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PROGETTO MONDIALE BPCO G lobal Initiative for Chronic O bstructive L ung D isease Linee-Guida Italiane – Aggiornamento 2003 PROGETTO MONDIALE BPCO ENTI PARTECIPANTI National Heart, Lung and Blood Institute (NIH, Bethesda USA) Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, Ginevra CH) STRUTTURA INTERNAZIONALE PROGETTO GOLD GOLD Executive Committee Romain Pauwels, MD, PhD - Chair GOLD Science Committee Leonardo Fabbri, MD - Chair GOLD Dissemination Committee Peter Calverley, MD - Chair GOLD NETWORK PARTNERS GOLD NATIONAL LEADERS WORLD ORGANIZATION OF FAMILY PHYSICIANS (WONCA) INTERNATIONAL COPD COALITION (Patient Organizations) GOLD EXECUTIVE COMMITTEE R. Pauwels, Belgium–Chair S. Buist, US P. Calverley, UK B. Celli, US L. Fabbri, Italy Y. Fukuchi, Japan C. Jenkins, Australia C. Lenfant, US J. Luna, Guatemala W. MacNee, UK E. Nizankowska, Poland K. Rabe, Netherlands R. Rodriguez-Roisin, Spain C. van Weel, Netherlands T. van der Molen, Netherlands N. Zhong, China PROGETTO MONDIALE BPCO SPONSOR INTERNAZIONALI ALTANA Pharma Merck Sharp & Dohme Andi-Ventis Mitsubishi Pharma Corp AstraZeneca Nikken Chemicals Co., Ltd Aventis Novartis Bayer Pfizer Boehringer-Ingelheim Schering-Plough International Chiesi Group Zambon Group GlaxoSmithKline PROGETTO MONDIALE BPCO SPONSOR NAZIONALI con il contributo di: BioFutura Pharma Zambon Group GOLD Website Internazionale http://www.goldcopd.com Sito GOLD - Italia http://www.goldcopd.it STRUTTURA DEL PROGETTO MONDIALE BPCO-ITALIA Delegato Nazionale: Dr. Lorenzo Corbetta Responsabili Gruppi di Studio - Cerveri e R. De Marco Definizioni, epidemiologia e aspetti socioeconomici - L. Carozzi e S. Nardini Fattori di rischio e loro riduzione - M. Vignola e M. Luisetti Patogenesi - M. Saetta e C. Tantucci Anatomia Patologica e Fisiopatologia - R. Pellegrino e G. Scano Valutazione clinico funzionale e monitoraggio - P.L. Paggiaro e G.U. Di Maria Trattamento farmacologico di fondo - N. Ambrosino e E. Clini Trattamento non farmacologico - F. Blasi e A. Spanevello Trattamento farmacologico delle riacutizzazioni - A. Rossi e S. Nava Trattamento della Insufficienza Respiratoria - G. Bettoncelli e P. Spriano La divulgazione delle Linee Guida - A. Liberati e N. Magrini BPCO e medicina basata sull’evidenza - L. Corbetta e G. Giustini Saffi Divulgazione via internet delle linee guida sulla BPCO - G. Cocco e M. Neri Ruolo dell'Educazione del Paziente STRUTTURA DEL PROGETTO MONDIALE GOLD-ITALIA Progetto promosso da: Fondazione UIP Unione Italiana per la Pneumologia (UIP) Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER) Federazione Italiana contro le Malattie Polmonari Sociali e la Tubercolosi (FIMPST) Con invito esteso a Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) Società Nazionale di Aggiornamento Medico Interdisciplinare (SNAMID) Fondazione Italiana per la Ricerca sull'Invecchiamento (FIRI) Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG) Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) PROGETTO MONDIALE BPCO La BPCO è la 4a causa di morte negli Stati Uniti (dopo cardiopatie, neoplasie e malattie cerebrovascolari) Nel 2000 l’OMS ha stimato che ci siano state 2.8 milioni di morti per BPCO Nel 1990 tra le malattie più frequenti, la BPCO era al 12° posto; nel 2020 sarà al 5° MORTALITÀ IN ITALIA • Le Malattie dell’ apparato respiratorio rappresentano la 3a causa di morte in Italia • Le BPCO rappresentano il 50-55% delle morti per malattie dell’apparato respiratorio • La mortalita’ interessa le fasce di età piu’ avanzate e maggiormente i maschi rispetto alle femmine MORBIDITÀ • La morbidità è prevista in notevole aumento nel mondo con uno spostamento dal 12 ° al 6° posto • In termini di ricoveri ospedalieri in Italia le BPCO risultano al 7° posto PREVALENZA NEL MONDO • Colpisce tutte le popolazioni ma è maggiore nei Paesi industrializzati rispetto a quelli in via di sviluppo. • E’ in continuo aumento nei Paesi industrializzati . • Interessa entrambi i sessi ed è in aumento soprattutto nel sesso femminile. • Aumenta con l’età. PREVALENZA IN ITALIA • E’ in aumento rispetto ai dati degli anni ’ 80 • E’ sottodiagnosticata dai medici di famiglia rispetto alle dagnosi formulate attraverso questionari standardizzati negli studi epidemiologici ( Viegi et al; Int J Tuberc Lung Dis 1999) • Vi e’ una alta prevalenza di soggetti a rischio di COPD (stadio 0 ) nella popolazione italiana di giovani adulti (20-45 anni ) PRINCIPALI CAUSE DI MORTE IN CINA 1998 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 CAUSA DI MORTE N x 103 % Neoplasie maligne Malattie cerebrovascolari Cardiopatie BPCO Traumi Patologie gastroenteriche