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Il bibliotecario scolastico

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Il bibliotecario scolastico
Il bibliotecario scolastico
Loris Pellegrini
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Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Indice
1. La “nuova” biblioteca
2. Il “docente documentalista”
3. Il Software di gestione
Appendice: Il decalogo del bibliotecario scolastico
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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1. La “nuova” biblioteca
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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La “nuova” biblioteca
 La biblioteca scolastica non è un
magazzino: è un laboratorio, è un luogo
dove si concentrano:
 la conservazione del patrimonio librario
 la documentazione didattica
 l’educazione alla ricerca
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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La conservazione del patrimonio librario
 Scopo tradizionale della BS è la
conservazione dei libri, che va però oggi
estesa anche di tutti i nuovi supporti
multimediali: VHS, CD-ROM, ecc.
 Spazi e gestione sono regolati da norme
e regolamenti nazionali e internazionali
(es. IFLA, CDD, RICA, ISBD, ecc.)
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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La documentazione dei progetti didattici
 La BS è anche il luogo di raccolta e
archiviazione dei progetti didattici della
scuola (vedi l’apposito modulo di Winiride)
e l’archiviazione di questi dati richiede
qualche accortezza.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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L’educazione alla ricerca
 In biblioteca, infine, si impara anche a
“cercare” le informazioni. Nell’attuale
sovrabbondanza di offerta informativa
cercare un'informazione richiede capacità
logiche deduttive e induttive. Si parla così
di:
 information retrieval (insieme di tecniche
per il recupero dell'informazione)
 information skills (abilità nell'uso
competente dell'informazione)
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Dunque, il “vecchio” bibliotecario
scolastico deve lasciare il posto a...
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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2. Il “docente documentalista”
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Le competenze necessarie
 Anche se nell'organizzazione scolastica italiana
non è prevista la figura del “bibliotecario
scolastico” è evidente che la gestione della
biblioteca non può più essere affidata a un
applicato di segreteria o a un qualunque
docente "a disposizione". Deve nascere la
figura del docente documentalista, che deve
possedere:




competenze didattiche
competenze amministrative
competenze biblioteconomiche
competenze informatiche.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Competenze didattiche
 Molti sono compiti didattici del
bibliotecario scolastico. Tra gli altri
ricordiamo:
 guidare lo studente alla scelta del giusto
libro;
 predisporre strumenti di consultazione;
 animare la vita dell'istituto promuovendo
iniziative culturali.
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Competenze didattiche
 Inoltre in biblioteca si impara anche a
“cercare” le informazioni. Nell’attuale
sovrabbondanza di offerta informativa
cercare un'informazione richiede capacità
logiche deduttive e induttive. In questo
senso si parla di:
 information retrieval (insieme di tecniche per
il recupero dell'informazione)
 information skills (abilità nell'uso competente
dell'informazione)
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Custodire
Dal “Nuovo regolamento di contabilità” D.I. n.44 del 01/02/2001:
 “La custodia del materiale didattico, tecnico e
scientifico dei gabinetti, dei laboratori e delle
officine è affidata, dal direttore, su indicazione
vincolante del dirigente, ai rispettivi docenti,
mediante elenchi descrittivi compilati in doppio
esemplare, sottoscritti dal direttore e dal docente
interessato, che risponde della conservazione del
materiale affidatogli. (… ) Il predetto docente,
quando cessa dall'incarico, provvede alla
riconsegna, al direttore, del materiale didattico,
tecnico e scientifico avuto in custodia.”
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Acquistare
Dal “Nuovo regolamento di contabilità” D.I. n.44 del 01/02/2001:
 “Il docente deve predisporre un piano di acquisti
sulla base delle richieste raccolte o da tutti i
docenti o dai coordinatori delle discipline. (…) Il
piano viene presentato al direttore, il quale dopo
aver verificato l'importo stanziato nel bilancio di
previsione darà il benestare. Per acquisti fino a
4.000.000 di lire (€ 2.065) provvede direttamente
il dirigente scolastico (è bene chiedere all'inizio
dell'anno alle librerie la percentuale di sconto
praticata); per acquisti d' importo superiori il
dirigente indice una gara di appalto, richiedendo
almeno tre preventivi.”
