...

Diapositiva 1 - Scuola di Economia e Statistica

by user

on
Category: Documents
11

views

Report

Comments

Transcript

Diapositiva 1 - Scuola di Economia e Statistica
Corso di programmazione economica e
politiche del turismo
Lezione del 30 novembre
La sostenibilità del turismo
La capacità di carico
1
Definizioni
Sviluppo sostenibile
La necessità di soddisfare i bisogni dell’attuale
generazione senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare i loro (Rapporto
Brutland, 1987).
Turismo sostenibile
Un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi
valori quali-quantitativi. Cioè suscettibile di far
coincidere, nel breve e lungo periodo, le aspettative dei
residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello
qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i
valori ambientali del territorio interessato dal
fenomeno.
2
Definizioni
Ecoturismo
È la forma di turismo che meglio risponde alle
esigenze del turismo sostenibile.
Va inteso come quel particolare turismo che
deve contribuire alla protezione della natura e
al benessere delle popolazioni locali: in
quest’ultima visioni si delinea perciò la figura
di un fruitore responsabile del proprio ruolo.
Il turista diventa una figura attiva e non solo un
consumatore.
3
La sostenibilità e il turismo
La sostenibilità è un obiettivo delle politiche del
turismo
- è un fattore di competitività interna ed esterna;
- uno strumento per non consumare le diverse risorse
della destinazione;
- è uno strumento per per costruire lo sviluppo
turistico presente e futuro;
- In pratica: soddisfare i bisogni presenti senza
pregiudicare lo sviluppo futuro della destinazione;
4
La sostenibilità e il turismo
Gli attori e gli interessi
- gli attori della destinazione presentano interessi diversificati e
opposti: tra settori, nel tempo e nello spazio;
- le attività produttive e gli operatori turistici mirano a
massimizzare i vantaggi immediati: aumento delle vendite;
- la comunità ospitante: dovrebbe valutare la distribuzione dei
costi e dei benefici nel tempo e nello spazio;
- Il settore pubblico locale: massimizza consenso, visibilità e
prestigio, deve fornire servizi (costi), raccoglie risorse dal
turismo (benefici). Ma il pubblico non è unitario…..
Dunque agisce come attore del sistema produttivo e come
costruttore dell’equilibrio tra interessi, uso delle risorse,
presente e futuro.
5
La distribuzione intertemporale dei costi e dei
benefici
a) Benefici monetari, privati e immediati;
Costi prevalentemente pubblici, incerti, diffusi;
b) Gli impatti negativi, fisici, sociali, ed economici sono
puntuali, i benefici diffusi ed estesi al di fuori dei
confini della destinazione.
c) Domanda attuale presenta preferenze molto
diversificate: tendenza a sfruttare le risorse;
La domanda futura sarà più sensibile all’ambiente?
6
Conflitti e turismo
In Francia
Un osservatorio sui conflitti nimby ha evidenziato che quelli
legati alle attività turistiche rappresentano più del 15% del
totale in un periodo di trenta anni , con un massimo all’inizio
degli anni 90.
La conflittualità è maggiore per:
- urbanizzazione turistica;
- creazione ed estensione delle piste da sci;
- la creazione di centri benessere;
E’ minore per:
- estensione dei porti turistici;
- estensione e gestione dei campi da golf;
7
I benefici e i costi del turismo
La loro effettiva manifestazione, la qualità e la quantità
dipenderanno dal contesto in cui essi si generano.
Benefici
- reddito: effetto localizzato, ma la dispersione verso l’esterno
dipenderà dalla composizione della domanda turistica e dalla
struttura dell’industria turistica.
- occupazione: l’attività turistica è ad alta intensità di lavoro e
richiede livelli di professionalità molo differenziati;
- Miglioramento della qualità della vita per la popolazione
ospitante, grazie agli investimenti in infrastrutture, in servizi,
in attrazioni costruite per il turismo e utilizzate anche dai
residenti;
- Sviluppo di reti formali e informali tra attori e organismi di
gestione: es. turismo d’affari.
8
I benefici e i costi del turismo
Non costi privati, ma esternalità adossate a soggetti diversi
(pubblici) da quelli che producono turismo.
