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Presentazione di PowerPoint
Alberto Mirandola
I PROBLEMI ENERGETICI ED
AMBIENTALI
I PROBLEMI ENERGETICI
- in passato:
- in futuro:
energia abbondante: sviluppo e benessere;
• energia carente,

• popolazione crescente

vincoli
• problemi ambientali

costringeranno a cambiamenti radicali;
se troppo rapidi  conseguenze drammatiche, violenze .
Quindi è importante gestire bene la transizione, mediante:
- programmi a breve termine: razionalizzare i sistemi attuali;
- programmi a lungo termine: pianificare il futuro (nuove tecnologie),
tenendo conto degli effetti energetici sugli equilibri planetari.
Informare dicendo la verità; le bugie nascondono:
- interesse
- preconcetti ideologici
-ignoranza
EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE
E DEI CONSUMI ENERGETICI
Mtep/anno
Consumi di energia (Mtep/anno)
Popolazione mondiale
10000
6 miliardi
1800: carbone
1850: petrolio
1900: gas naturale
1950: en. nucleare
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
1 miliardo
200 milioni
0
1000
1200
1400
1600
anni
1800
2000
PAESI G8
POPOLAZIONE
CONSUMO
ENERGETICO
Mtep %
CONSUMO
PRO-CAPITE
tep/ab
106 ab.
%
288.0
145.0
127.0
82.3
31.9
60.0
60.0
58.0
--------
4.6
2.3
2.0
1.3
0.5
1.0
1.0
0.9
-------
2297.8 23.6
670.8 6.9
504.8 5.2
332.2 3.4
291.4 3.0
260.6 2.7
223.2 2.3
181.9 1.9
--------- -------
8.0
4.6
4.0
4.0
9.1
4.3
3.7
3.1
------
852.2
13.7
4762.7 48.9
5.6
Resto del mondo
5377.8 86.3
--------- -------
4978.4 51.1
-------- ------
0.93
------
Totali mondo
6230.0 100.0
9741.1 100.0
1.56
1
2
3
4
5
6
7
8
USA
Russia
Giappone
Germania
Canada
Francia
Gr. Bretagna
Italia
Totali parziali
CONSUMO
PRO-CAPITE
tep/ab
USA
Canada
Giappone
Francia
Germania
U.K.
Italia
Russia
8.0
PIL
PRO-CAPITE
$/ab
35048
9.1
4.0
4.3
4.0
3.7
3.1
4.6
INTENSITA’
ENERGETICA
$/tep
4386
27389
24835
22897
23742
22093
22172
7473
3012
6211
5319
5952
5988
7143
1623
(dati di circa tre anni or sono)
Commento:
l’Italia ha il più basso consumo pro-capite e il più favorevole indice di
intensità energetica di tutti i Paesi industrializzati.
ITALIA
Paese povero di risorse, ricco di tecnologia
Energia importata
(%)
- petrolio
46.2
- gas naturale
26.0
- carbone
7.0
- en. elettr. (nucleare) 5.9
-------
85.1
Produzione nazionale (%)
- petrolio/carbone
- gas naturale
- en. idroelettrica
- geotermia
- solare/eolica
1.6
6.4
6.1
0.6
0.2
-------
14.9
totale non rinnovabile 93 %
totale rinnovabile
7 % prevalentemente idroelettrico
(escluso l’uso “naturale” dell’energia solare)
STATISTICHE ENERGETICHE 2006 (BP)
PAESE
POPOLAZIONE[1]
milioni
di ab.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
USA
Cina
Russia
Giappone
India
Germania
Canada
Francia
Gr. Bretagna
Corea d. Sud
Brasile
12
Italia
13
14
15
16
17
18
19
Iran
Arabia Saudita
Messico
Spagna
Ucraina
Australia
Indonesia
%
CONSUMO
ENERGETICO
Mtep
%
CONSUMO
PRO-CAPITE
tep/ab
ENERGIA ELETTRICA
TWh
kWh/ab
%
288.0
1309.4
145.0