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Acquistare
ATTENZIONE!
Con l'autonomia scolastica le istituzioni
scolastiche possono avere anche entrate
extrastatali (contributi da privati). Se queste
entrate sono finalizzate ad ampliamento delle
biblioteche scolastiche, le imprese finanziatrici
possono dedurre gli importi dal reddito d'impresa.
L'ampliamento della struttura è attività culturale e
quindi merita uno sconto fiscale. È quanto
prevede una risoluzione dell'Agenzia delle
Entrate (n.181 dell’ 11/11/2001) emessa su
interpellanza di un Comune.
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Inventariare
Dal “Nuovo regolamento di contabilità” D.I. n.44 del 01/02/2001:
 “I beni mobili si iscrivono, nel relativo inventario, in
ordine cronologico, con numerazione progressiva ed
ininterrotta e con l’indicazione di tutti gli elementi che
valgano a stabilirne la provenienza, il luogo in cui si
trovano, la quantità o il numero, lo stato di
conservazione, il valore e la eventuale rendita.”
 “Ogni oggetto è contrassegnato col numero progressivo
col quale è stato iscritto in inventario.”
 “Sono descritti in distinti inventari i beni immobili, i beni
di valore storico-artistico, i libri ed il materiale
bibliografico, i valori mobiliari.”
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Inventariare
ATTENZIONE!
 Il numero di inventario e il numero di ingresso
hanno due scopi distinti:
 il numero di inventario indica la posizione che il libro ha
nel registro degli acquisti ed è assegnato dalla
segreteria amministrativa della scuola;
 il numero di ingresso indica invece quando il libro è
entrato a far parte della biblioteca e può essere
attribuito dal bibliotecario.
 È chiaro che ogni libro avrà un solo numero
identificativo (d’inventario o d’ingresso) che
servirà per tutte le operazioni di prestito, scarico,
ecc.
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Inventariare
Dal “Nuovo regolamento di contabilità” D.I. n.44 del 01/02/2001:
 “Non si iscrivono in inventario gli oggetti fragili e
di facile consumo, cioè tutti quei materiali che,
per l’uso continuo, sono destinati a deteriorarsi
rapidamente ed i beni di modico valore.”
 “Non si inventariano altresì, pur dovendo
essere conservati nei modi di uso o con le
modalità previste dal regolamento
dell’istituzione, i bollettini ufficiali, le riviste ed
altre pubblicazioni periodiche di qualsiasi
genere, i libri destinati alle biblioteche di
classe.”
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 “Qualsiasi variazione, in aumento o in diminuzione, dei
beni soggetti ad inventario è annotata, in ordine
cronologico, nell’inventario di riferimento. L’inventario è
tenuto e curato dal direttore, che assume le
responsabilità del consegnatario.”
 “Il materiale mancante per furto o per causa di forza
maggiore, o reso inservibile all’uso, è eliminato
dall’inventario con provvedimento del dirigente, nel
quale deve essere indicato l’obbligo di reintegro a
carico degli eventuali responsabili.”
 “Al suddetto provvedimento è allegato … il verbale
redatto dalla commissione di cui all’art.52, comma 1, nel
caso di materiale reso inservibile all’uso.”
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Competenze biblioteconomiche
 Le competenze biblioteconomiche necessarie
al bibliotecario scolastico sono
fondamentalmente tre:
 Classificare (e per questo deve conoscere la
Classificazione Decimale Dewey)
 Soggettare ( per questo deve conoscere Soggetti e
Thesauri)
 Schedare (e per questo deve conoscere le Regole
italiane di catalogazione per Autore; L’International
Standard Book Description; la Catalogazione
derivata e la Catalogazione condivisa
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Competenze informatiche
 Ma il bibliotecario scolastico dovrà avere
anche alcune competenze informatiche:
 Conoscere i nuovi supporti multimediali:
DVD, CD-ROM, ecc.
