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Diapositiva 1 - Ordine medici veterinari di Bergamo

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Diapositiva 1 - Ordine medici veterinari di Bergamo
Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bergamo
Quarto Autunno Buiatrico Bergamasco
17 novembre 2007
Fattori predisponesti di origine alimentare e
tecnopatie della bovina da latte:
Qualità degli alimenti , strategie nutrizionali e
gestione del momento alimentare
Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi
Dipartimento di Scienze e Tecnologie per la Sicurezza Alimentare
Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Milano
Riassunto della puntata precedente:



Amido e fermentescibilità
Proteina, degradabilità e solubilità
“Fibra”, degradabilità, e proprietà
fisiche
AMIDO: CONTENUTO e DEGRADABILITA' RUMINALE
% SS
degradabilità
(%)
degradato
(% SS)
tasso degradabilita'
(%/h)
Mais granella
76
65
49.4
5-10
Mais farina
76
76
57.8
20-30
Mais fiocchi
76
85
64.6
20-30
Mais pastone
79
86
67.9
20-30
Orzo farina
69
88
60.7
30
Orzo fiocchi
69
93
64.2
30-35
Frumento farina
64
89
56.9
40
(Nocek e Tamminga, 1991)
AMIDO DEGRADABILITA' RUMINALE
“IN 10 SECONDI”
-
Mais granella
Fermentescibilità
Mais farina
Mais fiocchi
Mais pastone
Orzo farina
Orzo fiocchi
+
Frumento farina
Frazioni proteiche secondo l’NRC e solubilita’
secondo Cornell
Alimento
PG
RDP
RUP
% s.s.
% PG
% PG
Solubilità’
% PG
(Cornell)
Fieno medica
20
72
28
28
Insilato medica
20
77
23
50
Fieno di loietto
12
78
22
Insilato di erba
10
71
Insilato di mais
8.1
69
PG
RDP
RUP
% s.s.
% PG
% PG
Corn gluten
65.9
32
68
4
25
Trebbie di birra
25.6
36
64
4
20
52
Distillers
25
47
53
22
31
50
Panello cocco
22.4
55
45
28
Alimento
Alimento
PG
RDP
RUP
% s.s.
% PG
% PG
Solubilità’
% PG
(Cornell)
Soia fiocchi
42.8
51
49
6
Panello cotone
44.8
57
43
20
Lino panello
49.9
65
35
20
Colza
38.3
65
33
25
Soia f.e.
37
72
28-30
30
Semola
26
74
29
49
Girasole
25.6
75
28
35
Solubilità’
% PG
(Cornell)
FRAZIONI PROTEICHE DEGRADABILITA' RUMINALE
“IN 10 SECONDI”
-
Glutine di Mais
Distillers
Trebbie di birra
Degradabilità
Soia fiocco/estrusa
Cotone f.e.
Lino panello
Colza
Semola di Mais
Girasole
Soia f.e.
+
Seme int. soia/cotone
TENORE PROTEICO E CARATTERISTICHE DELLA
PROTEINA
• L’ammoniaca inibisce l’attività di sintesi epatica di glucosio
a partire dal propionato
• E’ stato evidenziato che in presenza di accumulo di
trigliceridi la concentrazione periferica di ammoniaca
raddoppia
• E’ stato osservato che l’infiltrazione lipidica riduce la
capacità di sintesi di urea a livello epatico
(Overton e Waldron, 2004)
Valori di NDF e peNDF di alcuni alimenti
NDF (% s.s.)
pef (%)
peNDF(% s.s.)
Fieno di erba m edia, lungo
35-42
95
33-40
Fieno di erba m edica, corto
35-42
85
30-36
Erba m edica disidratata
42
40
17
Fieno di gram inacea, lungo
55
100
55
Fieno di gram inacea, corto
55
85
47
Insilato di m ais lungo (1,5)
15
90
14
Insilato di m ais corto (0,8)
15
60
9
NDF (% s.s.)
pef (%)
peNDF(% ss)
Polpe di bietola pellet
41
30
12
Polpe di bietola fettucce
40
50
20
Cruscam i m acinati fini
35
1
0.35
Cruscam i
35
20
7
Crusca di frum ento fine
51
10
5
Crusca di frum ento grossa
51
30
15
Soia, buccette intere
66
60
40
Soia, buccette m acinate
66
30
20
peNDF
“IN 10 SECONDI”
Fieno lungo
Mat. prime gross.
Mat. prime sfarin.
- 25%
Fieno corto
- 50/70 %
- 40 %
- 60%
Fieno disid.
Mat. prime fini
Mat. prime pellet.
PPS
Penn Particle Separator
Setaccio
Superiore
Centrale
Bassa
Contenitore finale
Residuo
(% del totale)
2–8
30 – 50
30 – 50
< 20
Variazioni per tipologia di fieno
Fieno strutturato – 1°taglio
Fresche inzio corsia
Setaccio
Fresche fine corsia
Particelle residue % tot.