127.0
1034.2
82.3
31.9
60.0
60.0
48.0
180.0
4.6
21.0
2.3
2.0
16.6
1.3
0.5
1.0
1.0
0.8
2.9
2326.4
1697.8
704.9
520.3
423.2
328.5
322.3
262.6
226.6
225.8
206.5
21.4
15.6
6.5
4.8
3.9
3.0
3.0
2.4
2.1
2.1
1.9
8.0
1.3
4.9
4.1
0.4
4.0
10.1
4.4
3.8
4.7
1.1
4254
2834
992
1150
727
636
584
571
399
416
419
14771
2164
6841
9055
703
7728
18307
9517
6650
8667
2328
22.4
14.9
5.2
6.0
3.8
3.3
3.1
3.0
2.1
2.2
2.2
58.0
0.9
182.2
1.7
3.1
315
5431
1.7
67.5
23.5
103.4
40.2
48.4
19.5
231.3
--------
1.1
0.4
1.7
0.6
0.8
0.3
3.7
-----
178.8
158.9
154.2
145.8
137.8
120.8
114.3
---------
1.6
1.5
1.4
1.3
1.3
1.1
1.1
------
2.6
6.8
1.5
3.6
2.8
6.2
0.5
-------
198
190
240
303
192
258
126
--------
2933
8085
2321
7537
3967
13231
545
--------
1.0
1.0
1.3
1.6
1.0
1.4
0.7
-----
Totali parziali
3957.6
63.5
8437.7
77.6
2.1
14804
3741
77.9
Resto del mondo
2272.4
---------
36.5
-------
2440.8 22.4
-------- ------
1.07
------
4224
---------
1859
-------
22.1
------
Totali mondo
6230.0
100.0
10878.5 100.0
1.75
19028
3054
100.0
[1] I dati relativi alla popolazione si riferiscono al 2002; la popolazione totale alla fine del 2006 è di 6500 milioni circa.
CINA E INDIA
Cina: 2° consumatore di energia
PAESE
India: 5° consumatore di energia
POPOLAZIONE
CONSUMO
106 ab.
%
Mtep
Cina
1310
21.0
India
1035
16.6
USA
288
Italia
58
%
1178 12.1
1698 15.6
345
423
CONSUMO
PRO-CAPITE
tep/ab
0.9 (anno 2003)
1.3 (anno 2006)
3.5
3.9
0.3
0.4
4.6
2298 23.6
2326 21.4
8.0
8.0
0.9
182
182
3.1
3.1
1.9
1.7
L’ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA
Con quali impianti si produce l’energia elettrica ?
centrali termoelettriche1
centrali idroelettriche
centrali geotermoelettriche
centrali solari/eoliche
importazione
assorbimento pompaggi
70.3 %
15.0
1.4
0.4
16.3
-3.4
---------100.0 %
L’energia nucleare è assente (apparentemente)
1
Alimentate da combustibili fossili: petrolio, gas naturale, carbone
LA SITUAZIONE ILLUSTRATA E’ ANOMALA
- troppa dipendenza dal petrolio
- massiccio uso del gas naturale, anche per centrali a vapore
- scarso impiego del carbone (N.B.: la Cina sta installando [2006]
ogni settimana un nuovo impianto a carbone da 1000 MW)
- assenza di nucleare interno, ma presenza di quello importato
(abbiamo i rischi senza avere i vantaggi)
- molte centrali vecchie, da rimpiazzare con altre ad alto rendimento
- potenza impianti e linee elettriche da incrementare,
perché sono al limite delle nostre esigenze
- troppa importazione di energia elettrica
- gestione fallimentare dei rifiuti (prevalenza delle discariche)
- poca attenzione per la razionalizzazione e il risparmio energetico
- tendenza ai provvedimenti di emergenza, anziché strutturali
- scarso uso delle fonti rinnovabili (esclusa l’idroelettrica)
Quindi c’è molto lavoro da fare: siamo meno “virtuosi” di quanto
sembri dalle cifre precedenti
OSSERVAZIONI SU ALCUNI LUOGHI COMUNI
Idrogeno: non è una fonte energetica:
idrogeno ed elettricità sono vettori energetici, non fonti.
