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RELAZIONE PROF. FATTORE
Etica e deontologia nell’allocazione delle risorse per la sostenibilità dei sistemi sanitari Ordine dei Medici della Provincia di Udine 13 Ottobre 2012 Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Prof. Giovanni Fattore, Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico, CERGAS e SDA Università Bocconi LA MOBILITÀ SANITARIA: PROFILI DI EQUITÀ, EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ Ringraziamenti: Giuliana Bensa, Carlo De Pietro, Giuseppina Petrarca e Anna Prenestini 1 Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Agenda 2 La mobilità sanitaria: uno sulle SDO Alla ricerca del bene pubblico 6 suggerimenti per intervenire sul sistema sanitario regionale Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Ricerca sulla mobilità sanitaria 3 Analisi dei dati SDO a livello di paziente per interventi di sostituzione di valvola aortica nel 2009 11.473 pazienti ricoverati i ospedali sul territorio italiano (informazioni SDO + regione + struttura del ricovero) Due DRG (104 e 105) Pazienti TAVI esclusi Sostituzione della valvola aortica: dati 2009 Region Piemonte Non residenti Tasso attrazione Stranieri Tasso di fuga 929 108 4 10% 8% 0 0 0 0 0% 100% 2,373 1,733 616 24 26% 2% 0 0 0 0 0% 100% 111 98 12 1 11% 15% 1,043 955 85 3 8% 11% FVG 220 212 8 0 4% 5% Liguria 270 256 13 1 5% 41% 1,236 905 317 14 26% 9% Toscana 838 733 104 1 12% 6% Umbria 142 125 16 1 11% 42% Marche 250 239 11 0 4% 46% 1,048 926 115 7 11% 11% 232 205 27 0 12% 35% 73 34 38 1 53% 65% Campania 796 770 26 0 3% 29% Puglia 772 727 45 0 6% 19% Basilicata 67 59 8 0 12% 100% Calabria 168 164 4 0 2% 25% Sicilia 632 614 17 1 3% 14% Sardegna 219 219 0 0 0% 16% 11,531 9,903 1,570 58 Lombardia P.A. Bolzano P.A. Trento Veneto Emilia Rom Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Residenti 1,041 Valle d'Aosta Lazio Abruzzo Molise 4 Ricoveri Italy Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Varietà finanziaria: tariffe per la sostituzione della valvola aortica 5 Regione DRG 104 (1) DRG 105 (2) Ratio (1/2) Piemonte 21,522 17,316 1.24 Valle d'Aosta 19,866 14,934 1.33 Lombardia 23,530 18,394 1.28 P.A. Bolzano 23,898 17,696 1.35 P.A. Trento 28,560 17,693 1.61 Veneto 34,179 27,476 1.24 FVG 25,492 21,551 1.18 Liguria 20,160 15,775 1.28 Emilia Romagna 23,153 19,008 1.22 Toscana 19,910 18,237 1.09 Umbria 25,186 18,934 1.33 Marche 27,579 21,918 1.26 Lazio 20,160 17,043 1.18 Abruzzo 18,327 15,494 1.18 Molise 19,857 15,781 1.26 Campania 18,327 15,494 1.18 Puglia 18,327 15,494 1.18 Basilicata 22,260 17,910 1.24 Calabria 20,160 17,043 1.18 Sicilia 20,160 17,043 1.18 Sardegna 21,184 17,043 1.24 Tariffa nazionale 20,160 17,043 1.18 TUC 22,064 17,534 1.26 Differenze tra pazienti ricoverati nella propria regione e fuori regione per sostituzione della valvola aortica Età Pazienti residenti Pazienti non residenti P-value 69.2 65.6 <0.0001 Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Genere 0.606 Female 86.5% 13.5% Male 86.2% 13.8% Degenza media 14.7 14.0 0.017 Mortalità ospedaliera 3.49% 2.87% 0.203 Tipo di ospedale 6 <0.0001 Pubblico 91.2% 8.8% Privato 78.6% 21.4% Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Differenze tra pazienti ricoverati nella propria regione e fuori regione per sostituzione della valvola aortica (modello Logit) 7 Model 2 Model 3 Odds Ratio (p>z) Odds Ratio (p>z) Genere (M = 1) 0.942 (0.300) 0.922 (0.154) Età 0.977 (0.000) 0.976 (0.000) Mortalità Ospedaliera (Sì = 1) 0.984 (0.921) 0.976 (0.880) Proprietà dell’Ospedale (publico = 1) 0.372 (0.000) DRG 104 vs 105 1.216 (0.001) 1.577 (0.000) Durata della degenza 1.000 (0.96) 0.994 (0.057) N=11.473; Pseudo R2=0.052 N=11.473; Pseudo R2=0.020 Differenze tra pazienti ricoverati in strutture pubbliche e private Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Ospedali Ospedali pubblici privati 8 P-value Numero di ricoveri 7,016 4,457 Età 68.4 68.9 0.041 Durata della degenza 15.4 13.4 <0.0001 Mortalità 3.69% 2.96% 0.036 Pazienti 14.8% 14.2% 0.447 Maschi 58.3% 55.7% 0.008 DRG 104 35.3% 62.2% <0.0001 Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Differenze tra pazienti ricoverati in ospedali pubblici e privati (modello logit) 9 Model 1 Model 2 Odds Ratio (p>z) Odds Ratio (p>z) Odds