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Sindrome Ipoglicemica
Ipoglicemie Emanuele Bosi Marina Scavini Corso di Endocrinologia e Malattie del Ricambio Università Vita-Salute San Raffaele Anno Accademico 2009-2010 Definizione Una riduzione della glicemia plasmatica al di sotto della soglia di 55 mg/dL Introduzione • • • La glicemia e’ regolata da meccanismi ormonali, nervosi e cellulari In condizioni normali il SNC dipende dal glucosio per la produzione di energia La riduzione della glicemia provoca una risposta dell’organismo rivolta ad aumentare la disponibilita’ di glucosio, mediante: – Aumento dell’assunzione di carboidrati – Limitazione dell’uso di glucosio da parte di organi che possono utilizzare altri substrati – Mobilizzazione del glucosio dai depositi e produrre glucosio da substrati proteici Patogenesi Consegue alla discrepanza tra produzione e consumo di glucosio. Produzione di glucosio: • Origine alimentare (assorbimento enterico) • Glicogenolisi • Gluconeogenesi Consumo di glucosio: • Glicogenosintesi • Glicolisi aerobia ed anaerobia • Glicosuria Risposta all’ipoglicemia • ~67 mg/dL RISPOSTA ORMONALE • ~60 mg/dL RISPOSTA AUTONOMICA • ~50 mg/dL SINTOMI NEUROGLUCOPENICI • I valori soglia divengono piu’ bassi in pazienti con ipoglicemia cronica Risposta Ormonale • INIBIZIONE della secrezione insulinica per ridotta stimolazione ed inibizione simpatica: – – – • glicogenolisi & gluconeogenesi epatiche lipolisi uptake muscolare di glucosio STIMOLAZIONE della secrezione degli ormoni controregolatori: • • • • Glucagone ( glicogenolisi e gluconeogenesi) Catecolamine ( lipolisi & glicogenolisi muscolare) Cortisolo ( lipolisi, catabolismo proteico & gluconeogenesi) Ormone della crescita ( lipolisi) Sintomi Autonomici Adrenergici • tremori • tachicardia (palpitazioni) • ansia/eccitabilita’ (nervoso, irritabile, disinibito…) Colinergici • sudorazione (fredda) • fame (spesso incontrollabile) • formicolii (mani, naso…) Sintomi Neuroglucopenici • astenia • sopore (difficolta’ a concentrarsi, • • • • rallentato, assonnato) confusione (disorientato tempo-spazio) perdita di coscienza convulsioni (tipo focale o generalizzato) coma Quadri Neurologici Associati • • • • Danni focali (emiparesi) Cecita’ corticale Afasia motoria Convulsioni (focali o generalizzate) • Generalmente transitori • Entrano in diagnosi differenziale con analoghi quadri neurologici primitivi Ipoglicemia Unawareness • Consiste nella incapacita’ a riconoscere i sintomi di ipoglicemia • Associata ad un aumento del rischio di ipoglicemia grave • Ipoglicemia cronica aumento dei recettori cerebrali per il glucosio abbassamento della soglia dei sintomi neuroglucopenici fino alla soglia dello shut-down Classificazione • Lieve: trattata dal paziente senza interferenza sulle attivita’ abituali • Moderata: trattata dal paziente con interferenza sulle attivita’ abituali • Severa: con alterazione dello stato di coscienza e necessita’ di assistenza esterna per la sua risoluzione Classificazione • Ipoglicemia associata a diabete – Eccesso di insulina o antidiabetici orali (sulfoniluree) – Fase prodromica del diabete, sia di tipo 2, sia più raramente di tipo 1 • Ipoglicemia spontanea non associata a diabete – A digiuno – Post-prandiale Cause di ipoglicemia a digiuno • • CON IPERINSULINEMIA: – Insulinoma – Nesidioblastosi (iperplasia insulare) – Iatrogena da insulina o sulfoniluree per terapia antidiabete (complicanza del diabete) – Factizia, da assunzione deliberata in assenza di diabete – Autoimmune (anticorpi anti-insulina) SENZA IPERINSULINEMIA: – Insufficienza