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Diapositiva 1 - Congresso Sip Campania

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Diapositiva 1 - Congresso Sip Campania
Dipartimento della Donna,del Bambino e di Chirurgia
Generale e Specialistica-SUN
Mail [email protected]
90%
Emivita 2-3
settimane
10%
L’epitelio polmonare
contiene alti livelli di 1αidrossilasi
che converte la 25(OH)D
in 1,25(OH)2D.Questa
sintesi di 1,25-(OH)2D
dipende dai livelli sierici
di 25(OH)D ,la forma
primaria circolante di
vitamina D
Holick MF NEJM 2007;357 :266–
281
Emivita 4-6 ore.
500-1000 volte più attivo
del precursore
2000 geni direttamente o
indirettmente sono regolati
dall’ 1,25(OH)2D
Solomon AJ et al Curr Neurol Neurosci Rep 2010 ;10:389–396
Una variante omozigote del gene per il CYP2R1 (codifica
l’enzima che catalizza la produzione di 25(OH)-vitamina D) si
associa con un aumentato rischio di asma mentre varianti del
gene che codifica il CYP24A1 (responsabile per la demolizione
dell’ 1,25(OH)2-vitamina D) si associa significativamente con i
livelli di vitamina D Pillai DK et al J Investig Med 2011; 59:938–946
I livelli di vitamin D–binding protein sono più bassi nei neri
probabilmente per l’alta prevalenza di comuni varianti
genetiche.Più bassi livelli di vitamin D–binding protein nei
neri comportano livelli biodisponibili di 25-OH vitamina D
Vitamin D response
equivalenti a quelli nei bianchi.Per
migliorare la
element (VDRE)
determinazione dello status di vitamin D nelle diverse
popolazioni sarebbe opportuno anche misurare la vitamina
D–binding protein Powe CE et al NEJM 2013; 369:1991-2000
GC=vitamin D binding
protein
Bossè Y et al Respir Res 2009;10:98
An overview of epigenetic regulation of gene expression
in asthmatic patients
Non solo Vitamina D!!!
Yang IV et al JACI 2012;130:1243–1255
Latitudine e sintesi cutanea di vitamina D
Arabi A et al Nature Reviews Endocrinology 2010;6: 550-561
Studio cross-sezionale su 1828 adulti di mezza età francesi selezionati per lo studio SU.VI.MAX
(SUpplementation en VItamines et Mineraux AntioXydants) .Le concentrazioni plasmatiche di 25-OH vitamina D
erano più basse nelle donne (P<0.0001), nei soggetti più anziani (P=0.04), negli obesi/sottopeso (P<0.0001), in
quelli che vivono in alte latitudini (P<0.0001), in quelli con la raccolta di sangue nella precoce primavera
(P<0.0001), meno fisicamente attivi (P<0.0001), con bassa esposizione solare (P<0.0001), e con nessun o bassa
assunzione di alcool (P=0.0001). Singoli polimorfismi mutanti GC rs4588 e rs7041 sono associati con livelli più
bassi o più alti di concentrazione di 25-OH-vit D rispettivamente (P<0.0001)
L’assunzione dietetica non è il maggior determinante di status della vitamina D (P=0.7). In questo studio sono
stati identificati i fattori modificabili quali una moderata esposizione giornaliera al sole, l’attività fisica ed il
mantenimento del normale peso corporeo che dovranno essere il bersaglio di politiche di salute pubblica per
migliorare lo status di vitamina D nella popolazione generale mentre va evitata una intensiva esposizione al
sole in linea con le raccomandazioni per la prevenzione del cancro cutaneo
JID 2014 in press
Perché ci sono convinzioni
opposte?
Lancet Agosto 2012
Vitamina D:responsabile epidemia allergica?

