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AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Anamnesi fisiologica e familiare • • • • • Maschio coniugato con prole 37 anni Commerciante Fumatore di 20 sigarette/die Famigliari in buona salute apparente AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Anamnesi patologica remota • 1986: diagnosi di epatopatia HCV relata • 1999: biopsia epatica: fibrosi di grado lieve. Steatosi focale • 1998: ricovero per anemia ed epato-splenomegalia con diagnosi di anemia emolitica autoimmune da autoanticorpi caldi tipo Ig G • 1998-2001: terapia con corticosteroidi ad alte dose • 2001: successiva rivalutazione ematologica con modificazione della terapia • 2001-2006: terapia con azatioprina AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Anamnesi patologica remota • 2004: episodio di microembolia polmonare con trombosi venosa profonda femoro-poplitea destra • dal 2004 assume terapia anticoagulante orale (warfarin) AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Anamnesi patologica prossima • Settembre 2006: giunge alla nostra osservazione per valutare la necessità di intraprendere un ciclo di terapia anti-virale.......... AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Esami di laboratorio all’ingresso Hb g/dL 12,3 Bil tot mg/dL 2,49 MCV fl 93,1 Bil dir mg/dL 0,78 Wbc /mmc 4010 LDH U/L 735 N% 82,8 GOT U/L 65 L% 9,5 GPT U/L 73 PLT/mmc 225 AFP ng/mL 2 INR % 3,61 Sodio mEq/L 142 Creatinina 0,93 Potassio mEq/L 4,3 Urea 0,35 TSH 0,64 Proteine 7,6 FT4 12,5 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Pattern Virale HCV Ab HCV RNA MEq/mL positivo 0,37 HCV genotipo 1b HbsAg 0 Anti HBs 0 Anti HBc negativo Anti HBc Ig M 0,53 HBe Ag negativo Anti HBe negativo AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Autoimmunita’ ANA --- AMA --- SMA --- Ab Anti-ribosomi --- Ab Anti-reticolina --- Ab Anti-microsomi --- ENA --- Ab Anti-DNA +-- ANCA C 0,1 U/ml v.n. <2 ANCA P v.n. <6 0,2 U/mL Ab Anti Tpo v.n.<34 Ab Anti Tg v.n. <115 7 IU/mL Ab antitransglutaminasi IgA 1 v.n.<5 IgG 1 v.n.<30 628 IU/mL Test di Coombs Diretto: quadro compatibile con MEA da IgG. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Ecografia Addome AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Ecografia addome Il Fegato è di dimensioni ai limiti della norma con profili regolari ed ecostruttura lievemente addensata. Piccola calcificazione di 13 mm in corrispondenza del III segmento. Le vene sovraepatiche sono di calibro regolare e mostrano flusso normodiretto trifasico. La vena cava inferiore è di calibro nei limiti della norma, collassabile rispetto agli atti respiratori con flusso normodiretto. La colecisti è normodistesa e non contiene calcoli. VBP e VBI non dilatate. L’asse meso-spleno-portale è di calibro regolare, con flusso normodiretto di velocità nei limiti della norma. Il pancreas è di dimensioni e struttura nella norma. Non ectasie del dotto di Wirsung. La milza è di morfologia nella norma di dimensioni aumentate (diametro long 19 cm. area di 154 cmq) ad ecostruttura omogenea. A vescica parzialemnte distesa non si osservano alterazioni di parete né del contenuto. La prostata è di dimensioni nella norma senza alterazioni morfostrutturali. Non versamento libero addominale. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Rx Torace ECG ECG : ritmo sinusale FC = 85 bpm Rx Torace: non lesioni p-p. OCV nei limiti AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE A) Terapia anticoagulante orale in corso da circa due anni B) Anemia emolitica autoimmune in terapia con immunosoppressore (in antitesi con l’eventuale terapia per l’infezione da HCV) AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico TERAPIA ANTICOAGULANTE (1) Antithrombotic Therapy for Venous Thromboembolic Disease The Seventh ACCP Conference on Antithrombotic and Thrombolytic Therapy Harry R. Büller, MD, Chair; Giancarlo Agnelli, MD; Russel D. Hull, MBBS, MSc, FCCP; Thomas M. Hyers, MD, FCCP; Martin H. Prins, MD and Gary E. Raskob, PhD 5.1.2. For patients with a first episode of idiopatic PE we reconmend treatment with a VKA at leats 6 to 12 months (Grade 1 A) AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico TERAPIA ANTICOAGULANTE (1) In base alle linee guida per il trattamento della TVP ed EP, abbiamo sospeso la terapia con warfarin e dopo 7 gg dalla sospensione sono stati eseguiti i prelievi ematici per lo screening coagulativo. