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Dott. A. Andrisani Clinica Ginecologica e della Riproduzione Umana

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Dott. A. Andrisani Clinica Ginecologica e della Riproduzione Umana
FISIOLOGIA E MONITORAGGIO DELLA
GRAVIDANZA
PUERPERIO E ALLATTAMENTO
Dott. A. Andrisani
Clinica Ginecologica e della Riproduzione
Umana
Adattamento fisiologico alla gravidanza
• Fin dal primo trimestre nell’organismo materno
avvengono notevoli variazioni anatomiche e
funzionali per soddisfare le nuove necessita’ fetali e
placentari.
• Queste modificazioni interessano numerosi apparati
Adattamento fisiologico alla gravidanza
•
•
•
•
•
•
•
•
Apparato genitale
Apparato cardiovascolare
Sistema emocoagulativo
Apparato uropoietico
Apparato gastroenterico
Sistema endocrino
Cute e sistema muscolo-scheletrico
Apparato respiratorio
Apparato genitale materno: utero






Dalla XII sg non può esser più contenuto nel piccolo bacino:
a 20 sg il fondo raggiunge l’OT; a 36-38 sg raggiunge l’VIII
spazio intercostale.
Vi è una progressiva ritenzione di acqua, un’ipertrofia e
iperplasia delle cellule miometriali che determina un  peso
uterino (40/70 g1200 g)
Le pareti uterine si ispessiscono fino la XX sg, per poi
assottigliarsi fino a 5-7 mm.
Dalla X-XII sg si sviluppa a livello dell’istmo una zona di
transizione tra la cervice (tessuto fibroso) ed il miometrio
Progressivo  del suo apporto ematico (80% alla placenta)
Il miometrio, prevalentemente rilasciato, aumenta la sua
attività contrattile procedendo verso il termine di
gravidanza…
Apparato genitale materno: utero
Contratture o contrazioni?
E’ possibile distinguerle dal II trimestre
Contratture: interessano aree zonali o tutto l’utero, persistono
alcuni minuti o decine di minuti, non determinano
modificazioni della zona istmica e della cervice.
Contrazioni: breve durata (pochi sec), si propagano come
un’onda
di
accoppiamento
elettro-meccanica,
sintomatiche.
E’ IMPORTANTE CHE LA PAZIENTE SIA IN GRADO DI
DIFFERENZIARLE
Apparato genitale materno: cervice




La cervice in gravidanza provvede alla chiusura e al
supporto meccanico del corpo uterino
Diventa progressivamente più soffice per aumento di
edema, vascolarizzazione e modificazione di connettivo e
ghiandole endocervicali.
Le ghiandole producono muco: barriera meccanica e
biologica
la cervice si modifica nel travaglio di parto grazie a
liberazione di proteasi dai granulociti endocervicali ( 
dissociazione delle fibrille collagene)
Apparato genitale materno
Vagina
  vascolarizzazione: colorazione cianotica caratteristica
  secrezione vaginale (vischiosa e biancastra)
 Tessuti soffici e imbibiti per favorire la distensibilità del
canale
Annessi
 Dislocati in alto. Vasi dilatati e congesti
Mammelle
  volume e vascolarizzazione
 Ipertrofia dei lobuli ghiandolari
 Areola iperpigmentata
 Produzione di liquido giallo-biancastro già dalle prime fasi
della gestazione
Apparato cardiovascolare




 volume di eiezione da 60 a 85 ml +  frequenza cardiaca
fino a 32 sg ( 15 bpm) =  gittata cardiaca fino ad un
massimo del 45% a 24 sg. N.B. sono quindi fisiologici
nella gravida: la distensione delle giugulari, lievi edemi
declivi, aumento del tono di chiusura valvolare e soffi
aortico-polmonari, tachicardia.
 resistenze vascolari periferiche (del 21% le periferiche,
del 34% le polmonari)
 pressione arteriosa di almeno 10-15 mmHg (=dilataz
ventricolare +  resistenze periferiche)
Ipertrofia miocardica con spostamento a sinistra del cuore
per innalzamento del diaframma
Sistema emocoagulativo
25-50% del volume ematico (1200-1900 ml)
45-50%
20-30%
Volume plasm
Massa eritroc
Fisiologica emodiluizione gravidica
(adeguata perfusione organi e protezione
da emorragie postpartum)
Questo fino alla 32° sg, quando il volume plasmatico resta
stabile e continua ad aumentare la massa eritrocitaria
Apparato emocoagulativo
 fattori della coagulazione di sintesi
epatica
  fibrinolisi

