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Sicurezza: competitività, organizzazione, comunicazione Marco Frey, Francesco Bacchini, Carlo Galimberti, Fabiana Gatti Gestire bene la sicurezza rende • La letteratura manageriale ci mostra che con una gestione responsabile della sicurezza migliorano: Qualità, efficacia dei processi Il clima interno Persone più motivate e competenti, maggiore produttività.. Le vendite e l’export VALORE Redditività Elevata immagine e reputazione, affidabilità, .. Il posizionamento Minori rischi e costi, continuità del business, …. 2 Gestire la sicurezza aggiunge valore al business e genera vantaggi competitivi Rafforzamento della reputazione Abilità a competere Accesso ai mercati globali Salute e sicurezza Morale dei lavoratori Miglioramento dell’efficienza Riduzione dei costi e dei rischi Miglioramento della qualità Miglioramento della produttività Alcune best practices • • Cheese Company in UK ha implementato una strategia integrata per la gestione della sicurezza sul lavoro in 10 siti. Questa strategia ha aiutato a ridurre gli incidenti del 40% e ad accrescere la produttività del 25%. South West Water ha risparmiato £2.546.000 per la prevenzione degli incidenti nell’arco di 6 anni 4 E riguardo ai costi cosa emerge • Vi sono costi del “fare” che però possono essere inferiori a quelli de “non fare” Premi INAIL Danni agli impianti NON FARE Sostituzione infortunato Rapporti con le autorità 5 I costi indiretti 1€ €8 - €36 • La componente degli indiretti (nascosti) può arrivare ad accrescere di un ordine di grandezza quella dei costi diretti 6 Quali costi indiretti (OSHA) 1. Tempo lavoro perso dall’infortunato Ma ve ne sono anche di 2. Tempo perso dai lavoratori del reparto 3. Perdita di efficienza per la rottura del team intangibili: - Reputazionali 4. Tempo perso dal responsabile - Clima interno 5. Costi di formazione per il rimpiazzo - Psicologici 6. Danni alle attrezzature 7. Tempo perso e perdita di produzione per il fuori servizio degli impianti 8. Danni derivanti dall’incidente: incendio, acqua, esplosivi…. 9. Fallimento nel rispetto delle scadenze 10. Overhead costs durante l’interruzione del lavoro. 11. Altri (Vi sono altri 100 items possibili nell’analisi OSHA) 7 Management (gestire il rischio) • Le 5 C Capacità di gestire e controllare il rischio in un’ottica di prevenzione Controllo Competenza COMMITTMENT Attivazione delle capacità e delle competenze lungo il ciclo di vita Cooperazione Avere piena consapevolezza degli obiettivi e delle prestazioni Comunicazione Coinvolgimento di tutti gli attori interni ed esterni 8 La sicurezza deve essere integrata nel business Valore del business • Immagine aziendale • Anbilità a competere • Accesso ai mercati globali • Morale dei lavoratori • Efficienza e roduttività • Qualità del prodotto e del servizio • Riduzione dei costi e dei rischi Meccanismi di integrazione • Commitment e coinvolgimento del top management • Partecipazione attiva dei lavoratori • Condividere obiettivi e accountability • Definire ruoli e responsabilità • Linguaggio condiviso • Comunicazione efficace • Risorse adeguate • Misurazione delle performance • Condivisione della conoscenza e delle informazioni Principi H&S • La sicurezza è un valore chiave nella cultura aziendale • Si adotta un approccio sistemico • La sicurezza è integrata nell’impresa • I lavoratori partecipano ad ogni livello 9 Azienda come sistema (tecnico-sociale) Mezzi strumentali Risorse umane Attività (comportamento) aziendale: Processo dinamico e sinergico, finalizzato alla definizione di obiettivi per la realizzazione di risultati, attraverso il quale le risorse umane (persone) e le risorse tecnologiche (mezzi strumentali e know how) interagiscono fra loro. 10 Attività aziendale: funzione