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slides sulla valutazione - Università degli Studi Roma Tre

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slides sulla valutazione - Università degli Studi Roma Tre
Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria
Università degli Studi Roma Tre
III Anno - 2° Semestre
a. a. 2010-2011
TIROCINIO INDIRETTO
(slides sulla valutazione)
Attività incontri di tirocinio indiretto 2° semestre
Esame delle ipotesi progettuali; indicazione della disciplina, del contenuto e
definizione degli obiettivi specifici dell’unità didattica
Si affrontano i contenuti, la metodologia e gli strumenti tenendo conto che: ogni
studente curerà personalmente una parte – le lezioni saranno tre in tutto
La valutazione: introduzione teorica
Costruzione delle prove di verifica con le griglie e le modalità di lettura e analisi
dei dati
Indicazioni svolgimento tirocinio diretto di maggio con richiami alle modalità
relative al protocollo osservativo.
Valutazione: richiami normativi
D.P.R. 31/05/74
n°416 Art.4
L.517/77
Il collegio dei docenti……valuta periodicamente
l’andamento complessivo dell’azione didattica
per verificare l’efficacia in rapporto agli
orientamenti e agli obiettivi programmati,
proponendo, ove necessario, opportune misure
per il miglioramento dell’attività
scolastica………
Valutazione collegiale intesa come strumento
per regolare l’azione educativa.
Abolisce la pagella e la relativa valutazione
numerica;
Introduce la scheda di valutazione;
Afferma che la valutazione deve avere carattere
diagnostico-formativo;
Pone in rilievo l’esigenza di avvalersi di
osservazioni sistematiche.
Si inserisce sulla linea tracciata dalla L.517/77.
D.P.R. 104
12/02/85
L.148/90
La valutazione svolge una funzione di
autoregolazione della programmazione,
assumendo una connotazione funzionale alla
situazione educativa alla quale si riferisce.
La valutazione è un atto collegiale degli
insegnanti del modulo.
Collegialità e valutazione.
Principi per
la valutazione
-condivisione progetto
-articolazione proposta
-griglie valutative
La valutazione dei livelli di
sviluppo prevede:
un momento iniziale volto a
delineare un quadro delle capacità
di ingresso;
D.M. 3/6/91
Orientamenti per la
Scuola dell’Infanzia
( Premessa )
dei momenti interni alle varie
sequenze didattiche che
consentono di aggiustare e
individualizzare le proposte
educative e i percorsi di
apprendimento;
dei bilanci per la verifica degli esiti
formativi, della qualità dell’attività
educativa e del significato globale
dell’esperienza scolastica.
Direttiva 307 del
21/5/97
Il Ministero P.I. istituisce Il Servizio
Nazionale per la Qualità
dell’Istruzione S.N.Q.I
D.P.R. 275/99
REGOLAMENTO DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA
ART. 4 (autonomia didattica)
c.4
– valutazione degli alunni
– individuazione modalità e criteri
– rispetto della normativa nazionale
– valutazione risultati conseguiti
c.6
– riconoscimento crediti
ART. 6 (autonomia ricerca, sperimentazione e sviluppo)
c.1
– progettazione formativa e ricerca valutativa
ART. 10 (autonomia ricerca, sperimentazione e sviluppo)
– metodi e scadenze di rilevazione periodica fissata dal Ministero
– supporto alle scuole per l’efficacia raggiungimento degli obiettivi
– nuovi modelli per le certificazioni
CONOSCENZE
COMPETENZE
CAPACITA’
CREDITI FORMATIVI
D.L.vo n°258
del 20/7/99
Direttiva n°52
del 19/6/07
Viene istituito l’INValSI ( Istituto nazionale valutazione
sistema istruzione ), che nasce dalla trasformazione del
CEDE:
valuta l’efficienza e l’efficacia del S.I.;
studia le cause dell’insuccesso e della dispersione
scolastica;
conduce attività di valutazione sulla soddisfazione
dell’utenza;
fornisce supporto tecnico e amm.vo all’amministrazione e
alle singole istituzioni scolastiche;
valuta gli effetti delle iniziative legislative;
valuta gli esiti dei progetti e delle iniziative in campo
nazionale;
assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca
internazionale.