 Saper gestire un catalogo informatizzato
 Saper usare la catalogazione derivata e/o la
catalogazione partecipata
 Saper consultare cataloghi di biblioteche online
 Conoscere Internet e le sue risorse
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… e adesso:
1. Verifico lo stato patrimoniale della
biblioteca
2. Progetto il riordino
3. Informatizzo la biblioteca
4. Collego la biblioteca a Internet
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Verifico
 La prima cosa che è necessario fare
quando si assume la responsabilità di
gestire una biblioteca scolastica è
verificare la corrispondenza tra titoli ad
inventario e reale disponibilità,
individuando così le perdite, e stabilendo
lo “stato di fatto” della biblioteca. Le
eventuali perdite vanno comunicate al
dirigente amministrativo e al dirigente
didattico che provvederanno a “sanarle”.
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Progetto il riordino
 Una volta fatto il punto della situazione
comincia il vero e proprio lavoro di riordino.
Ci saranno di guida:
 Per le questioni logistiche, le norme dell’IFLA
(International Federation of Library Associatons).
 Per la classificazione, la CDD (Classificazione
Decimale Dewey)
 Per la schedatura le RICA (Regole Italiane di
Catalogazione per Autori) e l’ISBD (International
Standard Book Description)
 Vedremo più avanti di che si tratta.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Riordinare la biblioteca
Immaginiamo una “situazione tipo”:
 biblioteca con qualche migliaio di volumi
 un catalogo cartaceo incompleto e
comunque inaffidabile
 impossibilità di sospendere il servizio
…e proviamo a pensare come riordinarla.
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Soluzione 1
 Si “filtrano” i libri della biblioteca alla
ricerca dei libri di una stessa disciplina.
Ad esempio: tutti i libri di letteratura.
 Vantaggi: si riordina un settore alla volta ma
in modo completo; la classificazione è facile
essendo i libri della stessa disciplina.
 Svantaggi: durante il riordino i libri non sono
rintracciabili attraverso le vecchie schede o la
vecchia collocazione.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Soluzione 2
 Si prendono i libri uno alla volta,
cominciando da uno scaffale, un settore,
un armadio, e procedendo con ordine.
 Vantaggio: la biblioteca continua a funzionare
nel complesso, anche se mancheranno i libri
“riordinati”.
 Svantaggio: si passa continuamente da una
disciplina all'altra, senza riuscire ad
approfondire la relativa classificazione.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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 In entrambi i casi, poi si procede così:
 Di ogni libro raccolto si fa la scheda inserendo i dati
nel programma di archiviazione.
 Contemporaneamente si classifica il libro secondo la
CDD e lo si soggetta.
 Si controlla se il libro ha un inventario, se è “facile
consumo, se in qualche modo “esiste” per
l’amministrazione.
 Gli si attribuisce eventualmente un numero
d’ingresso.
 Si libera un settore della biblioteca per sistemarvi i
libri secondo una collocazione che ricalca la
classificazione Dewey.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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 Alla fine del riordino posso posso verificare la
corrispondenza tra titoli ad inventario e reale
disponibilità, individuando così le perdite, e stabilendo
lo “stato di fatto” della biblioteca. Le perdite vanno
comunicate al dirigente amministrativo e al dirigente
didattico che provvederanno a “sanarle”.
 Di tutti i libri non presenti fisicamente in biblioteca
sarebbe bene avere un elenco che desse ragione
dell’assenza del volume dalla biblioteca:
 se scaricato, in che data;
 se mancante, perché (perduto, non riconsegnato, ecc.)
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Informatizzare la biblioteca
 In ogni caso è bene ricrdare che qualsiasi
progetto di rinnovo della biblioteca passa
inevitabilmente attraverso la sua
informatizzazione.
