...

vnd.ms-powerpoint, it, 2815 KB, 5/15/13

by user

on
Category: Documents
7

views

Report

Comments

Transcript

vnd.ms-powerpoint, it, 2815 KB, 5/15/13
Corso di Storia Contemporanea
Parte monografica
G.Corni, Fascismo.Condanne e
revisioni, Salerno ed., Napoli
2011
A.Tarquini, Storia della cultura
fascista, Il Mulino, Bologna 2011
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
1
I testi proposti
 Non una cronologia del ventennio fascista
 Non un’esposizione della storia d’Italia nel ventennio
fascista
ma
 Rilettura del dibattito storiografico sul fascismo dal
secondo dopoguerra ad oggi (Corni)
 La trattazione di un problema specifico: se sia esistita o
meno una cultura fascista (Tarquini)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
2
Le motivazioni degli autori (Corni)
 In Italia la strumentalizzazione politica di tutto ciò che da noi è
rappresentato come storia contemporanea è un fenomeno unico e
straordinario
 Il dibattito storiografico è un affare politico anzi partitico (uso
pubblico della storia)
Es.-1996 Funerali di Renzo De Felice
Esigenza di chiarire
alcuni aspetti e motivi del particolare
intreccio tra politica e ricerca storica
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
3
Le motivazioni degli autori
(Tarquini)
 Leggere le opere e ricostruire le azioni di quegli intellettuali che
fornirono al regime totalitario il loro contributo e talento
al fine
 di mostrare come il pluralismo di tendenze e correnti in ambito
culturale non sia il segno di un vuoto come sostenuto dalla
storiografia fino agli anni ‘60 ma piuttosto di una coralità
nell’impulso alla costruzione della cultura fascista
Capire come mai gli italiani siano stati fascisti
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
4
Il dibattito storiografico dal
1945 ad oggi
 Le interpretazioni del fascismo (cap. I/Corni)
 Il paradigma antifascista (capp. II, III, IV/Corni)
 L’interpretazione defeliciana (cap. V/Corni)
 La rottura del paradigma antifascista (cap.VI
/Corni)
 Il dibattito storiografico intorno alla cultura (cap.
I/Tarquini)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
5
Le interpretazioni del fascismo
(cap. I/Corni)
 liberale: il fascismo come «parentesi»
Benedetto Croce
 democratica - radicale: il fascismo come «disvelamento»
Pietro Gobetti, Luigi Salvatorelli, Carlo Rosselli
 marxista: il fascismo come «epifenomeno di un conflitto di
classe»
Gramsci, Palmiro Togliatti
• forte valenza politico-ideologica poiché elaborate a ridosso del
fenomeno analizzato
• chiusura sulla realtà italiana
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
6
Il paradigma antifascista
(capp. II,III, IV/Corni)

