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sonet/sdh - Telecommunication Networks Group

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sonet/sdh - Telecommunication Networks Group
Reti Fotoniche
(Optical Networks)
Gruppo Reti
e-mail: [email protected]
http://www.tlc-networks.polito.it/
Sito del corso
http://www.tlc-networks.polito.it/mellia/corsi/
Politecnico di Torino - Dipartimento di Elettronica
Argomenti del corso
Che cosa sono le reti ottiche?
Perché le reti ottiche?
Tipologie di reti ottiche
Reti ottiche di prima generazione:
 Commutazione di circuito: Sonet/SDH
 Commutazione di pacchetto: Gigabit Ethernet
 Storage area networks: Fibre Channel
Reti ottiche di seconda generazione:
 reti broadcast-and-select
 anelli WDM
 reti wavelength routing
Cenni a reti d’accesso e commutazione ottica di pacchetti
Architetture di protocolli per reti ottiche
Cenni a gestione e affidabilità
Reti ottiche di prima generazione
Nelle reti di prima generazione le fibre sostituiscono il
rame come mezzo trasmissivo (strato fisico).
Esempi:
• sistemi sottomarini
• SONET/SDH: evoluzione delle gerarchie TDM
plesiocrone (PDH) dei sistemi telefonici. Offre flessibilità
nella multiplazione dei flussi e funzionalità di gestione,
protezione, interoperabilità, networking
• ESCON, FibreChannel, HIPPI: standard per
interconnettere elaboratori e periferiche ad alta velocità
• FDDI, Gbit Ethernet e reti locali (LAN) veloci
• RPR - Resilient Packet Ring (IEEE 802.17)
Reti ottiche di prima generazione
EXC = cross-connect elettronico
ADM = add-drop multiplexer
interfaccia
O/E
nodo della rete
nodo della rete
collegamenti in fibra
nodo della rete
interfaccia
interfaccia collegamenti in fibra
EXC o ADM
O/E
O/E
interfaccia
O/E
La topologia è in generale
complessa, ma viene sovente
gestita come anelli o bus
interconnessi.
interfaccia
interfaccia
EXC o ADM
O/E
O/E
nodo della rete
Sistemi sottomarini
I sistemi sottomarini trans-oceanici raggiungono attualmente i
massimi valori di prodotto banda-distanza, e sono un ottimo
esempio delle enormi potenzialità delle comunicazioni ottiche.
 TAT 12/13: (Transatlantic link) operativo dal 1995, distanza
massima 6200 Km, capacità (originale) 5 Gb/s per fibra
 TPC 5: (Transpacific link) operativo dal 1996, distanza
massima 8200 Km, capacità 5 Gb/s per fibra
 TAT 14: operativo dal dicembre 2000, 16 canali WDM a 2.5
Gb/s
 TPC 6: in fase di sviluppo, progettato per supportare 640
Gb/s con tecnologia WDM
SONET/SDH
L’attuale infrastruttura della rete telefonica, su cui vengono
sovente veicolati i canali di altre tipologie di reti, è in larga
misura basata sulle gerarchie sincrone, evoluzioni delle
gerarchie plesiocrone (PDH - Plesiochronous Digital
Hierarchy):
• SONET - Synchronous Optical NETwork (segnali ottici multipli
della velocità base di segnale di 51.84 Mbit/s)
• SDH - Synchronous Digital Hierarchy (equivalente europeo ed
internazionale di SONET)
• STS - Synchronous Transport Signal (standard corrispondente
per i segnali elettrici)
La topologia è sovente ad anelli per motivi di affidabilità.
Plesiochronous Digital Hierarchy
Prima dell’introduzione di SONET/SDH,
Plesiouchonous Digital Hierarchy (PDH) era lo
standard per reti telefoniche digitali
 Espressamente pensata per il trasferimento
di canali vocali digitali a 64Kb/s
 NON si usa Store-and-Forward: occorre una
stretta sincronizzazione tra TX e RX. Tale
esigenza è soddisfatta con un sistema quasisincrono (plesio-synchronous)
 Standard diversi in USA/Europa/Giappone

