Charles du Fay - Descrivere e Spiegare i Fenomeni Elettrici
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Charles du Fay - Descrivere e Spiegare i Fenomeni Elettrici
Charles du Fay - Descrivere e Spiegare i Fenomeni Elettrici 1. Titolo e parole chiave Charles du Fay - Descrivere e Spiegare i Fenomeni Elettrici Parole Chiave: elettricità statica, repulsione elettrica, attrazione elettrica, Charles du Fay, attrazioneconduttività-repulsione, legge scientifica, teoria scientifica. 2. Autori e istituzioni Andreas Henke, Università di Brema, Germania Dietmar Höttecke, Università di Kaiserslautern, Germania 3. Abstract Questo case study, relativo agli esperimenti di Charles Cisternay du Fay sull'attrazione e la repulsione elettrostatica e sui diversi tipi di elettricità, è il terzo episodio in una serie che riguarda la storia dell'elettricità. Il punto principale di questa fase è la riproduzione dei risultati sperimentali del chimico e ricercatore francese. Questo episodio può essere utilizzato nella didattica per gli studenti delle scuole secondarie (tra i 12 e i 15 anni). Gli alunni progettano e svolgono compiti di ricerca ed esperimenti basati sul materiale originale delle scoperte di du Fay. Tramite i suoi esperimenti du Fay ampliò la teoria dell'elettrizzazione a tutti i tipi di materiali e formulò la prima legge generale dell'elettricità. Questa legge comprendeva sia l'attrazione, che a quel tempo era già nota, che la repulsione elettrostatica basata sul lavoro di Guericke. Utilizzando l'esempio di questa "Legge" scientifica, gli alunni possono fare esperienza di come le scienze fisiche arrivino ad affermazioni generali sui fenomeni naturali. Inoltre du Fay trovò prove dell'esistenza di due diversi tipi di elettricità. Grazie a questa conoscenza, si poté descrivere facilmente una grande varietà di fenomeni elettrici. Pertanto, gli studenti possono prendere in esame le "Teorie" e le "Leggi" e differenziarle in base a criteri semplici. 4. Descrizione del Case Study Si inizia con una breve introduzione ai momenti più importanti nella ricerca sull'elettricità prima di du Fay (si veda 5.1.1). Dopo di ciò verrà introdotto du Fay stesso (si veda 5.1.2, fig.2). A questo punto sarà interessante e istruttivo spiegare che il giardino botanico di cui du Fay era direttore fu un importante centro di ricerca per scienziati provenienti da tutto il mondo. Il passo successivo è la dimostrazione dei punti principali della ricerca di du Fay: 1. Quali materiali possono essere elettrizzati? 2. Quali circostanze influenzano l'attrazione o la repulsione dei corpi elettrizzati? 1 e il tipo e l'ambito dei suoi esperimenti (si veda 5.2.3) 1. Egli svolse centinaia di esperimenti, per esempio, cambiando vari materiali da strofinare di cui stava studiando l'elettrizzazione per strofinio. 2. Cercò regolarità che lo aiutassero a descrivere i fenomeni osservati 3. e provò a spiegare i risultati con una teoria riguardo il tipo di elettricità. Successivamente, gli studenti conosceranno le due più importanti scoperte di du Fay tramite l'uso dei suoi testi originali (si veda Materiale 1 e Materiale 2): 1. Regolarità: quando materiali elettrizzati sono messi a contatto con materiali non-elettrizzati, avviene prima l'attrazione elettrica, poi la conduzione di una certa quantità di elettricità. Infine, avviene la repulsione elettrica tra i due materiali elettrizzati. 2. Teoria sulla Natura dell'Elettricità: esistono due tipi di elettricità, uno come quella che si verifica sul vetro strofinato, il secondo come quella che si verifica sulla resina strofinata. Pertanto, i corpi elettrizzati in modo diverso si attraggono, mentre i corpi similmente elettrizzati si respingono. Successivamente, gli studenti possono ricostruire le scoperte di du Fay utilizzando i compiti di ricerca suggeriti (Materiale 1 e Materiale 2) oppure sviluppando ed eseguendo loro stessi gli esperimenti collegati. Il paragrafo 7.1 contiene alcuni suggerimenti per gli esperimenti originali. Essi possono sia indirizzarsi verso l'approccio di du Fay, più esplorativo, che seguire un processo di ricostruzione basato sul principio di "Domanda-Ipotesi-Esperimento-Analisi" (si veda 