L’idrogeno:
- potrà dare un contributo locale alla riduzione dell’impatto ambientale; ma non
un contributo come fonte;
- sarà un vettore molto importante, capace di condizionare i metodi di
trasporto e uso dell’energia, però a lungo termine (siamo ancora molto lontani).
Biomasse e biocombustibili (biodiesel e bioetanolo):
Contributo limitato: le colture energetiche in competizione con quelle
alimentari, densità energetica bassa, resa energetica molto bassa.
Rifiuti
Devono essere smaltiti. Politica giusta: combinazione di
- raccolta differenziata
- riciclo (non troppo spinto)
- produzione di energia.
Bloccare le iniziative  continuare con le discariche, più inquinanti.
QUALI STRATEGIE PER L’ITALIA?
- diversificare le fonti energetiche:
• più carbone (con le moderne tecnologie di abbattimento degli inquinanti)
• meno petrolio
• uso oculato del gas
• ripresa graduale del settore nucleare
• sviluppo delle fonti rinnovabili
• ricerca sull’uso di fonti oggi non competitive (scisti bituminosi, ecc.)
- risparmiare energia in molti modi diversi:
• recuperare energie non utilizzate (cogenerazione, rifiuti, mini-idro)
• razionalizzare i consumi in tutti i settori
• sostituire gli impianti obsoleti con impianti ad alto rendimento
• razionalizzare l’organizzazione dei sistemi d’impiego
dell’energia; scaglionare i consumi (tariffe)
• gestire correttamente gli impianti di produzione ( medio)
- promuovere e diffondere la cultura energetica: solo la cultura può
indurre a cambiamenti graduali a medio termine
- tenere conto del contesto internazionale (non possiamo fare il contrario
degli altri se vogliamo incidere sulle normative internazionali)
QUALI STRATEGIE PER IL VENETO?
alcune cose che dovevano essere fatte molti anni or sono,
cioè prima di adottare divieti
- sviluppo di un sistema metropolitano regionale su rotaia
- realizzazione del passante di Mestre e dell’idrovia PD-VE
- parcheggi satellite intorno alle città
- navette da questi parcheggi verso la città, con biglietto compreso
in quello del parcheggio (rendere attraente il mezzo pubblico, senza
costrizioni)
- costruzione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti in posizioni
strategiche, combinati con la raccolta differenziata
- adeguamento dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento
(macchinari e sistemi di regolazione); e controlli sul loro uso
- utilizzo (moderato) di combustibili alternativi
- installazione (moderata e di taglia piccola) di sistemi solari
- diffusione di una vera cultura del risparmio energetico (senza
demagogia)
LE FONTI RINNOVABILI
- Risparmio energetico: la prima e la più importante
- Energia idroelettrica: molto conveniente, ma quasi saturata
- Energia solare diretta:
solare termico (maggiori rendimenti)
solare fotovoltaico (minori rendimenti); interessante quando
integrato nell’edificio
- Energia eolica: si, ma marginale in Italia
- Energia geotermica:
molto conveniente dove c’è, ma ce n’è poca;
interessanti gli usi innovativi su piccola scala
(abbinati a pompe di calore)
- Energia delle maree: solo in località con forti escursioni di livello
- Energia delle biomasse:
coltivazioni energetiche: si, ma quantità di energia limitate
materie legnose: si, se non si deforesta; attenzione alle emissioni
rifiuti: devono essere utilizzati
LA “CASCATA ENERGETICA”
Principio di funzionamento:
utilizzare i cascami energetici di un impianto (impianto topping) per
alimentarne un altro (impianto bottoming)
Vantaggio: si evita di bruciare nuovo combustibile per alimentare
l’impianto bottoming (risparmio energetico)
Modalità di realizzazione:
- impianto gas-vapore (ciclo combinato)
- impianto cogenerativo (eventualmente trigenerativo)
con turbina a vapore
con turbina a gas
con motore alternativo
USO DELLA CASCATA ENERGETICA
(impianti combinati e cogenerazione)
IMPIANTI A CICLO COMBINATO
Rendimento 60% contro il 40% di quelli tradizionali
Indagine sperimentale del
Politecnico di Milano, 2004
Impianti esaminati:
- impianto a ciclo combinato di Sermide
(turbogas da 230 MW, potenza totale 380 MW);
- impianto a vapore da 240 MW di Turbigo,
con alimentazione mista: olio (25%) – gas (75%)
Misurate le emissioni al camino (NOX, CO, polveri).