Complessità di interfacciamento
T-1 carrier system:
standard americano
CH1
CH2
.
.
.
CH23
CH24
•24- canali vocali sono campionati, quantizzati e codificati in un
canale TDM PCM
•Canale di segnalazione di 1 bit
•Un carrierT-1 ha quindi una velocità di (24*8+1)*8000=1.544Mb/s
MUX
CH1
CH2
CH3
...
CH22 CH23 CH24
frame
Campione
x x x x x x x x
MSB
Un campione ogni 125sec
Una trama ogni 125sec
Posso multiplare più trame in canali di velocità superiore
LSB
T- and DS- hierarchy
CH1
CH2
CH3
...
CH22 CH23 CH24
DS1 DS1 DS1 DS1
DS2 DS2 DS2 DS2 DS2 DS2 DS2
DS3 DS3 DS3 DS3 DS3 DS3
DS4
64 × 24 = 1.544 Mb/s
T1 Frame trasmessi in un
canale DS1
4 DS1 = 1 DS2
4 × 1.544 = 6.312 Mb/s
7 DS2 = 1 DS3
7 × 6.312 = 44.736 Mb/s
6 DS3 = 1 DS4
6 × 44.736 = 274.176 Mb/s
E’ difficile identificare un
singolo canale dentro
uno stream: ogni volta
occorre demultiplare tutti
i livelli per
estrarre/inserire altri
canali
E’ difficile mantenere due
canali in perfetta
sincronia: si usa un bit
stuffing per avere un
sistema quasi sincrono
Gerarchie T- ed E-
Livello
0
America
(T-)
0.064 Mb/s
Europe
(E-)
0.064 Mb/s
Japan
0.064 Mb/s
1
1.544 Mb/s
2.048 Mb/s
1.544 Mb/s
2
6.312 Mb/s
8.488 Mb/s
6.312 Mb/s
3
44.736 Mb/s
34.368 Mb/s
32.064 Mb/s
4
274.176 Mb/s
139.264 Mb/s
97.928 Mb/s
PDH
Sistema di trasmissione digitale (T-carrier, Ecarrier) che multipla flussi di velocità più bassa
in flussi a velocità maggiore
Ogni apparato ha un suo orologio (non c’è
sincronizzazione globale)
Orologi locali hanno derive che portano a errori di
sincronizzazione
Problema risolto avendo la possibilità di inserire e
rimuovere bit di riempimento (bit-stuffing)
PDH - Sincronizzazione
Trama
1
2
3
Sorgente
Bit Stuffing
1
2
Nodo
1
2
Dest
Nodo
più veloce
PDH - Sincronizzazione
• Per risolvere il problema si adotta il meccanismo del
Positive Stuffing:
 I dati vengono scritti in un buffer temporaneo
 Tale buffer viene letto a velocità superiore per
trasmettere sul canale (a bitrate maggiore)
 Ogni volta che il buffer si sta per svuotare, inibisco la
trasmissione di dati, che vengono sostituiti da bit di
riempimento
 Segnalo al ricevitore la presenza di bit di stuffing
tramite un canale di segnalazione punto-punto
ricavato in TDM.
• Si usa quindi una trama trasmissiva diversa da quella
logica PCM. Complica le funzionalità di mux/demux.
Problematiche di PDH
Mancanza di flessibilità: è impossibile identificare un
flusso a velocità più bassa in un aggregato
superiore
Mancanza di efficienza:
 Non esistono standard per il monitoring delle
prestazioni del canale
 Non c’è un canale di management
Mancanza di “mid-fiber meet”
 Non esiste standard a livello fisico – ogni
produttore ha suo standard (NNI non standard)
Da PDH a SONET/SDH
SONET: Synchronous Optical Network: sistema di trasmissione
e multiplazione in America
SDH: Synchronous Digital Hierarchy: sistema di trasmissione e
multiplazione in Europa e Giappone
Standardizzazione di SONET e SDH avvenuta alla fine degli
anni 80
I gestori di rete realizzarono che
 Il sistema PDH non era scalabile abbastanza per
supportare le aspettative di crescita di traffico
 Le tecnologie ottiche iniziano a essere appetibili, e
incominciano a capirsi le loro potenzialità
 I sistemi di trasmissione ottica, tutti proprietari, non
possono interoperare tra loro
Che cosa è SONET/SDH
Insieme di Raccomandazioni ITU-T (le prime sono del 1989)
che coprono:
 la definizione di una gerarchia di multiplazione molto
strutturata
 la definizione di tecniche di gestione di rete e di
protezione dai guasti
 le modalità di interfacciamento verso il mezzo fisico
(fibre e componenti ottici)
 la definizione di interfacce verso altri protocolli che
possono lavorare sopra SONET/SDH
Obbiettivi di SONET/SDH
I principali obbiettivi degli standard sono:
 Affidabilità della rete, compatibile con i requisiti di
carrier nazionali e internazionali (99.999% - five nines availability)
 Interoperabilità tra apparati di diversi costruttori
 Flessibilità dei formati per supportare diverse
architetture di rete e possibili migrazioni
 Articolate funzioni di controllo e monitoraggio
(monitoring) delle prestazioni e del traffico (recupero di
guasti singoli in 50 ms)
Gerarchia SONET/SDH
OC level
STS level
SDH level
Mbit /s
OC-1
STS-1
OC-3
STS-3
STM-1
155.52
OC-12
STS-12
STM-4
622.08
OC-24
STS-24
STM-8
1244.16
OC-48
STS-48
STM-16
2488.32
OC-192
STS-192
STM-64
9953.28
OC-768
STS-768
STM-256
39813.12
OC-3072
STS-3072
STM-1024
159252.48
51.84
Stratificazione SONET/SDH
Path layer (simile al livello 3 - Network - di OSI)
 Responsabile di connessioni end-to-end
 Controlla e gestisce lo stato delle connessioni
Line Layer
 Multiplazione di più connessioni di path-layer tra due nodi
 Protezione e recupero guasti
Section Layer
 Definisce lungo la tratta le operazioni svolte dai
rigeneratori e tra i rigeneratori
 I livelli Line e Section in SONET corrispondono al livello 2
(Data Link) OSI
Physical Layer (identico al livello 1 OSI)
 Definisce come i bit vengono trasmessi sulle fibre
Stratificazione SONET/SDH
standard ITU-T G.78x
path
layer
line
layer
path
layer
connessione
line
layer
line
layer
section
layer
section
layer
section
layer
section
layer
physical
layer
physical
layer
physical
layer
physical
layer
terminale
SDH
rigeneratore
ADM
SDH
add/drop mux
terminale
SDH
SONET Physical Layer
Il livello fisico SONET è completamente di tipo ottico
Le più importanti raccomandazioni sono:
 ITU-T G.957: Optical interfaces for equipments and systems relating to
the synchronous digital hierarchy


ITU-T G.691: Optical interfaces for single-channel STM-64, STM-256
and other SDH systems with optical amplifiers


Single span, single channel link without optical amplifiers
Single channel, single or multi span, optically amplified links at 622 Mbit/s,
2.5 Gbit/s, 10 Gbit/s
ITU-T G.692: Optical interfaces for multichannel systems with optical
amplifiers