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico TERAPIA ANTICOAGULANTE (2) Screening coagulativo Ricerca fenomeno Lupus Anticoagulant LAC dPTT (fosolipidi diluiti) v.n.<1,25 dPTT (Test di miscela) v.n. <1,30 3,14 2,62 dPTT (fosolipidi concentrati) v.n.<1,20 1,18 DRVVT (fosolipidi diluiti) v.n.<1,25 1,78 DRVVT (Test di miscela) v.n.<1,30 1,66 DRVVT (fosolipidi concentrati)v.n.<1,05 1,05 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico TERAPIA ANTICOAGULANTE (3) Sindrome da Anticorpi Anti-Fosfolipidi Per la diagnosi occorre almeno un criterio laboratoristico ed uno clinico. Criteri clinici: • trombosi vascolari: uno o piu’ episodi di trombosi arteriose, venose o dei piccoli vasi in qualsiasi distretto • Patologia ostetrica: morti fetali, preeclampsia, aborti Criteri laboratoristici: • Anticorpi anti cardiolipina in due o più occasioni ad almeno 8 settimane di intervallo • Lupus Anticoagulant positivo in due o più occasioni ad almeno 8 settimane di intervallo AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico TERAPIA ANTICOAGULANTE (4) Sindrome da Anticorpi Anti-Fosfolipidi Elevati livelli di anticorpi anti-cardiolipina sono stati descritti in diverse percentuali fra i pazienti con infezione HCV ( Rodi et al, Prieto et al, Sthoeger et al…). Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato trombosi Molte sono le ipotesi patogenetiche: sembra che le componenti virali agiscano con una sorta di mimetismo molecolare scatenando una reazione autoimmune che comprenderebbe anche la produzione di anticorpi antifosfolipidi AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Dopo circa 20 giorni dalla sospensione della terapia con warfarin , il paziente riferisce comparsa di dolore alla gamba destra Eco Doppler venoso urgente: trombosi parziale della femorale comune e superficiale AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico TERAPIA ANTICOAGULANTE (5) Sindrome da Anticorpi Anti-Fosfolipidi AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi ANEMIA EMOLITICA AUTOIMMUNE (1) Nonostante le numerose patologie extraepatiche associate all’infezione da HCV, solo pochi casi isolati di anemia emolitica autoimmune sono stati segnalati. (Hematol J 2004; 5(4) : 364-6. Hepatogastroenterology 2000 sep-oct :47 (35) : 1422-4). AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico ANEMIA EMOLITICA AUTOIMMUNE (2) Per escludere una patologia linfoproliferativa associata è stata eseguita una biopsia osteomidollare. Esame istologico: midollo osseo riccamente cellulato per l’età , con prevalenza dell’eritropoiesi e abbondante megacariocitopoiesi. Non evidenza di affezione sostitutiva nelle sezioni esaminate. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico ANEMIA EMOLITICA AUTOIMMUNE (3) In accordo con i colleghi ematologi si è tentato di sospendere gradualmente la terapia con azatioprina, in previsione del trattamento anti-virale, ma in seguito ad un peggioramento dell’attività di emolisi è stato possibile solo ridurne il dosaggio (150 mg/die => 100 mg/die). Hb g/dL MCV fl Wbc /mmc N% L% 9,7 97,5 3260 80,2 11,7 Bil tot mg/dL Bil dir mg/dL 3,41 0,86 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Conclusioni Caso clinico Nonostante la complessità del paziente e la concomitante terapia immunosoppressiva ed anticoagulante, nella speranza che il trattamento dell’infezione da HCV potesse giovare anche all’anemia emolitica, è stato intrapreso un ciclo di terapia antivirale con peginterferone e ribarivarina. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Caso clinico Effetti collaterali comuni della terapia con IFN+Ribavirina EMATOLOGICI: anemia, neutropenia, piastrinopenia GASTROINTESTINALI: diarrea, nausea, inappetenza, calo ponderale SINTOMI INFLUENZALI: febbre, cefalea, mialgie, artralgie Depressione, ansia, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione Eruzione cutanea (Ribavirina) Astenia AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI BOLOGNA POLICLINICO S.ORSOLA - MALPIGHI U.O. di MEDICINA INTERNA Direttore: Prof. Luigi Bolondi Conclusioni Caso clinico Dopo circa venti giorni di terapia il paziente sta bene, non si è verificata anemizzazione né leuco-piastrinopenia marcata Hb g/dL MCV fl Wbc /mmc N% L% 11,2 96,7 3790 79,5 11,8 Bil tot mg/dL Bil indir mg/dL PLT/mmc GOT U/L GPT U/L 2,61 2,61 118000 44 40 Eco- (color) doppler venoso Da effettuare entro 24 ore per: •Sospetta TVP (Score di Wells) •Flebite superficiale di coscia Perché è urgente la diagnosi/esclusione di TVP? In caso di TVP è necessaria un’immediata anticoagulazione • • • • • Il rischio di recidiva-estensione in assenza di anticoagulazione è molto elevato: 1° mese = 40% 2° “ = 10% 3° “ = 10% L’anticoagulazione riduce = - il rischio di recidive dell’80% (Kearon & Hirsh 1997) - l’incidenza di E.P. fatale al 0,4% (Douketis 1998) TVP/EP acuta e rischio di recidiva • • L’anticoagulazione deve essere adeguata sin dall’inizio Una bassa qualità della terapia eparinica durante i primi giorni si associa a più frequenti recidive, anche se in seguito la TAO è ben condotta (Hull e coll., Arch Intern Med 1997) Il trattamento anticoagulante comporta un rischio emorragico che deve essere evitato se assente TVP Obiettivi dell’iter diagnostico di TVP Individuare chi: • • • necessita di immediato trattamento anticoagulante non necessita di alcun trattamento anticoagulante deve essere riesaminato perché può aver bisogno di un trattamento anticoagulante Stima dei casi con sospetta TVP • • • Vere TVP: Sospette TVP: 1/1000 persone/anno 5/1000 persone/anno Nella città di Bologna (450.000 abitanti): 2.200 sospette TVP/anno (solo considerando soggetti ambulatoriali) DIAGNOSI TEMPESTIVA DI TVP PROSSIMALE I SEGNI E I SINTOMI NON SONO SPECIFICI L’ESAME OBIETTIVO E LA STORIA CLINICA NON SONO DIAGNOSTICI DI TVP (INDIVIDUANO SOLO IL GRADO DI PROBABILITA’ CLINICA) OCCORRE UNA DOCUMENTAZIONE OGGETTIVA Probabilità clinica pre-test (Wells et al. Lancet 1997, modificato) Cancro in atto Paralisi, paresi o immobilizzazione arto inf. Allettamento > 3 gg o chir. maggiore (1 m.) Dolorabilità lungo il sistema venoso profondo Edema di tutto l’arto Gonfiore del polpaccio (diff. 3 cm) Edema improntabile (arto sintomatico) Circolo collaterale superf. (non vene varicose) Diagnosi alternativa Probabilità: Alta = 3 (75% TVP); Media = 1-2 (17%); Bassa = 0 o [1] [1] [1] [1] [1] [1] [1] [1] [- 2] Mezzi ottimali per la diagnosi di TVP • • • • Non invasivi Di rapida esecuzione Applicabili ad un alto numero di casi Sicuri nell’escludere la TVP Ultrasonografia Compressibilità – unico criterio validato (CUS) • • • • Accurata per la TVP prossimale Meno accurata per la distale Migliori risultati con color-doppler Non-conclusiva nel 0-5% dei casi Sensibilità della CUS verso TVP prossimale o distale isolata Sensibilità TVP Prossimale TVP Distale isolata 97% (96-98) 73% (54-93) (review di Kearon et al., Ann Intern Med 1998) Problemi diagnostico-terapeutici della TVP dell’arto inf. Strategia Validata: • Diagnosticare e trattare immediatamente le TVP prossimali • Controllare che le distali non diventino prossimali Strategia spesso impiegata da Angiologi: • Esaminare tutto l’asse venoso incluso il polpaccio, diagnosticare (e trattare subito) le distali isolate Sospetta TVP: cosa fare I° • • • Applicare score di Wells - storia clinica (tumore, immobilizzazione, chirurgia, ormoni) - segni e sintomi: monolaterali (rara TVP bilat.) dolore, gonfiore, edema imrpontabile, colorazione cutanea, vene dilatate ecc. - segni e sintomi di E.P. Distinguere da varicoflebite Distinguere da insufficienza venosa cronica (discromia, ulcere ecc.) pillola e Sospetta TVP: cosa fare II° • • • Se alta-media probabilità e/o presenza di sintomi di E.P.