della Struttura organizzativa Definizione dei processi aziendali, divisione del lavoro e attribuzione dei compiti Posizioni organizzative, compiti, ruoli, mansioni Organi aziendali Coordinamento e armonizzazione di decisioni e attività degli organi aziendali, tra loro e con gli obiettivi,mediante: • Organigrammi, • Mansionari, • Procedure, • Deleghe, • Decentramento. • Definizione di sistemi operativi; • Cultura aziendale e leadership Unità organizzative (reparti, uffici, settori), organi di comando (responsabilità organizzativa) Gerarchia 11 Una struttura organizzativa unitaria è funzione centrale, elemento imprescindibile, naturale, di ogni attività aziendale; La norma giuridica è una variabile esterna dell’attività aziendale, che può incidere sulla struttura organizzativa. Nel d.lgs. 81/2008 il termine ORGANIZZAZIONE (associato ad azienda) è molto ricorrente, specie nelle definizioni dell’art. 2, lett. a), b), c), d), nell’art. 28, comma 2, lett. d) e nell’art. 30; In materia di sicurezza, pertanto, l’azienda è una struttura organizzata dal datore di lavoro di uomini e mezzi nel cui ambito la persona “lavoratore” presta la propria attività (indipendentemente dalla tipologia formale del contratto). La struttura organizzativa aziendale deve, pertanto: • tenere conto della variabile giuridica (precetti in materia di organizzazione e di azienda sanciti dalla legislazione antinfortunistica); • essere funzionale alla sicurezza sul lavoro, assumendo così, una reale ed unitaria dimensione aziendale, evitando inutili duplicazioni organizzativo-antinfortunistiche. 12 La costruzione della struttura organizzativo-produttiva in funzione delle esigenze di tutela della sicurezza e salute sul lavoro: • Non comporta nessuno scostamento rispetto alla normale matrice organizzativa; • Consente di acquisire sinergicamente il sostanziale e concreto vantaggio sociotecnico rappresentato dalle misure, dalle precauzioni, dalle cautele, antinfortunistiche; • Permette di dare vita ad un’attività aziendale più efficace ed efficiente, riducendo la distanza tra la norma (generale ed astratta) e la sua pratica e utile applicazione. Il precetto antinfortunistico organizzativo, in questo modo, non rappresenta più solo un comando esterno, un corpo estraneo alla struttura organizzativa, ma assume una dimensione interna e strategica per il raggiungimento di tutti gli obiettivi aziendali, fra i quali,al pari degli altri (in realtà al primo posto), deve esserci proprio la sicurezza e la salute dei lavoratori. 13 Sistema Sicurezza. Azienda: complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro Definizione dei ruoli dell’organizzazione aziendale che devono provvedere alle procedure per l’attuazione delle misure di sicurezza sul lavoro Posizioni di garanzia Soggettive Conferimento incarichi Valutazione dei Rischi ed elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi: Oggetto e Contenuto. Documento di delega. Appalti d’impresa o interni Sistema di Gestione della Sicurezza. Datore di Lavoro, Dirigente, Preposto, Lavoratore Gerarchia 14 L’investimento sociotecnico (risorse umane, mezzi strumentali e loro interazione Organizzativa) in materia di sicurezza, razionalizzando la struttura organizzativa e il processo produttivo, genera evidenti effetti positivi, magari non immediatamente evidenti, ma certamente duraturi. L’aggiornamento costante dei sistemi di sicurezza, dei dpi e dpc, la regolare manutenzione degli impianti, delle attrezzature, delle strutture, in base all’evoluzione della scienza e della tecnica, Stimola l’innovazione tecnologica e la qualità del processo produttivo; l’investimento sul capitale umano, al di là degli obblighi antinfortunistici di informazione, formazione e addestramento, può garantire risultati significativamente più apprezzabili sia dal punto di vista economicoproduttivo che sociale; un’unica ed integrata organizzazione aziendale, in cui ogni ruolo partecipa e conosce il proprio rischio lavorativo ed attua, come parte fondamentale della propria attività professionale, le misure di sicurezza e salute. consente il raggiungimento complessivo degli obbiettivi aziendali fra i quali anche quelli di sicurezza. 