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STRUMENTI DI PROMOZIONE
STRUMENTI DI PROMOZIONE nel servizio Informagiovani 26 giugno 2009 ASCOLTO COMUNCAZIONE LINGUAGGI ORIENTAMENTO NEGOZIAZIONE … COMUNICAZIONE PUBBLICA, PROMOZIONE & MARKETING 26 giugno 2009 IL PERCORSO STORICO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA le principali ragioni legate allo sviluppo del concetto di comunicazione pubblica le fasi storiche che hanno contraddistinto, l’evoluzione della comunicazione pubblica i presupposti normativi di una nuova e positiva interpretazione della comunicazione pubblica 26 giugno 2009 IL PERCORSO STORICO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA I passaggi storici di maggiore rilievo > • comunicazione pubblica in funzione “propagandistica” • ciclo della comunicazione a senso unico, o meglio, del “modello informativo unidirezionale” • “comunicazione bidirezionale” 26 giugno 2009 Percorso normativo Legge 400/1988 (articolata riforma della Presidenza del Consiglio si istituisce, tra l’altro, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria) Legge 67/1987 - Rinnovo della Legge 5 agosto 1981 n. 416 (stampa scritta) Legge 223/1990 (emittenti radiofoniche e televisive) Legge 142/1990 (atti pubblici nella P.A.) Legge 241/1990 (nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, attivazione URP) Dlgs 29/93 (trasparenza e orientamento innovativo della PA in materia di relazione con il pubblico) L. 150/00 (Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni, istituzionalizza dunque l’area della comunicazione pubblica; diversifica le attività e le finalità di informazione da quelle di comunicazione; interazione fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini) Direttiva Frattini del 7 febbraio 2001 (pianificazione delle attività di comunicazione dell’Ente attraverso la redazione del Piano di comunicazione)26 giugno 2009 E per finire …: la comunicazione pubblica si pone 4 finalità: • Informare • Comunicare • Educare • Promuovere l’immagine dell’ente 26 giugno 2009 Risultati - Apertura di sportelli polifunzionali - Si forniscono al cittadino un ampio spettro di info - Si comunicano procedure e documenti necessari all’espletamento di pratiche e fornitura di modulistica - Si stabiliscono tempi per l’espletamento di azioni immediate o differite - Marketing diventa attività fondamentale dell’Ente Pubblico e soprattutto dei SERVIZI PUBBLICI 26 giugno 2009 Il servizio 26 giugno 2009 LA DEFINIZIONE DEL SERVIZIO “è un’attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile che normalmente, ma non necessariamente, ha luogo nell’interazione tra cliente e impiegato e/o risorse fisiche o prodotti e/o sistemi di fornitura del servizio, che viene fornita come soluzione ai problemi del cliente” 26 giugno 2009 LE 5 CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL SERVIZIO A Intangibilità B Contestualità C Inseparabilità 26 giugno 2009 D Variabilità E Deperibilità INTANGIBILITA’ L’intangibilità rende spesso più difficile per l’acquirente e il cliente una chiara identificazione e valutazione dell’oggetto della negoziazione e delle prestazioni che otterrà, così come è invece possibile nel caso dei prodotti fisici ...CHE COSA E’ ….? ... CHE COSA ACQUISTA IL CLIENTE? Ogni acquisto è un acquisto di “promesse” di prestazione “Rischio percepito” dal cliente Nei servizi il rischio percepito è normalmente più elevato 26 giugno 2009 …INTANGIBILITA’ Compito di chi offre un servizio è perciò quello di “Rendere tangibile l’intangibile” abbassando la sensazione di rischio Perciò ... percepito dal cliente. Ciò mediante: Il luogo ove avviene la prestazione del servizio Le persone che erogano il servizio Le attrezzature Il materiale informativo ... OCCORRE CIOE’ CURARE LA “GESTIONE DELL’EVIDENZA” 26 giugno 2009 CONTESTUALITA’ • Nei servizi la produzione ed il consumo di solito coincidono • Questa contestualità consente solo in parte di separare l’attività di produzione da quella di tipo “commerciale” e di relazione diretta con il cliente Alta contestualità Parziale contestualità produzione/consumo • Riparazione di autovetture produzione/consumo • Trasporto di persone 26 giugno 2009 … CONTESTUALITA’ Categoria” professionale fondamentale: il personale di front-line. Tutto il personale di contatto con la clientela diventa personale di front-line E’ comunque necessario misurare la qualità dell’erogazione del servizio: •gli standard di riferimento •i controlli a campione •la valutazione delle capacità degli