L’ecologia, Larus,
2010.
Settimo G., Piccoli ambientalisti
crescono. Come insegnare
l’ecologia ai bambini, Red
Edizioni, 2011.
Stern C., Paicheler P. (ill. di),
Lo sviluppo ecosostenibile a piccoli
passi, Motta Junior, 2010.
Stern C., Lebègue (ill. di), La
biodiversità a piccoli passi, Motta
Junior, 2010.
Vico A., Energia dal fuoco all’elio.
Viaggio nella storia delle fonti
fossili e rinnovabili, Editoriale
Scienza, 2012.
Walsh M., 10 cose che posso fare
per aiutare il mio pianeta,
Editoriale Scienza, 2008.
una miniera
di storie
Crescere
ambientalisti
AA. VV., D’Anna Lupo G. (ill.
di), Che cos’è il global warming?
Domande e risposte sul clima
e sul riscaldamento globale,
Editoriale Scienza, 2011.
AA. VV., A come Ambiente. Aria
Energia Alimentazione Rifiuti
Acqua, Editoriale Scienza,
2008.
Gombert J-R, Dreidemy J. (ill.
di), Proteggiamo la natura! Per
difendere gli animali e le piante,
Kite Edizioni, 2012.
Andréassian Y., Lerat J.,
Delafosse C. (ill. di),
L’acqua… dal fiume al bicchiere,
Edizioni Dedalo, 2008.
Bertolini G., Delalande C.,
Hubesch N. (ill. di), La
raccolta differenziata a piccoli
passi, Motta Junior, 2011.
Brillante G., Mariani F. (ill.
di), L’ecologia spiegata ai
ragazzi, Mondadori, 2010.
Corte M., Carabelli F. (ill. di) Io
e l’ambiente, Emme Edizioni,
2012.
“La tesi riguardava una classe di
stelle variabili chiamate cefeidi.
Dovevo ottenere un certo
numero di spettri. Uno spettro
ci informa sulla quantità di luce
emessa da una stella su diverse
lunghezze d’onda, dal rosso al
violetto. Dopo aver valutato
le variazioni di luminosità e
temperatura, dovevo trovare
e identificare le eventuali
relazioni tra questi parametri.
La mia stella era FF Aquilae.
Fu eccitante partire con il vero
e proprio lavoro sperimentale:
capire come funzionava il
piccolo telescopio sistemato
in una cupola, imparare ad
allineare il cannocchiale guida
al telescopio, sviluppare le
lastre dove si formavano le
immagini, cioè gli spettri delle
stelle. Non ho mai dimenticato
l’avvertimento di Fracastoro
di accertarci, quando s’andava
in camera oscura, di avere
la soluzione di fissaggio:
altrimenti la lastra diventava
tutta nera e una notte di lavoro
finiva completamente oscurata!”
Cerrato S., Hack M., L’universo di Margherita. Storia e
storie di Margherita Hack, Editoriale Scienza, 2006
SI PIANTA UN SEME,
NASCE UN’IDEA
16 17
Una miniera
di storie
ò
Ill. Grazia Nidasio, Cerrato S.,
Hack M., L’universo di Margherita,
Editoriale Scienza, 2006
Una vita per la scienza
“Una serie dedicata al racconto della vita di donne
che hanno dato un grande contributo alla scienza.
Ritratti complessi e appassionati, uno stimolo e un
modello per riconoscersi.”
Questo lo spirito che anima la collana “Donne nella
scienza”, a cura di Simona Cerrato, collana che celebra
lo straordinario lavoro delle donne che si sono distinte
in diversi ambiti scientifici.
Le storie, affidate a penne femminili, spesso
impegnate nella vita professionale a parlare di
divulgazione in ambito accademico o giornalistico,
mettono in pagina i sentimenti, gli studi, le ambizioni
di donne eccellenti: profili complessi, in cui la
quotidianità si sposa con il mondo della scienza.
Cristiana Pulcinelli ha una formazione filosofica
ed è giornalista scientifica. Sua è la firma del libro
Pannocchie da Nobel, pubblicato da Editoriale Scienza,
un libro che racconta, con slancio narrativo e rigore
scientifico, la storia di Barbara McClintock, la
scienziata americana cresciuta nel Connecticut, tra
campi di mais, che, affascinata dalla genetica, arriva
alla scoperta di un particolare tipo di geni, “i geni
ballerini”.
Scoperta che la porterà, dopo una vita spesa per la
scienza, con slancio e fantasia, sul gradino più alto del
podio: nel 1983, all’età di ottantun anni, riceve il Nobel
per la Fisiologia e la Medicina.
“— Messer Leonardo,
quali sono le sue specialità?
— Ho spiegato tutto
in una lettera scritta
a Ludovico il Moro quando
volevo farmi chiamare
a lavorare presso la sua
corte di Milano: io posso
inventare e costruire
macchine per la guerra,
posso progettare opere
di architettura, sono capace
di fondere il bronzo
e di scolpire, inoltre dipingo
meravigliosamente…”
Lampi di genio, ovvero storie di cervelli
straordinari
Luca Novelli è un divulgatore unico.
Scrittore, illustratore, giornalista, inventore, Luca
mette sulla carta storie di scienza che hanno fatto il
giro del mondo, tradotte in oltre venti paesi.
In “Lampi di genio”, la collana in catalogo per
Editoriale Scienza, Luca Novelli dà voce ad illustri
scienziati, attraverso biografie divertenti, ironiche,
romanzate e, al contempo, precise nelle notizie offerte
al lettore.
Storie dei grandi della scienza che, con le loro
invenzioni hanno cambiato il corso della storia e
dell’umanità.
Alessandro Volta, la pila, il Settecento e l’epoca dei
Lumi, Antonie Lavoisier, la chimica, la Rivoluzione
Francese e la ghigliottina come strumento di morte,
Thomas Edison e il passaggio dalla vendita di
giornali alla folgorante invenzione della lampadina,
Ferdinando Magellano, il giro attorno alla terra
e la scoperta dello stretto che avrebbe messo in
comunicazione i due grandi oceani.
Assieme a loro, sulla carta, altre figure uniche
che, in epoche storiche diverse, hanno messo a punto
scoperte scientifiche, geografiche, artistiche in grado
di migliorare il mondo.
Parisi A., Ali, mele e cannocchiali. La rivoluzione scientifica, Lapis, 2007
18 19
Una miniera
di storie
ò
Foto Archivio Photos
12, Steele P., Marie Curie.
La donna che cambiò
il corso della scienza,
IdeeAli, 2009
î
Ill. Image Select/Ann
Ronan Picture Library,
Parker S., Guglielmo
Marconi e la radio,
Giannino Stoppani
Edizioni, 1994
Un’altra voce per Galileo Galilei
Ci sono due cigni in ascolto, ci sono Albireo prima
e seconda, Rukh, Gienah, Sadr, Deneb, alcune delle
stelle della costellazione del Cigno, che raccontano.
Ci sono Pisa, Venezia e Padova che fanno da sfondo,
ma soprattutto c’è Galileo Galiei, personaggio chiave
nella storia della scienza italiana e mondiale.
Su di lui sono stati scritti molti volumi, e molti
li ritroviamo nello scaffale per ragazzi. Di recente
pubblicazione è quello delle edizioni Kite: La voce delle
stelle.
La casa editrice padovana ha affidato a Valentina
Salmaso la parte iconografica, mentre Laura Walter è
stata chiamata a scrivere la biografia del genio pisano.
Rileggiamo attraverso le sue parole la vita di
Galileo: dall’infanzia toscana (amante della musica
e allievo del matematico Ostilio Ricci) al lavoro
presso l’università patavina, dalle fughe veneziane
in casa dell’amico Francesco Sagredo, alle numerose
invenzioni utili anche per “sbarcare il lunario”, fino
al ritorno a Firenze, la punizione della Chiesa e la
vecchiaia.