Per le polveri, confrontate le concentrazioni al camino con quelle
dell’aria circostante.
Emissioni: normativa e dati misurati (mg/Nm3)
Normativa
Dati Poli MI
(Sermide e
Porto Corsini)
NOx
52
20
CO
19
0.04
PM
5
0.0085
IMPIANTO
COMBINATO
IMPIANTO A
VAPORE
Normativa
(per
impianti
esistenti)
NOx
650
CO
250
SOx
1700
Dati PoliMI
(Turbigo)
Gas, Olio
180
0.04
370
Confronto emissioni
450
VAPORE
CICLO COMBINATO
400
350
317.3
300
3
Concentrazioni [ m g/m al 15%O2]
402.3
250
200
170.3
150
100
50
13.8
8.3
5.4
0
PM tot
PM10
PM2.5
Emissioni e concentrazioni
Macchi, 2004
Klippel, 2004
Wood, 2004
CHE COS’Ė L’INQUINAMENTO?
E’ l’accumulo di materiali e/o di energia nell’ambiente prodotto:
- artificialmente dalle attività umane: agricoltura, impianti industriali,
caldaie, motori, centrali elettriche, ecc.
- dai fenomeni naturali (eruzioni vulcaniche, inondazioni, epidemie,
uragani, ecc.)
Non sempre un ambiente “poco inquinato artificialmente” è favorevole
alla vita dell’uomo
Prodotti inquinanti artificiali più comuni:
CO2 anidride carbonica (inquinante indiretto)
CO
ossido di carbonio
NOx ossidi di azoto
SOx ossidi di zolfo
PM
polveri (PTS, PM 10, PM 2.5).
LA TECNOLOGIA E’ SPESSO DEMONIZZATA:
E’ DANNOSA O BENEFICA?
Benefici:
- sollievo alle fatiche dell’uomo
- aumento della produzione di alimenti e altri prodotti
- sviluppo della medicina e igiene  durata della vita
- aumento dei rendimenti
- controllo dell’inquinamento
Inconvenienti:
- facilita lo sviluppo, quindi l’inquinamento sotto l’aspetto quantitativo
Senza tecnologia non potrebbero vivere 6.5 miliardi di
persone, che diventeranno presto 10 miliardi
L’ideale sarebbe una società:
- a bassa densità energetica  Paesi del terzo mondo 
- ma con tecnologia evoluta  Paesi industrializzati 
UTOPIA ?
MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA
Limiti da rispettare secondo le Norme europee
per veicoli passeggeri diesel (g/km)
ANNO
CO
NOx HC+NOx
PM
EURO 1
1993
2,72
-
0,97
0,140
EURO 2
1997
1,00
0,70
-
0,080
EURO 3
2000
0,64
0,50
0,56
0,050
EURO 4
2005
0,50
0,25
0,30
0,025
CENTRALI TERMOELETTRICHE ITALIANE
Dati generali (media di tutte le centrali):
SOx (ossidi di zolfo): diminuiti del 75% tra il 1980 e il 2000
NOx (ossidi di azoto): diminuiti del 50% tra il 1980 e il 2000
PM (particolato): diminuito del 60% negli ultimi 10 anni
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
- prevale uso discariche (emissioni di metano, ammoniaca, CO2)
- opposizione agli inceneritori, che inquinano molto meno:
Emissioni di un moderno termovalorizzatore (mg/Nm3)
Polveri
NOx
SOx
SOV (sostanze volatili)
Media giornaliera
prescritta
5
150
25
10
Valore
rilevato
2,79
37,05
3,79
2,20
Emissioni di Diossine + furani (ng/Nm3)
valore garantito
valore rilevato
0,1000
0,0005
Un fiore all’occhiello della nostra tecnologia:
TERMOVALORIZZATORE della ASM di BRESCIA
“2006 Industry Award”
come migliore impianto di termovalorizzazione del mondo
premio erogato dall’Earth Center
della Columbia University di New York
“Distribuzione dell’inquinamento atmosferico da NOx ”
(Corriere della Sera, ottobre 2004)
Basso livello
d’inquinamento
Alto livello
d’inquinamento
Pianura padana - Visione da satellite
Fonte: TEMIS
CONDIZIONI DELL’ATMOSFERA
NELLA PIANURA PADANA
Un’area “sfortunata” sotto il profilo ambientale:
- elevata densità di popolazione e di attività economiche
- chiusa tra le Alpi e gli Appennini
- scarsa ventilazione
- sede di fenomeni di inversione termica
Perciò le sostanze inquinanti nell’aria fanno fatica a disperdersi;
però si sono registrati notevoli miglioramenti (dovuti alla
tecnologia): cioè non siamo in grave e crescente emergenza,
come ci viene fatto credere dalla stampa
Esempio - il particolato a Padova: gli attuali limiti imposti dalla UE
sono irraggiungibili; ciò che conta non è il numero di sforamenti,
ma l’andamento progressivo nel tempo.
IL PARTICOLATO A PADOVA (medie annuali)
Zona Ospedale, mg/m3, dati ARPAV
ANNO
1984-85
1985-86
1986-87
1987-88
1988-89
1989-90
1990-91
1991-92
1992-93
1993-94
1994-95
1995-96
1996-97
1997-98
VALORE MEDIO
142
101
102
87
101
90
75
72
78
117
99
45
54
38
Londra, inverno 1952: circa 4000 mg/m3 (SMOG=Smoke+Fog)
VALORI GIORNALIERI di PM10
(Padova - stazione Mandria)
FEBBRAIO 2006
mg/m3
12 (Domenica)
13 (Lunedì)
14 (Martedì)
15 (Mercoledì)
16 (Giovedì)
17 (Venerdì)
18 (Sabato)
19 (Domenica)
20 (Lunedì)
21 (Martedì)
22 (Mercoledì)
23 (Giovedì)
24 (Venerdì)
25 (Sabato)
26 (Domenica)
27 (Lunedì)
28 (Martedì)
68
75
104
115
102
109
76
58
38
43
35
32
17
16
41
30
40
tempo discreto
tempo discreto
bel tempo, alta pressione
bel tempo, alta pressione
targhe alterne, bel tempo
targhe alterne, bel tempo
tempo incerto
blocco del traffico, brutto tempo
pioggia
pioggia
pioggia
targhe alterne, variabile e ventilato
targhe alterne; brutto tempo
pioggia al mattino
variabile ventilato; pioggia serale
scuole chiuse;variabile ventilato
scuole chiuse; freddo, ventilato
continuazione
MARZO 2006
01 (Mercoledì)
02 (Giovedì)
03 (Venerdì)
04 (Sabato)
05 (Domenica)
06 (Lunedì)
07 (Martedì)
08 (Mercoledì)
09 (Giovedì)
10 (Venerdì)
11 (Sabato)
12 (Domenica)
13 (Lunedì)
14 (Martedì)
15 (Mercoledì)
16 Giovedì)
17 (Venerdì)
18 (Sabato)
19 (Domenica)
57
66
75
90
46
18
34
36
50
56
25
32
29
54
79
73
82
65
77
scuole chiuse;sfreddo, sereno
scuole chiuse ; targhe alterne ; freddo
scuole chiuse ; targhe alterne ; nuvoloso-variab.