Livelli materni di 25(OH)D >30 ng/mL durante la gravidanza
sono stati associati ad un più alto rischio di eczema nei
bambini a 9 mesi e di asma a 9 anni vs bambini nati da donne
con livelli <10 ng/mL.(Gale CR et al al Eur J Clin Nutr. 2008;62:68–77)

Alte dosi giornaliere (2,000 UI/d) di vitamina D contenute
nell’olio di fegato di merluzzo durante l’infanzia sono legate
ad un incrementato rischio di sensibilizzazione ad inalanti ed
allergeni alimentari,rinite allergica e asma (. Hypponen E et al Ann
N Y Acad Sci. 2004;1037:84–95; de Montis G et al Arch Pediatr. 1995;2:25–28)

Nell’interpretare il risultato di questi studi è importante
ricordare che l’olio di fegato di merluzzo contiene anche
vitamina A e che il segnale normale della vitamina D si
verifica tramite eterodimerizzazione di entrambi i ligandi
legati ai recettori di vitamina A e D:la loro presenza nella
stessa preparazione può essere potenzialmente
mutualmente antagonista (Moro JR et al Nat Rev Immunol.
2008;8:685–698).
Vitamin D response
element (VDRE)
Vitamina D e Asma
Vitamina D, Asma e Allergia:meccanismi
Litonuja AA Curr Opin All Clin Immunol 2012;12:179-85
Vitamina D e ridotto rischio esacerbazioni asma
Litonjua A Curr Opin All Clin Immunol 2012;12:179-185
Epigenetic contributions of vitamin D deficiency in
severe asthma
 In termini di esacerbazione di asma uno studio di associazione genomewide ha identificato 3 comuni polimorfismi a singolo nucleotide (SNPs)
nel gene che codifica il complesso maggiore di istocompatibilità “
complex restricted T cell-associated molecule” (CRTAM) essi sono
associati con una maggiore frequenza di esacerbazione di asma in
presenza di bassi livelli circolanti di vitamina D (≤30 ng/ml)
 Dei 3 SNPs, l’ SNP rs2272094 risulta in una modifica nell’acido nucleico
della lisina in arginina
 I soggetti asmatici con genotipo arginina/arginina e bassi livelli di
vitamina D hanno una maggiore frequenza di esacerbazioni vs soggetti
con lo stesso genotipo ma alti livelli di vitamina D
Poon AH et al Pharmacology & Therapeutics 2013;140:148-155
Wheezing e vitamina D
 F Melissa 5 aa
 Orticaria-angioedema da APLV
 A 8 mesi IgEs vs latte 9,3 kUA/l, alfalattoalbumina
10 kUA/l,caseina 6,3 kUA/l,betalattoglobulina 0
 Tolleranza a 4 aa anche se a Melissa non piace il
latte che assume in piccole quantità,non assume
neanche pesce
 Dai 2 aa wheezing a fattori scatenanti multipli che
risponde bene a basse dosi di fluticasone(200/die)
 La piccola tende a cadere facilmente
 25-OH vitam D 8,99 ng/l
Subnormal levels of vitamin D are associated with acute
wheeze in young children
 Reclutati 130 bambini con wheez acuto,età 6 mesi-4 aa dai dipartimenti
di emergenza di Stoccolma e 101 bambini controllo di pari età senza
storia di wheeze o di sensibilizzazione a pneumoallergeni
 Ai genitori erano somministrati questionari standardizzati,eseguito
dosaggio ematico delle IgEs per inalanti ed alimenti nonché dosaggio
ematico di 25 idrossivitamina D (25(OH)D)
 Collezionati anche campioni di virus nasofaringei durante la vita in
emergenza nel gruppo di bambini con wheeze, una parte di essi è stata
testata anche per i batteri
Stenberg K et al Acta Ped 2014;103:856–861
L’insufficienza di vitamina D
(25(OH)D < 75 nmol/L (30
ng/mL)) si associa con una
odds ratio di 2.7 (95% intervallo
di confidenza 1.1–6.2) per il
wheeze acuto
Bambini di età tra i 24 ed i 48
mesi con wheeze sono
particolarmente a rischio di
insufficienza di vitamina D
Gli Autori non hanno trovato
una significativa correlazione
tra livelli subnormali di
vitamina D e atopia o con
infezioni con un particolare tipo
di virus o batterio
Livelli di 25(OH)D in bambini prescolari con e senza wheeze a differenti età
Stenberg K et al Acta Ped 2014;103:856–861
Serum 25-Hydroxyvitamin D Levels in Relation to Lung
Function and Exhaled Nitric Oxide in Children
Ya TC et al J Pediatrics 2014 in press
