Diapositiva 1 - Comitato di Quartiere Piazza Repubblica e dintorni
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Diapositiva 1 - Comitato di Quartiere Piazza Repubblica e dintorni
1 Il comitato di quartiere “Piazza della Repubblica e dintorni in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino presenta una ricerca su: “sentimento di insicurezza sociale, “ “senso di comunità,“ “influenza dei mass media.” A cura del dott. Salvatore Piseddu, componente del comitato direttivo. Ricerca svolta nell’aprile 2008. 2 Collegamento al questionario svolto nel 1996 Sondaggio sulla “qualità della vita percepita” rispetto alle tre seguenti questioni: •Viabilità, trasporti urbani e segnaletica; •Parcheggi, nettezza urbana e verde pubblico; •Qualità delle relazioni sociali. 3 Motivazioni del sondaggio 1996: • Conoscere il territorio attraverso i suoi residenti; • Farsi conoscere da questi ultimi, stimolando la curiosità a partecipare alle riunioni e alle varie attività svolte dal gruppo fondatore; • Raccogliere dati e notizie , proponendosi come interfaccia fra i cittadini residenti nel quartiere e l'Amministrazione Comunale. 4 Risultati del sondaggio 1996: 250 questionari distribuiti, 100 restituiti compilati sui seguenti 8 argomenti: 1. Viabilità; 5. Verde pubblico; 2. Segnaletica; 6. Illuminazione pubblica; 3. Parcheggi; 7. Qualità della vita; 4. Servizi nettezza urbana; 8. Trasporti e collegamenti. 5 Risultati riguardo la qualità della vita di relazione: • 1° Domanda: Attribuite un valore, da 1 a 10, alla vostra soddisfazione di vivere nel nostro quartiere. • 2° Domanda: Disponete in ordine di preferenza i seguenti aspetti: Risposta media: 7,33 Sicurezza 32 risposte Tranquillità 25 risposte Inquinamento 8 risposte Attività culturali 7 risposte Attività sportive Servizi 5 risposte Negozi 2 risposte 2 risposte 6 Ricerca odierna (aprile 2008): Perché una ricerca sul sentimento di insicurezza? • Esito contraddittorio della precedente ricerca; • Problema molto sentito a livello sociale; • Argomento “sempreverde” nell'agenda politica; • Particolare enfasi in giornali e TV; • Scarso approfondimento scientifico del fenomeno; • Ipotesi della costruzione sociale. 7 Ipotesi della costruzione sociale (1/3) • “Modernizzazione riflessiva” e “solidarietà della paura”; • Neumann (Berlino, 1954) tiene una conferenza su “angoscia e politica”; • “Paura” come “fondamento” del governo politico; • Rapporto tra “angoscia e identificazione”, ovvero facoltà “ipnotica” dei leader carismatici sulle masse; • Paura come dimensione politica “creata ad arte” dall'elite del potere; 8 Ipotesi della costruzione sociale (2/3) • Glassner (1999) avanza l'ipotesi che la paura, ingigantita dai media, “distolga l'attenzione” dell'opinione pubblica dai problemi che le istituzioni “non sanno” o “non vogliono” affrontare; • Insicurezza e paura come “costruzioni sociali”, quindi, sia per “cultura giornalistica” che per “finalità di controllo sociale” e di “riproduzione del consenso”; 9 Ipotesi della costruzione sociale (3/3) • Tocqueville (1857) afferma che questa condizione sociale predispone un popolo alla schiavitù; • “Utopia dell'uguaglianza” ('800) vs “utopia della sicurezza”(oggigiorno); • Comunità “ansiogene” caratterizzate da “coesione indotta dalla paura” sono realmente capaci di compromesso? 10 Definizione del sentimento di insicurezza: (Mary Douglas, 1985) “quel problema della società legato alla percezione, da parte dei singoli, dei rischi derivanti da”: • l’incertezza economica e lavorativa; • le minacce della criminalità; • l’irrazionalità del terrorismo e della guerra; • l’esplosione di malattie nuove e oscure; • l’inefficienza sanitaria; • la tossicodipendenza; • la solitudine crescente della condizione anziana; • I problemi ambientali. 