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[ area beni culturali ]
Pubblicare i beni culturali
Saperi storici e nuove tecnologie
Napoli, 18 febbraio 2003
Gianpaolo Mura
grafica Isabella Ferrarin
Informatica e Beni Culturali
Scopi
Catalogare
Relazionare
Pubblicare
Competenze
Archivistiche
Umanistiche
Informatiche
Canali
Internet è un canale privilegiato
Internet
una rete di reti
Internet è una rete formata da altre reti che parlano tra di
loro tramite protocolli
Il Web è un modo di accedere a Internet tramite Http
Internet
comunicazione
Il client è un programma che
formula delle richieste ad un server utilizzando un
protocollo di comunicazione
accetta le risposte in uno o più formati
le visualizza
Il server è un programma che
accetta le richieste da un client
le interpreta
prepara le risposte (interrogando anche altri server)
le invia al client in uno o più formati
Internet
Comunicazione client Server Classica
Il Client chiede al Server dei contenuti
Browser <-> Web Server: e’ la più semplice e comune per il
Web. Il browser è un Thin Client
Oltre ad http può utilizzare: ftp (scambio file), smtp (mail),…
Peer to peer è un’alternativa: ogni nodo ha uguale
responsabilità
Internet & C.
multicanalità
Multicanalità: gli stessi contenuti possono essere distribuiti
verso client differenti usando rappresentazioni differenti
Ogni client capisce uno o più protocolli ed uno o più linguaggi
Banca: via web, mail, sms, wap, umts, telefono, …
 i contenuti sono gli stessi
Multimedialità: gli stessi contenuti anche con differenti
rappresentazioni
Internet
i client: Browser 1/2
Il client più importante del web
Interpreta il linguaggio Html oltre a CSS e Javascript.
Con i plug-in supporta audio, video, animazioni,…
Internet
i client: Browser 2/2
Permette di fruire di contenuti multimediali sincronizzati
Problema: standard non sempre supportati pienamente
Internet & C.
i client: Wap
Supportato da alcuni dispositivi mobili che integrano un
browser Wap (Wireless Application Protocol): telefonini,
palmari,…
Interpreta il linguaggio Wml (Wireless Markup Language)
Potenzialità ridotte rispetto ad un browser web
Tratto da GsmWorld
Internet & C.
i client: Umts
Sistema mobile di terza generazione
Permette l'integrazione di testo, voce, video, multimedia,
su terminali mobili
Servizi come video-conferenze, video streaming on demand,
integrazione tra voce e dati, possono essere fruiti anche dal
cellulare
In ritardo anche per i costi esorbitanti delle licenze pagati
dagli operatori
Tratto da UmtsArea
I formati
testuali
Tutti i dispositivi (tranne quelli solo vocali) sono in grado di
rappresentare informazioni testuali
Il formato più semplice è un banale Txt
Alcuni formati contengono anche le informazioni per la
visualizzazione dei dati che contengono (Html, Wml, Pdf,…)
Altri formati contengono i dati in forma strutturata (Xml e
altri derivati da Sgml) ed è necessaria una trasformazione
prima di poterli visualizzare
I formati
testuali: Xml 1/2
Utilizzato per descrivere qualsiasi base di dati in forma
gerarchica (ad albero)
Viene spesso usato anche come formato di scambio
Applicandogli l’opportuno Xsl è possibile trasformarlo in
qualunque altro formato non solo testuale (VoiceXml, Svg)
Vedi W3 Consortium
I formati
testuali: Xml 2/2
Ad esempio si può trasformare Xml in Html
xml
html
xsl
xml
html
Vedi W3 Consortium
xsl
I formati
le immagini
Le immagini di tipo bit-mapped contengono una mappa con
i colori da rappresentare, generalmente sono in formato
compresso. Sono direttamente supportate dai browser
Le immagini vettoriali contengono le istruzioni per il client
che deve visualizzarle. Generalmente richiedono un plug-in
La maggior parte delle immagini in internet sono bit-mapped
e appartengono ai formati grafici Jpeg e Gif. Entrambi sono
formati compressi.