Serum 25-Hydroxyvitamin D Levels in Relation to Lung Function
and Exhaled Nitric Oxide in Children
Dimostrata una significativa correlazione tra livelli sierici di
vitamina D insufficienti e peggioramento delle funzioni polmonari
con un effetto dose-risposta.Lo status di vitamina D non è una
determinante significativa di FeNO in bambini in una popolazione
generale Ya TC et al J Pediatrics 2014 in press
Relationship Between Serum Vitamin D, Disease Severity
and Airway Remodeling in Children with Asthma
Median 25[OH]D3 levels nmol/L
60 ASM possess a functioning
p<0.001
50
–
Vitamin D receptorPiù bassi livelli di vit D nei bambini con STRA sono associati
86 bambini (età media 11.7aa)
56.5
con un incremento nella massa dell’ ASM e peggioramento
p=0.09
del controllo dell’asma e della funzione polmonare.Questo
40 – delle vie aeree e funzione di esse
legame tra vit D,struttura
suggerisce che la supplementazione
con vit D può essere
p<0.001
utile nello STRA in pediatria
42.5
36 con asma grave,resistente alla terapia
(STRA),
30 –
26 con asma moderato (MA)
20 –
24 controlli non asmatici
10 –
Misurati livelli di vitamina D (25[OH]D3)
Gupta A et al Am J Respir Crit Care Med. 2011;184:1342-9
28.0
22.6 ng/mL
17.0 ng/mL
11.2 ng/mL
0
Boner A mod
STRA
MA
CONTROLS
Corticosteroid use and bone mineral accretion in children
with asthma: Effect modification by vitamin D
Bambini di età 5-12 aa con asma lievemoderato che partecipaano allo
studio CAMP(Childhood Asthma
Management Program)erano seguiti
per una medai di 4.3 aa. BMA era
calcolato per 780 soggetti
La dose totale di di CSI e CS era
riportata,I livelli sierici di 25-OH
vitamina D erano riportati all’inizio
del trial,eseguite seriali DEXA ( dualenergy x-ray absorptiometry s) della
spina lombare
La stratificazione dei livelli di vitamina D mostrava una riduzione nel BMA
con l’incremento dell’uso dei CS solo nei maschi con insufficienza di
vitamina D (P <.001).Paragonati con I bambini con sufficiente vitamina D,i
bambini con insufficienza di vitamina D , esposti a più di 2 cicli di CS per
anno,avevano una riduzxione del BMS di due volte rispetto ai ragazzi non
esposti a CS
Tse SM et al JACI 2012;130:53-60
Majak, JACI 2011;127:1294
Studio in doppio cieco a gruppi paralleli di 6 mesi su
48 bambini (5-18 yrs)con asma di nuova diagnosi
sensibilizzati all’acaro della polvere
Essi erano randomizzati a ricevere:
BUD + vit D3 (500 U) vs
BUD + placebo
Le esacerbazioni di asma erano significativamente
più basse nel gruppo BUD+D3
Nei bambini con ↓ vit D3 i, dopo 6 mesi il rischio
di esacerbazioni di asma era 8 volte più alto che in
bambini con livelli stabili o aumentati di vitamina D
(OR 8.6)
The effects of vitamin D supplementation on airway functions in
mild to moderate persistent asthma
 Studio randomizzato su 130 soggetti età 10 - 50 aa abitanti in
Teheran per un periodo di 24 settimane
 Raccolti dati su età,sesso,indice di massa corporea,stadio
dell’asma,livelli sierici di IgE totali,storia di rinite
La supplementazione
con vitamina
D associata
con i
allergica,dermatite
atopica, allergia
alimentare
e orticaria
farmaci controllers per asma può migliorare
 Raccolti parametri
spirometrici(FEV1 e FEV1 /CVF) e valori ematici
significativamente il FEV1 nell’asma persistente lieve
di 25 OH Vitamina
D prima
e settimane
a 6 e 24 settimane dopo il
moderato
dopo
24
trattamento
 I pazienti erano divisi n 2 gruppi random:entrambi i gruppi
ricevevano farmaci controllers(budesonide o budesonide +
formoterolo) in base alla gravità dell’asma,ma il gruppo di
intervento riceveva supplementazione con vitamina D (100,000-U
bolo im + 50,000 U per os a settimana) in aggiunta ai farmaci
controllers
Arshi S et al Ann Allergy Asthma Immunol 113 (2014) 404e409
Effect of Vitamin D Supplementation on Moderate to Severe
Bronchial Asthma
Outcome primaria gravità dell’asma in
accordo alle linee guida GINA.