Ratio (p>z) Odds Ratio (p>z) Genere (M = 1) 1.078 (0.071) 1.087 (0.044) 1.124 (0.004) 1.135 (0.001) Età 1.002 (0.294) 1.004 (0.004) 1.000 (0.933) 1.003 (0.059) Mortalità (Sì = 1) 1.047 (0.692) 1.047 (0.685) 1.202 (0.100) 1.208 (0.086) Mobilità (Sì = 1) 0.371 (0.000) Durata della deg. 1.026 (0.000) 1.026 (0.000) DRG 104 0.329 (=1) (0.000) 0.322 (0.000) N=11.473; Ps R2=0.081 Model 3 Model 4 0.353 (0.000) N=11.473; LR (5) 952.74; Ps R2=0.062 1.022 (0.000) 1.021 (0.000) N=11.473; LR (5) 477.37; Ps R2=0.031 N=11.473; LR (4) 126.70; Ps R2=0.008 Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 I primi 15 Ospedali per numero di pazienti ricoverati non residenti 10 Regione Tipo di ospedali Descrizione dell’ospedale % pazienti non residenti Lombardia Private Research Institute 65% Lombardia Private Research Institute 40% Emilia Romagna Private Private Hospital 28% Emilia Romagna Private Private Hospital 33% Emilia Romagna Public University hospital 20% Veneto Public NHS Hospital 17% Piemonte Private Private Hospital 54% Lombardia Public NHS Hospital 21% Lombardia Public Research Institute 36% Toscana Public Research Institute 16% Marche Private Research Institute 53% Toscana Private Private Hospital 16% Lazio Private Private Hospital 12% Lombardia Private Private Hospital 47% Lombardia Public NHS hospital 18% Riflessioni (1/2) Per un intervento chirurgico importante ampi flussi di mobilità Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 11 Tendenzialmente sud verso nord La libertà dei pazienti e meccanismo finanziario per cui le risorse seguono i pazienti Ma, Costi economici e sociali della mobilità Problemi di equità nelle regioni di fuga Difficoltà programmatorie Trasferimento di risorse dal sud al nord!!! Opportunità per il settore privato Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Riflessioni (2/2): Tre domande 12 Stiamo governando il sistema sanitario? Il livello nazionale ha gli strumenti adeguati per svolgere una funzione che gli è riconosciuta costituzionalmente? Cosa fare quando il fallimento regionale è evidente e “permanente”? Il Modello Italiano Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 13 Il modello costituzionale e giuridico insiste su Diritti nazionali Finanziamento misto (ma con garanzie nazionali) Modelli organizzativi regionali In pratica Diritti nazionali (LEA) non definiti (solo ni alcune aree) Regole di finanziamento instabili e “bailing out” Modelli organizzativi fortemente differenziati Su un asse nord-sud in termini di capacità istituzionale e manageriale Probabilmente con tendenze alla divaricazione piuttosto che alla omogeneizzazione Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Agenda 14 La mobilità sanitaria: uno studio empirico Alla ricerca del bene pubblico 6 suggerimenti per intervenire sul sistema sanitario regionale Sistemi sanitari regionali e consenso: la creazione di valore pubblico Il consenso è principalmente legato alla performance (percepita) dell’offerta dei servizi sanitari Il sistema regionale rappresenta interessi diffusi e “pubblici” (i clienti finali, l’interesse della collettività) Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 La distribuzione formale del potere riflette gli assetti istituzionali e questo garantisce un sistema di rendicontazione politicoamministrativo Lo sviluppo di capacità istituzionali e manageriale è essenziale per alimentare il consenso Le regole nel rapporto (principalmente finanziario) tra stato e regioni sono stabili e interiorizzate (il sistema è “costretto” a cercare efficienza ed equità per garantire il consenso) 15 Equità sostanziale (eguali diritti) e procedurale (la trasparenza dei sistemi amministrativi garantisce che anche il “razionamento” venga accettato come equo) Sistemi sanitari regionali e consenso: la distruzione di valore pubblico Il consenso è principalmente legato al mercato del lavoro e delle forniture Le istituzioni regionali sono prigioniere di interessi economici concentrati e non espressivi di interesse generale Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Opacità e instabilità nella distribuzione del potere (ad es. tra politica e amministrazione) Capacità istituzionali e manageriali “pubbliche” d’intralcio al circuito del consenso Il bailing out fornisce la via d’uscita al