•
•
•

•
•
•
•
•

•
•
La guerra degli italiani
guerra aggressiva a fianco dei nazisti (giu ‘40)
guerra a fianco degli Alleati (8 sett ‘43)
guerra partigiana (primavera-estate ‘44)
Il secondo dopoguerra
contesto sociale (squilibri Nord/Sud)
contesto politico (2 giu 1946)
la guerra fredda
I primi governi antifascisti (Parri, De Gasperi)
le elezioni del ‘48 (la vittoria del centrismo)
La Resistenza
le celebrazioni ufficiali
la costituzione italiana
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
7
Il paradigma antifascista
(capp. II,III, IV/Corni)
 Nota biografica
• Roberto Battaglia (cap. III)
• Enzo Santarelli (cap. IV)
• Ernesto Ragionieri (cap. IV)
• Giampiero Carocci (cap. IV)
• Giorgio Candeloro (cap. IV)
 Opere
Interpretazione storiografica
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
8
Il paradigma antifascista
(capp. II,III, IV/Corni)
 Guerra
 Antifascismo
 Fascismo
• Rapporto tra fascismo  Resistenza /movimento
di liberazione nazionale
e classi sociali
• Tema del consenso al • ruolo partito Comunista
regime
• Il confine orientale
• Modernità
 Repubblica Sociale
• razzismo/antisemitismo Italiana (RSI)
 Fonti
• Rapporti con nazismo
• Totalitarismo
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
9
Il paradigma antifascista
(capp. II,III, IV/Corni)
 Rigettare la critica defeliciana secondo la quale la
storiografia che si riconosce nel paradigma
antifascista è piatta, omogenea e conformista
 Mostrare la varietà, vivacità e originalità
storiografica di coloro che si riconoscono nel
paradigma antifascista
 Ridimensionare l’innovatività di alcuni pti chiave della
impostazione di De Felice, già stati individuati da
storici precedenti
• base di massa nel fascismo
• Fascismo interprete di istanze di modernizzazione
• Distinzione tra fascismo movimento/fascismo regime
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
10
Il paradigma antifascista:
Roberto Battaglia (1913-1963)
 Storico militante •
• Partigiano
•
• Dirigente ANPI
•
 Storia della
•
Resistenza Italiana: •
8 settembre 1943- •
25 aprile 1945, 1953
 Lettura
storiografica
Guerra
Consenso
Resistenza
Confine orientale
Ruolo PCI
RSI
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
11
Il paradigma antifascista:
Enzo Santarelli(1922- 2004)
 Storico militante
• Fascismo
movimento/fascismo
• Partecipa 2nda G.M. e
regime
Resistenza
• Rapp. Fasc./classi
• 1948 iscrizione al
sociali
PCI;1956 segretario
della Federazione di
• Modernità
Ancona;1958 deputato • Consenso
alla Camera
• Razzismo
 Storia del movimento e • Antifascismo
del regime fascista,
• Pol estera del regime
1967
• RSI
 Lettura storiografica
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
• Fonti
12
Il paradigma antifascista:
Ernesto Ragionieri(1926-1975)
 Storico militante
• Docente
universitario
• Membro comitato
centrale del PCI
 Storia d’Italia
dall’unità ad oggi, a
cura di R. Romano e
C. Vivanti, 4 vol.
tomo III, pp. 21212357.
 Lettura
storiografica
• Fonti
• Rapp. Fasc./classi
sociali
• Consenso
• Modernità
• Resistenza
• Ruolo PCI
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
13
Il paradigma antifascista:
Giampiero Carocci (1919)
 Storico militante
•
• Guerra, lotta
antifascista,
•
internamento
•
 Storia del fascismo,•
1959
•
• Storia d’Italia
•
dall’Unita a oggi,
1977
 Lettura
storiografica
Rapp. Fasc./classi
sociali
Fascismo/nazismo
Totalitarismo
Consenso
Antifascismo
Resistenza
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
14
Il paradigma antifascista:
Giorgio Candeloro (1909-1988)
 Storico comunista
• Docente di Storia
del Risorgimento a
Pisa e Catania
 Storia dell’Italia
moderna, voll. VIII,
IX e X.
 Lettura
storiografica
• Fascismo
• Rapp. Fasc/classi
sociali
• Consenso
• Modernità
• Totalitarismo
• Politica estera
• Resistenza
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
15
Il paradigma antifascista
(capp. II,III, IV/Corni)
• Rapporto tra fascismo e Sì ma con forti
classi sociali
incongruenze
Regime reazionario di massa  Guerra
• Tema del consenso al
Responsabilità del regime
regime
 Antifascismo
Categoria poco utilizzata
 Resistenza =movimento di
(controllo/inquadramento)
liberazione nazionale
• Modernità
• ruolo partito Comunista
Fenomeno regressivo
Preponderante e positivo
• razzismo/antisemitismo  Repubblica Sociale
Italiana (RSI)
Autoctono e genetico
• Totalitarismo
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
16
Una nuova impostazione(cap.V):
Renzo De Felice (1929-1996)
 Storico revisionista
• Docente di storia
presso fac. di Scienze
Politiche «La Sapienza»
di Roma
•
• Iscritto al PCI fino al
1956 poi liberale
• Allievo di Delio
Cantimori e Federico •
Chabod
• l’«uomo degli archivi»
• Fonda e dirige dal 1970
alla morte la rivista
«Storia
Contemporanea»
Gruppo nutrito di allievi
Ruolo di consulenza per
la realizzazione di
documentari storici per
la televisione pubblica
Il più noto e il più
importante storico del
fascismo
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
17
Una nuova impostazione(cap.V):
Renzo De Felice (1929-1996)
 Opere
- III. Mussolini, il duce:
• Storia degli ebrei italiani 1. Gli anni del consenso
sotto il fascismo, 1961
(1929-36), 1974
• Le interpretazioni del
2. Lo stato totalitario
fascismo, 1969
(1936-40), 1981
• Mussolini.
- IV. Mussolini, l’alleato
- I. Mussolini il
1. L’Italia in guerra (1940rivoluzionario, 1965
43), 1991
- II. Mussolini il fascista: 2. La guerra civile (19431945) ,1997.
1. La conquista del potere
(1921-25), 1966
• Intervista sul fascismo, a
cura di M.A. Leeden,
2. L’organizzazione dello
1975
Stato fascista (1925-29),
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
1968
18
contemporanea.
Una nuova impostazione(cap.V):
Renzo De Felice (1929-1996)
 Razzismo/antisemitismo
Mussolini è esente da
antisemitismo ideologico.
•
 Rapp. Fasc./classi sociali
Accento su retroterra
rivoluzionario
 Totalitarismo
Parla di tendenza ad un
totalitarismo mai realizzato
 Consenso
 Guerra
•
 Resistenza
• «il dramma del popolo
italiano tra fascisti e
partigiani»
Mentre ridotte
minoranze si sono
scontrate per motivi
ideologici e politici, la
popolazione attendeva
solo la fine delle ostilità,
quindi la resistenza NON
può essere definito
movimento popolare di
massa
Ruolo PCI
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
19
Una nuova impostazione(cap.V):
Renzo De Felice (1929-1996)
 Critica della storiografia marxista
 Distinzione tra fascismo e nazionalsocialismo
 Fascismo/fascismi
 Fascismo movimento/Fa scismo regime
 Consenso
 Modernità
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
20
La risposta della storiografia marxista
Fascismo e capitalismo, 1976