11 Domande di partenza • L'insicurezza è “sempre e comunque” un male? • E' un fenomeno “univoco” oppure “sfaccettato”? • E' “lineare” oppure “contraddittorio”? • Perché è così diffuso? • Chi se ne deve occupare? • Con quali strumenti? • Cosa ci dice la letteratura di ricerca al riguardo? 12 Ipotesi della bidimensionalità del fenomeno “insicurezza sociale.” Le prime ricerche (U.S.A., 1967) considerano il fenomeno come unidimensionale ( paradosso paura/vittimizzazione). Furstenberg (U.S.A., 1971) e Roché (FRANCIA, 1993) ipotizzano la necessaria scomposizione del fenomeno in almeno due dimensioni: paura e preoccupazione. 1) Paura personale: si riferisce alle componenti più individuali, frutto dell'apprendimento e delle esperienze dirette di vittimizzazione; 2) Preoccupazione sociale: si riferisce più alle componenti sociali, legata ai sistemi valoriali e ideologici dei gruppi di riferimento personali. 13 Modello di insicurezza ipotizzato (Roché, 1993) + Mass Media Atteggiamento autoritario verso la giustizia Vittimizzazione Preoccupazione per la società Mass Media Paura personale Comportamenti preventivi 14 Questionario aprile 2008 • 24 pagine per 160 domande (item) in totale; • Suddiviso in 2 parti: “ricerca” e “sondaggio festa”; • La prima parte è suddivisa in 9 gruppi di item: 1) Senso di comunità; 6) Comportamenti preventivi; 2) Paura personale; 7) Esposizione ai mass media; 3) Preoccupazione per la società; 8) Utilizzo del quartiere; 4) Aggressività autoritaria; 9) Scheda socio-anagrafica. 5) Vittimizzazione; 15 Descrizione del campione Indagine svolta su 110 persone adulte Maschi 49,5 50,5 Femmine 80 70 60 50 40 30 20 10 0 55,31 Età media in anni Deviazione standard 15,44 Età media Genere sessuale 3,74,7 7,5 9,0 8,4 Scuola elementare Scuola media Celibi/nubili 29,0 coniugati separati/divorziati vedove/i scuola superiore laurea 51,0 83,2 Titolo di studio Stato civile 18,1 20 44,8 Lavoro dipendente SI pensione 37,1 Occupazione altro 80 Figli in casa NO 16 Risultati (6 parti) • Le variabili socio-demografiche; • Gli indici psicologici (sdc, pp, ps, aa); • La vittimizzazione; • I comportamenti di prevenzione; • I mass media; • L'utilizzo del territorio. 17 Variabili socio-demografiche 5 Il “genere sessuale” dei partecipanti è risultato in relazione significativa soltanto con il fattore “isolamento”. • 4 3,47 3 2,74 fem m ine 2 1 0 Fattor e isolam ento ( paur a per sonale) • m aschi L'età invece è risultata significativamente in “relazione positiva” soltanto con il fattore “stress urbano”: (coefficiente r = + 0,302). 18 Gli indici psicologici Valori medi 4 • Senso di comunità. 3 3,17 2 sdc 1 0 110 casi validi 5 • Paura personale: 5 fattori costituenti. 4 3,97 3 3,11 2,85 2 2,45 2,84 Paura personale 1 0 pp2 (stress urbano) pp4 (emergenza sociale) pp1 (emarginati) pp3 (isolamento) pp5 (devianti) • Preoccupazione per la società: 3 fattori costituenti. 5 4 3 4,11 4,67 4,49 2 Pr e occupazione pe r la s ocie tà. 1 0 ps 2 (gr andi cr im ini) ps 1 (m icr ocr im inalità) ps 3 (dipe nde nze ) 4 • Aggressività autoritaria. 3 2,98 2 Aggres s iv ità autoritaria. 1 0 110 c as i v alidi. 