scuole chiuse; nuvoloso, non freddo
pioggia e vento; verso sera sereno
sereno, ventilato e limpido
sereno, ventilato
sereno, freddo, ventilato
targhe alterne; variabile, secco
targhe alterne; pioggia
pioggia al mattino; poi soleggiato
neve al mattino, poi variabile-vento
sereno, secco e ventilato
sereno, secco e ventilato
sereno, secco e ventilato
targhe alterne; variabile
targhe alterne; sereno
sereno, secco, un po’ ventilato
blocco del traffico; sereno e calmo
UNO STUDIO CLINICO A LONDRA
(valori medi stagionali)
Stagione
Inverno
Primavera
Estate
Media
PM10/PM2,5
Giardino
PM2,5 PM10
13
25
12
19
11
22
12
22
1.8
Abitazione
PM2,5 PM10
29
54
24
54
19
42
23
50
2.2
Classe
PM2,5 PM10
30
80
28
78
19
78
27
79
2.9
La concentrazione di particolato all’interno dei locali è sempre
maggiore di quella esterna.
N.B. - I valori in una stanza crescono molto se si fuma.
COMMENTO SUI DATI PRECEDENTI
- La tecnologia ha consentito cospicui miglioramenti.
- Il contenuto di polveri dipende pochissimo dagli interventi sul traffico,
molto dalle condizioni climatiche. Perché?
Perché, come si è detto, la Pianura Padana è un’area “sfortunata”.
50 mg/m3 per 330 giorni all’anno? ILLUSIONE! (parlano di abbassarlo):
non ci riusciremo mai, nonostante i grandi passi avanti fatti dalla
tecnologia negli anni precedenti.
COMPITO DEI POLITICI E DEI TECNICI
continuare i miglioramenti tecnici senza creare allarme sociale.
Grande problema: incremento della popolazione mondiale,
soprattutto in certe aree (Asia)
COMPITO DI TUTTI NOI
imparare abitudini di corretto comportamento e praticarle.
ad esempio:
- non sprecare acqua;
- non illuminare o riscaldare locali vuoti;
- non scaldare ambienti oltre i 20°C (si risparmia il 7% per grado);
- non usare l’auto per poche centinaia di metri;
- non usare i cellulari in modo scriteriato (magari lamentandosi per la
presenza delle antenne);
- tenere con cura i beni pubblici;
- e molte altre cose.
Attenzione alla demagogia.
A PROPOSITO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il clima sulla terra è sempre stato in evoluzione. Ultimo millennio:
- periodo caldo medievale fino a metà del XIV secolo;
- piccola era glaciale dal XIV all’inizio del XIX secolo:
• in alcune zone i ghiacciai alpini inglobarono fattorie e villaggi;
• i fiumi del nord Europa gelavano spesso [pittori fiamminghi]);
• Groenlandia ed Islanda erano intrappolate dai ghiacci;
alcune possibili cause (ma vi sono molte incertezze):
• ridotta attività solare;
• eruzioni vulcaniche (le ceneri bloccano parte delle radiazioni
solari)
- da metà XIX secolo ad oggi: temperatura in aumento.
• L’attività solare non è mai stata così intensa come negli
ultimi 60 anni;
• il contributo dell’uomo è aumentato molto.
CAMBIAMENTI CLIMATICI (continua)
Citazione da una relazione della Royal Society all’Ammiragliato
britannico, 20 novembre 1817 :
“… Un considerevole cambiamento di clima, inspiegabile al presente,
deve essere avvenuto nella Regione Circumpolare, nella quale la
severità del freddo ha, per i secoli passati, chiuso i mari alle alte
latitudini in una impenetrabile barriera di ghiaccio. Questa è stata,
negli ultimi due anni, in gran parte abbattuta; duemila leghe
quadrate di ghiaccio sono interamente scomparse…”
Stava iniziando l’aumento delle temperature dopo la piccola era
glaciale
CAMBIAMENTI CLIMATICI (continua)
elaborazione da alcuni articoli di Richard S. Lindzen,
professore di Scienza dell’Atmosfera del MIT
La temperatura nell’ultimo secolo:
aumento di circa 0.6°C, con queste oscillazioni:
- in crescita dal 1919 al 1940 (nonostante le guerre e le crisi economiche);
- in diminuzione dal 1940 ai primi anni ’70 (nonostante il boom economico);
- in crescita dagli anni ’70 agli anni ’90;
- in moderata crescita dal 1988 ad oggi.
