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31-Martorana - Società Urologia Nuova
XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 Le lesioni iatrogene dell’uretere (LU) dopo chirurgia ginecologica: analisi dei fattori di rischio e delle strategie chirurgiche per il loro corretto trattamento Dr. Eugenio Martorana Clinica Urologica Univeristà di Modena e Reggio Emilia Scopo del lavoro XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 • Revisionare l’esperienza degli ultimi dieci anni nel trattamento chirurgico di questo tipo di complicanza, con particolare attenzione ai fattori di rischio pre- e peri operatori Nostra casistica XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 21 interventi in 10 anni Lesioni ureterali in corso di Età dei pazienti 55±13 15% isterectomia per carcinoma endometrio Lato lesione: 40% destra, 55% sinistra, 5% bilaterale 15% carcinoma ovarico 25% fibromi • 17 reimpianti ureterali (psoas hitch) • 1 bipartizione vescicale (Magder) • Nessuna Boari Flap, • Nessura trans uretero ureteroanastomosi 20% isterectomia per carcinoma della cercvice uterina 25% interventi videolaparoscopici per endometriosi Nostra casistica XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 • Età pazienti sottoposte a intervento per endometriosi: 39.2 ± 5.2 anni; • Tutte le pazienti avevano tutte un quadro radiologicamente accertato di endometriosi pelvica (comprendente mesoslapinge , cavo del Douglas , sfondato vescico uterino). • 65% di paziente con LU correlata ad endometriosi erano già state sottoposte ad interventi pelvici. Nostra casistica XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 • Età pazienti sottoposte ad intervento per neoplasia ginecologica\ fibromi uterini: 60.1±9.7 anni. • Nel 30% dei casi queste pazienti erano già state sottoposte a chirurgia addominale\pelvica ( tagli cesarei ed appendicectomie inclusi) . • La media del diametro degli uteri fibromatosi era 13 ± 7.3 cm . TNM staging pazienti sottoposti a isterectomia ADK Endometrio Carcinoma Ovarico pT2N0: Il carcinoma ha coinvolto il corpo dell'utero e la cervice ma non è esteso al di fuori dell'utero (3\3) pT2c: estensione a utero e/o tube e/o altri tessuti pelvici e con ascite contenente cellule neoplastiche o con washing peritoneale positivo (2\3) pT3c: Tumore che interessa una o entrambe le ovaia con impianti peritoneali che eccedono i 2 centimetri di diametro e/o linfonodi positivi (1\3) Carcinoma Cervice pT2a2N0: lesioni clinicamente visibili e > di 4 cm di diametro (2\4) pT3aN1 Invasione del III inferiore della vagina (1\4) pT3bN1: Tumore esteso alla parete pelvica o condizionante idronefrosi o rene escluso (1\4) Strategia chirurgica XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 Lesione ureterale Trattamento endourologico ( stent a dimora per uno\due mesi, dilatazione con palloncino, altro) Intervento chirurgico Posticipato (> 72 ore) Nessuna derivazione Derivazione urinaria percutanea ( nefrostomia) Immediato Stent ureterale Se lesione riconosciuta intraoperatoriamente o se programmato intervento multiequipe Risultati XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 • Follow up medio 5±2.7 anni. • Tutte le pazienti vive, 10% tuttora attivamente trattate in ambiente Oncologico per malattia localmente estesa e\o metastatica. • Non evidenza radiologica ne’ clinica di ostruzione a carico degli ureteri trattati, non LUTS nè dolore pelvico riferiti dopo psoas hitch. Fattori di rischio XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 • tumori maligni specie se localmente avanzati • aderenze di pregressi interventi addominali, • emorragia massiva in corso di intervento ginecologico, • l’aumentata dimensione dell’ utero • inesperienza del chirurgo • La differenza fra open e laparo è poco studiata e comunque controversa come fattore di rischio Rafique M, Arif MH (2002) Management of iatrogenic ureteric injuries associated with gynecological surgery. Int Urol Nephrol 34(1):31–35 L’ uretere può essere danneggiatio quando confuso con una vena ovarica durante l’itervento Tempi chirurgici in cui è più probabile che si verifichi una lesione ureterale: • legatura dei legamenti uterosacrali e trasversale, uterini • legatura dell'arteria uterina, • legatura dei legamenti sospensori delle ovaie. Ureteroneocistoanastomosi open rimodellamento del neo ostio ureterale sec Le Duc « A polsino di camicia» Psoas hitch nel caso il danno ureterale sia troppo alto. Per evitare di isolare troppo ( e quindi devascolarizzare) l’uretere e lasciare la sutura uretero-vescicale tension free Raramente è stato chiesto un parere Urologico pre operatorio od intra operatorio nonostante la revisione delle immagini TAC pre operatorie abbia evidenziato quadri di compressione e dislocazione di vescica ed uretere tali da alterare la normale anatomia della pelvi. Discussione XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 1. Mancanza di una programmazione pre- operatoria 2. Mancato riconoscimento intraoperatorio di LU • Nella nostra esperienza solo il 50% dei casi sono stati identificati in corso di intervento chirurgico • La diagnosi intraoperatoria ed il trattamento immediato è particolarmente importante Discussione XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 LU non riconosciute nel postoperatorio hanno portato a complicanze post-operatorie: Grado IV Grado III sec Clavin Grado II 1 pz 3 pz 4 pz Discussione XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 Il posizionamento di cateteri ureterali o stent autostatici pre operatori può aiutare il Ginecologo nella successiva procedura ablativa. Tuttavia è impossibile determinare se e quante lesione ureterali sarebbero state evitate dal posizionamento di stent. Peraltro anche da una revisione della letteratura non è emerso un chiaro vantaggio dalla cateterizzazione ureterali pre operatorie nella prevenzioni di LU. Conclusioni XV congresso SUN - Bari 27 - 29 Giugno 2013 LU si verificano relativamente spesso durante gli interventi ginecologici; E’ necessario un percorso multidisciplinare pre operatorio (radiologo, ginecologo ed urologo) al fine di prevenire questo tipo di complicanza specie nei casi più complessi. Le tecniche chirurgica adottate presso la nostra Clinica, peraltro si sono dimostrate funzionalmente efficaci con un follow up a medio-lungo termine che non ha registrato complicazioni in esito di reimpianto ureterale né necessità di reinterventi.