•
•

•
•

•
•
• Capitalismo burocratico
Paolo Alatri
 Enzo Collotti
Rapp fascismo/nazionalismo • Esistenza di un fascismo
internazionale
Reazione antiproletaria e
antisocialista
 Giorgio Rochat
• Compromesso tra fascismo
e forze conservatrici
Guido Quazza
 Nicola Tranfaglia
Predominio agrari e
industriali
• Inadeguatezza approccio
biografico
Inesistenza di un’ideologia
del fascismo
• Fascismo non
modernizzante
Valerio Castronovo
Pol economica anti-operaia
Immobilità sociale
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
21
Una nuova impostazione(cap.V):
Renzo De Felice (1929-1996)
 Lettura del fascismo come rivoluzione dei ceti
emergenti
 Distinzione tra fascismo e nazismo mostrando
come il primo fosse prigioniero più che alleato
del secondo
 Accidentalità e opportunismo dell’antisemitismo
fascista
 Ridimensionamento del ruolo della Resistenza
 Riferimento continuo alle fonti contro
l’impostazione teorica dell’interpretazione
marxista
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
22
La crisi del paradigma antifascista
La seconda Repubblica
 Crollo del blocco comunista (1989) e fine della guerra
fredda
 Bettino Craxi e la marginalizzazione del PCI
messa in discussione ruolo storico della Resistenza (19831987)
 Tangentopoli e la caduta del sistema partitico italiano
(1992-1994)
Nascita della Seconda Repubblica («post-fascista»)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
23
La crisi del paradigma antifascista
La seconda Repubblica
 La dittatura fascista è reinterpretata come un regime politico
moderato nettamente distinto da quello hitleriano
«defascistizzazione del fascismo»
•
Emilio Gentile
il fascismo - è un fenomeno politico moderno nuovo che rompe con il
sistema liberale
- una religione pol. dotata di forte connotazione ideologica
che si proponeva di realizzare una rivoluzione
antropologica mirante a creare una nuova civiltà, un nuovo
ordine politico e sociale fondati sulla militarizzazione
sull’organizzazione e la mobilitazione delle masse
integrate.
•
•
Salvatore Lupo
Richard Borsworth
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
24
La crisi del paradigma antifascista
La seconda Repubblica
 Gli italiani sono state vittime della guerra, del
fascismo e del comunismo:
il mito degli «italiani brava gente»
• Le politiche di guerra e di occupazione in
Abissinia e nei Balcani (Del Boca, Rodogno)
• Applicazione delle leggi razziali e indifferenza
opinione pubblica (Schlemmer-Woller)
• Centralità ideologica l’antisemitismo fascista
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
25
La crisi del paradigma antifascista
La seconda Repubblica
La Resistenza lungi dal porsi come processo liberatorio è
letto come un processo diretto da Mosca e volto a sostituire
alla dittatura fascista quella comunista (Ernesto Galli della
Loggia)
Movimento antinazionale
La repubblica antifascista è stata né più né meno un regime come
quello fascista
 Resistenza e Antifascismo sono ridimensionati a eventi di
modesta rilevanza storica dei quali fu protagonista una
stretta minoranza di persone altamente politicizzata (De
Felice)

