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FBGG_GenovaDef
Sicurezza: competitività,
organizzazione, comunicazione
Marco Frey, Francesco Bacchini,
Carlo Galimberti, Fabiana Gatti
Gestire bene la sicurezza rende
• La letteratura manageriale ci mostra che con una
gestione responsabile della sicurezza migliorano:
Qualità, efficacia dei
processi
Il clima
interno
Persone più motivate
e competenti,
maggiore
produttività..
Le vendite
e l’export
VALORE
Redditività
Elevata immagine e
reputazione,
affidabilità, ..
Il posizionamento
Minori rischi e costi,
continuità del
business, ….
2
Gestire la sicurezza aggiunge valore al
business e genera vantaggi competitivi
Rafforzamento
della reputazione
Abilità a
competere
Accesso ai
mercati globali
Salute e
sicurezza
Morale dei
lavoratori
Miglioramento
dell’efficienza
Riduzione dei
costi e dei rischi
Miglioramento
della qualità
Miglioramento della
produttività
Alcune best practices
•
•
Cheese Company in UK ha implementato una
strategia integrata per la gestione della
sicurezza sul lavoro in 10 siti. Questa
strategia ha aiutato a ridurre gli incidenti del
40% e ad accrescere la produttività del 25%.
South West Water ha risparmiato £2.546.000
per la prevenzione degli incidenti nell’arco di 6
anni
4
E riguardo ai costi cosa emerge
• Vi sono costi del “fare” che però possono essere
inferiori a quelli de “non fare”
Premi
INAIL
Danni agli
impianti
NON FARE
Sostituzione
infortunato
Rapporti con
le autorità
5
I costi indiretti
1€
€8 - €36
• La componente degli
indiretti (nascosti) può
arrivare ad accrescere
di un ordine di
grandezza quella dei
costi diretti
6
Quali costi indiretti (OSHA)
1. Tempo lavoro perso dall’infortunato
Ma ve ne sono
anche di
2. Tempo perso dai lavoratori del reparto
3. Perdita di efficienza per la rottura del team intangibili:
- Reputazionali
4. Tempo perso dal responsabile
- Clima interno
5. Costi di formazione per il rimpiazzo
- Psicologici
6. Danni alle attrezzature
7. Tempo perso e perdita di produzione per il fuori servizio
degli impianti
8. Danni derivanti dall’incidente: incendio, acqua, esplosivi….
9. Fallimento nel rispetto delle scadenze
10. Overhead costs durante l’interruzione del lavoro.
11. Altri (Vi sono altri 100 items possibili nell’analisi OSHA)
7
Management (gestire il rischio)
• Le 5 C
Capacità di gestire
e controllare il
rischio in un’ottica
di prevenzione
Controllo
Competenza
COMMITTMENT
Attivazione delle
capacità e delle
competenze lungo il
ciclo di vita
Cooperazione
Avere piena
consapevolezza
degli obiettivi e
delle prestazioni
Comunicazione
Coinvolgimento di
tutti gli attori interni
ed esterni
8
La sicurezza deve essere integrata nel business
Valore del
business
• Immagine aziendale
• Anbilità a competere
• Accesso ai mercati
globali
• Morale dei lavoratori
• Efficienza e roduttività
• Qualità del prodotto e
del servizio
• Riduzione dei costi e dei
rischi
Meccanismi di
integrazione
• Commitment e coinvolgimento
del top management
• Partecipazione attiva dei
lavoratori
• Condividere obiettivi e
accountability
• Definire ruoli e responsabilità
• Linguaggio condiviso
• Comunicazione efficace
• Risorse adeguate
• Misurazione delle performance
• Condivisione della
conoscenza e delle
informazioni
Principi H&S
• La sicurezza è un
valore chiave nella
cultura aziendale
• Si adotta un approccio
sistemico
• La sicurezza è
integrata nell’impresa
• I lavoratori
partecipano ad ogni
livello
9
Azienda come
sistema (tecnico-sociale)
Mezzi strumentali
Risorse umane
Attività (comportamento) aziendale:
Processo dinamico e sinergico, finalizzato alla definizione di obiettivi
per la realizzazione di risultati, attraverso il quale le risorse umane (persone)
e le risorse tecnologiche (mezzi strumentali e know how) interagiscono fra loro.