Protezione da emorragie postpartum
 Stato di IPERCOAGULABILITA’

Apparato emocoagulativo: ricordare









 aPTT, PT
 fibrinogeno, FVII, FVIII, FX
= ATIII
 Hb (v.n. 10-11,5 g/100 ml)
 Ht (v.n. 30-34%)
 GB fino a 10-15000/mm3
 fibrinogeno
 albumina di 1 g/dl e conseguente  VES
= PCR
Apparato uropoietico: modificazioni
funzionali




 del flusso plasmatico renale e della velocità di filtrazione
glomerulare del 50-60% nei primi due trimestri e del 30%
nel III trimestre
 CL creatinina, urea, acido urico, attivazione del sistema
renina angiotensina aldosterone, iperincrezione di
aldosterone
 P vescicale,  capacità vescicale = richiesta di una
maggior continenza uretrale
Allungamento dell’uretra e  della P di chiusura
Incontinenza urinaria da stress
Apparato uropoietico: modificazioni
anatomiche
Modificazioni determinate da P esercitata
dall’utero gravido e dall’effetto rilassante
sulla muscolatura liscia ad opera del Pg
  volume renale ( 1-1,5 cm)
 Dilatazione di pelvi, bacinetto, uretere

Infezioni ascendenti
Apparato gastroenterico





Le gengive diventano edematose ed iperemiche con
tendenza al sanguinamento
Le gravide possono sottoporsi a cure profilattiche e
terapeutiche odontoiatriche
Talvolta aumenta la frequenza di GERD, spesso causa di
pirosi
 tono, motilità e svuotamento gastrico  meglio seguire
un profilo alimentare semplice
Più intensa produzione di succo gastrico
Apparato gastroenterico






 tono e motilità dell’intestino tenue e crasso 
rallentamento del transito e stipsi
 riassorbimento dell’acqua del 60% a livello colico
Profonda alterazione della flora batterica con conseguenti
disbiosi, stipsi e gonfiori addominali  rieducazione
alimentare
Stipsi,  volume uterino e del flusso causano comparsa di
emorroidi
Modificazione degli indici di funzionalità epatica (
frazioni α e β globulinica, FVII, FVIII, FIX, FX,
colesterolo)
Tendenza alla formazione di calcoli della colecisti (per 
volume e  motilità)
Sistema endocrino: pancreas





Iperplasia delle cellule β pancreatiche insulino-secernenti
 nel I trimestre  la glicemia a digiuno, ma
Nel II e III trimestre  richieste energetiche fetali per cui
vengono mobilizzate le riserve materne di glucosio e si
verifica la glicogenolisi epatica
Col proseguire della gravidanza  resistenza materna
all’insulina e  produzione di antagonisti dell’insulina:
HPL, cortisolo, PRL.
I metà della gravidanza: l’iperinsulinemia permette
l’assunzione di glucosio da parte di epatociti, adipociti e la
sintesi di glicogeno
II metà della gravidanza: blocco della risposta insulinica
con  dei livelli di glucosio che può essere trasferito al feto
Sistema endocrino: tiroide, surrene e
ipofisi







 volume della ghiandola tiroidea per:
 escrezione urinaria di iodio
Ipervascolarizzazione
Stimolazione da parte di una tireotropina corionica
placentare
Attività TSH-simile dell’hCG
Aumento del cortisolo plasmatico (plateau nel II trimestre)
Pg ed estrogeni circolanti determinano un  aldosterone,
attività reninica plasmatica, angiotensina II
Il volume dell’ipofisi aumenta raddoppia o triplica ipertrofia
e iperplasia delle cellule lattotrope (E-dipendente)
Sistema endocrino: paratiroidi



aumento del paratormone
aumento della calcitonina
aumento del metabolita attivo della vit. D3 (1,25diidrossicolecalciferolo), che e’ sintetizzato anche dalla
placenta  aumenta l’assorbimento intestinale del calcio
Con queste variazioni, con una corretta dieta
e con l’esposizione ai raggi solari non
diminuisce il contenuto di calcio nelle ossa
Cute e sistema muscolo-scheletrico