• Claudio Pavone
-Resistenza cruciale nascita repubblica democratica
-Ruolo PCI
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
26
La crisi del paradigma antifascista
La seconda Repubblica
 La guerra di liberazione è da interpretare come
«guerra civile». Non esiste una distinzione di
natura etico - morale tra i partigiani e i
repubblichini (Pisanò)
Resistenza =guerra civile= guerra tra pari non
caratterizzata da motivi nobili
Repubblichini «combattenti belligeranti»
• Claudio Pavone
-Resistenza: guerra civile, di classe e di liberazione
- Violenze del dopoguerra moventi comuni
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
27
La crisi del paradigma antifascista
La seconda Repubblica
 La cattiveria intrinseca dei partigiani
comunisti e le loro finalità liberticide
trovano espressione nelle foibe e nei fatti
di Istria e Dalmazia.
 La Giornata del Ricordo (11 febbraio)
«conservare e rinnovare la memoria della
tragedia degli italiani e di tutte le vittime
dell’esodo dalle loro terre degli istriani,
fiumani e dalmati e della più complessa
vicenda del confine orientale»
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
28
Il dibattito storiografico intorno
alla cultura (cap. I/Tarquini)
politica (1955)
 «Cultura fascista»:
Cultura reazionaria di matrice
contraddizione in termini
cattolica e spiritualistica
• N. Bobbio, Politica e cultura
• Carlo Bo
(1955)
La cultura fascista non esisteva.
Poiché la cultura è manifestazione Serie di motivi improvvisati
della libertà di pensiero,
 Cultura fascista: «errore della
esercizio di critica e analisi
cultura non contro la cultura»
razionale della realtà
• Augusto Del Noce, Senso del
• A. Gramsci, La questione
fascismo in «Il popolo nuovo»,
meridionale (1957)
1945
«L’ideologia fascista è un
trastullo per i balilla. Essa è
un’improvvisazione
dilettantesca».
• E. Garin, Cronache di filosofia
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
29
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: la storiografia marxista
Le ideologie sono espressioni sovrastrutturali dei rapporti
economici esistenti tra classi sociali;
prodotte in un determinato momento dalla classe sociale che
detiene il potere e impone una rappresentazione deformata
della realtà per giustificare la propria esistenza (Gramsci,
Togliatti)
Storia della cultura= storia delle false rappresentazioni della
realtà
Cultura: strumento del potere politico per mobilitare le masse
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
30
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: la storiografia marxista
 A. Gramsci e P. Togliatti
• G. Turi, Il fascismo e il
• L. Mangoni, L’interventismo consenso degli intellettuali
della cultura. Intellettuali e (1980)
riviste del fascismo (1974)
Distinzione
cultura
fascista/
cultura fascista = tentativo della cultura nel periodo fascista
borghesia di riorganizzarsi
dopo la crisi dell’Italia liberale A. Asor Rosa, Scrittori e
con il sostegno determinante popolo, 1965
dei cattolici e dei nazionalisti
A. Asor Rosa, Il fascismo:il
• E. Garin, Intellettuali italiani regime, in Storia d’Italia
del XX secolo (1974)
dall’Unita ad oggi. La cultura
-Intellettuali nicodemiti
vol. 4, tomo 2
-Fascisti ingenui
cultura fascista=cultura
reazionaria sviluppatasi alla
-Proto-antifascisti
fine dell’800
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
31
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: il contributo estero
 E. Nolte, Der Faschismus in
seiner Epoche, 1963
• Reazione conservatrice e
moderna alla paura
bolscevica
 Z. Sternhell, Fascist
Ideology, 1976
• Fenomeno politico dotato di
una propria ideologia
rivoluzionaria (uomo nuovo,
civiltà nuova)
 J. Gregor, The ideology of
Fascism, 1969
• Credito della cultura
fascista vs quella europea
 E.R. Tannenbaum,
L’esperienza fascista .
Cultura e società in Italia
dal 1922 al 1945
• Studio della scuola, correnti
artistiche e propaganda
 P. Cannistraro, La fabbrica
del consenso. Fascismo e
mass media, 1975
• cultura fascista =
strumento per creare
consenso per controllare gli
intellettuali e per
mobilitare le masse
popolari.
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
32
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: il contributo estero
 G. Mosse, La nazionalizzazione delle masse,
1975
• Fascismo e nazionalsocialismo erano il prodotto
di correnti culturali e politiche rivoluzionarie
• cultura =insieme variegato di costumi, credenze,
atteggiamenti, valori, ideali e abitudini acquisito
dagli uomini come membri della società
• Il concetto di «nuova politica»:
- religione laica e nazionalista
- liturgia accompagnata da miti, riti e simboli
- più un atteggiamento che un sistema
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
33
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: la nuova storiografia italiana
 R. De Felice, Gli anni del -iniziative PNF
consenso (1929-36),
-iniziative istituzionali del
1974
governo
• Rapp
-iniziative culturali
intellettuali/regime
studiate come fenomeno
complesso
unitario
 E. Gentile
Ideologia fascista=sintesi
• Le origini dell’ideologia
di pensiero che
fascista, 1975
considera la politica
Le espressioni culturali del un’esperienza integrale
regime non possono
dell’uomo per
essere separate dalla
trasformare se stesso
storia politica
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
34
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: la nuova storiografia italiana
Il culto del littorio. La sacralizzazione della politica nell’Italia fascista,
1993
Fascismo= religione politica, espressione di miti e riti che ha sacralizzatolo
Stato assegnandogli una funzione pedagogica
con lo scopo di
trasformare la mentalità, il carattere e il costume degli italiani per
generare un uomo nuovo, credente e praticante del culto del littorio
• La via al totalitarismo, 1995
Fascismo= regime totalitario, movimento di massa
•
La cultura fascista fu efficace non solo perché affascinò le masse con i
miti e i riti ma poichè si coniugò con la razionalità dell’organizzazione e
dell’istituzione divenendo regime e partito.
 M. Isnenghi, P. Zunino
 G. Quazza, E. Ghidetti E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
35
Il dibattito storiografico intorno alla
cultura: la crisi del «paradigma
antifascista»
 Cultural studies (M. Berezin, S. Falasca Zamponi, J.
Schnapp)
• Studio del fascismo come discorso
• Cultura=entità a se stante svincolata dalla politica
inesistenza di un’ideologia fascista
 Studi su totalitarismo e religioni politiche (E.
Gentile, D. Roberts, R. Ben Ghiat)
• Identità tra cultura e politica
•
esistenza di un’ideologia fascista
 Studi su un fascismo genetico (R. Griffin)
• Identificazione di un modello teorico di fascismo
generico
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
36
Il dibattito storiografico intorno
alla cultura: conclusioni
Fino alla metà degli anni ‘70 gli storici
italiani del fascismo hanno ritenuto che
il regime fascista non avesse saputo
esprimere una dimensione culturale
Dopo questa dimensione è divenuta uno
degli elementi chiave per capire il
fascismo nel suo complesso
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
37
L’impostazione del volume
 Politica culturale del regime (capp. II, V,
VII)
L’attività del PNF e del governo
 Espressioni del sapere (capp. III, VI)
I contributi che gli intellettuali e gli artisti
fornirono al regime
 Ideologia (capp. IV, VII)
L’espressione di miti politici, di narrazioni
composte da immagini, parole e credenze
capaci di dare un senso all’azione di gruppo
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
38
La politica culturale del regime:
Formazione giovani generazioni
• La riforma Gentile (‘20)
• La correzione della riforma Gentile
(‘30)
• Il giuramento dei professori
universitari (‘30)
• La carta della scuola (‘40)
 Le istituzioni
• L’Istituto nazionale fascista di
cultura (‘20)
• L’Enciclopedia Treccani (‘20)
• Il MINCULPOP (‘30)
 Fascistizzazione giovani generazioni
• Onb-Opera Nazionale Balilla (‘20)
• Fasci Giovanili (‘30)
• GIL- Gioventù italiana del Littorio
(‘30)
• Centro nazionale di preparazione