10
Attività aziendale: funzione della
Struttura organizzativa
Definizione dei processi aziendali,
divisione del lavoro
e attribuzione dei
compiti
Posizioni organizzative,
compiti, ruoli, mansioni
Organi aziendali
Coordinamento e armonizzazione
di decisioni e attività degli organi aziendali,
tra loro e con gli obiettivi,mediante:
• Organigrammi,
• Mansionari,
• Procedure,
• Deleghe,
• Decentramento.
• Definizione di sistemi operativi;
• Cultura aziendale e leadership
Unità organizzative
(reparti, uffici, settori),
organi di comando
(responsabilità organizzativa)
Gerarchia
11
Una struttura organizzativa unitaria è funzione centrale, elemento imprescindibile,
naturale, di ogni attività aziendale;
La norma giuridica è una variabile esterna dell’attività aziendale, che può incidere
sulla struttura organizzativa.
Nel d.lgs. 81/2008 il termine ORGANIZZAZIONE (associato ad azienda) è molto
ricorrente, specie nelle definizioni dell’art. 2, lett. a), b), c), d), nell’art. 28, comma 2,
lett. d) e nell’art. 30;
In materia di sicurezza, pertanto, l’azienda è una struttura organizzata dal datore
di lavoro di uomini e mezzi nel cui ambito la persona “lavoratore” presta la propria
attività (indipendentemente dalla tipologia formale del contratto).
La struttura organizzativa aziendale deve, pertanto:
• tenere conto della variabile giuridica (precetti in materia di organizzazione e di
azienda sanciti dalla legislazione antinfortunistica);
• essere funzionale alla sicurezza sul lavoro, assumendo così, una reale ed unitaria
dimensione aziendale, evitando inutili duplicazioni organizzativo-antinfortunistiche.
12
La costruzione della struttura organizzativo-produttiva
in funzione delle esigenze di tutela della sicurezza e salute sul lavoro:
• Non comporta nessuno scostamento rispetto alla normale matrice organizzativa;
• Consente di acquisire sinergicamente il sostanziale e concreto vantaggio sociotecnico
rappresentato dalle misure, dalle precauzioni, dalle cautele, antinfortunistiche;
• Permette di dare vita ad un’attività aziendale più efficace ed efficiente, riducendo
la distanza tra la norma (generale ed astratta) e la sua pratica e utile applicazione.
Il precetto antinfortunistico organizzativo, in questo modo, non rappresenta più solo
un comando esterno, un corpo estraneo alla struttura organizzativa, ma assume una
dimensione interna e strategica per il raggiungimento di tutti gli obiettivi aziendali, fra i
quali,al pari degli altri (in realtà al primo posto), deve esserci proprio la sicurezza e la
salute dei lavoratori.
13
Sistema Sicurezza.
Azienda: complesso della struttura
organizzata dal datore di lavoro
Definizione dei ruoli dell’organizzazione
aziendale che devono provvedere
alle procedure per l’attuazione
delle misure di sicurezza sul lavoro
Posizioni di garanzia
Soggettive
Conferimento
incarichi
Valutazione dei Rischi
ed elaborazione
del Documento di Valutazione dei Rischi:
Oggetto e Contenuto.
Documento di delega.
Appalti d’impresa o interni
Sistema di Gestione della Sicurezza.
Datore di Lavoro, Dirigente,
Preposto, Lavoratore
Gerarchia
14
L’investimento sociotecnico (risorse umane, mezzi strumentali e loro interazione
Organizzativa) in materia di sicurezza, razionalizzando la struttura organizzativa e il
processo produttivo, genera evidenti effetti positivi, magari non immediatamente
evidenti, ma certamente duraturi.
L’aggiornamento costante dei sistemi di
sicurezza, dei dpi e dpc, la regolare
manutenzione degli impianti, delle
attrezzature, delle strutture, in base
all’evoluzione della scienza e della tecnica,
Stimola l’innovazione tecnologica e
la qualità del processo produttivo;
l’investimento sul capitale umano, al di là
degli obblighi antinfortunistici di
informazione, formazione e addestramento,
può garantire risultati
significativamente più apprezzabili
sia dal punto di vista economicoproduttivo che sociale;
un’unica ed integrata organizzazione aziendale, in cui ogni ruolo partecipa e conosce il
proprio rischio lavorativo ed attua, come
parte fondamentale della propria attività professionale, le misure di sicurezza e salute.
consente il raggiungimento
complessivo degli obbiettivi
aziendali fra i quali anche quelli di
sicurezza.