addetti •misurare la qualità del servizio direttamente sul cliente 26 giugno 2009 INSEPARABILITA’ Il servizio viene spesso espletato solo tramite l’interazione tra produttore e cliente, così che quest’ultimo diventa parte integrante del momento di fornitura del servizio 26 giugno 2009 INSEPARABILITA’ L’incontro con il cliente è un vero e proprio “Momento della verità”: è ciascuna occasione nella quale il cliente interagisce con il fornitore del servizio e si fa un’idea della qualità complessiva dell’Azienda/Ente Attività eseguite dal fornitore Momento della verità 26 giugno 2009 Attività che il cliente esegue in proprio I “MOMENTI DELLA VERITA’” • E’ fondamentale “gestire” il rapporto e “preparare” il cliente Perciò ... • I servizi sono spesso “people - intensive” e quindi il personale deve essere gestito come il fattore produttivo primario • Il cliente tende a identificare il servizio con la persona stessa che lo gestisce • I servizi sono sottoposti a valutazioni soggettive da parte dei clienti che devono essere sensibilizzati e educati “Gestire” il servizio al cliente vuol dire in gran parte 26 giugno 2009 informare, comunicare e motivare il personale I MOMENTI DELLA VERITA’ (ESEMPIO). LA VISITA A UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO Si identifica il negozio Aspetto esterno del punto vendita Aspetto interno del punto vendita, del personale, della clientela Tempo di attesa Atteggiamento del personale Si entra e si è accolti Ci si rivolge a un addetto Tempo di attesa Facilità di reperimento Si chiede quello che si cerca Si esamina quanto viene proposto Si provano uno o più capi Comportamento del personale Qualità, assortimento prodotti Prezzi Comportamento del personale Disponibilità/comodità locali prova Tempi di attesa Comportamento del personale Scelta modalità pagamento Si paga, si Comportamento del personale ritira il pacchetto e si esce26 giugno 2009 Tempi di attesa Qualità del confezionamento VARIABILITA’ Per i sevizi esiste una forte dipendenza da chi, come, dove e quando vengono prestati Spesso le prestazioni variano da produttore a produttore, da cliente a cliente e di giorno in giorno 26 giugno 2009 VARIABILITA’ perciò... OBIETTIVO PRIORITARIO E’ QUELLO DI “STANDARDIZZARE” LA QUALITA’ DEI RAPPORTI ATTRAVERSO: Manuali, procedure Addestramento del personale ... 26 giugno 2009 RIASSUMENDO VI SONO ALCUNI ASPETTI CHE NEI SERVIZI SONO FONDAMENTALI (L’importante è trovare quelli critici per ogni “mercato”) A Gestione evidenza B C Importanza frontline e individuazione momenti della verità Definizione di standard di erogazione 26 giugno 2009 D Capacità di programmazione Dal servizio alla comunicazione promozione e pubblicizzazione del servizio 26 giugno 2009 COMUNICAZIONE E PROMOZIONE: Il servizio pubblico oltrechè ideato, progettato, ecc. va comunicato la comunicazione diventa obbligo, informare diventa fondamentale. Tutti i mezzi di comunicazione e promozione (radio, tv, sponsorizzazione, materiale, ecc.) sono importanti e l’impatto tecnologico e informatico permette vantaggi enormi. 26 giugno 2009 EEPP: ha funzione socio-pubblica, profitto pubblico-sociale (soddisfare richieste clienti); ciò richiede: definizione di mission chiara e chiari obiettivi e coinvolgimento mission chiara - tiene uniti quanti operano nell’EEPP, - è facilmente comunicabile - è di grande aiuto per il marketing pubblico. 26 giugno 2009 • • • • • • • • • • • • • • SUCCESSO DELL’AZIONE DI MARKETING DI UN EEPP: rispetto della mission aconfessionalità e apoliticità assenza di profitto responsabilità (cade sugli amministratori) regolamentazione (norme regolano erogazione) integrazione e concertazione trasparenza accoglienza imprenditorialità territorialità attualità equilibrio finanziario ottimizzazione delle risorse competitività 26 giugno 2009 MP: GIUSTA TECNICA CHE … permette ad un EEPP di raggiungere strategicamente la sua domanda e di soddisfarla in maniera ottimale L’applicazione del marketing tecniche di risponde a: - esigenze clienti - e direttive (v. Dlgs 29/93 e Bassanini 127/97 e succ. modifiche che indirizzano l’AAPP verso il M., infatti l’AAPP richiede funzionalità, produttività, efficienza, economicità, gestione aziendale (che sono obiettivi di Marketing) M= legame intelligente 26 giugno 2009 fra domanda e offerta MP: GIUSTA TECNICA CHE… Ruolo del Marketing è strategico se viene fatto in modo costante, strategico, attuale, offrendo soluzioni efficaci che accompagnano l’offerta; ma non è mercatizzazione! 