 Il computer in biblioteca serve a:
 archiviare il patrimonio documentale
 consultare i documenti multimediali
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Informatizzare la biblioteca
 Propongo l’acquisto di uno o più PC adeguati
ricordandomi che:
 Il PC per l’archiviazione ha bisogno di:




Monitor da 15’’
Hard disk capiente e veloce
Lettore CD-ROM
Masterizzatore
 Il PC per la consultazione ha bisogno di:




Monitor da 17’’
Processore potente
Scheda audio e altoparlanti
Lettore CD-ROM / DVD
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Informatizzare la biblioteca
 Adotto un programma di gestione adeguato,
che deve:
 esportare gli archivi in un formato diffuso (ad
esempio Microsoft Access) o "standard" (ad esempio
DBIII) affinché i dati possano essere recuperati da
altri programmi;
 recuperare dati da altri programmi di archiviazione: il
programma deve essere in grado di leggere ed
importare dati da altri programmi di archiviazione;
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Informatizzare la biblioteca
 stampare i dati necessari alla segreteria scolastica
(prezzi, ecc.): otre alle schede è indispensabile che il
programma stampi anche resoconti amministrativi su
tabulato: prezzi, totali, inventari, per permettere
l'adeguato controllo alla segreteria della scuola.
 Ed eventualmente:
 stampare le schede: anche se molti ritengono che il
catalogo cartaceo sia oggi uno strumento obsoleto
(Winiride, tanto per fare un esempio, non prevede la
stampa delle schede), stampare le schede rimane
pur sempre un utile mezzo di archiviazione e ricerca.
Naturalmente la stampa sarà su cartoncini 12,5X7,5
cm.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Informatizzare la biblioteca
 Una riflessione:
Il mercato e le "istituzioni" (ad esempio l’INDIRE
con Winiride) offrono oggi una discreta scelta di
programmi che, pur a diversi livelli, archiviano e
gestiscono i dati di una biblioteca scolastica in
modo accettabile.
I vantaggi di una soluzione “privata” sono:
 L’assistenza
 Il recupero del pregresso
 I vantaggi dell’adozione di un software “isitituzionale”
come Winiride sono:
 La gratuità
 La conformità con altre scuole
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Collegamento a Internet
 A questo punto non manca altro che una
connessione a Internet.
 Ma perché collegare la mia biblioteca a
Internet? Ovvio:
 per consultare altri cataloghi
 per mettere on-line il catalogo della mia
biblioteca
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Collegamento a Internet
 Posso consultare i cataloghi di altre biblioteche
attraverso gli OPAC (Online Public Access
Catalogue). Gli OPAC sono cataloghi di
biblioteche pubbliche accessibili on-line. In
particolare:
 nei sistemi più "vecchi" attraverso un protocollo di
scambio dati chiamato TELNET, che mette l'utente in
grado di "comandare" il computer a distanza: si
digita sul proprio computer ma è come se si
pigiassero i tasti del computer remoto;
 nei sistemi più recenti attraverso un "gateway" (lo
Z39.50), cioè un programma che fa da "ponte" fra il
poco amichevole mondo dei sistemi di archiviazione
e l'ormai familiare interfaccia web.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Collegamento a Internet
 Un esempio di OPAC è quello dell'ICCU
(Istituto Centrale per il Catalogo Unico).
Collegandosi via internet all'indirizzo:
 http://opac.sbn.it
 e successivamente scegliendo: OPAC
dell'indice SBN apparirà una "maschera" di
interrogazione. Basterà inserire il nome
dell'autore che cerchiamo, o il titolo del libro, o
qualche altro elemento di riconoscimento, e il
"motore di ricerca" interno ci dirà se il libro c'è,
e presso quali biblioteche è reperibile.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Collegamento a Internet
 Ci sono anche i Meta-OPAC, vale a dire "cataloghi di
cataloghi“, che permettono di poter interrogare qualsiasi
archivio (indipendentemente dal "sistema" usato per
l'archiviazione) di qualsiasi biblioteca
(indipendentemente dall'appartenenza o meno a una
"rete") attraverso un unico modulo di ricerca.
