La buona proposta progettuale: l`approccio integrato all`utilizzo dei
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La buona proposta progettuale: l`approccio integrato all`utilizzo dei
La buona proposta progettuale Buona proposta progettuale • Bontà formale •rispetto dei requisiti richiesti del bando (ammissibilità e presentazione) • Bontà sostanziale •utilità del progetto (coerente rispetto al contesto, risponde ai bisogni) •fattibilità del progetto (capacità dell’ente proponente, piano operativo, piano finanziario) • Bontà estetica •leggibilità della proposta progettuale (schemi + sintesi) Bontà formale 1. Il rispetto dei requisiti indicati nel bando (la scadenza, la modalità di invio della proposta, il “confezionamento” della domanda) 2. l’effettivo possesso dei requisiti di ammissibilità (esperienza nel settore: n° di anni, n° di progetti; attività per la quale si richiede il finanziamento inserita nello statuto dell’organizzazione) nel caso in cui l’organizzazione non sia in possesso di tali requisiti, la soluzione è quella di coinvolgere nell’attuazione del progetto un partner con le qualifiche richieste 3. il rispetto delle indicazioni intrinseche (dimensionamento economico medio degli interventi da finanziare: 100 MD per 50 progetti) Bontà sostanziale - 1 •Due sono le dimensione che dimostrano la bontà sostanziale di un progetto: •UTILITA’: il progetto produce valore aggiunto perché è coerente con il contesto e soddisfa i bisogni INPUT OUTPUT B efficacia efficienza •gli strumenti per mostrare l’utilità di un progetto sono l'analisi SWOT (analisi del contesto) e la mappa strategica (coerenza degli obiettivi con i bisogni dei portatori di interesse) Bontà sostanziale - 2 •FATTIBILITA’: un progetto è fattibile quando 1. Il soggetto proponente è affidabile e competente (ha le carte in regola per gestire il progetto una volta finanziato) 2. Il piano operativo mostra una coerente pianificazione delle fasi che compongono il progetto e una corretta scansione temporale degli interventi previsti (il progetto ha un inizio e una fine identificati e il numero di attività previste è coerente rispetto al tempo a disposizione) 3. Il piano finanziario evidenzia un giusto rapporto costo/utilità (es. 100 mil per formare 10 persone = 10 mil a persona) 4. La quantità di risorse previste nel budget è sufficiente per svolgere le attività previste Bontà estetica •Leggibilità della proposta progettuale, che è direttamente proporzionale alla capacità di sintesi e che spesso coincide con la capacità di sostituire parole con schemi per sintetizzare le informazioni •Utilizzo degli strumenti di project management per mettere in evidenza la pianificazione dell’intervento (PBS, WBS), l’articolazione temporale (GANTT, PERT), le risorse catalizzate sul progetto (matrice di compiti/responsabilità) •Regola: parti simili devono avere layout simile (es. format comune per la presentazione dei cv delle persone coinvolte nel progetto) •Come concilio la sintesi con la ponderosità? corredando le informazioni sintetiche contenute nella relazione del progetto con una serie di allegati esplicativi La presentazione di un progetto • Sezione 1: Ente proponente • Sezione 2: Descrizione del progetto • Sezione 3: Piano finanziario •Chi fa? •Richiede la presentazione del soggetto proponente per mettere in evidenza le competenze e l’affidabilità del soggetto •Che cosa? •Contiene la descrizione del piano operativo del progetto, con l’articolazione in fasi e la definizione della dimensione temporale. Identifica le risorse coinvolte sul progetto •Quanto costa? •Definisce il budget dell’intervento previsto per macro-aggregati Sezione 1: la presentazione dell’ente proponente Si compone delle seguenti parti: 1. Dati anagrafici 2. Affidabilità (attività svolte nel settore di appartenenza) Anno Denominazione progetto Dimensionamento economico 3. Competenza (attività affini a quelle per cui sto chiedendo il finanziamento) Anno Denominazione progetto Dimensionamento economico 4. Storia dell’organizzazione (anno di fondazione, compiti statutari, bacino di utenza) 5. Dimensione dell’organizzazione (che si presenta attraverso due fattori: il personale e il dimensionamento economico) SEZIONE 1 ENTE PROPONENTE Nel caso di Associazioni Temporanee d’Impresa o Consorzi di scopo, la presente sezione dovrà essere riprodotta e compilata per ciascuno dei componenti l’associazione o il consorzio. 