...

Forum sulla Non autosufficienza La non autosufficienza

by user

on
Category: Documents
27

views

Report

Comments

Transcript

Forum sulla Non autosufficienza La non autosufficienza
“ Con il passare degli anni,gli alberi diventano più forti ,i fiumi
più larghi . Alla stessa maniera, con l’età gli esseri umani
conquistano un’incommensurabile profondità ed una vasta
esperienza e saggezza . E’ per questa ragione che le persone
anziane non dovrebbero soltanto essere rispettate e
riverite,ma dovrebbero essere impiegate per quella ricca risorsa
per la società che essi rappresentano”.
I
 Il Segretario Generale delle Nazioni Unite .

Kofi Amman
“ Saper invecchiare è il capolavoro della saggezza e una
delle cose più difficili dell’arte della vita”.
F. AMIEL
L’assistenza alla popolazione over 65 ( o meglio over 85),la
cosidetta “long term care”,assume una dimensione di grande
rilievo sociale ed economico con impatti pesanti sui servizi
sociali,ma soprattutto su quelli socio-sanitari . A livello regionale
l’indice di dipendenza strutturale è più alto nella provincia di
Foggia,52% ( rapporto percentuale tra la popolazione di età >65
anni e la popolazione in età attiva 815-64 a.). Il progressivo
cambiamento della domanda di salute caratterizzato dal
progressivo invecchiamento ,all’allungamento della vita media ha
prodotto “LA TRANSIZIONE EPIDEMIOLOGICA”..In Puglia ,insieme
alla Calabria,Campania,Sicilia e Lazio si riscontra una sovra offerta
di presidi ospedalieri e posti letto per acuti ,i servizi territoriali ,in
primis quelli per anziani sono rimasti ANCHILOSATI e altresì con
livello qualitativo basso.
 Nella mia esperienza lavorativa è noto
l’ipermedicalizzazione della problematica della vecchiaia,
che provoca all’anziano preoccupazioni
somatiche,ipocondriache in quanto si punta sull’aspetto
biologico,unidimensionale .Bisogna tener conto delle
dimensioni immaginarie e simboliche della
persona,l’individuo che invecchia si identifica con il corpo .
SI PARLA DI ANZIANI;MA NON SI PARLA CON LORO.
Non ascoltarli significa mutilare loro e noi stessi e se la
persona non potrà più esprimersi,ricordiamoci che il suo
corpo rimane il simbolo della sua STORIA. Quando
curiamo ,tocchiamo o abbracciamo un corpo anche colpito
dalla malattia o in apparenza disfatto,noi testimoniamo a
noi stessi ed agli altri che i corpi sono qualcosa di più che
oltrepassa i corpi stessi . La maniera con cui rispondiamo
all’invecchiamento degli altri,condiziona l’immagine che
attribuiamo a noi stessi nella ricerca della nostra umanità.
 L’INVECCHIAMENTO.
La parola vecchio è sempre percepita in senso
negativo,l’adattamento dell’invecchiamento è l’equilibrio
psicologico degli anziani .
 La vecchiaia provoca una crisi dell’immagine di
sé,d’identità e dell’ideale di sé. Nei degli anziani confronti
sono sempre presenti le tentazioni di inutilità ,di riduzione
di oggettivazione e di esclusione . I fattori di rischio sono :
l’isolamento,la solitudine,( assistiamo la morte sistematica
che precede la morte reale ),l’insicurezza
materiale,l’inattività,le infermità sensoriali e le sindromi
psichiatriche(fenomeni ansiosi il 20% e depressivi il 30% ).

Cosa è la Vecchiaia?

