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relazione Dr. Falchi
AMBIENTE E SALUTE: POTENZIALITA’ E LIMITI DELLA MEDICINA GENERALE AMBIENTE E SALUTE – 1° CONFERENZA PROVINCIALE TERNI, SALA CONVEGNI CENTRO MULTIMEDIALE, 5 MARZO 2009 DOTT. RAFFAELLO FALCHI SOCIETA’ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE SEZ. PROVINCIALE DI TERNI LA TRANSIZIONE EPIDEMIOLOGICA Nei Paesi sviluppati è aumentata la speranza di vita e sono diminuite le patologie acute da cause esogene grazie a: • miglioramenti igienici dell'ambiente di vita e di lavoro • rifornimento idropotabile e costruzione di fognature • smaltimento dei rifiuti • disponibilità di alimenti in quantità adeguate e qualitativamente salubri e sicuri • uso di vaccini, antibiotici e altri presidi terapeutici • miglioramento socioeconomico • aumento del livello di istruzione, della cultura generale, della presa di coscienza del diritto alla salute. E’ aumentata la mortalità e morbosità da malattie cronicodegenerative. “EMERGENZA CRONICITA’ “ …non esistono soltanto aspetti positivi… La tecnologia in sanità ha raggiunto livelli elevatissimi, ma anche costi esorbitanti Ricerca in gran parte sostenuta dalle multinazionali (conflitto di interesse !) Nuovi attori in sanità spodestano di fatto il ruolo dell’OMS: Banche e Fondi di sviluppo, OMC, privato profit e no profit La crisi economica ha imposto e impone politiche neoliberiste: “aggiustamento strutturale” = tagli alla spesa sociale “Riforme” dei sistemi sanitari pubblici con rischio per la loro stessa sopravvivenza Economia e non etica e solidarietà come pilastro fondamentale dei sistemi sanitari Il consumismo sanitario Il “consumismo sanitario” può essere definito come l’uso di prestazioni sanitarie anche quando non c’è n’è bisogno (sindrome dello shopping) La moderna medicina spreca immense risorse, miliardi di esami inutili, milioni di terapie inappropriate: questa è la ragione vera per la quale la sanità costa sempre di più e diventa insostenibile. INIQUITÀ Le enormi risorse assegnate alla sanità non bastano per tutti perché gli sprechi impediscono di prendersi cura dei meno abbienti. E’ lo spreco che rende impossibile cure gratuite per tutti. Tagli obbligatori e malessere sociale sono effetti e non cause del fallimento di una sanità gratuita. Attenzione nel prendere decisioni quando le risorse sono limitate, si tolgono possibilità ad altri: è un problema etico. La solidarietà non può comprendere tutto: necessario e superfluo. Privilegiare la Prevenzione Primaria La prima linea di difesa contro le patologie cronicodegenerative è o dovrebbe essere la prevenzione primaria: la correzione degli stili di vita e la riduzione dell’esposizione collettiva ai sempre più ubiquitari patogeni ambientali. Ogni sostanza deve essere adeguatamente testata per il suo potenziale cancerogeno e teratogeno, prima di essere immessa nel mercato e nell’ambiente (principio di precauzione !). Lo studio, pur fondamentale, delle evidenze epidemiologiche, non consente una tempestiva azione di prevenzione. La vera PREVENZIONE è quella che rimuove le cause patogene. Quanto incide l’impatto dell’ambiente sulla salute? Si stima che il 24% della malattie e il 23% delle morti possa essere attribuito ai fattori ambientali modificabili. Più di un terzo delle patologie nei bambini è dovuto a fattori ambientali. Considerare l’ambiente nelle strategie di Promozione della salute ! Pruss-Ustun and C. Corvalan WHO, May 2006 Aumento sostanze chimiche pericolose Soprattutto negli ultimi decenni l’uomo ha prodotto e immesso nella biosfera una quantità immensa di molecole artificiali (metalli pesanti, interferenti endocrini, pesticidi, diossina, ecc…), ma anche agenti fisici (radiazioni ionizzanti e non ionizzanti) e biologici (transgenici e virus) che persistono nell’ambiente, si bioaccumulano negli esseri umani e possono causare trasformazioni genomiche nelle prime fasi dello sviluppo del feto e del bambino e potrebbero contribuire a determinare un incremento delle patologie cronicodegenerative, immuno-mediate, neoplastiche, neurodegenerative, endocrino-metaboliche, cardiocircolatorie. “LA PANDEMIA SILENZIOSA” Fonte: Harvard School of Public Health; The Lancet. Oggi la crisi finanziaria sembra la principale emergenza che il pianeta si trova ad affrontare. La