Ma è soprattutto attraverso le immagini della
Salmaso che ritroviamo le atmosfere toscane e venete
e i cieli stellati, vediamo i marchingegni da lui
creati, scopriamo il pensiero scientifico dell’epoca e
le innovative teorie dello scienziato legate al Sistema
Solare o allo studio della Luna.
certo effetto scoprire che, in geometria, delle
cose stupefacenti si possono dimostrare con un
semplice ragionamento logico. Con lo stesso
tipo di ragionamento presto sarebbe riuscito
2021
Una miniera
di storie
anche a esplorare l’universo.”
Goldsmith M., Einstein e il suo Universo Gonfiabile, Salani Editore, 2010
Bibliografia
Accati E., Curti A. (ill.
di), Fiori in famiglia.
Storia e storie di Eva
Mameli Calvino,
Editoriale Scienza
(Collana Donne nella
Scienza), 2011.
Arnold N., De Saulles T.
(ill. di), Chimici, fisici,
astronomi. E altri sciroccati
scienziati, Salani Editore
(Brutte Scienze), 2008.
Cerrato S., Nidasio G.
(ill. di), Radioattività
in famiglia. Storia e storie
di Marie e Irene Curie,
Editoriale Scienza,
2008.
Cerrato S., Hack M.,
Nidasio G. (ill. di),
L’universo di Margherita.
Storia e storie di Margherita
Hack, Editoriale
Scienza, 2006.
Goldsmith M., Reeve P.
(ill. di), Albert Einstein e
il suo Universo Gonfiabile,
Salani Editore, 2010.
Novelli L., Volta e l’analisi
di robot, Editoriale
Scienza, 2002.
Novelli L., Leonardo e la
penna che disegna il futuro,
Editoriale Scienza,
2003.
ñ
Ill. Valentina Salmaso, Walter L.,
La voce delle stelle, Kite Edizioni, 2012
ó
Ill. Allegra Agliardi, Pulcinelli C.,
Pannocchie da Nobel, Editoriale
Scienza, 2012
una miniera
di storie
Si pianta un seme,
nasce un’idea
“Che cosa le ha
al vento che l’aveva
permesso di cogliere
strapazzata o a un
prima degli altri
insetto che l’aveva
e in modo più
mangiucchiata.
approfondito i segreti
Sapevo così tante cose
dell’organismo
sulle mie piante che
vivente?”
riuscivo a interpretare
Fu la domanda che mi segnali che gli altri
fece riflettere di più.
neppure vedevano.
Per capirne i segreti,
(…) Mi svegliai
prima di tutto devi
e, come tutte le
essere in sintonia con
mattine, accesi la
l’organismo. Bisogna
radio per ascoltare
sapere come cresce,
il notiziario, quando
conoscere tutte le
a un certo punto
sue parti e capire
sentii il giornalista
quando qualcosa non
pronunciare il mio
va. Un organismo
nome:
non è un pezzo di
“Barbara McClintock
plastica, è qualcosa
ha vinto il Premio
che è costantemente
Nobel per la categoria
soggetto all’ambiente, fisiologia e medicina.”
che cambia man
Oddio – fu l’unica cosa
mano che cresce.
che riuscii a dire.
Bisogna seguire passo Avevo vinto il
passo questo suo
Nobel, il premio più
cammino.
importante cui uno
“Ma come faceva a
scienziato possa
“Un altro motivo che lo spinse a interessarsi
riconoscere ogni
ambire. Ed ero la
alla scienza fu suo zio Jakob, un ingegnere che
singola pianta?”
prima donna della
era anche socio d’affari di Hermann. Fu lui a
Ogni pianta è
storia a vincere il
parlargli di algebra e geometria e gli diede
diversa dall’altra,
riconoscimento per
basta osservarla. Io
la medicina senza
dei problemi di matematica da risolvere così,
identificavo le mie
dividerlo con un
tanto per passare il tempo. Sì, è vero, non si
piante di mais una
uomo.”
tratta del passatempo più comune del mondo,
per una e provavo
Pulcinelli C., Pannocchie da Nobel. Storia
e storie di Barbara McClintock, Editoriale
ma lo zio Jakob era bravissimo a rendere tutto
un grande piacere
Scienza, 2012
nel conoscerle così
un gioco, e poi ad Albert non era permesso
da vicino. Sapevo
guardare la tv, perché... non l’avevano ancora
guardare una pianta
inventata. Più tardi scoprì che il suo amore
e capire se il danno
infantile per la geometria era molto utile per
che presentava una
foglia era dovuto
spiegare come funziona la gravità e gli fece un
Parisi A., Albanese L.,
Magnasciutti F. (ill.
di), Dipende. Einstein e
la teoria della relatività,
Lapis, 2010.
Parisi A., Magnasciutti
F. (ill. di), Ali, mele e
cannocchiali. La rivoluzione
scientifica, Lapis, 2007.
Pulcinelli C., Agliardi
A. (ill. di), Pannocchie
da Nobel. Storia e storie
di Barbara McClintock,
Editoriale Scienza,
2012.
Parker S., Galileo e
l’universo, Giannino
Stoppani Edizioni,
1993.
Parker S., Charles Darwin
e l’evoluzione, Giannino
Stoppani Edizioni,
1993.
Parker S., Isaac Newton
e la gravità, Giannino
Stoppani Edizioni,
1993.
Parker S., Guglielmo
Marconi e la radio,
Giannino Stoppani
Edizioni, 1994.
Steele P., Marie Curie. La
donna che cambiò il corso
della scienza, IdeeAli,
2009.
Walter L., Salmaso V. (ill.
di), La voce delle stelle,
Kite Edizioni, 2012.
“Ora, non era mai capitato a
nessun mineralista di trovarsi
in circostanze tanto ideali per
studiare la natura sul posto. Ciò
che la sonda, strumento inerte,
senz’anima, non poteva riportare
alla superficie del globo della
sua struttura interna, noi lo
avremmo veduto coi nostri occhi,
toccato con le nostre mani.
Attraverso lo strato di schisti,
colorati di belle sfumature verdi,
serpeggiavano filoni metallici
di rame e manganese misti a
tracce di oro e di platino. Io
meditavo su quelle ricchezze
nascoste nelle viscere del globo
di cui l’ingordigia umana non
godrà mai. Tutti quei tesori
profondamente sotterrati dai
primi immani sconvolgimenti
tellurici non saranno strappati
alla loro tomba né dalla piccozza
né dal piccone.”
RACCONTI
DI TERRA,
ACQUA, FUOCO
E ALTRI ELEMENTI
Verne J., Viaggio al centro della Terra, Rizzoli, 2011
22 23
Una miniera
di storie
î
Ill. Giovanni
Manna, Verne J.,
Viaggio al centro della
Terra, Rizzoli, 2011
Verità e finzione, fusione e pittura
Ci sono romanzi che ti accompagnano per mano
dentro la Storia, invitandoti ad attraversare luoghi
ritrovabili sulla cartina geografica.
Roberto Piumini in L’aria della Gioconda, libro
pubblicato da Carthusia, racconta la Val Trompia, le
miniere di ferro, l’estrazione, i forni per la fusione.
A percorrere la leggendaria via del ferro è Leonardo
da Vinci, invitato da Ludovico Sforza, allora signore
di Milano, ad andare alla scoperta dei segreti degli
artigiani impegnati a forgiare il metallo, nelle zone del
bresciano.
Un viaggio nei luoghi controllati dalla Repubblica
di Venezia, dentro e fuori le viscere della terra, tra
carbone, materiali di miniera, fuoco e vento.
Una storia che parla di colate incandescenti, di
frastuoni, di stridori, di spionaggio, di inganno.