19 La vittimizzazione (1/2) • Quasi nessuno ha riferito di furti sotto minaccia e/o aggressioni (1,1%); Vittimizzazione negli ultimi 10 anni. 1,1 11,8 • L'11,8% ha dichiarato furto dell'autoradio, auto/moto o in casa; • La maggior parte non riferisce vittimizzazioni negli ultimi 10 anni. 87,1 Furto sotto minaccia e/o aggressione Furto autoradio, auto/moto e/o in casa Nessuna vittimizzazione 20 La vittimizzazione (2/2) Correlazioni significative 4 • Furto autoradio e senso di comunità (sdc); 3 3,23 2,8 fur to autor adio 2 nessuna vit tim iz z az ione 1 0 Senso di com unita • • 5 Furto autoradio e microcriminalità (ps1); (paradosso p/v) 4 3 4,18 fur to autor adio 3,58 ne s s una vittim izzazione 2 1 M icr ocr im inalità 5 Furto autoradio e grandi crimini (ps2); (paradosso p/v) 4,76 4 3,95 fur to autor adio 3 nessuna vit tim iz z az ione 2 1 Gr andi cr im ini 5 • Furto autoradio e dipendenze (ps3); (paradosso p/v) 4,57 4 3,92 3 fur to autor adio nessuna vit tim iz z az ione 2 1 dipendenz e 21 Comportamenti di prevenzione 100 90 80 71,8 70 64,5 60 60 50 Comportamenti di prevenzione. 40 30 28,2 20 10 0 Evito di frequentare certe zone. La sera evito di stare fuori da sola/o. La sera mi faccio spesso accompagnare a casa. Esco poco la sera. 23 I mass media (1/5) 4 • Quanti apparecchi TV ha in casa? 3 2 1 1,92 MEDIA APPARECCHI TV 0 DEVIAZIONE STANDARD 0,71 8 • Quante ore al giorno guarda la TV? 6 4 2 2,96 MEDIA ORE ESPOSIZIONE. 0 DEVIAZIONE STANDARD 1,39 • Quanti libri (per diletto) ha letto negli ultimi 6 mesi? 5 4 3 2 1 2,23 0 DEVIAZIONE STANDARD 2,8 MEDIA LIBRI LETTI. 24 I mass media (2/5) 11,8 • Abitualmente guarda la TV durante i pasti? Si No 87,2 7,3 • Abitualmente guarda il telegiornale? Si No 92,7 100 80 60,9 60,9 60 • Quale TG? 45,5 32,0 40 31,8 20 10,0 16,4 5,5 0 RAI 1 RAI 2 RAI 3 RETE 4 CANALE 5 LA 7 ITALIA 1 ALTRI 25 I mass media (3/5) 3,7 • 22,0 33,9 Legge abitualmente un quotidiano? Mai Raramente Talvolta Quasi tutti i giorni 40,4 • Quale? 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 76,5 19,6 5,9 4,9 REPUBBLICA LEGGO LA STAMPA LUNA NUOVA 3,9 2,9 7,9 GAZZETTA SPORT L'AVVENIRE ALTRO 5,2 • Dove lo compra? Edicola vicina 36,4 34,4 Edicola lontana Dove capita 26 I mass media (4/5) Correlazioni significative • Il n. di ore di esposizione è risultato significativamente in “relazione positiva” con “aggressività autoritaria” (coefficiente r = + 0,302). 4 • Relazione tra “ TG 2” e il fattore “senso di comunità”; 3 3,33 3,10 2 Senso di co m unità 1 TG2 • Relazione tra “TG 2” e il fattore “emergenza sociale” di paura personale (pp4); NO TG2 5 4 3 3,09 2,71 2 1 TG2 NO TG2 Em er genz a sociale 27 I mass media (5/5) Correlazioni significative 5 • Relazione tra “TG 3” e il fattore “aggressività autoritaria”; 4 3 2,91 3,08 Aggressività au toritaria. 2 1 TG3 NO TG3 3,08 2,98 5 • • Relazione tra “TG 5” e il fattore “aggressività autoritaria”; 4 3 Aggressività au toritaria. 2 1 TG 5 Evocazione stereotipo sociale condiviso destra/sinistra. NO TG 5 28 L'utilizzo del territorio (1/3) 4 • Quante persone vivono insieme a Lei in casa? media n. conviventi 3 1,64 2 1 0 Deviazione standard 0,98 40 • Da quanti anni abita in questo quartiere? media anni di residenza 30 20 19,36 10 0 Deviazione standard 13,17 • • Abitualmente va a messa nella chiesa della Sua parrocchia? L'abitazione è di Sua proprietà? 40 60 Si No 9,3 Si 90,7 No 29 L'utilizzo del territorio (2/3) 5, 5 • 29, 1 È orgoglioso di vivere in questo quartiere? Molto abbastanza poco 65, 5 5, 5 • Passeggia per il quartiere? Spesso 41, 8 52, 7 Mai 24, 5 • • 30, 9 Molti Quanti dei Suoi amici abitano nel quartiere? Fa la spesa nel quartiere? Talvolta Qualcuno Nessuno 44, 5 48, 6 51, 4 Si No 30 L'utilizzo del territorio (3/3) correlazioni • Correlazione tra “chi va abitualmente a messa” e “preoccupazione per la microcriminalità”. 5 4 4,35 3,95 3 Vado a m essa 2 non vado a m essa 1 0 Pr eoccupaz ione m icr ocr im inalità 5 • Correlazione tra “passeggiare” e “senso di comunità”. 4 3 3,27 3,07 Passeggio Non passeggio 2 1 0 senso di comunità 5 • • Correlazione tra “avere amici” e “senso di comunità”. Correlazione tra “fare la spesa” e “senso di comunità”. 