1.1 Dati Anagrafici: Denominazione o Ragione Sociale : Natura Giuridica: Tipologia Ente: Ente Pubblico con fini di lucro Ente Privato con fini di lucro Ente Pubblico senza fini di lucro Ente Privato senza fini di lucro Indirizzo Sede Sociale: Via: Città e CAP: Provincia: Telefono: Fax: Rappresentante Legale: Persona da contattare: Ubicazione Sedi Operative: A: B: C: D: E: F: G: Nel caso di ATI o Consorzio di scopo: Funzione nell’Ente: 1.2 Indicare negli spazi seguenti le attività più rilevanti nel proprio settore di appartenenza, realizzate dall’Ente proponente nel periodo 1993-1998; segnalare, se possibile, il dimensionamento economico degli incarichi ricevuti. Anno Denominazione progetto Dimensionamento economico 1.3 Indicare negli spazi seguenti le attività più rilevanti, concernenti l’ambito del finanziamento, realizzate dall’Ente proponente nel periodo 1993-1998; segnalare se possibile il dimensionamento economico degli incarichi ricevuti Anno Denominazione progetto Dimensionamento economico 1.4 Ulteriori Informazioni sull’Ente Anno di Fondazione: Tipologia di attività istituzionali, (compiti come da statuto): Ambito Territoriale: 1.5 Organico Full Time: TOTALE: Collaboratori Esterni: TOTALE: Part Time: TOTALE: di cui Docenti: di cui Docenti: Dipendenti: TOTALE: 1.6 Dati finanziari (ultimi tre anni) – Indicare gli importi in lire o in euro Anno: 199___ 199___ 199___ Fatturato complessivo: Risultati di bilancio (solo aziende): Fatturato da Attività destinate alla Pubblica Amministrazione: Finanziamenti pubblici per attività formative: fatturato da eventuali iniziative PASS Sezione 2: la descrizione del progetto La sezione 2 contiene la descrizione analitica del progetto. Le prime informazioni servono a fornire una fotografia generale, una panoramica dell’intervento Quindi il grado di dettaglio aumenta e dalla panoramica si passa a zoomate che descrivono il progetti in modo più analitico La prima pagina è una semplice pagina di servizio e contiene una delle informazioni più importanti per la bontà estetica del progetto: il titolo Il nome del progetto deve essere una parola breve, possibilmente un acronimo. Un buon nome: •evoca il progetto che si vuole realizzare •è connesso al nome del programma di finanziamento SEZIONE 2 DESCRIZIONE DEL PROGETTO 2.1 Azione alla cui realizzazione il soggetto proponente si candida Indicare la tipologia di azione (1.1, 1.2, 2.1.2), il numero della scheda e gli utenti destinatari dell’intervento proposto. Tipologia di azione Scheda Titolo del progetto ______________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ 2.3 Data Prevista di Avvio: / / Data Prevista di Conclusione: / / L’utilità del progetto 2.3 Esigenze dei destinatari ed obiettivi dell’intervento Descrivere le esigenze a cui il progetto intende rispondere e gli obiettivi che si intendono perseguire con la realizzazione delle attività; indicare in modo specifico in che modo sono state approfondite le esigenze dei destinatari rispetto ai contenuti della scheda. Il primo punto della sezione 2 chiede di identificare i fabbisogni dei destinatari del progetto in relazione agli obiettivi del progetto stesso. In sostanza si chiede di: 1. dimostrare che gli obiettivi identificati nel progetto siano coerenti con il contesto 2. verificare la coerenza degli obiettivi del progetto con i bisogni rilevati presso i destinatari/portatori di interesse Gli strumenti che possono essere utilizzati sono per: 1. ANALISI SWOT 2. MAPPA STRATEGICA Analisi SWOT Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce Ambiente interno Ambiente esterno Modello che analizza la situazione presente in termini di opportunità e minacce provenienti dall’ambiente esterno e punti di forza e di debolezza interni che possono condizionare l‘attività prevista E’ utile per rappresentare il contesto in cui si inserisce il progetto e permette di dimostrare l’utilità del progetto, che risulta coerente con i bisogni evidenziati. Le informazioni raccolte ed elencate sono di tipo sintetico e