Leonardo scopre il segreto che controlla il regime del
vento, disegna, non visto, i grossi mantici di legno
che, azionati dall’acqua, fornivano un soffio continuo.
E per celare agli artigiani che lo ospitano la sua
bramosia di scienza, il suo desiderio di conoscere,
finge scarso interesse per tutto ciò che riguarda il
ferro, e dipinge. Dal celebre pennello pare sia uscito,
in quei giorni, l’opera che, più di tutte, rese Leonardo
famoso nel mondo.
Allora possiamo affermare che La Gioconda sia nata
sul lago d’Iseo?
Verità storica e finzione convivono nel romanzo e
diventano motori per andare, finita la lettura, alla
ricerca delle possibili verità, sul ferro e su Monna Lisa.
Jules Verne tra scienza e fantascienza
Jules Verne nasce in Francia, a Nantes, da una
famiglia di armatori. Si trasferisce a Parigi per
proseguire gli studi e inizia a frequentare l’ambiente
artistico parigino stringendo amicizia con il fotografo
Nadar e il grande romanziere Dumas.
Affascinato dalle scoperte della scienza,
appassionato sostenitore dello sviluppo di nuove
tecnologie, Verne nei suoi libri racconta il futuro.
Scrive oltre un centinaio di romanzi pubblicati
dall’editore Hetzel, romanzi in cui si incontrano
scienza, tecnica, geografie lontane, luoghi inesplorati.
Nel 1864 firma l’opera Viaggio al centro della terra che
vede i protagonisti impegnati a verificare il testo di
un alchimista islandese che affermava di sapere come
raggiungere, attraverso le viscere del pianeta, il centro
della terra.
L’anno successivo è la volta di un altro capolavoro di
fantascienza titolato Dalla Terra alla Luna.
La storia di una sfida che prevede la realizzazione di
un proiettile/navetta spaziale che porterà in orbita tre
eccentrici personaggi: il presidente di uno strano club
che annovera tra i suoi soci solo uomini menomati di
un arto, uno scienziato e un esploratore.
I tre sfidanti anticiperanno l’allunaggio di oltre 100
anni rispetto a quello reale, avvenuto il 20 luglio del
1969.
Da leggere molti altri suoi libri, da ricercare in
biblioteca, quella della scuola, del paese, della città.
“Anche in altre terre ci sono cave di
“Le querce del 1910 avevano adesso dieci anni ed
erano più alte di me e di lui. Lo spettacolo era
minerale, forni, uomini capaci di fondere
impressionante. Ero letteralmente ammutolito e,
e temprare» continuò il duca. «Eppure il
poiché lui non parlava, passammo l’intera giornata a
metallo che quei valligiani sanno produrre
passeggiare in silenzio per la sua foresta. Misurava,
in tre tronconi, undici chilometri nella sua lunghezza
è il migliore. Siccome non è da credere che
questo dipenda da differenza nel minerale,
e siccome dappertutto l’acqua è l’acqua e il
fuoco è il fuoco, molti pensano che la miglior
qualità di quel ferro sia dovuta a qualche
24 25
Una miniera
di storie
ó
Ill. Federico Maggioni, AA. VV.,
Salviamo il mondo, insieme, Piemme,
2011
ï
Ill. Agostino Trami, AA. VV.,
Salviamo il mondo, insieme, Piemme,
2011
massima. Se si teneva a mente che era tutto scaturito
dalle mani e dall’anima di quell’uomo, senza mezzi
tecnici, si comprendeva come gli uomini potrebbero
essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre alla
distruzione.
Aveva seguito la sua idea, e i faggi che mi arrivavano
particolare metodo di lavorazione.» «Anch’io
alla spalle, sparsi a perdita d’occhio, ne erano la prova.
lo penso, signore» disse Leonardo, che si era
Le querce erano fitte e avevano passato l’età in cui
potevano essere alla mercé dei roditori; quanto ai
interessato, come di mille altre cose, anche
disegni della Provvidenza stessa per distruggere l’opera
dei metalli e delle fusioni.”
creata, avrebbe dovuto ormai ricorrere ai cicloni.”
Piumini R., L’aria della Gioconda (ovvero il segreto della fusione), Carthusia, 2009
Giono J., L’uomo che piantava gli alberi, Salani Editore, 2011
“«I terremoti ci aiutano a vivere…»
«Come?»
“Una cosa è che il terremoto non sia
cattivo” pensa Mimì, “un’altra che
addirittura aiuti a vivere.”
Il nonno mette le mani a palla fra sé
e il nipote, muovendole per illustrare
l’argomento, come fa quando spiega
le cose difficili.
«A parte la faccenda delle placche di cui
ti ho parlato l’altra volta, se non uscissero
dal sottosuolo i gas-serra, che trattengono
il calore solare, la Terra avrebbe una
temperatura media di -18 gradi: capisci
che vuol dire? Ci sarebbe un freddo
terribile. Sarebbe coperta di ghiaccio,
non ci potrebbe essere la vita…»
«Sempre in giro con guanti e cappotto!»
ride Mimì.
Il nonno parla e spiega; Mimì dice sì
con la testa, anche se non proprio tutto
quello che sente è chiaro.
Qualche volta, anche se raramente, il
nonno dimentica di non avere davanti uno
studente dell’università, ma un bambino.
«La cosa importante, Mimì, è che la terra
si muove sempre: non solo nello spazio,
girando attorno a se stessa, e attorno
al sole, e così via, ma anche dentro
di sé. È che è in continuo movimento,
un corpo vivo, si agita, anche se molto
lentamente… Se non si muovesse così
non ci sarebbero tante cose… La Terra
26 27
Una miniera
di storie
Bibliografia
ô
Ill. Adelchi Galloni, Pitzorno B.,
Clorofilla dal cielo blu, Mondadori,
2012
ö
Ill. Simona Mulazzani, Giono J.,
L’uomo che piantava gli alberi, Salani,
2011
non sta mai ferma!»”
Boschi E., Piumini R., Non sta mai ferma. Uno scrittore e uno scienziato raccontano e
spiegano i terremoti, Gallucci, 2005
una miniera
di storie
Racconti di terra,
acqua, fuoco e
altri elementi
Insieme è meglio
Il WWF (World Wide Fund for Nature) è nato nel
1961 ed è la più grande organizzazione mondiale
impegnata in azioni utili a preservare la natura dalla
distruzione. In Italia vede la luce nel 1966.
In occasione dei 50 anni del WWF, festeggiati
nel 2011, la casa editrice Piemme ha chiamato a
raccolta scrittori e illustratori per ragazzi e li ha
invitati a inventare storie, a realizzare immagini, per
raccontare dieci delle più importanti sfide affrontate
dall’organizzazione.
Nelle pagine del libro Salviamo il mondo insieme, le
parole ricordano la necessità di salvaguardare le
foreste, suggeriscono un miglior uso delle risorse,
un’attenzione speciale ai corsi d’acqua, ai laghi,
ai mari e agli oceani, invitano a una forma di
pesca consapevole e rispettosa delle specie ittiche,
propongono di vigilare per impedire la caccia di frodo o
la devastazione dell’ambiente.
Le illustrazioni esaltano il peso delle parole e, con
forme e colori, sottolineano comportamenti fatti di
conoscenza e di attenzione. L’invito finale, che scaturisce dalla lettura dei testi
e delle figure, è quello di compiere azioni quotidiane
in grado di aiutare il Pianeta a vivere, ecoconsigli
che possono risultare determinanti per la tutela della
natura nel mondo.
AA. VV., Salviamo il
mondo insieme. Scrittori
e illustratori per il WWF,
Piemme, 2011.
Boschi E., Piumini R.,
Valente A. (ill. di), Non
sta mai ferma. Uno scrittore
e uno scienziato raccontano
e spiegano i terremoti,
Gallucci, 2005.