In linea con quanto realizzato negli anni precedenti,
prevede che venga effettuata la rilevazione degli
apprendimenti, riguardante gli insegnamenti di italiano,di
matematica, di scienze, su alunni delle classi II^ - V^ di un
campione di istituzioni scolastiche.
D.L. 1.09.08 n.137 art. 3
convertito dalla
L. 30.10.08 n. 169
- Schema di regolamento per il
coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli
alunni
- Decreto Gelmini
- La valutazione intermedia e finale
è effettuata collegialmente dai
docenti contitolari di classe e di
sostegno
- La valutazione del
comportamento è effettuata
collegialmente dai docenti
contitolari di classe e di sostegno
attraverso un giudizio (secondo le
modalità deliberate dal collegio dei
docenti)
Certificazione delle competenze
espressa in decimi e
accompagnata da un giudizio
globale - abrogazione di ogni
disposizione incompatibile con il
voto numerico espresso in decimi
C.M. n°10 del 23 gennaio 2009
Criteri
Fanno da riferimento per:
essenziali per una valutazione
di qualità:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
la finalità formativa
la validità, l’attendibilità,
l’accuratezza, la trasparenza e
l’equità
la coerenza con gli obiettivi di
apprendimento previsti dai
piani di studio
la considerazione dei processi
e degli esiti di apprendimento
il rigore metodologico nelle
procedure
la valenza informativa
1.
la valutazione in itinere,
periodica e finale
2.
l’esame di Stato conclusivo
del ciclo
3.
gli intervalli di rilevazione
esterna degli apprendimenti
da parte dell’Invalsi
Modalità di effettuazione della valutazione
•
in itinere in ragione dell’autonomia scolastica a scelta
delle scuole (compresa la predisposizione del
documento di valutazione);
•
intermedia e finale espressa in decimi con giudizio
del livello globale complessivo (a scelta delle scuole
l’accompagnamento dei voti sintetici con un giudizio)
•
del comportamento degli alunni tramite un giudizio
(sintetico o analitico a scelta delle scuole)
LE PRESTAZIONI SONO SOGGETTE A
VERIFICA
mediante
la misurazione, che è l’accertamento preciso
e valido della modificazione del
comportamento degli allievi in relazione agli
obiettivi prefissati.
VALUTAZIONE
accerta
 la qualità dell’istruzione
 le prestazioni finali dell’allievo
è l’interpretazione dei risultati conseguiti dal gruppo
classe sulla base di dati oggettivi (rilevati con la
verifica)
esprime
 un giudizio sull’efficacia (qualità) e sull’efficienza (quantità)
sia dell’apprendimento che dell’insegnamento
La valutazione
si fonda su criteri di
•
CORRESPONSABILITÀ (nel team docente)
•
COERENZA (con gli obiettivi e le attività programmate)
•
TRASPARENZA (chiarezza, semplicità,
esplicitazione dei percorsi)
ha carattere
•
PROMOZIONALE (pieno sviluppo della personalità
dell’alunno)
•
FORMATIVO (concorre a modificare e rendere
efficace il percorso didattico)
•
ORIENTATIVO (stimola la consapevolezza
degli stili di apprendimento di
ciascun alunno)
La valutazione
Strumento della programmazione
consente di
regolare
• i processi di apprendimento-insegnamento
SIGNIFICATO
FORMATIVO
rilevare
•la qualità del servizio scolastico DA VALUTAZIONE DEGLI ESITI
A
•il miglioramento dell’efficacia
VALUTAZIONE DEI PROCESSI
dell’azione didattica
QUALI ASPETTI INCLUDE LA
VALUTAZIONE?