15 Soggetti organizzazione aziendale = Soggetti sistema sicurezza Identità dei soggetti verso un unico fine Realizzazione obiettivi aziendali Lavorando in sicurezza Un sistema organizzativo aziendale efficiente ed efficace è un sistema organizzativo unitario sicuro e salubre Gli stessi soggetti operano contemporaneamente per lo stesso fine 16 Soggetti Struttura organizzativa Soggetti organizzazione aziendale (posizioni organizzative) Soggetti sistema sicurezza (posizioni di garanzia) Datore di lavoro (consulenti), Datore di lavoro/delegato (RSPP, ASPP, Medico Competente), Organismi gestionali (dirigenti/ responsabili di struttura; responsabili di reparto/ufficio; responsabili di turni o squadre), Dirigente, Preposto, Lavoratori (RLS) Lavoratori (RSA-RSU) Documenti di pianificazione e gestione aziendale = Documento di valutazione dei rischi 17 Struttura organizzativa Definizione processi aziendali e divisione lavoro Decentramento esterno Appalti interni (endoaziendali) Esigenze: • tecnico-produttive (esclusiva reperibilità esterna del know-how professionale necessario); • organizzativo-funzionali (ottimizzazione del processo produttivo con sistemi di reti di imprese); • economiche (lucro sulla differenza fra costi del personale interni ed esterni; minor costo del recesso contrattual-commerciale, rispetto al licenziamento del dipendente ). In conseguenza dell’abrogazione della L. 1369/1960 e: • del superamento del principio della parità di trattamento economico e normativo del personale interno ed esterno; • della smaterializzazione dell’appalto; • della stipulabilità dell’appalto per il ramo d’azienda ceduto; Si determina una liberalizzazione del ricorso (lecito) all’appalto interno all’az.,u.p., c.p.. 18 Tuttavia, poiché in conseguenza: • dell’ampliamento della responsabilità solidale del committente (con introduzione anche di quella per danni subiti dai lavoratori di appaltatore e subappaltatore non coperti dall’Inail); • dell’obbligo indelegabile del committente di valutare il rischio interferenziale e di elaborazione del DUVRI; si determina: • l’aumento del rischio economico dell’appalto conseguente alla responsabilità solidale; • l’aumento degli oneri procedurali e delle resp. penali, conseguenti agli adempimenti di sicurezza; • l’aumento dei costi indiretti conseguenti agli oneri procedurali degli adempimenti di sicurezza. 19 Scelta circa la struttura organizzativa decentrata: • potenziale reinternalizzazione di fasi accessorie e proprie del c.p., esternalizzate tramite l’appalto, in conseguenza del minor vantaggio economico e maggior complessità organizzativo-gestionale; • mantenimento all’esterno delle fasi a forte specializzazione, conferma dei contratti d’appalto aventi ad oggetto lavori di tipo tecnico-produttivo altrimenti irreperibili. Non potendo rinunciare agli appalti interni per motivi tecnico-produttivi o organizzativo-gestionali, gli adempimenti e la tempistica delle misure di sicurezza e di lavoro dovranno essere puntualmente rispettati. attraverso:organi aziendali e posizioni di garanzia soggettive Controllo esecutivo Misure di sicurezza Documentazione (contratto, duvri) Definizione sistema operativo Procedure 20 Sistema Sicurezza Sistema organizzato per l’attuazione delle politiche aziendali Già a partire dalla legge delega n. 123/2007 è chiaro l’invito del legislatore ad un cambiamento di mentalità