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Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica

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Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica
QUADRIMESTRALE DI
INFORMAZIONE DELLA
SEZIONE CENTRO
N°18 Apr - Lug ‘06
•
Segr. c/o: ECOS
Engineering
Viale Castello della
Magliana 28, 00148 Roma Tel. 06 65191720
Fax 06 65191728
Sito web: www.aidic.it
Email: [email protected]
Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica
SOCI SOSTENITORI DELL’AIDIC DEL CENTRO ITALIA: ECOS ENGINEERING,
TECHNIP-KTI, QMS, PROCTER&GAMBLE
Il 2 Febbraio scorso si è tenuta l’Assemblea ordinaria dell’AIDIC Centro presso l’Università
“La Sapienza”, nel quale sono stati discussi tra gli altri i seguenti argomenti:
- Approvazione Bilancio preconsuntivo 2005 e budget 2006
- Rinnovo cariche coordinatore e consiglieri
- Relazione sulle attività svolte nel 2005
I soci iscritti per l’anno 2005 sono stati 166.
Per ulteriori informazioni e per una descrizione delle attività svolte si rimanda alle finestre
specifiche.
Nella stessa data si è tenuto presso l’Università La Sapienza di Roma il forum per monitorare
l’evoluzione dei corsi di laurea in Ingegneria Chimica, confermando il notevole interesse già
suscitato dal precedente convegno organizzato presso l’Università dell’Aquila (riferirsi alla
finestra allegata).
.
E’ in corso la valutazione delle tesi presentate per il bando promosso dall’AIDIC Sezione
Centro. L’elenco dei vincitori sarà riportato nella prossima edizione del Notiziario.
Prosegue l’attività dei progetti sull’Idrogeno monitorati dall’AIDIC. Nelle finestre allegate è
stato riportato un resoconto per il Progetto FISR Vettore Idrogeno, portato avanti da Technip KTI e dall’Università dell’Aquila con il ruolo di coordinatore.
Si ringrazia l’ing. Alessandro Bettoni per la collaborazione nella redazione del Notiziario e l’ing. Iaquianiello per il resoconto
sull’andamento del progetto FISR Vettore Idrogeno
AIDIC
Sezione Centro
Convegno “Il Laureato Triennale in Ingegneria Chimica: la Formazione ed il Mercato del Lavoro”
Roma, 2 Febbraio 2006
Il 2 Febbraio, presso l’aula del Chiostro della Facoltà di Ingegneria, Università di Roma “La Sapienza”, si è tenuto il Convegno sul
corso di Laurea triennale, nato con l’intenzione di monitorare l’evoluzione dei Corsi di Laurea dopo il Forum tenutosi a fine 2004
presso L’Università dell’Aquila.
Situazione
L’esperienza della Laurea triennale si è andata consolidando, e nel frattempo iniziano ad essere disponibili dati relativi al periodo
biennale di specializzazione (“Laurea Specialistica”), mentre i laureati del nuovo corso sostituiscono quelli della laurea quinquennale
tra i neoassunti nelle aziende.
Dopo un periodo di difficoltà iniziale, nel quale le Università hanno cercato di riprodurre nel corso triennale il modello tradizionale
del corso quinquennale ed il frazionamento dei corsi ha portato ad una offerta fin troppo varia di proposte formative, le Facoltà stanno
cercando di fare tesoro dell’esperienza, riducendo l’inflazione delle proposte di percorsi formativi e rafforzando l’importanza dei
corsi fondamentali.
Le statistiche confermano che i laureati triennali, con rarissime eccezioni, decidono di continuare con il corso di specializzazione
biennale, anziché presentarsi nel mondo del lavoro. Conseguentemente cambia di poco l’età a cui viene concluso il percorso
universitario e la percentuale di abbandoni, facendo così venire meno alcuni degli obiettivi fondamentali della riforma universitaria.