26 giugno 2009 MP: GIUSTA TECNICA CHE… Obiettivi del MP: ottenimento dei consensi miglioramento della vita del cliente recupero e rinforzo del legame dà maggiore trasparenza rivitalizza attività EEPP le dà gestione imprenditoriale supporta immagine permette di conseguire obiettivi dell’EE soddisfa e crea consenso. 26 giugno 2009 MARKETING “Processo svolto per creare, distribuire, promuovere e prezzare beni, servizi e idee al fine di facilitare relazioni di scambio soddisfacenti con i clienti in un ambiente dinamico” 26 giugno 2009 MARKETING Il marketing è un processo complesso di cui la comunicazione è una parte 26 giugno 2009 MARKETING Si propone di sviluppare scambi soddisfacenti da cui traggano beneficio sia i clienti che le imprese Il marketing non è solo vendita, anche se il suo scopo ultimo è vendere! 26 giugno 2009 MARKETING Le organizzazioni concentrano generalmente i propri investimenti di marketing su un gruppo specifico di clienti: il mercato target 26 giugno 2009 MARKETING È più che la semplice pubblicità! Implica lo sviluppo e la gestione di un prodotto capace di soddisfare i bisogni dei clienti 26 giugno 2009 MARKETING Queste attività sono pianificate, organizzate, implementate e controllate per soddisfare i bisogni dei clienti all’interno del mercato target Marketing mix 26 giugno 2009 IL MARKETING MIX DEI SERVIZI PUNTO VENDITA PROCESSI PRODOTTO PROMOZIONE PREZZO procedure, meccanismi, attività, sistema operativo PHYSICAL EVIDENCE l’ambiente in cui è erogato il servizio e tutti i componenti tangibili usati per facilitare il processo 26 giugno 2009 PERSONE fornitori, clienti serviti e clienti potenziali LE NUOVE 3 “P” PROCESSI PERSONE • FLUSSO DELLE ATTIVITA’ (standardizzate, personalizzate) • PERSONALE - Reclutamento - Motivazione - Incentivazione - Collaborazione - Formazione • CLIENTI • COMUNICAZIONE DI CULTURA E VALORI • NUMERO DI PASSAGGI (semplici, complessi) • GRADO DI COINVOLGIMENTO DEL CLIENTE • TECNOLOGIA PRESENZA UMANA PHYSICAL EVIDENCE • DESIGN DEGLI AMBIENTI (estetica, funzionalità, condizioni ambientali) • ATTREZZATURE • SEGNALETICA • ABBIGLIAMENTO DEGLI ADDETTI • ALTRO (rapporti, biglietti da visita, brochure, carta del servizio, …) 26 giugno 2009 ….. analisi interna di mktg comprende tutte le informazioni di mktg riguardanti l’aziendaente – risultati acquisiti – potenzialità interne – risorse tangibili – risorse intangibili – debolezze – organizzazione – professionalità – strategia ..................................… allo scopo di valutare i propri: – punti di forza – punti di debolezza 26 giugno 2009 E ALLORA? Possiamo applicare principi e strumenti del marketing ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione? 26 giugno 2009 La politica di comunicazione e promozione per assolvere egregiamente il proprio compito deve tenere conto di importanti variabili: - Missione dell’ente pubblico - Tipicità del servizio pubblico - Rispetto di quanto evidenziato nella ricerca di mercato - Segmento mirato dei possibili destinatari - Difficoltà di controllo dell’efficacia di comunicazione e promozione 26 giugno 2009 È necessario ricordare che: Fare marketing significa studiare i bisogni della domanda nel mercato di riferimento, in modo da realizzare, in un contesto aziendale, Il marketing non è solo pubbliche relazioni Il marketing è anche previsione del futuro Il marketing lavora in un’ottica di medio periodo 26 giugno 2009 NEL PRIVATO E NEL PUBBLICO 1 Consumatore/utilizzatore Cittadino 2 Prodotto/Servizio Servizio – Prestazione Adempimento obblighi Soddisfazione Soddisfazione Possibilità di adempimento 4 Scambio Reciprocità 5 Mercato Contesto di monopolio Contesto di scelta 6 Azienda 3 Pubblica Amministrazione Azienda pubblica 26 giugno 2009 PROCESSO DI MARKETING PUBBLICO: Permette di: • • • • • • • • • conoscere mercato pubblico identificare richieste predisporre servizio da erogare definire segmento target (cittadini utenti, gruppi organizzati, imprese) posizionare ente e offerta attivare marketing mix pianificare controllare correggere. 