Malattie metaboliche Malattie genito-urinarie Malattie psichiatriche Malattie neurologiche Tutte le altre cause 13.928 13.772 10.658 8.684 3.973 1.865 1.715 930 696 583 4.952 22,6 22,3 17,3 14,1 6,3 3,0 2,8 1,5 1,1 0,9 8,1 VARIAZIONE PERCENTUALE DELLA MORTALITÀ AGGIUSTATA PER L’ETÀ IN U.S.A. Proporzione della frequenza del 1965 3.0 2.5 Coronaropatie Infarto Altre Malattie CV BPCO Tutte le altre cause -59% -64% -35% +163% -7% 1965 - 1998 1965 - 1998 1965 - 1998 1965 - 1998 1965 - 1998 2.0 1.5 1.0 0.5 0 VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE MORTI PER BPCO IN U.S.A. Morti per 100.000 60 Maschi Bianchi 50 40 Maschi Neri 30 20 Femmine Bianche Femmine Nere 10 0 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 PROGETTO MONDIALE BPCO Tra il 1985 ed il 1995 il numero di visite mediche per BPCO negli USA è aumentato da 9 a 16 milioni Nel 1995 i ricoveri per BPCO negli USA sono stati 500.000 con una spesa sanitaria di circa 15 miliardi di dollari VISITE AMBULATORIALI PER BRONCHITE CRONICA (O NON SPECIFICATA) IN U.S.A. 14 Numero (milioni) 12 10 8 6 4 2 0 1980 1985 1990 Anno 1995 1998 Prevalenza della BPCO nel 1990 Male/1000 Established Market Economies Formerly Socialist Economies India China Other Asia and Islands Sub-Saharan Africa Latin America and Caribbean Middle Eastern Crescent World *From Murray & Lopez, 1996 6.98 7.35 4.38 26.20 2.89 4.41 3.36 2.69 9.34 Female/1000 3.79 3.45 3.44 23.70 1.79 2.49 2.72 2.83 7.33 PROGETTO MONDIALE BPCO Il fumo di sigaretta è la principale causa della BPCO Negli USA 47 milioni di persone fumano (28% dei maschi e 23% delle femmine) L’OMS stima nel mondo oltre 1 miliardo di fumatori, con un aumento fino ad oltre 1,6 miliardi nel 2025. Nei Paesi a basso-medio tenore di vita la percentuale di fumatori sta crescendo in modo allarmante PROGETTO MONDIALE BPCO OBIETTIVI Sensibilizzare gli operatori sanitari, i politici e la popolazione generale sulla BPCO Migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione Stimolare la ricerca PROGETTO MONDIALE BPCO DOCUMENTI Linee guida per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione (aggiornamento 2003) Versione ridotta delle Linee Guida (Executive Summary) (aggiornamento 2003) Guida tascabile per gli operatori sanitari (aggiornamento 2003) Guida per il paziente e la famiglia PROGETTO MONDIALE BPCO LINEE GUIDA Basate sull’evidenza Focalizzate su: Risultati valutabili diagnosi terapia prevenzione LIVELLI DI EVIDENZA CATEGORIA FONTE A Studi randomizzati controllati: elevato numero di studi B Studi randomizzati controllati: scarso numero di studi C Studi non randomizzati e studi osservazionali D Giudizio di un gruppo di esperti SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Trattamento 7. Ricerca futura BPCO: DEFINIZIONE La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è un quadro nosologico caratterizzato dalla progressiva ostruzione al flusso aereo, non completamente reversibile Questa riduzione del flusso è di solito progressiva ed associata ad una risposta infiammatoria a seguito dell’inalazione di particelle o gas nocivi SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Trattamento 7. Ricerca futura ASPETTI SOCIO-ECONOMICI PUNTI CHIAVE La BPCO è una malattia sottodiagnosticata e la sua dimensione sul piano clinico e sociale è sottostimata Prevalenza, morbidità e mortalità variano in modo significativo nei vari Paesi; dove sono disponibili dati, la BPCO rappresenta in entrambi i sessi un importante problema di salute pubblica DIMENSIONE SOCIALE ED ECONOMICA La dimensione globale della BPCO crescerà enormemente oltre ogni logica previsione quando si manifesteranno le conseguenze dell’abitudine al fumo di tabacco nei Paesi in via di sviluppo I costi sono elevati ed aumenteranno proporzionalmente all’invecchiamento della popolazione, all’incremento della prevalenza della BPCO ed al costo degli interventi medici e di salute pubblica già esistenti SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Trattamento 7. Ricerca futura FATTORI DI RISCHIO FATTORI LEGATI ALL’OSPITE: • geni (ad esempio, deficit di a1 antitripsina) • iperreattività bronchiale • crescita del polmone FATTORI LEGATI ALL’AMBIENTE: • fumo di sigaretta • fattori professionali • inquinamento esterno e domestico • infezioni • stato socio-economico Prevalenza (%) di fumatori in Italia: anni 1993-1999, soggetti > 14 anni. anni fumatori maschi femmine 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 35.1 34.1 33.9 34.9 33.1 32.2 32.4 16.4 16.7 17.2 17.9 17.3 17.3 17.1 ex fumatori maschi femmine 26.5 26.6 27.4 26.9 27.5 29.0 27.2 12.4 13.0 13.1 12.2 13.6 14.1 12.5 Fonte: Indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” 