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Basta che ognuno porti qualcosa

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Basta che ognuno porti qualcosa
Progetto Accoglienza 2015
"Basta che ognuno porti qualcosa"
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Finalità
L'Expo Milano 2015 ci sprona a riflettere sul tema del cibo e ci è parso importante considerare gli
spunti che si possono trarre da un evento così significativo per il nostro Paese.
Da qui è nato un percorso pluridisciplinare per le classi seconde che offre uno sguardo "nuovo" sul
cibo, considerato non solo nutrimento per il corpo, ma anche e soprattutto dello spirito in quanto
valido strumento di convivialità.
Il percorso nasce da un'esigenza quanto mai reale, in primis il difficile rapporto dei giovani col cibo
che spesso sfocia in disturbi dell'alimentazione quali l'anoressia o l'obesità. Ma non solo, il cibo è
un grande sconosciuto, difficile da assaporare e da descrivere, del quale non si conoscono i
benefici.
Mangiare è diventato un atto insapore, qualcosa che si deve fare in un determinato momento
della giornata e il come venga compiuto questo atto non è cosa da considerare. Sembra che si stia
sempre più perdendo il gusto della tavola che non è fatto solo di cibi belli da vedere e buoni da
mangiare, ma soprattutto dal pretesto che il cibo costituisce e che ci porta a stare insieme.
Pranzare o cenare insieme non è la stessa cosa che mangiare contemporaneamente. La tavola è
soprattutto un momento di convivialità da riscoprire in cui la conversazione diventa il vero
nutrimento e questa dimensione necessita assolutamente di essere riconsiderata poiché può
diventare la vera risoluzione a tanti problemi.
•
Discipline coinvolte
ITALIANO
Obiettivi formativi:
− riscoprire l'importanza dello stare insieme come momento formativo per eccellenza;
− sperimentare e conoscere il valore della condivisione;
− imparare a comunicare con gli altri in modo significativo.
Contenuti:
AA.VV, La zuppa dell'amicizia;
M. RIGONI STERN, Saper restare uomini;
Estratti dal Vangelo.
Metodologia:
Il percorso si apre con la lettura di una semplice fiaba per ragazzi che tratta il tema della
condivisione. Il testo narra di un mendicante che propone ad una anziana signora di cucinare una
zuppa speciale di corteccia. La donna accetta di cucinare con l'estraneo, ma mancano tanti
ingredienti! L'intervento dei vicini di casa, che metteranno a disposizione gli ingredienti mancanti,
permetterà al mendicante di preparare una zuppa buonissima il cui ingrediente speciale non è la
corteccia, ma il fatto che ognuno ha messo a disposizione quanto aveva.
Dalla lettura si evince che il cibo è divenuto un pretesto per stare insieme, uno strumento che ha
permesso a tutti di mettersi a disposizione degli altri e la chiosa è molto significativa: " e
chiacchierarono felici". Il piacere del cibo e l'apprezzamento della sua preparazione diventano un
tutt'uno con il piacere della convivialità. Il teologo Pierangelo Sequeri a proposito scrive: " La
cultura della convivialità restituisce al simbolo del nutrimento il suo contesto più proprio, che è
quello dell'umanità ospitale, senza il quale nessuno viene al mondo e nessuno ci può rimanere . La
convivialità rafforza anche il giusto sentimento della dipendenza reciproca, che siamo fatalmente
tentati di rimuovere. Ma nello stesso tempo ci riconcilia con il fatto che, non appena prendiamo
coscienza di non bastare a noi stessi, riceviamo doni insostituibili di fraternità: e siamo messi in
grado di farne a nostra volta."
Dalla fiaba quindi si passa all'esperienza: ognuno metterà a disposizione qualcosa di semplice per
imbandire un banchetto al quale non solo ci si accosterà per mangiare, ma soprattutto per
raccontare qualcosa di sé, quell'attimo che, durante le vacanze, ha fatto palpitare il cuore. Si tratta
di un modo diverso di conversare, sempre meno praticato, un racconto che mette in gioco i
sentimenti e l'interiorità del singolo; si tratta di una "conversazione che nutre".
Il secondo testo, "Saper restare uomini" di M. Rigoni Stern, presenta il momento di condivisione
del cibo come uno di quei pochi istanti in cui le barriere ideologiche cadono per lasciare spazio alla
vera umanità. L'autore racconta della sua esperienza durante la campagna di Russia e di quando,
sotto il fuoco nemico, entra in un'isba per trovare riparo, ma, una volta aperta la porta, si trova
davanti alcuni soldati russi ospiti alla tavola della padrona di casa. Il protagonista chiede da
mangiare e nessuno osa negarglielo. Cala il silenzio, ma in quell'atmosfera quasi surreale si vive un
momento forte di vera fraternità in cui non esistono schieramenti e ideologie, ma solo uomini che
mangiano un semplice piatto di zuppa attorno ad un tavolo. La contestualizzazione del brano e il
suo profondo significato daranno al cibo e alla convivialità un ulteriore valore aggiunto.