quindi prevedono l’approfondimento attraverso allegati (es. incremento dell’immigrazione, con allegati i dati ISTAT o EUROSTAT a seconda della scala) Analisi SWOT Per l’analisi dell’ambiente esterno, devono essere identificare variabili in: •ambito tecnologico •ambito istituzionale (leggi, riforme, finanziamenti) •ambito socio-demografico (invecchiamento popolazione, immigrazione, lavoro femminile) •ambito economico-concorrenziale (globalizzazione, unità Europa, concorrenza paesi PECO) che possano condizionare le attività da realizzare Per l’analisi dell’ambiente interno devono essere messi in evidenza i punti di forza dell’organizzazione, ad esempio: •personale qualificato •spazi a disposizione •convenzioni in atto con il comune e i punti di debolezza, mettendo in evidenza tutto quanto giustifica la richiesta di finanziamento, ad esempio: •insufficiente visibilità •inadeguate competenze •necessità di aggiornamento La definizione degli obiettivi La definizione degli obiettivi di un progetto è a due livelli: Obiettivi strategici GOAL Obiettivi operativi OBJECTIVE Risultati finali OUTCOME Risultati intermedi OUTPUT l’obiettivo strategico risponde ai bisogni (es. necessità di completare il percorso formativo da parte delle scuole dopo l’autonomia scolastica), l’obiettivo operativo è la realizzazione di un corso di formazione sui ghiacciai. Il corso di formazione è l’output del progetto, non il suo obiettivo. Per definire un obiettivo devo ricorrere agli indicatori, di impatto per gli obiettivi strategici, di realizzazione per gli obiettivi intermedi operativi Mappa strategica La dimostrazione dell’utilità del progetto è completata dalla mappa strategica, che identifica i destinatari e i loro bisogni. DESTINATARI BISOGNI OBIETTIVI STRATEGICI Donne - supporto psicologico - Adolescenti - informazione e prevenzione Comune - ASL Altre associazioni … OBIETTIVI OPERATIVI - apertura di una sede 10 ore settimanali di incontri - n° donne diminuzione percentuale disagio fisico-psicologico (es. disturbo del sonno) n° adolescenti - apertura di una sede 10 ore settimanali di incontri miglioramento della qualità dei servizi sociali - n° donne assistite indice CS - apertura di una sede 10 ore settimanali di incontri - miglioramento della qualità dei servizi sociali - n° donne assistite indice CS - apertura di una sede 10 ore settimanali di incontri - riduzione dei costi di cura - ampliare gamma di servizi offerti - n° associazioni - apertura di una sede 10 ore settimanali di incontri L’articolazione del progetto 2. 4. Descrizione dell’intervento Descrivere l’articolazione dell’intervento, integrandola eventualmente con una rappresentazione grafica, in particolare per evidenziare fasi operative / moduli / relazione tra soggetti attuatori e utenti, sviluppando quanto indicato nella scheda del progetto. 1. Elenco analitico di tutte le attività (doc.interno) 2. Accorpare le attività in work packages WP1. Progettazione esecutiva (avvio del progetto) WP2. Realizzazione WP3. Rendicontazione, valutazione e comunicazione 3. Diagramma di Gantt ATTIVITA’ TEMPO Progettazione esecutiva Realizzazione Rendicontazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 PBS analitica: un esempio FASE Prima – Missione e modello AZIONE/OBIETTIVO 1. Determinazione del fabbisogno e della mission - - 2. Sensibilizzazione degli operatori - Seconda – Mappatura 3. analisi dei processi e delle procedure dei comuni coinvolti - - Terza – Formazione 4.analisi delle modalità di rapporto con soggetto esterni - 5.ricostruzione del portafoglio servizi esistente - 6.identificazione delle aree di intervento e possibili soluzioni - A. seminari/workshop B.formazione - - - MODALITÀ Incontri con amministratori e funzionari Analisi e rielaborazione individuale Incontri con funzionari comunali e di altri enti Analisi e rielaborazione individuale Incontri con gruppi di lavoro Analisi e rielaborazione individuale Mappatura delle procedure (flowchart) Incontri con gruppi di lavoro Analisi e rielaborazione individuale Incontri con gruppi di lavoro Analisi e rielaborazione individuale Incontri con gruppi di lavoro Analisi e rielaborazione individuale IMPEGNO 10 giornate di AC (in loco o presso la sede SDA