Outcome secondaria:numero delle
esacerbazioni nel periodo di
terapia,modifiche nel PEFR,modifiche nel
dosaggio degli steroidi,livelli di
controllo,visite di emergenza.Un gruppo
assumeva 60.000 UI al mese per 6 mesi di
vD3 (colecalciferolo) ed un altro gruppo
placebo in doppio cieco Yadav M et al Indian J
Pediatr 2014;81(7):650-4.
Yadav M et al Indian J Pediatr 2014;81(7):650-4
25 OH Vitamina D 11 ng/mL
ECP 49,0 ug/l
L’allergia all’uovo è peggiorata tra il 2012 e il 2013 (orticaria
immunologica da contatto importante),dopo importante
infezione virale,asma non controllato e ricomparsa della
DA,moderata-grave
Vitamin D, asthma prevalence and asthma exacerbations:
a large adult population-based study
Questa evidenza supporta lo screening per lo status di vitamina
D in un sottogruppo di asmatici con asma non controllato e che
accusano frequenti esacerbazioni
Studio di coorte su adulti Israeliani (età 22–50 aa) con status documentato di vitamina D .Inclusi circa 308 000 soggetti
con almeno una misurazione dei livelli di vitamina D.Di essi il 6.9% (21 237) avevano diagnosi di asma .I livelli di 25-OHD
in entrambi i gruppi erano similari, tuttavia tra i soggetti con deficit di vitamina D l’odds ratio di accusare una
esacerbazione era del 25% più alta vs i soggetti con range normale Confino-Cohen R et al Allergy 2014 in press
Should Vitamin D Supplementation Be a Regular
Part of Asthma Care?Key points
 Supplementazioni con VitD3 possono trattare l’asma
steroide resistente,ridurre la perdita di osso steroide
indotta,migliorare la risposta all’immunoterapia,ridurre
le infezioni ed inibire il rimodellamento
 Sfortunatamente esistono pochi studi di trattamento
adeguati in doppio cieco
 Il calcidiolo dovrebbe essere misurato in ogni paziente
allergico (insufficienza) e se la vitamina D è
supplementata va dosato durante il trattamento
Gordon BR et al Otolaryngol Clin N Am 2014;47(1):97-108
Should Vitamin D Supplementation Be a Regular
Part of Asthma Care?Key points
 Poiché ci vorranno anni per avere certezze circa i benefici
della vitD3 e per conoscere i livelli di trattamento
ottimale,la decisione di supplementare dipende dalla
gravità della malattia,dalla storia di infezioni , dall’uso di
steroidi,dallo status dell’immunoterapia e dal livello di
calcidiolo
Gordon BR et al Otolaryngol Clin N Am 2014;47(1):97-108
Vitamina D e Dermatite
atopica
A non-pigment-based mechanism that likely enhances vitamin D
bioavailability
 Nei paesi nordici mutazioni della filaggrina
possono spiegare una accentuata
produzione di VD3
 La demolizione della filaggrina in uno dei
suoi aminoacidi costituenti,l’istidina da
luogo alla formazione di acido carbossilico
transurocanico (t-UCA)
 Il t-UCA è un filtro solare endogeno chiave
per lo strato corneo con una azione nello
spettro UV-B
Elias PM,Williams ML J Hum Evolution 2013;64:687–692
L’acido Trans-urocanico (t-UCA) è il più
potente filtro endogeno per gli UV-B nella
cute leggermemnte pigmentata Elias, P.