Multi channel, single or multi span, optically amplified
Definition of the ITU frequency grid
Le raccomandazioni coprono diversi tipi di canali, da very short-haul
interoffice links fino a ultra-long haul, WDM backbone links
 Tutti i parametri di trasmettitori e ricevitori sono completamente
specificati
Framing SONET
SONET/SDH transmettono un sequenza continua di bit ad una
certa velocità
La multiplazione dei diversi flussi di informazione è ottenuta con
un complesso schema a divisione di tempo (TDM)
 Anche se complessa, l’architettura di multiplazione è stata
progettata in modo da consentire efficienti implementazioni
VLSI
Una trama (frame) SONET è una sequenza organizzata di bit
 Per un certo livello di multiplazione, ogni flusso tributario di
ingresso diventa un Synchronous Payload Envelope (SPE)
 Un insieme di bit, chiamato Path Overhead, viene aggiunto al
SPE, realizzando funzioni di controllo, di monitoring, ecc.
 SPE + Path Overhead formano un Virtual Tributary (VT)
Struttura delle trama STS-1
1 frame = 810 Byte in 125s
1
2
3
4
5
6
7
8
9
STS-1
OC-1
rappresentazione in righe e colonne
0 µs
(1st bit)
3 rows
3 Bytes
87 Bytes
Path Overhead:
resta con il payload
finchè non viene
demultiplata
SOH
SPE
9 rows
6 rows
LOH
Transport
Overhead
125 µs
(last bit)
Payload
Struttura delle trama STS-1
3 Bytes
87 Bytes
SOH
Frame #1
LOH
SPE
SPE
SOH
Frame #2
LOH
SP
SPE
SOH
Frame #3
LOH
SOH
SPE
SPE
SPE dalla trama
precedente può
estendersi
attraverso
frontiere di trama)
810 Bytes/trama
8 bit/campione
810 campioni/trama
o
9x90 Bytes/trama
8000 trame/secondo
8 bit/Byte
o
51,840 Mb/s
Multiplazione di ordine superiore
STS-1 #1
STS-1 #2
STS-1 #3
9
Byte interleaver
MUX
3x3
9
3x87
Virtual Tributary (VT)
Pointer
Pointer
I VT sono posizionati nelle trame con puntatori contenuti nei bit di
overhead della trama
 Un puntatore dice quale è la posizione di inizio di un dato VT
all’interno della trama
La struttura è ricorsiva: un VT può contenere diversi VT più piccoli
VT
VT
VT
Questo approccio consente di multiplare flussi a velocità anche
molto differenti in una trama molto ben strutturata
Gerarchia SONET
Un esempio di multiplazione SONET
 SONET è stato sviluppato per essere compatibile con il
trasporto di formati diversi, quali ad esempio ATM
(Asynchronous Transfer Mode)
DS1 (1.544 Mb/s)
Flussi PDH
a velocità
inferiore
VT1.5
E1 (2.048 Mb/s)
VT2
DSIC (3.152 Mb/s)
VT3
DS2 (6.3122 Mb/s)
VT6
x4
x3
x2
VT group
x1
x7
DS3 (44.736 Mb/s)
ATM (48.384 Mb/s)
SPE STS-1
Ogni VT group porta
un solo tipo di VT e
occupa 12 colonne del
SPE
Si possono combinare
VT group diversi in uno
stesso SPE STS-1
xN
STS-1
STS-N
E4 (139.264 Mb/s)
ATM (149.760 Mb/s)
SPE STS-3c
STS-3c
xN/3
Byte interleaved
multiplexing
SONET Overheads
Path
Line
Section
Path
Terminating
Element
Section
Regenerator
Section
overhead
Line
overhead
Transport
Overhead
Path
overhead
Section
Digital
Crossconnect o
Add/Drop
Multiplexer
Line
Regenerator
Section
Path
Terminating
Element
Differenti tipi di overhead
 Sezione: usato per la comunicazione tra due
apparati adiacenti
 Linea: per segnalazione di STS-N tra
multiplatori
 Path: end-to-end, aggiunto al flusso SPE
quando viene mappato in un VT
Funzioni differenti
 Multiplazione
 Gestione e mantenimento
 Allocazione di canali
Intestazioni (overheads) SONET
Section Overhead:
 Usato, elaborato e generato da Section Terminal
Equipments (STE)
 Monitoraggio delle prestazioni sulla trama
 Canale di comunicazione dati per operation,
administration and maintenance (OAM)
 Framing
SONET overhead - SOH
A1
A2
framing bytes—Indicano l’inizio di una trama STS-1. Usati per
sincronizzazione.
J0
section trace (J0)/section growth (Z0)—Questi byte, presenti in
ogni N STS-1 in un flusso N-STS sono usatii o come section trace byte
(nel primo STS–1 del STS–N), o come section growth byte (dal secondo
fino all’ultimo STS–1s).
B1
section bit-interleaved parity code (BIP–8) byte—Codice a controllo di parità (even parity), usato per rilevare errori di
trasmissione su una sezione. E’ definito su tutti i bit della trama STS-N precedente dopo l’operazione di scrambling e quindi
inserito in B1 prima dello scrambling.
E1
section orderwire byte—Fornisce un canale vocale a 64Kbit/s per la comunicazione di operatori.
F1
section user channel byte— Non definito il suo scopo. Può essere letto e scritto da ogni apparato di sezione.
D1,
D2,
D3
section data communications channel (DCC) bytes—Insieme formano un canale a 192Kbit/s usato per messaggi di
OAM&P tra i due apparati di sezione. Il canale è usato per segnali, controllo, monitoraggio, gestione e altri tipi di
segnalazione. E’ possibile avere messaggi generati dagli apparati, manualmente, oppure specificati da formato proprietario
del costruttore.
Overheads SONET
Line Overhead:
 Usato, elaborato e generato da Line Terminal Equipment
(LTE)
 Localizzazione dei VT nella trama
 Multiplexing/instradamento
 Monitoraggio delle prestazioni
 Commutazione per protezione
 Gestione della tratta
STS Path Overhead:
 Usato, elaborato e generato da Path Terminal Equipment
(PTE)
 Monitoraggio end-to-end delle prestazioni dei VT SPE
 Stato e gestione della connessione
SONET overhead - LOH
K1
K2
D4
D12
S1
H1
H2
STS payload pointer (H1 and H2)—Questi due byte contengono il
puntatore che indica l’offset in byte tra il puntatore stesso e il primo byte
dello SPE in questo STS.
H3
pointer action byte (H3)—Questo pointer action byte è usato nelle fasi
di risincronizzazione. H3 trasporta il byte extra nel caso di aggiustaementi
negativi del puntatore.
line bit-interleaved parity code (BIP–8) byte—Codice di parità usato
per identificare errori di trasmissione sulla linea. Usa codice di parità even
B2
ed è calcolato su tutti i bit del line ooverhead e del SPE della trama
precedente.
automatic protection switching (APS channel) bytes—Questi due byte sono usati per la trasmissione di segnalazione in
caso di attivazione di procedure di protezione da malfunzionamenti.
line data communications channel (DCC) bytes—9 byte che formano un canale a 576Kbit/s per trasferimento di
segnalazione OAM&P tra entità di livello linea.
synchronization status (S1)— S1 è presente nel primo STS–1 di un STS–N, e i bit da 5 a 8 sono allocati per trasportare
elementi di sincronizzazione tra gli apparati di rete a livello STS-N.
Z1
growth (Z1)— Libero, per futuri usi.
M0
STS–1 REI–L (M0)—M0 è definito solo per un STS–1 trasportato in un OC–1. Bit da 5 a 8 sono allocati per funzioni di
segnalazione di errore remoto.
M1
STS–N REI–L (M1)— Usato per funzionalità REI–L (restoration)
Z2
growth (Z2)—Libero, per futuri usi.
E2
orderwire byte—Fornisce un canale vocale a 64Kbit/s per la comunicazione di operatori.
Puntatori in SONET
Uno dei problemi della multiplazione è gestire flussi tributari a velocità
leggermente differenti
 Si usano puntatori per compensare variazione di frequenza e fase dei clock
 I puntatori consentono un allineamento di fase dinamico e flessibile
 Evitano buffer di compensazione per la sincronizzazione
Section
overhead
Separate clocks with almost
same timing (plesiochronous)
Line
overhead
Bit Stuffing per la sincronizzazione in PDH:
 quando la velocità della trama del SPE è lenta
rispetto a STS-1, si inserisce un byte extra
 quando la velocità della trama del SPE è veloce
rispetto a STS-1, si rimuove un byte che viene
posto nell’overhead
H1 H2
SPE
SPE
125 µs
Positive stuffing
Velocità di una SPE più piccola
 Periodicamente, quando lo
SPE è un byte in ritardo, i bit
dispari nella parola del
puntatore sono invertiti, per
segnalare un positive stuffing
 Un byte aggiuntivo è inserito
nel VT, permettendo uno
slittamento dell’allineamento
del VT stesso
 Il byte aggiuntivo viene
sempre messo a lato del byte
H3 (nello SPE stesso)
 Il puntatore è incrementato
di uno nel frame successivo,
e i frame seguenti
conterranno il nuovo valore.
Negative stuffing
Velocità di una SPE più alta
 Periodicamente, quando il
frame dello SPE è un byte in
anticipo, i bit pari del
puntatore sono invertiti,
indicando un negative stuffing
 L’inizio del contenitore virtuale
viene anticipato, e il byte
“sovrascritto” viene spostato in
H3
 Il puntatore è quindi
decrementato di uno nel
prossimo frame
 Devono esserci almeno 3
frame nei quali il puntatore
rimane costante prima di poter
operare un’altra operazione di
stuffing
Trama SDH
• SDH usa una terminologia differente, ma i principi sono
identici a quelli di SONET
• Elemento base in SDH è la trama STM-1, con periodo di
ripetizione 125 s
• La trama è costituita da 19440 bit, corrispondenti a una
velocità di 155.520 Mbit/s
• L’informazione è organizzata in byte su 9 righe da 270
byte ciascuna
• Il virtual container (VC) è la sezione utile al trasporto dati
(261 x 9 = 2349 byte)
• L’administrative unit (AU) è l’insieme di VC e dei relativi
puntatori
Trama STM-1 in SDH
270 byte
9 byte
administrative unit
261 byte
0 s
Framing
Puntatori
overhead
virtual container
125 s
SONET Network Elements
Lo standard Sonet definisce diversi apparati di
rete, differenziati per le loro funzionalità
 Multiplexer and demultiplexer
 Rigeneratori
 Add-Drop multiplexers
 Digital cross-connects
Sono tutti apparati di rete “elettronici”, nessuna
operazione viene realizzata direttamente in
ottica
SONET/SDH layering
Riprendiamo la pila di riferimento, indicando
espressamente gli apparati
path
layer
line
layer
path
layer
connessione
line
layer
line
layer
section
layer
section
layer
section
layer
section
layer
physical
layer
physical
layer
physical
layer
physical
layer
terminale
ADM
rigeneratore
add/drop mux
terminale
SONET Network Elements: PTE
Multiplexer and demultiplexer: si occupano di
aggregare traffico da tributari differenti

