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nicholas kaldor (1908-1986) e le teorie della crescita e

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nicholas kaldor (1908-1986) e le teorie della crescita e
Le leggi di Kaldor, il principio della causazione circolare e cumulativa e la
concezione kaldoriana del progresso tecnico
Alcune tipiche intuizioni kaldoriane
•La Lezione inaugurale del 1966
•L’intuizione che potessero esservi meccanismi endogeni nella crescita
•Il ruolo del settore manifatturiero quale motore dello sviluppo
•Il ruolo delle esportazioni quale componente endogena
•La crescita delle esportazioni e i vantaggi competitivi
•L’accelerazione indotta dalle modificazioni strutturali
•Dai vincoli derivanti dal lato dell’offerta a quelli esistenti dal lato della domanda
LE TRE “LEGGI” DI KALDOR
y  a0  b0 yman
Prima legge: la crescita del reddito dipende dal tasso di
crescita della produzione manifatturiera
zman  a1  b1 yman
Seconda legge: il tasso di crescita della produttività del settore
manifatturiero è endogeno e dipende dal tasso di crescita della
produzione del settore manifatturiero, l’unico in cui i rendimenti di
scala (statici e dinamici) sono crescenti. Il settore manifatturiero va
quindi considerato il motore dello sviluppo economico.
z  a2  b2lman  b3lnman
Terza legge: il tasso di crescita della produttività dipende dal
trasferimento dell’occupazione degli altri settori verso il
settore manifatturiero
IL PRINCIPIO DELLA CRESCITA CIRCOLARE E CUMULATIVA
La crescita del reddito dipende dal tasso di crescita delle
esportazioni
y  x
x  xa  x  pi  pe 
pi  wa  z
z  za 
Il tasso di crescita delle esportazioni dipende
dall’andamento dei prezzi
Il tasso di inflazione dipende dall’andamento dei salari rispetto alla crescita della
produttività
y

La crescita della produttività è endogena in base alla legge di Verdoorn
y   ' xa   ' x wa  za  pe
'

1  x

La crescita del reddito dipende dal tasso di
crescita delle esportazioni e dalla loro
competitività
La crescita circolare e cumulativa dipende dal coefficiente di
Verdoorn
CONCLUSIONE:
•
In base a questa teoria, elaborata da Kaldor nel 1970 e formalizzata da Dixon e Thirlwall nel 1975, le differenze
internazionali tra i tassi di crescita del reddito sarebbero imputabili:
•
a) alle differenze nei tassi di crescita delle esportazioni;
•
b) alla diversa dinamica dei prezzi;
•
c) all’esistenza di differenze nei valori dei parametri delle quattro relazioni che concorrono a formare il modello
•
Si noti che:
1.
qualora le esportazioni non fossero sensibili ai prezzi il secondo termine si annullerebbe, ed il moltiplicatore del
primo termine diverrebbe uguale al super moltiplicatore di Hicks;
2.
se il coefficiente di Verdoorn fosse uguale a zero il processo cumulativo verrebbe meno.
LA FUNZIONE KALDORIANA DEL PROGRESSO TECNICO


Y  f A, M , m A , m M

approccio  dal  lato
della  d om anda
Y 
f  K , L,  


La visione kaldoriana del processo produttivo enfatizza il ruolo dei
fattori da domanda
approccio  dal  lato
dell 'offerta
z  f k  l  



c. del  p.t .
incorporato
za

c. di  altri
fattori
z   k  l   1   b




c. dei  f .
c. del  p.t .
Per Kaldor il progresso tecnico è un fenomeno essenzialmente endogeno (per la
presenza di “learning-by-doing” ) e incorporato nelle nuove macchine. L’introduzione
delle innovazioni nell’attività produttiva è inscindibile dall’investimento
Nella sua versione lineare e in condizioni di crescita uniforme, la funzione kaldoriana
del progresso tecnico è indistinguibile dalla funzione di produzione aggregata di tipo
Cobb-Douglas in forma intensiva e dinamica, con rendimenti di scala costanti e con
progresso tecnico esogeno, diffuso e accrescitivo del solo lavoro.
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