Biochim. Biophys. Acta (2013) in press
Cord serum 25-hydroxyvitamin D and risk of early childhood
transient wheezing and atopic dermatitis
Se queste associazioni sono causali interventi per aumentare i livelli di
vitamina D in utero e nelle prime età della vita possono ridurre il rischio di
wheezing transitorio e dermatite atopica nella prima infanzia.Una
aumentata esposizione alla luce solare ed una aumentata assunzione di
alimenti ad alto contenuto in vitamina D (non necessariamente una
supplementazione) sia nelle donne gravide che nei lattanti possono essere
potenziali interventi di salute pubblica
Analizzati alla nascita sul sangue del cordone i livelli di 25(OH)D
in 239 neonati dello studio di coorte alla nascita Etude des
Determinants pre et post natals du developpement et de la sante
de l’Enfant (EDEN) I bambini sono stati seguiti fino all’età di 5 aa
usando il questionario dei sintomi dell’International Study of
Asthma and Allergies in Childhood
Baiz N et al JACI 2014 ;133(1):147-53.
Correlation between serum 25-hydroxyvitamin D levels and
severity of atopic dermatitis in children
37 bb
8m-12a
Peroni D et al. British J Dermatol 2011;164, pp1078–1082
Serum 25-hydroxyvitamin D concentration does not
correlate with atopic dermatitis severity
Studio cross-sectional in soggetti con DA
94 p (1-18 anni)
SCORAD e livelli di 25-OH-D
deficiency (<20 ng/mL)=39%
insufficiency (21-29 ng/mL)=35%
sufficiency (≥30 ng/mL)=26%
Conclusioni: i livelli di 25-OH-D non correlano con la
gravità della DA
YE Chiu et al. J Am Acad Dermatol 2013;69:40-6
The Link between Serum Vitamin D Level, Sensitization to Food
Allergens, and the Severity of Atopic Dermatitis in Infancy
 Studio cross-sezionale
 Valutati livelli sierici di 25OH Vit D ed IgEs per
comuni o sospetti allergeni
alimentari Il deficit di vitamina D aumenta il rischio di
 226 lattantisensibilizzazione
con DA o AA
ad allergeni alimentari inoltre la DA
essere
più grave nei lattanti con deficit di vitamina
 Gravità DA può
valutata
con
SCORAD D
 Valutata in un sottogruppo
l’ammontare della vit D
assunta
Baek JH et al J Pediatr 2014;165:849-54
Atopic dermatitis: A practice parameter update 2012
 I Pazienti con DA possono avere effetti benefici dalla supplementazione con
vitamina D specialmente se essi hanno documentati bassi livelli di vitamina D o
una bassa assunzione di vitamina D (B) –Statement 29 In uno studio di supplementazione in inverno con vitamina D si è verificato un
significativo miglioramento nell’80% dei trattati vs il 17% dei controlli ad 1 mese
(Sidbury R et al Br J Dermatol 2008;159:245-7, (Ib))
 Uno studio più recente ha trovato un significativo effetto con vitamina D
supplementata per os su 45 soggetti con DA vs placebo (Javanbakht MH et al J Dermatolog
Treat 2011;22:144-50, (Ib))
 A dispetto dei relativamente pochi studi,la robustezza degli effetti e le linee di
evidenza suggeriscono che la supplementazione con vitamina D può essere di
beneficio specie nei soggetti i cui sintomi compaiono o si aggravano in inverno
Le preparazioni topiche con vitamina D devono essere evitate perchè possono peggiorare le
dermatiti eczematose sia con meccanismi allergici (competizione per il recettore RXR,azione su
cellule Treg) che con meccanismi o irritativi Schneider L et al JACI 2013;131:295-9
Randomized trial of vitamin D supplementation for winterrelated atopic dermatitis in children
 RTC in doppio cieco vs placebo su bambini della Mongolia di età tra i
2 d 17 aa con DA correlata all’inverno
 EASI SCORE (Eczema Area and Severity Index ) tra 10 e 72 con storia