Bocconi) 35 giornate di AC (in loco o presso la sede SDA Bocconi) 20 giornate Quarta – Implementazione 7. reingegnerizzazioni dei processi 8. stipula convenzioni 9. i servizi informativi dello sportello 10. riorientamento dell’’architettura informatica Quinta – Monitoraggio 11. verifica dei risultati 12. fire-fighting Incontri con gruppi di lavoro - Analisi, rielaborazione e riprogettazione individuale - Incontri con gruppi di lavoro e enti pubblici coinvolti - Analisi e rielaborazione individuale - Stesura bozze di convenzioni - Incontri con gruppi di lavoro - Analisi e rielaborazione individuale - Incontri con gruppi di lavoro - Analisi e rielaborazione individuale - Analisi dei primi dati - Incontri di verifica con i responsabili SU incontri con i responsabili SU TOTALE GIORNATE - 55 giornate di AC (in loco o presso la sede SDA Bocconi) 10 giornate di AC (in loco o presso la sede SDA Bocconi) - 20 giornate di formazione/workshop 110 giornate di affiancamento consulenziale in loco o presso la sede di SDA Bocconi La matrice di responsabilità 2.5 Ruoli dei componenti del raggruppamento Nel caso di Associazione Temporanea di impresa o Consorzio di scopo, indicare negli spazi seguenti il ruolo e i compiti del componente l’ATI o il Consorzio. La matrice di responsabilità definisce l’allocazione delle risorse sul progetto, assegnando loro responsabilità e compiti. Sub obiettivo Attività Risorsa X Risorsa Y Risorsa Z 1 1.A C O Co/I 1.B C Co 2 2.A C/D I 3 3.A C/O 3.B C Legenda: C=coordina Compiti D= decide O Co O Co= deve essere consultato I O= opera I= viene informato 2.6 Indicare e quantificare i destinatari previsti segnalando le modalità di gestione dell’intervento e di rapporto con le amministrazioni destinatarie, sviluppando quanto indicato nella scheda del progetto. 2.7 Modalità di realizzazione Illustrare le metodologie proposte per la realizzazione, segnalando in particolare le modalità di valutazione e automonitoraggio. 2.8 Risultati previsti Indicare i risultati attesi per ciascuna tipologia di utente, e/o i prodotti che il progetto si propone di realizzare, sviluppando quanto indicato nella scheda del progetto. 2.9 Risorse professionali impegnate Indicare i docenti e gli esperti e gli esperti che si prevede di impegnare: precisandone il ruolo nell’ambito del progetto; quantificando le giornate di impegno previste per ciascuna risorsa; distinguendo tra risorse interne e risorse esterne. Allegare soltanto i curricula delle risorse indicate nel presente formulario. Cognome e Nome Titolo di studio Interno/ esterno Ruolo nel progetto Funzione interna o professione abituale Bianchi Chiara Laurea Esterno Assistente SDA 10 Bof Francesco Laurea Esterno Assistente SDA 2 Borgonovi Elio Laurea Interno attività formativa e affiancamento consulenziale attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento Buccoliero Luca Laurea Esterno Professore universitario, docente SDA Assistente SDA 10 Caccia Laura Laurea Esterno Assistente SDA 10 Corno Alessandra Laurea Esterno Assistente SDA 20 Docente SDA Assistente SDA 2 2 Dirigente comune di Faenza Assistente SDA 1 Direttore generale comune di Carrara 2 Assistente SDA 1 Assistente SDA 2 Assistente SDA 20 Tutor 30 Assistente SDA 10 Assistente SDA 10 Assistente universitario 2 Cotta Roberto Di Falco Germana Laurea Esterno Esterno Facchini Claudio Laurea Esterno Guerra Paola Laurea Interno Lombrano Alessandro Laurea Esterno Mallarini Erika Laurea Esterno Manfredi Francesco Laurea Esterno Marcuccio Manila Laurea Esterno Meroni Francesco Laurea Esterno Nasi Greta Laurea Esterno Ongaro Edoardo Laurea Esterno Orlando Marco Laurea Esterno Pezzani Fabrizio Tappani Francesco Tonti Alessandro Laurea Laurea Interno Esterno Laurea Esterno Valotti Giovanni Vitale Guirardo Laurea Laurea Interno Esterno Aresu Roberta Laurea Interno progettazione, coordinamento, attività formativa, affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento, attività formativa, affiancamento consulenziale tutorship e affiancamento consulenziale attività formativa progettazione, coordinamento, attività formativa e affiancamento consulenziale attività formativa attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento, attività