26 giugno 2009 PERCHE’ E’ UTILE UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA? - Costringe a selezionare le priorità (individuando gerarchie tra le materie comunicabili) - Sviluppa un ragionamento sui destinatari - Fa conoscere i mezzi a disposizione - Perfeziona il linguaggio - Pone questioni di ricerca (per orientare le attese, per misurare profili qualitativi e quantitativi dell’impatto) 26 giugno 2009 Quindi LE POLITICHE DI MARKETING possono aiutare a: - Anticipare la domanda e quindi ad attrezzare le strutture pubbliche con le tecnologie necessarie a portare miglioramenti nell’erogazione dei servizi e indurre comportamenti del personale adeguati alla soddisfazione del cliente - Affrontare il problema delle punte di domanda (con azioni di ridistribuzione controllata della domanda e tramite soluzioni di ricerca operativa adeguate ai livelli di complessità) - Adottare modalità di erogazione dotate di elasticità, flessibilità tecnica e organizzativa. 26 giugno 2009 STRATEGIA Il raggiungimento di risultati richiede una vera propria strategia di comunicazione: 1. DEFINIZIONE DI OBIETTIVI 2. ANALISI DEI PUBBLICI DI RIFERIMENTO, AL FINE DI REALIZZARE UNA SEGMENTAZIONE OCULATA 3. DEFINIZIONE DEL CONTENUTO DELLA COMUNICAZIONE 4. SCELTA DEGLI STRUMENTI E DEI CANALI 5. MISURAZIONE DEI RISULTATI 26 giugno 2009 1. DEFINIZIONE DI OBIETTIVI Cosa voglio promuovere … Necessario pianificare! 26 giugno 2009 Programma d’azione definizione analitica di tutte le attività necessarie all’attuazione delle strategie >> alle realizzazione degli obiettivi, in particolare: • tempificazione analitica delle diverse attività • loro successione logica • definizione delle risorse necessarie • assegnazione delle responsabilità • quantificazione delle implicazioni economiche (fabbisogni e prestazioni) forniscono la misura della efficienza organizzativa dell’azienda 26 giugno 2009 LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA Per pianificazione strategica si intende “la determinazione di obiettivi a lungo termine e l’identificazione di opportune linee di azione (strategie). Gli esiti di queste operazioni vengono poi messi in relazione, le risorse economiche e organizzative a disposizione dell’ente al fine di garantire un adeguato profitto” e che nella PA si traduce in erogazione adeguata di servizi: (anche) profitto diretto (anche) profitto indiretto, cioè valorizzazione di assets a vantaggio dell’economia privata che diventa poi in ricchezza pubblica 26 giugno 2009 26 giugno 2009 2. ANALISI DEI PUBBLICI di riferimento, al fine di realizzare una segmentazione oculata: 26 giugno 2009 La segmentazione 26 giugno 2009 scelta dei segmenti Ossia: identificazione di selezionati gruppi di clienti/utilizzatori con caratteristiche e esigenze omogenei ai quali il nostro ente intende rivolgersi. Variabili di segmentazione: • socio-demografiche (età, sesso, nazionalità, frequenza percorsi di studio, status occupazione, …) • geografiche (territorio, dimensione, popolazione) • comportamento e tipi di esigenze • psicografica (stili di vita e caratteri della 26 giugno 2009 personalità) Segmentare significa differenziare il progetto di comunicazione in relazione alle diverse tipologie di utenza interessate dal messaggio Segmentare l’utenza = limitare e evitare l’”inflazione comunicativa” Individuare target 26 giugno 2009 Target “Il target è il segmento di mercato che si vuole raggiungere. Per identificarlo bisogna conoscere i tratti più significativi dei consumatori che formano il mercato obiettivo del prodotto” 26 giugno 2009 …target = segmento obiettivo tipologia/e di clienti/utilizzatori ai quali l’azienda intende rivolgersi con le proprie mission e strategia di mktg caratteri peculiari: • è interno al segmento di clienti di riferimento • è costituito da clienti/utilizzatori con caratteristiche/comportamenti comuni • permette di ottimizzare la strategia di marketing • dev’essere coerente con le linee di fondo • verso di esso sono concentrate le azioni di mktg 26 giugno 2009 Individuazione del target identificazione del segmento al quale indirizzare o comunicare le proprie politiche di mktg per ottenerne le preferenze d’acquisto ogni segmento può diventare un target o mercatoobiettivo i segmenti/target non hanno confini né potenzialità di accesso definite i segmenti/target sono in continua evoluzione i segmenti/target possono essere più d’uno tanto più è precisato il target tanto maggiore è la produttività 26 giugno 2009 delle politiche di mktg !!! Posizionamento definizione del rapporto entemercato connotazione che l’ente intende darsi nei confronti del mercato in particolare: quali segmenti-obiettivo (target) quali politiche di mktg quale percezione da parte dei clienti/utilizzatori quanto più è definito il proprio target tanto più efficace è il rapporto!!! 