- Costi per attività promozionali e pubblicitarie (es. marketing
territoiale);
- Costi per incentivi diretti ai turisti e ai produttori turistici
- Costi per il mantenimento degli attrattori turistici (mostre,
musei, parchi e giardini, sentieri, ….);
- Maggiori o nuovi costi per la produzione dei servizi pubblici
locale utilizzati dai turisti (incremento della domanda per la
stagionalità, nuovi servizi, nuove infrastrutture: polizia locale,
trasporti, nettezza urbana, acqua, energia, rifiuti….. ;
- Costi derivanti da problemi di distribuzione del reddito: i
residenti finanziano i turisti, e quindi alcune categorie di
operatori locali?
9
I benefici e i costi del turismo
- Costi derivanti dall’aumento generalizzato dei prezzi nelle
destinazioni turistiche;
- Costi di specializzazione monoculturale e di spiazzamento di
altre attività economiche: concentrazione degli investimenti
locali nel solo settore turistico.
- Costi correnti: spese per ridurre gli effetti della congestione;
- Costi di investimento per aumentare la capacità di
accoglienza;
- Costi da danno ambientale dovuti accesso di concentrazione
degli utenti e di sfruttamento
10
La distribuzione intertemporale dei costi e dei benefici
La sostenibilità nel tempo deve anche essere alimentata da
quella istantanea istantanea
Implicazioni:
- regolazione dell’accesso a siti archeologici, monumenti;
- usi alternativi di una risorsa naturale, turistici e non
turistici, costruire/non costruire, più occupazione/meno
occupazione;
- uso totale, parziale, non uso.
quali interessi sacrificare?
E’ necessario garantire la redditività e la competitività della
destinazione nel lungo periodo.
11
12
Interessi pubblici e privati
L’uso di una risorsa comporta che i soggetti che sopportano i costi
della sua conservazione (la P.A. e la collettività locale) non
coincidano con i soggetti che ne ricevono i benefici (visitatori +
attori dell’industria turistica;
Dunque gli interessi privati e pubblici nell’uso di una risorsa
possono essere divergenti:
- i privati, dovrebbe massimizzare i benefici
- il pubblico, ridurre i costi
Nel caso della definizione della capacità di accoglienza, occorre
distinguere le posizioni dei privati:
- quelli che tra traggono più vantaggi dal turismo senza subirne i
costi pubblici;
- quelli che sono prevalentemente gravati dai costi connessi allo
sviluppo turistico;
13
14
Sostenibilità e uso delle risorse
Per individuare il livello di equilibrio sociale della uso di una risorsa
(e della destinazione) è importante considerare i diritti di
proprietà delle risorse.
Non basta distinguere tra pubblico e privato, o collettiva (usi
civici, società miste locali..) ma occorre verificare:
- quale tipo di pubblico (comune, provincia…enti, demanio)
quale privato (locale, multinazionale, spa…);
- quali attori esercitano un potere di regolazione e quali attori
rivendicano interessi (associazioni di ambientalisti, operatori
turistici…)
intervengono nei processi decisionali che definiscono le regole
d’uso delle risorse: es. soglie massime d’uso…oltre il quale
aumentano i costi e la risorse può essere depauperata.
15
Sostenibilità e uso delle risorse
Esempi: gestione dei parchi nazionali, accessi a riserve
naturalistiche… numero chiuso….
la gestione di un arenile: la proprietà comune porta a un suo
sfruttamento turistico eccessivo???
La definizione di politiche locali a favore della sostenibilità e di
regolazioni non va affrontata tanto che vincoli, divieti, ma
attraverso processi decisionali inclusivi degli interessi in gioco.
Il decisore pubblico deve conoscere le dimensioni economiche
locali del turismo e valorizzare le risorse senza pregiudicarne
l’uso futuro.
16
Sostenibilità e impatti
Il turista è un consumatore di risorse fisiche in relazione al suo
comportamento;
- Impatto economico: costi e benefici monetari derivanti
dall’uso di beni e servizi turistici e dallo sviluppo del turismo
nel tempo (reddito occupazione, bilancia dei pagamenti,
entrate valutarie e fiscali).
- Impatto fisico: alterazioni prodotte dal turismo sull’ambiente
fisico, naturale, culturale, ecosistemi…variabile in relazione al
numero e al comportamento dei turisti, a diverse scale: locale,
regionale, globale.
Es. inquinamento dei mezzi di trasporto, congestione del
traffico..