Il Path Terminating Element (PTE)



Versione minima di multiplexer path-terminating terminal
Funzionalità di concentratore di DS–1, e di generazione dei
segnali del tributario
Due terminal multiplexer connessi da una fibra sono il più
semplice collegamento SONET (section, line, path sullo stesso
link)
STS-3
STS-3
STS-3c
DS-1
DS-1
VT
DS-3
DS-3
STS-1
OC-N
OC-N
SONET Network Elements: Regen
Rigeneratore



È il più semplice elemento. Opera una rigenerazione 3R
Usato per superare vincoli di distanza
Si sincronizza sul segnale in ingresso, e rigenera il
section overhead prima di trasmettere il segnale. Non
altera il Line e Path overhead (diverso da repeater in
ethernet)
OC-N
Tx
Rx
Tx
Rx
OC-N
SONET Network Elements: ADM
Add-Drop multiplexer: si occupa di multiplexing e
instradamento in topologie ad anello
 Multipla diversi tributari in un segnale OC–N
 In un nodo add/drop, solo i segnali che devono essere
estratti sono processati e estratti/inseriti
 Il traffico in transito viene trasmesso attraverso
l’apparato senza particolari trattamenti. Ha funzionalità
di instradamento alternativo in caso di guasti
OC-N
STS-N BUS
OC-N
STS-N VT
STS-1 OC-N
OC-N
DS-1
DS-3
OC-N
DS-1
DS-3
OC-N
SONET Network Elements: DCS
Digital cross-connect: si occupa di multiplexing e
instradamento in topologie magliate





Accetta diverse velocità di linea
Accede ai segnali STS-1
Commuta tutto a questo livello
Usato per interconnettere tanti accessi STS-1
Cross-connect a larga banda sono usati per aggregare traffico
efficientemente
Transparent Switch Matrix
(DS1 Switch Matrix)
STS-N
(VT1.5)
STS-N
(STS-N)
STS-1
(DS1)
STS-1
(DS3)
STS-N STS-1 ATM
DS1
(DS1)
DS3
(DS1)
DS1
(DS1)
DS3
(DS3)
DS1
DS3
SONET Network Configurations
Configurazione punto-punto
 È la più semplice topologia
 Il link punto punto parte e termina da un Path Terminal
Equipments, che si occupa di multiplazione e
demultiplazione dei tributari
 Non si usa instradamento e demultiplazione lungo il
sistema
 Si usano rigeneratori per superare problemi trasmissivi
PTE
REG
REG
REG
REG
PTE
SONET Network Configurations
Configurazione Punto-Multipunto (linear add-drop)
 Ancora una topologia lineare
 ADM (e rigeneratori) sono usati lungo la linea
 Gli ADM inseriscono ed estraggono canali lungo il
percorso
 Gli ADM sono specificatamente pensati per questo scopo,
e hanno una struttura significativamente più semplice di
un generico cross-connect (non occorre demultiplare per
poi rimultiplare)
PTE
REG
ADM
REG
REG
ADM
REG
PTE
SONET Network Configurations
Configurazione “Hub network”