26 giugno 2009 Dal target …al cliente… ieri Il cliente era solo con le proprie esperienze Il cliente trasmette le esperienze in una comunità Cose, oggetti, fatti erano al centro Dominano i processi, le relazioni oggi Dominava l’aspetto materiale Il prodotto è solo una parte dell’offerta Il produttore imponeva la propria concezione C’è relazione cliente/produttore Non era considerato il coinvolgimento emotivo Il cliente investe in sentimenti ed esperienze Cozzi, Ferrero, Le frontiere del marketing 1996 26 giugno 2009 3. DEFINIZIONE DEL CONTENUTO DELLA COMUNICAZIONE 26 giugno 2009 È però necessario definire i contenuti (poi scelta dello strumento di veicolazione) … purtroppo raramente si parte dall’esigenza e dall’obiettivo per scegliere il canale e lo strumento più adatti! Il MP perfeziona la riflessione sul linguaggio 26 giugno 2009 4 REGOLE (qualunque sia il contenuto del messaggio) Chiarezza ed efficacia del contenuto Coerenza (corrispondenza messaggio e comportamento dell’ente) Bidimensionalità: trasmissione di valori e aspetti positivi, senza negare quelli negativi Razionalità (contenuti di carattere razionale e oggettivo) 26 giugno 2009 Finalità della comunicazione Agisce sui comportamenti della popolazione per promuovere o non promuovere o per regolare la fruizione dei servizi pubblici = vale la pena adottare/non adottare un comportamento (FINALITA’ PERSUASIVA/DISSUASIVA) 26 giugno 2009 4. SCELTA DEGLI STRUMENTI E DEI CANALI 26 giugno 2009 CANALI E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE/PROMOZIONE Sono individuati in base al rapporto che si stabilisce fra PA e cittadino/cliente: PERSONALE (contatto personale, passa parola, mail, telemarketing) IMPERSONALE (pubblicità, propaganda) 26 giugno 2009 PERSONALE - Attenzione alla richiesta/problema - Capacità di selezionare e organizzare le informazioni fornite - Assertività manifestata fornendo un servizio pubblico adeguato e risposte coerenti alle domande del cittadino 26 giugno 2009 Criticità canale personale - Centratura sulla fonte emittente pubblica = istituzione = comunicazione burocratica, autoritaria (l’operatore si esprime tramite un codice specialistico) - Centratura sul cittadino = comunicazione polarizzata sullo status culturale e di conoscenze, sulla consuetudine comunicativa e sul codice del cliente (codice dell’operatore è variabile) 26 giugno 2009 Articolazioni del canale personale - Contatto personale - Telemarketing e direct mail (e comunicazione indiretta: coupon) - Passa parola - Momenti di contatto diretto con i cittadini Fondamentale il ruolo dell’Operatore! 26 giugno 2009 Ruoli svolti dal personale di front office 1.Informativo 2.Persuasivo (orientare la domanda e promuovere il servizio) 3.Conoscitivo bisogni e nuove tendenze) 26 giugno 2009 (apprendere nuovi CANALI E STRUMENTI DI COMUNICAZIONE IMPERSONALE - Pubblicità (informativa, persuasiva; è a pagamento) Quando è utile/necessaria? 26 giugno 2009 Introduzione di un nuovo servizio Per creare immagine positiva della PA nella fase di introduzione di un nuovo servizio = fornisce immagine positiva della PA Inoltre, la pubblicità istituzionale serve a riconquistare un giudizio negativo! 26 giugno 2009 La pubblicità delle attività delle strutture pubbliche permette: • Al cittadino di comprendere l’iter amministravo • Alla PA di influenzare i comportamenti • Ad entrambi (scambio; aggiunta di valore ) 26 giugno 2009 CARATTERISTICHE DELLA PUBBLICITA’ - Flessibilità della comunicazione (ampia garanzia di essere compresa), consente uniformità - Controllabilità dei contenuti e dei tempi di apparizione 26 giugno 2009 PERCHE’ E’ NECESSARIO INFORMARE/COMUNICARE? - I servizi erogati sono PUBBLICI (dovere istituzionale) - Carenza informativa = politica di erogazione selettiva dei servizi pubblici (ostacolo all’accesso per poca conoscenza) - Mancanza di comunicazione = struttura e dimensiona i servizi pubblici secondo le caratteristiche di un cliente medio potenziale = no diversificazione, no sviluppo! - Per guidare il cliente nella fruizione = 26 giugno 2009 evitando eccessive aspettative • • • • • • • • • • • • • · COMUNICAZIONE INTEGRATA: Passaparola Immagine coordinata Depliant e materiali in distribuzione Carta dei Servizi Pubblicità: tv–radio–stampa–affissioni–cinema Internet e Social network Sponsorizzazioni Gadgettistica Pubbliche relazioni Ufficio Stampa Eventi Fiere/Stand “Comportamenti” ………………………. La PA utilizza (deve utilizzare!) un mix di 26 giugno 2009anche più ampio comunicazione integrata della comunicazione aziendale I vincoli Ogni mezzo di comunicazione risponde a particolari esigenze del cliente. Il problema maggiore sta nelle risorse economiche 26 giugno 