15
Soggetti
organizzazione
aziendale
=
Soggetti
sistema sicurezza
Identità dei soggetti verso un unico fine
Realizzazione
obiettivi
aziendali
Lavorando in sicurezza
Un sistema organizzativo aziendale efficiente ed efficace
è un sistema organizzativo unitario sicuro e salubre
Gli stessi soggetti operano contemporaneamente per lo stesso fine
16
Soggetti
Struttura organizzativa
Soggetti organizzazione aziendale
(posizioni organizzative)
Soggetti sistema sicurezza (posizioni di
garanzia)
Datore di lavoro (consulenti),
Datore di lavoro/delegato (RSPP, ASPP,
Medico Competente),
Organismi gestionali (dirigenti/
responsabili di struttura; responsabili di
reparto/ufficio; responsabili di turni o
squadre),
Dirigente,
Preposto,
Lavoratori
(RLS)
Lavoratori
(RSA-RSU)
Documenti di pianificazione
e gestione aziendale
=
Documento di valutazione dei rischi
17
Struttura
organizzativa
Definizione processi
aziendali e divisione lavoro
Decentramento
esterno
Appalti interni
(endoaziendali)
Esigenze:
• tecnico-produttive (esclusiva reperibilità esterna del know-how professionale
necessario);
• organizzativo-funzionali (ottimizzazione del processo produttivo con sistemi di
reti di imprese);
• economiche (lucro sulla differenza fra costi del personale interni ed esterni;
minor costo del recesso contrattual-commerciale, rispetto al licenziamento del
dipendente ).
In conseguenza dell’abrogazione della L. 1369/1960 e:
• del superamento del principio della parità di trattamento economico e normativo
del personale interno ed esterno;
• della smaterializzazione dell’appalto;
• della stipulabilità dell’appalto per il ramo d’azienda ceduto;
Si determina una liberalizzazione del ricorso
(lecito) all’appalto interno all’az.,u.p., c.p..
18
Tuttavia, poiché in conseguenza:
• dell’ampliamento della responsabilità solidale del committente (con introduzione
anche di quella per danni subiti dai lavoratori di appaltatore e subappaltatore non
coperti dall’Inail);
• dell’obbligo indelegabile del committente di valutare il rischio interferenziale e di
elaborazione del DUVRI;
si determina:
• l’aumento del rischio economico dell’appalto conseguente alla responsabilità
solidale;
• l’aumento degli oneri procedurali e delle resp. penali, conseguenti agli adempimenti
di sicurezza;
• l’aumento dei costi indiretti conseguenti agli oneri procedurali degli adempimenti di
sicurezza.
19
Scelta circa la struttura organizzativa decentrata:
• potenziale reinternalizzazione di fasi accessorie e proprie del c.p., esternalizzate
tramite l’appalto, in conseguenza del minor vantaggio economico e maggior
complessità organizzativo-gestionale;
• mantenimento all’esterno delle fasi a forte specializzazione, conferma dei contratti
d’appalto aventi ad oggetto lavori di tipo tecnico-produttivo altrimenti irreperibili.
Non potendo rinunciare agli appalti interni per motivi tecnico-produttivi o
organizzativo-gestionali, gli adempimenti e la tempistica delle misure di sicurezza e
di lavoro dovranno essere puntualmente rispettati.
attraverso:organi
aziendali e posizioni di garanzia soggettive
Controllo
esecutivo
Misure
di sicurezza
Documentazione
(contratto, duvri)
Definizione
sistema operativo
Procedure
20
Sistema Sicurezza
Sistema organizzato per l’attuazione delle politiche aziendali
Già a partire dalla legge delega n. 123/2007 è chiaro l’invito del legislatore ad un
cambiamento di mentalità nell’approccio alla materia della sicurezza sul lavoro:
applicare, diffondere, consolidare, far rispettare la sicurezza e la salute, adottando ed
attuando efficacemente un sistema organizzato, è un valore da perseguire nella
gestione dell’azienda, nell’azione manageriale e non solo un adempimento di legge.