4 3 3,33 3,1 ho amici non ho amici 2 1 0 senso di comunità 5 4 3 3,28 3,06 2 1 0 senso di comunità Faccio la spesa non faccio la spesa 31 Discussione (1/7) Contesto •Quartiere in costante crescita: sia di edilizia che di popolazione; •Da periferia degradata a quartiere con belle abitazioni e giardini pubblici e privati ben curati; •Arrivo di nuove famiglie con bambini piccoli e particolare attenzione da parte dell'Amministrazione cittadina; •Presenza di un comitato spontaneo di quartiere che fornisce stimoli di buona convivenza attraverso il suo costante impegno in attività culturali e di aggregazione aperte a tutti i residenti. 32 Discussione (2/7) Campione di ricerca •Età media particolarmente alta: 55 anni (probabili ragioni metodologiche); •Relazione statisticamente significativa tra “genere sessuale” e fattore “isolamento”: femmine molto più preoccupate della solitudine rispetto ai maschi; •Relazione significativa anche tra “età” e fattore “stress urbano”: quanto più si cresce di età tanto più ci si sente disturbati dallo stress (tuttavia M= 2,45 su un max di 5 non è particolarmente alto). 33 Discussione (3/7) Indici psicologici •I vari indici psicologici (sdc, pp, ps e aa) hanno mostrato valori socialmente accettabili: ad es. senso di comunità M=3,17 su 4; •Fanno eccezione gli indici di preoccupazione sociale e di aggressività autoritaria, influenzati molto probabilmente dall'alta esposizione ai mass media (circa 3 ore al giorno, con un picco di 9 ore); •Correlazione significativa di segno positivo fra gli indici di aggressività autoritaria e paura personale, in contraddizione con molte altre ricerche in cui il primo indice correla soprattutto con la dimensione preoccupazione sociale (vedi modello di Roché, 1993). 34 Discussione (4/7) Vittimizzazione •Fatti criminosi denunciati (o citati) molto bassi rispetto alla preoccupazione sociale registrata: paradosso paura/vittimizzazione; •Equivoco di fondo rispetto al fatto di considerare il fenomeno come unidimensionale piuttosto che bidimensionale: paura personale + preoccupazione per la società; •Relazione positiva significativa fra vittimizzazione e preoccupazione per la società, in contraddizione con i risultati di altre ricerche, dove la correlazione della prima è soprattutto con il fattore paura personale. 35 Discussione (5/7) Comportamenti di prevenzione •Importante presenza dei vari comportamenti di prevenzione: evitare di frequentare determinate zone (71,8%), uscire poco la sera (64,5%), la sera evitare di stare fuori da sola/o (60%); •Conferma dei risultati di altre analoghe ricerche rispetto alla significativa correlazione positiva fra la paura personale e i comportamenti di prevenzione, in aggiunta a una invece inaspettata positiva correlazione di questi ultimi con il fattore aggressività autoritaria; •Questo come altri risultati, in apparente contraddizione con altre analoghe ricerche, sono da considerarsi comunque come un “dato oggettivo di ricerca”, e come tale prestarsi a confronti con ulteriori successive ricerche che possono o meno confermare tali apparenti contraddizioni. 36 Discussione (6/7) Mass media •Significativa correlazione positiva fra aggressività autoritaria e n. di ore di esposizione alla TV (r= ,255 p< ,01); •Conferma stereotipo sociale condiviso ( Mediaset=destra vs RAI3=sinistra) rispetto alla correlazione fra programma TV guardato e fattore aggressività autoritaria: chi guarda il TG5 registra un punteggio di aggressività autoritaria maggiore rispetto a chi guarda il TG3; •Particolare potenza del mezzo televisivo rispetto ad altri strumenti per quanto riguarda la sospensione del senso critico; (teoria critica della Scuola di Francoforte). 