politica (‘30)
• Littoriali dell’arte e della cultura
(‘30)
 Fascistizzazione della società
•
Ond-Opera Nazionale Dopolavoro
(‘20)
• Omni-Opera Nazionale maternità e
infanzia (’30)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
39
La politica culturale del regime:
formazione delle giovani generazioni (anni ‘20)
 Giovanni Gentile
I fondamenti della filosofia del diritto, 1916
-Concezione spiritualista della politica
-Contro ogni forma di contrattualismo e di
determinismo
• Discorsi di religione (1920)
-identità tra religione e politica
• Antidemocratico, antisocialista,
antiliberale
• Fascista consapevole?
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
40
La politica culturale del regime:
formazione delle giovani generazioni (anni ‘20)
 La riforma
• L’insegnamento della religione cattolica
come “pre-filosofia” insegnata da
personale laico
• Gli esami di stato
La scuola come luogo di costruzione di una
religione civile
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
41
La politica culturale del regime:
fascistizzazione delle giovani generazioni (anni
‘20)
 L’Opera Nazionale Balilla (1926)
• Struttura
• Scopo: strumento di penetrazione nelle
istituzioni scolastiche
• Lo sport
• Educazione paramilitare
• 1927 soppressione associazioni giovanili non
fasciste
• La leva fascista
• Strumento di pedagogia totalitaria o
laboratorio di antifascismo?
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
42
La politica culturale del regime:
le istituzioni (anni ‘20)