Cipriani L. J., Bolton
Green O. (ill. di),
Il mistero di Burgess
Shale. La Magnifica
Avventura dell’Evoluzione,
FeltrinelliKids, 2011.
Colloredo S., Beghelli A.
(ill. di), Io ricordo. Se le
molecole potessero parlare
racconterebbero questa
storia, Carthusia, 2011.
Draghetti M., Decarli
E. (ill. di), Favole dello
zodiaco, Giannino
Stoppani, 2009.
Dubini M., Prette E. (ill.
di), Lo zio riciclatutto,
Mondadori, 2011.
Gagliardi A., Franchi
C. (ill. di), La nave
dei veleni, Il battello a
vapore, 2010.
Giono J., Mulazzani S.
(ill. di), L’uomo che
piantava gli alberi, Salani
Editore, 2011 (Film di
animazione di Fréderic
Back, 1988).
Hiaasen C., Hoot la risata
che salverà il mondo,
Oscar Mondadori,
2012.
Levi G., Serofilli L. (ill.
di), Salviamo il mondo,
Fatatrac, 2011.
Lodi M., Mulazzani S.
(ill. di), Il cielo che si
muove. Storia e storie
di natura, Editoriale
Scienza, 2006.
Marelli M., Rebori A. (ill.
di), La fisica del miao. Ali,
zampe e code raccontano
la scienza, Editoriale
Scienza, 2007.
Marelli M, Rebori A. (ill.
di), La fisica del bau. Baffi,
denti e piume raccontano
la scienza, Editoriale
Scienza, 2009.
Pitzorno B., Galloni A.
(ill. di), Clorofilla dal cielo
blu, Mondadori, 2012.
Piumini R., De Conno
G. (ill. di), L’aria della
Gioconda (ovvero il segreto
della fusione), Carthusia,
2009.
Piumini R., Mariani
M. (ill. di), La valle
dei mulini, Einaudi
Ragazzi, 2009.
Pratesi F. (autore e
illustratore), Sulla rotta
di Darwin, Gallucci,
2007.
Sis P., L’albero della vita,
Fabbri, 2005.
Verne J., Manna G. (ill.
di), Viaggio al centro della
Terra, Rizzoli, 2011.
Verne J., Dalla Terra alla
Luna, Ugo Mursia
Editore, 2009.
Zerunian S., D’Este
G. (ill. di), Il viaggio
avventuroso di Ian Sturio,
Editoriale Scienza,
2007.
28 29
Una miniera
di storie
Taddia F., Tozzi M., Perché i vulcani si svegliano? E tante altre domande
sulla geologia, Editoriale Scienza, 2011
ö
Ill. Valentina Salmaso, Walter L.,
La voce delle stelle, Kite Edizioni, 2012
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DALLA
TERRA
ALLA
LUNA
“No mi dispiace deluderti, ma la Terra non è
affatto rotonda.
Vuoi dire che è piatta?
No, voglio dire che sarebbe una sfera
perfetta solo se fosse immobile e composta
dello stesso materiale ovunque. Invece
è composta di materiali con peso e
caratteristiche diverse, disposti per strati:
una sorta di gigantesca cipolla. Questo
crea tantissime irregolarità. Inoltre la forza
centrifuga derivante dalla sua rotazione la
schiaccia ai poli e la gonfia all’equatore.
È una sfera con un po’ di pancia?
La forma esatta della Terra è quella di un
elissoide o, meglio ancora, un geoide. Si
tratta di una figura tridimensionale la cui
definizione si basa su complessissime basi
fisiche e matematiche.
E a che cosa assomiglia allora questo
complessissimo geoide?
La cosa più simile alla Terra che mi viene in
mente è una pera, o una mela cotogna.
E la Terra ha sempre avuto questa forma e
questa posizione?
La Terra ha avuto sempre più o meno la
stessa forma, ma l’asse intorno a cui ruota
fa un giro anche lui ogni 25 800 anni circa,
un po’ come farebbe una trottola. Sul nostro
pianeta non ci si annoia!”
s
Allunaggio
Nel 1967 fu firmato un trattato da Stati Uniti,
dall’allora Unione delle Repubbliche Socialiste
Sovietiche, dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda del Nord,
titolato “Trattato sui principi che governano le attività
degli stati in materia di esplorazione e utilizzazione
dello Spazio extra-atmosferico compresa la luna e altri
corpi celesti”.
La definizione di spazio extra atmosferico avrebbe
potuto albergare nei molti libri di fantascienza che
hanno appassionato generazioni, ma, in questo caso, è
una realtà dichiarata sulla quale le due grandi potenze
hanno investito in ricerca e sperimentazione.
Già nel 1957 una cagnetta, conosciuta come Laika,
fu lanciata nello spazio a bordo dello Sputnik 2, partito
dal cosmodromo di Baikonu.
Di lei non ci fu più traccia perché dopo mesi nello
“spazio extraatmosferico”, la capsula si disintegrò
assieme al suo abitante.
Nel 1961 fu Yuri Gagarin a compiere un’orbita
attorno al pianeta e a rientrare alla base sano e salvo.
La nostra linea del tempo segna una tacca rossa
nell’estate del 1969, quando l’americano Neil Amstrong
lascerà la sua impronta sul suolo lunare e la voce degli
speakers radiofonici e televisivi di tutto il mondo
parlerà del primo uomo sulla luna.
Negli anni le passeggiate spaziali sono diventate
sempre più frequenti e oggi si parla di turismo
spaziale. Le crociere di lusso del passato saranno, forse,
sostituite da avventurosi viaggi su comode navicelle o
da alberghi spaziali per turisti facoltosi?
Il meraviglioso globo terracqueo
Da dove viene il nostro pianeta? Come ha avuto
inizio la sua storia? Quando è comparsa la vita sulla
terra? Perché il giorno e la notte si alternano e perché
cambiano le stagioni? Oceani, ghiacciai, nuvole, acque
sotterranee, torrenti e fiumi, come funziona il ciclo
delle acque e perché piove?
Il meraviglioso globo terracqueo da sempre ha
mosso la curiosità dei suoi abitanti spinti a camminare
domandandosi il perché delle “cose”.
Panta rhei, tutto scorre, niente si crea, niente
si distrugge, tutto si trasforma. Quanti filosofi e
scienziati erranti per il mondo si son trovati di fronte
allo spettacolo naturale, pronti a studiare la Terra.
Il pop-up Come funziona la terra, edito da IdeeAli,
rappresenta una sorprendente guida interattiva volta
a farci assaporare un po’ le meraviglie del nostro
pianeta.
Imparare, giocare, inventare: linguette da tirare per
scoprire, ad esempio, cosa succederebbe se la luna non
ci fosse, per imparare a misurare la velocità del vento,
capire le maree e l’azione della luna sulle stesse; rotelle
da girare, angoli da scoprire e da sfogliare.
La scrittrice canadese Christiane Dorion,
appassionata d’ambiente, e Beverley Young,
illustratrice dai brillanti colori acrilici, ci presentano
un mondo in azione.
Un libro tridimensionale per una terra
multifunzionale!