1999. ISTAT 2000 Prevalenza di fumatori (%) in Italia tra il personale Ospedaliero e la popolazione generale 60 51,2 % 50 40 37,5 33,3 30,1 29,2 30 18,7 Popolazione Generale Data from ISTAT "National Multipurpose Survey", 1996; n=36390, 18-64 yrs. p < .001, by chi-square 20 10 0 Fumatori* Ex fumatori^ Operatori sanitari Data from AIPO "Smokefree Hospitals" project, 1997; n=9793, 18-64 yrs. Non Fumatori° * Fumatori di almeno 1 sigaretta o un sigaro/die o di pipa ^ Ex fumatori di almeno 1 sigaretta o un sigaro/die o di pipa ° Non fumatori SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Trattamento 7. Ricerca futura PATOGENESI AGENTI NOCIVI (fumo di sigaretta, inquinanti, agenti professionali) Fattori genetici Infezioni respiratorie Altri fattori BPCO Particelle e gas nocivi Fattori legati all’ospite Anti-ossidanti Infiammazione polmonare Stress ossidativo Anti-proteasi Proteasi Meccanismi di riparazione BPCO PATOGENESI INFIAMMAZIONE Patologia piccole vie aeree Distruzione parenchimale Infiammazione bronchiale Rimodellamento bronchiale Perdita attacchi alveolari Riduzione tono elastico RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ASMA BPCO Allergeni Fumo di sigaretta Infiammazione bronchiale Linfociti T CD4+ Eosinofili Infiammazione bronchiale Linfociti T CD8+ Macrofagi, neutrofili COMPLETAMENTE REVERSIBILE RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO ESPIRATORIO COMPLETAMENTE IRREVERSIBILE CAUSE DI RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO NELLA BPCO Irreversibili • fibrosi ed ostruzione bronchiale • riduzione del ritorno elastico • distruzione del supporto alveolare CAUSE DI RIDUZIONE DEL FLUSSO AEREO NELLA BPCO Reversibili • accumulo bronchiale di cellule infiammatorie, muco ed essudato • contrazione della muscolatura liscia nei bronchi periferici • iperinsufflazione dinamica durante l’esercizio fisico SOMMARIO 1. Introduzione 2. Definizione e classificazione 3. Aspetti socio-economici 4. Fattori di rischio 5. Patogenesi, anatomia patologica e fisiopatologia 6. Trattamento 7. Ricerca futura TRATTAMENTO DELLA BPCO OBIETTIVI Prevenire la progressione della malattia Migliorare i sintomi Migliorare la tolleranza allo sforzo Migliorare lo stato di salute Prevenire e curare le riacutizzazioni Prevenire e trattare le complicanze Ridurre la mortalità Minimizzare gli effetti collaterali della terapia Le 4 fasi del trattamento della BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e della insufficienza respiratoria VALUTAZIONE E MONITORAGGIO PUNTI CHIAVE • La diagnosi di BPCO si basa sull’anamnesi di esposizione a fattori di rischio e sulla presenza di ostruzione bronchiale non completamente reversibile, in presenza o meno di sintomi. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO PUNTI CHIAVE • I pazienti con tosse cronica ed espettorato con una storia di esposizione a fattori di rischio dovrebbero essere testati per valutare la presenza di ostruzione bronchiale, anche in assenza di dispnea. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO PUNTI CHIAVE La spirometria rappresenta lo strumento diagnostico meglio standardizzato, più riproducibile ed obiettivo; esso costituisce il gold standard nella diagnosi e nella valutazione della BPCO Gli operatori sanitari che trattano pazienti con BPCO dovrebbero avere la possibilità di eseguire una spirometria senza difficoltà. VALUTAZIONE E MONITORAGGIO PUNTI CHIAVE Tutti i pazienti con un valore di VEMS inferiore al 40% del teorico o con segni clinici di insufficienza respiratoria o di scompenso cardiaco destro dovrebbero essere sottoposti ad emogasanalisi arteriosa per determinare la pressione parziale dei gas nel sangue DIAGNOSI DI BPCO SINTOMI Tosse Escreato Dispnea ESPOSIZIONE A FATTORI DI RISCHIO Tabacco Agenti occupazionali Inquinamento indoor/outdoor SPIROMETRIA SPIROMETRIA: NORMALE E BPCO 0 Litri 1 2 FEV1 FVC FEV1/FVC Normale 4.150 5.200 80% BPCO 2.350 3.900 60% 3 BPCO di grado II, moderato 4 FVC NORMALE FVC 5 1 2 3 4 5 6 secondi FATTORI DETERMINANTI DELLA GRAVITA’ NELLA BPCO •Gravità dei sintomi •Gravità della riduzione del flusso aereo espiratorio •Frequenza e gravità delle riacutizzazioni •Presenza di complicanze della malattia •Presenza di insufficienza respiratoria •Co-morbidità •Stato di salute generale •Numero di farmaci richiesti per controllare la malattia CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’ DELLA BPCO STADIO CARATTERISTICHE 0 A RISCHIO Spirometria normale sintomi cronici (tosse, escreato) I LIEVE VEMS/CVF < 70%; VEMS ≥ 80% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, escreato) II MODERATA VEMS/CVF < 70%; 50% ≤ VEMS < 80% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, escreato, dispnea) VEMS/CVF < 70%; 30% ≤ VEMS < 50% del teorico con o senza sintomi cronici (tosse, escreato, dispnea) III GRAVE IV MOLTO GRAVE VEMS/CVF < 70%; VEMS < 30% del teorico o VEMS < 50% del teorico in presenza di insufficienza respiratoria o di segni clinici di scompenso cardiaco destro ESEMPI DI ANDAMENTI INDIVIDUALI DI PAZIENTI CON BPCO 20 Età 70 20 Età B A 20 Età 70 C † 70 20 Età 70 D Le 4 fasi del trattamento della BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e della insufficienza respiratoria TRATTAMENTO DELLA BPCO PUNTI CHIAVE Importanti obiettivi per prevenire l’insorgenza e l’evoluzione della BPCO sono la riduzione dell’esposizione complessiva al fumo di tabacco, alle polveri in ambito professionale, all’inquinamento degli ambienti interni ed esterni La sospensione dell’abitudine tabagica è considerata, nella maggior parte delle persone, l’intervento più efficace ed economicamente più vantaggioso per ridurre il rischio di sviluppare la BPCO ed arrestarne la progressione (A) TRATTAMENTO DELLA BPCO PUNTI CHIAVE Un breve trattamento per la dipendenza dall’abitudine tabagica è efficace e dovrebbe essere almeno proposto ad ogni fumatore (A) Tre tipi di interventi sono risultati particolarmente efficaci: i consigli pratici, il sostegno sociale come parte del trattamento e fornito al di fuori del trattamento (A) STRATEGIE PER AIUTARE IL PAZIENTE A SMETTERE DI FUMARE CHIEDERE: identificare sistematicamente tutti i fumatori ad ogni visita INFORMARE: è urgente per tutti i fumatori smettere di fumare VALUTARE: determinare il desiderio di compiere un tentativo per smettere di fumare ASSISTERE: aiutare il paziente a smettere di fumare PREPARARE: organizzare un follow-up TRATTAMENTO DELLA BPCO PUNTI CHIAVE Sono disponibili diverse terapie farmacologiche efficaci (A), ed almeno una di queste dovrebbe essere somministrata in aggiunta ai consigli pratici se necessario ed in assenza di controindicazioni L’evoluzione di molti disturbi respiratori che insorgono in ambito professionale possono essere limitati o controllati avvalendosi di varie strategie volte a ridurre la quantità di particelle o gas inalati (B) Le 4 fasi del trattamento della BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e della insufficienza respiratoria A CHI VA RIVOLTO L’INTERVENTO DI EDUCAZIONE • • • • Operatori sanitari Politici ed amministratori Popolazione generale Pazienti e familiari BPCO STABILIZZATA PUNTI CHIAVE Il trattamento della BPCO stabilizzata dovrebbe essere caratterizzato da un progressivo incremento della terapia in relazione alla gravità della malattia L’educazione sanitaria del paziente affetto da BPCO può migliorare la sua capacità di gestire la malattia. E’ inoltre utile per raggiungere altri obiettivi, quale la cessazione dall’abitudine tabagica (A) BPCO STABILIZZATA PUNTI CHIAVE Nessuno dei farmaci attualmente impiegati nel trattamento della BPCO si è dimostrato efficace nel modificare il progressivo peggioramento della funzione ventilatoria, caratteristico della malattia (A). La terapia farmacologica regolare è importante per migliorare i sintomi e/o ridurre le riacutizzazioni (A) della malattia, e può aumentare la sopravvivenza. BPCO STABILIZZATA PUNTI CHIAVE Obiettivi del trattamento: 1. Migliorare le alterazioni funzionali (ostruzione, iperinflazione polmonare, lavoro respiratorio, scambi gassosi) 2. 3. 4. 5. 6. Migliorare i sintomi Aumentare la tolleranza allo sforzo Ridurre il numero e la gravità delle riacutizzazioni Migliorare la qualità della vita Aumentare la sopravvivenza BPCO STABILIZZATA PUNTI CHIAVE Categorie di farmaci utilizzati: - Broncodilatatori (A) - Corticosteroidi inalatori (A) - Vaccino anti-influenzale (A) - Immunomodulatori (B) - Antiossidanti (B) - Mucolitici (D) BPCO STABILIZZATA BRONCODILATATORI I broncodilatatori a lunga durata d’azione sono i farmaci più efficaci nel trattamento di fondo (A) per prevenire o migliorare i sintomi La via di somministrazione preferita è la inalatoria I b2-agonisti e gli anticolinergici a lunga durata d’azione sono i broncodilatatori di prima scelta (A). L’aggiunta o l’uso della teofillina dipende dalla risposta individuale in termini di miglioramento sintomatologico, dagli effetti collaterali e dal rischio cardiovascolare BPCO STABILIZZATA BRONCODILATATORI La somministrazione di broncodilatatori a lunga durata d’azione (formoterolo, salmeterolo, tiotropio) è più efficace dei rispettivi farmaci a breve durata d’azione (A) e può migliorare la compliance L’uso contemporaneo di più broncodilatatori a lunga durata e diverso meccanismo d’azione può migliorare l’efficacia (A) BPCO STABILIZZATA BRONCODILATATORI L’efficacia