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- Geoportale della Lombardia
Aggiornamento Data Base Topografico Armonizzazione e Interscambio tra CST e Regione Giuseppe Pelagatti [email protected] Milano, 6 aprile 2011 INDICE Richiamo dell’impostazione generale Definizione dei contenuti e formato di interscambio Lotti di aggiornamento Controlli di integrità e produzione di metadati di istanza 5. Aggiornamenti al confine tra diversi gestori 6. Allineamento iniziale tra DBTL e DBTR e realizzazione dell’estrattore 7. Proposta di un modo di procedere 1. 2. 3. 4. © 2011 - Pelagatti Giuseppe 2 1. Impostazione generale • Capitolo 5 e Approfondimento tecnico N. 4 – Architettura di riferimento – Il Database Topografico della Regione (DBTR) contiene una rappresentazione dell’intero territorio regionale – il territorio regionale è suddiviso in porzioni disgiunte – Il DBTR può essere concettualmente suddiviso in altrettante porzioni, senza violare la continuità della rappresentazione territoriale – Ogni porzione è gestita da un «Gestore» (possibilmente un CST) – Ogni Gestore possiede un proprio database locale (DBTL) – Il Gestore organizza il proprio DBTL autonomamente, sia come tecnologia che come strutturazione – Il DBTL deve contenere i dati che, opportunamente ristrutturati, costituiscono la porzione di DBTR di riferimento del Gestore © 2011 - Pelagatti Giuseppe Il DBT locale (DBTL) • L’insieme degli shapefile di produzione NON costituisce un DBT locale • Per ottenere un DBT locale è necessario caricare gli shapefile in un sistema di gestione dei database, ad esempio: – – – – ESRI SDE + DB relazionale Oracle Spatial Postgis ecc…. • La creazione di un DBT richiede di progettarne e definirne lo schema (schema fisico locale) e poi di caricarvi i dati • La progettazione dello schema fisico locale normalmente è guidata dagli scopi applicativi del DBT • Le applicazioni si basano sulla conoscenza di tale schema, quindi non è semplice cambiare lo schema di un sistema utilizzato da molte applicazioni • I dati che vengono condivisi nella IIT dovranno essere presenti nel DBTL, ma in generale il DBTL conterrà altri dati • Molti sistemi permettono di caricare un insieme di shapefile ottenendo automaticamente uno schema © 2011 - Pelagatti Giuseppe Funzionamento della IIT contenuti locali (includono quelli condivisi) Aggiornamenti locali Lotto di Aggiornamento DBTL di un gestore Gx ESTRATTORE DbTR Formato di interscambio DBTL Aggiornamenti locali di un gestore Gy ESTRATTORE tecnologia locale (diversa da quella regionale) © 2011 - Pelagatti Giuseppe porzione x porzione y Interfaccia Dati Regolata (si appoggia sui protocolli di comunicazione) «Inizializzazione» dei DBTL • Al momento della Adesione di un Gestore alla IIT deve essere creato uno stato iniziale corretto • Lo stato iniziale deve garantire l’allineamento tra i dati del Gestore e la corrispondente porzione di DBTR • La «porzione di DBTR» possiederà le seguenti caratteristiche: – Dati armonizzati geometricamente ai confini con altre porzioni, gestite da Gestori che hanno aderito precedentemente – Dati armonizzati con dati di CT10, con individuazione degli «Oggetti Globali» (ad esempio, strade extraurbane, grandi laghi, ecc…) – Eventuali altre correzioni apportate nella fase di caricamento dei dati in DBTR • Se queste caratteristiche sono state introdotte da Regione sul DBTR, è necessario che le modifiche vengano riportate sui dati locali, cioè nei DBTL © 2011 - Pelagatti Giuseppe 6 2. Definizione dei contenuti e formato di interscambio • Per questo problema è stata utilizzata la metodologia e gli strumenti definiti congiuntamente dal CISIS e dal Polimi con un progetto al quale partecipa anche RL: GeoUML Methodology • I principi fondamentali della GeoUML methodology sono: 1. separare la definizione più astratta (concettuale) dei contenuti dalle strutture fisiche utilizzate per rappresentarli 2. definizione di proprietà dell’informazione tramite vincoli sullo schema concettuale • Gli strumenti della GeoUML Methodology sono 2: – GeoUML Catalogue – GeoUML Validator © 2011 - Pelagatti Giuseppe 7 GeoUML catalogue e DBTR della RL GeoUML catalogue Schema Concettuale del DBTR (definisce i contenuti condivisi della IIT) © 2011 - Pelagatti Giuseppe 8 Schema Concettuale nella IIT Schema Concettuale (definizione dei contenuti condivisi) DBTL di un gestore Gx Lotto di Aggiornamento © 2011 - Pelagatti Giuseppe DbTR Passaggio dalle Specifiche concettuali ai dati: Modello Implementativo • Schema Fisico (SF): definisce la struttura fisica; esempi: – XSD per un file GML – Create Table per Georelazionale SQL – Struttura degli Shapefile • Modello Implementativo (MI): è un insieme di Regole che permettono di generare uno SF da uno SC © 2011 - Pelagatti Giuseppe 10 Generazione dello schema fisico dal Catalogue GeoUML Catalogue SC del DBTR Mapping Generator MI Shape altri Mapping Generator Lotto di Aggiornamento: contenuto: SC del DBTR formato: struttura Shape © 2011 - Pelagatti Giuseppe 11 Schema Concettuale e MI nella IIT Schema Concettuale (definizione dei contenuti condivisi) MI