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PROGETTO SERN Promozione di azioni positive a sostegno della

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PROGETTO SERN Promozione di azioni positive a sostegno della
COMUNE DI RAVENNA
Istituzione Istruzione e Infanzia
Seminario Conclusivo dello
Scambio fra “Città Gemelle”
25-26-27 FEBBRAIO 2009, RAVENNA
Introduzione alle visite
ai servizi socio-educativi:
“PROMOZIONE DI AZIONI POSITIVE
A SUPPORTO DELLA
GENITORIALITÀ”
Mirella Borghi
U.O. Qualità Pedagogica e Città Educativa
Istituzione Istruzione e Infanzia Comune di Ravenna
1.
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Legge n.285/1997
“Disposizioni per la promozione di diritti ed opportunità per
l’infanzia e l’adolescenza”, la prima legge in Italia che ha promosso interventi
strutturati e complessivi, sia sul piano della promozione che in quello della
protezione, in questo ambito.
Legge nazionale n. 328/2000
“ Legge Quadro per il sistema integrato di interventi e servizi sociali”
Legge regionale n. 2/ 2003
“Norme per la cittadinanza sociale ed il sistema integrato di interventi e servizi
sociali” che ha raccolto, per quanto riguarda l’infanzia, l’adolescenza ed il sostegno
alla genitorialità eredità della 285.
Ed altre leggi regionali e nazionali di valenza
socio-educativa
Da questo quadro si è sviluppato un sistema
integrato di interventi e progetti a favore
dell’infanzia e dell’adolescenza,
con la collaborazione di soggetti istituzionali,
dell’associazionismo, dell’impresa,
delle famiglie.
2.
OBIETTIVI GENERALI DI UN PROGETTO DI
WELFARE LOCALE
- Tutela e promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti
- Sostegno genitorialità e della responsabilità familiare
- Sviluppo di cultura educativa e di formazione per l’infanzia e
l’adolescenza
- Partecipazione bambini e ragazzi e sviluppo cittadinanza attiva
- Sviluppo di benessere e salute intesi come dimensione
individuale e sociale.
3 . IL SISTEMA INTEGRATO DI INTERVENTI
Nella nostra realtà l’offerta di servizi, istituzionali e non, in
campo socio – educativo ed assistenziale:
1. Nidi pubblici e privati e servizi integrativi funzionanti anche con il
coinvolgimento famiglie per forme complementari alla cura familiare nel primo
periodo di vita dei bambini;
2. Scuole dell’infanzia di diverso assetto istituzionale e gestionale che
accolgono il 98% dei bambini 3/6.
3. Centri famiglie con attività di:
•
Informazione, promozione ed aggregazione di famiglie;
•
counseling, sportelli di ascolto per adulti e bambini, mediazione familiare e
formazione operatori;
•
collaborazione con consultori familiari per percorsi di assistenza ed
informazione a neo famiglie e madri;
4. Servizi sociali e sanitari territoriali che intervengono a sostegno di
famiglie con minori con problematiche derivanti da povertà, fragilità personali e
mancanza di reti sociali, immigrazione;
5.
Promozione di politiche di tutela ed accoglienza: programmi e progetti
provinciali di accoglienza ( affido ed adozione nazionale ed internazionale) e tutela da
abusi e maltrattamenti.
6.
Nella scuola:
•
7.
Interventi su tematiche socio educative e di coinvolgimento delle famiglie a
prevenzione del disagio e a sostegno della disabilità e multiculturalità con
collaborazione fra soggetti diversi (Consorzio, AUSL, educatori, etc..).
Iniziative di partecipazione ed aggregazione di bambini e ragazzi:
•
Consulte e consigli dei ragazzi.
8.
Centri di aggregazione ed educativi rivolti ai bambini ed agli adolescenti
9.
