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Dislessia 1

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Dislessia 1
U.O.A. di NPI
I disturbi di apprendimento
Dott.ssa Paola Cavallo
[email protected]
28/10/2003
Dott.ssa Paola Cavallo
Neuropsichiatra Infantile
1
APPRENDIMENTO: alcuni concetti di base

E’ un processo:
– connesso alla funzione di adattamento degli
esseri viventi all’ambiente
– implica cambiamento continuo

Nell’interazione di sistemi complessi
(bambino e il suo ambiente)
– numerose sono le variabili
– difficili sono le previsioni
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APPRENDIMENTO: alcuni concetti di base

L’apprendimento di nuove abilità richiede
– strutture innate efficienti (geneticamente
determinate)
– motivazione
– ambiente favorevole (relazioni affettive,
esperienze)

Un sistema in equilibrio
– dà maggiori garanzie di successo
– è in grado di strutturare da sé soluzioni adattive
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ALCUNI DATl NOSOGRAFICI
Le categorie principali

problemi di apprendimento secondari,
associati a condizioni neuropsichiatriche
conclamate:
ritardo mentale
disturbi generalizzati dello sviluppo psicologico
(autismo,etc.)
disturbi della personalità
disturbi gravi della sfera emotiva
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ALCUNI DATl NOSOGRAFICI
Le categorie principali

difficoltà aspecifiche di apprendimento
(learning difficulties)

disturbi “specifici” di apprendimento
(learning disabilities)
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DIFFICOLTA’ ASPECIFICHE DI
APPRENDIMENTO (Learning difficulties)
riguardano il 10-15% della popolazione
scolastica
 possono manifestarsi all’inizio dell’iter
scolastico o a iter scolastico inoltrato
 esprimono una difficoltà di adattamento
all’impatto con le richieste scolastiche o ad un
aumento della complessità (2° ciclo delle
elementari o 1° media)

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DIFFICOLTA’ ASPECIFICHE DI
APPRENDIMENTO (Learning difficulties)

sono associate a fattori diversi:
problematiche ambientali, sociali, familiari
(scarsità di stimoli relazionali, povertà
esperienziale, disordini della scolarità)
ritardi mentali lievi o livelli cognitivi “limite”
(QI < 85)
disturbi dell’area emozionale con manifestazioni
“subcliniche” (quadri depressivi minori, disturbi
d’ansia di separazione, quadri di inibizione)
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DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO(Learning dysabilities)
riguardano il 2-4% circa della popolazione
scolastica
sono più frequenti nei maschi
sono disturbi di “sviluppo”, ovvero
accompagnano il bambino nel suo percorso
evolutivo
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DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO(Learning dysabilities)
si manifestano fin dall’inizio dell’esperienza
scolastica e accompagnano il bambino nel suo
percorso di scolarizzazione
tendono a migliorare nel tempo, ma spesso lasciano
qualche traccia nell’adolescenza e nell’età adulta
hanno manifestazioni molto variabili come severità in
quanto esprimono variazioni della distribuzione
normale lungo un “continuum”
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DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO(Learning dysabilities)
l’eziologia non è chiarita del tutto, ma si suppone
siano implicati fattori biologici (geneticamente
determinati) che portano allo sviluppo di una
peculiare architettura neurofisiologica e/o
neurobiochimica,e che interagiscono con fattori non
biologici (ambientali, relazionali)
Le caratteristiche del disturbo possono modificarsi a
livello di espressione clinica nel corso dello sviluppo.
(Disturbo specifico di linguaggio => Disturbo
specifico di lettura e scrittura => Disturbo
dell’espressione scritta)
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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
= DISTURBI “PERVASIVI”
 I bambini con DA spesso presentano organizzazioni
cognitivo-relazionali peculiari. Sono bambini che
“funzionano in modo diverso” dalla media dei
coetanei. Tali differenze, che riguardano il modo di
organizzarsi di fronte agli stimoli del mondo esterno,
hanno conseguenze spesso molto evidenti sugli
apprendimenti scolastici, ma si manifestano anche
in altri ambiti della loro vita quotidiana.
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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
(Learning dysabilities)
DIAGNOSI CLINICA
 Il percorso diagnostico è articolato e
complesso
 La diagnosi deve essere effettuata da
operatori sanitari con formazione specifica
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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
(Learning dysabilities)
la diagnosi viene effettuata con criteri di inclusione e
di esclusione
 le compromissioni devono essere specifiche e significative
(-2ds dalla media); esistono protocolli appositi; Concetto di
discrepanza
le compromissioni NON devono essere il risultato diretto di
altre condizioni patologiche (deficit cognitivo, deficit
neurologico conclamato, problemi visivi o uditivi, disturbi
emotivi)
devono esserci state normali opportunità educative e
scolastiche
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CLASSIFICAZIONE ICD10
 E’ una classificazione di tipo descrittivo-categoriale,
multiassiale:
 ASSE I: Sindromi cliniche psichiatriche
 ASSE II: Disturbi da alterazione specifica dello sviluppo
psicologico
 ASSE III: Livello intellettivo
 ASSE IV: Condizioni mediche
 ASSE V: Situazioni psicosociali anomale
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CLASSIFICAZIONE ICD10 (DISTURBI
SPECIFICI DI APPRENDIMENTO)
 Si codificano sull’ASSE
II come: Disturbi evolutivi
specifici delle abilità scolastiche (F81)
 Disturbi specifici della lettura (F81.0) (Comprendono la Dislessia
Evolutiva)
 Disturbi specifici della compitazione (F81.1)
 Disturbi specifici delle abilità aritmetiche (F81.2)
 Disturbi misti delle capacità scolastiche (F81.3)
 Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (F81.8)
 Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificati (F81.9)
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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E
COMORBILITA’
Sono frequenti le associazioni con altre sindromi
cliniche e/o altri disturbi specifici:
Sindrome ipercinetica (Disturbo dell’attività e
dell’attenzione)
Disturbi della condotta
Disturbi specifici di linguaggio
Disturbi evolutivi specifici della funzione motoria
Disturbi della sfera emozionale
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DISTURBI SPECIFICI DELLA LETTURA
(DISLESSIA EVOLUTIVA)
TIPOLOGIE

Classificazione di Bakker
 Dislessia di tipo L
 Dislessia di tipo P

Classificazione di Boder
 Dislessia disfonetica
 Dislessia diseidetica
 Dislessia mista

Modello neuropsicologico-cognitivista
 Dislessia fonologica
 Dislessia superficiale
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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:
LA PRESA IN CARICO
ELEMENTI DI COMPLESSITA’
Il bambino che interagisce con il suo
ambiente familiare e scolastico
Il percorso diagnostico e di presa in carico
L’integrazione scolastica
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DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:
LA PRESA IN CARICO
COME SEMPLIFICARE LA COMPLESSITÁ
Modelli teorici esplicativi validati dalla
comunità scientifica
Percorsi di conoscenza del bambino
articolati, flessibili, sperimentati
Lavoro di integrazione in equipe: la centralità
del bambino
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