formativa e affiancamento consulenziale attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento, attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento, attività formativa e affiancamento consulenziale tutorship e affiancamento consulenziale attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento, attività formativa e affiancamento consulenziale attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento, attività formativa attività formativa e affiancamento consulenziale progettazione, coordinamento attività formativa Professore ordinario Direttore Generale Comune di asti Docente SDA Professore associato Dirigente comune di Carrara PERSONALE AMMINISTRATIVO attività amministrativa e segretariale Segreteria Possibile impegno nelle giornate di formazione e affiancamento 1 1 2 2 SEZIONE 3 PREVENTIVO DEI COSTI 1. ATTIVITA’ DI SERVIZIO 1. SPESE OPERATORI _________________________________ 2. SPESE UTENTI _________________________________ 3. SPESE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE _________________________________ 4. ALTRE SPESE _________________________________ TOTALE COSTI _________________________________ nota: La voce a. Spese operatori comprende retribuzione ed oneri del personale interno collaborazioni professionali esterne retribuzione ed oneri del personale di assistenza interno retribuzione ed oneri tutor interni collaborazioni professionali tutor esterni retribuzione ed oneri del personale interno di coordinamento di progetto e direzione corsi collaborazioni professionali di coordinamento spese di viaggio, trasferte, rimborsi del personale Il totale dei costi delle attività formative non può superare il valore risultante dal seguente conteggio: n° utenti n° ore di attività ore / allievo Attivita’ 1 ... x ... = ... Attività 2 ... x ... = ... Attività 3 ... x ... = ... Attività ... ... x ... = ... totale ore / allievo totale parametro ora / utente x totale ore / utente totale costi Il parametro ora / utente massimo da utilizzare per le attività di servizio è di lit. 35.000 (euro 18.07) 2. ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE A. SPESE RELATORI ED ESPERTI _________________________________ B. SPESE PARTECIPANTI _________________________________ C. SPESE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE _________________________________ D. ALTRE SPESE _________________________________ TOTALE COSTI _________________________________ Il totale dei costi delle attività di informazione non può superare il valore risultante dai seguenti conteggi per i convegni e i seminari n° partecip. conv 1 ... conv 2 ... conv 3 ... conv ... ... n° ore x ... x ... x ... x ... totale ore / partecipante parametro ora / partecip. x totale ore / allievo = = = = = ore / partecip. ... ... ... ... totale totale costi Il parametro massimo ora / partecipante da utilizzare per le attività di informazione è di lit. 20.000 (euro 10,32) per i prodotti editoriali ed informatici costo unitario n° copie edite, n° totale costo (copia, utenti del prodotto contatto) prod 1 ... x ... = ... prod 2 ... x ... = ... prod 3 ... x ... = ... prod ... ... x ... = ... totale costi 3. ATTIVITA’ DI AFFIANCAMENTO A. SPESE CONSULENTI ED ESPERTI _________________________________ C. SPESE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE _________________________________ D. ALTRE SPESE _________________________________ TOTALE COSTI _________________________________ Il totale dei costi delle attività di affiancamento non può superare il valore risultante dal seguente conteggio n° giornate attività 1 attività 2 attività 3 attività ... ... ... ... ... costo unitario x x x x ... ... ... ... = = = = totale costo dell’attività ... ... ... ... totale dei costi Il costo unitario complessivo massimo della giornata per le attività di affiancamento non può superare lit. 1.200.000 (euro 619,74). COSTO TOTALE DEL PROGETTO Riportare i valori parziali delle pagine precedenti nella seguente tabella: SERVIZIO INFORMAZ AFFIANCAM VOCE A. ... + ... + ... = TOTALE COSTI ... VOCE B. ... + ... + ... = ... VOCE C. ... + ... + ... = ... VOCE D. ... + ... + ... = ... TOTALE PROGETTO ... + ... + ... = ... tot allievi …. tot partecipanti / utenti …. tot interessati …