% sotto setaccio
Particelle residue % tot.
% sotto setaccio
Superiore
9.82
90.18
10.23
89.77
Centrale
27.90
62.28
29.02
60.75
Basso
40.40
21.88
40.21
20.54
Finale
21.88
20.55
Fieno meno strutturato – 3°taglio
Fresche inzio corsia
Setaccio
Fresche fine corsia
Particelle residue % tot.
% sotto setaccio
Particelle residue % tot.
Superiore
3.88
96.12
4.03
95.97
Centrale
32.69
63.43
33.89
62.08
Basso
40.13
23.30
38.26
23.83
Finale
23.30
23.83
% sotto setaccio
Variazioni tra inizio e fine distribuzione
Inizio distribuzione
Campione 1: Fresche inzio corsia
Setaccio
Particelle residue
% Sotto
% del Totale
Setaccio
Superiore
13.40
86.60
Centrale
29.90
57.20
Basso
40.40
16.30
Finale
16.30
Fine distribuzione
Campione 1: Fresche fine corsia
Setaccio
Particelle residue
% Sotto
% del Totale
Setaccio
Superiore
7.88
92.12
Centrale
29.69
62.43
Basso
40.13
22.30
Finale
22.30
Penn State Separator
Fondamentale rimane comunque l’ACCURATEZZA
Campione 1: Fresche Pluripare
Residuo % tot.
% sotto setaccio
Superiore
10
90
Centrale
32
60
Basso
40
20
Finale
18
Alimento
Quantità attesa
Quantità Caricata
Errore
Fieno graminacee
212
214
0.9 %
Fieno di medica
195
206
5.6 %
Mangime aziendale
158
194
22.8 %
Insilato di mais
932
937
0.5 %
Penn State Separator
Fondamentale rimane comunque l’ACCURATEZZA
Tal quale, kg
36.61
Tal quale, kg
39.52
Sostanza secca, %
58.02
Sostanza secca, %
60.17
Sostanza secca, kg
21.24
Sostanza secca, kg
23.78
UFL/kg
1.02
Proteina grezza, %
17.90
Lipidi, %
4.45
UFL/kg
Proteina grezza, %
Lipidi, %
1.00
17.19
4.59
Fibra grezza, %
15.30
Fibra grezza, %
14.48
NDF, %
32.10
NDF, %
30.65
peNDF, %
22.45
peNDF, %
20.82
NFC, %
40.92
NFC, %
42.30
Calcio, %
0.70
Calcio, %
0.83
Fosforo, %
0.36
Fosforo, %
0.39
Valori in% sulla s.s.
FATTORI di INTERFERENZA delle
FERMENTAZIONI RUMINALI
FONDAMENTALE oltre a
GESTIONE e
ACCURATEZZA nell’ALIMENTAZIONE
è la QUALITA’ degli ALIMENTI
MICOTOSSINE
NITRATI
QUALITA’ DEGLI ALIMENTI
Qualità degli alimenti: Silomais
Metà fossa (BG - 2004)
Fine fossa
in “rampa”
Umidità, %
67.01
64.19
66.73
Sost. secca, %
32.99
35.81
33.27
3.81
3.95
4.11
pH
Amm., ppm s.s.
568
1604
1501
N-NH3, % N tot
5.94
15.09
12.89
Ac. Lattico, %
3.86
2.52
0.96
Ac. Acetico, %
1.86
2.94
0.44
Ac. Propionico, %
0.151
0.312
0.88
Ac. Butirrico, %
0.012
0.035
0.24
Micotossine, ppb
assenti
166 (T2)
assenti
Qualità degli alimenti: Silomais
Metà fossa (VR - 2006)
Fine fossa
in “rampa”
Umidità, %
69.82
68.07
72.50
Sost. secca, %
30.18
31.93
28.50
3.80
4.16
4.30
pH
Amm., ppm s.s.
880
1360
1500
N-NH3, % N tot
8.21
12.24
13.90
Ac. Lattico, %
3.93
2.25
1.19
Ac. Acetico, %
2.04
2.93
0.86
Ac. Propionico, %
0.06
0.16
0.30
Ac. Butirrico, %
---
0.08
0.19
T2, ppb
---
620
580
Qualità degli alimenti: Silomais
Metà fossa (PC - 2007)
Fine fossa
in “rampa”
Umidità, %
66.80
63.96
61.70
Sost. secca, %
33.20
36.04
38.30
3.76
4.04
4.20
pH
Amm., ppm s.s.