Sistema
organizzativo
Modelli di
organizzazione
e gestione
Sistema di Gestione
della Sicurezza sul
Lavoro (SGSL)
=
Adempimento
degli obblighi di legge e
parziale esimente
della responsabilità
ex d.lgs. n. 231/2001
21
SGSL
Datore di
lavoro
(sistema gestione
sicurezza lavoro)
Datore di lavoro, dirigenti,
preposti, lavoratori
SPP e RSPP
Politica,Organizzazione,
Pianificazione, Controllo
Medico
competente
RLS
Incarichi di Prevenzione e Protezione
Art. 28, c. 2,
lett. d, d.lgs. n.
81/08.
Ruoli
dell’organizzazione
aziendale che
devono
provvedere
all’attuazione
delle misure da
realizzare
Adozione e
attuazione delle
misure di
sicurezza
Predisposizione
promozione e
coordinamento
del Sistema di
Gestione
Sicurezza
Sorveglianza
Sanitaria
Collaborazione
al Sistema di
Gestione
Sicurezza
attraverso la
consultazione
Art. 17, 18, 19,
20, 26, ecc.
Art. 33
Art. 41
Art. 50
22
SGSL
(sistema gestione
sicurezza lavoro)
Per il controllo del Sistema di
Gestione Sicurezza
(organizzazione, pianificazione e
miglioramento)
Datore di Lavoro e
RSPP
Incarichi di Controllo: misurazione e verifica
delle prestazioni
Per il controllo dei provvedimenti
adottati: misure tecniche,
organizzative e procedurali
Dirigenti, Preposti,
Lavoratori
Per il controllo
degli Adempimenti
di Sorveglianza
Sanitaria
Datore di Lavoro,
Medico competente
AUDIT
Verifica di conformità/non conformità
(rispetto/mancato rispetto delle misure indicate)
Sistema disciplinare idoneo
a sanzionare il mancato
rispetto delle misure indicate23
La responsabilità sociale dell’impresa
Dalla responsabilità
giuridica alla responsabilità
sociale: nuove opportunità
di:
- organizzazione del
lavoro
- apertura al mercato
UE: miglioramento della
competitività e redditività
per l’impresa raggiunta
attraverso la
predisposizione di:
- condizioni di lavoro
sicure
- ambienti di lavoro
migliori
La sicurezza come generatore di potenziale per:
- sviluppo di una migliore organizzazione
produttiva
- ottimizzazione dei risultati economici
- crescita della coesione sociale
- sviluppo della cultura della sicurezza
24
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Premessa: cosa intendiamo con comunicazione e
cultura quando parliamo di sicurezza?
•
Comunicare la sicurezza non è solo trasferire informazioni da chi
sa a chi non sa, ma anche:
–
–
•
costruire congiuntamente significati (obiettivo della comunicazione è
‘intendersi’)
costruire rapporti tra chi partecipa al processo comunicativo (con una
corretta comunicazione si creano buoni presupposti per l’azione)
Cultura della sicurezza non è un elenco di principi astratti, ma
l’insieme dei processi organizzativi e delle pratiche professionali,
delle norme scritte e delle convenzioni informali, dei linguaggi, dei
modi di pensare, di percepire e di rappresentare il rischio in
25
azienda
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Un’ulteriore precisazione sul concetto di cultura
Significato
etimologico
Significato operativo
Costruire CULTURA in
CULTURA in origine è
azienda significa
“lavorare regolarmente,
operare affinché ciò che
assiduamente, coltivare,
si produce possa
curare, abitare”
crescere in quantità e
(Ardoino, 2002)
migliorare in qualità,
sopportando con
pazienza la fatica e
accettando la durezza
In questo senso, sia dal punto di
del lavoro
vista etimologico, sia da quello
operativo, la CULTURA può
essere considerata un
GENERATORE DI VALORE per
26
l’impresa
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Cosa possiamo intendere con VALORE?
VALORE
essere forte, vigoroso, valido,
valoroso, in salute, riferito a persona
27
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Cosa possiamo intendere con VALORE?