shape (formato di trasferimento) LDbT di un gestore Gx Lotto di Aggiornamento © 2011 - Pelagatti Giuseppe DbTR Controlli sul LA • potranno essere adattate le attuali procedure di controllo per applicarle sui LA inoltre • si potrà utilizzare il GeoUML Validator per controllare proprietà dichiarate a livello dello schema concettuale © 2011 - Pelagatti Giuseppe 3. Lotti di Aggiornamento (minimi) • E’ un’area la cui frontiera deve rimanere inalterata nell’aggiornamento • Ottenibile come inviluppo di tutti gli oggetti che circondano gli oggetti esplicitamente aggiornati • Nell’ambito dell’area del LA nel DBTR verrà sostituito tutto il contenuto, riconoscendo e «storicizzando»: – oggetti preesistenti (importanza di gestire l’identificatore) – oggetti che vengono eliminati – oggetti nuovi che vengono creati © 2011 - Pelagatti Giuseppe 14 Problemi di precisione -1 • differenza tra Accuratezza e Risoluzione (interna) • Accuratezza: – riguarda la precisione del rilievo – è tipicamente dell’ordine di 10-1 • Risoluzione interna: – riguarda la precisione della rappresentazione interna delle coordinate – con dati rappresentati in FP64 può arrivare a 10-9 su tutto l’extent nazionale © 2011 - Pelagatti Giuseppe 15 Problemi di precisione -2 • E’ importante che la Frontiera dei LA resti immutata per permettere un inserimento topologicamente corretto nel DBTR • è impossibile evitare (in un sistema eterogeneo) che nelle trasformazioni tra DBTL, formato di interscambio e DBTR le coordinate subiscano delle variazioni • E’ necessario garantire che tali variazioni siano sufficientemente piccole da poter riconoscere la corrispondenza con i vertici preesistenti • A questo scopo devono essere definiti dei valori di precisione dei DBT e dei formati di interscambio (sembra ragionevole un valore intorno a 10-5 ) © 2011 - Pelagatti Giuseppe 16 4. Controlli di integrità e produzione di metadati di istanza • E’ stata definita una struttura di «Metadati di Istanza» • Un metadato di istanza caratterizza analiticamente il singolo oggetto del DB (a differenza dei metadati di prodotto) • Alcuni Metadati di Istanza devono essere esplicitamente indicati dal produttore (ad esempio, l’accuratezza del rilievo) • Altri Metadati di Istanza possono essere prodotti automaticamente da procedure di controllo (ad esempio, la corretta copertura del suolo) • La completezza dei contenuti del LA permette di eseguirvi sopra dei controlli automatici e di produrre la metainformazione di istanza © 2011 - Pelagatti Giuseppe 17 Riassumendo • La definizione dell’interfaccia dati regolata della IIT è costituita da: 1. 2. 3. 4. 5. Schema concettuale dei contenuti condivisi (DBTR) Modello implementativo Shape Regole di delimitazione del lotto di aggiornamento Regole relative alla precisione Metadati di istanza che devono essere trasferiti dal livello locale a quello regionale © 2011 - Pelagatti Giuseppe 5. Aggiornamenti al confine tra diversi gestori • Il problema può essere trattato in diversi modi, anche in base ai rapporti di collaborazione che potranno essere istituiti tra diversi gestori • due casi limite (a titolo di esempio, perché il problema è da studiare): – i 2 gestori si fanno carico di produrre un LA integrato, la cui area è a cavallo dei due territori gestiti (gli oggetti di questo LA avranno diverse ownership, ma il LA integrato ha le «autorizzazioni sufficienti) – l’aggiornamento della linea di separazione del LA in due sottolotti viene certificata opportunamente, e i due sottolotti sono caricati separatamente nel DBTR © 2011 - Pelagatti Giuseppe 19 6. Allineamento iniziale tra DBTL e DBTR e realizzazione dell’estrattore • Questo problema deve essere affrontato in maniera differenziata in base alla situazione dei gestori, distinguendo in particolare i seguenti casi: • Gestori che hanno già un DBTL – i problemi di allineamento devono essere studiati caso per caso, distinguendo i seguenti sottocasi: – DBTL già utilizzato con procedure applicative – DBTL creato come caricamento di shape di produzione, ma non ancora utilizzato da procedure applicative • Gestori che devono ancora creare il DBTL e quindi possono partire dai dati corretti a livello regionale © 2011 - Pelagatti Giuseppe 20 7. Proposta di un modo di procedere • Riunione del 27 aprile: – presentazione dei contenuti del DBTR – presentazione del formato di interscambio – presentazione della struttura dei metadati di istanza – proposta e discussione delle regole di precisione – raccolta delle osservazioni, proposte, ecc…(estesa alle settimane successive) • Incontri singoli per l’allineamento e l’estrattore dei DBTL già creati e operativi • Riunione del 18 maggio: – opzioni per la creazione dei nuovi DBTL – discussione delle osservazioni e tentativo di consolidamento © 2011 - Pelagatti Giuseppe 21 Scheda relativa alla situazione dei DBTL • Esiste DBTL con procedure applicative • Esiste DBTL, non ancora utilizzato – DBTL è un puro caricamento degli shape di produzione – DBTL è stato progettato appositamente • Non esiste ancora il DBTL - Si hanno preferenze tecnologiche © 2011 - Pelagatti Giuseppe