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Sacra di San Michele Respect and devotion through its stories and

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Sacra di San Michele Respect and devotion through its stories and
Sacra di San Michele
Respect and devotion through its stories and legends
“Michele Coppino” Primary School
Turin, Italy
Class 5^B Teacher involved: Rita Margolo
School year: 2010/2011
The famous ‘Sacra di San Michele’ abbey is
a religious complex of matchless beauty
and value, symbol of the Piedmont region.
It grows up on Mount Pirchiriano, in an
extraordinary dominant position on the
entrance of the Susa Valley.
Seen from below, this mountain seems to
rise into the sky as if suspended in a
vacuum.
Originally it was called Mount Porcariano,
the Swine’s Mountain.
Then the name was changed in Pirchiriano,
that means "made by fire", in honour of the
archangel Michele.
In the Holy Bible the archangel Michele is
the prince of the Heavenly army, fighting
against Satan. This is why Saint Michele is
revered as the defender of the Church and
of Christian people.
He is often depicted with his sword in the
act of fighting against evil, surrounded by
flames.
Legend has it that St. John the Bishop, called Vincent, who retired in prayer on a mountain nearby, decided
to build a church, but inexplicably the material used to build it disappeared during the night.
The bishop decided to discover what was really happening. One night he saw angels flying and carrying the
stones on the top of Mount Porcoriano. The archangel Michele suddenly appeared to him and pointed out
that rock as the place to build his church.
Then the bishop moved the site in the place shown.
In fact, at the end of 900 A.D., some chapels of the Benedictine monks were located all over that mountain,
but were no longer able to accommodate pilgrims.
Around 1000 A.D. a nobleman went to the Pope asking to be forgiven of his sins: the Pope agreed but asked
him to build an abbey and to live according to respect and devotion of the catholic believes.
A century later the sizes of the abbey were not even enough to accommodate travelers, so the Sacra was
finally erected in early 1100 A.D.
Another legend says that a girl named
Alda, to escape the soldiers during the
Franco-Spanish war, he decided to get out a
window of the tower because she refuced
to live without the respects of the rules she
received during her life .
She was saved by angels that
laid her down gently on the ground.
The girl thought she could throw herself
again in the air, because of vanity and
money, and was sure that she can be
saved again: but this time the angels did
not help her.
The Beautiful Alda tower ruins:
Due to its strategic location, the abbey was the scene of
several wars and military facts.
Over the centuries has lost its importance and declined
until it was deleted. Then, thanks to the interest of the
Savoy Family, there were renovation and consolidation.
In 1836 King Charles Albert took away from the
Cathedral in Turin the bodies of 24 Savoy princes, which
are currently in the church in stone sarcophagi.
Today the Sacra is guarded by the Holy Father
Rosminiani.
The building is well worth visiting to admire the steep
Staircase of the Dead (so called because the bodies of
monks were exposed there during funeral ceremonies),
which ends with the Door of the Zodiac, a masterpiece
of Romanesque sculpture of the twelfth century. Inside
the church you can admire the beautiful frescoes and
paintings.
From the left side of the church you can get to a lookout
point, where you can enjoy an impressive view over the
Susa Valley.
On 14 July 1991, the abbey was visited by Pope John
Paul II.
Antonio Rosmini
La Sacra di San Michele. Il rispetto e la dedizione attraverso le sue
leggende e storie.
“Michele Coppino” Primary School
Turin, Italy
Class 5^B
Teacher involved: Rita Margolo
School year: 2010/2011
La famosa abbazia 'Sacra di San Michele' è un
complesso religioso di incomparabile bellezza e
valore, simbolo della regione Piemonte.
Cresce sul monte Pirchiriano, in un
Straordinaria posizione dominante all'imbocco
della Valle di Susa.
Guardata dal basso, questa montagna sembra
salire verso il cielo come sospesa nel vuoto.
In origine era chiamato Monte Porcariano, il
monte dei porci.
Poi il nome fu cambiato in Pirchiriano, che
significa "dal fuoco", in onore dell'arcangelo
Michele.
Nella Bibbia l'arcangelo Michele è il principe
delle milizie celesti, in lotta contro Satana.
Ecco perché San Michele è venerato come il
difensore della Chiesa e del popolo cristiano.
Egli è spesso raffigurato con la spada in atto di
combattere contro il male, circondato dalle
fiamme.
La leggenda narra che il Vescovo San Giovanni, detto Vincenzo, ritiratosi in preghiera su un monte vicino,
decise di costruire una chiesetta, ma inspiegabilmente il materiale per costruirla spariva la notte.
Il vescovo decise di scoprire la verità. Una notte vide degli angeli che trasportavano in volo le pietre
sulla cima del monte Porcoriano.
Improvvisamente sul monte apparve anche l’arcangelo Michele che gli indicava proprio quella rupe per
costruire la sua chiesa.
Allora il vescovo fece spostare il cantiere nel posto indicato.
In realtà alla fine del 900 d.C., sul monte si trovavano già delle cappelle dei monaci benedettini, ma non
bastavano più ad accogliere i pellegrini e viandanti.
Verso il 1000 d.C. un nobile si recò dal Papa per chiedere il perdono dei propri peccati e promise che avrebbe rispettato le regole
del vivere secondo il vivere dei cattolici
Il pontefice acconsentì ma gli chiese di costruire un’abbazia.
Un secolo dopo anche le dimensioni dell’abbazia non furono sufficienti e si eresse, agli inizi del 1100 d.C., la
Sacra.
Un’altra leggenda narra che una fanciulla
di nome Alda, per sfuggire ai soldati
durante la guerra franco-spagnola. Alda si
si rifiutò di vivere vivere senza il rispetto
delle regole del vivere della sua
cittadina e decise di gettarsi
dalla torre della Sacra e fu salvata dagli
angeli che la posarono delicatamente sul
terreno.
La ragazza, per vanità e denaro, pensò di
potersi gettare nuovamente nel vuoto,
sicura di potersi salvare ancora, ma questa
volta gli angeli non la aiutarono.
Le rovine della torre della Bella Alda.
Per la sua posizione strategica, l’abbazia fu teatro di fatti
militari e di diverse guerre.
Nel corso dei secoli perse d’importanza e decadde fino
ad essere soppressa. Successivamente , grazie
all’interessamento dei Savoia, ci furono lavori di
ristrutturazione e consolidamento. Nel 1836 il re Carlo
Alberto fece traslare dal Duomo di Torino le salme di 24
principi sabaudi che attualmente si trovano nella chiesa
dentro sarcofagi di pietra. Oggi la Sacra è custodita dai
Padri Rosminiani .
L’edificio merita sicuramente la visita per ammirare il
ripido Scalone dei Morti (così chiamato perché qui si
esponevano, nelle cerimonie funebri, le salme dei
monaci) che termina con la Porta dello Zodiaco,
capolavoro della scultura romanica del XII secolo.
All’interno della chiesa è possibile ammirare preziosi
affreschi e pitture.
Dal lato sinistro della chiesa si accede ad un belvedere
da cui si gode un suggestivo panorama su tutta la Valle
di Susa.
Il 14 luglio del 1991, l’abbazia fu visitata da Papa
Giovanni Paolo II.
Antonio Rosmini
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