di peggioramento nel periodo di tranizione tra autunno ed inverno

 I soggetti erano arruolati in inverno ,ad essi,in modo random è stato
somministrato colecalciferolo per os (1000 IU/die) o placebo per 1
mese,tutti ricevevano idratnti ed opportuna eduzione sulla patologia
 Valutata variazione nell’EASI score e nell’IGA(Investigator’s Global
Assessment)
Camargo CA et al JACI 2014;134:831-5
Randomized trial of vitamin D supplementation for winter-related
atopic dermatitis in children
I bambini che assumevano vitamina D
stavano meglio rispetto a quelli che
assumevano placebo (test di Fisher
esatto P =.03)
Il beneficio della vitamina D era rilevabile ad
1 mese anche se i dati a favore della
vitamina D cominciavano a manifestarsi già a
2 settimane( vitamina D 45% vs placebo
33%; P= .24)
I dati erano statisticamente significativi ad 1
mese (vitamina D 64% vs placebo 43%; P
=.03). Non si rilevavano effetti avversi
maggiori o minori Camargo CA et al JACI
2014;134:831-5)
Indicazioni per il dosaggio della 25-OH vit D
 Pazienti trattati per lungo termine con diete di eliminazione implementate
per il trattamento dell’APLV,intolleranza al lattosio/ipolattasia,nutrizione
parenterale totale e disturbi dell’alimentazione
 Pazienti con malattie renali croniche stadio 3-5 e con trapianto renale
 Pazienti con insufficienza epatica e/o colostasi
 Pazienti con disordini granulomatosi(tuberculosi,sarcoidosi);
 Pazienti con differenti tipi di cancro
 Pazienti con malattie cardiovascolari,specie ipertensione
 Pazienti con alcune malattie croniche autoimmuni (sclerosi
mulripla,psoriasi,artrite reumatoide,dermatomiosite,lupus(SLE)
 Pazienti ricoverati in ospedale per alcune infezioni(Epatite C, ricorrenti
infezioni acute del tratto respiratorio inferiore) e croniche malattie
allergiche come dermatite atopica e asma allergico
Płudowski P et al Endokrynologia Polska 2013; 64 (4)::319-27
Vitamina D e Allergia
Alimentare
Gene–vitamin D interactions on food sensitization:
a prospective birth cohort study
Arruolati 649 bambini alla nascita; Deficienza di vitamina D(VDD) = 25
OH vitamina D nel cordone < 11 ng/ml;FS=IgEs≥0,35 per 1 degli 8
allergeni alimentari più frequenti nei lattanti
Liu X et al Allergy 2011;66:1442-1448
Effetti interattivi tra il rischio
combinato genotipico dei geni IL4
(rs2243250), MS4A2 (rs512555),
FCER1G (rs2070901), and CYP24A1
(rs2762934) e i livelli di 25 OH
vitamina D del cordone sulla
sensibilizzazione per alimenti nella
coorte alla nascita di Boston
I genotipi a rischio si riferiscono al
gruppo in cui la deficienza di
vitamina D aumenta il rischio di
sensibilizzazione per alimenti
Essi sono CC/CT, GG, TT/TG e AA/AG
per rs2243250, rs512555, rs2070901,
e rs2762934, rispettivamente
Vitamin D insufficiency is associated with challengeproven food allergy in infants
Questi risultati forniscono la prima
evidenza che la sufficienza di
vitamina D può essere un importante
fattore protettivo per AA nel 1 anno
di vita
AllenAllen
KJ et
al.J Allergy Clin Immunol 2013;131:1109-16
KJ et al.JACI 2013;131:1109-16
Maternal and newborn vitamin D status and its impact on
food allergy development in the German LINA cohort study
Studio di coorte LINA (Lifestyle and environmental
factors and their Influence on Newborns Allergy
risk)
I livelli di 25(OH)D sono stati misurati nel sangue di
378 coppie madre-figlio durante la gravidanza e alla
nascita
Informazioni circa manifestazioni atopiche durante i
primi 2 anni di vita sono state ottenute con
questionari compilati dai genitori durante la
gravidanza e poi ogni anno.