ï
Ill. Roberto Luciani, Taddia F., Hack
M., Perché le stelle non ci cadono in
testa?, Editoriale Scienza, 2011
“Alzare gli occhi al cielo in una notte
d’estate e restare a bocca aperta
ammirando il profilo della Luna e il
luccichio di una miriade di stelle è
un gesto che le donne e gli uomini
compiono sempre. Nella volta stellata
lo sguardo si perde e la mente vacilla
di fronte all’infinita meraviglia. Grazie
alle conquiste dell’astronomia e della
fisica oggi possiamo avere un’idea meno
3031
Una miniera
di storie
ï
Foto ©ESA, Guidoni U., Astrolibro
dell’universo, Editoriale Scienza, 2010
î
Georges Méliès, Le voyage dans la
lune, 1902 da Valente A., Notizie dallo
Spazio, Gallucci, 2011
“Un’intera generazione, che aveva assistito alle
prime imprese spaziali, si aspettava di veder
realizzata l’aspirazione dell’umanità di superare
i limiti della nostra Terra, di avventurarsi
all’esplorazione di altri corpi celesti, a cominciare
dall’astro vagheggiato da poeti e sognatori. Si
avvicinava l’estate della Luna, un’estate destinata
a cambiare il nostro rapporto con il futuro: presto
viaggiare nel cosmo sarebbe stato veramente alla
portata di tutti.”
Guidoni U., Valente A., Astrolibro dell’universo, Editoriale Scienza, 2010
confusa dell’Universo, ma per migliaia e
migliaia di anni la sua origine e il nostro
ruolo nell’ordine delle cose erano spiegati
in modo molto diverso, con grandi
racconti fantastici chiamati cosmogonie.”
Milo F., Stelle e pianeti, Giunti Junior, 2008
Teste Toste
“Teste toste” è una collana nata da un’idea dello
scrittore e giornalista Federico Taddia per Editoriale
Scienza.
Teste toste sono quelle del geologo Mario Tozzi e
dell’astronoma Margherita Hack, che rispondono a
tante domande in modo semplice, ma scientifico,
spiritoso, ma rigoroso.
Teste toste sono quelle dei bambini, sempre pieni
di domande sul cielo e sulla terra, sull’acqua e sulle
stelle.
Perché le stelle non ci cadono in testa? e Perché i vulcani si
svegliano? Sono due libri che gli adulti possono usare
insieme ai bambini per scoprire che la terra è viva,
che si muove e cambia e che l’universo non ha età, è
infinito nel tempo e nello spazio.
I due volumi sono divisi in capitoli che prendono
spunto da una domanda, si possono leggere quindi
saltando da una pagina all’altra, approfondendo gli
argomenti che ci interessano di più.
Le illustrazioni di Roberto Luciani, divertenti, acute
e irriverenti, accompagnano gradevolmente i botta e
risposta fra intervistatore e intervistato.
Una divulgazione che non è solo scoperta ma
anche riflessione. Permette la conoscenza di ciò che ci
circonda, per vivere con più consapevolezza il presente
e il futuro. Per capire meglio quello che è parte di noi,
perché, come ci ricorda Mario Tozzi, la terra è fatta
di rocce, le rocce di minerali, i minerali di ossigeno,
idrogeno, carbonio, silicio, sodio, calcio, alluminio.
Gli stessi elementi di cui sono fatti stelle e pianeti. Gli
stessi elementi di cui siamo fatti noi.
î
Ill. Manning M. e Granström B.,
Cosa c’è sotto il letto? Un viaggio al
centro della Terra, Editoriale Scienza,
2010
32 33
Una miniera
di storie
“Lì sotto
c’è una
miniera
di carbone,
una vecchia
miniera
di carbone,
dove
macchine
arrugginite
giacciono
nell’oscurità
e dove
si possono
trovare
fossili
di felce.”
Manning M. e Granström B.,
Cosa c’è sotto il letto? Un viaggio
al centro della Terra, Editoriale
Scienza, 2010
Bibliografia
“Cosa c’è sotto
il letto, le assi
del pavimento,
i fili e i tubi,
il nido del topo,
il terreno, le radici,
il formicaio, l’argilla,
la galleria
rumorosa, il fossile
di dinosauro
e la caverna
segreta?”
Manning M. e Granström B., Cosa
c’è sotto il letto? Un viaggio al centro
della Terra, Editoriale Scienza, 2010
“La Terra non ingrassa e non dimagrisce,
non diventa più grande e nemmeno più
piccola. Però è sicuramente viva, perché
il suo interno e la sua faccia cambiano
continuamente.
Sei sicuro? A me sembra sempre uguale!
I tempi della Terra sono molto diversi
dai nostri. I cambiamenti avvengono in
milioni di anni e nessuno è in grado di
“vederli” accadere nel corso della propria
vita. Per questo fino a pochi secoli fa
molti scienziati pensavano che la Terra
fosse sempre uguale e immutabile
nel tempo. Oggi invece, per esempio,
sappiamo che tutte le montagne
in tempi lunghissimi diventeranno
pianure, e che molte di loro un tempo
costituivano il fondo del mare.”
Taddia F., Tozzi M., Perché i vulcani si svegliano? E tante
altre domande sulla geologia, Editoriale Scienza, 2011
Catapano P., Cerrato S.,
Ghigliano C. (ill. di),
Mini Darwin. Un’avventura
sui vulcani, Editoriale
Scienza, 2010.
Day T., Sharp A. (ill. di),
Terra. La vita di un pianeta,
IdeeAli, 2008.
Delannoy I., Giraudon D.
(ill. di), La nostra Terra
vivente, L’ippocampo,
2008.
Dorion C., Young B. (ill.
di), Come funziona la
Terra. Guida interattiva
al nostro meraviglioso
pianeta, IdeeAli, 2012.
Dyer A., Spazio,
DeAgostini, 2007.
Guidoni U., Valente A.
(autore e illustratore),
Astrolibro dell’universo,
Editoriale Scienza,
2010.
Manning M. e
Granström B. (autori
e illustratori), Cosa c’è
sotto il letto? Un viaggio
al centro della Terra,
Editoriale Scienza,
2010.
Mennuni M.,
Magnasciutti F. (ill.
di), La terra trema!
Terremoti, maremoti e
tsumani, Lapis, 2008.
Michel F., Gindre R. (ill.
di), I minerali e le rocce
a piccoli passi, Motta
Junior, 2010.
Michel F., Gindre R. (ill.
di), I vulcani a piccoli
passi, Motta Junior,
2010.
Milo F., Stelle e pianeti,
Giunti Junior, 2008.
Perozzi E., Magnasciutti
F. (ill. di), Il cielo sotto la
terra, Lapis, 2011.
Taddia F., Hack M.,
Luciani R. (ill. di),
Perché le stelle non ci cadono
in testa? E tante altre
domande sull’astronomia,
Editoriale Scienza,
2011.
Taddia F., Tozzi M.,
Luciani R. (ill. di),
Perché i vulcani si svegliano?
E tante altre domande
sulla geologia, Editoriale
Scienza, 2011.
Valente A. (autore e
illustratore), Notizie
dallo Spazio, Gallucci,
2011.
una miniera
di storie
Dalla terra
alla luna
ñ
Ill. Roberto Luciani, Taddia F.,
Tozzi M., Perché i vulcani si svegliano?,
Editoriale Scienza, 2010
ó
Ill. da Milo F., Stelle epianeti, Giunti
Junior, 2008
“Quando senti parlare di uno scienziato,
che tipo di persona ti viene in mente?
Forse un tizio chiuso in un laboratorio,
intento ad osservare delle provette
piene di sostanze chimiche ribollenti?
Oppure un individuo che si arrovella
su formule complicate? O qualcuno
assorto a guardare in un microscopio?
In effetti esistono alcuni scienziati che
fanno queste cose. Altri cercano città
perdute, registrano i canti delle balene e
dei delfini, studiano la medicina antica,
cercano stelle e pianeti mai visti da
nessuno, esplorano profonde caverne,
seguono le tracce di animali selvatici,
passeggiano nello spazio, ricompongono
scheletri di dinosauri, trovano cure
per le malattie e… beh, ti sarai fatto
un’idea. Esistono tanti tipi di scienziati!
Ma tutti hanno una cosa in comune:
sono irriducibilmente, irresistibilmente,
PERCHÉ?
34 35
Una miniera
di storie
inguaribilmente curiosi di sapere come
funzionano le cose e perché succedono.”