I formati
le immagini : Jpeg 1/2
Apporta una compressione di tipo lossy all’immagine
originale per ridurne le dimensioni
L’algoritmo è progettato per eliminare l’informazione visiva
non percepibile dall’occhio umano
Indicato per foto, non è indicato per loghi e scritte semplici
poiché i bordi possono essere sfumati dalla compressione
Si può scegliere la qualità della compressione e quindi la
sua dimensione
Non è indicato per loghi e scritte semplici poiché i bordi
possono essere sfumati dalla compressione
Nuove specifiche: Jpeg 2000
Vedi Jpeg.org
I formati
le immagini : Jpeg 2/2
Bassa compressione
237 KB
Vedi Jpeg.org
Alta compressione
11 KB
I formati
le immagini : Gif
Apporta una compressione di tipo lossless all’immagine
usando l’algoritmo brevettato LZW
Indicato per immagini con pochi e distinti colori (solo 256)
come linee e piccoli testi
Supporta la trasparenza
Supporta le animazioni
E’ interallacciato: l’immagine intera viene caricata
gradualmente.
I formati
le immagini : Png
Nato per superare i problemi di licenza del formato Gif
Apporta una compressione di tipo lossless
Compressione maggiore rispetto a Gif
Supporta l’opacità
Non supporta le animazioni
E’ supportato dai browser più diffusi ma non da tutti
Vedi BurnAllGifs
I formati
le immagini : Tiff
Progettato per favorire l'interscambio di dati digitali
Diffuso nel mondo dell'editoria
Largamente supportato
Supporta più tipi di compressione o anche nessuna
Consente di mettere più immagini nello stesso file
Consigliato per originali ad alta risoluzione
Vedi Adobe
I formati
le immagini : Svg
E’ un formato vettoriale
E’ un vero e proprio linguaggio che descrive le immagini in Xml
Il ridimensionamento delle immagini non ne modifica la
qualità
I browser più diffusi non lo supportano direttamente
Interessante per creare o modificare dinamicamente
immagini
Vedi W3 Consortium
I formati
Flash
E’ un contenitore di documenti multimediali
Permette di integrare in un file testo, audiovisivi, immagini
e di interagire con l’utente
E’ ormai un diffusissimo standard de facto per il web
Permette di superare le differenze di interpretazione tra
diversi browser
Richiede un plug-in
E’ un formato proprietario di Macromedia
Vedi Macromedia
I formati
audiovisivi
Babele di formati
Tecnologie e conoscenze del mondo televisivo si incontrano
e scontrano con quelle del mondo internet
Gli standard più largamente utilizzati per gli audiovisivi
digitali sono definiti dal gruppo di lavoro Mpeg fondato da
Leonardo Chiariglione nel 1988
Altri formati per internet sono definiti dalle case produttrici
(Microsoft, Real e Apple)
I formati
audiovisivi: Mpeg – gruppo di lavoro
Mpeg è un gruppo di lavoro dell’ISO
Si occupa di definire standard per i formati audiovisivi
Una volta definite le specifiche l’implementazione dei codec
è effettuata da terze parti
Mpeg ha rilasciato più standard:
Mpeg-1
per video CD e MP3
Mpeg-2
per la tv digitale e DVD
Mpeg-4
per le reti
Mpeg-7
per la descrizione e la ricerca
Mpeg-21
per l'interoperabilità (in divenire)
Vedi Mpeg
I formati
audiovisivi: Mpeg - formato
I formati aderenti alle specifiche Mpeg utilizzano un sistema
di compressione di tipo lossy
In breve: si cerca di immagazzinare solo le informazioni
che cambiano rispetto ad alcuni punti fissati all’interno del
file. L’informazione è poi encodata utilizzando la tecnica Dct
Vengono rimosse le informazioni che si suppone l’occhio e
l’orecchio umano non siano in grado di percepire
La concorrenza tra produttori di codec (hardware e
software) è incentrata sulla qualità del risultato e sulla
percentuale di compressione
Vedi Mpeg
I formati
audiovisivi: streaming
E’ una tecnica che permette la fruizione di un documento
remoto senza riceverlo tutto preventivamente ma scaricandolo
mano a mano
I documenti devono possedere la capacità di esere
“srotolati” come un nastro
Attualmente per la trasmissione in internet di documenti
audiovisivi sono utilizzate principalmente tre piattaforme con I
relativi formati principali: Real, Windows Media, QuickTime