17
Sostenibilità e impatti
- Impatto sociale del turismo sulla comunità ospitante:
eventuale alterazione degli equilibri sociali e culturali, con
effetti sulla qualità della vita della popolazione residente.
In Italia: meno significativo rispetto a quello dell’immigrazione
In alcuni paesi:
- fenomeni di rigetto delle attività turistiche con pericoli per la
sicurezza dei turisti;
- separazione fisica tra turisti e popolazione locale nei villaggi
turistici;
- differenze di reddito, consumi, stili di vita, costumi, religioni
tra turisti e popolazione locale.
18
Sostenibilità e impatti
Impatto sociale del turismo
Quali vantaggi sulla comunità ospitante?
Gli effetti in termini di reddito, occupazione, capacità di
attivazione economica per i prodotti locali,
l’artigianato i servizi, consenso per gli amministratori
dipendono dalla capacità locale di costruire una
strategia di sostenibilità per la destinazione:
- Distribuire nel tempo e nello spazio la pressione dei
visitatori;
- Responsabilizzazione degli operatori del turismo;
- Responsabilizzazione della popolazione locale.
19
Sostenibilità ed esternalità
Gli impatti possono assumere il carattere di esternalità
Sono interazioni economiche (positive e negative) non
regolate da meccanismi di mercato che intervengono tra la
produzione ed il consumo di beni e servizi turistici e
l’ambiente fisico, sociale ed economico della località.
Es. 1 impatto fisico del turismo, degrado delle risorse causate
dalla pressione turistica;
Il degrado può avere un effetto di lungo periodo molto
negativo per una destinazione.
Può comportare costi di manutenzione, recupero, salvagurdia.
20
Sostenibilità ed esternalità
Es. 2 Inquinamento ambientale
il danno ambientale determina una riduzione di benessere.
Se il danno ha superato una soglia massima la risorsa è perduta
per sempre.
L’entità del danno influenza i costi di riparazione, ripristino, i
piani e le azioni di disinquinamento, la modifica delle scelte
d’uso della risorsa.
A fronte di costi elevati (monetari, di immagine e reputazione)
non si ottiene una riparazione e un ripristino della situazione
precedente.
21
Sostenibilità ed esternalità
Effetto di spiazzamento
Si manefista se il turismo diventa un’attività capace di far sparire
o di rendere non competitive altre attività economiche locali
tradizionali (es. l’agricoltura).
L’effetto è negativo perché la monocoltura economica aumenta i
rischi di crisi dell’economia della destinazione.
Es. Turismo di massa che innesca una tendenza alla sostituzione
delle produzioni dei residenti e per i residenti con attività e
beni specializzati per i turisti.
Inoltre: espulsione di fatto dei residenti per fa posto alberghi e
attività commerciali: es. Firenze, Roma, Venezia.
22
Sviluppo di una destinazione
Le iniziative per il governo di una destinazione devono
tener conto:
a) l’esistenza di risorse non riproducibile, di limiti
naturali (o da imporre attraverso norme)
nell’assegnazioni delle destinazioni d’uso tra le diverse
attività;
b) la presenza di prezzi non turistici dati dall’esterno;
c) la presenza prezzi turistici all’interno della
destinazione in relazione a quelli delle destinazioni
concorrenti.
23
Sviluppo di una destinazione
In pratica, applicare la sostenibilità vuol dire mirare a
ottenere nella destinazione:
- un livello di utilizzo delle risorse individuato in modo
da non pregiudicarne l’uso futuro (sostenibilità nel
tempo)
- una distribuzione equilibrata dei vantaggi e dei costi
tra gli attori locali;
- un equilibrio tra offerta turistica e non turistica della
destinazione;
24
Sviluppo di una destinazione
Si tratta di trovare un equilibrio nella distribuzione delle funzioni
urbane e degli spazi tra usi del suolo e degli immobili tra
attività turistiche e attività non turistiche.
E’ chiaro che le attività turistiche e non turistiche possono essere
alternative.
La monocoltura turistica è un punto di debolezza per la
destinazione e per l’attività turistica stessa, in quanto la rende
artificiale e un luogo di solo consumo. Dunque può subire uno
spiazzamento.
25
La capacità di carico
Definizione inziale
il massimo numero di turisti che una destinazione può
sopportare (massimo livello d’uso) oltre il quale gli impatti
inevitabili tra il turista e la destinazione si traducono in un
danno.