Uno degli esempi italiani più interessanti di metaopac è
Azalai, sviluppato dal CILEA e attualmente impiegato
per il Catalogo Bibliografico Virtuale delle Università
Lombarde, consultabile all'URL:
 http://azalai.cilea.it/lombardo/
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Collegamento a Internet
 Collegare la biblioteca ad Internet può
voler dire però anche rendere il mio
catalogo disponibile on-line.
Posso tentare con tre soluzioni…
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Soluzione 1
 Prima soluzione: rendere disponibile il catalogo, in
formato testo, sul sito che ormai quasi tutte le scuole
hanno.
 Ovviamente questa soluzione non consente ricerche di
nessun tipo: il catalogo si può solo "scaricare" e
consultare successivamente come un documento di
testo e non è neanche, a dire il vero, una vera e propria
"messa in rete": si limita a rendere accessibile il proprio
catalogo via Internet. Tuttavia può essere un primo
passo. Ecco un esempio:
Biblio.net: La biblioteca virtuale scolastica (Piacenza)
http://www.odisseo.pc.it/biblio/biblio.htm
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Soluzione 2
 Seconda soluzione: dotarsi di un server (vale a dire di
un computer collegato 24 su 24 alla rete) su cui
depositare il proprio catalogo informatizzato al fine di
essere consultato via web.
 La scuola può attivare un server proprio o appoggiarsi a
un provider privato. È necessario inoltre che il software
di gestione della biblioteca permetta la consultazione
dei dati mediante un'interfaccia web. Ci sono molte
software-house che propongono questa soluzione
"chiavi in mano", in tempi ragionevolmente brevi, ma a
costi, certo, non indifferenti.
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 Ecco due esempi:
 OPAC scuole Vicenza
(software BookmarkWeb):
 http://194.21.56.15/bmw2/RBSVicenza/opac.php?BMW_Op
ac_Session=950e66af88d03f0b56841651d8d3b47c
 OPAC biblioteche scolastiche di UDINE
(software Bibliowin):
 http://www.infoteca.it/bwnet/Frameset.asp?OPAC=Scuole
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Soluzione 3
 Terza soluzione: è quella proposta dalla BDP,
che con il programma WinIride e l'interfaccia
IsisWeb si propongono di rendere accessibile
via internet le risorse bibliografiche e
documentarie delle scuole.
 Un esempio di ciò che viene proposto è offerto
da un gruppo di scuole di Firenze:
www.bdp.it/iride/bib-fi.htm
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3. Il software di gestione
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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 Un buon programma di gestione dovrebbe:
 esportare gli archivi in un formato diffuso (ad
esempio Microsoft Access) o "standard" (ad esempio
DBIII) affinché i dati possano essere recuperati da
altri programmi;
 recuperare dati da altri programmi di archiviazione: il
programma deve essere in grado di leggere ed
importare dati da altri programmi di archiviazione;
 stampare i dati necessari alla segreteria scolastica
(prezzi, ecc.): otre alle schede è indispensabile che il
programma stampi anche resoconti amministrativi su
tabulato: prezzi, totali, inventari, per permettere
l'adeguato controllo alla segreteria della scuola.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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 Quanto a stampare le schede, molti
ritengono che il catalogo cartaceo sia
ormai uno strumento obsoleto (Winiride,
tanto per fare un esempio, non prevede la
stampa delle schede). Qualora si
ritenesse utile la stampa questa dovrà
avvenire ovviamente su cartoncini
“standard” di 12,5X7,5 cm.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Infine, una riflessione: sia il “mercato”, sia le
"istituzioni" (Ministero, ecc.) offrono oggi
programmi che, pur a diversi costi e livelli,
archiviano e gestiscono i dati di una biblioteca
scolastica in modo accettabile.