Real ed Apple stanno rilasciando dei prodotti open source
Le tipologie di file sono quasi sempre proprietarie quindi
tralasciamo i particolari tecnici
Vedi StreamingMag
Gestire e pubblicare
architetture lato server
Integrare server diversi
Gestire e pubblicare
streaming 1/2
Gestire e pubblicare
streaming 2/2
Attualmente per la creazione trasmissione in internet di
documenti audiovisivi sono utilizzate principalmente tre
piattaforme con i relativi formati principali:
Real
Windows Media
QuickTime
Le piattaforme si compongono di un encoder per codificare i
contenuti, un server per distribuirli, un player per vederli
Vedi StreamingMag
Gestire e pubblicare
database: generalità
Contenitori di informazioni e relazioni
Db relazionali – i più diffusi
Db ad oggetti
Db Xml
Db gerarchici
Db multimediali – i più innovativi
Gestire e pubblicare
database relazionali
L’informazione è strutturata in tabelle bidimensionali
Le tabelle contengono dati logicamente correlati
I più diffusi per il mondo internet sono Oracle, MySql,
PostgreSql, Sql Server
MySql e PostgreSql sono due progetti open source che si
stanno imponendo anche presso grossi clienti
In particolar modo MySql esiste per i più diffusi sistemi
operativi ed è paragonabile ad Oracle per prestazioni
Vedi MySql
Gestire e pubblicare
database multimediali
Permettono di gestire immagini ed audiovisivi
Ad ogni documento si associano dei metadati che lo
descrivono e che non necessariamente sono di tipo testuale
Ad esempio possiamo effettuare una ricerca su un archivio
musicale impostando come query un brano fischiettato
Possono essere costruiti a partire da un database tradizionale
oppure essere un’applicazione stand-alone
Gestire e pubblicare
web server
Accetta e serve le richieste degli utenti web
Interpreta e serve direttamente solo le richieste di contenuti
statici: pagine html, immagini, altri tipi di file
Se la richiesta necessita di un elaborazione (ad esempio un
semplice accesso a database) viene passata all’Application
Server
Spesso è l’unico componente che colloquia direttamente con
internet
Il più diffuso è il prodotto open source Apache
Vedi Apache
Gestire e pubblicare
application Server 1/3
E’ l’ambiente nel quale vengono eseguiti i programmi di
gestione delle informazioni
Genera quelli che sono detti contenuti dinamici
Esempio: vogliamo permettere ad un utente di visualizzare
tutte le opere di un autore immettendone il nome:
si prepara una pagina html per ogni autore, oppure
si memorizzano le informazioni in un database, le si
estrae su richiesta e si compone dinamicamente la pagina
con le informazioni reperite
La seconda ipotesi richiede l’utilizzo di un ambiente e di un
linguaggio di programmazione
Gestire e pubblicare
application Server 2/3
Prima ancora di scegliere l’Application Server si deve
decidere la tecnologia, le più diffuse sono:
Java
Php
Asp e .Net
Per Java si può scegliere sia il sistema operativo che l’As
Per Php si può scegliere il sistema operativo ma si è legati al
Web Server Apache
Per Asp e .Net si è vincolati alla piattaforma Windows +
Intel
Vedi Apache
Gestire e pubblicare
application Server 3/3: Java
Tecnologia molto diffusa per medi e grandi sistemi,
probabilmente è anche la più difficile da padroneggiare
Beneficia di una vastissima comunità di sviluppatori e di
moltissime componenti open source
Scalabile e portabile
Gli AS più diffusi sono Bea WebLogic e Ibm WebSphere
Un altro AS sempre più usato pur non essendo completo
come gli altri è il prodotto open source Tomcat
Vedi Tomcat
Creare l’informazione
content manager 1/2
Consento di aggregare contenuti di diversi tipi, di
relazionarli e di pubblicarli
Una delle caratteristiche principali che devono avere è di
essere utilizzabili anche da personale non tecnico
I più sofisticati, i Media Asset Manager, gestiscono anche i
metadati dei contenuti multimediali; tipicamente sono usati
negli studi televisivi
Creare l’informazione
content manager 2/2: edit(o)
Esempio
georeferenziazione
Fly UP