• l’alunno
• i contenuti del curricolo
• i metodi e i mezzi
• i tempi e gli spazi
• tutte le risorse gestite dall’istituzione
scolastica autonoma
QUALI FUNZIONI ASSOLVE?
regolazione
comunicazione
certificazione
Valutazione triplice funzione
Valutazione delle
capacità abilità e
livelli di sviluppo
dei singoli alunni
e dei gruppiclasse
Valutazione
della qualità
del processo
educativo
progettato ed
effettivamente
attuato
Valutazione del
livello di
autoefficacia
relativo alle
competenze
dei docenti
Durante una giornata scolastica l’insegnante verifica in più modi
OSSERVANDO
l’attenzione
la partecipazione
la relazionalità
ASCOLTANDO
la lettura
gli interventi spontanei o su domanda
le esposizioni
PROPONENDO ESERCITAZIONI
esercizi applicativi
soluzione di problemi
PONENDO DOMANDE
controllo della comprensione
inferenze
INTERVENENDO DURANTE IL LAVORO DI GRUPPO
rilevando difficoltà
aiutando la risoluzione delle difficoltà
reperendo dati sull’interazione all’interno del gruppo
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
è legata all’osservazione, alla documentazione e alla verifica
NON DEVE
• assumere
rigidi criteri di tipo quantitativo
in termini di prestazioni verificabili
DEVE
• correlarsi
alle variabili di contesto, alle potenzialità, alle competenze
e ai traguardi di sviluppo
• salvaguardare l’interconnessione dei diversi campi di esperienza
VALUTARE
Perché?
- efficacia della programmazione
- eventuali modifiche percorso
- conoscenza dei bambini e percezione dei loro cambiamenti
Chi e Cosa?
- I bambini, il contesto educativo, l’attività degli insegnanti,
le scelte organizzative e la metodologia
Come?
APPROCCIO
QUANTITATIVO:
- test standardizzati
- prove oggettive,
- osservazione sistematica dei comportamenti
APPROCCIO
QUALITATIVO:
- osservazione ecologica
- analisi dei prodotti
OSSERVAZIONE ECOLOGICA
Narrazione, tramite protocollo osservativo, in cui si rilevano:
- organizzazione dell’ambiente
- frequenza e durata dell’attività
- grandezza del gruppo
- rapporto numerico adulti/bambini
- qualità e quantità materiali disponibili
ANALISI DEI PRODOTTI
Esame
dei materiali verbali, grafici, plastici realizzati dai bambini
per ricavarne informazioni sulle conoscenze possedute e
sulle capacità cognitive
SCHEMA DI BATTERIE DI PROVE DI VERIFICA
Cinque tipi di prove
•prova a scelta binaria
(14 -15)
si dà uno stimolo il bambino risponde vero o falso-sì o no
•prova a scelta multipla
scelta tra più possibilità
(7- 8)
•prova a corrispondenza
scelta di corrispondenza tra un dato e un altro
(3)
•prova a completamento
enunciato con termini assenti
(2)
•prova a saggio breve
istruzioni per inventare o comporre qualcosa
(1)
Esempi dei cinque tipi di batteria
1.Prova a scelta binaria
• L’eruzione di un vulcano è un fenomeno geologico?
vero falso
• Con il calore il corpo si restringe?
vero falso
• La scuola è vicina alla stazione?
vero falso
2. Prova a scelta multipla
• Nelle famiglie del quartiere prevalgono quelle con
2 3 4 o più figli?
3. Prova a corrispondenza
Metti in corrispondenza ambiente e abitatore
Cielo
Sole
Mare
Fedeli
Terra
Airone
Casa
Famiglia
Chiesa
Lucertola
Stagno
Rana
4. Prova a completamento
• Secondo i documenti del………… la costruzione più antica
del………………………………………..è…………………………
5. Prova a saggio breve
• Descrivi il ciclo biologico, con tutte le fasi, di una rana o di una gallina
(può essere anche un’esposizione orale)
tabella raccolta dati
Alunni
Obiettivi
Obiettivo
1
Obiettivo
2
Obiettivo
3
Obiettivo
4
Obiettivo
5
Obiettivo
6
totali
……...
……...
……...
……...
……...
totali in %
Osservazioni:………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………….
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