GSA: la cartella informatizzata dei servizi sociali - siss
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GSA: la cartella informatizzata dei servizi sociali - siss
CITTA’ DI TORINO L’ARCHITETTURA DEL SISTEMA INFORMATIVO/INFORMATICO DEI SERVIZI SOCIALI Percorso formativo “Il Sistema Informativo dei Servizi Sociali – S.I.S.S. - Modalità ed integrazione” organizzato dalla Provincia di Torino 2 Ottobre 2013 Il modello di Sistema Informativo cui afferisce la cartella informatizzata dei Servizi Sociali Alcuni presupposti: La connessione con il sistema organizzativo: l’informazione viene registrata per aree territoriali La famiglia come unità di analisi e di rilevazione: ogni nucleo ha una sua cartella all’interno della quale sono registrate tutte le informazioni relative ai vari componenti. E’ possibile ricostruire la storia assistenziale di ogni soggetto. Il modello di Sistema Informativo cui afferisce la cartella informatizzata dei Servizi Sociali Alcuni presupposti: La rete informativa: è stata realizzata una rete telematica che garantisce la connessione tra le varie unità organizzative Il collegamento con l’anagrafe cittadina L’organizzazione dei dati in sistema: l’articolazione in sottosistemi (utenti, interventi, risorse, informazioni) Connessioni della cartella sociale con base dati interne/esterne all’Ente Anagrafe: informazioni anagrafiche puntuali Toponomastica: competenza territoriale Commercio: titolari di licenze commerciali Bilancio: creditori e dati di spesa Personale: personale dipendente Edilizia abitativa: contributi per affitto Applicativo “Lex Turco”: contributi per nuovi nati e famiglie numerose Connessioni della cartella sociale con base dati interne/esterne all’Ente Gli archivi “locali”: archivi gestiti presso gli uffici centrali di coordinamento. Costruiti con l’intento di ricondurre nella stessa cartella tutti i dati e le info relative a più componenti dello stesso nucleo familiare. Le informazioni sono organizzate per beneficiari di interventi e non per singolo intervento. Hanno una struttura compatibile con quella del sistema cartella. ASL Scelta e revoca del medico Strumenti di interoperabilità Le connessioni sono garantite da apposite interfacce che generano anche flussi automatici ad es. verso la Tesoreria per il pagamento dei contributi di assistenza economica. INTERAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO DEI SERVIZI SOCIALI CON ALTRE BANCHE DATI INPS AGENZIA DELLE ENTRATE CATASTO E CONSERVATORIA PRA ATC LA CARTELLA SOCIALE: COSA GESTISCE La descrizione della situazione del nucleo: composizione e problemi Le richieste degli utenti Le risposte del servizio in termini di intervento Le motivazioni della mancata realizzazione dell’intervento La struttura della cartella. Caratteristiche Flussi informativi bidirezionali (gli uffici centrali ricevono e scambiano informazioni con i servizi decentrati) Dati sintetici utili ai vari livelli Flussi informativi con enti esterni (Regione - ASL) IL RAPPORTO/IDENTIFICAZIONE TRA CARTELLA SOCIALE E NUCLEO ANAGRAFICO La creazione della cartella coincide con l’importazione dei dati del nucleo anagrafico che viene arricchito con informazioni sulla reale situazione dei componenti accertata dai servizi sociali. Ogni componente del nucleo viene qualificato in relazione al ruolo che assume verso i servizi: richiedente, beneficiario, componente, tutore, risorsa, persona di riferimento ecc. Le variazioni del nucleo sono storicizzate. VINCOLI PREVISTI PER LA CREAZIONE DI UNA CARTELLA L’apertura della cartella è subordinata: all’identificazione della persona mediante una funzionalità di ricerca nominativo alla verifica della residenza della persona nell’ambito territoriale di competenza del servizio sociale REGOLE PER L’APERTURA DELLA CARTELLA Ogni cartella deve essere intestata all’intestatario di scheda anagrafica. Per i minori allontanati la cartella deve essere intestata all’intestatario anagrafico della famiglia di origine La cartella deve essere aperta dal servizio sociale ove l’utente è anagraficamente residente. La competenza di tale servizio permane anche dopo l’eventuale inserimento dell’utente in una struttura residenziale. LA GESTIONE DEI PERIODI DI PRESA IN CARICO E’ prevista la storicizzazione dei periodi di presa in carico, l’archiviazione di tutte le variazioni intervenute a livello di intestatario della cartella e dei singoli componenti del nucleo. E’ possibile individuare i tempi di attesa che intercorrono tra il primo contatto e il successivo incontro o tra il primo contatto e la successiva presa in carico; tra la data di richiesta e la data di attivazione dell’intervento ecc. GLI INTERVENTI: RACCORDI CON LE DEFINIZIONI REGIONE PIEMONTE/ISTAT I codici che identificano le varie tipologie di intervento sono stati creati per rispondere anche alle esigenze informative della Regione e dell’ISTAT. Le regole per la gestione delle prestazioni sono coerenti con le definizioni del nomenclatore nazionale/regionale I MODULI INFORMATIVI