618
1480
1422
N-NH3, % N tot
6.06
13.95
12.66
Ac. Lattico, %
4.25
3.09
0.96
Ac. Acetico, %
1.56
2.80
0.44
Ac. Propionico, %
0.09
0.37
0.88
---
0.09
0.24
Ac. Butirrico, %
DON, ppb
89
1230
460
Le Micotossine, una problematica “vecchia”… ma da tenere
in attenta e crescente considerazione
Meccanismo di azione ed effetti di
zearalenone e tricoteceni
Zearalenone (ZEA)
• Lattone dell’acido resorcilico
• Viene metabolizzato nella sue due forme alcoliche (α e β
zearalenolo) a livello epatico
(Mirocha et al., 1981, Olsen and Kiessling, 1983.
Kuiper-Goodman, 1987)
• Nel rumine la metabolizzazione
avviene ad opera dei protozoi (Kiessling
et al., 1984)
• Genera iperestrogenismo ed infertilità
Zearalenone
Effetti ZEA e suoi metaboliti
Quantità
Esposizione
Iperestrogenismo (vacche)
0.1-75 ppm
-
Mirocha et al., 1968; Roine et al.,
1971;
Vanyi et al., 1974; Bloomquist et
al.,1982;
Schuh, 1981, 1983; Drochner, 1990
Ridotta fertilità, iperestrogenismo,
ridotta produzione di latte
25-100 ppm
-
Mirocha et al., 1974
50 ppm
65 g
Weaver et al., 1986a
Fenomeni estrali anomali, vaginiti,
ridotta fertilità, ridotti tassi di
concepimento, aborti
granella
contaminata
15 g
Roine et al., 1971; Mirocha et al.,
1968; Kallela e Ettala, 1984
Tasso di concepimento ridotto in 3
cicli estrali consecutivi (manze)
50 ppm
65 g
Weaver et al., 1986ab
-
60 g
Bloomquist et al., 1982
Riduzione tasso di concepimento del
28.7% (manze)
Sviluppo anticipato mammelle
(manze prepuberi)
Autori
Tricoteceni: Principali DON e T-2
• Sono citotossici, inibiscono la sintesi del DNA, dell’RNA e
delle proteine (Liao et al., 1976)
• Si legano ai ribosomi (sub unita 60 s) e ne interrompono
la trascrizione
(Ueno e Yamakawa, 1970)
• Sono associate a tossicosi sia negli uomini che negli animali,
e possono essere addirittura letali
(Bhat et al., 1989; Coté et al., 1984;
Joffe, 1978, 1983; Ueno, 1983).
• Sono fortemente istolesivi
• Sono forti soppressori della risposta immunitaria
Deossinivalenolo (DON)
• Spesso in associazione con ZEA
• Conosciuto come vomitossina (nei monograstici)
• Viene in parte metabolizzato dai protozoi a DOM-1, che ha una
tossicità inferiore
(King et al., 1984; Swanson et al., 1987; Westlake et al., 1987)
• Parte del DOM-1 passa nel latte, anche se in quantità
estremamente ridotta (0.0001%)
(Prelusky et al., 1984)
•Tossicità in relazione alle condizioni ruminali (fauna protozoaria)
Deossinivalenolo (DON)
Effetti DON e suoi metaboliti
Quantità
Autori
Riduzione assunzione sostanza secca
6.4 ppm
Trenholm et al., 1985
Calo produzione 2 kg/capo/die
0.8 ppm
Withlow et al., 1986;
Withlow e Hagler, 1987
Diarrea
14.5 ppm (+4.5
ppm T2)
(Schuh and Baumgartner,
1989).