37 Discussione (7/7) Utilizzo del quartiere •Sistematica e significativa correlazione positiva dell'indice psicologico senso di comunità con il passeggiare per il quartiere, presenza di amici nel quartiere e fare la spesa nel quartiere; •Come in altre ricerche, gli indici di utilizzo del quartiere rappresentano un forte predittore dell'attaccamento delle persone al territorio (Tartaglia, 2004). 38 Conclusioni (1/3) •Risultati Interessanti rispetto al confronto di un campione locale con modelli teorici formulati in periodi e luoghi differenti; •Riconoscimento dell'importanza della bidimensionalità del fenomeno “insicurezza sociale”, che spiegherebbe l'apparente paradosso paura/vittimizzazione registrato in passato considerando il fenomeno come unidimensionale; •In particolare la dimensione paura personale è legata più ad un ambito individuale, dove assumono rilevanza caratteristiche sia psicologiche (ansietà, stili di attaccamento, autostima etc.) che demografiche (genere sessuale, età, livello culturale etc.); •La dimensione preoccupazione per la società è invece più legata alle caratteristiche della struttura sociale, del contesto reale di vita e delle rappresentazioni sociali delle persone, dove assumono importanza il senso di comunità, l'utilizzo del quartiere, l'atteggiamento autoritario verso la giustizia e l'esposizione ai mass media. 39 Conclusioni (2/3) •L'insicurezza è un tema complesso, con molteplici chiavi di lettura, e questa ricerca ha cercato di superare il riduzionismo con cui viene di solito trattato, specie in ambito politico e mediatico; •Anche in altre ricerche si è presentata una certa distanza tra denunce sporte e insicurezza sociale percepita, dimostrando come la domanda di sicurezza dei cittadini possa avere un andamento autonomo rispetto ad es. ai tassi reali di criminalità; •Ansietà per la solitudine (isolamento) ed esposizione ai mass media sono tra i più profondi elementi su cui si edifica il sentimento di insicurezza sociale; •Nella ricerca sociale le conclusioni si confondono e sovrappongono con nuovi possibili percorsi e ipotesi, avvalorando il ricorrere del fenomeno ciclicità. 40 Conclusioni (3/3) •La “psicologia di comunità” è una notevole risorsa a disposizione dei singoli e della società, che lavora cercando di coinvolgere amministratori politici locali e professionisti operanti nel sociale in un'ottica di prevenzione delle situazioni di disagio; •ed esegue questo “svolgendo la funzione di interfaccia tra la sfera personale e quella collettiva, facendo propria per un verso l'ottica della tradizione clinica che guarda all'essere umano non soltanto in funzione del conoscere, ma dell'aiutare, e per altro verso l'ottica sociologica che considera l'essere umano non come un essere isolato, bensì un essere sociale che nel sociale attualizza le sue competenze specie-specifiche di ordine biologico e psichico e che guarda ai processi psicologici come strettamente articolati con quelli sociali” (Amerio, 2000). 41 Citazione finale tratta dal questionario n. 57 •Qualunque cosa induca le persone alla riscoperta dei valori civili e morali va bene purché si faccia senza scopi strumentali. •Per tutti va recuperata l’arte in tutte le sue forme ma soprattutto la letteratura e la poesia popolare che raggiunga direttamente i cuori della gente con dibattiti etico-morali al seguito di rappresentazioni. •Il quartiere non ha bisogno solo della maggior presenza di polizia, ma anche di esperti in psicologia che alla stessa stregua dei medici di base correggano quei processi mentali involutivi che vengono scambiati per processi civili.