nell’approccio alla materia della sicurezza sul lavoro: applicare, diffondere, consolidare, far rispettare la sicurezza e la salute, adottando ed attuando efficacemente un sistema organizzato, è un valore da perseguire nella gestione dell’azienda, nell’azione manageriale e non solo un adempimento di legge. Sistema organizzativo Modelli di organizzazione e gestione Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) = Adempimento degli obblighi di legge e parziale esimente della responsabilità ex d.lgs. n. 231/2001 21 SGSL Datore di lavoro (sistema gestione sicurezza lavoro) Datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori SPP e RSPP Politica,Organizzazione, Pianificazione, Controllo Medico competente RLS Incarichi di Prevenzione e Protezione Art. 28, c. 2, lett. d, d.lgs. n. 81/08. Ruoli dell’organizzazione aziendale che devono provvedere all’attuazione delle misure da realizzare Adozione e attuazione delle misure di sicurezza Predisposizione promozione e coordinamento del Sistema di Gestione Sicurezza Sorveglianza Sanitaria Collaborazione al Sistema di Gestione Sicurezza attraverso la consultazione Art. 17, 18, 19, 20, 26, ecc. Art. 33 Art. 41 Art. 50 22 SGSL (sistema gestione sicurezza lavoro) Per il controllo del Sistema di Gestione Sicurezza (organizzazione, pianificazione e miglioramento) Datore di Lavoro e RSPP Incarichi di Controllo: misurazione e verifica delle prestazioni Per il controllo dei provvedimenti adottati: misure tecniche, organizzative e procedurali Dirigenti, Preposti, Lavoratori Per il controllo degli Adempimenti di Sorveglianza Sanitaria Datore di Lavoro, Medico competente AUDIT Verifica di conformità/non conformità (rispetto/mancato rispetto delle misure indicate) Sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate23 La responsabilità sociale dell’impresa Dalla responsabilità giuridica alla responsabilità sociale: nuove opportunità di: - organizzazione del lavoro - apertura al mercato UE: miglioramento della competitività e redditività per l’impresa raggiunta attraverso la predisposizione di: - condizioni di lavoro sicure - ambienti di lavoro migliori La sicurezza come generatore di potenziale per: - sviluppo di una migliore organizzazione produttiva - ottimizzazione dei risultati economici - crescita della coesione sociale - sviluppo della cultura della sicurezza 24 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Premessa: cosa intendiamo con comunicazione e cultura quando parliamo di sicurezza? • Comunicare la sicurezza non è solo trasferire informazioni da chi sa a chi non sa, ma anche: – – • costruire congiuntamente significati (obiettivo della comunicazione è ‘intendersi’) costruire rapporti tra chi partecipa al processo comunicativo (con una corretta comunicazione si creano buoni presupposti per l’azione) Cultura della sicurezza non è un elenco di principi astratti, ma l’insieme dei processi organizzativi e delle pratiche professionali, delle norme scritte e delle convenzioni informali, dei linguaggi, dei modi di pensare, di percepire e di rappresentare il rischio in 25 azienda La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Un’ulteriore precisazione sul concetto di cultura Significato etimologico Significato operativo Costruire CULTURA in CULTURA in origine è azienda significa “lavorare regolarmente, operare affinché ciò che assiduamente, coltivare, si produce possa curare, abitare” crescere in quantità e (Ardoino, 2002) migliorare in qualità, sopportando con pazienza la fatica e accettando la durezza In questo senso, sia dal punto di del lavoro vista etimologico, sia da quello operativo, la CULTURA può essere considerata un GENERATORE DI VALORE per 26 l’impresa La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Cosa possiamo intendere con VALORE? VALORE