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Enzimi - Corso di Laurea in Infermieristica
enzimi in diagnostica gastroenterologica Corso di Medicina di Laboratorio Facoltà di Medicina dell'Università di Udine Laboratorio di Analisi chimicocliniche del Policlinico Universitario di UDINE Introduzione Interpretazione Clinica del dato laboratoristico: aumento delle concentrazioni di specifici composti alterazioni associate a distruzione di una cellula liberazione del suo contenuto nel – – – – sangue urine feci altri liquidi o cavità CAUSE DI AUMENTO DELL’ATTIVITA’ ENZIMATICA NEL SIERO Danno diretto sulla cellula e sua morte Danno diretto sulla cellula e risposta agli stimoli al suo interno (senza morte cellulare) – – aumentata sintesi rigenerazione Gli enzimi sono trattenuti all’interno della cellula dalla membrana plasmatica che è parte metabolicamente attiva della cellula. Qualsiasi processo che danneggia la produzione di energia promuove il deterioramento della membrana che diventa permeabile sino ad arrivare alla morte della cellula. Dapprima fuoriescono piccole molecole poi sempre più grandi sino agli enzimi e da ultimo tutto il contenuta della cellula necrotica. Data l’alta concentrazione degli enzimi all’interno della cellula da 1000 a 10.000 volte di più rispetto ai liquidi extracellulari e grazie alla sensibilità dei metodi che misurano l’attività enzimatica un aumento indica anche danni minimi della membrana cellulare. La velocità di fuoruscita dell’enzima dalla cellula è controllata dalla capacità di diffusione, anche se la grandezza degli enzimi di intense clinico è abbastanza uniforme. Come passino dal fluido interstiziale al sangue varia da tessuto a tessuto. Trasferimento diretto si ha probabilmente nel fegato molto vascolarizzato e con capillari permeabili. Nei muscoli invece la via preferenziale sarà quella linfatica. La localizzazione all’interno della cellula dei enzimi può essere importante: quelli citoplasmatici saranno più precoci rispetto ai mitocondriali anche se non è ancora di pratica applicazione nel caso degli isoenzimi della AST (GOT) Patogenesi della liberazione degli enzimi tipo di danno cellulare – – – – ipossia tossina virus chimico natura specialistica della cellula danneggiata In conseguenza del danno subito dalla cellula la specifica funzione della cellula stessa influenzerà la risposta. Una cellula pancreatica la cui porzione apicale è piena di granuli pro-enzimatici destinati a digerire i carboidrati, grassi e proteine darà un impatto fisiologico diverso che una miofibrilla cardiaca il cui compito è quello di produrre energia. Nell’analisi finale del sangue (siero o plasma) il risultato rappresenterà l’equilibrio tra la velocità di liberazione dalla cellula e la velocità di eliminazione dagli spazi extracellulari. Molti i fattori coinvolti: età, sesso, razza, peso corporeo e tipo ed intensità del danno. Il risultato netto sarà molto diverso da un individuo all’altro anche per tessuti simili. CAUSE DI DANNO O MORTE CELLULARE IPOSSIA Mancato afflusso di sangue per restringimento da placca ateromatosa o blocco da trombosi. di un arteria o vena. Danno da perfusione per ischemia . Inadeguata ossigenazione da scompenso cardiorespiratorio. Perdità di capacità di trasporto dell’ossigeno = anemia Contaminanti ambientali- piombo, mercurio, uso ed abuso di farmaci, alcool, tabacco SOSTANZE CHIMICHE O FARMACI AGENTI FISICI Traumi. Valori estremi di caldo o freddo. Radiazioni. Energia elettrica. CAUSE DI DANNO O MORTE CELLULARE AGENTI MICROBICI MECCANISMI IMUNITARI DIFETTI GENETICI Batteri, Virus, funghi, protozoi od elminti 1. Anafilassi (liberazione di amine vasoattive) 2. Citotossicità (lisi della cellula bersaglio) 3. Malattia da immunocomplessi (liberazione di enzimi lisosomiali) 4. Ipersensibilità cellulo-mediata (porta alla citotossicità) Eredità poligenica: diabete mellito, gotta Disordini Mendeliani : legati al cromosoma X, autosomici dominanti e recessivi, altri con trasmissioni variabili. DISORDINI Malnutrizione proteica-calorica, deficienze vitaminiche, NUTRIZIONALI deficienze minerali CAUSE DI AUMENTO DELL’ATTIVITA’ ENZIMATICA NEL SIERO alterata eliminazione (clearance) da parte del: – – – rene: peso molecolare (superiore a 57-60 k dalton) fegato: recettori di membrana e peso molecolare intestino: degradati ed escreti per poi essere in piccola parte riassorbiti via linfatici-sangue VELOCITA’ DI DECADIMENTO DI ENZIMI SIERICI NELL’UOMO CAUSE DI AUMENTO DELL’ATTIVITA’ ENZIMATICA NEL SIERO Rilascio dalla membrana senza compromissione dell’integrità cellulare: – – ALP attaccata alla membrana da un legame glicosilfosfatidilinositolo rotto da una GPI fosfolipasi attivata da virus, germi, ormoni, farmaci (cloropromazine) Anche la GGT delle cellule epatiche è localizzata all’estero della membrana cellulare e può essere rilasciata da un aumentata attività detergente del sangue via sali biliari. Ciò spiegherebbe la non correlazione tra transaminasi in diverse malattie epatiche e GGT, che non si libera nella cellula danneggiata: Attivazione plasmatica in vivo come attività enzimatica senza aumento proteina – probabile attivazione ormonale DISTRIBUZIONE DEGLI ENZIMI IMPORTANTI NELLA DIAGNOSTICA Enzima Sorgente principale applicazioni cliniche ALT (GPT) Malattie parenchima epatico ALP Fegato,muscoloscheletrico, cuore Fegato, osso, mucosa intestinale, Malattie ossee ed epatobiliari placenta, rene Amilasi Ghiandole salivari, pancreas, Malattie pancreatiche ovaie AST (GOT Fegato, osso, cuore, eritrociti, rene Infarto del miocardio, malattie parenchimali epatiche, malattie muscolari Colinesterasi Fegato Avvelenamento da insetticidi organofosforici, malattie parenchimali epatiche GGT Fegato, rene malattie epatobiliari, alcolismo • La scelta degli enzimi da misurare nel siero a scopo diagnostico o prognostico dipende dalla distribuzione nei vari oragani. Inltre molti enzimi anche se liberati vengono rapidamente inattivati nel sangue. Dipende poi dalla massa dell’organo e dalla concentrazione all’interno della cellula. Solo 1 cellula su 750 danneggiata permette di osservare un innalzamento della ALT. Infiammazione lieve solo AST citoplasmatica, epatite acuta anche mitocondriale. • Solo enzimi con tempi di dimezzamento lunghi sono utilizzati in clinica. Comunque sempre integrato il valore dell’attività con la storia della malattia, esame obiettivo etc.