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La responsabilità sociale dell`impresa

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La responsabilità sociale dell`impresa
La responsabilità sociale
dell’impresa
il quadro di riferimento
Un’idea dell’impresa
"il vero dovere sociale dell'impresa è
ottenere i più elevati profitti (ovviamente in
un mercato aperto, corretto e competitivo)
producendo così ricchezza e lavoro per tutti
nel modo più efficiente possibile"
“the only social responsability of business is
to make profits”
Milton Friedman, cofondatore
assieme a George Stigler della
Scuola di Chicago e Premio Nobel
dell'economia
L’impresa sostenibile
NGOs
Società
(ambiente, diritti)
(Qualità della
vita)
Competitori
(nuove tecnologie, qualità dei prodottii)
Shareholders
Consumatori
(profitto e stabilità)
(qualità e prezzii)
Lavoratori
(salari, occupazione, SSAi)
Rischi
•Immagine pubblica (mercati ed affari
•Finanziari (penalizzazioni e compensazioni
•Tecnici (minore competitività)
Le tre dimensioni della
sostenibilità
La sostenibilità economica
La sostenibilità sociale
La sostenibilità ambientale
capacità di generare reddito,
profitti e lavoro
capacità di garantire condizioni
i benessere e opportunità di
crescita equamente distribuite e
come capacità di rispettare i
diritti umani e del lavoro
capacità di salvaguardare le
Risorse naturali e la possibilità
dell’ecosistema di assorbire e
tollerare gli impatti
La sostenibilità economica in
un libro di Guido Rossi/1
“l’inarrestabile trasformazione del capitalismo in economia puramente
monetaria fa del conflitto di interessi un motore del sistema”
“sui codici etici bisogna disilludersi: la loro efficacia dipende troppo
dall’etica di chi li deve applicare”
“la concorrenza tra sistemi normativi, in Europa o nel mondo,
anziché far vincere il migliore può produrre una corsa al ribasso,
una fuga verso le zone d’ombra meno regolate”
La sostenibilità economica in
un libro di Guido Rossi/2
“al tempo stesso vedo emergere dalla globalizzazione un fenomeno nuovo
ed interessante, che chiamerei un “nomos pre-giuridico”, un consenso
informale su valori che hanno una loro forza etica pur non essendo ancora
leggi.
E’ l’etica degli hackers nel cyberspazio, che si salda con la cultura del
movimento alter-global, delle organizzazioni terzomondiste e del Forum
sociale di Porto Alegre : l’evoluzione tecnologica e una nuova corrente
etica convergono verso una messa in discussione radicale del diritto di
proprietà, soprattutto sulla proprietà intellettuale e su quei beni
immateriali che costituiscono la vera ricchezza dell’era post-industriale”
Il conflitto epidemico
Guido Rossi
Adelphi Editore
Giugno 2003
“in questo senso globalizzazione e nuove tecnologie diventano
una sfida per lo stesso capitalismo finanziario che le ha generate,
e forse questa è la sua ultima contraddizione”
Iqbal Masih
Adriano Olivetti
La dimensione economica
•Progetto prima macchina da
scrivere italiana
•Qualità tecnologica (lettera 22 etc)
•Primo calcolatore italiano
(Elea 9003)
La dimensione sociale
•Laboratori di ricerca (Pisa e
New Canaan)
•Contatti con Gobetti e Rossella
•Acquisizione Underwood (USA)
•Casa editrice Comunità
•Biblioteche
•Consiglio di Gestione (1948)
•Riduzione (1956) dell’orario di
•lavoro da 48 a 40 ore
Nel 1960 l’Azienda Olivetti ha 36000 dipendenti
Ed è presente su tutti i mercati internazionali
La dimensione ambientale
E territoriale
•Nuovi edifici industriali
•Case per lavoratori, mense, asili
•Quartieri per i dipendenti
•Istituto per il Rinnovamento
•urbano e rurale del Canavese
La prima carta dei diritti
Nel 1842 viene formulata la People's Chart, che riassume in 6 punti le
richieste politiche essenziali del proletariato inglese.