Iperpigmentazione cutanea nel 90% delle gravide:
“cloasma gravidico” in fronte, tempie, guance.
Regredisce dopo il parto; iperpigmentazione di
areole, ascelle, genitali, linea alba.
Teleangectasie a ragno ed eritemi palmari per
dilatazione e proliferazione vascolare
Striae gravidarum (smagliature)
Legamenti, spt articolazione sacro-iliaca e sinfisi
pubica, diventano più soffici
Apparato respiratorio



Edema, ipersecrezione delle mucose nasali ed
iperemia per azione estrogenica
Elevazione del diaframma (4-5 cm) ed apertura
dell’angolo costale
Aumento del volume d’aria scambiato ad ogni atto
respiratorio (iperventilazione)  ipocapnia 
consumo di HCO3- : l’alcalosi respiratoria è
compensata da un’acidosi metabolica
L’ottimale controllo di una
gravida dovrebbe idealmente
iniziare prima del concepimento
con la valutazione preconcezionale
(come previsto dal
Decreto Ministeriale Bindi 245/1998):
 cura di malattie potenzialmente pericolose
 valutazione dei fattori di rischio
 accurata anamnesi familiare
 accurata anamnesi ostetrica
 esame obiettivo generale e ginecologico
Prima del concepimento si ritiene necessario un adeguato
trattamento
 delle malattie sessualmente trasmesse,
 delle endocrinopatie,
 delle infezioni ricorrenti delle vie urinarie,
 del diabete,
 delle cardiopatie,
 delle anemie,
 delle carenze vitaminiche,
 dell’obesità,
 dell’ipertensione e
 di ogni altra patologia che possa complicare il decorso della
gravidanza. Particolare attenzione va rivolta alle terapie
croniche con farmaci potenzialmente teratogeni
In fase preconcezionale si devono valutare i possibili fattori di
rischio per una successiva gravidanza:
 età materna (> 35 anni)
 età paterna (> 55 anni)
 presenza di malformazioni uterine e/o di miomi
uterini (soprattutto se intramurali o sottomucosi)
 cattive condizioni socio-economiche
 abuso di droghe (alcool, tabacco, allucinogeni,
eroina, cocaina, metadone, etc.)
 esposizione a sostanze tossiche o radiazioni
ionizzanti nell’ambiente di lavoro
Va quindi raccolta attentamente l’anamnesi familiare con
particolare riguardo a:
 gemellarità
 ipertensione
 diabete
 anomalie congenite (cromosomopatie, difetti del tubo
neurale, emofilia, emoglobinopatie, ritardi mentali)
…e l’anamnesi ostetrica:
 aborti, morti intrauterine, parti pretermine, distocie, difetti
di
crescita o macrosomie fetali, altre patologie neonatali
Esami di laboratorio preconcezionali secondo
il Decreto Bindi (1):
Per la donna:







ANTICORPI ANTI ERITROCITI [Test di Coombs indiretto in caso di rischio
di isoimmunizzazione
VIRUS ROSOLIA ANTICORPI (Ig G, Ig M)
TOXOPLASMA ANTICORPI
EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT
RESISTENZA OSMOTICA ERITROCITARIA (Test di Simmel): in caso di
riduzione dei volume cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli
eritrociti
EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di riduzione dei
volume cellulare medio e di alterazioni morfologiche degli eritrociti
ES. CITOLOGICO CERVICO VAGINALE [PAP test]
Esami di laboratorio preconcezionali secondo
il Decreto Bindi (2):
Per il maschio:



EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT
RESISTENZA OSMOTICA ERITROCITARIA (Test di Simmel): in caso di
donna con fenotipo eterozigote per emoglobinopatie
EMOGLOBINE ANOMALE (HbS, HbD, HbH, ecc.): in caso di donna con
fenotipo eterozigote per emoglobinopatie
Per la coppia:



VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI
GRUPPO SANGUIGNO AB0 e Rh (D)
TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI [TPHA] [VDRL] [RPR]
Al momento della prima visita in gravidanza accertare e
riportare nella Cartella Clinica i seguenti parametri clinici
della gestante:
 Esame obiettivo generale
 Condizioni dell’apparato genitale e delle mammelle
 Statura e Peso corporeo pre-gravidico ed attuale
 Valori della P.A.
 Esecuzione del PAP-test ( se >1 anno dall’ultimo)
Se non vi è stata la valutazione preconcezionale, dovranno
essere effettuate tutte le misure precedentemente indicate e
bisognerà ripetere gli esami eventualmente diventati obsoleti
(>4-6 mesi) .
Esami di laboratorio per il controllo della
gravidanza secondo il Decreto Bindi (1):
All'inizio della gravidanza, possibilmente entro la 13ª
settimana, e comunque al primo controllo:
 EMOCROMO
 GRUPPO SANGUIGNO AB0 e Rh (D)
 ASPARTATO AMINOTRANSFERASI (AST) (GOT)
ALANINA AMINOTRANSFERASI (ALT) (GPT)
 VIRUS ROSOLIA ANTICORPI: in caso di IgG negative,
entro la 17ª settimana
 TOXOPLASMA ANTICORPI (E.I.A.): in caso di IgG
negative ripetere ogni 30 -40 gg. fino al parto
Esami di laboratorio per il controllo della
gravidanza secondo il Decreto Bindi (2):






