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Lev Semenovic Vygotskij

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Lev Semenovic Vygotskij
Lev Semenovic Vygotskij
Di Erika Tomasoni
matr.3505823
CHI E’ VYGOTSKIJ ?
 Psicologo sovietico
 Padre della scuola storico - culturale
 Soprannominato “il Mozart della
psicologia” per l’originalità delle sue
opere, la ricca produzione e la morte
precoce
Nasce il 17 novembre ad Orsha, in
Bielorussia da una famiglia di ebrei
benestanti.
Si diploma al ginnasio di Gomel.
Si iscrive nel 1913 alla facoltà di
giurisprudenza di Mosca e si laurea
nel 1917.
FASI CHE CARATTERIZZANO
L’ATTIVITA’ SCIENTIFICA DI
VYGOTSKIJ:
 Prima fase 1915 – 1927
 Seconda fase 1928 – 1931
 Terza fase 1932 - 1934
PRIMA FASE 1915 - 1927
Si occupò principalmente di critica
letteraria e psicologia dell’arte e iniziò ad
interessarsi all’applicazione della
psicologia nell’educazione.
Opere importanti di quel periodo:
“La tragedia di Amleto” 1916
“Psicologia dell’arte” 1925
6 gennaio 1924: Vygotskyj ebbe modo di
leggere una sua relazione intitolata
“metodologia della ricerca riflessologica e
psicologica” ad un importante congresso
di pedagogia e psicologia suscitando
molto interesse nel pubblico presente.
Evento che gli portò molta notorietà
1924 : trasferimento a Mosca per lavorare
all’Istituto di psicologia;
1925 : tenne la conferenza “la coscienza
come problema psicologico del
comportamento” il cui testo divenne il
manifesto della scuola storico – culturale.
SECONDA FASE 1928 - 1931
In questo periodo Vygotskyj affronta il
problema della storicità delle funzioni
psichiche con delle analisi sulle teorie
fisiologiche e psicologiche del tempo.
In questo periodo intanto dirige il
laboratorio di psicologia all’ Accademia
dell’educazione comunista.
Opera più importante di questa seconda
fase
Monografia “storia dello sviluppo
delle funzioni psichiche superiori”
terminata di scrivere nel 1931.
TERZA FASE 1932 - 1934
In questo periodo Vygotskij si occupò di
varie tematiche di psicologia, in particolare
delle emozioni.
Monografia che ha avuto pubblicazione
nel 1982: “ teoria delle emozioni “.
Morì di tubercolosi l’11 giugno 1934.
Fra le più importanti opere pubblicate
dopo la sua morte: “Pensiero e azione”
considerato il vero capolavoro di
Vygotskij.
PENSIERO DI VYGOTSKIJ
Idea centrale: lo sviluppo della psiche è
guidato e influenzato dal contesto sociale,
dalla cultura del particolare luogo e
momento storico in cui l’individuo si trova
a vivere.
La psiche non è altro che il riflesso delle
condizioni materiali che possono essere
modificate e trasformate in prospettiva di
un fine concreto.
Struttura base dei processi psichici
Sequenza stimolo - reazione
Vygotskij in merito ai processi psichici
superiori inserisce l’elemento
“stimolo – mezzo”
Stimolo creato dall’uomo per
instaurare un nuovo rapporto
stimolo - risposta
Esempio di “stimolo – mezzo”:
Se una persona deve ricordare di fare
qualcosa può fare un nodo su un
fazzoletto
Il nodo è lo stimolo – mezzo che
media il rapporto tra il dovere di
compiere una mansione e
l’azione - risposta
PROCESSO DI SVILUPPO
SECONDO VYGOTSKIJ
Secondo Vygotskij l’educatore dovrebbe
proporre al bambino problemi di livello un
po’ superiore alle sue attuali competenze,
ma comunque abbastanza semplici da
risultargli comprensibili.
Ciò si spiega attraverso 3 definizioni:
zona di sviluppo attuale; zona di sviluppo
potenziale; zona di sviluppo prossimale.
ZONA DI SVILUPPO ATTUALE
In questa zona vi sono le abilità già
acquisite, le cose che il bambino sa già
fare.
“ in questa zona ci sono piante già
formate e robuste”
ZONA DI SVILUPPO POTENZIALE
In questa zona vi sono le abilità non
ancora presenti nel bambino perché con
ogni probabilità esse verranno acquisite in
futuro.
“ i semi sono ben piantati nel terreno
fertile”
ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE
Si trova a metà tra le prime due.
Comprende abilità che sono ancora in
stato embrionale ma spingono con forza
per emergere.
“ il germoglio spinge per bucare il terreno e
vedere il sole”
L’educatore deve lavorare sulla zona di
sviluppo prossimale, così da rendere
capace l’educando di eseguire
autonomamente un compito che prima
non sapeva eseguire.
CONCLUSIONI
In genere l’insegnamento propone agli
alunni obiettivi riferiti alla parte già
completata dello sviluppo, ma con un po’
d’aiuto, essi sono quasi sempre in grado di
risolvere problemi di difficoltà e
complessità superiori …
… il divario tra i due livelli (risultati
conseguiti da soli e risultati conseguibili
con l’aiuto dell’adulto) indica la ZONA DI
SVILUPPO PROSSIMALE …
… poiché i bambini con la più vasta zona
di sviluppo prossimale conseguono
migliori risultati nell’apprendimento …
… l’insegnamento efficace è quello che
precede lo sviluppo perché risveglia e
anima i processi interiori.
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