Per concentrare traffico, tipicamente alla centrale operativa principale
È una configurazione che fa uso di Digital Cross connect (DCS) a alta
velocità
DCS sono molto più complessi di un ADM: devono essere in grado di
multiplare connessioni arbitarie tra differenti tributari, sia livello
SONET che dei singoli tributari
REG
Mux
REG
Mux
DCS
REG
Mux
REG
Mux
SONET Network Configurations
SONET Rings
 È la configurazione più usata, che usa due o quattro fibre
e un ADM in ogni nodo. Bidirezionale
 Realizza funzionalità di protezione (sempre due percorsi)
ADM
SONET Ring Architecture
ADM
ADM
ADM
Survivability in SONET
Network Survivability/Fault
Management
Survivability: la possibilità della rete di continuare a fornire
un servizio usando capacità in eccesso in caso di guasti
È una necessità sulle reti di backbone, il cui
malfunzionamento deve essere minimo
Survivability
Protection:
Risposta “immediata”
(automatica) della rete
dopo un guasto, per
instradare il traffico su
percordo alternativo
Restoration
Protection
Restoration: approccio più
complicato, tipico di reti
genericamente magliate. Per
reagire a guasti, la rete è in
grado di auto-riconfigurarsi
lentamente.
Self-healing
Reconfiguration
Mesh Network Architectures
Protection Switching
Linear Architectures
Ring Architectures
Survivability in SONET
Diverse tecniche sono usate in SONET per Survivability,
Protection e Restoration
Una degli approcci più comuni è basato su anelli
bidirezionali, che sfruttano le loro capacità di protezione
La formazione di due loopback nei
nodi adiacenti il guasto permette
di connettere tutti i nodi
La topologia logica dopo la
riconfigurazione è un anello
monodirezionale, che attraversa
ogni nodo due volte
ADM
ADM
ADM
Rottura della fibra
1:1 protection
ADM
Funzionante
ADM
Backup
Funzionante
Working
ADM
ADM
ADM
Fibra rotta
Due nodi adiacenti al guasto sono responsabili della commutazione
del traffico sull’anello di protezione
1+1 protection
ADM
Funzionante
ADM
ADM
ADM
Working
Idle
Funzionante
Working
Active
ADM
Fibra rotta
I segnali dati sono trasmessi su entrambi i percorsi.
Ogni ADM in ogni nodo decide quale segnale è corretto e
lo seleziona.
Protection and
Restoration
Il recupero dei guasti in SONET è molto veloce:
 meno di 50ms
Il restoration time
 Nelle reti PDH è spesso dell’ordine dei minuti
 Nelle reti IP è dell’ordine dei minuti
 Nelle reti ethernet è dell’ordine della decina di
secondi (60 secondi per riconfigurare lo
spanning tree)
Fibre Channel
• Tecnologia pensata per l’interconnessione ad alta
velocità di periferiche e tra mainframe nei centri di
calcolo
• Velocità fino al Gb/s con codifica di linea 8B/10B su fibre
monomodali a 1300 nm
• Distanze fino a 10 km
• Mezzi trasmissivi: doppini, cavi coassiali, fibre ottiche
• Interlavoro con SCSI, Internet Protocol (IP), e altri
protocolli
• Standard ANSI X3.230-1994
Scenario di uso
Modello di riferimento
Fibre Channel
Channels
IPI
SCSI
Networks
HIPPI
802.2
IP
ISO/OSI
ATM
FC-4
Common Services
FC-3
Framing Protocol/Flow Control
FC-2
Encode/Decode
FC-1
Transport
Data Link
Physical
133 Mb/s
266 Mb/s
531 Mb/s
1062 Mb/s
FC-0
FC-0 layer
Livello fisico del sistema
 Mezzi fisici: “Fibre” (errore voluto per dire sia fiber, sia
copper)
 Connettori, potenze, modulazioni. Equivalente OSI-1
Richisto BER minore di 10-12
FC-1 layer
Definisce la codifica di linea secondo lo schema
8B/10B transmission encoding
 Importante schema (ereditato in Gigabit
Ethernet)
 Parole di 8 bits sono trasmesse usando 10 bits




Error detection (disparity control)
Recupero e mantenimento di sincronizzazione
100% D.C. voltage balance
Alcune sequenze ammissibili e non corripondenti a
parole di codice sono usate per “segnalazione”
(delimitazione frame, controllo di sequenza)
FC-2 Layer
Livello che si occupa di specificare
 Formato di trama
 Gestisce la risequenzializzazione
 Flow Control
 Gestisce diverse classi di servizio
 Login/Logout di apparati
 Costruzione di topologia
 Segmentation and Reassembly
FC-2 Layer
Diverse PDU sono identificate a livello 2:
 Ordered Set: trasmissione di 4 byte a scopo di
segnalazione (SOF, EOF, R_RDY,…)
 Frame: unità dati base, più piccola di 2148 byte
(36B+2112B)
 Sequence: composta da 1 o più frame
(equivalente di una frase)
 Exchange: composta da 1 o più sequenze
(equivalente di una conversazione)
FC-2: Formato di trama
2112 bytes Data Field
4 bytes
Start
of
Frame
24 bytes
Frame
header
CTL
Source
Address
64 bytes
Optional
header
Destination
Address
2048 bytes
Payload
Type
Seq_Cnt
4 bytes 4 bytes
CRC
End
Error
of
Check Frame
Seq_ID Exchange_ID
FC-3 and FC-4 Layer
FC-3: non ben definito. Implementato solo in
apparati con più porte (es. gestione multicast)
FC-4: specifica come trasportare protocolli di
livello superiore
 Small Computer System Interface (SCSI)
 Internet Protocol (IP)
 High Performance Parallel Interface (HIPPI)
 Asynchronous Transfer Mode - (ATM-AAL5)
 Intelligent Peripheral Interface - 3 (IPI-3) (disk
and tape)
Topologie Fibre Channel
Topologie supportate:
 Point-to-point
 Arbitrated loop
 Fabric
Si distinguono diversi tipi di porte:
 Node port: N_Port
 Loop port: L_Port
 Switch port: F_Port
 … e loro combinazioni (FL_Port, …)
Topologia punto-punto
N_port
N_port
Due e solo due N_ports connesse direttamente
 Bidirezionale
 Disponibilità di tutta la capacità
Richiede comunque una fase di inizializzazione del link
prima di essere operativa
Topologia “Arbitrated Loop”
L_port
L_port
Topologia dominante:
 semplice
 a mezzo trasmissivo
condiviso
Fino a 127 porte (che
devono tutte essere L_port)
L_port
L_port
Utilizza uno schema distribuito
per regolare l’accesso
Non ci sono limiti su quanto un
dispositivo mantiene il controllo
del loop
Algoritmi di equità opzionali
Schema di arbitraggio
Ogni dispositivo ottiene un indirizzo dinamico che prende il
nome di Arbitrated Loop Physical Address (AL_PA)
Quando deve trasmettere dei dati
 Trasmette un messaggio di prenotazione ARBx (x=
AL_PA) lungo l’anello
 Se riceve il messaggio