Tossina T-2
• Viene metabolizzata a HT-2, acetil HT-2
e acetil T-2 (meno tossica ma più assorbita nell’intestino)
(Munger et al., 1987; Westlake et al., 1987a; Westlake et al., 1987b)
• Circa lo 0.2 % della T-2 e metaboliti passano nel latte
• Metabolizzata dai protozoi, molto più sensibili alla sua
tossicità (Westlake et al., 1989)
• Effetti diversificati, in generale legati ai processi subcellulari
• Perdita di appetito legata al blocco delle sintesi proteiche a
livello epatico, con accumulo di aa ematici e triptofano a
livello cerebrale
letargia (Smith, 1992)
Effetti T-2 e suoi metaboliti
Quantità
Autori
Immunosoppressione
-
Black et al., 1992
Dimunzione concentrazione serica di
IgM, IgG, IgA
-
Mann et a., 1983
Diminuzione funzionalità neutrofili,
blastogenesi linfociti e risposta e
fitoemoagglutinina
-
Mann et a., 1984
Necrosi tessuto linfatico
-
Buening et al., 1982
Infertilità e aborto nell’ultimo trimestre
Placinta et al., 1999
Ulcere abomasali e desquamazione
papille ruminali in vitelli
10-50 ppm
Sidrome emorragica in vacche
alimentate con pastone contaminato
1 ppm
Emorragie intestinali e gastro enteriti,
con morte di vacche da latte
-
Cheeke et al., 1998
Hsu et al., 1972
Petrie et al., 1977
Effetti T-2 e suoi metaboliti
Quantità
Autori
Necrosi ischemiche della coda vacche da latte
-
Martelli et al., 1993
Necrosi ischemiche della coda
-
Piana e Piva, 1975
Anoressia, rifiuto dell’alimento, diarrea, calo 30%
produzione di latte, completo arresto ciclo estrale
(dopo 24-48 ore dall’ assunzione)
-
Kegl e Vanyi, 1991
Morte di vacche da latte con sangue nelle feci
0.64 ppm
per 20 gg
Pier et al., 1980
Diminuzione livello plasmatico di Ig, neutrofili e
morte di vitelli
3 mg/kg
peso vivo
Mann et al., 1993
Ritardo ovulazione manze sincronizzate con PG2a
9 mg/gg
Huszenicza e Fekete, 1995
T2 è in grado di ritardare la maturazione dei follicoli, l’ovulazione e la successiva
luteolisi
Come conseguenza gli animali inseminati durante segni evidenti di calore non
rimangono gravidi
In presenza di condizioni di acidosi ruminale l’azione della T2 si manifesta anche a
bassi dosaggi (25 g/kg PV per 20 giorni)
(Huszenicza et al., 2000)
Condizioni predisponenti lo sviluppo dei funghi e
delle micotossine
aw
•
•
•
•
Esprime la parte attiva del contenuto di umidità, nei confronti dell’umidità totale,
che comprende anche l’acqua legata.
L’acqua contenuta in un alimento sarà più o meno legata a seconda del tipo di
substrato e della presenza in questo di gruppi idrofobi e idrofili.
Il tenore in aw da non superare per una buona conservazione è 0.65 e corrisponde a
un tenore in acqua del 13-13.5% per i cereali e 7-8% per i semi di oleaginose.
Le muffe si suddividono in:
– Igrofile: aw>0.90; optimum=1.00
– Mesofile: 0.80<aw<0.90; 0.95<optimum<1.00
– Xerofile: aw<0.80; optimum=0.95
T°
•
Le T° ideali di sviluppo per i funghi e le micotossine sono comprese tra i 15 e 30° C
con un optimum di 20-25° C.
Condizioni predisponenti lo sviluppo dei funghi e
delle micotossine
• I Fusarium dominano sulle altre specie di funghi con
aw > 0.95
• Gli Aspergillus e i Pennicilium diventano più
compeitivi con aw < 0.80
• Il clima tipico per lo sviluppo delle aflatossine è
caratterizzato da temperature elevate e stress da
siccità.
• Le aflatossine sono tipiche nel sud degli stati Uniti.
L’unica diffusione significativa in Italia si è avuta nel
2003 in seguito a un estate molto calda e secca.
Fattori legati allo sviluppo
• Scelta dell’ibrido: gli ibridi più tardivi (classe 600 e
700) presentano maggiori contaminazione da ZEA.
• Periodo di semina: la semina a maggio comporta una
contaminazione del mais con ZEA e fumonisine
significativamente maggiore rispetto a semine in
marzo o inizio aprile.
• Densità di semina: Densità elevate (> di 7.5 pt/m2)
comportano
condizioni
microclimatiche
più
favorevoli allo sviluppo dei funghi.
Fattori legati allo sviluppo
• Concimazione azotata: apporto corretto di N (200 Kg/ha)
– Stress nutrizionali per carenze azotate  fumonisine
– Elevati apporti di azoto  ZEA, DON, ocratossina.
• Difesa dalla piralide: l’attività larvale della piralide favorisce la
contaminazione della granella con fumonisina B1; la presenza
di ZEA non sembra essere interessata dalla presenza del
lepidottero.
• Epoca di raccolto: raccolte ritardate nel corso della stagione
autunnale per specie tardive possono comportare un aumento del
50-90% per ZEA e fumonisine.
Fattori legati allo sviluppo
• Raccolta tempestiva:
– Dalla maturazione fisiologica il mais deve rimanere in campo il meno
possibile
• Metodo di raccolta:
– Mietritrebbiatrici convenzionali a squotipaglia (battitore tradizionale)
– Mietitrebbiatrice convenzionale a rotori
– Mietitrebbiatrici assiali
• Ridotta permanenza in piarda:
– <12 ore (essicazione tempestiva)
• Pulitura della granella
RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE
del 17 agosto 2006
sulla presenza di deossinivalenolo, zearalenone, ocratossina A, tossine T-2 e HT-2 e fumonisine
in
prodotti destinati all’alimentazione degli animali
ZEA
DON
Fumonisine B1 + B2
Prodotti destinati all’alimentazione
animale
ppm
Prodotti destinati all’alimentazione
animale
ppm
Cereali e prodotti a base di cereali
2
Granoturco e prodotti derivati
60
12
Sottoprodotti del granoturco
3
5
5
Mangimi complementari e completi
per suinetti e scrofette
0.1
Mangimi complementari e completi
per suini, equini, conigli e animali da
compagnia
Mangimi complementari e completi
per pesci
10
Mangimi complementari e completi
per scrofe e suini da ingrasso
0.25
Mangimi complementari e completi
per pollame, vitelli (<4 mesi), agnelli
e caprette
20
Mangimi complementari e completi
per bovini da latte, vitelli, ovini e
caprini.