VALORE
- valore d'uso: capacità di un bene di soddisfare i bisogni personali in un certo
momento e in determinate circostanze
- valore di scambio: quantità di un bene che si può ottenere in cambio di una
quantità data di un altro bene indipendentemente dal valore d'uso
- valore aggiunto: somma delle retribuzioni dei fattori produttivi (capitale e lavoro)
oltre agli ammortamenti
28
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Aree in cui la cultura della sicurezza
genera valore per l’impresa
Percezione e rappresentazione del rischio in azienda:
elaborazione delle STRATEGIE DI PENSIERO per controllarlo
linguaggi e processi comunicativi:
PAROLE
processi organizzativi e pratiche professionali:
COMPORTAMENTI
norme scritte e convenzioni informali:
RELAZIONI
29
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Area del valore
STRATEGIE DI PENSIERO
•
Mettere a fuoco come in azienda ci si rapporta al rischio,
sia individualmente, sia lavorando con i colleghi
–
–
–
•
come vengono percepiti i fattori di rischio
come i fattori di rischio percepiti si collegano in una o più
rappresentazioni utilizzate nel giudicare la realtà
quali strategie si elaborano per contenere il rischio nel corso
dell’attività quotidiana
Preparare la strada alla modificazione di tali
rappresentazioni
30
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Area del valore
PAROLE
•
Comunicazione interna: una buona progettazione, gestione
e valutazione della comunicazione relativa alla sicurezza in
azienda crea le condizioni per:
–
–
•
generare coinvolgimento (se dico la mia, mi stanno a sentire,
quindi…)
aumentare la motivazione al cambiamento
Comunicazione esterna: gli indicatori oggettivi relativi alla
sicurezza sono fattori importanti nella costruzione delle
reputazione di un’azienda
31
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Area del valore
COMPORTAMENTI
• La sicurezza è sapere-in-azione, fondato su conoscenze disciplinari
e pratiche professionali; essa vive nei comportamenti e si deposita
nell’esperienza di chi lavora in azienda
• Per incidere sui comportamenti è quindi indispensabile fare i conti
con l’esperienza di chi lavora in azienda
• La formazione è un’occasione per per proporre il cambiamento…
– …osservando i comportamenti,
– …parlando dell’esperienza,
– …ma soprattutto parlando attraverso l’esperienza
32
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
Area del valore
RELAZIONI
•
Relazioni all’interno dell’impresa:
–
–
la cultura della sicurezza genera relazioni che ‘legano’ gli individui
nei/ai gruppi e i gruppi nell’/all’organizzazione e fanno da collante al
tutto
Il sistema delle relazioni fa sì che l’organizazione sia più (e ciò significa
possibilità) e meno (e ciò significa vincoli) della somma delle sue parti
(individui e gruppi)
•
Relazioni tra imprese: la cultura della sicurezza non si ferma ai
cancelli dell’azienda, ne oltrepassa i confini materiali; l’Associazione
è il contesto all’interno del quale ‘fare rete’
•
Relazioni con il territorio (ad es. con i media): questo è il livello in
cui l’imprenditore gioca la propria identità come soggetto
competente e socialmente responsabile rispetto alla sicurezza
33
La cultura della sicurezza come generatore di valore per l’impresa
In conclusione:
perché lavorare alla costruzione di una
CULTURA DELLA SICUREZZA?
Per rendere possibile…
…il pasaggio dalla ‘comunicazione dei contenuti’ alla ‘condivisione
dei comportamenti’ in campo di sicurezza
• …la creazione continua di valore rispetto a funzioni critiche per
l’azienda quali:
–
–
–
–
l’elaborazione delle strategie di pensiero
la gestione della comunicazione
il controllo dei comportamenti
lo sviluppo delle relazioni interne ed esterne
34
IL CONCETTO DI RISCHIO
Evenienza di un evento dannoso e
indesiderato, valutata e quantificata attraverso
la teoria delle probabilità.
La nozione di rischio è sempre connessa a
quella di presa di decisione in situazione di
incertezza.
La presa di decisione è un atto individuale,
volontario.
DETERMINANTI DEL
COMPORTAMENTO
20%
Caratteristiche personali
Educazione ricevuta
50%
Ambiente
30%
…spazio di intervento!!!