•
•
•
•

•
•
L’Istituto Nazionale Fascista di Cultura
Manifesto degli intellettuali fascisti
Apoliticità
Attività
«Educazione fascista»
L’Enciclopedia Treccani
Apoliticità
«glorioso pasticcio imparziale»
Fascismo= occasione per costruire una nuova Italia.
Solo se il PNF superava una logica faziosa avrebbe trasformato
radicalmente la società.
Fascista doveva diventare sinonimo di “nuova” italianità
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
43
La politica culturale del regime:
fascistizzazione della società (anni ‘20)
 L’opera nazionale dopolavoro (1925)
• Struttura
• Scopo: strumento di penetrazione tra le
masse lavoratrici
• Attività
Curare l’elevazione morale e fisica del popolo
-I treni popolari
-I carri di tespi
-I sabati teatrali
Esperimento riuscito o tentativo fallito?
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
44
La politica culturale del regime:
fascistizzazione della società (anni ‘20)
Rapporto donne/fascismo
-la mobilitazione durante la guerra
- La ricerca del consenso
- «Sposa e madre esemplare» o «cittadina
militante»?
L’Opera Nazionale maternità e infanzia
(1925)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
45
Espressioni del sapere:
gli intellettuali (anni ‘20)
 Revisionisti (G. Bottai; C.
Pelizzi)
-Non violenza e riforme
- Intellettuali al servizio
della politica
- Rapporto fascismo/Riv.
francese
Fascismo
moderno,
rivoluzionario, europeo
compimento Risorgimento
 Intransigenti (Malaparte, A.
Soffici; M. Carli, E.
Settimelli; G.A. Fanelli G.
Brunati)
-intolleranza contro i nemici
-politica come forza e violenza
- Rifiuto ideologie straniere
- Ritorno società
 Gentiliani (G.Gentile, U.
precapitalistica
Spirito, G. Volpe)
- Fascismo
antimoderno, antieuropeo,
Fascismo
latino, cattolico
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
46
Espressioni del sapere:
gli artisti (anni ‘20)
 Il dibattito su Critica fascista
L’arte italiana doveva rifarsi alla tradizione
autoctona italiana
• Rifiuto di temi mutuati dai movimenti
artistici stranieri
• Libertà nella scelta dello stile e della
ricerca estetica
• Subordinazione dell’arte ai contenuti
politici
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
47
Espressioni del sapere:
i letterati (anni ‘20)
 I selvaggi (A.Bencini,
M.Maccari)
• Intransigenti fino al 1927
• Il movimento Strapaese
-lotta vs cult.moderna
-valorizzazione della cult.
italiana (mondo contadino;
tradizioni locali
-sup.del fascismo vs
liberalismo, democrazia e
socialismo
(C. Pelizzi, L.Longanesi, A.
Soffici, Malaparte)
Contro la modernità
 I novecentisti (M.
Bontempelli)
• Inserire la lett. it. nella
cult. moderna
• La poetica del «realismo
magico»
• Letterato al servizio della
politica
(M. Sironi, C. Carrà , G. De
Chirico, G. Severini,
Malaparte fino al ‘27)
Per la modernità
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
48
Ideologia
 Rapporto tra fascismo e nazionalismo
• Fascismo variante del nazionalismo (L.Mangoni,
F.Gaeta)
A. Rocco fu la vera anima del fascismo
• Nazionalismo una delle tante culture politiche
insieme confluite nel fascismo (R.De Felice,
G.Turi, P.Ungari, E. Gentile)
Preminenza del concetto di stato su quello di
nazione
Natura statalista e non nazionalista del fascismo
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
49
Ideologia:Nazionalismo I
 Insieme delle dottrine e dei movimenti che
attribuiscono un ruolo centrale alle idee di
nazione e identità nazionali. Il nazionalismo
storicamente si è manifestato in due forme:
come ideologia di liberazione delle nazioni
oppresse
come ideologia della supremazia di una nazione
Nazionalismo in Enciclopedia Treccani on-line
http://www.treccani.it/enciclopedia/ (2 maggio
2013)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
50
Ideologia: Nazionalismo II
 Il termine ingloba in sé una visione conservatrice e autoritaria
dei
problemi
politici
(tradizionalismo,
antiliberalismo,
antidemocrazia) e una soluzione solidaristica delle competizioni
sociali (antisocialismo);
• punto di sbocco di ogni concezione nazionalistica è la
realizzazione di una potenza nazionale, come frutto di
espansionismo, o di imperialismo coloniale, o come influenza
culturale-spirituale.
• Il movimento nazionalista italiano, iniziato da E. Corradini, ebbe il
proprio organo nel giornale Il Regno e nel 1910, dopo la crisi
dell’annessione austriaca della Bosnia Erzegovina, prese forma
più concreta come Associazione nazionalista italiana, avente i
propri capi in Corradini, Federzoni, Picardi, G. Castellini e il
proprio giornale nell’Idea nazionale; si costituì in partito nel
1914, e nel marzo 1923 si fuse col Partito nazionale fascista.
• (http://www.treccani.it/enciclopedia/nazionalismo_(Dizionariodi-Storia)/ , 2 maggio 2013)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
51
Ideologia: Stato vs Nazione
 Stato: comunità politica costituita da un
popolo stanziato in un territorio,
organizzato collettivamente come persona
giuridica, titolare di un potere sovrano e,
anche, il territorio che esso occupa
 Nazione: complesso di persone che hanno
comunanza di origine, di lingua e di storia
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
52
Ideologia
 Definizione
• Dottrina politica sistemica
non
esiste un’ideologia fascista
• sistema di valori, visioni, ideali capace di