0.5
Mangimi complementari e completi
per ruminanti adulti e visoni
50
Prodotti destinati
all’alimentazione animale
ppm
Cereali e prodotti a base di
cereali
8
Sottoprodotti del granoturco
Mangimi complementari e
completi ad eccezione di:
Mangimi complementari e
completi per vitelli (<4 mesi),
agnelli e capretti
2
Mangimi complementari e completi
per suini
0.9
T2, HT2
Ancora poche informazioni
Micotossine: Valori riscontarti in diversi alimenti (2006-2007)
Mais farina
Campioni
Valore medio
Minimo
Massimo
Zea
19
ppb
142 ± 117
68
450
Don
8
ppb
898 ± 2050
290
2050
Valore medio
Minimo
Massimo
Pastone mais
Campioni
Zea
10
ppb
262 ± 151
105
495
Don
6
ppb
1884 ± 578
1177
2815
Valore medio
Minimo
Massimo
Silomais
Campioni
Zea
53
ppb
171 ± 101
53
416
Don
25
ppb
1238 ± 975
560
3317
T2
5
ppb
690 ± 474
138
1215
Valore medio
Minimo
Massimo
Unifeed
Campioni
Don
10
ppb
1023 ± 295
520
1380
T2
10
ppb
957 ± 468
164
1580
NEOLAC,
Belgioioso (PV)
Micotossine e metabolismo ruminale
Aflatossine
• Minore capacità digestiva della cellulosa
• Minore produzione di AGV
Hussein H.S. • Minore proteolisi
et al., 2001 • Minore motilità ruminale
Micotossine e metabolismo ruminale
Patulina
Effetto di diverse concentrazioni di Patulina su fermentzioni ruminali in vitro (Morgavi D.P. et al.,2001)
0 µg/mL
25 µg/mL
50 µg/mL
100 µg/mL
44.1
38.6 (<12%)
33.4 (<25%)
32.1 (<27%)
8.3
5.8 (<30%)
4.5 (<46%)
3.0 (<64%)
AGV totali (mmol/L)
70.2
62.1 (<12%)
49.3 (<30%)
36.5 (<48%)
Acetato (%)
65.7
59.9
60.2
62.3
Proprionato (%)
24.7
29.7
28.5
28.1
Butirrato (%)
6.2
7.2
8.9
7.4
Rapporto acetato/proprionato
2.7
2.0
2.1
2.2
Degradazione della s.s. (%)
Produzione di Gas (mL)
Micotossine e metabolismo ruminale:Fusarium spp.
Seeling et
al., 2006
• Azione diretta sugli alimenti ad’opera di proteasi, amilasi e polisaccarasi (nessuna azione a carico
dell’amido)
• Variazione a carico delle fermentazioni ruminali (<19% Propionato, >10% Acetato >23%
isobutirrato)►Sospetta azione selettiva nei confronti della flora ruminale
• Dimostrata azione inibitoria nei confronti di Ruminococcus
Methanobrevibacter Ruminantium da parte dell’ acido fusarico
May et al.,
albus
e
2000
Passaggio di nutrienti all’intestino di vacche alimentate con
frumento contaminato da tossine del Fusarium spp.