TREPONEMA PALLIDUM ANTICORPI, [TPHA] [VDRL] [RPR]:
qualora non eseguite in funzione preconcezionale esteso al partner
VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI
GLUCOSIO
URINE ESAME CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO
ECOGRAFIA OSTETRICA
ANTICORPI ANTI ERITROCITI [Test di Coombs indiretto]: in caso
di donne Rh negativo a rischio di immunizzazione il test deve essere
ripetuto ogni mese; in caso di incompatibilità AB0, il test deve essere
ripetuto alla 34ª-36ª settimana.
Non vi è accordo unanime sulla necessità di una
Ecografia Ostetrica precoce, ma diventa indispensabile
se:
 non è certa l’età gestazionale
 non vi è corrispondenza tra dimensioni dell’utero e
durata dell’amenorrea dichiarata
 si repertano durante la Visita Ostetrica patologie a
carico dell’utero e/o degli annessi (miomi, cisti
ovariche, tumefazioni pelviche, etc.)
Le visite successive si programmano ogni 4 settimane
nelle prime 32 settimane di gestazione e successivamente
ogni 2 settimane fino alla 36a s.g. e quindi ogni settimana
fino al parto.
Al momento della prima visita bisogna valutare i fattori di
rischio per eventuali embriopatie ed informare
correttamente la paziente sulle attuali possibilità
diagnostiche della “Diagnosi Prenatale”, con particolare
riferimento a quanto previsto dalla legge n. 194/78 e
secondo le indicazioni del Decreto Bindi 1998.
Esami di laboratorio per il controllo della
gravidanza secondo il Decreto Bindi (3):
Tra la 14ª e la 18ª settimana:
 URINE ESAME
Tra la 19ª e la 23ª settimana:
 ESAME URINE
 ECOGRAFIA OSTETRICA
Tra la 24ª e 27ª settimana:
 GLUCOSIO
 URINE ESAME
Tra la 28ª e la 32ª settimana:
 EMOCROMO:
 FERRITINA: in caso di riduzione del volume globulare medio
 ESAME URINE
 ECOGRAFIA OSTETRICA
Esami di laboratorio per il controllo della
gravidanza secondo il Decreto Bindi (4):
Tra la 33ª e la 37ª settimana
 ANTIGENE HBsAg
 VIRUS EPATITE C [HCV] ANTICORPI
 EMOCROMO
 ESAME URINE
 VIRUS IMMUNODEF. ACQUISITA [HIV 1-2] ANTICORPI in caso
di rischio anamnestico
Tra la 38ª e la 40ª settimana
 ESAME URINE
Dalla 41ª settimana
 ECOGRAFIA OSTETRICA: su specifica richiesta dello specialista
 CARDIOTOCOGRAFIA: su specifica richiesti dello specialista; se
necessario, monitorare fino al parto
Puerperio
Puerperio

Periodo di tempo che prevede
 Espulsione della placenta
 Prime 2 ore (post partum)
 Ripresa dell’attività ovarica
 Generalmente dura
 6-8 settimane
Se non allattamento
• 45-50 giorni
 Se allattamento
• 60-70 giorni
Fenomeni locali

Utero
 Espulsione della
placenta
 Formazione globo
di sicurezza (fra
ombelico e sinfisi
pubica)
 Lunghezza cavità
uterina 12 cm
 Aumento di volume
fino all’ombelicale
trasversa
Fenomeni locali

Utero
 Collo dell’utero
 Lunghezza 5 cm
 Beante
 Chiusura
progressiva in
qualche ora
Fenomeni locali

Utero
 10° giornata
 Non piu’ palpabile
 6° settimana
 Dimensioni originali

Peso
 Prime ore
 1000 g
 1° settimana
 500 g
 2° settimana
 350 g
 6° settimana
 60g
Fenomeni locali