Questo limite di “pressione dei turisti” sulla destinazione può
essere considerato da diversi punti di vista: fisico o ecologico,
economico, sociale, urbanistico, fiscale.
Il turismo è positivo entro certi limiti, oltre prevalgono costi e
esternalità.
26
La capacità di carico
Capacità di carico fisica (ed ecologica): limite oltre il
quale l’ambiente e le risorse della destinazione
risultano danneggiate.
Es. degrado dell’ecosistema, di un monumento.
In generale è espressa concretamente con il numero di
visite oltre il quale le risorse (archeologiche,
ambientali, museali ecc.) risultano danneggiate,
degradate, anche in maniera irreversibile per eccesso
di fruitori.
27
La capacità di carico
Gli impatti del turismo sull’ambiente fisico e la capacità
di carico:
- vegetazione, qualità e consumo dell’acqua, qualità
dell’aria, flora, fauna- ecosistemi: coste, isole, montagne, laghi, parchi
- ambiente costruito dall’uomo: destinazioni urbane,
infrastrutture
e indirettamente dissesto idrogeologico, erosione
delle spiagge.
28
La capacità di carico
La capacità di carico fisica è di difficile determinazione:
- bisognerebbe conoscere la situazione di partenza;
- La complessità delle interazioni che caratterizzano i fenomeni
turistici rende difficile la misurazione dell’impatto totale;
- Scelta degli indicatori e definizione del peso tra di loro;
- Scala territoriale di riferimento delle valutazioni, rispetto ad
altri fenomeni,
Contributi di diverse discipline che elaborano mappe e liste di
controllo.
29
Capacità di carico fisica: aree naturali
30
La capacità di carico
Capacità di carico economica
Limite oltre il quale la qualità della visita si riduce drasticamente,
al punto da determinare una contrazione della domanda e di
conseguenza una perdita di reddto, di presenze.
Riguarda non tanto chi offre il prodotto turistico, quanto quello
di chi lo domanda, cioè del turista.
Da una parte l’eccesso di affollamento, la congestione, dall’altra il
fatto che il turismo è un esperienza collettiva.
Implicazioni per le politiche di promozione
31
Capacità di carico economica: aree sciistiche in
Colorado
32
La capacità di carico
Esiste dunque una soglia da non superare nell’utilizzo
delle risorse turistiche in quanto:
- l’impatto fisico diventa inaccettabile pena effetti
distruttivi irreversibili
- l’impatto economico si riduce perché la domanda si
rivolge verso altre destinazioni.
Implicazioni per le politiche di promozione, nelle
diverse stagioni.
33
La capacità di carico
La capacità di carico sociale
È il limite (numero di visitatori che usano una
destinazione) oltre il quale altre funzioni non
turistiche risultano danneggiate.
Sono considerati gli impatti:
- sull’ambiente socio economico, produzione,
distribuzione e consumi delle popolazioni turistiche e
non turistiche;
- sull’ambiente socio culturale (le modificazioni le
relazioni, gli stili di vita, le tradizioni di una società;
34
La capacità di carico
Per analizzare gli effetti socio economici si considerano
tre momenti:
- La vendita di beni e servizi ai turisti : maggiore
disponibilità a pagare prezzi più elevati dei turisti per
lo stesso bene;
- Vendita di servizi personali alle attività turistiche
attraverso lavori non qualificati;
- Incontri spontanei tra turisti e residenti per l’utilizzo
di beni e servizi: occasionali o ripetuti nel tempo. Es.
seconde case.
35
La capacità di carico
Livelli delle relazioni tra turisti e residenti
- Euforia, nuovi flussi monetari: momento iniziale del
turismo;
- apatia, i residenti considerano i turisti come
opportunità di reddito: espansione dell’attività
turistica;
- irritazione, attriti nell’uso di infrastrutture e servizi: la
capacità di accoglienza è massima;
- antagonismo: ai turisti è imputato il degrado:
riduzione dell’attività turistica
36
Le relazioni tra turisti e residenti
37
La capacità di carico
Il motore del processo è la domanda di servizi turistici. Il turista
domanda un mix tra prodotti, risorse, emozioni, esperienze
disponibili, anche cedute senza prezzo.