DON 7.15 ppm ZEA 186 ppb
Tasso di crescita orario (misurato tramite densità ottica) di M.ruminantium e
R.albus in presenza di diverse concentrazioni di acido fusarico
C
T
Differenza
%
P
Acido Fusarico, µg/ml
M. ruminantium
R. albus
S.S. (% ingestione)
60.7
53.1
-13
0.026
0
0.0906
0.1417
PG (% ingestione)
130.6
98.4
-25
0.047
15
0.0814
0.1192
30
0.0645
0.0986
Materia organica (%
ingestione)
49.5
43.2
-13
0.040
45
0.0399
0.0854
MO Fermentata (% MO
ingerita)
75.7
76.1
+1
0.795
60
0.0287
0.0770
120
0.0259
0.0366
240
0.0090
0.0123
480
0.0020
0.0079
Proteina Microbica
Azoto non ammoniacale (%)
76.4
g/die
862
g/kg MOF
176
75.1
-2
0.567
680
-21
0.122
134
-24
0.071
MICOTOSSINE nella BOVINA DA LATTE
Micotossine: Bovini da latte - caso 4
Periodo:
Allevamento:
Gestione:
Ubicazione:
Dieta:
Razione:
Settembre - Novembre 2006
Frisone (100 capi in lattazione, media 27 litri)
Intensivo – management medio
Puglia
Unifeed - livello nutritivo alto
Silomais, fieno di medica e prato, mais, soia, bietole,
mangime complementare, grasso idrogenato
Unifeed Fresche
Unifeed Avanti
Mangime vacche
Mangime manze
T2
ppb
90
58
190
94
DON
ppb
2430
2250
1880
770
Sintomi riscontrati:
Riduzione assunzione, Ritorni in calore, iperestrogenismo
Diarrea, feci maldigerite con presenza di sangue e mucina
Decesso di 5 vacche
Reperti necroscopici:
Abomaso con lesioni erosivo-ulcerative iperacute
Estesa e grave distruzione della mucosa intestinale
Micotossine: Bovini da latte - caso 5
Periodo:
Gennaio 2007
Allevamento:
Frisone (130 capi in lattazione, media 33.5 litri)
Gestione:
Intensivo – management ottimo
Ubicazione:
Emilia Romagna
Dieta:
Unifeed - livello nutritivo alto
Razione Asciutta: Fieno gram., Fieno medica 1°, Paglia, Mais f., Crusca, IMV
Fieno Medica
Fieno Graminacee
T2
ppb
2950
3300
DON
ppb
4830
2250
Sintomi riscontrati:
• « Invecchiamento della placenta »
• Distacco placentare
• Ipovitalità del neonato
Micotossine: Bovini da latte - caso 6
Periodo:
Aprile 2007
Allevamento:
Frisone (40 in lattazione, media 22 litri)
Gestione:
Intensivo – management mediocre
Ubicazione:
Veneto
Dieta:
Unifeed con silomais - livello nutritivo medio
Razione Manze:
¼ unifeed vacche gruppo unico + fieno di prato
T2
Zearalenone
Silomais
ppb
Nr
60
Mais farina
ppb
Nr
86
Fieno di graminacee
ppb
Nr
120
Unifeed
ppb
Nr
Nr
•Sintomi riscontrati:
•Ritorni in calore, iperestrogenismo
•Feci maldigerite, problemi podali
Micotossine e nitrati: Bovini da latte - caso 7
Periodo:
Allevamento:
Gestione:
Ubicazione:
Dieta:
Razione:
Giugno 2007
Frisone (400 capi in lattazione, media 30 l)
Intensivo – management medio
Lombardia
Unifeed - livello nutritivo alto
Silomais, insilato di loietto, fieno di medica, mais, soia, Ca-grasso
Sintomi riscontrati:
• Variazioni nella consistenza delle feci
• Morte improvvisa
Fattori di rischio rilevati:
- disomogeneità della miscelata
- impossibilità di verificare fabbricazione unifeed
- assenza di full fermentation
Insilato
Fasciato
Unifeed
spore/g
3700
3100
1500
DON
ppb
350
non ricercato
720
T2
ppb
920
non ricercato
114
Nitrati
mg/kg s.s.
4880
1762
1490
Spore da clostridi
ADSORBENTI
• BENTONITI
• ZEOLITI
• RESINE
• LIEVITI
• HSCAS
(ALUMINO SILICATI DI SINTESI)
• SEPIOLITI
• CARBONI ATTIVI
ADSORBENTI
meccanismo d’azione
• Assorbimento - legame
• Tixotropia (gelificazione)
• Inattivazione chimica tossina
Dipende da:
o
o
o
o
o
Struttura sia dell’assorbente che della tossina
Superficie utile (100 a 3500 m2/g)
Capacità di assorbimento
Densità
Capacità di interscambio cationico
tossoide
ADSORBENTI
• BENTONITE:
• HSCAS:
-
-
Famiglia delle argille