Se più di un dispositivo richiede il possesso del
canale


Ha il diritto di usare l’anello, e può iniziare le procedure di
apertura verso un altra L_Port
Dopo avere aperto la comunicazione, si ha un canale punto
punto.
Il messaggio a priorità più alta è inoltrato (ARBy si propaga
se y<x)
Quando il canale è di nuovo libero, x può ritentare
Inizializzazione degli
indirizzi dinamici
Gli AL_PA sono assegnati dinamicamente
All’acccensione (o dopo un evento di guasto)
 Una primitiva Link Initialization Primitive
(LIP) è trasmessa lungo l’anello
 Questo forza tutti i dispositivi a mandare un
LIP
 In questa fase, l’anello non è usabile
Address initialization – 2
Si seleziona un loop master
 Ogni dispositivo manda un messaggio di Loop
Initialization Master Select (LIMS) contenente il proporio
Port Number
 Viene inoltrato solo il LIMS con valore minore
 Il dispositivo che riceve il proporio LIMS è eletto master
Ogni dispositivo deve scegliere il proprio AL_PA
 Il master genera messaggi con una bitmap di 127 bit
 Ogni dispositivo tenta di riottenere il suo vecchio AL_PA
 Se già assegnato, chiede un altro AL_PA
Il master manda un messaggio di CLoSe (CLS) e l’anello è di
nuovo operativo
Indirizzamento
L’indirizzo completo è di 3 byte
In configurazione con fabric, viene assegnato
dinamicamente durante la fase di login
 Prima del login di una Fabric, l’N_Port S_ID è non
definito (0x000000)
 La fabric espressamente assegna gli indirizzi
In Arbitrated Loop, esistono anche gli indirizzi AL_PA.
Dopo la fase di inizializzazione degli AL_PA, ogni N_port
tenta un login (F_Login) verso una F_port per ottenere il
proprio S_ID, per completare i tre byte dell’indirizzo.
Altrimenti, si lascia indefinito (0x0000)
Nella configurazione Point-to-Point, le N_Port scelgono gli
indirizzi da sole
Topologia con Fabric
N_port
N_port
N_port
F_port
F_port
F_port
F_port
N_port
Configurazione commutata
I mezzi fisici non sono condivisi (tutti canali pointto-point)
Fino a 224 dispositivi
Funzionalità avanzate (multicast, QoS)
Controllo di flusso
Utilizza un approccio basato su crediti:
 Prima di scambiarsi dati, i dispositivi devono
registrarsi tra di loro per concordare i crediti
 I crediti si riferiscono al numero di trame che un
dispositivo può ricevere
 Ogni dispositivo sa quante trame gli altri dispositivi a
lui collegati possono ricevere
 Dopo aver inviato un numero di trame tale da
esaurire i crediti, la trasmissione deve essere
interrotta, a meno che il dispositivo destinazione
indichi di aver elaborato una o più trame e di essere
pronto a riceverne di nuove
Controllo di flusso
Due tipi di controllo di flusso
 Buffer-to-buffer





da N_Port a N_Port o F_Port
Ogni porta sa quanti crediti il ricevitore è disposto a ricevere
(BB_Credit)
Ogni frame ricevuto incrementa un contatore. Quando si
raggiunge il valore BB_Credit, si interrompe la trasmissione
Un segnale R_RDY decrementa il contatore (indica che un
altro frame può essere inviato)
End-to-end