Diehn G., Krautwurst T., L’officina della scienza. 50 fantastici progetti per
divertirsi imparando la scienza, Editoriale Scienza, 2009
ï
Foto di S. Cordier, de Panafieu J-B,
I colori nella natura, L’ippocampo,
2008
î
Foto di B. Castelein, de Panafieu
J-B, I colori nella natura, L’ippocampo,
2008
I colori nella natura
Rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola, senza
dimenticare nero e bianco! No, non sono le tinte
che costituiscono la tavolozza del Tiziano, né quella
di Monet o Klee. Chi, nel libro di Jean-Baptiste de
Panafieu, si nasconde dietro questi colori è un artista
più universale, sfaccettato e creativo.
In I colori della natura protagonisti delle straordinarie
immagini fotografiche sono animali, piante,
paesaggi che raccontano i diversi pigmenti nelle loro
svariate sfumature o contrasti, nelle loro miscele, ma
anche funzioni o caratteristiche che questi possono
assumere.
Tra i primari, se più conosciuta è la spiegazione del
rosso sgargiante, che serve per ricordare ai possibili
predatori quanto il gusto delle coccinelle sia sgradevole
o quello delle dendrobates galactonotus, piccole rane
dell’America Meridionali, sia tossico, più affascinante
è il “mistero” dell’eternità del blu e della sua capacità a
penetrare a grandi profondità.
Interessanti sono poi i “frutti” di carotenoidi e
clorofilla, pigmenti naturali molti presenti in ortaggi e
piante che causano rispettivamente le tinte arancione
e verdi, o le ragioni che illustrano la presenza di
alcune specie animali albine, come il pavone o la tigre
bianchi.
I colori nella natura, è solo uno dei numerosi testi
pubblicati dalla casa editrice L’ippocampo che ha
fatto della fotografia un vero e proprio linguaggio, un
linguaggio che assume connotazioni artistiche oltre
che divulgative.
36 37
Una miniera
di storie
“Serve, non serve?”
“Un coltellino svizzero può essere utile in
mille circostanze: per aprire una bottiglia,
tagliare una corda che intrappola un
animale, pelare la frutta, ecc... Una bussola
è senz’altro utile, ma bisogna saperla usare,
altrimenti può anche rimanere a casa. Un
sacchetto di tela va sempre portato con
sé perché può servire a riportare a casa
una corteccia, delle pigne o qualsiasi altra
cosa che attirerà la nostra attenzione nella
passeggiata. Un taccuino e una penna per
annotare quello che si vede sono compagni
inseparabili del naturalista. Infine, essenziale
è... l’acqua. Difficilmente si possono avere
problemi se si rimane senza cibo (ma un
frutto è bene portarlo, oltre a eventuali
panini o biscotti o frutta secca), ma
senz’acqua, soprattutto d’estate, si rischia
grosso. Se si ha un inconveniente, ci si sloga
una caviglia e non si riesce a tornare indietro
nei tempi previsti, una borraccia d’acqua
diventa la cosa più preziosa al mondo. Un
pacchetto di fazzolettini di carta può essere
utile anche per varie evenienze.”
Salari G., Operazione natura. Scopri ambienti, animali e piante intorno a te,
San Paolo, 2012
Il futuro spiegato ai ragazzi
Futuro: 1 agg. Relativo al corso del tempo
successivo al presente; 2 s.m. Quanto, nell’abito della
verosimiglianza e delle possibilità, dovrà accadere
(Devoto-Oli Le Monnier, 1995).
È appena uscito per la Mondadori nella collana
“Spiegato ai ragazzi”, il libro Il Futuro. Ne sono autori
l’astrofisico Giovanni Bignami e la romanziera e
saggista Cristina Bellon.
Il libro è un vero e proprio compendio distinto in
129 domande, e rispettive risposte, che affrontano
temi quali lo spazio, la materia e l’energia, la vita
sulla terra e il suo futuro, la genetica e la medicina,
l’intelligenza artificiale e non, la robotica e le scoperte
che cambieranno il mondo.
Tra queste la carnicoltura, ossia la possibilità di far
crescere la carne come un frutto senza uccidere più
alcun animale, fornendo un prodotto sano ed ecologico
oppure la creazione di regni straordinari creati dalla
collisione di particelle che, rilasciando energia,
spezzerebbero i legami della nostra realtà aprendoci la
porta su altri mondi; una possibilità affascinante, già
caratteristica formidabile del pensiero umano, capace
di navigare lontano e contemplare misteri senza
bisogno che il corpo che lo contiene si muova.
“L’acqua è essenziale per la vita
sulla Terra. Ricopre circa il 70%
del nostro pianeta ed è presente
in ogni essere vivente. Le scorte
di acqua sulla Terra si rinnovano
di continuo poiché la pioggia
cade, evapora, diventa nube e
scende nuovamente sotto forma
di pioggia.
Gli oceani trasportano il calore
in tutto il Pianeta, dall’Equatore
verso i gelidi poli. I laghi e
gli oceani assorbono il calore
del Sole durante il giorno e lo
rilasciano di notte. In questo
modo il pianeta non subisce
sbalzi radicali di temperatura.”
Watts C., I cervelloni. L’esplosivo libro della scienza, Editoriale Scienza, 2011
ó
Ill. Manning M. e Granström B.,
A scuola di scienza, Editoriale Scienza,
2010
î
Ill. Manning M. e Granström B.,
A scuola di natura, Editoriale Scienza,
2010
38 39
Una miniera
di storie
î
Ill. Manning M. e Granström B.,
A scuola di scienza, Editoriale
Scienza, 2010
“Si potrà viaggiare nel tempo?”
“Per chi viaggiasse nello spazio a velocità
prossime a quelle della luce e poi ritornasse, il
tempo trascorso sarebbe di poche ore, mentre
sulla Terra potrebbero essere passati migliaia di
anni. É quello che succederebbe se entrassimo
in un wormhole, un cunicolo spaziotemporale
che serve da scorciatoia per raggiungere due
punti distanti. Viaggeremmo nel tempo e nello
spazio. Sì, perché sfuggire da queste due entità
è come riuscire a scappare dalla propria ombra.
Ma, mentre attraversiamo un wormhole, a causa
delle fluttuazioni del vuoto, si potrebbe generare
un tragico meccanismo di feedback, simile a
quello che crea quegli orribili fischi nei microfoni
delle sale conferenze: le fluttuazioni potrebbero
arrivare nel passato attraverso il cunicolo e, una
volta all’interno, viaggiare nel tempo e nello
spazio fino al futuro, per ripetute volte, creando
un circolo vizioso che riempirebbe il tunnel di
energia sempre crescente. In una situazione del
genere, il tunnel verrebbe distrutto. E se questo
accadesse anche noi verremo disintegrati...
I fisici più seri pensano che non sarà possibile
viaggiare nel tempo, e anche noi ne dubitiamo.
Tuttavia, nessuno è mai riuscito a dimostrare che
le leggi della fisica proibiscano esplicitamente
i viaggi temporali. Al contrario, c’è chi ha
ipotizzato alcuni modi in cui una civiltà dotata
di illimitate capacità tecniche sarebbe in grado
di costruirsi una macchina del tempo. Sono
progetti che si spingono oltre le nostre attuali
conoscenze teoriche, il che convince molti esperti
che in futuro, quando le nostre capacità saranno
più precise, tutte queste idee si riveleranno
impossibili.”
Bibliografia
AA. VV., Le scienze. Dal Big
Bang a Internet, Giunti
Editore, 2004.
AA. VV., La guida
dell’esploratore. Le
meraviglie della natura,
Yoyo Books, 2012.
Adamas T., Flintham
T. (ill. di), Senti che
forza! Spassoso pop-up
sulla fisica, Editoriale
Scienza, 2012.