crisi ambientale, la crisi climatica sono almeno altrettanto gravi rispetto alla crisi finanziaria: da questa ci si può riprendere sicuramente con minori difficoltà rispetto alle crisi ambientale e climatica. L’emergenza ambientale e l’emergenza sociale sono inscindibili e interdipendenti. Rapporto Oms 2008 sulla salute globale: tornare alle cure sanitarie primarie Il rapporto Oms 2008 sulla salute globale, valuta criticamente le scelte organizzative, finanziarie e assistenziali dei Paesi ricchi e poveri di tutto il mondo. Il documento riporta una serie di carenze e lacune che hanno determinato una situazione di profondo squilibrio per ciò che riguarda lo stato di salute di numerose popolazioni, nei Paesi e tra i Paesi. MEDICINA DI FAMIGLIA Ruolo centrale nelle cure primarie Operante sul territorio Capillarità di intervento Rapporto interpersonale e familiare, conosce le realtà abitative (inquinamento indoor !) e prolungato nel tempo Primo filtro scientifico per l’utenza Reale congiunzione tra sistema sanitario, popolazione e mondo scientifico Poco costosa ! Modello Integrato per la Salute, l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile Integrazione interististuzionale e intersettoriale dei livelli di intervento territoriali LOCALE - Regione - Comuni - Scuola - ONG (es. ISDE, FIMMG, SIMG, ecc.) INTERPERSONALE − Insegnanti − Famiglia − Pediatri di Base − Medici di Famiglia, − Altri medici − …. Promozione della salute INTERNAZIONALE - Nazioni Unite, OMS, UNESCO, UNICEF, UNDP, UNEP - ONG (es. ISDE, WONCA, ecc.) - ……….. NAZIONALE - Ministeri: Salute, Ambiente, Pubblica Istruzione, Università,… - Agenzie Nazionali per la Tutela dell’ambiente e della Salute - ONG (es. ISDE, FIMMG, SIMG, ecc.) - ……….. Livelli di intervento del Medico di Famiglia 1) Intervento professionale sull'individuo - il medico come informatore/educatore - il medico come rilevatore di problemi - il medico come esempio di comportamento 2) Intervento professionale sulla comunità - i medici come ricercatori (epidemiologia, ma non solo) - i medici come partecipanti a gruppi di lavoro e ad incontri culturali 3) Intervento pubblico-politico - i medici come promotori di iniziative volte a stimolare i politici e le istituzioni - i medici come attivisti di organizzazioni non-governative e di forze politiche Il Medico di Medicina Generale può svolgere un ruolo centrale tra Istituzioni, conoscenze e popolazione. Ruolo delle Organizzazioni della Medicina Generale • Verificare le linee guida e individuare le priorità contribuendo alle scelte (ruolo politico). • Diventare una voce forte a favore del SSN e del cittadino per individuare le prestazioni efficaci (le linee guida non vanno chieste solo alle società scientifiche specialistiche). • Farsi carico del controllo integrato dei flussi di prevenzione, diagnosi e cura nel SSN. In realtà i MMG - non sono regolatori ma strumento di altri; - hanno un ruolo residuale rispetto ai decisori; - non hanno la responsabilità delle decisioni; C’è una schizofrenia tra i documenti che li vogliono al centro del sistema e i dati di fatto. CRITICITA’ • Isolamento professionale rispetto alle Istituzioni e ad altre categorie mediche • Impossibilità di partecipazione alla programmazione sanitaria • Scarsi mezzi tecnologici ed economici a disposizione • Carenza di dati in tempo reale • Eterogeneità dei singoli MMG • Formazione ! É sufficiente ed adeguato il curriculum didattico tradizionale? “I curricula universitari non rispondono ancora in modo sufficiente ai bisogni emergenti dalle nuove circostanze con cui si devono confrontare i medici oggi” Correlazione dei diversi livelli di salute con i fattori socioeconomici, culturali e ambientali: i determinanti di salute. Transizione epidemiologica (A. Stefanini Dip. di Med. E San. Pubb. BO) “ Occorre tenere vivo il contratto sociale che esiste tra le facoltà mediche e la popolazione” (American Association of Medical Colleges) Parte centrale di questo contratto è formare studenti che diventino medici responsabili… che prendano parte con impegno alle attività che contribuiscono alla salute e al benessere dell’intera comunità e dei suoi membri. Progetto di verifica di efficacia dell’attuale medicina accademica nel formare una figura professionale in grado di far fronte alle sfide del XXI secolo “British Medical Journal” e oltre 40 riviste mediche internazionali, ottobre 2004 Criticità individuate: Incapacità di servire il bene pubblico e mancanza di una prospettiva globale Necessità di assumersi le responsabilità della salute globale I MdF scarseggiano di formazione e conoscenze sull’individuazione clinica, il trattamento e la prevenzione delle patologie collegate all’ambiente insalubre e agli altri determinanti di salute. I determinanti di salute e segnatamente il binomio ambiente-salute sono scarsamente considerati nelle facoltà di medicina L’“anamnesi ambientale” è uno dei modi attraverso il quale i MMG possono applicare in maniera più immediata i concetti di base delle tematiche ambiente-salute correlate, ma nessuno la insegna e pochi la attuano. Gli Accordi Collettivi Nazionali (i contratti di lavoro) dei Medici di Famiglia contengono riferimenti precisi a salute e ambiente ? NO No Vi sono ricorrenti e generiche dichiarazioni di intenti, che riguardano tutto il grande tema della prevenzione, senza che poi queste vengano declinate ulteriormente, lasciando magari spazi aperti in seno ad accordi regionali o aziendali, ma appare subito poco probabile che questo argomento possa essere oggetto di interesse primario o di trattativa. Nella realtà: Lo studio, l’apprendimento e il lavoro, sia educazionale in senso generale, che di rilevazione di eventi legati in qualche modo all’inquinamento, rimangono appannaggio del singolo MdF e variano ovviamente in modo radicale a seconda della sensibilizzazione sul problema da parte del singolo medico. Fondamentale la FORMAZIONE. CENTRALITA’ DELLA FORMAZIONE come momento in cui si ricerca l'integrazione tra i vari soggetti partendo dai dati epidemiologici come base per la programmazione e le azioni Modello Integrato per la Salute, l’Ambiente e la Sviluppo Sostenibile Integrazione interististuzionale e intersettoriale dei livelli di intervento territoriali LOCALE - Regione - Comuni - Scuola - ONG (es. ISDE, FIMMG, SIMG, ecc.) INTERPERSONALE − Insegnanti − Famiglia − Pediatri di Base − Medici di Famiglia, − “Medici per l'ambiente“ MASS MEDIA ! − …. Formazione basata su dati epidemiologici e linee guida condivise finalizzata all’azione INTERNAZIONALE - Nazioni Unite, OMS, UNESCO, UNICEF, UNDP, UNEP - ONG (es. ISDE, WONCA, ecc.) - ……….. NAZIONALE - Ministeri: Salute, Ambiente, Pubblica Istruzione, Università,… - Agenzie Nazionali per la Tutela dell’ambiente e della Salute - ONG (es. ISDE, FIMMG, SIMG, ecc.) - ……….. Problemi aperti e possibili soluzioni (riguardano tutto il grande capitolo della prevenzione !) • Interessa realmente ai governanti che i medici in generale, il MdF più in particolare, si occupino del problema ? • Interessa realmente ai medici ? • E soprattutto, interessa realmente ai cittadini ? Se la risposta è “si”, oltre a definire con chiarezza le risorse economiche, è necessario strutturare un’organizzazione a rete tra le varie competenze e livelli che entrano in gioco I medici rappresentano comunque per la società il punto di riferimento per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie Missione di tutti i medici è la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. Health Promoting General Practitioners Il nostro impegno non può comunque arrestarsi su di un’opera di contenimento e riparazione dei danni diretti e immediati degli agenti patogeni, ma deve anche proiettarsi su un’azione a monte di più ampio respiro, affinché la società nella quale viviamo modifichi le sue priorità in favore della salvaguardia della salute segnatamente dei bambini di oggi e delle generazioni future. Invece di accettare una società basata sulla sola crescita economica, è possibile pensare a uno sviluppo che dia priorità alla qualità della vita, ponendo il mantenimento della salute al di sopra dell’interesse economico. Una rivoluzione culturale Una rivoluzione culturale che non riguardi però solo i medici: è doveroso cercare di recuperare il senso civico dei cittadini che sono portatori sia di diritti che di doveri. Promuovere una nuova cultura della responsabilità condivisa. E’ necessario far capire che cosa c’è dietro ogni scelta che riguardi la salute perché questa, a qualsiasi livello, sia il più possibile responsabile. Grazie per l’attenzione Sezione provinciale di Terni