 I vantaggi di una soluzione “privata” sono:
 L’assistenza
 Il recupero del pregresso
 I vantaggi dell’adozione di un software
“istituzionale” come Winiride sono:
 La gratuità
 La conformità con altre scuole
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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APPENDICE:
Il “decalogo”
del bibliotecario scolastico
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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Il “decalogo”
 Esistono 10 comandamenti cui un
bibliotecario scolastico deve obbedire:





1. Acquistare
2. Inventariare
3. Classificare
4. Schedare
5. Prestare
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
6. Collocare
7. Conservare
8. Scaricare
9. Cercare
10. Consigliare
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1. Acquistare
 Negli acquisti ricordarsi di:
 Completare le collane o le opere in via di
pubblicazione
 Privilegiare gli acquisti di un settore
"speciale", nel quale cioè la biblioteca si
distingua per dovizia di titoli posseduti
 Preferire opere singole a "opere complete“,
tranne quando la raccolta garantisca la
completezza
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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2. Inventariare
 Ogni libro che entra in biblioteca deve avere un
numero di inventario che ne dichiari
l’appartenenza ai “beni” della biblioteca e che
allo stesso tempo lo identifichi
amministrativamente (autore, titolo, prezzo,
fornitore, ecc.)
 Non hanno numero d’inventario i libri
considerati di facile consumo (le riviste, ad
esempio, o di un dizionario tenuto in classe).
Attenzione però a non registrare troppi libri nel
“facile consumo”: non è corretto, né, alla fine,
conveniente.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 51 di 65
3. Classificare
 La CDD
Classificazione Decimale Dewey
 “Dewey” dal nome dall'americano Melvil Dewey che
la ideò nel secolo scorso. Oggi viene aggiornata da
un apposito comitato internazionale
 “Decimale” perché divide tutto lo scibile umano in 10
classi contrassegnate da 0 a 9:
 Ogni classe contiene 10 divisioni
 Ogni divisione è formata da 10 sezioni
 È possibile aggiungere altri numeri fino ad arrivare alla
disciplina più particolare
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 52 di 65
3. Classificare
 È bene ricordarsi che classificazione e
collocazione sono cose ben diverse:
 si classifica un libro in base alla sua disciplina;
 si colloca un libro in base a tutt'altro criterio: l'ordine
cronologico di acquisto, ad esempio, o la
dimensione.
 Un libro dunque può avere:
 un codice di classificazione che ne determina
l'appartenenza a una certa disciplina;
 un codice di collocazione che ne determina la
posizione in biblioteca.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 53 di 65
3. Classificare
 Attenzione però: nella biblioteche a
“scaffale aperto” - le biblioteche cioè che
permettono agli utenti di aggirarsi tra gli
scaffali a cercare direttamente ciò che
cercano - il codice di classificazione è
anche quello di collocazione: i libri cioè
sono fisicamente disposti negli scaffali
secondo l'ordine della classificazione. Le
biblioteche scolastiche sono un tipico
esempio di biblioteche a “scaffale aperto”.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 54 di 65
4. Schedare
 Dopo la classificazione l'altro scoglio che
il bibliotecario deve superare è la
schedatura, cioè la compilazione di una
scheda - cartacea o informatica - che
servirà poi a rintracciare il libro.
 La compilazione di una scheda fa capo a
due normative: RICA e ISBD
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 55 di 65
4. Schedare
 RICA
Regole Italiane di Catalogazione Autori
 Queste regole si preoccupano:
 di cercare un'intestazione per la scheda, cioè
la parola mediante la quale la scheda sarà
alfabeticamente ordinata (e può essere sia il
nome di un autore che un titolo)
 di formulare questa intestazione nella forma
più corretta
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 56 di 65
4. Schedare
 ISBD
International Standard Bibliographic Description
 Si propone di descrivere il libro senza preoccuparsi
dell’intestazione. La descrizione si articola in 7 aree
separate tra loro da una speciale interpunzione:







area del titolo e della responsabilità
area dell'edizione
area della pubblicazione
area della descrizione fisica
area della collana (o serie)
area delle note
area del numero standard (ISBN) e delle condizioni di disponibilità
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 57 di 65
5. Prestare
 Naturalmente i libri della biblioteca
devono essere dati in prestito, altrimenti a
cosa serve una biblioteca scolastica?
