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Diapositiva 1 - Osservatorio sulla finanza territoriale

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Diapositiva 1 - Osservatorio sulla finanza territoriale
“Città metropolitane:
nuovo livello istituzionale
e realtà urbana
e territoriale da governare”
Bari, 05 Dicembre 2014
SOMMARIO
•
La legge n. 56/2014: le nuove Città metropolitane
•
Le principali criticità esaminate dal Rapporto
•
I casi delle Città metropolitane di Napoli, Firenze e Bari
•
Le questioni aperte
LA L. 56/2014:
LE NUOVE CITTA’ METROPOLITANE
• Istituite le Città metropolitane e riconosciuto alle province lo status di
enti territoriali di area vasta
• Le Città metropolitane assumeranno le funzioni fondamentali delle
Province, oltre a quelle ulteriori prefissate dalla legge ed attribuibili da
Stato e Regioni
• Funzioni legate a: pianificazione territoriale generale, mobilità e
viabilità, promozione e coordinamento dello sviluppo economico e
sociale e dei sistemi di informatizzazione e digitalizzazione
LE PRINCIPALI CRITICITA’
ESAMINATE DAL RAPPORTO
LA DELIMITAZIONE TERRITORIALE
 Assenza di un chiaro criterio di selezione
 Necessità di procedere speditamente ad un riordino amministrativo
finalizzato al contenimento dei costi della pubblica amministrazione
 Efficacia della riforma demandata alla volontà e capacità dei singoli
territori di ‘riempirla di contenuti’
LE PRINCIPALI CRITICITA’
ESAMINATE DAL RAPPORTO
IL RUOLO DELLE REGIONI
• Necessaria ridefinizione del sistema di deleghe e della relativa
disciplina di rango regionale
• Le Regioni saranno chiamate a intervenire sugli strumenti di policy ed
avranno un ruolo decisivo nell’avvio dei processi di metropolizzazione
delle nostre aree urbane
LE PRINCIPALI CRITICITA’
ESAMINATE DAL RAPPORTO
GLI ASPETTI FINANZIARI
• Ampie disparità fiscali tra centro e cinture contermini potrebbero
ostacolare i processi di cooperazione tra enti
• In presenza di rilevante variabilità nelle dotazioni fiscali,
frammentazione comunale elevata e forti asimmetrie dimensionali, la
cooperazione volontaria, o i processi di cooperazioni imposti, hanno
minori probabilità di successo.
NAPOLI: UN’ANALISI DELLA PROGETTUALITA’
PER UN TERRITORIO COMPETITIVO
• Indagine sulle progettualità di natura imprenditoriale e infrastrutturale,
anche con interviste a: l’Associazione Costruttori Edili di Napoli (Acen),
l’Unione degli Industriali e l’Autorità Portuale di Napoli
• Necessaria una fase di riprogrammazione delle risorse comunitarie
• I progetti del PO 2007-2013: 76 mln per Bagnoli; 207 mln per l’area
portuale di Napoli Est; 100 mln per il Centro Storico
•Ritardi nella realizzazione dei progetti e criticità nelle procedure
•Assenza di una politica nazionale sulle città
• Necessità di garantire strategie unitarie e integrazione dei fondi e di
ragionare in termini di fabbisogni e progetti complessi sui quali far
confluire i finanziamenti disponibili
FIRENZE: STRUMENTI FINANZIARI
E DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
•Aumento della dinamica pendolare e conseguenti effetti sui costi
dell’offerta dei servizi pubblici
•Firenze presenta livelli di pressione finanziaria più elevati rispetto sia ai
comuni limitrofi che al resto della Toscana
•Firenze sostiene una spesa corrente pro-capite più elevata per quasi tutte
le funzioni
•Centri commerciali concentrati lungo l’asse nord-ovest di collegamento
tra Firenze e Prato. Flussi di traffico distribuiti su un territorio ampio e
benefici economici di esclusivo appannaggio del comune ospitante
•Necessità di una pianificazione sovracomunale e di forme perequative tra
i territori
BARI: ASSETTI DI GOVERNANCE
E INTEGRAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI
Accentuato policentrismo dell’Area Metropolitana di Bari (demografico, ma
anche economico)
Pianificazione strategica di Area Vasta PO FESR 2007-2013:
•Metropoli Terra di Bari
•Città Murgiana
•Valle d’Itria
BARI: ASSETTI DI GOVERNANCE
E INTEGRAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI
Modello di governance dell’Area Vasta
‘Metropoli Terra di Bari’
• Livello “istituzionale”, regolato dalla convenzione che
definisce i rapporti tra i 31 comuni dell’Area Metropolitana
Coerenza strategica
• Livello “gestionale” rappresentato dall’ Ufficio Unico,
incardinato presso il comune di Bari e finanziato da tutti i
comuni convenzionati,
Esperienza unica,
anche a livello
nazionale. Garantisce
maggiore efficienza
ed efficacia.
• Livello “partenariale”, costituito dall’Assemblea del CNEL,
dal Tavolo del Terzo Settore e dai rappresentanti della
cittadinanza attiva
Condivisione dei processi
BARI: ASSETTI DI GOVERNANCE
E INTEGRAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI
•Il modello dell’Area Vasta “Metropoli Terra di Bari” può essere esteso anche
alle altre Aree Vaste
•Possibile colmare il deficit di funzionalità dell’impianto della riforma attraverso
la redazione di uno Statuto metropolitano di carattere strategico
•Possibile disciplinare in chiave strategica sinergie funzionali nell’ambito di aree
omogenee (costituite da Comuni compresi e non nel territorio metropolitano).
LE QUESTIONI APERTE
•Gli assetti di governance
•La disciplina fiscale
• I differenti ‘modelli’ delineati dagli Statuti metropolitani
• Il taglio delle risorse finanziarie alle Province e gli effetti sulle costituende
Città metropolitane
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