PREVISTI Riguardano 2 macro livelli: IL NUCLEO FAMILIARE ASSISTENZIALE: Unità di rilevazione costituita dal nucleo anagrafico e dal nucleo di fatto LA PERSONA La gestione delle informazioni relative al nucleo La rete relazionale: parenti e persone di riferimento I problemi del nucleo La spesa La situazione abitativa Altri enti e servizi Altri operatori Cartelle collegate: legami con altri nuclei assistenziali Erogazioni contributi economici Contributi per affitto (lex 431) Assegni alle famiglie (lex turco) La gestione delle informazioni relative alla persona 14 MODULI INFORMATIVI Dati anagrafici della persona Problemi individuali (economici – relazionalidi salute) Dati sanitari (collegamento con ASL) Redditi/beni Provvedimenti AGG Curriculum scolastico e lavorativo La gestione delle domande espresse Per documentare i contenuti dell’accoglienza sono previsti due moduli: incontri e domande espresse La gestione consente di rilevare i bisogni del cittadino, di documentare l’analisi del problema, le domande inevase per carenza di risorse e quelle non pertinenti per il servizio sociale, di individuare chi ha promosso l’azione del servizio sociale (utente o altri soggetti). E’ prevista la stampa di un modulo/ricevuta da consegnare all’utente per formalizzare i contenuti dell’incontro La gestione delle domande espresse E’ possibile realizzare un collegamento tra domande e risorse. Il sistema è predisposto per evidenziare quali e quante domande trovano risposte nelle risorse istituzionali disponibili e quali non vengono soddisfatte per mancanza di risorse. La gestione delle informazioni relative alle risorse Presidi Censimento Attività di vigilanza Famiglie affidatarie Iter selezione Gestione corsi Gli strumenti professionali informatizzati Il diario: anamnesi, progetti, gli incontri Le relazioni I progetti Le funzioni del cassiere La gestione delle ratifiche fondi proposte La gestione dei debiti I prodotti informativi possibili on line Elenchi/riepiloghi/scadenziari Stampe/statistiche Liste per l’approvazione delle proposte/ interventi Per output più complessi è previsto un DWH Autorizzazioni, Sicurezza e Riservatezza La cartella informatizzata garantisce la riservatezza delle informazioni: sono previste login e password di accesso al sistema Diversi livelli di protezione: Accesso al sistema solo per operatori espressamente autorizzati Abilitazioni e profili autorizzativi solo per determinati moduli informativi Autorizzazioni, Sicurezza e Riservatezza Due diverse modalità di gestione: Autorizzazioni “operatori interni” gestite all’interno della cartella: ogni operatore è identificato da un codice e abbinato alle unità organizzative su cui è abilitato ad operare mediante l’attribuzione di appositi profili Autorizzazioni “operatori esterni” gestite attraverso la Rupar Piemonte che offre maggiori garanzie di riservatezza Misure di protezione potenziate sono state attivate per garantire la riservatezza di dati relativi agli adottati e ai protocolli riservati. Le caratteristiche tecnologiche del sistema Client server: utilizza un server, ossia un personal computer sul quale risiede il database, che offre servizi a più client (operatori/postazioni su cui è installato l’applicativo) tramite la rete telematica. Linguaggio di programmazione: JAVA su piattaforma UNIX Data base “ORACLE”, in cui vengono archiviate le informazioni, è di tipo relazionale Il Sistema Informativo: una metodologia per decidere ed agire La condivisione di regole per la gestione della cartella sociale e dei significati informativi per riaffermare l’importanza di un sistema informativo strategico capace di orientare l’azione degli operatori sociali e di “guidare” le scelte in materia di politica sociale. Modello che evidenzia tipologie di dati, informazioni e “saperi” più rilevanti per orientarsi nella complessità e agire in modo appropriato. Il Sistema Informativo: una metodologia per decidere ed agire Esiste un S.I. se i dati raccolti sono finalizzati a produrre informazioni utili per assumere decisioni e non solo perché sono state realizzate procedure informatiche e si producono dati. Ciò implica un utilizzo del S.I non solo in funzione della razionalizzazione e del controllo delle risorse e dei processi, ma orientato alla verifica dei risultati. La valorizzazione del sapere professionale Valorizzare e incentivare la dimensione informativa che riguarda le decisioni professionali e il rapporto tra operatore e utente. Valorizzare la valutazione/riflessione sui risultati delle decisioni assunte nel lavoro quotidiano accresce la competenza professionale La valorizzazione del sapere professionale Un uso corretto delle informazioni può favorire lo sviluppo di capacità di auto osservazione e auto valutazione con ricadute positive sul riorientamento dell’azione professionale Ricadute positive, mediante il recupero di questa dimensione, si avrebbero anche per quanto riguarda la qualità e l’attendibilità dei dati e più in generale sull’adeguatezza dei sistemi informativi.