Intervento del Privato Sociale che negli ultimi 15/20 anni ha rafforzato un’azione
consistente nell’ambito del welfare e dell’integrazione scolastica;
10. Rete di associazionismo familiare che agisce nel sistema integrato dei servizi per:
•
•
•
promuovere una cultura dell’accoglienza;
incrementare lo sviluppo di reti di solidarietà e di mutuo aiuto;
accompagnare le coppie nelle fasi pre e post adottive;
DATI SULLA POPOLAZIONE LOCALE al 31.12.2008
A RAVENNA
COMUNE DI RAVENNA
Residenti 155.997
Bambini in età prescolare:
età 0/2 n. 4332, età 3/5 n. 4.024
Bambini in età 0-14 anni: 19.584
Alunni Scuole primarie e secondarie di primo grado a.s. 2008/09
11.381 di cui 1.417 stranieri e 263 disabili
Minori stranieri (0/18): 3.359
DISTRETTO RAVENNA, RUSSI, CERVIA nel 2007
Numero famiglie: 85.230
Minori in carico ai servizi sociali:
2857 di cui 997 stranieri
Famiglie in carico ai servizi sociali:
2153 di cui 804 straniere
COMUNE DI RAVENNA anno scolastico 2008/2009
Scuole dell’infanzia comunali
22
Scuole dell’infanzia statali:
11
Scuole Fism - religiose:
15
Scuole private:
Nidi d’infanzia comunali gestione diretta
2
10
Nidi gestione esternalizzata:
5
Spazio bimbi:
1
Nidi privati:
7
Educatrici domiciliari:
4
Sezioni primavera:
11
Servizi ricreativi:
2
Centri pomeridiani per bambini e genitori
Bambini disabili inseriti nei nidi comunali
5
4
Bambini disabili nelle scuole dell’infanzia comunali
37
ANALISI DEI BISOGNI FAMIGLIE
E RICHIESTE AI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI
 Crescente aumento delle famiglie monoparentali
monoreddito
 Flussi migratori che convergono sulla nostra realtà sociale
 Impoverimento delle reti familiari
e
Ai servizi socio-educativi le famiglie oggi richiedono:
•
flessibilità, non solo in termini orari, per rispondere a nuovi bisogni di
conciliazione con i tempi di vita e lavoro e delle madri in particolare;
•
accoglienza/dialogo: l’immigrazione interna e internazionale
prepotentemente introdotto modelli familiari e stili educativi diversi;
•
interventi differenziati di carattere socio-educativo ed assistenziale per
fare fronte a povertà, a fragilità esistenziale e mancanza di reti sociali;
•
di essere luoghi di incontro e confronto, riferimento per la crescita di
competenze genitoriali ed educative.
ha
SVILUPPO DI ATTIVITÀ E SERVIZI
A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITÀ
Attività nella nostra realtà sociale:
• Verso i genitori dei bambini che frequentano le scuole ed i servizi
per l’infanzia attraverso counseling, sportelli del pedagogista e dello
psicologo, formazione genitori, aggregazione per attività laboratoriali e
culturali, iniziative di coinvolgimento dei padri.
• Supporto alle famiglie di bambini disabili, con percorsi integrati fra
scuole, servizi educativi, servizi socio-sanitari, con attenzione al tempo di
vita oltre la scuola.
• Supporto alle famiglie immigrate, con pratiche di raccordo fra servizi,
agendo anche sulle famiglie a sostegno del percorso di integrazione
scolastica, sociale e assistenza sanitaria dei bambini.
•
Supporto alle diverse tipologie familiari anche in situazioni
di
difficoltà
delle
stesse
(separazione,
famiglie
monoparentali), di scelte esistenziali, (famiglie affidatarie ed
adottive), promuovendo le varie forme di accoglienza
familiare.
•
Sostegno dei servizi sociali del territorio alla permanenza
del minore nel proprio contesto di vita familiare con azioni
positive sulle famiglie.
•
Sviluppo delle azioni di contrasto agli abusi e ai
maltrattamenti a minori con vari soggetti operanti nel
territorio (scuole, servizi sociali, associazioni, tribunale
minori etc.).
• Creazione di spazi socio-educativi e centri di aggregazione ed
educazione, anche oltre la scuola, per bambini ed adolescenti.
ESIGENZE ED OBIETTIVI GENERALI DI
MIGLIORAMENTO
Oggi occorre sviluppare:
a) Comunicazione ed informazione per veicolare
l’informazione direttamente ai destinatari dei servizi socioeducativi;
b) Integrazione fra servizi ed operatori per garantire più
elevata continuità nelle azioni di supporto individuale e più
forte progettualità dell’intervento sociale ed educativo.
c) Scambi fra operatori e servizi sia nell’ambito di una stessa
realtà territoriale che fra realtà diverse.
d) Formazione permanente e trasversale dei diversi
operatori
e) Formazione ed autoformazione per le famiglie in
collegamento con scuole, servizi educativi, Centro per le
Famiglie, associazionismo;
f) Azioni e figure di raccordo fra le diverse tematiche-educative,
sociali e sanitarie nelle sedi (scuole, servizi educativi, servizi
sociali del territorio, servizi sanitari etc..) fra cui Esperto
Giuridico in diritto minorile, Garante Regionale per l’
infanzia e adolescenza - adottato con una legge regionale del
2005;
g) Momenti periodici di confronto fra istituzioni e cittadini.