Resta difficile affidare un maggiore ruolo formativo al tirocinio che, essendo stato fissato alla fine della laurea triennale (e quindi, per
gran parte dei laureati, ad almeno due anni dall’entrata nel mondo del lavoro) perde gran parte del suo valore di inserimento nella
realtà lavorativa.
Interessante è l’esperienza presentata dall’Università dell’Aquila, che mostra come i corsi di specializzazione biennale di Ingegneria
Chimica diventano talvolta l’occasione per laureati triennali di altri Corsi di Laurea di trasformare il loro titolo in un equivalente della
Laurea di Ingegneria Chimica, che offre maggiori opportunità di lavoro.
Il Quadro Normativo
Rimane tuttora certa confusione relativamente alle nuove proposte di riforma dei corsi di Laurea, tra le quali quella di dividere
ulteriormente il triennio iniziale in un primo anno di orientamento e due anni successivi di approfondimento. Prima di prendere
iniziative e modificare la struttura dei corsi, è necessario attendere che le proposte siano confermate.
Il tirocinio - punto di vista degli Studenti e delle Aziende
Le aziende lamentano il fatto che il tirocinio è troppo breve e gode di pochi crediti all’interno del cursus universitario, impendendo
così che possa avere il valore formativo previsto tra gli obiettivi della riforma.
Dall’altra parte gli studenti confermano la perplessità nei confronti del tirocinio, che è vissuto come un ostacolo da superare al più
presto per poter proseguire nel corso di studi, piuttosto che una opportunità per conoscere il mondo del lavoro. Ne risulta di
conseguenza la preferenza verso attività svolte all’interno delle università rispetto a proposte di aziende che pur esistono.
Le Proposte
Aziende e Università condividono che sia necessario incrementare e migliorare la collaborazione.
Tra le proposte avanzate dall’una e dall’altra parte, a cui si sta dando seguito, sono segnalate le seguenti:
•L’idea di creare dei “Laboratori Aziendali”, nel periodo previsto come tirocinio, in cui siano le Aziende a venire presso
l’Università piuttosto che viceversa, cercando di simulare problemi e situazioni tipiche del mondo lavorativo
•La partecipazione delle Aziende a seminari e corsi universitari (citando come esempio la collaborazione tra la Technip e
l’Università dell’Aquila e l’Università Sapienza di Roma)
AIDIC Sezione Centro – Attività svolte nel corso del 2005
Nel 2005 si sono tenuti due convegni:
•Il Progetto Observer – Come individuare, valutare e ridurre i Quasi Incidenti (in collaborazione con
Federchimica)
•Trattamento RSU: Considerazioni tecniche, economiche, ambientali e di pubbliche relazioni (in
collaborazione con il Gruppo Diossine)
Il terzo convegno programmato (“ Il laureato triennale in ingegneria chimica : la formazione ed il mercato del lavoro”)
è stato spostato al 2 Febbraio 2006, data dell’Assemblea Ordinaria.
Continua ad essere pubblicato il notiziario quadrimestrale della Sezione.
E’ stata data diffusione delle schede predisposte dalla Commissione Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità, cui è stata
premessa una scheda generale che inquadra la tematica di sicurezza per l’industria chimica.
In occasione della nuova denominazione data alla Sezione nel 2004, è stato istituito un premio per tesi di laurea nelle
sedi universitarie delle regioni del centro Italia.
Rinnovo delle Cariche e del Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo si ripropone nella stessa composizione dell’anno scorso, compreso Coordinatore e Segretario.
L’Assemblea ratifica la nomina a Consigliere avvenuta nel corso del 2005 di Alessandro Bettoni e rinnova tutte le
cariche per il 2006.
A fine 2006 dovrà essere nominato un nuovo Consiglio Direttivo.