"Il cartismo è la forma compatta dell'opposizione contro la borghesia.
Nelle associazioni e nei turnout l'opposizione rimaneva sempre isolata,
erano singoli operai o gruppi di operai a combattere contro singoli
borghesi; (...)
Nel cartismo, invece, è l'intera classe operaia che insorge contro la
borghesia e muove l'assalto soprattutto contro la sua potenza politica, il
muro della legge del quale essa si è circondata", anche se "pur essendo,
fin dai suoi inizi, un movimento essenzialmente operaio, il cartismo non
era ancora nettamente separato dalla piccola borghesia radicale",
Engels).
( “Di fronte al giudizio del mondo intero accuso
la borghesia inglese di assassinio, di furto e di
ogni altra malefatta”.
Engels 1844
La Factory Act
nel 1833 si sancisce definitivamente la proibizione del lavoro
dei fanciulli sotto i nove anni, limita quello tra nove e tredici ad
una giornata lavorativa massima di nove ore, e quello degli
operai tra i 14 e i 18 anni a 69 ore settimanali (o al massimo a
dodici ore lavorative al giorno)
Dai probi pionieri di Rochdale
alla Costituzione della Repubblica
Italiana
“adottare provvedimenti per assicurare il benessere materiale e migliorare
le condizioni familiari e sociali dei soci”
(dallo Statuto della Società)
23 ottobre 1844
Le prime in Italia
“Il magazzino di previdenza”
Torino 1854
“Artistica vetraria” Altare (Savona 1856)
Costituzione
Art 41. L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da
recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché
l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali
Fonte
Corporate
Social
Responsability
2001
Percezioni della corporate
responsability
30
25
20
15
10
5
Germania
Francia
Italia
Svezia
Russia
Spagna
GB
Stati Uniti
0
Percentuali di rispondenti in ciascun paese che ritengono che compito di un’azienda è solo quello di
•Fare profitti
•Creare posti di lavoro
•Pagare le tasse
•Rispettare le leggi
Percezioni della corporate
responsability
Percezioni della corporate
responsability
Percezioni della corporate
responsability
CSR: la definizione della UE
Il Libro Verde della Commissione Europea
(luglio 2001) definisce la CSR come
“integrazione su base volontaria delle
preoccupazioni sociali ed ecologiche
delle imprese nelle loro operazioni
commerciali e nei loro rapporti con le
parti interessate.”
L’impatto etico/1
L’impatto etico/2
“L’impresa è socialmente responsabile se…”
• assicura che prodotti e processi non danneggiano l’ambiente
(82%)
• tratta equamente tutti i dipendenti e i collaboratori
indipendentemente
da sesso, razza, religione, appartenenza politica (77%)
• fornisce prodotti di buona qualità al prezzo più basso possibile
(60%)
• evita di testare i propri prodotti sugli animali (60%)
• riduce gli abusi sui diritti umani nel mondo (55%)
• aiuta a ridurre la differenza tra ricchi e poveri (46%)
• aiuta a risolvere problemi sociali come criminalità, povertà,
analfabetismo (35%)
Fonte: Eurisko 2001
Vantaggi per l’impresa
? contribuisce a creare e mantenere un elevato profilo
?
garantisce una forte coesione con gli stakeholders
?
crea un ambiente di lavoro migliore, più sicuro e più motivante
?
migliora l’efficienza della gestione aziendale
?
protegge da azioni di boicottaggio
?
facilita l’accesso al credito
?
permette di usufruire di vantaggi fiscali e semplificazioni
amministrative
?
riduce il rischio di impresa
?
contribuisce ad aumentare il valore per gli azionisti nei mercati in
cui sono applicati rating di tipo etico (e.g. Dow Jones Sustainability
Indexes, Domini 400 Social Index, Ethical Index Euro ecc.)
Il processo di costruzione di
un bilancio sociale
Politica del bilancio sociale
Mappa degli stakeholders
Dichiarazione di missione
Rapporto sociale
Carta etica
Bilancio
sociale
Indicatori
(schema di rendiconto)
Valore aggiunto
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