Utero
 Fondo uterino
 0 rispetto OT
• Dopo espulsione della
placenta
 1
• 1° giornata
 2
• 2° giornata
 6
• 6° giornata
 10
• 10° giornata
Fenomeni locali

L’involuzione uterina avviene grazie:
 Diminuzione di volume delle cellule miometriali
 Autolisi di proteine stromali o parenchimali
e si presenta con
 Contrazioni
 Morsi uterini
 Dolori crampiformi
 Irradiazioni verso le fosse iliache
 Associazioni con lochiazioni maggiori
 Più forti nelle pluripare che primipare
 Aumento durante allattamento
Fenomeni locali

Area di inserzione placentare
 Diametro 7-8 cm
 Vasi trombizzati
 Reazione leucocitaria a difesa antibatterica
 Invasione di fibroblasti
 Riduzione dimensione area
 Diametro di 3-4 cm
• 2° settimana
 Diametro di 1 cm
• 6° settimana
Lochiazioni

Normali perdite dopo il parto costituiti da Sangue, residui
di membrane e decidua, muco e microorganismi
 Quantità primi 5 giorni
 250-300 g
 Inizialmente
 Ematici
 6°-7° giornata
 Sierosi
• Reazione leucocitaria e invasione dei fibroblasti
 10°-15° giornata
 Biancastri
• Scarsi
Lochiazioni

Lochi sierosi
 Siero, leucociti
 Residui di decidua
 Muco
Lochiazioni

Lochi biancastri
 Muco
 Leucociti
 Cellule epiteliali e deciduali in
degenerazione grassa
Fenomeni locali

Vagina
 Ripristino dimensioni in 7-8 giorni
 Diminuzione dell’edema tissutale
 Diminuzione della rughe vaginali con
l’aumentare del numero dei parti
Fenomeni locali

Parete addominale
 Rimane flaccida ed atonica per alcuni giorni
 Ripristino dopo 5 settimane
 In donne predisposte

Diastasi dei muscoli retti dell’addome
Scomparsa non completa della linea nigra
 Possibile diastasi del pube


Pubalgie
Fenomeni locali

Parete addominale
 Rimane flaccida ed atonica per alcuni giorni
 Ripristino dopo 5 settimane
 In donne predisposte

Diastasi dei muscoli retti dell’addome
Scomparsa non completa della linea nigra
 Possibile diastasi del pube



Pubalgie
Regione sacro-coccigea

Dolori
Fenomeni locali

Ovaie
 Completamento involuzione corpo luteo
gravidico
 Fino alla 3°-4° settimana
 Aspetto di quiescenza
 Dopo la 4° settimana
 Ripresa funzionalità ovarica
 Possibilità di una nuova gravidanza
Fenomeni generali

Regressione generale degli adattamenti realizzatisi in
gravidanza
Vari organi ed apparti
 A livello endocrino
 A livello metabolico

Fenomeni generali

Sistema nervoso
 Predominaza sistema vagale (bradicardia, ipotensione)

Sonnolenza e astenia

Labilità emotiva (sindrome depressiva transitoria puerperale)
 Facilità al pianto
 Crisi di depressione
 Eccessiva preoccupazione del neonato
 Rapide variazioni bioumorali ed endocrine

Sindrome depressiva puerperale
 Assistenza psicologica
 Assistenza farmacologica
Fenomeni generali

Apparato cardiocircolatorio e sangue
 Formazione del globo di sicurezza
 Aumento del lavoro cardiaco
• 30% gittata cardiaca
 Dopo una settimana
 Ritorno a volume pregravidico
 Bradicardia
 Aumento tono vagale
 Possibili episodi di ipertensione
 Si risolvono spontaneamente in alcune settimane
In presenza di un polso normale o tachicardico bisogna
pensare:
 anemia per perdita ematica intrapartum superiore alla
norma;
 complicanza settica.
Fenomeni generali

Apparato respiratorio
 Ripresa respirazione normale
 Non sollevamento diaframma
 Diminuzione della frequenza respiratoria
Fenomeni generali

Apparato gastrointestinale
 Ritorno dell’intestino nelle sedi naturali
 Stipsi
 Meteorismo
 Emorroidi o lesioni perianali
 Defecazione dolorosa
Fenomeni generali