dei broncodilatatori va valutata sia in termini di miglioramento funzionale (dell’ostruzione bronchiale e/o dell’iperinflazione polmonare) che di miglioramento dei sintomi, della tolleranza allo sforzo e della qualità della vita (A) La mancata risposta spirometrica, in presenza di miglioramento soggettivo (sintomi) , non è motivo di interruzione del trattamento BPCO STABILIZZATA CORTICOSTEROIDI Il trattamento cronico con corticosteroidi sistemici deve essere evitato a causa di uno sfavorevole rapporto rischio-beneficio (A) La risposta ad un breve trattamento con corticosteroidi orali non consente di predire la risposta ai corticosteroidi inalatori (A) BPCO STABILIZZATA CORTICOSTEROIDI INALATORI Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori è indicato nei pazienti con VEMS ≤ 50% del teorico (Stadio III: Grave e Stadio IV: molto grave) con ripetute riacutizzazioni trattate con antibiotici e/o corticosteroidi orali (es. 3 negli ultimi 3 anni) (A). I corticosteroidi inalatori possono essere considerati anche in pazienti con BPCO di minore gravità che non rispondono adeguatamente in termini clinici o funzionali ai broncodilatatori (D). E' opportuno individuare i soggetti potenzialmente responsivi ai corticosteroidi, tramite indicatori funzionali e biologici BPCO STABILIZZATA CORTICOSTEROIDI INALATORI •Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori determina in pazienti con BPCO di grado grave o molto grave un miglioramento dei sintomi, della funzione respiratoria, della tolleranza allo sforzo e della qualità della vita, ed una riduzione del numero e della gravità delle riacutizzazioni (A). •Può inoltre migliorare la sopravvivenza (C). •Il loro uso va valutato in relazione ai rischi di effetti collaterali a lungo termine. BPCO STABILIZZATA CORTICOSTEROIDI INALATORI Nei pazienti in cui sono indicati sia i broncodilatatori a lunga durata d'azione che i corticosteroidi inalatori, la terapia di combinazione mostra effetti additivi rispetto ai singoli componenti su molti outcomes della BPCO (A). L'uso delle combinazioni precostituite (salmeterolo più fluticasone, formoterolo più budesonide) può migliorare l'aderenza al trattamento e favorire l'efficacia del trattamento (C) BPCO STABILIZZATA ALTRI TRATTAMENTI La vaccinazione antinfluenzale riduce del 50% le complicanze della BPCO (A). Antiossidanti, immunomodulatori e vaccino antipneumococcico possono ridurre la frequenza di esacerbazioni, tuttavia non vi è sufficiente evidenza per raccomandarne l’uso (B). Per altri farmaci (mucolitici, antitussivi, stimolanti respiratori, etc) l’evidenza di efficacia è scarsa (D) BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Riabilitazione Ossigenoterapia lungo termine Ventilazione meccanica a lungo termine Terapia chirurgica BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Riabilitazione (1) • Il trattamento riabilitativo strutturato e’ in grado di determinare miglioramento di capacita’ di esercizio fisico, dispnea e QoL (A) indipendentemente dal livello di ostruzione delle vie aeree (B). • Risultati positivi sono riscontrati in programmi in regime di degenza , di day-hospital e domiciliare (A). La opzione migliore puo’ dipendere da fattori legati al paziente. • L’effetto positivo ottenuto in seguito a Riabilitazione si osserva in non meno di 8 settimane e tende a mantenersi almeno entro 1 anno dal termine del programma (B). • Ogni ulteriore beneficio in seguito a ripetizione annuale di Riabilitazione si traduce in un possibile vantaggio in termini di ricoveri e riacutizzazioni (C). BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Riabilitazione (2) • Quando indicato il trial di allenamento agli arti superiori puo’ produrre un miglioramento funzionale selettivo (B) • L’effetto positivo dell’allenamento dei muscoli respiratori appare limitato a pazienti con piu’ compromessa forza inspiratoria (C) • Il ruolo della componente educativa del paziente puo’ riflettere positivi effetti sul “management” dl paziente (D) BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Riabilitazione (3) • L’uso di ossigeno nei pazienti normossiemici a riposo e che desaturano durante lo sforzo migliora sintomi e la tolleranza allo sforzo, tuttavia non vi è evidenza che l’aggiunta di ossigeno migliori gli effetti della riabilitazione (C). • Lo stato nutrizionale espresso dal peso corporeo (BMI, IBW) è un fattore indipendente di influenza sulla sopravvivenza e su misure di outcome di trattamenti (A) •L’implementazione nutrizionale non appare una componente determinante per la sopravvivenza e il miglioramento funzionale del paziente (C) Programmi riabilitativi “La durata minima di un programma di riabilitazione è