PROGETTO FISR VETTORE IDROGENO
IDROGENO PURO DA GAS NATURALE MEDIANTE REFORMING A CONVERSIONE TOTALE
OTTENUTA INTEGRANDO REAZIONE CHIMICA E SEPARAZIONE A MEMBRANA
Il processo innovativo, che si intende sviluppare, con solide radici nel know-how esistente,assume come obiettivo la
massimizzazione della conversione ad idrogeno a partire da gas naturale. Ciò viene attuato con la messa a punto di un
reattore di nuova generazione, che ottimizza la resa di conversione attraverso step successivi di reazione chimica e
separazione dell’idrogeno mediante membrane metalliche/ceramiche. L’idrogeno prodotto e purificato viene avviato ad
uno stoccaggio di processo per la successiva utilizzazione. Il processo innovativo viene testato attraverso la
realizzazione e sperimentazione su di un impianto pilota dimostrativo con potenzialità stimata in 30Nm3/h di idrogeno.
L’obiettivo generale del presente progetto è pertanto la messa in opera di un processo innovativo per la produzione di
idrogeno a partire da gas naturale.
Nell’arco del primo anno appena concluso è stata condotta un’analisi quantitativa dello stato dell’arte e dei dati
industriali dei processi di produzione di idrogeno da gas naturale che hanno come denominatore comune la sezione di
reforming autotermico o di steam reforming accoppiata a moduli di separazione dell’idrogeno a membrana.
L’analisi ha riguardato le operazioni unitarie del processo di produzione, le tipologie di reattori impiegati, i catalizzatori
utilizzati unitamente ai supporti, le modalità di purificazione dell’idrogeno prodotto.
Sulla base degli stati dell’arte sviluppati sono stati analizzati alcuni schemi di processo ritenuti più interessanti.
L’analisi dei processi così individuati, effettuata anche attraverso simulazione matematica ha riguardato
prevalentemente i processi di steam reforming e di reforming autotermico. Accanto ai reattori tradizionali sono stati
analizzati sistemi di reazione differenti quali: reattore a membrana, reattori a stadi con rimozione intermedia di
idrogeno, ecc.
Sulla base dei risultati ottenuti dalle attività di modellazione matematica preliminare delle unità di produzione e di
purificazione dell’idrogeno, sono state definite le operazioni unitarie del processo produttivo ed in particolare, per
ciascuna di esse, i requisiti e le efficienze operative oltre ai bilanci di materia e di energia di ciascuna operazione ed ai
profili di pressione e temperatura.
Sono state inoltre definite le specifiche preliminari delle membrane di separazione dell’idrogeno in termini di
caratteristiche chimico-strutturali, permeabilità, reiezione, temperatura e pressione operativa.
Sono state individuate possibili configurazioni del modulo integrato conversione - purificazione dell’idrogeno e dei
recuperi di calore. Per ciascuna configurazione, prendendo come capacità di reformer la produzione di 10.000 Nm3/h di
idrogeno, attraverso un’analisi di sensitività delle variabili operative è stato definito: il bilancio globale di materia e di
calore, caratteristiche delle utilities, l’ottimizzazione del recupero di calore e lo schema di processo.
Per il sistema ibrido di coproduzione di energia elettrica e di idrogeno, ritenuto il più valido dal punto di vista
energetico nel suo insieme, lo sviluppo dell’ingegneria di processo si è spinto fino alla progettazione del reformer e
delle apparecchiature principali, definizione preliminare degli schemi meccanici e di una planimetria. In figura è
rappresentato uno schema a blocchi dello schema ibrido con il reattore a membrane. L’insieme di questa
documentazione è stato poi utilizzato per elaborare una stima del costo di investimento e del costo di produzione
dell’idrogeno e per fare quindi un confronto con il costo di produzione della tecnologia convenzionale.
A questo stadio del progetto sono in corso le attività di progettazione dell’impianto pilota (che verranno svolte entro il
2006), la cui realizzazione rappresenta un punto fondamentale nello sviluppo del progetto, in quanto attaverso esso si
potranno verificare su scala semi-industriale l’insieme dei paramentri significativi della nuova architettura. L’impianto
pilota sarà avviato nel secondo semestre del 2007.
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