Si invecchia come si è vissuto ( personalità antecedente)
Crisi d’identità
Solitudine
isolamento
inutilità
riduzione
esclusione
oggettivazione- inattività
 Corpo biologico
 ipermedicalizzazione
Chi sono gli anziani fragili?
“ Quei soggetti di età avanzata o molto avanzata
colpite da patologie multiple,con stato di salute
instabile ,in cui gli effetti dell’invecchiamento e
delle malattie sono spesso complicati da
problematiche di tipo socio-economico . Sulla base
di questa definizione ,la fragilità comporta un
rischio elevato di rapido deterioramento della
salute , dello stato funzionale e un elevato
consumo di risorse.
Anziano Fragile
Almeno una di queste caratteristiche:
- > 80 anni
- dipendenza fisica
- incontinenza urinaria o doppia
 -instabilità posturale
allettamento-
 sindrome depressiva
 decadimento cognitivo
 perdita di peso
 ridotta forza muscolare
Conseguenze della fragilità:
 Cadute;
 Fratture vertebrali e o femorali:
 Ferite o piaghe;
 Ospedalizzazione,
 Disabilità,
 Dipendenza,;
 Morte
Anziano Fragile
La fragilità non deve essere considerata sinonimo
di disabilità o comorbilita’ .La comorbilita’
rappresenta un fattore di rischio per la fragilità ,
mentre la fragilità rappresenta un outcome.
IL TERRITORIO
Secondo il Piano della Salute il baricentro del sistema sanitario
si sposta dall’ospedale al territorio ,per la realizzazione di un
modello organizzativo di distretto in grado di assicurare
l’integrazione osp.e terr. ed il coordinamento della attività di
assistenza primaria partendo dal suo nucleo fondamentale ,il
medico di medicina generale . Ai sensi dell’art.3 quarter Dlgs
229/ 99,il distretto è contesto territoriale dove si realizza il
programma delle Attività Territoriali
 Ed in esso sono assicurati i servizi di assistenza primaria relativi
alle attività sanitarie e socio-sanitarie,nonché il coordinamento
delle proprie attività con quelle dei Dipartimenti e dei Servizi
Aziendali,inserendole nel programma delle attività territoriali.
 A.S.L. FG: QUALI SERVIZI TERRITORIALI ?
I servizi territoriali a favore degli anziani erogati su n.9
distretti della provincia di Foggia si muovono su cinque
linee:
1-UFFICIO PROTESICA E RIABILITATIVA: il Servizio
Sanitario Nazionale assicura agli aventi diritto,l’assistenza
protesica ed integrativa ,con la fornitura di ausili e protesi
secondo quanto previsto dal nomenclatore tariffario
Nazionale e di prodotti dietetici e di materiale per
medicazione” Decreto 27 Legge 199,n.332(Regolamento
recante norme per le prestazioni di ass. protesica: modalità
di erogazione e tariffe).Ogni dispositivo contenuto nel
nomenclatore è individuato da uno specifico codice e da
una
descrizione delle principali caratteristiche funzionali di
utilizzo . Gli ausili e le protesi sono diretti al recupero di
soggetti con minorazioni fisiche ,psichiche e sensoriali ed
in particolare vengono erogati:
. Ortesi-protesi( corsetti,busti,collari);
.presidi per la deambulazione(
calzature,plantari,tutori,staffe,protesi d’arto);
.ausili e presidi per la locomozione( stabilizzatori e
carrozzelle);
.protesi acustiche.fonetiche e presidi per la comunicazione;
.protesi oculari e presidi per non vedenti ed ipovedenti;
.protesi mammarie;
.montascale e sollevatori;
.ausili antidecubito e letti ortopedici.
Il Servizio Sociale Professionale all’Ufficio Protesica
L’ Assistente Sociale , nel processo di aiuto inizia
l’Assesment(Valutazione del bisogno individuale )
l’Analisi del contesto sociale attraverso colloqui con i
familiari,badanti,o amministratori di sostegno,soprattutto
visite domiciliari dove ricostruisce la storia dell’anziano,il
quadro somatico e funzionale ,operando contestualmente
verso il recupero dell’individuo al fine di stabilire
l’equilibrio Relazionale Individuo –ambiente.
 Un evento traumatico può tradursi in un disequilibrio di
questo rapporto e può inficiare la Reciprocità di Relazione
Uno degli obiettivi primari è l’ottenimento della piena
tutela dei diritti del disabile in quando cittadino in
difficoltà ; il supporto sociale attraverso anche
l’integrazione dei servizi per la risoluzione delle
problematiche esistenziali e somatiche legate
all’amputazione e protesizzazione.
2- I SERVIZI DOMICILIARI
Nell’ ASL Fg i servizi domiciliari non sono attivati su tutto il
territorio provinciale,lo stesso vale per la PUA e per l’UVM.
Assistenza Domiciliare Integrata
 Composta dall’equipe sanitaria:
 medico,infermieri ,fisioterapisti,garantiscono a domicilio la cura
dell’anziano.Si rileva una grande incidenza delle malattie
vascolari . A Foggia essa è composta da 5 operatori,nel 2011 nel
2°distretto sono state fornite n.7662 prestazioni. La PUA,
nonostante la delibera n.1176 del 26 luglio 2011 non è stata
attivata.L’UVM da poco attivata,con delibera n.536 del 5 maggio
del 2011 e con delibera n.1622 -8 settembre 2010 è stato recepito
l’accordo di programma con il Comune di Foggia per la
realizzazione dei servizi socio-sanitari integrati del P.S .di zona.
 3-ASSISTENZA FAMILIARE:
assume un ruolo crescente ormai quasi strutturale che non
si limita alle funzioni domestiche,ma integra il servizio
pubblico sia sanitario che sociale,non sempre e con le stesse
garanzie di qualità . Un ruolo importante viene svolto dal
caregiver familiare,ovvero in genere le donne
( madri, mogli,nuore e figli ) che all’interno del nucleo
si fanno carico..
 Questo Welfare invisibile è costituito da una rete ormai
sottile,n quanto risente della fragilità dell’attuale struttura
familiare.
 4.Il lavoro privato di cura: le cosi dette “BADANTI “ sono
ormai un elemento strutturale dell’assistenza agli anziani.
 5.STRUTTURE SOCIO-SANITARIE :