Emisfero sinistro
input
Sfera razionale
contesto
livello
attitudini
abilità
competenze
comportamento
Emisfero destro
input
Sfera emozionale
struttura
carattere
bisogni
valori
comportamento
contesto
input
Sfera razionale
contesto
Sfera emozionale
livello
struttura
attitudini
carattere
abilità
bisogni
competenze
valori
PERCEZIONE DEL RISCHIO
comportamento
contesto
input
Sfera emozionale
Sfera razionale
contesto
livello
struttura
attitudini
carattere
abilità
bisogni
competenze
valori
contesto
PROPENSIONE AL RISCHIO
comportamento
PERCEZIONE DEL RISCHIO E
PROPENSIONE AL RISCHIO
PERCEZIONE DEL RISCHIO:
E’ LA CAPACITA’ DI INDIVIDUARE, PRIMA POSSIBILE, UNA
FONTE DI PERICOLO
PROPENSIONE AL RISCHIO:
E’ L’ATTEGGIAMENTO INDIVIDUALE DI FRONTE AL PERICOLO
PERCEZIONE DEL RISCHIO E
PROPENSIONE AL RISCHIO
PERCEZIONE DEL RISCHIO:
Percezione di suscettibilità
• la percezione soggettiva
della vulnerabilità nei
confronti di una minaccia
per la salute.
Percezione di vulnerabilità
• presupposto per l’adozione di
comportamenti protettivi;
• non e’ dimostrata la relazione
tra percezione del rischio vulnerabilità e comportamenti;
• il rischio dipende da un
giudizio soggettivo influenzato
da assunti, credenze e valori.
Zani, Cicognani, 2000
FATTORI che INFLUENZANO
la PERCEZIONE del RISCHIO
•La conoscenza effettiva dei pericoli  rilevanza
della vita “fuori”
•Livello di attenzione  particolare cura a giovani e
anziani!
•Ancoraggio alla contingenza vs scenari complessi e
futuri
•Apprendimento dalla propria esperienza
•Osservazione di situazioni altrui
FATTORI che INFLUENZANO
la PROPENSIONE al RISCHIO
•Vantaggi secondari (risparmio di tempo, energie, “fare meglio” )
•Bias dell’ottimismo ingiustificato
•Locus of Control (personale e culturale) + percezione di essere
adeguati rispetto alle richieste
•Presenza di rinforzi positivi/negativi (meccanismo premio/sanzione,
diretto e/o osservato)
•Disponibilità al cambiamento (investimento sul lavoro)
•Precarietà E soddisfazione vs il proprio lavoro
•Fattori sociali (appartenenza al gruppo)
SI ADOTTANO COMPORTAMENTI DI
PROTEZIONE DELLA SALUTE SE…
• si percepisce una minaccia per la salute…
• che sembra grave…
• se ci sentiamo capaci di eseguire un certo tipo di azione…
• che non richiede costi e sforzi eccessivi.
INTERVENIRE SU…
Conoscenze e
abilità
attraverso
•
•
informazione
addestramento
Valori e
atteggiamenti
attraverso
•
•
•
condivisione
comunicazione
coinvolgimento
COMPORTAMENTO
LE POSSIBILITÀ PER I RUOLI
DIRETTIVI…
… OSSERVARE per rilevare…
LdL
…
…
…
…
…
CHIEDERE per capire…
INFORMARE (livello del sapere)
FORMARE (livello del saper essere)…
ADDESTRARE (livello del saper fare)…
RINFORZARE e SANZIONARE, con costanza, nel tempo…
LE POSSIBILITÀ PER I
LAVORATORI…
… FAR OSSERVARE per rendere consapevoli…
VDT autoapp
… DISCUTERE in gruppo (modificare rappresentazioni,
trovare soluzioni, coinvolgere e far partecipare)…
TORTA
… FAVORIRE MECCANISMI di TUTORSHIP e
RESPONSABILIZZAZIONE…
Una “torta” per coinvolgere
Chiusura
Welcome
Indicazioni per
osservazioni
incontro successivo
Ascolto osservazioni
tema predefinito
Valutazione e
discussione delle
osservazioni
Contributo teorico
Un ultimo messaggio
Evitare le nicchie formative!!
Attenzione al doppio binario:
• ti insegno come si lavora
• ti insegno come si lavora in sicurezza
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