Tra N_port solamente
Come per la modalità B-to-B si usano crediti
Disponibilità di crediti viene comunicata tramite ACK
(cumulativi)
Classi di servizio
possibili
Fibre channel ha standardizzato diverse classi di
servizio: Class 1,…,6
Sono scelte durante la fase di login tra due porte
Si differenziano per l’uso di flow control diversi
Affinché la comunicazione possa avvenire, due
N_Ports devono supportare almeno una classe
di servizio in comune
Class of services
Class 1
Dedicated circuitswitched
connection
Full bandwidth available,
no multiplexing
End-to-end flow
control
Video, voice
Class 2
Connectionless
with notification
Allow multiplexing;
No guarantee (out of
order)
Both B-to-B and
E-to-E flow
control
Like LAN
Class 3
Datagram service
(no notification)
Allow multiplexing;
No guarantee
B-to-B flow
control
Used for SCSI
service
Class 4
Fractional
bandwidth
allocation
Virtual Circuit like class of
service
Class 5
Isochroous service
Class 6
Multicast support
Usable only if a
fabric is present
Not yet defined
Allow replication
(RAID configuration)
Usable only if a
fabric is present
HIPPI, ESCON, FICON, GeoPlex
Diversi altri protocolli simili a Fibre Channel sono utilizzati
nell’interconnessione tra mainframe, supercalcolatori e
periferiche:
 HIPPI (High Performance Parallel Interface): 800 Mbit/s;
parallelo per trasmissione elettrica (25 m), seriale per
distanze maggiori (su fibra)
 ESCON (Enterprise Serial Connection): fu introdotta da
IBM; 200 Mbit/s, utilizzando LED e fibre multimodali
 FICON, GeoPlex, ecc: sono differenti evoluzioni di
ESCON
Interconnessioni tra calcolatori
E’ interessante notare che diversi costruttori propongono
soluzioni dove questi protocolli, originariamente concepiti
per l’ambito locale (computer room o LAN), vengono estesi
all’ambito geografico (WAN), sfruttando o un trasporto
SONET/SDH, o un trasporto proprietario
I dati strategici in ambito aziendale sono ancora soventi
gestiti su mainframe, utilizzando ESCON o Fibre Channel
per trasferire dati tra i dispositivi di memorizzazione.
Per backup e disaster recovery, i supporti per i dati ridondati
vengono mantenuti in siti lontani
FDDI: Fiber Distributed Data Interface
E’ un token ring su fibra ottica a 100 Mb/s, con topologia a doppio
anello controrotante.
Caratteristiche:
 alta velocità e affidabilità
 ritardo poco dipendente dalle dimensioni della rete
Ampiamente utilizzato negli anni ’90 come backbone di reti LAN in
ambito corporate o campus.
FDDI
Velocità di trasmissione
 125 Mb/s a livello fisico
 100 Mb/s a livello Data Link
Numero massimo di stazioni: 500
Lunghezza massima della rete: 100 km
Distanza massima tra due stazioni
 100 m su rame
 2 km su fibra multimodale
 > 20 km su fibra monomodale
FDDI
Topologia Logica: anello monodirezionale
Topologia fisica:
 doppio anello controrotante
 albero
 doppio anello di alberi
Protocollo d’accesso (MAC) a token temporizzato; è
sostanzialmente un’estensione del Token Ring IEEE 802.5
Dopo aver acquisito il token una stazione trasmette:
 traffico sincrono
 traffico asincrono (se rimane tempo)
Per la protezione FDDI adotta la tecnica di ripiegamento di un
anello a due fibre utilizzata anche da SONET/SDH
FDDI
La massima distanza tra due stazioni
è 2 km per i LED e 40 km per i laser
Elastic
store
Medium
Access
Control
PLL
Local 100
MHz clock
Tx/Rx
topologia a
doppio anello
Queue
Tx/Rx
Tx/Rx
Tx
Tx/Rx
Rx
FDDI
Ogni nodo FDDI lungo l’anello converte il signale dal
dominio fotonico a quello elettronico, lo elabora e lo
riconverte al dominio fotonico
Le specifiche del livello fisico sono pensate per permettere
implementazioni di basso costo:
 trasmettitori con LED a bassa potenza e MMF graded
index
 il bilancio di potenza lascia un ampio margine per
perdite di inserzione e splicing
Formato del pacchetto FDDI
Data Frame
PA
SD
FC
Token Frame
PA
SD
FC
DA
SA
Data
FCS
ED
FS
ED
PA (preamble): 16 simboli in codifica 4B/5B per agevolare la
sincronizzazione (tale ridondanza richiede 125 Mbit/s al livello fisico)
SD/ED (starting/end delimiter): due simboli riservati per delimitare il
pacchetto
FC (frame control): due simboli che definiscono il tipo di pacchetto
DA (destination address)
SA (source address)
FCS (frame checking sequence): per rilevare gli errori
FS (frame status)
Codifica di linea
codific.
di linea
k bits (k,n)
n bits
canale
n bits
decodif.
di linea
(k,n)
k bits
La codifica di linea per FDDI (e altre simili codifiche di linea) è basata
su una tabella di corrispondenza tra blocchi di k bit di ingresso e n
bit di uscita, n>k
Gli obbiettivi sono:
 bilanciamento della continua (10% for 4B/5B, introducendo una
penalizzazione inferiore a 1 dB)
 sincronizzazione dei clock (si garantisce un numero sufficiente
di transizioni 0-1-0 nei simboli di canale)
 delimitazione pacchetti (simboli riservati di start e stop)
La velocità sulla linea cresce di un fattore n/k rispetto ai bit di utente
Gigabit Ethernet
Ethernet è un insieme di protocolli che ha dominato il mercato
delle LAN
La velocità di trasmissione originariamente era 10 Mbit/s su
cavo coassiale
Ethernet è evoluta su diversi mezzi trasmissivi (coassiale,
doppino, fibra) fino a 1 Gbit/s (Gigabit Ethernet), passando
da trasmissioni nel dominio elettrico a trasmissioni su fibra
E’ in fase di standardizzazione Ethernet a 10 Gbit/s
Ethernet, alle diverse velocità e per i diversi mezzi trasmissivi,
è sempre stata standardizzata per permettere schede di
interfaccia a basso costo, pensate per essere utilizzate in un
PC
Ethernet a 10, 100, 1000, … Mb/s
• Banda confrontabile con la velocità
interna dei terminali
• Cavo coassiale condiviso
• Distanza limitata (~ 1 km) da
attenuazione e ritardi di propagazione
• Bassi costi dovuti a semplicità ed
economia di scala
Hub o switch: banda e cavi condivisi o
dedicati ai terminali
Ethernet a 10, 100, 1000, … Mb/s
50%
25%
25%
Collegamento, in cavo metallico o fibra ottica, tra “scatole”.
Se le “scatole” sono switch, aumenta la banda, migliora la
gestibilità, ma abbiamo una rete a commutazione di
pacchetto non controllata.
Protocollo Spanning Tree per eliminazione cicli e recupero
guasti.
Ethernet a 10, 100, 1000, … Mb/s
Le porte dello switch possono operare in half-duplex o full-duplex
(un trasmettitore parla sempre con lo stesso ricevitore).
Nel caso di full-duplex:
• non serve un protocollo d’accesso (Ethernet diventa una tecnica
di framing e trasmissiva)
• i limiti di distanza sono puramente di tipo trasmissivo (possiamo
raggiungere decine di chilometri)
Evoluzione di Ethernet
1,000
10 100
Gigabit Ethernet
Fast Ethernet
Ethernet
1
Capacità [Mb/s]
10,000
10 Gigabit Ethernet
0.1
1
10
Distanza [km]
100
1000
Gigabit Ethernet
Uso formato di trama 802.3
Uso protocollo MAC CSMA-CD (trasmissione
punto punto con switch)
Operazioni half duplex e full duplex
Backward compatibility con mezzi fisici già
installati (fibre mono e multimodali, doppino)
Aumenta di un fattore 10 dimensione minima di
pacchetto con padding di simboli speciali
Codifica 8B10B
Gigabit Ethernet
IEEE 802.3z specifica tre tipi di interfaccie fisiche:




1000Base LX: fibra multimodale
1000Base SX: fibra monomodale
1000Base CX: cavo di rame schermato
1000Base T: cavo STP o UTP (doppino in rame con 4
coppie schermato o non)
Utilizza la codifica di livello fisico di Fibre Channel, con le seguenti opzioni:
standard
SX significa
short-wavelength
(850 nm)
LX significa
long-wavelength
(1300 nm)
1000BASE-SX
(850 nm)
1000BASE-LX
(1300 nm)
tipo di
fibra
MM
MM
MM
MM
MM
MM
MM
SM
diametro
(µm)
62.5
62.5
50
50
62.5
50
50
9
BW modale distanza
(MHzkm) minima (m)
160
200
400
500
500
400
500
NA
2 to 220
2 to 275
2 to 500
2 to 550
2 to 550
2 to 550
2 to 550
2 to 5000
Livelli Gigabit Ethernet
Media Access Control (MAC)
Gigabit Media Independent Interface (GMII) (optional)
MAC Layer
Physical Layer
Lo standard Gigabit
Ethernet specifica anche
altri livelli fisici per
trasmissioni a corta
distanza, come doppini e
cavi coassiali
FibreChannel Encoder/Decoder (8B10B)
1000BASE-LX 1000BASE-SX
SWL
LWL
Fiber Optic
Fiber Optic
1000BASE-CX
Shielded
Balanced
Copper
SMF - 5km
50µ MMF - 550m
50µ MMF - 550m 62.5µ MMF - 220-275m
62.5µ MMF - 500m
802.3z physical layer
25 m
1000BASE-T
Encoder/decoder
1000BASE-T
UTP
Category 5
100 m
802.3ab physical layer
Modifiche al protocollo
In modalità half duplex, slot minimo portato da 64
a 512 bytes (se ho pacchetti piccoli le
prestazioni sono basse)
Collision domain di 200 m
Solo topologie a stella
Consente la tecnica ”frame bursting” per
mantenere il controllo del canale fino ad un
massimo di 8192 bytes (l’estensione della
lunghezza minima del pacchetto è necessaria
solo per il primo pacchetto)
“Buffered Distributor”
Dispositivo che “remotizza” (rispetto al PC) il
sottolivello MAC
Opera sempre in full duplex
Implementa un controllo di flusso tra il PC e il
concentratore e memorizza localmente le trame
fino a quando non riesce a trasmetterle
Rende la massima distanza delle stazioni
indipendente dal protocollo
Tipici 1 Gigabit Optical XCVRs
1x9
Pin in Hole
SFF
GBIC
SFP
Pluggable
10 Gigabit Ethernet
Un comitato IEEE 802.3 è attivo nella standardizzazione di 10 Gbit/s
Ethernet
Solo la modalità full duplex, senza CSMA-CD
Soluzioni proposte:
 Seriale, con framing Ethernet, su distanze da LAN fino a 40 Km
 650 m su fibra multimodo (MMF)
 300 m su MMF installata
 2 km su fibra monomodo (SMF)
 10 km su SMF
 40 km su SMF
 Seriale, su SONET, per distanze maggiori di 40 Km
Per maggiori informazioni:
 www.10gea.org
 www.ieee802-org
Obiettivi IEEE P802.3ae
Mantenere il formato di trama di 802.3 Ethernet
Mantenere le dimensioni min/max del frame 802.3
Funzionamento solo Full duplex
Supportare solo cavi in fibra ottica
10.0 Gbps all’interfaccia MAC-PHY
Capacità in ambiente LAN PHY di 10 Gbps
Capacità in ambiente WAN PHY di ~9.29 Gbps
(compatibile con SONET)
Layer Model
Livelli P802.3ae
Higher Layers
Modello di
riferimento
OSI
LLC
MAC Control
MAC
Applicazione
Reconciliation Sublayer (RS)
Presentazione
XGMII
Sessione
XGMII
XGMII
64B/66B PCS
Trasporto
64B/66B PCS
WIS
8B/10B PCS
Rete
PMA
PMA
PMA
Collecamento
PMD
PMD
PMD
Fisico
MDI
MEDIUM
MDI = Medium Dependent Interface
10GBASE-R
XGMII = 10 Gigabit Media Independent Interface
PCS = Physical Coding Sublayer
PMA = Physical Medium Attachment
PMD = Physical Medium Dependent
WIS = WAN Interface Sublayer
MDI
MDI
MEDIUM
MEDIUM
10GBASE-W
10GBASE-X
10GBASE-R: collegamenti su fibra punto punto
10GBASE-W: compatibile con standard SONET
10GBASE-X: usa WDM, 4 l a 2.5G in parallelo
Primi 10 Gigabit Optical XCVRS
XENPACK
FTRX
XGXS
RPR IEEE 802.17
• Tecnologia di livello 2 per reti metropolitane di trasporto
• Basata su anello condiviso con riuso spaziale
• Offre protezione di livello “carrier class” basata su anelli
• Servizio con QoS diversa su un unica infrastruttura fisica
• Ridotto costo di gestione
• Alta capacità
• MAC indipendente dal livello fisico: si adatta ai livelli fisici
di Ethernet o SONET
Tecnologia convergente
Data
Vendor Specific
TDM
Mantenere gli standard di RPR
semplici e lasciare ai costruttori la
possibilità di differenziare i
prodotti
Video
Service Intelligence
(Adaptation, QoS, protocols)
802.17 Specific
Ring Operations
Bound Scope
(Forwarding, Topology, Fairness, Protection)
PHY Specific
Optical Transmission Choice
(Ethernet, SONET,…new ones)
Mantenere le operazioni indipendenti
dal livello fisico
Resilient Packet Ring
Doppio anello controrotante
Entrambi gli anelli sono operativi in condizioni di
normale funzionamento
Procedure di Topology Discovery consentono ai
nodi di conoscere l’identità e la posizione lungo
l’anello degli altri nodi
Sono previsti tre tipi di pacchetti:
 Data (di dimensione variabile fino a 9218
byte)
 Control (per Topology Discovery e Protection)
 Fairness (per comunicare le richieste di
banda tra nodi)
Resilient Packet Ring
Tre classi di servizio:
 Classe A: servizi garantiti in termini di banda
e ritardo
 Classe B: servizi con garanzia di banda ma
vincoli di ritardo meno stringenti
 Classe C: best-effort
Recupero di guasti entro 50 ms (come SDH):
 Steering: si cambia l’instradamento alla
sorgente
 Wrapping: ripiegamento dell’anello ai bordi
del guasto (come 1:1)
Resilient Packet Ring
Accesso basato su buffer insertion multiclasse
RX
local traffic
PTQ
TX
logic
STQ
A
B
PTQ: primary transmission queue
STQ: secondary transmission queue
C
Controllo di equità
Prenotazione e controllo di accettazione delle
richieste per il traffico garantito
Priorità nell’accesso e nel transito tra diverse
classi di traffico
Shaping mediante token bucket
Scambio controrotante di messaggi di controllo tra
i nodi per notificare la congestione e per
concordare un utilizzo equo della banda per il
traffico non garantito
RPR: il meglio dai due mondi
SONET
Ethernet
Accesso equo alle risorse
Alta efficienza sui anelli bidirezionali
Latenza e jitter controllati
Protezione in 50 millisecondi
Ottimizzato per trasporto dati
Economicamente valido per trasporto dati
Y
Y
Y
Y
RPR
Y
Y
Y
Y
Y
Y
RPR Alliance Members
Fly UP