Le radici della vera convivialità si ritrovano nel Vangelo. La lettura dei testi non può che
concludersi con l'analisi e la riflessione sui "pasti di Gesù". È durante i momenti di festa che Cristo
opera i miracoli della tavola e dona se stesso all'umanità intera. Gesù "mangione e beone" opera il
primo miracolo durante un banchetto nuziale a Cana di Galilea e appare per l'ultima volta ai
discepoli proprio in occasione di una cena e spezza il pane in mezzo a loro, richiamando così
l'istituzione dell'eucarestia. Il pasto per Gesù è un momento di condivisione della parola, Gesù a
tavola ascolta gli altri, si fa ascoltare e annuncia il regno di Dio; Gesù a tavola incontra e accoglie
chi crede in lui e di chi è nel peccato, ma soprattutto resta attento alle persone e ci mostra quella
che deve essere l'umanità cristiana fatta di amore e di misericordia. È grazie all'insegnamento di
Gesù che noi cristiani possiamo riscoprire la vera dimensione dello stare insieme e del rispetto
reciproco, provare la vera amicizia e sentire "ardere il cuore". Questo è l'obiettivo dell'intero
percorso formativo per le classi seconde e attraverso il progetto accoglienza apriremo in maniera
molto significativa la riflessione sull'argomento.
Al termine del percorso ipotizziamo un'eventuale visita ad alcuni padiglioni dell'Expo Milano 2015.
SCIENZE
Obiettivi formativi:
− Imparare ad amare il proprio corpo e mantenerne il benessere;
− Conoscere il valore del cibo;
− Educare ad una corretta alimentazione.
Contenuti:
Principi alimentari
Struttura e funzione di zuccheri, grassi, proteine
Importanza dei sali minerali, delle vitamine e dell'acqua
La dieta corretta e il fabbisogno energetico
Le patologie alimentari: anoressia e bulimia.
Metodologia:
Il progetto inizia evidenziando verbalmente il significato di "Educazione alimentare" e la differenza
dei termini mangiare e nutrirsi commentando la frase di Jean Anthelme Brillat Savarin "gli animali
si nutrono, l'uomo mangia".
Si procede con lo scorrimento di slide preparate in una presentazione in power point lasciando
ampio spazio al confronto e alla rielaborazione personale.
• Riflessione sul perchè si mangia: i ragazzi vengono sollecitati ad essere critici sulle
giustificazioni riportate, cercando motivazioni personali sull'atto di mangiare.
• Invito ad organizzare il personale diario alimentare sul quale dovranno riportare
dettagliatamente il consumo alimentare per sette giorni specificando anche dove e con chi
consumano il cibo abitualmente. Terminata la settimana il diario verrà condiviso e
commentato con semplicità in tavola rotonda, sottolineando le abitudini non corrette e
cercando insieme accorgimenti utili per una alimentazione sana ed equilibrata.
• Descrizione degli alimenti e dei principi nutritivi come sostanze energetiche, plastiche,
bioregolatrici. Analisi delle tipologie di sostanze: zuccheri, grassi, proteine, vitamine, sali
minerali, acqua e loro caratteristiche: funzioni, apporto calorico, molecole, proprietà,
presenza negli alimenti.
• Approfondimento attraverso la lettura di una tabella per le vitamine ed i sali sugli effetti e
disturbi da carenza .
• Presentazione del fabbisogno energetico per sesso, età ed attività.
• Lettura dei cinque gruppi di alimenti con riferimento alla piramide alimentare e al concetto
di porzione
• Significato di dieta equilibrata
• Lettura e riflessione delle dieci regole INRAN
• Riflessione sulla dieta non equilibrata: gli studenti commentano una dieta con molti errori e
sono portati a riflettere, in piccolo gruppo, su come correggere la diieta presentata.
• Presentazione delle malattie da eccesso e da carenza di cibo
• Analisi in generale dei disturbi alimentari: anoressia e bulimia.
Approfondimenti inviati via mail estrapolati dalla rivista di cucina "La Cucina Italiana"
• schede sulla dieta sana ed equilibrata
• scheda sull'osteoporosi
• scheda sull'obesità nei bambini
Attività laboratoriali in classe:
• Attività sulla vitamina C
• Attività sul riconoscimento di proteine, grassi e zuccheri
• Attività sulla quantificazione dello zucchero in una lattina di Coca Cola
Intervento/testimonianza di Paola Maria Maggi sui disturbi alimentari anoressia e bulimia.