due mesi; tuttavia maggiore è la durata più il trattamento sarà efficace (Evidenza B)” BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Ossigenoterapia a lungo termine • L’ossigenoterapia a lungo termine (≥ 15 ore/die) nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica si è dimostrata efficace nell’aumentare la sopravvivenza (A). • E’ suggerito un utilizzo piu’ vicino possibile alle 24 ore/die (A). • L’efficacia della OLT in pazienti con ipossiemia intermittente (notturna, sforzo) non e’ provato BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Ventilazione meccanica a lungo termine • NPPV in aggiunta a OLT puo’ migliorare scambi respiratori, sintomi, QoL e outcome clinico, ma non la sopravvivenza, in pazienti ipercapnici con BPCO stabile (B) BPCO STABILIZZATA TERAPIE NON FARMACOLOGICHE Terapia chirurgica • La bullectomia puo’ migliorare sintomi e funzione in casi altamente selezionati (C) • La riduzione chirurgica dei volumi polmonari è una terapia che puo’ produrre miglioramenti fisiologici a breve termine in pazienti selezionati (C) ma è controindicata in pazienti con BPCO grave (FEV1 <25% e/o DLCO <20% del teorico) (B). • Il trapianto polmonare per enfisema puo’ migliorare QoL e funzionalita’ in casi selezionati (C), ma non migliora la sopravvivenza a lungo termine (C). TRATTAMENTO DELLA BPCO IN BASE ALLA GRAVITA’ STADIO 0: A RISCHIO STADIO I: BPCO LIEVE STADIO II: BPCO MODERATA STADIO III: BPCO GRAVE STADIO IV: BPCO MOLTO GRAVE TRATTAMENTO DELLA BPCO TUTTI GLI STADI Evitare i fattori di rischio: • sospensione dell’abitudine tabagica • riduzione dell’inquinamento domestico • riduzione dell’esposizione professionale Vaccinazione anti-influenzale STADIO 0 A RISCHIO Caratteristiche Sintomi cronici: • tosse • escreato Spirometria normale Trattamento raccomandato STADIO I LIEVE Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≥ 80% Con o senza sintomi cronici Trattamento raccomandato • Broncodilatatori a breve durata d’azione solo al bisogno STADIO II MODERATA Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≥ 50% ≤ 80% Con o senza sintomi cronici Trattamento raccomandato • Broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno • Trattamento regolare con uno o piu’ broncodilatatori a lunga durata d’azione (A) • Riabilitazione per un minimo di 2 mesi(A) STADIO III GRAVE Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≥ 30% ≤ 50% Con o senza sintomi cronici Trattamento raccomandato • Broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno • Trattamento regolare con uno o piu’ broncodilatatori a lunga durata d’azione (A) • Corticosteroidi inalatori (in pazienti con ripetute riacutizzazioni (> 3 negli ultimi 3 anni) (A) • Riabilitazione per un minimo di 2 mesi (A) STADIO IV MOLTO GRAVE Caratteristiche VEMS/CVF ≤ 70% VEMS ≤ 30% o VEMS ≤ 50% con insufficienza respiratoria o scompenso cardiaco destro Trattamento raccomandato • Trattamento regolare con uno o piu’ broncodilatatori a lunga durata d’azione (A) • Corticosteroidi inalatori (in pazienti con ripetute riacutizzazioni (> 3 negli ultimi 3 anni) (A) • Riabilitazione per un minimo di 2 mesi(A) • Trattamento complicanze • OLT (in presenza di insufficienza respiratoria) • Considerare NPPV (in grave ipercapnia) • Considerare un trattamento chirurgico TERAPIA DELLA BPCO AD OGNI STADIO Precedente classificazione 0:A Rischio Nuova classificazione 0:A Rischio I: Lieve II: Moderata III: Grave IV: Molto grave Caratteristiche • Sintomi cronici • Esposizione a fattori di rischio • Spirometria normale • FEV1/CVF < 70% • 50% > FEV1< 80% • Con o senza sintomi • FEV1/CVF < 70% • 30% > FEV1 < 50% • Con o senza sintomi • FEV1/CVF < 70% • FEV1 < 30% o presenza di insufficienza respiratoria cronica o scompenso cardiaco destro I: Lieve • FEV1/CVF < 70% • FEV1 80% • Con o senza sintomi II: Moderata IIA IIB III: Grave Evitare I fattori di rischio; vaccinazioni antinfluenzale + broncodilatatori a breve durata d’azione al bisogno + trattamento regolare con uno o più broncodilatatori a lunga durata d’azione + riabilitazione + steroidi per via inalatoria in caso di ripetute riacutizzazioni + O2 terapia a lungo termine in caso di insuff. respiratoria Considera i trattamenti chirurgici Le 4 fasi del trattamento della BPCO 1. Valutazione e monitoraggio 2. Riduzione dei fattori di rischio 3. Trattamento della BPCO stabilizzata: - educazionale - farmacologico - non farmacologico 4. Trattamento delle riacutizzazioni e dell’ insufficienza respiratoria RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE DEFINIZIONE Peggioramento dei sintomi • tosse • dispnea • variazioni qualitative e quantitativi dell’ espettorato (in caso di viraggio del colore o