orientare l ‘azione politica e al contempo
di esprimere una concezione del mondo
(K. Mannheim, Ideologia e Utopia, 1999)
esiste un’ideologia fascista
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
53
Ideologia: Mito
 Ruolo decisivo nella costruzione del consenso (E.
Cassirer, Mito dello Stato, 1950)
 Credenze collettive che riguardano governanti e
governati. Forze di controllo interiorizzate che, pur
avendo carattere sociale, fanno parte della
struttura del singolo e non solo del quadro
ambientale entro cui egli si trova a vivere. (E.
Durkheim, Le forme elementari della vita religiosa,
1982)
Impossibilità di una distinzione netta tra produttori e
consumatori di miti
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
54
Ideologia: i miti del fascismo
 Mito di Mussolini
«Tu non sei avanguardista, se non perché prima di te, con te, dopo di te, Egli e Egli
soltanto è» (Breviario dell’Avanguardista, 1928)
 Mito dello Stato
«La nostra formula è questa: tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla
contro lo Stato» (B. Mussolini, Discorso del 28 ottobre 1925, in id. Opera Omnia,
21, 1956, p. 425)
 Mito di Roma
 Mito dell’uomo nuovo
«Il fascismo vuole l'uomo attivo e impegnato nell'azione con tutte le sue energie: lo
vuole virilmente consapevole delle difficoltà che ci sono, e pronto ad affrontarle.
Concepisce la vita come lotta, pensando che spetti all'uomo conquistarsi quella
che sia veramente degna di lui, creando prima di tutto in sé stesso lo strumento
(fisico, morale, intellettuale) per edificarla. » (B. Mussolini, Dottrina del fascismo
in Enciclopedia Italiana, 1932 disponibile on line
http://www.treccani.it/enciclopedia/fascismo_(Enciclopedia_Italiana)/ (5 maggio
2013)
 Corporativismo
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
55
Ideologia: Mito di Mussolini
 Regista di se stesso
• Salvatore della patria dal bolscevismo
• Figlio del popolo diventato capo del governo
• «uomo della Provvidenza»
 L’Istituto Luce e il monopolio dell’immagine del Duce
 Il PNF e il culto del Capo
• La scuola di mistica fascista (1930)
M. Franzinelli e V.E. Marino, Il duce proibito. Le
fotografie di Mussolini che gli italiani non hanno mai
visto, Mondadori, 2005.
S. Luzzato, L’immagine del Duce, Mussolini nelle
fotografie dell’Istituto Luce, Editori Riuniti 2001.
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
56
Ideologia: Mito dello Stato
 Giovanni Gentile
Stato=un assoluto davanti al quale gli individui ed i gruppi sono il relativo
una realtà morale e non uno strumento degli individui per realizzare un fine.
Non un accordo inter homines ma un qlc in interiore homine
 Alfredo Rocco
Diritti dello Stato di fronte al dovere degli uomini e delle classi di contribuire ai fini dello
Stato
 Sergio Panunzio
Ruolo decisivo del partito che seppur subordinato allo Stato indica la strada della
rivoluzione
 Carlo Costamagna
Stato=Un’entità superiore in grado di trascendere gli individui con cui si relaziona solo per
dominarli
Esistenza di un’ideologia fascista basata dello Stato
- Primato dello Stato nella politica
- Concezione religiosa della politica
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
57
Ideologia: Mito di Roma
 Fascio: unione compatta
di gruppi e movimenti a
carattere rivoluzionario
 Perché Roma
• L. Canfora
-antidemocrazia
-terza via
-imperialismo
-antagonismo vs la
modernità
• E. Gentile
-universalità
-imperialismo
-proiezione vs la modernità
 Il culto di Roma
-La struttura del PNF
-Emissione di francobolli e
conio di monete
-Il fascio littorio emblema
di stato
-Il calendario
- La costruzione della città
-La costruzione dell’impero
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
58
Ideologia: Mito dell’uomo nuovo
 il combattente della Grande Guerra
 lo squadrista, il politico guerriero
 La «rivoluzione borghese antiborghese»
(G.Mosse)
- la sostituzione del voi al lei
-il passo romano
- La questione razziale
 Identità tra soldato e cittadino (E.
Gentile)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
59
Ideologia: Corporativismo
 Terza via rispetto all’economia di mercato
e al modello sovietico
 Successo internazionale
 U. Spirito e «Nuovi studi di diritto
economia e politica»
- Identità tra stato ed individuo
- Il concetto di corporazione proprietaria
Condivisione della proprietà e gestione
dell’azienda tra datori di lavoro e operai
Il consiglio nazionale delle corporazioni
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
60
La politica culturale del regime:
formazione delle giovani generazioni (anni ‘30)
 La correzione della riforma Gentile
• Adozione libro unico (1930)
• Giuramento dei professori universitari
«Giuro di essere fedele al re, ai suoi reali
successori e al regime fascista, di osservare
lealmente lo Statuto e le altre leggi dello stato,
di esercitare l’ufficio di insegnante e di
adempiere tutti i doveri accademici col
proposito di formare cittadini operosi, probi e
devoti alla patria e al regime fascista» (1931)
Atto formale o espressione della cultura fascista?
• Bonifica della cultura (1935)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
61
La politica culturale del regime:
fascistizzazione delle giovani generazioni (anni
‘30
 Il divieto di associazioni giovanili non fasciste (maggio ‘31)