essere forte, vigoroso, valido, valoroso, in salute, riferito a persona 27 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Cosa possiamo intendere con VALORE? VALORE - valore d'uso: capacità di un bene di soddisfare i bisogni personali in un certo momento e in determinate circostanze - valore di scambio: quantità di un bene che si può ottenere in cambio di una quantità data di un altro bene indipendentemente dal valore d'uso - valore aggiunto: somma delle retribuzioni dei fattori produttivi (capitale e lavoro) oltre agli ammortamenti 28 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Aree in cui la cultura della sicurezza genera valore per l’impresa Percezione e rappresentazione del rischio in azienda: elaborazione delle STRATEGIE DI PENSIERO per controllarlo linguaggi e processi comunicativi: PAROLE processi organizzativi e pratiche professionali: COMPORTAMENTI norme scritte e convenzioni informali: RELAZIONI 29 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Area del valore STRATEGIE DI PENSIERO • Mettere a fuoco come in azienda ci si rapporta al rischio, sia individualmente, sia lavorando con i colleghi – – – • come vengono percepiti i fattori di rischio come i fattori di rischio percepiti si collegano in una o più rappresentazioni utilizzate nel giudicare la realtà quali strategie si elaborano per contenere il rischio nel corso dell’attività quotidiana Preparare la strada alla modificazione di tali rappresentazioni 30 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Area del valore PAROLE • Comunicazione interna: una buona progettazione, gestione e valutazione della comunicazione relativa alla sicurezza in azienda crea le condizioni per: – – • generare coinvolgimento (se dico la mia, mi stanno a sentire, quindi…) aumentare la motivazione al cambiamento Comunicazione esterna: gli indicatori oggettivi relativi alla sicurezza sono fattori importanti nella costruzione delle reputazione di un’azienda 31 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Area del valore COMPORTAMENTI • La sicurezza è sapere-in-azione, fondato su conoscenze disciplinari e pratiche professionali; essa vive nei comportamenti e si deposita nell’esperienza di chi lavora in azienda • Per incidere sui comportamenti è quindi indispensabile fare i conti con l’esperienza di chi lavora in azienda • La formazione è un’occasione per per proporre il cambiamento… – …osservando i comportamenti, – …parlando dell’esperienza, – …ma soprattutto parlando attraverso l’esperienza 32 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa Area del valore RELAZIONI • Relazioni all’interno dell’impresa: – – la cultura della sicurezza genera relazioni che ‘legano’ gli individui nei/ai gruppi e i gruppi nell’/all’organizzazione e fanno da collante al tutto Il sistema delle relazioni fa sì che l’organizazione sia più (e ciò significa possibilità) e meno (e ciò significa vincoli) della somma delle sue parti (individui e gruppi) • Relazioni tra imprese: la cultura della sicurezza non si ferma ai cancelli dell’azienda, ne oltrepassa i confini materiali; l’Associazione è il contesto all’interno del quale ‘fare rete’ • Relazioni con il territorio (ad es. con i media): questo è il livello in cui l’imprenditore gioca la propria identità come soggetto competente e socialmente responsabile rispetto alla sicurezza 33 La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa In conclusione: perché lavorare alla costruzione di una CULTURA DELLA SICUREZZA? Per rendere possibile… …il pasaggio dalla ‘comunicazione dei contenuti’ alla ‘condivisione dei comportamenti’ in campo di sicurezza • …la creazione continua di valore rispetto a funzioni critiche per l’azienda quali: – – – – l’elaborazione delle strategie di pensiero la gestione della comunicazione