 Non verranno prestati a casa, tuttavia,
volumi di enciclopedie o di grandi opere
perché se il volume dovesse danneggiarsi
o, peggio, andare perduto, sarebbe
difficilmente rimpiazzabile e l'opera, non
più completa, diverrebbe inutile.
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Pag. 58 di 65
6. Collocare
 Rimettere i libri riconsegnati negli scaffali
è certamente un lavoro noioso ma va fatto
bene, perché se un libro finisce "fuori
posto", cioè in uno scaffale sbagliato, è
impossibile poi ritrovarlo, se non per caso
o durante un riordino.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 59 di 65
6. Collocare
 Per questo è bene:
 leggere attentamente la classificazione Dewey sul dorso del
libro: quando i numeri sono scoloriti dall'uso, un 8, ad esempio,
può sembrare facilmente un 3 o un 9;
 scrivere il codice Dewey anche dentro il libro, nella pagina a
fianco del frontespizio o nel retro di questo: se l'etichetta sul
dorso si stacca sarà facile sostituirla col numero corretto;
 rispettare l'ordine alfabetico per titolo fra libri dello stesso
autore;
 controllare che i libri a fianco di quello che stiamo collocando
siano in ordine alfabetico, e che non ci siano libri finiti sul fondo
dello scaffale, nascosti alla vista. Uno dei motivi per cui a volte
certi libri risultano introvabili è proprio questo.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
Pag. 60 di 65
7. Conservare
 Uno dei compiti del bibliotecario scolastico è
anche quello di badare allo stato di
conservazione dei libri. Due consigli, fra i mille
possibili:
 andarci piano col nastro adesivo: è comodo, ma
ingiallisce in fretta. Meglio usare un nastro
plastificato opaco o uno di carta adesiva.
 spalmare il dorso del libro con un po' di colla vinilica
(vinavil o simile), che asciugandosi diventa
trasparente, lo irrobustisce. Ma ci si può rivolgere
anche a ditte specializzate che producono “salvadorsi” plastificati.
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8. Scaricare
 Quando un libro non è più in condizioni di
essere prestato - ed è inventariato - va, come si
dice in gergo, “scaricato”, eliminato cioè
dall'inventario. Cessa così la tutela da parte del
bibliotecario.
Lo scarico avviene con l'autorizzazione dalla
segreteria amministrativa a cui si chiederà
l’autorizzazione. Ovviamente di tutti i libri
scaricati, per qualunque motivo, il bibliotecario
dovrà tenere un elenco dettagliato che dia
ragione dell'assenza del volume dalla
biblioteca: se c'è dov'è, e se non c'è più che
fine ha fatto.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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9. Cercare
 Uno dei compiti del bibliotecario è rispondere
alla domanda: c'è un libro su questo
argomento? Consultare un catalogo (specie se
non lo abbiamo fatto noi) non è sempre facile:
se consultato male, un catalogo risponde male.
 Esempio: un libro di fotografie di quadri di
Caravaggio sarà schedato sotto “Caravaggio” (o
magari sotto “Merisi Michelangelo, detto il”) ma una
monografia su Caravaggio sarà schedata sotto il
nome dello studioso che l'ha scritta.
Loris Pellegrini, Il bibliotecario scolastico
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10. Consigliare
 Infine, il bibliotecario scolastico deve fare
qualcosa di più che non gestire un
patrimonio librario. Suo compito specifico
sarà di:
 guidare lo studente alla scelta del giusto
libro;
 predisporre strumenti di consultazione;
 animare la vita dell'istituto promuovendo
iniziative culturali.
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FINE
© 2002/2005 Loris Pellegrini
Caro amico/a, questa guida è frutto del mio lavoro;
perciò se riterrai opportuno servirtene (e ne sarò lieto)
ti chiedo:
- di non usarla a fini di lucro senza il mio permesso;
- di non modificare il testo;
- di citarmi come fonte.
In ogni caso ti sarei grato se tu volessi inviarmi una
mail per una critica, un suggerimento o, perché no?,
un “grazie”. Si vive anche di questo... Stai bene!
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