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lezioniantropologia - Terapia Occupazionale

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lezioniantropologia - Terapia Occupazionale
Fondamenti di Antropologia
Corso di Laurea in Terapia Occupazionale
2010-2011
dott.ssa Fiorella Battaglia
Humboldt-Universität zu Berlin
[email protected]
Antropologia filosofica
• Che cosa è l’uomo, qual è la sua essenza, la
sua natura, qual è l’immagine dell’uomo?
• Un approccio ci è dato già dal linguaggio
quotidiano con cui noi ci riferiamo all’uomo
• Natura umana serve tanto a denotare la cifra
più alta dell’umanità quanto anche i punti più
bassi “un comportamento disumano”, “anche
un criminale è un uomo” “sono un uomo:
niente che sia umano reputo essere a me
estraneo” (Terenzio)
“Molte ha la vita forze
tremende; eppure più dell’uomo nulla,
vedi, è tremendo.
Va sul mare canuto
nell’umido aspro vento,
solcando turgidezze che s’affondano
in gorghi sonori.
E la suprema fra gli dèi, la Terra,
d’anno in anno affatica egli d’aratri
sovvertitori e di cavalli preme
tutta sommovendola.
E la famiglia lieve
degli uccelli sereni insidia, insegue
come le stirpi
ferine, come il popolo
subacqueo del mare,
scaltro, spiegando le sue reti, l’uomo:
e vince, con frodi,
vaghe pei monti le fiere del bosco:
stringe nel giogo, folta di criniera,
la nuca del cavallo e il toro piega
montano, infaticabile.
Diede a sé la parola,
il pensiero ch’è come il vento, il vivere
civile, e i modi
d’evitare gli assalti
dei cieli aperti e l’umide tempeste
dell’inospite gelo, a tutto armato
l’uomo: che nulla inerme
attende dal futuro. Ade soltanto
non saprà mai fuggire,
se pur medita sempre
nuovi rifugi a non domati mali.
Con ingegno che supera
sempre l’immaginabile, ad ogni arte
vigile, industre,
egli si volge al male
ora, ora al bene. Se le leggi osserva
della sua terra e la fede giurata
agli dèi di sua gente,
sé con la patria esalta; un senza-patria
è chi si accosta, per sua folle audacia,
al male”
Sofocle, Antigone
Salmo 8
O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua
magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio
nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
La Scuola di Atene
Immanuel Kant 1724-1804
Antropologia dal punto
di vista pragmatico
“Il campo della filosofia in questo significato cosmopolitico
si può ricondurre alle seguenti domande:
1. Che cosa posso sapere?
2. Che cosa devo fare?
3. Che cosa mi è dato sperare?
4. Che cosa è l’uomo?
Alla prima domanda risponde la metafisica, alla seconda
la morale, alla terza la religione, alla quarta l’antropologia.
In fondo però si potrebbe ricondurre tutto all’antropologia,
perché le prime tre domande fanno riferimento a quest’ultima”.
Immanuel Kant, Lezioni di Logica, 1800
Antropologia dal punto di vista
pragmatico
“Tutti i progressi nella cultura, mediante i quali
l’uomo compie la propria educazione, hanno per
fine l’applicazione delle conoscenze e delle
abilità così acquisite al loro uso nel mondo; ma
nel mondo l’oggetto più importante a cui rivolgere
questa applicazione è l’uomo, perché l’uomo è il
fine di se stesso. Quindi la conoscenza
dell’uomo, nella sua qualità di essere terrestre
dotato di ragione, merita in modo particolare di
esser detta conoscenza del mondo, benché
l’uomo sia solo una parte delle creature terrestri”.
Immanuel Kant 1798
Antropologia dal punto
di vista pragmatico
“Una dottrina della conoscenza dell’uomo, trattata
sistematicamente (antropologia), può essere condotta o da
un punto di vista fisiologico o da un punto di vista
pragmatico. La conoscenza fisiologica si propone di
indagare ciò che la natura fa dell’uomo, la pragmatica ciò
che l’uomo, in quanto essere libero, fa o può fare o deve fare
di se stesso”.
Immanuel Kant, 1798
Hochedler Herr
Werthester Freund Marcus Herz
(gegen Ende 1773)
„Ich lese in diesem Winter zum zweyten mal ein collegium
privatum der Anthropologie welches ich ietzt zu einer
ordentlichen academischen disciplin zu machen gedenke. Allein
mein Plan ist gantz anders. Die Absicht die ich habe ist durch
dieselbe die Qvellen alle Wissenschaften die der Sitten der
Geschiklichkeit des Umganges der Methode Menschen zu
bilden u. zu regiren mithin alles Praktischen zu eröfnen. Da
suche ich alsdenn mehr Phänomena u. ihre Gesetze als die
erste Gründe der Möglichkeit der modification der menschlichen
Natur überhaupt. Daher die subtile u. in meinen Augen auf ewig
vergebliche Untersuchung über die Art wie die organe des
Korper mit den Gedanken in Verbindung stehen ganz wegfällt“.
Antropologia filosofica
Il suo metodo è quello dell’osservazione
empirica, dell’analisi dei comportamenti.
La riflessione su questi fenomeni mira alla
ricerca della loro connessione ed
eventualmente a dei nessi regolari tra
loro.
Antropologia filosofica
Da un lato è circoscritta dalle ricerche
empiriche dall’altro dalle altre discipline
filosofiche come l’etica, la filosofia
politica e la pedagogia.
Antropologia filosofica
Alla base vi è la convinzione della
modificabilità della natura umana.
Wie das moralische Gesetz mit der
menschlichen Natur in Verbindung kommt
„Das Gegenstück einer Metaphysik der Sitten, als das andere Glied der
Eintheilung der praktischen Philosophie überhaupt, würde die
moralische Anthropologie sein, welche, aber nur die subjective,
hindernde sowohl als begünstigende Bedingungen der Ausführung der
Gesetze der ersteren in der menschlichen Natur, die Erzeugung,
Ausbreitung und Stärkung moralischer Grundsätze (in der Erziehung,
der Schul- und Volksbelehrung) und dergleichen andere sich auf
Erfahrung gründende Lehren und Vorschriften enthalten würde, und die
nicht entbehrt werden kann, aber durchaus nicht vor jener
vorausgeschickt, oder mit ihr vermischt werden muß: weil man alsdann
Gefahr läuft, falsche oder wenigstens nachsichtliche moralische
Gesetze herauszubringen, welche das für unerreichbar vorspiegeln,
was nur eben darum nicht erreicht wird, weil das Gesetz nicht in seiner
Reinigkeit (als worin auch seine Stärke besteht) eingesehen und
vorgetragen worden, oder gar unächte oder unlautere Triebfedern zu
dem, was an sich pflichtmäßig und gut ist, gebraucht werden, welche
keine sichere moralische Grundsätze übrig lassen, weder zum Leitfaden
der Beurtheilung, noch zur Disciplin des Gemüths in der Befolgung der
Pflicht, deren Vorschrift schlechterdings nur durch reine Vernunft a priori
gegeben werden muß“ (MS 217).
Antropologia dal punto di vista
pragmatico
Parte prima: Didattica antropologica. Del modo di
conoscere l’interno e l’esterno
dell’uomo
Libro I: Della facoltà di conoscere
Libro II: Il sentimento del piacere e del dolore
Libro III: Della facoltà di desiderare
Parte seconda: La caratteristica antropologica. Intorno al
modo di conoscere l’interno dell’uomo dal
suo esterno
Il carattere della persona
Il carattere del sesso
Il carattere del popolo
Il carattere del genere umano
Immanuel Kant 1798
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