PROGETTI E SERVIZI SVILUPPATI IN QUESTI
ANNI E CHE SONO NEL PERCORSO DI VISITA
a) SERVIZI INFANZIA
- SERVIZI DI NIDO E SCUOLA DELL’INFANZIA
• Esperienze di integrazione multiculturale e delle disabilità;
• Iniziative culturali ed educative, ovvero una serie di iniziative ed attività
pedagogiche dirette ai genitori sui temi della crescita dei bambini, sviluppati anche in
un’ottica di collaborazione interistituzionale: sportello del pedagogista, gruppi di
discussione su temi educativi, iniziative formative di carattere pedagogico sia per
insegnanti che per genitori;
• Progetto Nati Per Leggere: nato da una collaborazione fra pediatri e bibliotecari
per promuovere la lettura fina dalla primissima infanzia come fattore di salute e
benessere con attività di formazione e promozione nelle scuole e nei nidi d’infanzia,
coinvolgendo insegnanti, genitori, volontari.
- NIDI GESTITI DA ASSOCIAZIONI DI FAMIGLIE
Esigenza delle famiglie di costruire nella reciprocità e con il volontariato occasioni di
sostegno alla genitorialità ed alla conciliazione di tempi di vita e di lavoro.
b) CENTRO FAMIGLIE
Attività: informazione, promozione, accoglienza
Counseling e formazione per genitori nei servizi infanzia con la
collaborazione delle insegnanti, dei pedagogisti: sportello dello psicologo,
mediazione familiare
Azioni di sviluppo dell’associazionismo e dell’aggregazione fra
famiglie per percorsi di accoglienza, di auto mutuo aiuto, integrazione etc.
“Percorsi nascita” in collaborazione con Consultori familiari
c) CENTRI GIOCO E SOCIO-EDUCATIVI PER BAMBINI
ED ADOLESCENTI
Per offrire opportunità educative ed aggregative a bambini e ragazzi oltre
a servizi e scuola
CENTRI GIOCO PER BAMBINI PICCOLI DA 0 A 3 ANNI
Per sostenere ed aggregare famiglie spesso sole ed in difficoltà nella
conciliazione dei tempi di vita e la gestione quotidiana dei bambini
CENTRI MINORI PER BAMBINI IN DIFFICOLTÀ SOCIOFAMILIARE (per compiti, tempo libero etc.) anche in collaborazione con la
scuola, con possibilità di coinvolgimento di professionalità specifiche
(psicologi, pedagogisti etc) per una presa in carico di situazioni difficili in
integrazione con servizi socio-sanitari di riferimento
CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE ED ADOLESCENZIALE
per sperimentare -attraverso animazioni, laboratori creativi, musicali etc. modalità di relazione positiva per pre ed adolescenti, alcuni anche in situazione
di disagio sociale, familiare, scolastico.
d) CASA DELLE CULTURE: AZIONI A
SOSTEGNO DELL’INTEGRAZIONE
MULTICULTURALE
Attraverso opportunità di mediazione culturale nella scuola,
aggregazione per le famiglie, insegnamento della lingua a
bambini e adulti, azioni educative rivolte ai bambini immigrati,
con il coinvolgimento di associazioni, volontari, insegnanti,
azioni di mediazione linguistica in ambito sanitario e sociale.
e) PERCORSI DI MOBILITÀ SICURA
CASA-SCUOLA: PEDIBUS
Per sviluppare possibilità di mobilità sostenibile nel percorso casa
scuola con un accompagnamento da parte di un educatore e a turno
di genitori quali accompagnatori volontari.
f) ALTRI PROGETTI ED ATTIVITA’
Progetto “Famiglie e scuole insieme per promozione benessere e
prevenzione disagio” con scuole elementari e medie per individuare
modalità diverse di coinvolgimento delle famiglie e dei ragazzi alla vita della
scuola per una azione comune a prevenzione del disagio dei ragazzi
Tavolo di lavoro sul disagio con la partecipazione del Comune,
delle scuole ed in prospettiva di altre agenzie socio-educative
(Consorzio servizi sociali, Casa Culture, Centro famiglie etc.) e di associazioni
per mettere in rete risorse ed attività e monitorare gli interventi diversi rivolti a
famiglie e bambini nel mondo della scuola
Consigli e Consulte dei ragazzi per sviluppare partecipazione, autonomia,
conoscenza dei diritti e pratiche di cittadinanza attiva fin dalle classi della scuola
elementare.
Centri ed attività di aggregazione ludica es. ludobus capaci di
coinvolgere nel territorio bambini e famiglie.
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