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Presentazione di PowerPoint - Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi

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Presentazione di PowerPoint - Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi
LEZIONE DI STORIA
Prof. Banfi Rita e Prof. Bonaventura Maria
Attività economiche presenti nella zona
dell’Alto Milanese tra Medio Evo e
Rinascimento
Intorno al 1000
 agricoltura
 Tessitura della
lana
(Convento
delle Umiliate)
1200
1400-1600
 Agricoltura
 Bachicoltura e
 Artigianato tessile
lavorazione della
(tessitura della
seta
lana, lavorazione
 Sviluppo
di fustagni)
dell’artigianato
 Lavorazione dei
tessile a Busto,
metalli
Legnano,
 Concerie
Gallarate
 Commercio con
Milano di fustagni
e bonbasine
Che cosa favorì lo sviluppo
dell’artigianato tessile?
“Il….terreno di sua natura…. è
sterilissimo et non produce se non con
grandissima fatica et spesa…. et gli
abitanti…. si acquistano il loro vivere,
alcuni in far ferro filato (ardia) et alcuni
in tessere bombasine et fustagno”
Dalla manifattura alla fabbrica
1800
1700



Sviluppo dall’industria
cotoniera
Potenziamento dei
commerci
Nascita di una classe
imprenditoriale


Nascita delle prime
manifatture autonome
in campo tessile:
Processi lavorativi
isolati
Presenza di una folta
schiera di lavoratori a
domicilio
Il contadino operaio
Le famiglie contadine erano costrette ad
integrare il reddito con un lavoro extraagricolo perché i proventi delle attività
nei campi non erano sufficienti per
mantenere la famiglia. Il salario offerto
dall’industria era estremamente basso.
Il basso costo della manodopera
“….il guadagno giornaliero di un tessitore
era di soldi venti, a Monza era di trenta
soldi, a Pavia di venti, a Milano di
settanta”
Il basso costo della manodopera
favoriva l’industria della zona rispetto
all’industria straniera.
L’industria della zona nel xx secolo
Sviluppo tecnologico e organizzativo
delle aziende del Ticino Olona:
 Concentrazioni delle diverse fasi del
sistema produttivo
 Introduzione delle fibre artificiali
 Ampliamento degli edifici
 Rincorso a capitali esteri
 Cambiamento della ragione sociale
Arretratezza tecnica delle imprese
Nel 1908 a Busto nei 36 stabilimenti
tessili
 2903 telai meccanici

458 telai manuali
Diversificazione delle attività
industriali
industrie
unità locali
alimentari
62
tessili
183
abbigliamento
132
calzature
7
legno
63
metallurgiche
20
meccanice
111
chimiche
7
altre
48
addetti
286
8932
1671
15
231
843
1196
73
331
La crisi del tessile





1930: crisi economica mondiale
L’industria del Ticino Olona entra in una
fase di stallo
La grande industria viene salvata
dall’intervento dello Stato
Alcune piccole industrie falliscono
Altre danno origine ad un tessuto di piccole
imprese (Alto Milanese, Brianza, Comasco
nel secondo dopoguerra)
Anni ‘60
Crisi del tessile:





Espansione di
Sviluppo
Mancato
nuovi settori
del
ammodernamento
industriali:
terziario
degli impianti
Concorrenza estera  Nuova ondata
migratoria
Perdita di
importanza del
cotone
Calo
dell’occupazione
Diffusione del
lavoro nero
Totale delle assunzioni nella
provincia di Varese tra 1984 e il
1995
40000
35000
30000
25000
TOTALE
20000
ASSUNZIONI
15000
10000
5000
0
Occupati negli anni 1985, 1991,
1992 per settori



1985: ramo con più dipendenti industria
manifatturiera (alimentare e tessile) seguono
l’industria per la lavorazione e la trasformazione dei
metalli poi commercio e servizi pubblici
1991: nei rami delle industrie manifatturiere le
variazioni in percentuale si aggirano intorno al +
1,5% invece nel ramo del commercio e pubblici
servizi è + 35%
1992: variazione percentuale negativa in quasi tutti i
settori (intorno al – 7% per le ind. Manifatturiere e al
– 2,5% per il commercio
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