Arnold N., De Saulles T.
(ill. di), Onde, armonici,
boati. E altre frastornanti
frequenze, Salani Editore
(Brutte Scienze), 2007.
Arnold N., De Saulles T.
(ill. di), Centrifughe,
schianti, propulsioni. E altre
forze fatali della fisica,
Salani Editore (Brutte
Scienze), 2005.
Baccalario P., Le più
incredibili curiosità
sulla natura selvaggia,
Mondadori, 2012 .
Bignami G., Belloni C.,
Mariani F. (ill. di), Il
futuro spiegato ai ragazzi,
Mondadori, 2012.
de Panafieu J-B., I
colori nella natura,
L’ippocampo, 2008.
Diehn G., Krautwurst T.,
Lundren O. (ill. di),
L’officina della scienza.
50 fantastici progetti
per divertirsi imparando
la scienza, Editoriale
Scienza, 2009.
Bignami G., Bellon C., Il futuro spiegato ai ragazzi, Mondadori, 2012
?
una
min
d
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i
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Perc orie
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A.A.A. Piccoli fisici cercasi
La fisica spiega come si muovono le cose, come
funzionano luce e suono. Ci aiuta a capire l’elettricità e
il magnetismo, a studiare il calore e l’energia.
Ed è una superscienza la fisica raccontata da
Tom Adams, autore del pop-up Senti che forza! edito
da Editoriale Scienza. Una fisica spassosa perché
raccontata in modo semplice e accompagnata da
curiosità, esperimenti, notizie. Gli atomi, la forza,
l’attrito, il suono, la luce e tante altre nozioni
apparentemente complicate, diventano di facile
fruizione con gli esperimenti pratici possibili grazie
alla cartotecnica del libro, ricca di linguette da tirare
per fare test di gravità e capire come funzionano le
onde sonore. Ma anche di alette da sollevare, per
scoprire come galleggia un sommergibile o come i
pattinatori usano l’attrito per accelerare o rallentare
sul ghiaccio. Ci sono poi altre piccole invenzioni come
la macchina sonora che spiega il funzionamento della
cassa di risonanza di una chitarra. Fra le pagine,
piccoli libricini da sfogliare ci raccontano di Isaac
Newton, Archimede, Robert Boyle e M. Faraday.
I bambini sono invitati a diventare piccoli fisici
attraverso sei proposte di esperimenti da fare in casa
con la supervisione di un adulto: impareranno ad
esempio che il suono attraversa anche i solidi e come
fanno a galleggiare pesantissime navi d’acciaio.
Le figure colorate e fumettistiche che accompagnano i
testi sono dell’illustratore londinese Thomas Flintham.
Un pop-up per imparare, stupirsi, sperimentare e
per iniziare un percorso in una disciplina tutta in
divenire. “Un tempo gli scienziati pensavano che di lì
a poco non ci sarebbe stato più nulla da scoprire, che
avremmo ben presto capito tutto ciò che c’era da sapere
sul mondo. Oggi non è più così. Più cose capiamo
sulla Terra e sull’Universo, più ci rendiamo conto di
quante cose ci siano ancora da scoprire. Oggi i fisici
sono alle prese con domande che riguardano com’è
nato l’Universo, cos’è la materia, come sono collegati
tra loro spazio e tempo, e se sia possibile viaggiare
nel tempo. Ci vorranno bravi fisici per fare incredibili
scoperte, ancora per molto tempo a venire. T’interessa,
per caso?”
Lisak F., Pertuzé J-C.
(ill. di), Il manuale della
natura. 100 giochi e attività
alla scoperta del pianeta
verde, Lapis, 2012.
Manning M. e
Granström B. (autori
e illustratori), A scuola
di scienza, Editoriale
Scienza, 2010.
Manning M. e
Granström B. (autori
e illustratori), A scuola
di natura, Editoriale
Scienza, 2011.
Novelli L. (autore e
illustratore), Dizionario
illustrato di scienza,
Editoriale Scienza,
2011.
Salari G., Carabelli F.
(ill. di), Operazione
Natura. Scopri ambienti,
animali e piante intorno a
te, Edizioni San Paolo,
2012.
Salari G., Tognetti S. (ill.
di), N come Natura. Terra
Acqua Aria Fuoco Uomo,
Editoriale Scienza,
2012.
Taddia F., Pievani T.,
Luciani R. (ill. di),
Perché siamo parenti delle
galline? E tante altre
domande sull’evoluzione,
Editoriale Scienza,
2010.
Watts C., Swerling L.
e Lazar R. (ill. di), I
cervelloni. L’esplosivo libro
della scienza, Editoriale
Scienza, 2011.
V
entuno racconti che hanno
come titoli altrettanti
elementi chimici:argon,
idrogeno, zinco, ferro,
potassio, nichel, piombo,
mercurio, fosforo, oro, cerio,
cromo, zolfo, titanio, arsenico, azoto,
stagno, uranio, argento, vanadio, carbonio.
Nel libro Il sistema periodico, Primo Levi
apre la porta della sua vita: una vita in
cui la chimica incontra la storia, quella
personale e quella collettiva, di un’Italia
provata dal fascismo, di un popolo alle
prese con una guerra mondiale, con le leggi
razziali.
Nel libro c’è la passione per le formule, ci
sono le combinazioni tra i diversi elementi,
ci sono gli incontri con uomini che entrano
nella storia, consapevoli di dover dare in
cambio la loro vita.
I racconti di Levi sono potenti,
meravigliosi per la lingua, a volte carichi
di dolore, a volte ironici e pungenti. Sono
speciali storie di formazione, esperienze
capaci di traghettare verso l’età adulta,
storie che chiedono di essere lette, come
tutte le buone storie.
“Siamo chimici, cioè cacciatori:
nostre sono – le due esperienze della vita
adulta – di cui parlava Pavese, il successo
e l’insuccesso, uccidere la balena bianca o
sfasciare la nave; non ci si deve arrendere
alla materia incomprensibile, non ci si deve
sedere…”
Una proposta per gli adulti educatori, da
leggere in silenzio o da proporre ai ragazzi
in una lettura collettiva, ad alta voce.
2
1
He
H
Elio
Idrogeno
3
4
Li
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11
5
8
9
10
C
N
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F
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12
13
14
15
16
17
18
Sodio
Magnesio
Alluminio
Silicio
Fosforo
Zolfo
Cloro
Argon
19
20
Berilio
Boro
Na Mg
Al
21
22
23
Scandio
Titanio
Vanadio
K
Ca
Sc
37
38
39
Potassio
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Rubidio
55
Calcio
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Stronzio
56
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Francio
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Il
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Periodico
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74
75
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1975
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104
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97
98
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Levi P., Il sistema periodico,
Einaudi 1975
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Primo Levi
86
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24
Levi P., Il sistema periodico, Einaudi, 1994
(per adulti).
Una miniera
di storie
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IL SISTEMA PERIODICO
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Mendelevio Nobelio
Laurenzio
Ogni libro una miniera
Siamo abituati a pensare che per crescere bisogna
guardare in alto, che la direzione dell’evoluzione parta
dal basso e vada verso l’alto. Però, se dobbiamo cercare
dei tesori, scoprire dei segreti, sappiamo tutti che è
in basso che dobbiamo guardare, che è la profondità
quella che nasconde più sorprese.
Per scoprire cosa nasconde il sottosuolo, i geologi
fanno dei buchi molto profondi nel terreno e ne tirano
fuori una lunga sezione cilindrica, questa tecnica si
chiama carotaggio. Proprio a partire da questa “carota”
scoprono cosa calpestiamo, ignari, tutti i giorni:
metalli preziosi, carburanti fossili e informazioni che
provengono da tempi molto remoti.