epatica o renale – Glicogenosi – Cachessia, masse tumorali estese – Ipocortisolismo (m. di Addison) – Alcolismo – Autoimmune (anticorpi agonisti anti-recettore insulinico) Cause di ipoglicemia post-prandiale • Dumping syndrome (post-gastrectomia) • Ingestione di etanolo • Fase prodromica del diabete di tipo 2 e, • più raramente, di tipo 2 Ipoglicemia reattiva ‘funzionale’ Ipoglicemia reattiva ‘funzionale’ • Sindrome eterogenea • Si manifesta con sintomatologia da 2 a 5 ore dall’assunzione dei pasti • Determinata da una risposta insulinica ritardata ed eccessiva all’assorbimento dei carboidrati • Condizioni predisponenti/potenziali fattori patogenetici: – accelerato transito intestinale ? – insulino resistenza (obesità, familiarità per diabete di tipo 2) Ipoglicemia: iter diagnostico • Anamnesi accurata • Tests dinamici con misurazione glucosio, insulina, C-peptide: • • • - digiuno - carico orale di glucosio protratto a 4-5h Imaging pancreas: - ecografia - TC, RM Anticorpi anti-insulina Altri, non frequenti - dosaggio sulfonil-uree nelle urine - ecoendoscopia, angiografia, octreoscan - anticorpi anti-recettore insulinico - ormoni contro-regolazione Trattamento • Ipoglicemie non severe (lievi e moderate): assunzione di carboidrati a rapido assorbimento • Ipoglicemie severe: – Glucagone intramuscolo – Glucosata 33% 1 fiala da 10 ml endovena in bolo ed eventualmente glucosata 5% o 10% in infusione continua endovenosa Ipoglicemia nel diabete di tipo 1 L’ipoglicemia, secondaria ad inappropriate concentrazioni d’insulina circolante, rappresenta un rischio intrinsecamente associato alla terapia insulinica; Più si riduce il valore di emoglobina glicata (HbA1c), più elevato è il rischio di ipoglicemie; Il 30% dei pazienti nella loro vita presenta almeno un episodio di coma ipoglicemico; Nel 10% dei pazienti l’ipoglicemia grave si presenta almeno una volta all’anno; L’introduzione degli analoghi dell’insulina, sia ultrarapidi, sia ultralenti, ha ridotto il rischio di ipoglicemia a parità di controllo glicemico. Ipoglicemia nel diabete di tipo 2 La frequenza è sicuramente inferiore rispetto al diabete di tipo 1; tuttavia, ad obiettivi terapeutici più ambiziosi, corrisponde un più elevato rischio teorico di ipoglicemia; oltre all’insulina, soltanto i secretogoghi, (sulfaniluree e glinidi) tra i farmaci anti-diabetici orali, sono associati ad un rischio significativo di ipoglicemia Conseguenze a breve termine dell’ipoglicemia Cognitive: - test di attenzione selettiva - test di memoria rapida e coordinazione visivo-motoria - test di decisione rapida Dopo un’ipoglicemia acuta le alterazioni cognitive sono evidenziabili per almeno 40-80 minuti dopo il ripristino dell’euglicemia (4-RT); Il recupero completo delle alterazioni cognitive che si associano ad un episodio di ipoglicemia grave avviene dopo circa 1,5 giorni. Conseguenze a breve termine dell’ipoglicemia alterazioni del flusso cerebrale regionale alterazioni della funzione cognitiva (<3 mmol/l) alterazioni neurofisiologiche – EEG – potenziali evocati – alterazioni neurologiche – coma – convulsioni – emiplegia transitoria Alterazioni del tono dell’umore: ansia, pessimismo Astenia (+++) Conseguenze a breve termine dell’ipoglicemia Modificazioni emodinamiche ↑ Frequenza cardiaca Pressione arteriosa (↑ sistolica, ↓ diastolica) ↑ Gettata cardiaca ↑ Contrattilità miocardica ↓ Resistenze periferiche Modificazioni flusso regionale ↑ Flusso cerebrale (~45-50 mg/dl) ↑ Flusso splancnico ↓ Flusso splenico ↑ Flusso muscolare ↓ Flusso cutaneo ↓ Flusso renale N Engl J Med 2007;356:1842-52.