La concentrazione di CO2 è cresciuta da 280 ppmv nel XIX secolo a 387
ppmv oggi. Parte della crescita è dovuta all’uomo.
Vediamo alcuni quesiti.
CAMBIAMENTI CLIMATICI (continua)
1. La temperatura terrestre è definitivamente in aumento?
Dai dati storici: il fatto che la temperatura sia in crescita
può essere una tendenza di lungo periodo o un fatto temporaneo
2. Quale influenza ha la concentrazione di CO2 sulla temperatura?
L’influenza di CO2 non è chiara: i modelli di previsione applicati agli
ultimi 60-70 anni, darebbero un incremento di temperatura circa 4
volte quello reale. Perciò i modelli non sono affidabili.
3. Quanta parte è di origine antropica e quanta di origine naturale?
Le attività umane hanno certamente influenza; ma questa è
difficilmente distinguibile da quella delle cause naturali.
4. I fenomeni estremi (uragani, ecc.) sono imputabili all’aumento di
temperatura? Ciò non è scientificamente credibile, perché tale
aumento dovrebbe ridurre la differenza tra l’equatore e il polo, con
effetto contrario (diminuzione dei venti).
Perciò c’è molta incertezza; gli unici che sembrano incrollabilmente
certi sono i sostenitori dell’origine umana dei cambiamenti climatici
CAMBIAMENTI CLIMATICI (continua)
Gli allarmi, prima nel senso della “glaciazione”, poi nel senso
contrario, hanno preceduto l’elaborazione dei modelli;
punto di partenza non scientifico, motivazioni iniziali poco nobili.
Gli scienziati controcorrente sono dileggiati, ignorati e privati dei
finanziamenti per la ricerca.
Adeguarsi al Protocollo di Kyoto comporta sforzi e spese enormi;
sono veramente utili? Forse gli investimenti sarebbero più fruttuosi se
si fronteggiassero l’inquinamento atmosferico e la scarsità delle
risorse energetiche senza la fissazione del “global warming”,
Alcune “chicche” recenti attribuite ai cambiamenti climatici:
- l’aumento di temperatura in Italia: secondo il ministro Pecoraro
Scanio è il quadruplo di quello medio degli altri Paesi (!!!);
- il crollo di una cima delle Dolomiti;
- l’altezza del Monte Bianco aumentata di 2 metri (!).
L’INFORMAZIONE
In definitiva:
- l’informazione circolante su energia ed ambiente non è corretta;
- c’è sempre il desiderio di enfatizzare, estremizzare le notizie;
- “polemiche”: parola che piace molto ai giornalisti;
- si tende a cavalcare notizie negative o tragiche:
- lo spauracchio del PM10 (si punta sull’emotività)
- la mucca pazza (crollo delle vendite, danni economici)
- l’influenza aviaria (idem)
- si fa leva sulla morbosità della gente:
le interviste ai vicini di casa nei casi tragici
- si tende a dimostrare ciò che si vuole: 3-4 interviste per la strada
I valori della nostra civiltà sono stati sostituiti dalla tirannia
dell’opinione pubblica (pilotata dal catastrofismo)
EFFETTO DELL’ALLARMISMO E
DELL’INTEGRALISMO AMBIENTALE
Blocco delle iniziative innovative e migliorative
Risultati:
- si continua con lo status quo, cioè col solito vecchio petrolio;
- perciò si danneggia l’ambiente con l’intenzione di preservarlo;
- si rinviano le soluzioni, aggravando i problemi;
- si danneggia l’economia;
- si dissipa il proprio tempo in discussioni estenuanti e inutili:
tutti discutono, nessuno decide
Servono invece provvedimenti strutturali, che però hanno
effetti a lunga scadenza: ma ci si limita a tamponare l’emergenza
PERCHE’ ?
Certamente per incapacità o incompetenza
di chi dovrebbe decidere
ma forse anche
perché i risultati si vedrebbero
in legislature successive?
(a pensar male ….)
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