corto-circuito economicofinanziario, con un alto costo in termini di efficienza ed efficacia Si pongono importanti temi di equità a) sul mercato del lavoro (duale, chiuso ai giovani); b) nell’accesso ai servizi (perché comunque c’è tensione sulle risorse e quindi sui livelli dei servizi) 16 Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Le leve del cambiamento 17 • Riforme organizzative/istituzionali • Sviluppo del capitale umano (competenze) • Ricostruzione delle “burocrazie” pubbliche • Etica del bene comune Riforme organizzativo/istituzionali • Devono disegnare la distribuzione del potere formale e le regole del gioco per ri-bilanciare il sistema verso l’interesse del cittadino/paziente (interessi diffusi) • Supremazia del circuito democratico (rispetto a quello di rappresentanza di interessi specifici) Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 • Sviluppo di nuovi sistemi di rendicontazione sociale 18 • Prospettiva di lungo termine nella progettazione e implementazione delle riforme • Centralità del livello regionale (e semplificazione istituzionale) Sviluppo del capitale umano • Competenze e atteggiamenti delle persone per partecipare alla vita politica, per produrre e per consumare (non solo per produrre) • Oltre l’istruzione formale • Life-time learning Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 • All-time learning 19 • Sviluppo di capacità “personali” e di “gruppo” • Valorizzazione del capitale umano femminile • Interventi per l’impegno degli anziani Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Ricostruzione delle burocrazie pubbliche 20 • L’ideal-tipo di burocrazia “weberiano” è tutt’oggi il modello di amministrazione più diffuso e forse più apprezzato • L’approccio “manageriale” molto importante ma spesso male interpretato (ad esempio public management = business administration) • L’introduzione di maggiori ambiti di autonomia nel lavoro e di responsabilizzazione sui risultati possono essere conciliati con alcuni tratti tradizionali delle burocrazie pubbliche (stabilità dell’impiego, rilevanza delle procedure come garanzia di imparzialità e trasparenza, elevati standard morali, separazione tra politica e amministrazione, importanza anche dei controlli ex-ante) • Pericoloso importare acriticamente dal settore privato • Criteri di performance (efficacia, efficienza, equità, trasparenza) • Performance ma anche conformance e etica nel lavoro Etica del bene comune (e costruzione del capitale sociale) • Sistemi socio-economici maggiormente “rischiosi” per le persone (maggiori possibilità, reale e percepita, di cambiare la nostra posizione sociale nell’arco della vita) • 20 anni di stagnazione, • competizione da parte della popolazione immigrata Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 • Post boom economico 21 • Individualismo che si avvera e legittima tramite una erronea rappresentazione della motivazione individuale • Necessità di un “moralismo civico” (e non solo trascendente) per creare o almeno non distruggere capitale sociale • Anche a livello micro-organizzativo necessità di riconoscere il ruolo dei valori e della cultura (credenze e regole tacite) come leva del management Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 Agenda 22 La mobilità sanitaria: uno studio empirico Alla ricerca del bene pubblico 6 suggerimenti per intervenire sul sistema sanitario regionale Riforme nella sanità regionale del FVG (1/2) 1. Un modello di “eccellenza universale” da difendere in situazione avversa • Economica, sociale e istituzionale Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 2. Lavorare sui meccanismi e le persone piuttosto che gli assetti istituzionali e organizzativi 3. Investire di più sul capitale umano (professionale e manageriale) • (ad esempio una politica per i giovani talenti) 23 Riforme nella sanità regionale del FVG (2/2) 4. Rafforzare i sistemi espliciti di governo delle compatibilità economiche (HTA, razionalizzazione delle reti di offerta, priorizzazione delle liste d’attesa, linee-guida) Giovanni Fattore Ordine dei Medici di Udine 13 Ottobre 2012 5. Lavorare di più sulla comunicazione ai pazienti e ai cittadini (anche attraverso i medici) • Per migliorare l’assistenza e per creare consenso 6. Guardare a Est e a Nord, piuttosto che a Sud e a Ovest 24