Sale di montmorillonite
capacità assorbente nell’intestino
favorisce l’escrezione delle
micotossine per via fecale
Azione ottima su:
 AFLATOSSINE
Azione nulla su:
 TRICOTECENI e
ZEARALENONE
Buona azione su N-NH3
80 - 100%
-
Alluminosilicati di sintesi
Azione: si legano in modo stabile
alla
tossina
riducendone
l’assorbimento intestinale
Azione ottima su:
 AFLATOSSINE 80 – 100%
 T2, DON
50 – 80 %
Azione minore su:
 OCRATOSSINA A 10 – 20%
 FUMONISINA B1 10 – 20%
 ZEARALENONE 10 – 20%
ADSORBENTI
•
• SEPIOLITI:
ZEOLITI:
Minerali di origine vulcanica con
struttura simile agli alluminosilcati
Clinoptilolite: zeolita più usato
Grande capacità di scambio
cationico
Azione ottima su:
•
AFLATOSSINE
Azione scarsa su:
•
TRICOTECENI
•
ZEARALENONE
Ottima azione su N-NH3
80-100%
5 – 10 %
5 – 10 %
Silicato di magnesio idrato
-Azione minore
degli
aggrappanti
Azione media su:
•AFLATOSSINE 30-50%
Azione scarsa su:
•TRICOTECENI
5-10%
•ZEARALENONE 5-10%
altri
ADSORBENTI
• RESINE:
• CARBONI ATTIVI:
Resine sintetiche:
colestiramina,
polimeri di divinil-benzene-stirene
Prodotti della pirolisi di
organico
Azione ottima su:
•Aflatossine
80 – 100%
Azione ottima su:
•Fumonisine
100%
•Aflatossine
80-100%
•Fumonisine
80-100%
Azione buona su:
•Zearalenone
80-100%
•Zearalenone
50%
Azione buona su:
•Tricoteceni
50%
•Azione nulla su:
•Tricoteceni
materiale
Adsorbente
International AQUAFEED march/april 2004, 29:31
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
20
40
60
80
100
120
140
Capacità di assorbimento dell’AfB1, (mg/g)
NITRATI
NITRATI
Razione + acqua
Problematiche
Tot. dieta, ppm di Nitrato-N (NO3-N)
Nessuna
< 400
Infertilità
401-1300
Riduzione assunzione e BCS
1301 – 1700
Sintomi clinici
> 1700
Da Nitrato-N (NO3-N)
a Nitrato (NO3)
moltiplicare * 4.43
Pennsylvania State
University, 2003
NITRATI
Razione + acqua
Limiti
Tot. dieta, ppm di Nitrato (NO3)
Fino a 6 mesi
< 700 ppm
Da 6 mesi alla fecondazione
< 1000 ppm
Manze gravide
< 1500 ppm
Vacche fresche fino 180 d
< 1500 ppm
Vacche oltre 180 d
< 2500 ppm
Asciutte e bovini da carne
< 2500 ppm
University of Georgia, 1997
Nitrati: Valori riscontarti in diversi alimenti (2006-2007)
Campioni
Valore medio
Minimo
Massimo
Paglia
1
ppm
893
---
---
Fieno graminacee
5
ppm
2056 ± 997
557
3089
Fieno medica
4
ppm
1774 ± 628
1095
2334
Insilato di loietto
7
ppm
1639 ± 1615
347
4100
Insilato avena/triticale
3
ppm
4771 ± 1190
3400
5538
18
ppm
1688 ± 911
301
3814
Mais farina
6
ppm
695 ± 624
149
1372
Unifeed
5
ppm
1348 ± 1012
320
2569
Insilato di mais
NEOLAC,
Belgioioso (PV)
NITRATI
Digeribilità della sostanza secca (in vitro)
0.9
0.8
0.7
Digeribilità
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0
6
12
24
36
48
60
72
Ore
3,6 ppm nitrato
Controllo
(J.P. Marais et al 1987)
batteri cellulolitici (x 10 4/ml)
Effetto su batteri cellulolitici
60
- 64 %
50
40
30
20
10
0
0
8
16
24
ore
Controllo
3,6 ppm nitrato
(J.P. Marais et al 1987)
batteri xylanolitici (x10 8/ml)
Effetto su batteri xylanolitici
60
- 25 %
50
40
30
20
10
0
0
8
16
24
ore
Controllo
3,6 ppm nitrato
(J.P. Marais et al 1987)
totale batteri (x 10 9/ml)
Effetto del nitrato sul totale dei batteri
250
- 57 %
200
150
100
50
0
0
8
16
24
ore
controllo
3,6 ppm nitrato
(J.P. Marais et al 1987)
Effetto del nitrato su AGV
Digestione (ore)
7
24
acidi grassi volatili
3.6 ppm di nitrato
Controllo
Acetico
12,65
14,31
Propionico
3,44
3,90
Isobutirrico
0,17
0,18
Butirrico
1,21
1,35
Isovalerico
0,18
0,19
Valerico
0,14
0,16
Totale
17,79 (- 11.5 %)
20,09
Acetico
19,15
22,09
Propionico
5,40
7,40
Isobutirrico
0,22
0,22
Butirrico
1,71
2,17
Isovalerico
0,22
0,21
Valerico
0,24