2009 PASSAPAROLA • Non necessita di pianificazione! • È efficace solo se è positivo • Non costa nulla….! • Va spesso ridimensionata l’aspettativa • Ruolo strategico dell’operatore (…di quell’operatore) 26 giugno 2009 AFFISSIONI - - Molto consolidati nella comunicazione della PA Basso costo Operatività 24 h Notevole flessibilità spaziale e temporale Eccezionale valore di impatto visivo (colore e dimensione) L’efficacia dipende dal mix copy/grafica Vanno considerati i luoghi a forte valenza di aggregazione (+ grande città + spesa) Possibilità di utilizzare mezzi pubblici comunali (affissione dinamica): creano affinità tra mezzo e comunicatore Verificare concomitanza con altri 26 giugno 2009 eventi/iniziative GIORNALI/RIVISTE/PERIODICI - Bassa propensione alla lettura degli italiani - L’info giornalistica tende a scegliere il sensazionalismo negativo - Necessita di un’analisi approfondita dei lettori delle varie tipologie di testate - Costi elevati - Vengono scelte spesso le testate locali - Dipende dalla diffusione della testata - Aspetto burocratico 26 giugno 2009 TV - È altamente efficace (suono+immagine+diffusione) - È necessario analizzare l’audience/fascia - EELL prediligono i network locali - Elevati costi 26 giugno 2009 RADIO - Meno coinvolgente della TV - Consente maggiore libertà d’azione - Permette all’EELL di instaurare in modo semplice e naturale un colloquio diretto con l’utenza e la collettività (interazione) - Elevata efficacia (con attenzione alle fasce orarie) 26 giugno 2009 ... PRESUPPOSTO DELLA PUBBLICITA’ PUBBLICA Capacità di informare e persuadere (non per profitto) per incrementare l’efficacia e l’efficienza del servizio/servizi in una logica di profitto sociale 26 giugno 2009 MANIFESTI/LOCANDINE - Necessitano grafica adeguata - Richiedono individuazione di spazi in cui essere collocati congruenti al messaggio/tipologia del servizio - Bassi costi - Necessaria distribuzione/consegna/invio - Necessario rinnovo/aggiornamento 26 giugno 2009 EVENTI/INIZIATIVE INCONTRI/CORSI - Saloni, organizzazione di iniziative (v. collegamento) - Promuovono l’immagine dell’ente - Costi variabili - Sono ormai necessarie - Richiedono progettualità e pianificazione 26 giugno 2009 SPONSORIZZAZIONE - È un amplificatore di info! - Influisce in maniera indiretta sul comportamento dell’utenza - Economicamente vantaggiosa - Grande sforzo dell’azienda che sponsorizza per “legare” la sua immagine all’EEPP 26 giugno 2009 FIERE DI SETTORE - Offrono un importante strumento comunicativo e promozionale a livello settoriale - Costi (adesione, allestimento, personale, ecc.) 26 giugno 2009 DEPLIANT/BROCHURE - Materiali comunicazionali e promozionali importanti - Costi contenuti o medi - Necessita di una grafica adeguata - Attenzione al linguaggio - Necessitano di aggiornamento se troppo dettagliate - Distribuzione 26 giugno 2009 CARTA DEI SERVIZI Prevista dal Dlgs 29/93 e Direttiva del PdC 27 gennaio 1994 - Importante strumento di politica di erogazione e di servizio di cui un ente pubblico ha assoluto bisogno di disporre nell’attivazione e nella gestione del suo approccio di marketing pubblico 26 giugno 2009 CARTA DEI SERVIZI Gli EEPP possono adottare Carte dei Servizi per - assicurarsi schemi generali di riferimento di standard qualitativi, in base alla loro funzione e all’utenza da raggiungere - evidenziare e configurare il livello che intende assicurare alla sua offerta - Introdurre il concetto di standard di qualità 26 giugno 2009 CARTA DEI SERVIZI Questi standard diventano basilari: - sia per la PA che trova in essi un tragitto per migliorare servizi e gestione - per i cittadini che in base ad essi possono confrontare le loro attese - infine permette svolgere un’azione costante i controllo su quanto viene fatto. La CdS nasce come strumento attraverso cui dare ai cittadini informazioni sui servizi erogati e assumere impegni di garanzia di qualità nei loro confronti. E’ sicuramente un fiore all’occhiello di un EEPP solo se non rimane solo una carta scritta, bensì attiva, praticata, controllata. 26 giugno 2009 CARTA DEI SERVIZI Sulla base della Direttiva del PdC, la Carta dei Servizi si propone di conseguire fondamentali obiettivi: - Offrire servizi di qualità ed assicurarne il costante miglioramento - Mettere il cittadino-cliente al centro dell’interesse - Conseguire una gestione più efficace e più efficiente. 