il controllo dei comportamenti lo sviluppo delle relazioni interne ed esterne 34 IL CONCETTO DI RISCHIO Evenienza di un evento dannoso e indesiderato, valutata e quantificata attraverso la teoria delle probabilità. La nozione di rischio è sempre connessa a quella di presa di decisione in situazione di incertezza. La presa di decisione è un atto individuale, volontario. DETERMINANTI DEL COMPORTAMENTO 20% Caratteristiche personali Educazione ricevuta 50% Ambiente 30% …spazio di intervento!!! Emisfero sinistro input Sfera razionale contesto livello attitudini abilità competenze comportamento Emisfero destro input Sfera emozionale struttura carattere bisogni valori comportamento contesto input Sfera razionale contesto Sfera emozionale livello struttura attitudini carattere abilità bisogni competenze valori PERCEZIONE DEL RISCHIO comportamento contesto input Sfera emozionale Sfera razionale contesto livello struttura attitudini carattere abilità bisogni competenze valori contesto PROPENSIONE AL RISCHIO comportamento PERCEZIONE DEL RISCHIO E PROPENSIONE AL RISCHIO PERCEZIONE DEL RISCHIO: E’ LA CAPACITA’ DI INDIVIDUARE, PRIMA POSSIBILE, UNA FONTE DI PERICOLO PROPENSIONE AL RISCHIO: E’ L’ATTEGGIAMENTO INDIVIDUALE DI FRONTE AL PERICOLO PERCEZIONE DEL RISCHIO E PROPENSIONE AL RISCHIO PERCEZIONE DEL RISCHIO: Percezione di suscettibilità • la percezione soggettiva della vulnerabilità nei confronti di una minaccia per la salute. Percezione di vulnerabilità • presupposto per l’adozione di comportamenti protettivi; • non e’ dimostrata la relazione tra percezione del rischio vulnerabilità e comportamenti; • il rischio dipende da un giudizio soggettivo influenzato da assunti, credenze e valori. Zani, Cicognani, 2000 FATTORI che INFLUENZANO la PERCEZIONE del RISCHIO •La conoscenza effettiva dei pericoli rilevanza della vita “fuori” •Livello di attenzione particolare cura a giovani e anziani! •Ancoraggio alla contingenza vs scenari complessi e futuri •Apprendimento dalla propria esperienza •Osservazione di situazioni altrui FATTORI che INFLUENZANO la PROPENSIONE al RISCHIO •Vantaggi secondari (risparmio di tempo, energie, “fare meglio” ) •Bias dell’ottimismo ingiustificato •Locus of Control (personale e culturale) + percezione di essere adeguati rispetto alle richieste •Presenza di rinforzi positivi/negativi (meccanismo premio/sanzione, diretto e/o osservato) •Disponibilità al cambiamento (investimento sul lavoro) •Precarietà E soddisfazione vs il proprio lavoro •Fattori sociali (appartenenza al gruppo) SI ADOTTANO COMPORTAMENTI DI PROTEZIONE DELLA SALUTE SE… • si percepisce una minaccia per la salute… • che sembra grave… • se ci sentiamo capaci di eseguire un certo tipo di azione… • che non richiede costi e sforzi eccessivi. INTERVENIRE SU… Conoscenze e abilità attraverso • • informazione addestramento Valori e atteggiamenti attraverso • • • condivisione comunicazione coinvolgimento COMPORTAMENTO LE POSSIBILITÀ PER I RUOLI DIRETTIVI… … OSSERVARE per rilevare… LdL … … … … … CHIEDERE per capire… INFORMARE (livello del sapere) FORMARE (livello del saper essere)… ADDESTRARE (livello del saper fare)… RINFORZARE e SANZIONARE, con costanza, nel tempo… LE POSSIBILITÀ PER I LAVORATORI… … FAR OSSERVARE per rendere consapevoli… VDT autoapp … DISCUTERE in gruppo (modificare rappresentazioni, trovare soluzioni, coinvolgere e far partecipare)… TORTA … FAVORIRE MECCANISMI di TUTORSHIP e RESPONSABILIZZAZIONE… Una “torta” per coinvolgere Chiusura Welcome Indicazioni per osservazioni incontro successivo Ascolto osservazioni tema predefinito Valutazione e discussione delle osservazioni Contributo teorico Un ultimo messaggio Evitare le nicchie formative!! Attenzione al doppio binario: • ti insegno come si lavora • ti insegno come si lavora in sicurezza