purulenza considerare eziologia infettiva) Criteri accessori • variazione es. obiettivo polmonare • febbre • edemi declivi RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE Le riacutizzazioni che richiedono l’intervento del medico sono eventi clinici importanti nella storia della BPCO La maggior parte delle riacutizzazioni di BPCO rimane ad eziologia sconosciuta. Le infezioni sembrano tuttavia avere un ruolo significativo (B) RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE I broncodilatatori somministrati per via inalatoria (b2-agonisti e/o anticolinergici), le teofilline ed i glucocorticoidi sistemici, preferibilmente quelli orali, sono i farmaci di scelta per il trattamento delle riacutizzazioni della BPCO (A) RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE Trattamento domiciliare (a prescindere dallo stadio di malattia prima della riacutizzazione) I broncodilatatori somministrati per via inalatoria (b2-agonisti e/o anticolinergici), ed i glucocorticoidi sistemici, preferibilmente quelli orali, sono i farmaci di scelta per il trattamento domiciliare delle riacutizzazioni della BPCO (A) RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE I pazienti che presentano riacutizzazioni con segni clinici di infezione bronchiale (cioè aumento del volume e viraggio di colore dell’escreato e/o febbre) possono trarre beneficio da una terapia antibiotica (B) I patogeni più frequentemente implicati sono: S. pneumoniae, H. influenzae, M. catarrhalis . Nei pazienti con grave compromissione respiratoria di base, oltre ai precedenti patogeni occorre considerare anche Enterobacteriaceae (Pseudomonas aeruginosa) RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE ANTIBIOTICI • La scelta dell’antibiotico da utilizzare deve tener conto delle resistenze batteriche a livello locale • Attualmente non sono disponibili studi randomizzati in doppio cieco che evidenzino la superiorità dei nuovi antibiotici rispetto ai vecchi antibiotici (Evidenza B) RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE CRITERI DI richiesta di valutazione specialistica o di OSPEDALIZZAZIONE • Marcato aumento dell’intensità dei sintomi come ad esempio la comparsa della dispnea a riposo • Riacutizzazione nel paziente classificato come COPD grave • Comparsa di nuovi segni obiettivi (cianosi, edemi periferici) • Mancata risposta al trattamento od impossibilità di rivalutazione • Presenza di importanti patologie concomitanti (insufficienza d’organo grave, diabete, ecc) • Aritmie di nuova insorgenza • Dubbio diagnostico • (Età avanzata) • Comparsa di disturbo del sensorio • Non autosufficienza e/o mancato supporto familiare RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE Trattamento delle riacutizzazioni del paziente ospedalizzato • Valutazione della gravità dei sintomi, valori dei gas ematici, Rx torace • Somministrare O2 terapia e ripetere EGA dopo 30 min • Broncodilatatori: • aumento dose o frequenza • associare Beta 2 agonisti ed anticolinergici • utilizzare distanziatore o nebulizzatore • considerare l’aggiunta di aminofillina e.v. • Corticosteroidi orali o e.v. • Antibioticoterapia (orale od occasionalmente e.v.) in presenza di infezione batterica • Considerare NIMV • In ogni caso: • valutazione nutrizione e bilancio idrico • considerare l’utilizzazione di eparina s.c. • identificare e trattare le possibili co-morbilità (insuff organo, aritmie) • monitorare lo stato del paziente RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE Trattamento delle riacutizzazioni del paziente ospedalizzato •La disponibilità di personale infermieristico specializzato in grado di assistere a domicilio il paziente affetto da riacutizzazione di BPCO consente sia di evitare il ricovero di pazienti presentatisi si Pronto Soccorso o dal medico curante sia di ridurre la durata di degenza dei pazienti ricoverati TRATTAMENTO DELLA BPCO INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA DA RIACUTIZZAZIONE DI BPCO Quadro clinico di riacutizzazione grave + PaO2/FiO2 < 300 e/o SaO2 < 90 % in aria ambiente TRATTAMENTO DELLA BPCO INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA DA RIACUTIZZAZIONE DI BPCO •Terapia Medica • Ossigenazione • Supporto ventilatorio meccanico invasivo non invasivo (NIV) : - a pressione positiva intermittente - a pressione positiva continua - a pressione negativa RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV) in corso di riacutizzazione: • migliora i livelli dei gas ematici ed il pH (A); • riduce il tasso di mortalità ospedaliera, la necessità di ventilazione meccanica invasiva ed i tempi di degenza ospedaliera (A); • puo’ essere impiegata nella fase di svezzamento dal ventilatore (B) • riduce la mortalità ad un anno (C). RIACUTIZZAZIONI PUNTI CHIAVE La ventilazione meccanica a pressione negativa: • migliora i livelli dei gas ematici ed il pH (C); • riduce il tasso di mortalità ospedaliera, la necessità di ventilazione meccanica invasiva (C). NIV: SEDE DI APPLICAZIONE •pH 7.30 ÷ 7.35: Unità di Monitoraggio per pazienti critici respiratori • pH < 7.30: Unità di Terapia Intermedia o Intensiva Respiratoria o ICU se s.multiorgano RIACUTIZZAZIONI CRITERI DI INCLUSIONE ALLA NIV (almeno 2 criteri dopo terapia medica ottimizzata): • Dispnea ingravescente con uso evidente dei mm accessori e/o paradosso addominale •Acidosi respiratoria pH < 7.35 ed ipercapnia (>45 mmHg) •Frequenza respiratoria > 25 a/m • Pazienti in cui il ricorso alla ventilazione invasiva non e’ disponibile, indicato (tumori in fase terminale, eta’ molto avanzata) oppure pazienti che rifiutano l’intubazione (N.B.= la NIV deve essere considerata in questi casi piu’ simile ad una “cura palliativa” che ad un intervento “salvavita”). FATTORI DETERMINANTI IL SUCCESSO DELLA NIV La migliore riuscita della NIV dipende da fattori locali come il “training” e l’esperienza dello staff, le risorse disponibili (n° dei letti, personale, strumentazione) e il sistema di monitoraggio. Esistono altresi’ criteri “predittivi” di possibile fallimento della NIV (i.e. mancato miglioramento del pH dopo 1 h di ventilazione – presenza di comorbidita’- scarsa tolleranza- stato funzionale respiratorio gravemente compromesso) RIACUTIZZAZIONI CRITERI DI ESCLUSIONE dalla NIV (anche 1 solo criterio): • Arresto respiratorio • Instabilita’ emodinamica (ipotensione, aritmie gravi, infarto miocardico) • Stato mentale alterato, paziente non collaborante • Secrezioni viscose e/o abbondanti, incapacità di proteggere le vie aeree • Recente chirurgia facciale o addominale • Trauma facciale - Anormalita’ naso-faringee • Insufficienza multiorgano INDICAZIONI PER L’INTUBAZIONE • Arresto respiratorio • PaO2/FiO2 < 200 o < 40 mmHg in aria • pH<7.25 e PaCO2 > 60 mmHg • Instabilita’ emodinamica (ipotensione, aritmie gravi, infarto miocardico) • Stato mentale alterato, paziente non collaborante • Secrezioni viscose e/o abbondanti, incapacità di proteggere le vie aeree • Insufficienza Multiorgano oppure • FALLIMENTO NIV (peggioramento clinico/gasanalitico entro 1-2 ore o mancato miglioramento dopo 4-6 ore) OSSIGENOTERAPIA In corso di insufficienza respiratoria acuta •Il target e’ mantenere una PaO2> 60 mmHg senza consensualmente aumentare la PaCO2 • I gas andrebbero monitorati 30’ dopo arrivo in Reparto • La maschera di Venturi garantisce un più accurato controllo della Fi02, ma meno tollerata delle cannule nasali RIACUTIZZAZIONI Indicazioni al ricovero in terapia intensiva (ICU) • Dispnea grave “refrattaria” • Confusione, letargia e coma • Peggioramento della ipossiemia, capnia e/o acidosi Implementazione delle Linee Guida GOLD • Il sito Internazionale: www.goldcopd.com • La versione Italiana: www.goldcopd.it • Le nuove frontiere per la divulgazione: - videoconferenza - Web-seminars - Formazione a Distanza - La Telemedicina - La ricerca on-line www.goldcopd.it - data base documenti - aggiornamento informazioni scientifiche ed organizzative - messaggistica e scambio in tempo reale di informazioni - links per dare visibilità e diffusione - Webseminars ed e-learning WORLD COPD DAY 19 Novembre 2003 Potrebbe trattarsi di BPCO? Sai cos’è la BPCO? E’ la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia dei polmoni molto frequente, anche se molti pazienti ne sono affetti senza saperlo. Rispondi alle domande e scopri se sei affetto da BPCO. 1. Hai tosse frequente? 2. Hai frequentemente catarro nei bronchi? 3. Fai fatica a respirare rispetto ai tuoi coetanei? 4. Hai più di 40 anni? 5. Sei un fumatore o lo sei stato? SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO Se hai risposto sì a tre o più domande potresti essere affetto da BPCO, chiedi al tuo medico se ritiene necessario che tu faccia una spirometria. Una diagnosi precoce di BPCO è fondamentale nel prevenire un aggravamento di questa malattia. Slovenia Turkey Germany Australia Brazil United States Ireland Moldova Yugoslavia Canada Portugal Thailand Norway Greece Guatemala France Taiwan ROC Malta China South Africa Nepal Peru Korea Costa Rica Croatia Tatarstan Republic United Arab Emirates Poland Bangladesh Hong Kong China New Zealand Argentina Austria Mexico United Kingdom Italy Saudi Arabia Latvia Egypt Venezuela Chile Japan Netherlands Russia Republic of Georgia Macedonia Canada Iceland Denmark Lithuania Belgium Slovakia Singapore Romania Columbia Spain Ukraine India Vietnam Kyrgyzstan Sweden Albania Switzerland