• L’enciclica
 La fascistizzazione dei giovani tra PNF e Ministero
dell’Educazione
• I fasci giovanili
• La Gioventù Italiana del littorio (GIL)
«Credere, obbedire, combattere»
 I Corsi biennali di preparazione politica (1935) e il centro
nazionale (1939)
Formare la futura classe dirigente
 I littoriali della cultura e dell’arte
Parti integranti dell’apparato educativo (Tarquini) o laboratori
di antifascismo?
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
62
La politica culturale del regime:
le istituzioni (anni ‘30)
 Il MINCULPOP
del cinema fascista
(1935)
 L’Eiar (1927)
 Il cinema
• La diffusione della
-la censura
radio pubblica
-I cinegiornali
• L’ente radio rurale
-Politica
• Le trasmissioni
cinematografica
scolastiche
-Direzione generale
della cinematografia
- Centro sperimentale
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
63
La politica culturale del regime:
fascistizzazione della società (anni ‘30)
Genesi interna della politica razziale o deriva nazista?
- Il contributo degli scienziati alla politica della razza
- Ruolo degli intellettuali razzisti
- La reazione degli intellettuali alle leggi razziali
«Bisogna […] vigilare il destino della razza, bisogna curare la razza,
a cominciare dalla maternità e dall'infanzia»
«Qualche inintelligente dice: «Siamo in troppi». Gli intelligenti
rispondono: «Siamo in pochi». Affermo che, dato non
fondamentale ma pregiudiziale della potenza politica, e quindi
economica e morale delle Nazioni, è la loro potenza demografica»
(Discorso di Mussolini alla Camera dei Deputati, 26 maggio 1927)
Volontà degli scienziati italiani così come degli intellettuali di
piegare la propria disciplina alle esigenze della politica.
I fascisti non divennero razzisti perché decisero di realizzare
quanto proponevano gli scienziati ma i fascisti furono razzisti
perché convinti di rappresentare una razza di dominatori che
avrebbe soggiogato gli altri.
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
64
contemporanea.
La politica culturale del regime:
fascistizzazione della società (anni ‘30)
 Ruolo degli intellettuali razzisti
• N. Pende, Bonifica razionale umana e biologia politica (1933)
- Identità tra politica e biologia
- Polivalenza etnica
- Necessità di selezione e antropocentrica statale
• G. Landra e il Manifesto degli scienziati razzisti (1938)
- Regime impegnato nella battaglia per il razzismo
- Preservazione caratteristiche fisiche e psicologiche degli italiani
- Gli ebrei non appartengono alla razza italiana
- La DEMORAZZA
• L. Franzi, Fase attuale del razzismo tedesco (1939)
- Razzismo politico e non biologico
-Superiorità del razzismo italiano su quello tedesco
Adozione delle leggi razziali (sett 1938)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
65
La politica culturale del regime:
fascistizzazione della società (anni ‘30)
La reazione degli intellettuali
Gli intellettuali non solo non protestarono
ma crearono il terreno per il fiorire
dell’antisemitismo di stato e poi
raccolsero i frutti andando ad occupare
le cattedre dei colleghi ebrei (Tarquini)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
66
Espressioni del sapere:
gli intellettuali (anni ‘30)
 Gentiliani
Distanza da Gentile e avvicinamento a Bottai
 Intransigenti
Perdita del carattere ribellistico
 Cattolici
La religione valido strumento per costruire
l’ideologia fascista
 I giovani
Si dichiaravano gli unici rappresentanti
dell’ideologia fascista
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
67
Perché gli italiani furono fascisti
•
•
•
•
•
•
•
quello che m'interessa è la maniera, psicologica, emotiva, di essere fascisti: una sorta di
blocco, di arresto alla fase dell'adolescenza [...]
Fascismo e adolescenza continuano ad essere in una certa misura stagioni storiche
permanenti della nostra vita. L'adolescenza, della nostra vita individuale, il fascismo di quella
nazionale: questo restare, insomma eternamente bambini, scaricare le responsabilità sugli
altri, vivere con la confortante sensazione che c'è qualcuno che pensa per te, e, una volta è la
mamma, una volta il papà, un'altra volta è il sindaco, o il duce, e poi il vescovo, e la Madonna e
la televisione [...]
Le eterne premesse del fascismo mi pare di ravvisarle appunto nell'essere provinciali, nella
mancanza di conoscenza dei problemi concretamente reali, nel rifiuto di approfondire, per
pigrizia, per pregiudizio, per comodità, per presunzione, il proprio rapporto individuale con la
vita.[...]
Vantarsi di essere ignoranti, cercare di affermare se stessi o il proprio gruppo non con la
forza che viene dall'effettiva capacità dell'esperienza, dal confronto della cultura, ma con la
millanteria, le affermazioni fini a se stesse, lo spiegamento di qualità mimate invece che vere
[...]
Non si può combattere il fascismo senza identificarlo con la nostra parte stupida, meschina,
velleitaria; una parte che non ha partito politico, della quale dovremmo vergognarci, e che a
respingerla non basta dire: io milito in un partito antifascista. Perché quella parte sta dentro
ciascuno di noi, e ad essa già una volta il <<fascismo>> ha dato voce, autorità, credito.
F. Fellini (Fare un film, Einaudi, Torino 1980)
E. Sodini.Parte monografica. Corso Storia
contemporanea.
68
Fly UP