Le cellule T reg nel cordone sono state rilevate con
PCR-metilazione specifiche usando una regione
demetilata nel gene FOXP3
Weisse K et al Allergy 2013;68:220-228
Correlation between cord blood 25(OH)D3 levels (ng/ml)
and cord blood Treg numbers (%)
Questo studio mostra una positiva
associazione tra livelli di vitamina D materni
o nel sangue del cordone e rischio di allergia
alimentare in lattanti all’età di circa 2 anni il
che suggerisce che alti livelli di vitamina D
sono un fattore rischio per lo sviluppo di
malattie allergiche nella prima infanzia
Questa associazione può essere spiegata
con una inibizione delle cellule T reg alla
nascita
Gli autori non raccomandano di
supplementare la vitamina D ai fini di una
protezione vs le allergie
Weisse K et al Allergy 2013;68:220-228
Il paradosso della vitamina D
deficit vit.D
eccesso vit.D
ALLERGIE
Cord blood 25-hydroxyvitamin D levels are associated with
aeroallergen sensitization in children from Tucson, Arizona
Misurati i livelli di 25(OH)D nel sangue del
cordone in 219 participanti del Tucson
Infant Immune Study (studio di coorte alla
nascita) *
OR per rilevabili IgE allergene specifiche
per inalanti
Misurati I livelli di IgE totali e di IgE
specifiche per 6 aeroallergeni a 1, 2, 3 e 5
anni
SPTs e rinite allergica attiva e asma
diagnosticati dal medico all’età di 5 anni
P=0.01
4
Bassi ed alti livelli di 25(OH) D nel sangue
del cordone sono associati con livelli più alti
di IgE totali e rilevabili IgEs per allergene
,ma non c’è associazione significativa con
rinite allergica o asma.
*pochi studi hanno valutato i livelli di 25 (OH) nel cordone
Rothers J et al JACI 2011;128:1093-1099
Mod Boner A
P=0.03
2.4
2
1
Predicted vitamin D status in mid-pregnancy and child
allergic disease
32,456 gravide
arruolate nel Danish
National Birth
Cohort
(1996-2003)
Dati su un validato
vitamin D prediction
score( dosati nel
mezzo della
gravidanza i livelli
plasmatici di 25-OHvit D in 1,497
campioni)
Malattie allergiche
nel bambino a 18
mesi e 7 aa
(questionari
Il vitamin D prediction score materno
≥100nmol/L (vs. 50-79.9nmol/L) era
associato con un aumentato rischio di asma
a 18 mesi (RR: 1.36, 95%CI: 1.02, 1.80) e di
ricoveri per asma RR: 1.65, 95%CI: 1.04,
2.62)
Maslova E et al PAI 2014 in press
Hossein-Nezhad A,Holick MF Mayo Clin Proc. 2013;88(7):720-55
In accordo con l’European Food Safety Authority,il limite superiore per la
sicurezza è di 1000 IU/die per i lattanti, 2000 IU/die per i bambini da 1 a
10 aa e 4000 IU/die per i bambini e gli adolescenti da 11 a 17 aa Bregger C et al
JPGN 2013;56(6):692-701
Conclusioni
 Si stima che l’assunzione richiesta di vitamina D per
raggiungere i livelli circolanti di 75–100 nmol/l, a parte
l’influenza dei livelli basali di vitamina D, dell’ età,dello stile
di vita e dei fattori genetici, varia da un range di 600 a 4000
IU/die ,valori significativamente più alti dei ~ 200–300
IU/die attualmente ottenibili dagli alimenti soltanto es in
Canada e in America
 Da sottolineare che lo status di vitamina D può esibire un
fenomeno di curva ad U per cui il ridotto rischio di malattia
che si osserva per livelli di 25-OH vit D tra 75 e 100 nmol/l 40 ng/mL-può aumentare per concentrazioni ~ >90–100
nmol/l
Levy M European Journal of Clinical Nutrition 2014 in press
Conclusioni
 Mentre la supplementazione con vitamina D è invocata
come misura per assicurare una sufficienza di vitamina D
>75 nmol/l-30 ng/mL-), strategie acritiche di
supplementazione possono portare i livelli ematici a dosi
> 100 nmol/l il che può essere problematico
 Le conseguenze a lungo termine della supplementazione
con alte dosi di vitamina D,a livelli irraggiungibili con
l’assunzione dietetica rimangono non note. Al momento
la IOM ha specificato che il limite superiore per l’adulto è
di 4000 IU/d ,un livello di assunzione che per un periodo
a lungo termine si ritiene non causi danni in una
popolazione normale
Levy M European Journal of Clinical Nutrition 2014 in press
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