26 giugno 2009 INTERNET - La realizzazione del sito richiede competenze specifiche - Richiede competenze comunicative - Necessita di manutenzione/aggiornamento 26 giugno 2009 INTERNET I Social Network - Richiede competenze (informatiche e comunicative) - Necessita di manutenzione/aggiornamento - Luogo di scambio/conoscenze e di partecipazione - È necessario capire che è il cliente che detiene il controllo 26 giugno 2009 Dati I social network sono strumenti di comunicazione e di informazione, ma soprattutto di relazione, in quanto servono anche a rappresentare visivamente una rete di contatti che può essere estesa all’infinito (potenzialmente). Secondo le più recenti teorie dei social network, una persona potrebbe estendere la propria rete fino a 150 persone in quanto i limiti umani e fisici impediscono di andare oltre. Il cosiddetto numero di Dunbar sostenuta da studi sociologici e antropologici, dimostra questi limiti. Ebbene, i social network come Facebook e LinkedIn possono estendere questo limite. 26 giugno 2009 … e sul Web perchè? • • • • Prestigio stare al passo con i tempi risparmiare costi (depliant on line) velocizzare il lavoro da non fare: • sparare al paesaggio • alluvione informativa (e_mail incontrollata) 2009 • garbage in =>26 giugno garbage out (spam) e sul Web In genere Per crescere !! In particolare Internet permette di: - creare nuovi concetti di servizio - introdurre nuovi modi di comunicare - simulare l’evidenza fisica del servizio - aumentare le attività Self Service e allontanare dal contatto personale - continuare a creare il vantaggio competitivo con le persone che sono ancora chiave nella risoluzione dei problemi - service recovery 26 giugno 2009 e sul Web significa ... • usare Internet • usare la posta elettronica • informarsi meglio • comunicare • fare un bel sito web • mettersi in evidenza • acquisire nuova clientela • mostrare quello che facciamo • proporre i nostri servizi a chi non li conosce • posizionarsi in giro per il mondo 26 giugno 2009 PROGETTARE UN SITO secondo il marketing • analisi e benchmarking • swot analysis • segmentazione del mercato • targeting e posizionamento • elementi che differenziano il nostro servizio dai concorrenti • budget e risorse umane • realizzazione coerenza rispetto a 2009 mission e obiettivi 26 giugno L’EVOLUZIONE DEI SITI Durata del rapporto Sito esperienziale Sito relazionale interattivo Sito e-shop Sito vetrina Complessità del sito/coinvolgimento 26 giugno 2009 IL SITO VETRINA/ISTITUZIONALE www.incisione.com • è la versione online della brochure; • pagine “statiche”, senza particolari servizi, poca interazione con l’utente • è una specie in via di estinzione? 26 giugno 2009 IL SITO E-SHOP il sito si fa più composito: pagine dinamiche, sezioni, icone attivabili, sezioni interne con link; il sito è progettato per vendere, molte funzionalità di supporto 26 giugno 2009 IL SITO RELAZIONALE il sito come luogo di scambio, servizio e incontro: offerta incrementata ricca, sezioni, funzioni, rimando ad altri siti, possibilità di personalizzazione; la relazione è bidirezionale: partecipazione e fidelizzazione, feedback del cliente, commmunity, forum, interazione 26 giugno 2009 IL SITO ESPERIENZIALE il sito come esperienza multisensoriale… la navigazione come esperienza coinvolgente individuale e/o di gruppo: simulazione ambienti 3D, effetti sonori, community, interazione su più livelli, giugno 2009visita versione virtuale26 della Dati I giovani restano i principali fruitori dei servizi on line: 40,2% per la fascia 25-34 anni, e 35,1% per la fascia 35-44) gli over 50 appaiono sempre più dinamici (33,2% tra i 55 e i 64 anni). 26 giugno 2009 Dati Un terzo delle persone che accedono a siti e portali istituzionali delle PA (33%) lo fa infatti per svolgere gran parte della procedura on line; non solo quindi per reperire informazioni e/o moduli, ma anche per compilarli e rispedirli, se non addirittura per chiudere l'intera pratica 26 giugno 2009 Gadgettistica - Costi variabili - Creatività - Necessità di coerenza con il servizio/prodotto promosso 26 giugno 2009 CLIMA E ATMOSFERE Forma di promozione basata sulla progettazione di ambienti di produzione, erogazione e fruizione dei servizi in modo da ottenere specifici effetti cognitivi e emotivi sui cittadini fruitori Le “atmosfere” forniscono: - informazioni sull’efficienza dell’ente - dimostrano interesse concreto e centratura della attività sul cittadino 26 giugno 2009 CLIMA E ATMOSFERE - Costi variabili - Necessario dedicare attenzione, sensibilità e interesse, nel progettare e nel realizzare 26 giugno 2009 …“Comportamenti” CRM - Citizen Relationship