0,26
Totale
26,94 (- 16.7 %)
32,35
(J.P. Marais et al 1987)
Effetto del nitrito sulla crescita di specifici batteri
Selomonas ruminantium ph 6,8
crescita specifica, % (/h)
0.7
Selomonas ruminantium ph 6,0
0.6
0.5
Ruminococcus flavefaciens ph 6.8
0.4
Butytivibrio fibrisolvens ph 6.8
0.3
Bacterioides succinogenes ph 6.8
0.2
Bacterioides succinogenes ph 6.0
0.1
0
Ruminococcus albus ph 6,8
0
0.5
1
nitrito mg N/l
2
4
Ruminococcus albus ph 6,0
(J.P. Marais et al 1987)
Media dei pH ruminali in cinque manzi alimentati con diete a
diverso rapporto foraggi/concentrato somministrate ad libitum
6.6
6.4
6.2
6
5.8
5.6
5.4
5.2
5
1
2
3
0
4
5
1
2
3
4
5
50
% Concentrato nella dieta
1
2
3
4
5
75
(R. Franzolin e B.A. Dehority, 1996)
Andamento del pH in funzione della distribuzione dei pasti
6,7
6,6
6,5
6,4
6,3
6,2
6,1
6
5,9
5,8
4
5
7
8
10
11
13
2 pasti
14
16
17
19
20
22
23
14 pasti
(Dell’Orto e Savoini, 2005)
Valori di pH ruminale rilevati al mattino in bovini con presenza o
assenza di alimento in mangiatoia nelle 12 ore precedenti
7,35
7,4
7,2
7
6,8
6,6
6,43
6,51
6,60
6,4
6,2
6
5,8
ore 18
Presenza di alimento
ore 8
Assenza di alimento
(Sgoifo Rossi, Innocenti, Vandoni, Ripamonti Casartelli, Dell’Orto, 2006 – dati personali)
Andamento del pH ruminale medio in bovini da carne di nuovo arrivo (20 capi)
Potenziale di Ossido Riduzione del fluido ruminale di bovini da carne di nuovo
arrivo
%
(Dell’Orto e Sgoifo Rossi , 2006 – dati personali)
Presenza e motilità dei protozoi nel fluido ruminale di bovini da carne di
nuovo arrivo
Presenza
Motilità
(Dell’Orto e Sgoifo Rossi , 2006 – dati personali)
Nitrati: Bovini da carne - caso 1
Periodo:
Allevamento:
Gestione:
Ubicazione:
Dieta:
Razione:
Novembre 2006
Ingrasso di ristalli francesi (500 capi)
Intensivo – management buono
Lombardia
Unifeed - livello nutritivo alto
Silomais, fieno, mais, soia, crusca, bietole, Ca-grasso
Nitrati
Paglia
ppm
557
Silomais
ppm
3814
Unifeed
ppm
2568
Sintomi riscontrati:
• Inappetenza
• Problemi podali
• Meteorismo
Nitrati: Bovini da latte - caso 1
Periodo:
Allevamento:
Gestione:
Ubicazione:
Dieta:
Razione:
Marzo 2007
Frisone (300 capi in lattazione, media 25 l)
Intensivo – management medio
Piemonte
Unifeed - livello nutritivo alto
Silomais, fasciato, fieno loietto e medica, mais, soia, Ca-grasso
Nitrati
Silomais
ppm
1089
Fasciato
ppm
4100
Fieno loietto
ppm
1641
Fieno medica
ppm
1895
Unifeed
ppm
2160
Sintomi riscontrati:
• Problemi podali
• Infertilità
• Riduzione dell’assunzione
• Calo latte
Nitrati: Bovini da latte - caso 2
(Arioli K. e Vaiani B., 2007 dati personali)
Periodo:
Aprile 2007
Allevamento: Frisone (140 capi in lattazione, media 31 l)
Gestione:
Intensivo – management buono
Ubicazione: Lombardia
Dieta:
Unifeed - livello nutritivo alto
Razione:
Silomais, Siloloietto, Fieno prato, mais, orzo, nucleo 35 PG
Nitrati
Siloloietto
ppm
1500
Fieno prato 2° taglio
ppm
7000
Fieno prato 3° e 4° taglio
ppm
2500
Sintomi riscontrati: (solo alcuni soggetti)
• Inappetenza
• Stasi ruminale
• Mucose del cavo orale arrossate
• Calo latte violento
• 1 soggetto con sintomi clinici
PREVENZIONE RAGIONATA E MIRATA NEI CONFRONTI DEI
FATTORI DI INTERFERENZA DELLE FERMENTAZIONI RUMINALI
QUALITA’ degli ALIMENTI
ACCURATEZZA nella GESTIONE
Limitare i fattori di rischio che
conducono a squilibri ruminali, intestinali e
dell’omeostasi nutrizionale e immunitaria
PROFILASSI NUTRIZIONALE
Profilassi nutrizionale costante
e profilassi nutrizionale mirata dei
momenti critici
“Strumenti”, tempismo, accuratezza e precisione
[email protected]
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