Apparato urinario
 2-3 settimane
 Restituzione condizione pregravidica
 Post-partum
 Traumi
• Difficoltà allo svuotamento della vescica
• Attenzione ritenzione urinaria
• Più raramente incontinenza urinaria da
sforzo
Endocrinologia del puerperio

Fine attività feto placentare

Inizio galattopoiesi
Endocrinologia del puerperio

Regressione ipertrofia della gravidanza in 1-2
mesi
 Surrene
 Tiroide
 Paratiroidi
Endocrinologia del puerperio

Ormoni sessuali
 Periodo dell’eliminazione (10 giorni)
 Periodo di riposo (15 giorni)
 Periodo della ripresa funzionale
 Aumento della produzione ormonale
 Variazione ciclica
• Comparsa ovulazione
– Mestruazione  capoparto (entro 6 mesi dal
parto nell’ 90% delle donne)
– Irregolarità mestruali e cicli anovulatori
Endocrinologia del puerperio
Ormoni sessuali
 Possibilità di fecondazione durante
l’allattamento
 Persistenza amenorrea
 hCG
 Scomparsa entro 10 giorni

Endocrinologia del puerperio

Prolattina (PRL)
 Aumenta progressivamente durante la gravidanza
 1° trimestre 25-60 ng/ml
 2° trimestre 50-120 ng/ml
 3° trimestre 90-250 ng/ml
 Azione estrogeni e progesterone placentari
• Inibizione secrezione dopamina
– Liberazione produzione
prolattina
Endocrinologia del puerperio

Prolattina (PRL)
 Diminuzione verso il 4-5 giorno dopo il
parto
 50 ng/ml
 Allattamento
 Significativo aumento livelli durante e
poco dopo la suzione
Lattazione

Sviluppo e preparazione della mammella

Montata lattea (processo di lattogenesi)

Processo di galattopoiesi

Processo di eiezione del latte
Lattazione

Sviluppo e
preparazione della
mammella
 Lobo (15-20)
 Lobulo + dotto
escretore
 Dotto galattoforo
 Subito al di sotto
del capezzolo
Lattazione

Lattogenesi
 Emissione estemporanea di liquido durante la gravidanza
 Primi 4-5 giorni di puerperio
 Colostro
 Montata lattea
 Aumento di congestione e turgore delle mammelle
 Aumento temperatura locale
 Latte con carattere intermedi fra colostro e latte
definitivo
 Dal 10-15° giorno  Latte definitivo
Lattazione

Lattogenesi
 Montata lattea
 Fra il 3° ed il 5° giorno dopo il parto
 Coincide con caduta di estrogeni e progesterone
• Rimozione del blocco periferico dei recettori per
PRL
 Ormoni lattogeni
 ACTH
 GH
 Cortisolo
 TSH
 T4
 Insulina
Lattazione

Galattopoiesi
 Mantenimento della
secrezione di latte
 Riflesso
eccitosecretorio
attraverso la suzione
(Rilfesso mammilloipotalamopreipofisario)
Latte

Caratteristiche colostro
 Scarsa quantità
 50-200 ml al giorno
 Colorito giallastro
 Maggior contenuto proteico
 Aumento di
• Lattoglobuline, lattoalbumine,
– Nutrizione primi giorni
• Immuglobuline
– Immunità neonato
Latte


Caratteristiche latte intermedio
 Fra il colostro ed il latte maturo
 5-15 giorno dopo il parto
Caratteristiche latte maturo
 Comparsa al 10-15 giorno dopo il parto
 Biancastro
 Contiene
 Lattosio
 Sali minerali
 Proteine
 Grassi
Latte

Caratteristiche latte maturo
 Proteine
 Specifiche del latte
• Caseina
• Alfa-lattoglobulina
• Lattoferrina
• Immunoglobuline IgA
 Di derivazione dal plasma
• Sieroalbumina
• Immunoglobuline IgG e IgM
Latte

Caratteristiche latte maturo
 Grassi
 Acido oleico
 Acido palmitico
 Zucchero
 Lattosio
Lattazione

Vantaggi
 Alimentazione naturale non allergizzante
 Latte materno è sterile e a temperatura idonea
 Agevola la creazione flora intestinale el bambino
 Migliora il legame fra madre e feto
 Favorisco l’involuzione dell’utero
 Ossitocina
Lattazione

Poppate
 Nei primi giorni 6-8 poppate
 5-10 minuti per mammella
 In alternativa regime libero
 In caso di insufficiente svuotamento
 Spremitura manuale
 Ingorgo mammario
• Eventuale mastite
Fly UP