Proposta di consumare lo spuntino a scuola di metà mattina portando da casa un frutto o qualcosa
di cucinato in famiglia allo scopo di abituarsi alla dieta equilibrata
Realizzazione di un cartellone con una dieta "tipo" di un giorno adatta a ragazzi di seconda media.
Sono previste:
lezioni frontali e digitali
lettura dispense
attività di gruppo, individuale
attiività laboratoriale
confrono a tavola rotonda
Sono previste:
verifiche di ascolto
verifiche sui contenuti
relazione delle attività laboratoriali.
LINGUA FRANCESE
Obiettivi formativi:
Il lavoro in lingua francese si pone in stretta relazione con il progetto di accoglienza di italiano e il
progetto sull’alimentazione di scienze. In un’ottica interdisciplinare, tenendo presenti le
specificità delle L2, si intende dare continuità e rafforzare il lavoro svolto nelle altre materie, per
insistere e far riflettere i ragazzi sull’importanza di valori come l’amicizia, la condivisione, la
collaborazione.
Obiettivi didattici:
− Saper padroneggiare il lessico relativo alle emozioni;
− Saper padroneggiare il lessico relativo all’alimentazione;
− Saper riconoscere e produrre un testo prescrittivo-regolativo: una ricetta di cucina;
− Saper esprimere in L2 le proprie emozioni.
Metodologia:
Partendo dal testo in italiano e dal lavoro svolto con l’insegnante di lettere, i ragazzi vengono
guidati alla traduzione delle parole chiave del racconto (lessico delle emozioni e riguardante
all’alimentazione).
Gli alunni sono poi coinvolti in un’attività di brainstorming: dopo aver scritto la parola “amitié” alla
lavagna, i ragazzi sono invitati a esprimere in L2 quali siano gli ingredienti fondamentali per la
“ricetta della zuppa dell’amicizia”, in modo da poterli far riflettere sull’importanza di stringere
relazioni sincere e durature e su valori come la collaborazione, la condivisione, la fiducia, la lealtà.
Dopo aver fornito un esempio di ricetta della zuppa dell’amicizia in lingua straniera, i ragazzi sono
invitati ad produrre un testo proprio, con ingredienti, quantità e utensili diversi. La classe lavorerà
divisa in piccoli gruppi.
Il testo verrà poi copiato su un foglio che andrà a completare, di mese in mese, il calendario della
classe. Ad ogni pagina corrisponderà un mese dell’anno scolastico che proporrà una ricetta tipica
del periodo e della civiltà di cui si studia lingua.
LINGUA SPAGNOLA
Contenuti:
EDUCACIÓN ALIMENTARIA:
− Una buena alimentación,
− Por un consumo responsable,
− La desnutrición, un problema mundial.
EDUCACIÓN PARA LA SALUD:
− ¿Estás en forma?
− Moverse para tener buena salud.
Metodologia:
A partire dal blog “Preguntas da adolescentes”, e dalle risposte di una nutrizionista alla domande
di alcuni adolescenti legate alle più comuni problematiche alimentari, verranno proposte delle
discussioni inerenti al rapporto con il cibo, fino ad arrivare ad accennare alle norme fondamentali
di una buona alimentazione e ad elencare i nutrienti necessari al corpo umano.
Successivamente attraverso alcuni suggerimenti proposti dall’associazione “El cocinero
responsable” si affronterà il problema dello spreco del cibo, proponendo attività finalizzate ad
elencare le possibili soluzioni da adottare nella quotidianità.
Si lavorerà inoltre su ricette “anti-spreco” invitando gli alunni a personalizzarle o a crearne di
nuove.
Infine verranno fatti alcuni cenni al problema della denutrizione, comune in molte aree del
mondo, nominando organizzazioni come la Organización de las Naciones Unidas para la
alimentación y la agricultura (FAO) e il Fondo de las Naciones Unidas para la Infancia (UNICEF).
Nell'ambito dell'educazione alla salute partendo da un questionario a domande aperte, si proporrà
agli alunni una discussione sulle norme basilari e di buon senso per mantenere un buono stato di
salute (alimentazione, sport, abitudini di vita), realizzando infine un “Pasaporte para la salud”.
Successivamente partendo da un test a scelta multipla incentrato sull’attività fisica ed i
conseguenti benefici, gli alunni verranno sollecitati a riflettere sul modo in cui è possibile fare del
movimento attraverso le più comuni attività quotidiane.
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Tempi
Settembre- prime settimane di ottobre.
Le insegnanti
Francesca Antonioli
Ermanna Ronchini
Chiara Coelli
Laura Capelletti
Francesca Savoini
Simona Brunoni
Progetto accoglienza 2015
Classi seconde
"Basta che ognuno porti
qualcosa"
Riscoprire il cibo e il suo vero valore
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