Anche i libri si possono “carotare”, almeno in senso
figurato.
Prendiamone in mano uno, quello che per primo
attrae la nostra attenzione. La prima cosa che ci salta
agli occhi è la sua copertina che può essere illustrata,
oppure può essere caratterizzata da una fotografia o
semplicemente da caratteri tipografici. Al tatto può
essere liscia o ruvida, a seconda dei materiali usati.
PERCORSI DI MINIERA
42 43
Una miniera
di storie
ï
Ill. Weste L., Tutti giù per terra,
Biblioteca Salaborsa, 2007
La copertina è solo la superficie del nostro
carotaggio, ma già da quella possiamo ottenere alcune
informazioni preziose. Essa si compone di tre parti: la
copertina, dove vengono riportati il titolo, l’editore, il
nome dell’autore o degli autori, degli illustratori, dei
fotografi, la quarta di copertina, dove spesso compare un
breve riassunto del libro e la costa, cioè la parte visibile
quando il libro sta sullo scaffale, che riporta autore,
titolo e casa editrice.
Per scavare più a fondo il libro dobbiamo aprirlo.
Troveremo il frontespizio sul quale vengono riportate
altre notizie: dove e quando è stato stampato, se è
un titolo nuovo, una ristampa o una traduzione,
poi possiamo trovare l’indice che ci racconta come è
strutturato il libro e magari anche un’introduzione che
ci fa entrare nel mondo che ci apprestiamo a esplorare.
Questa prima occhiata è un po’ come la carota dei
geologi: a partire da questi elementi decideremo se
immergerci completamente nella lettura o se passare a
un altro libro.
Una volta finito questo primo esame, se abbiamo
trovato ciò che stavamo cercando, inizia il vero e
proprio viaggio sotterraneo alla scoperta di tutti i tesori
che un libro può portare alla luce.
Prendiamo come esempio il volume Mini Darwin Un avventura sui vulcani e iniziamo il nostro carotaggio.
Cercate tutte le informazioni principali: autori, casa
editrice e tutti coloro che in modi differenti hanno
collaborato alla realizzazione del volume. Guardate il
libro con attenzione e infine apritelo.
Vi accorgerete subito che si tratta di un libro molto
speciale, con tante fotografie, illustrazioni, testo e
approfondimenti.
Per prima cosa possiamo prendere il tunnel della
narrativa, quello che ci porterà a leggere il nostro
libro come un’avventura o come una raccolta di
informazioni, ma se vogliamo spingerci ancora più
a fondo, possiamo imboccare un’altra via, quella
degli esperimenti, quella che porterà a realizzare
tutte o alcune delle proposte laboratoriali che il
testo ci suggerisce. Esiste però anche un’altra strada
percorribile ed è quella dei rimandi, del gioco delle
citazioni contenute nel volume che ci mette in
comunicazione con altri libri. E poi c’è la grotta delle
immagini, quella che ci porta ad entrare nel mondo
della fotografia, del disegno, dell’illustrazione, della
pittura.
Una volta esplorate caverne e viscere, e aver fatto
esperienza di tutte le profondità e le risorse che il libro
ci offre, possiamo portare in superficie il magma e i
tesori che abbiamo visto, ascoltato, imparato, proprio
come i vulcani, i geologi e i minatori.
44 45
Una miniera
di storie
Un libro non muore mai
Il concetto di riciclaggio comprende in sé molte
azioni e molte funzioni; quelle che prenderemo in
considerazione sono: destrutturazione e rifunzionalizzazione.
Pensiamo a un libro. Cosa ne possiamo fare di un
libro che abbiamo già letto, che è rotto?
Per prima cosa possiamo pensare di metterlo
nella raccolta della carta, dopo avergli tolto, se li
possiede, gli elementi che non sono compatibili con
il processo di riciclaggio (la spirale in plastica, un
cd al suo interno, ecc...). Sappiamo che la sua carta
verrà triturata, rimpastata e che tornerà a essere
materia prima. Potrà rinascere libro, scatola, foglio,
quotidiano, carta igienica, imballaggio, quaderno,
ecc...
Ma di un libro possiamo fare anche altro?
Prendiamo in mano lo stesso libro di prima.
Osserviamolo, studiamone la forma, il volume, il
materiale, il peso, il colore, la consistenza. Possiamo
metterlo sotto alla gamba di un tavolo che dondola,
ma possiamo anche impilarlo assieme ad altri libri e
fare di questa piccola torre la gamba stessa del tavolo,
oppure il piano di un comodino. Con i libri si posso
fare opere d’arte, architetture, installazioni (come fa
l’artista Matej Kren) e le sue pagine, sapientemente
ripiegate, possono dare vita a sculture (come quelle di
ñ
Ill. Laboratorio Grafica e Immagini–
INGV, Catapano P., Cerreto S.,
Mini Darwin. Un’avventura sui vulcani,
Editoriale Scienza, 2010
Stefano Arienti). Accuratamente svuotato un libro può
diventare uno scrigno o anche un vaso. In tutti questi
casi, il libro ha mantenuto la propria struttura, ma ha
cambiato la sua funzione, è stato decontestualizzato e
ha acquisito una nuova vita.
E con le storie che sono contenute nei libri? Anche
quelle si possono riciclare?
Un libro oltre ad essere composto di carta, colla, filo
e inchiostro è fatto di parole, punteggiatura, lettere,
spazi bianchi e numeri in cui possiamo scomporlo.
Possiamo decidere di prendere in considerazione solo
alcuni di questi elementi, solo le parole, solo alcune
parole (come gli aggettivi, i verbi, ecc...) e ogni volta
applicare un diverso criterio di selezione (parole
bisillabiche, che iniziano per vocale, che hanno a che
fare con i sensi, ecc...). E dopo aver selezionato la
“materia prima” possiamo partire da questa per creare
una nuova storia, forse con lo steso titolo, oppure
cambiando completamente argomento, mantenendo
lo stesso registro linguistico o lo stesso ordine delle
parole, lo stesso numero di caratteri. Il gioco può
essere infinito quante sono le indicazioni possibili.
Come é possibile fare con il libro, anche una storia
può essere rifunzionalizzata oltre che destrutturata.
Dopo averla attentamente letta, possiamo decidere
di oscurarne alcune parti, mettendo in evidenza
quelle che, secondo noi, sono essenziali, oppure
possiamo pensare di aggiungere alcune digressioni.
Se non ci piace il finale, o l’incipit, possiamo decidere
di cambiarlo. Possiamo tenere la stessa storia e
cambiarne il registro linguistico, oppure l’ordine
degli avvenimenti. Infine possiamo anche raccontarla
con un altro linguaggio, che non sia più quello
delle parole, ma ad esempio quello delle immagini:
possiamo farne un film, un fumetto, una canzone,
uno spettacolo teatrale.
Proprio come un libro che propone esperimenti
scientifici anche un testo di narrativa può essere
sottoposto a molte trasformazioni, facendolo rinascere
ogni volta in forma diversa, e non relegandolo sullo
scaffale, una volta letto.
ò
Ill. Browne A., Mi piacciono i libri,
Giannino Stoppani Edizioni, 2010
“Io non so niente di te eccetto che sei una persona curiosa e stai
leggendo questo libro in un momento imprecisato del futuro (…).
La mia più grande speranza è che nella tua epoca si pensi
di più al futuro di quanto non si sia fatto nella mia,
e che si capisca che il futuro non è predeterminato.
Esiste un numero infinito di strade che portano al futuro.
Tutti gli esseri umani possono contribuire a decidere
quale strada prenderanno.
Anche tu.”
Erik Newth, Breve storia del futuro, Salani, 1998
4647
Una miniera
di storie
Finito di stampare
nel mese di ottobre del 2012
a Camposanto, Modena
presso Modulo Sei
Fly UP