= inviare ad accertamenti urgenti Se alta probabilità o sintomi di E.P.= dosi piene di EBPM (100 UI s.c. x 2 al dì) fino ad esecuzione degli accertamenti Se bassa probabilità = valutare l’andamento clinico, eventuali antinfiammatori. Sospetta TVP: cosa non fare • • • • • Non applicare lo score della probabilità clinica Rimandare gli accertamenti se alta-media probabilità clinica o sintomi di E.P. Prescrivere eparina (EBPM) in attesa di valutare l’andamento clinico Prescrivere dosi insufficienti di eparina (EBPM) Impacchi caldo/umidi; allettamento obbligato; antibiotici Perché è urgente esaminare un paziente con flebite della grande safena di coscia (TVS)? TVS: storia naturale e rapporto con TEV • • • • • Associazione con TVP occulta Tendenza alla progressione Estensione al circolo profondo cross safeno-femorale cross safeno-popliteo comunicanti Complicanze emboliche Associate a 1° o recidiva di TVP Sviluppo di una TVP successiva in corso di TVS isolata Autore n % 30/263 11 Bounameaux & Reber-Wasem, 1997 9/520 1.7 Blumenberg, 1998 6/232 2.6 Belcaro et al, 1999 6/78 7.6 5/112 4.5 Chengelis et al, 1986 Decousus et al, 2001 Follow-up da 10 giorni a 3 mesi TVS ed Embolia Polmonare Associazione stimata tra 0% e 17% (Sullivan et al. J Am Coll Surg 2001) TVS: frequenza di concomitante EP Sintomatica • Lutter 1991 • Barrellier 1993 • Blumenberg 1998 • Gillet 2001 Ricercata con scintigrafia • Bosson 1992 • Verlato 1999 4% 11% 0,5% 3% 49% 33% Flebite della Grande Safena di coscia: rischi e che fare • • • • • • Diagnosi facile; difficile stabilire dove arriva il trombo (spesso molti cm sopra i sintomi) Rischio embolico; coinvolgimento vene profonde Richiedere ecodoppler per stabilire il livello Terapia ancora non standardizzata Se prossimità cross: valutare legatura; Sempre terapia anticoagulante piena, controllo ecodoppler dopo 7 gg e valutare andamento Flebite superficiale di gamba Esame consigliato entro 7 gg DIAGNOSI: algoritmo diagnostico Probabilità clinica pre-test di TVP TVP NON probabile (score ≤ 2) TVP probabile (score > 2) D-dimero D-dimero + - + - ECO NO TVP ECO ECO + - Tp con TAO NO TVP + - NO TVP Tp con TAO ECO dopo 1 sett - + NO TVP + Scarvelis, Wells. Diagnosis and treatment of deep-vein thrombosis. CMAJ 2006 TERAPIA RACCOMANDAZIONI: trattamento 1. Terapia della TVP a. Trattamento iniziale della TVP acuta dell’arto inferiore • Nei pazienti con diagnosi di TVP si raccomanda terapia a breve termine con eparine a basso peso molecolare (LMWH) s.c. o eparine non frazionate (UFH) e.v. o s.c. (Grado 1A) • In pazienti in cui il sospetto clinico di TVP sia alto si raccomanda di iniziare il trattamento anticoagulante in attesa dei risultati dei test diagnostici. (Grado 1C+) • Si raccomanda di mantenere il trattamento iniziale con LMWH o UFH per almeno 5 giorni. (Grado 1C) • Si raccomanda di iniziare la terapia anticoagulante orale (TAO) insieme all’eparina e di sospendere quest’ultima quando l’INR sia stabilmente superiore a 2.0. (Grado 1A) RACCOMANDAZIONI: trattamento b. UFH e.v. per il trattamento iniziale della TVP • Se si opta per il trattamento con UFH e.v., si raccomanda la somministrazione tramite infusione continua con aggiustamento del dosaggio in base all’allungamento dell’aPTT, corrispondente a livelli plasmatici di eparina da 0.3 a 0.7 UI/ml. (Grado 1C+) c. UFH s.c. per il trattamento iniziale della TVP • In pazienti con TVP acuta la somministrazione s.c. dell’eparina non frazionata è una valida alternativa alla stessa somministrata e.v. (Grado 1A) RACCOMANDAZIONI: trattamento d. LMWH per il trattamento iniziale della TVP • In pazienti con TVP acuta si raccomanda il trattamento iniziale con LMWH s.c. 1 o 2 volte al giorno in regime ambulatoriale se possibile (Grado 1C) o in regime di ricovero se necessario. (Grado 1A) • In pazienti trattati con LMWH non è necessario il monitoraggio routinario della terapia tramite il dosaggio dell’attività