Management approccio che si basa sulla È il “Marketing one-to-one” È la capacità di relazionarsi con il singolo cliente per saldare il legame, attraverso: - raccolta e strutturazione del maggior numero possibile di informazioni relative alle interazioni con i cittadini-utenti - riorganizzazione della offerta di servizi in modo più mirato e con più efficacia in termini di offerta, tempi e modalità 26 giugno 2009 È indispensabile curare la visibilità e l’accessibilità del servizio: • allestire la vetrina • usare una grafica accattivante e un linguaggio molto semplice • avere e crearsi abilità comunicative, che hanno la funzione di facilitare l’accesso al servizio informativo a tutto il pubblico, anche a chi ha meno strumenti: «Accessibilità a tutti, da chi è laureato a chi non lo è» 26 giugno 2009 5. MISURAZIONE DEI RISULTATI Parliamo di controllo di rilevazione della soddisfazione del cliente di valutazione dei risultati del marketing del servizio 26 giugno 2009 Come si realizza il controllo di marketing? Il Controllo rappresenta il momento che presiede alla realizzazione del processo decisionale ed alla misurazione dei relativi risultati: - favorisce la realizzazione del rapporto ente/cliente e fa in modo che ciò che si è deciso di fare sia fatto - individua scostamenti/deviazioni che possono richiedere azioni correttive o variazione di ipotesi, strategie o obiettivi costituisce lo strumento di valutazione della efficacia della giugno 2009 strategia nonché della26 efficienza del programma di azioni !!! controllo di mktg SCENARIO IPOTESI STRATEGICO FISSAZIONE OBIETTIVI PIANIFICAZIONE DI MARKETING BUDGET CONTROLLO DIREZIONALE OPERATIVO 26 giugno 2009 Però… La difficoltà sta nel controllo dell’efficacia di comunicazione e di promozione nel breve periodo. Solamente a lungo termine sarà possibile vedere gli sviluppi positivi dell’azione 26 giugno 2009 IL SUCCESSO PER L’AZIENDA DI SERVIZI Dare perfettamente il servizio “di base” Dare al cliente qualcosa in più, sia di aspettato sia di inaspettato Attrarre con servizi complementari Aggiungere valore, sia professionale che psicologico al proprio servizio 26 giugno 2009 IL PACCHETTO DEI SERVIZI SERVIZI ESSENZIALI (CORE) > La ragione stessa per cui SERVIZI DI SUPPORTO essi sono sul mercato SERVIZI (E PRODOTTI) DI FACILITAZIONE > Sono necessari perché i clienti CORE possano usufruire dei servizi essenziali SERVIZI (E PRODOTTI) DI SUPPORTO > Non facilitano il consumo SERVIZI DI FACILITAZIONE o la fruizione del servizio essenziale, ma sono aggiunti per accrescerne il valore e/o per differenziare il servizio 26 giugno 2009 da quello dei concorrenti IL MODELLO DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 3 TIPI DI REQUISITI Requisiti di base (must be) Requisiti prestazionali (one dimensional) Requisiti di attrattività (attractive) Incidono sul livello di soddisfazione del cliente Criteri base, il cui mancato assolvimento comporta una “naturale insoddisfazione. La loro presenza viene data per scontata e il clienti non li richiede esplicitamente. Il grado di soddisfazione è direttamente proporzionale al grado di assolvimento. Questi requisiti sono richiesti esplicitamente dal cliente. Influenzano maggiormente la soddisfazione del loro cliente, che spesso neppure se li aspetta. La loro presenza produce un grado elevato di soddisfazione, mentre la loro assenza non incide sulla soddisfazione 26 giugno 2009 IL MARKETING DELL’INATTESO Prodotto generico La P.A. può trarre un enorme vantaggio dal marketing dell’inatteso, dato che le attese di partenza dell’utente sono basse Prodotto atteso 26 giugno 2009 Prodotto ampliato Prodotto potenziale LA QUALITA’ LATENTE E’ la qualità che va al di là della qualità richiesta o attesa: viene anche chiamata Qualità eccitante Valorizzazione Aumenta contatti 26 giugno 2009 Qualità eccitante Mkt/competitor Cliente/utente ente le 5 6 Qualità Qualità Paragonata Qualità Percepita Qualità Attesa Qualità Progettata voce del mkt Qualità Erogata area dei processi 26 giugno 2009 quali bisogni e aspettative … fattori che influenzano le attese -Bisogni Individuali -opinioni su possibilità SERVIZIO DESIDERATO -Promesse esplicite e implicite -passaparola -esperienza Zona di tolleranza -Esperienze da altri servizi SERVIZIO ADEGUATO* -fattori situazionali *Minimo livello accettabile 26 giugno 2009 SERVIZIO PREVISTO Mirate in alto, calciate lontano: se andate a caccia di stelle può darsi che non le troviate, ma non tornerete con un pugno di fango. Gibran 26 giugno 2009