Es. A Venezia le attività commerciali per i turisti hanno ridotto
l’offerta di beni e servizi per i residenti:
- per il volume della domanda;
- per la redditività;
Conseguenza: degrado della qualità della vita
38
La capacità di carico
Es:
- la capacità di carico fisica è di 1.000 visitatori al
giorno;
- La capacità di carico sociale di 1.200
- La capacità di carico economica di 900
La capacità di carico di da assumere per la destinazione
sarà quella minore.
Importanza del monitoraggio e attivazione di soglie di
attenzione che non valgono per eventi particolari.
39
Altre capacità di carico
Capacità di carico urbanistica
La presenza di turisti modifica le previsioni urbanistiche in ordine
a servizi, verde pubblico, parchi urbani e alla dotazione di
parcheggi.
Il questi problemi sono stati tradizionalmente trattati all’interno
dei piani regolatori.
La regione Lombardia ha istituito il piano dei servizi che deve
considerare oltre alla popolazione residente anche quella
presente.
40
Altre capacità di carico
• Capacità di carico fiscale
Possiamo individuare un limite oltre il quale
il comune, o altre Amministrazioni devono adeguare
servizi e infrastrutture o costruirne di nuovi.
Tali maggiori spese di esercizio e di investimento
Possono far aumentare la pressione fiscale locale.
41
Capacità di carico di una destinazione turistica
“ È costituita dal numero massimo di persone che
visitano, nello stesso periodo, una determinata
località turistica, senza compromettere le sue
caratteristiche ambientali, fisiche, economiche e
socioculturali e senza ridurre la soddisfazione dei
turisti ”
(World Tourism Organization, 2000)
……..e dei residenti!!!!
42
La capacità di accoglienza
Come e in che misura il concetto di capacità di carico e
le sue articolazioni possono essere utilizzati ?
Occorre considerare i limiti imposti da due insiemi:
- Quello che produce beni e servizi non riproducibili,
coincidente con l’utilizzo delle risorse turistiche
primarie;
- Quello che produce beni e servizi turistici
riproducibili.
43
La capacità di accoglienza
Oltre alle difficoltà di misurazione e di quantificazione delle
soglie di accettabilità l’uso della capacità di carico è di scarsa
utilità pratica:
- dipende dagli obiettivi specificati per lo sviluppo sostenibile
di un area, di una destinazione.
- I livelli di accettabilità possono variare tra destinazioni diverse
e a seconda del ciclo di vita della destinazione.
Tuttavia, la capacità di carico è di grande utilità strategica, per gli
obiettivi di una destinazione.
La capacità di accoglienza dipende dal tipo di turisti, dal numero,
dalla durata della permanenza, i loro comportamenti e le loro
aspettative.
44
Ciclo di vita di una destinazione e turismo
45
Ciclo di vita di una destinazione e turismo
46
Ciclo di vita di una destinazione e turismo
Il posizionamento di una destinazione nel mercato turistico
dipende da:
- le attrazioni, del luogo o potenziali;
- l’accessibilità;
- I servizi.
Date le proprie dotazioni, i punti di forza e di debolezza, una
destinazione dovrà individuare gli obiettivi da perseguire:
- se e come diventare o restare un importante destinazione;
- come massimizzare gli impatti positivi e minimizzare quelli
negativi;
- come affrontare i problemi che la crescita e lo sviluppo del
turismo comportano o potranno comportare.
47
Ciclo di vita di una destinazione e turismo
I concetti di impatto e di capacità di carico sono utili
per costruire le politiche di una destinazione perché
consentono di definire:
- Quali sono i benefici e i costi connessi allo sviluppo
turistico ipotizzato per l’area;
- Quali sono, dati, gli obiettivi, i limiti alla crescita del
fenomeno, qual è la soglia di accettabilità nelle
diverse fasi del processo di sviluppo della
destinazione.
48
Linee guida per le politiche di gestione dei
flussi
- allargamento dell’offerta, soprattutto in alcuni
periodi, e miglioramento dei servizi e delle strutture
esistenti;
- azioni di sensibilizzazione della domanda per l’uso di
particolari beni, aree….
- incentivazione/disincentivazione di alcune tipologie
di turisti;
- politiche per migliorare i servizi complementari: es.
Parcheggi.
- politiche regolative e incentivanti a favore della
sostenibilità;
49
Fly UP