RSSA:eroga prevalentemente prestazioni assistenziali e di tipo
socio-riabilitativo a elevata integrazione socio-sanitaria:
n.1- Bovino; n.1 a Panni; n.1° Foggia;
RSA: è una struttura socio-sanitaria a bassa intensità
assistenziale sanitaria




n.1 a Foggia Don Uva; n.1 a San Nicandro tipo Alzheimer;
n.1 Alzheimer Don Uva Foggia.
Hospice n.1 Foggia Don Uva.
N.6 strutture riabilitative ex art.26 ( Foggia-Cerignola-Rodi
Garganico-Macchia -n.2 San Giovanni Rotondo.
 Le prestazioni socio-sanitarie in regime dom..res.e semires.
vengono indicate nell’Allegato1.C del DPCM del 29.11.2001 così
come recepito nella L.R.n.23/2008.
I suddetti servizi accolgono persone anziane in condizione
di dipendenza socio-sanitaria,per le quali è stata verificata
l’impossibilità , temporanea o permanente ,di un’adeguata
assistenza domiciliare . Qualora le condizioni sanitarie e
familiari lo permettano,non si esclude tuttavia la possibilità
che l’ospite ,dopo un periodo di degenza e riabilitazione
presso una struttura residenziale ,possa rientrare al proprio
domicilio dove potrà essere seguito dai servizi territoriali
 Importante è l’applicazione delle dimissioni Protette
(DOP) Vedi linee guida regionali per l’accesso ai servizi
sanitari territoriali ed alla rete integrata dei servizi socio
sanitari .E’ necessario promuovere e preservare
l’integrazione degli anziani attraverso l’incontro tra
Strutture Protette e Comunità Locale.
PER UNA BUONA PRASSI …… OCCORRE……
Riconoscimento ai valori dell’umanizzazione;
valorizzare la centralità della persona ,non la malattia;
Promozione di una nuova cultura;
puntare sul rapporto empatico con gli utenti
 Potenziare il territorio: risorse personali,strumenti operativi,
 Prevenzione e promozione degli stili di vita per un invecchiamento
sano; Applicazione della L.R.25 e 26 Istituzione della Struttura del
S.S.Prof.
 Predisposizione dei fascicoli elettronici sanitari e socio-sanitari per
ciascuna persona ,utili ad accompagnarli nei complessi percorsi
,favorendo l’appropriatezza e la presa in carico;
 Maggiore ascolto,sviluppare la coesione istituzione e professione;
 Realizzare la rete e protocolli d’Intesa ,
Servizi di prossimità: offrire assistenza attraverso azioni e pratiche
solidaristiche,di aiuto mutuo aiuto,sperimentando rapporti di buon vicinato
nella comunità;
tutor per Anziani ,l’intervento di tutoraggio è rivolto agli anziani a rischio di
isolamento,ha lo scopo di rafforzare i legami dell’anziano nel sistema delle
relazioni significative per la sua vita;
Servizio Affidi è un servizio prestato da famiglie che assicura a persone
anziane in difficoltà o prive di assistenza ,il sostegno alla vita quotidiana
finalizzato ad escludere forme di assistenza al di fuori di un contesto
relazionale familiare ,
Trasferimenti monetari: indennità di accompagnamento ed assegno di cura,
Installazione a domicilio del dispositivo a “bracciale” multifunzione che
permette di rilevare automaticamente alcuni eventi critici relativi allo stato
della persone :cadute,periodi di attività,condizioni di ipo- e o ipertemia,tutto
collegato con il 118,guardia medica,vigili del fuoco ecc…..
Il nostro obiettivo non è infatti che ad ogni utente siano offerti gli
stessi interventi o le prestazioni,ma che ad ognuno ,in relazione
al bisogno ed alla capacità di utilizzo delle risorse ,siano il più
possibile proposti progetti assistenziali ed integrati e relativi
interventi specifici e diversificati.Bisogna partire dalle loro
differenze.
 Dobbiamo considerare gli anziani come risorse positive della
società,ossia come persone in grado di trasmettere un valore
aggiunto che deriva dal patrimonio di esperienze,di memoria e
di saggezza di cui sono portatori.
 “ Chi ha scelto una professione di aiutare il prossimo ,deve essere
professionista,avere disposizione alla gentilezza,grande
pazienza e autocontrollo,essere libero di pregiudizi
,comprendere la natura umana amare profondamente il suo
lavoro “

W.Griesinger
Fly UP