anti-Xa. (Grado 1A) • In pz con insufficienza renale di grado severo si suggerisce il ricorso all’eparina non frazionata (Grado 2C) e. Trombolisi nel trattamento iniziale della TVP • In pazienti con TVP si raccomanda di NON ricorrere routinariamente al trattamento trombolitico e.v. (Grado 1A) • In pazienti selezionati (TVP ileo-femorale massiva con rischio di necrosi gangrenosa dell’arto) si suggerisce la trombolisi e.v. (Grado 2C) RACCOMANDAZIONI: trattamento f. Trombolisi con catetere nel trattamento iniziale della TVP • In pazienti con TVP si raccomanda di NON ricorrere routinariamente alla trombolisi con catetere. (Grado 1C) • Si suggerisce che questo trattamento venga riservato a pazienti selezionati (ovvero a rischio di necrosi gangrenosa). (Grado 2C) g. Trombectomia chirurgica nel trattamento iniziale della TVP • In pazienti con TVP si raccomanda di NON ricorrere routinariamente alla trombectomia venosa. (Grado 1C) • In pz selezionati, ovvero pazienti con TVP ileo-femorale massiva a rischio di necrosi gangrenosa, si suggerisce il ricorso alla trombectomia venosa. (Grado 2C) RACCOMANDAZIONI: trattamento h. Filtro cavale nel trattamento iniziale della TVP • Si raccomanda di NON ricorrere routinariamente al filtro cavale in associazione alla terapia anticoagulante. (Grado 1A) • Si suggerisce il posizionamento del filtro cavale in pazienti che presentino controindicazioni alla terapia anticoagulante o che sviluppino complicanze in seguito ad essa (Grado 2C), così come in pazienti con episodi ricorrenti di TVP nonostante una adeguata scoagulazione. (Grado 2C) RACCOMANDAZIONI: trattamento i. Agenti anti-infiammatori non steroidei (FANS) per il trattamento iniziale della TVP • Per il trattamento iniziale della TVP si raccomanda di non ricorrere all’utilizzo dei FANS. (Grado 2B) j. Immobilizzazione • In pazienti con TVP si raccomanda la precoce mobilizzazione (se tollerata). (Grado 1B) RACCOMANDAZIONI 2. Trattamento a lungo termine della TVP acuta a. Anticoagulanti orali per il trattamento a lungo termine della TVP • Per i pazienti al primo episodio di TVP secondario a fattori di rischio reversibili si raccomanda il trattamento a lungo termine con anticoagulanti orali per 3 mesi. (Grado 1A) • Per i pz al primo episodio di TVP idiopatica si raccomanda il trattamento con anticoagulanti orali per almeno 6-12 mesi. (Grado 1A) • Si suggerisce che nei pazienti al primo episodio di TVP idiopatica si consideri la possibilità del trattamento indefinito con anticoagulanti orali. (Grado 2A) • Per i pazienti con TVP e neoplasia si raccomanda il ricorso alle LMWH per i primi 3-6 mesi del trattamento anticoagulante a lungo termine (Grado 1A). Per questi pazienti si raccomanda la durata indefinita del trattamento anticoagulante. (Grado 1C) RACCOMANDAZIONI • Per i pazienti al primo episodio di TVP in cui sia stata documentata la presenza degli anticorpi antifosfolipidi o che presentino 2 o più condizioni trombofiliche (es. mutazione del fattore V di Leiden associata a mutazione genetica 20210 della protrombina) si raccomanda il trattamento per 12 mesi (Grado 1C+). In questi pazienti si suggerisce comunque la durata indefinita del trattamento anticoagulante. (Grado 2C) • Per i pz con 2 o più episodi di TVP documentata si suggerisce la durata indefinita del trattamento. (Grado 2A) • Si raccomanda che il dosaggio degli anticoagulanti orali sia aggiustato sulla base dell’INR (target. 2.0-3.0) per tutta la durata del trattamento (Grado 1A). RACCOMANDAZIONI 3. Sindrome post-trombotica a. Calze elastiche per la prevenzione della sindrome posttrombotica • Si raccomanda l’utilizzo delle calze elastiche compressive che alla caviglia esercitino una pressione di 30-40 mmHg, durante i 2 anni successivi all’episodio di TVP. (Grado 1A) Eco- (color) doppler venoso Urgenza • Definizione “tentativa” Una condizione associata a rischio elevato generale e/o d’organo e che si giova di una terapia tempestiva Talvolta la terapia può/deve essere intrapresa in attesa della conferma diagnostica