5.2.3). In ogni caso, le osservazioni e le conclusioni dovrebbero essere attentamente annotate e i risultati degli studenti dovrebbero essere presentati davanti a tutti. La differenza fra le due modalità di indagine citate può essere discussa attraverso domande come: 1. In che cosa differiscono i nostri esperimenti da quelli di du Fay? 2. In che modo du Fay arriva ai suoi risultati? Questo è tipico per uno scienziato? È possibile arrivare alla conoscenza scientifica anche in altri modi? I risultati che du Fay e gli studenti raggiungono attraverso questi esperimenti, offrono un'ottima opportunità per spiegare i diffusi fraintendimenti sul significato dei concetti di "Legge" e "Teoria". Una descrizione completa di come questi concetti differiscono l'uno dall'altro e perché le scoperte di du Fay sono buoni esempi di questo genere di conoscenza può essere trovata nel paragrafo 5.2.2. Domande per stimolare la discussione potrebbero essere: • I due risultati finali della ricerca di du Fay furono: la legge dell'Attrazione-ConduttivitàRepulsione e la teoria dei due tipi di elettricità. In cosa differiscono questi due risultati? • Esistono diversi tipi di conoscenza nella scienza. Per esempio, esistono leggi e teorie. Quale si adatta meglio ai risultati di du Fay? 2 I risultati della riflessione possono essere consolidati attraverso una corrispondenza fittizia con du Fay. (si veda Materiale 3). 5. Contesto 5.1 Storia 5.1.1 Ricerca sull'elettricità negli anni tra Guericke e du Fay Tra gli ultimi esperimenti di Guericke (intorno al 1670) e l'inizio delle ricerche di du Fay (che avvennero quasi contemporaneamente a quelle di Stephen Gray) passarono quasi sessanta anni. Durante questi sessant'anni, nuove ricerche contribuirono alla costruzione di una teoria sui fenomeni elettrici. Nel 1694 Robert Boyle confermò l'opinione di Guericke secondo la quale l'energia elettrica deve essere in grado di agire nel vuoto e richiamò l'attenzione sul ruolo delle caratteristiche delle superfici dei corpi strofinati. Verso il 1700, un certo dottor Wall riportò le sue dolorose esperienze con l'elettricità e inoltre classificò la scarica elettrica tra i fenomeni elettrici, mentre prima veniva intesa come un'accensione dello zolfo o di altri vapori. Sospettò che scariche elettriche avvenissero nei pressi di fenomeni come fulmini e tuoni. Nello stesso periodo, si verificava che il vetro è un materiale eccellente per l'elettrizzazione - prima da parte di Newton (1675), poi da parte di Francis Hauksbee. Quest'ultimo viene accreditato come il vero inventore della macchina elettrostatica, intorno al 1700. Basata su una palla di vetro rotante, la macchina elettrostatica derivava dall'idea di Guericke, ma produceva risultati molto più forti rispetto allo zolfo, come Hauksbee stesso notò. Questa macchina, però, venne quasi dimenticata e dovette attendere quasi quarant'anni prima di essere reinventata. Comunque, questa reinvenzione fu un grande successo: la macchina elettrostatica per strofinio, in tutte le sue possibili varianti, divenne lo strumento standard della ricerca in elettrostatica. 5.1.2 Charles François de Cisternay du Fay (1698 –1739, Parigi) Du Fay apparteneva ad una famiglia nobile. Dopo un breve periodo nell'esercito, cercò di intraprendere una carriera accademica. Probabilmente grazie ad un appoggio importante, ottenne una posizione accademica come chimico nel 1723. La sua ulteriore carriera fu tanto difficile quanto breve: nel 1731 divenne membro a pieno titolo dell'Accademia delle Scienze e nel 1732, oltre a questo, divenne direttore del Giardino Botanico Reale di Parigi (Jardin du Roy). Tuttavia, non poté ricoprire questo ruolo per lungo tempo: morì alla giovane età di 40 anni, di vaiolo. Nei sette anni della sua direzione, fece tornare il Giardino ad essere uno dei più importanti centri di ricerca d'Europa, dotato di notevoli risorse e importante per l'organizzazione di conferenze. 5.1.3 La ricerca di du Fay Un riassunto dei risultati di du Fay: • Tutti i corpi possono essere elettrizzati per strofinio. Le eccezioni sono i metalli e i materiali morbidi o liquidi. ([1], p. 28 in alto, 29 in fondo) • Tutti i corpi, inclusi i metalli, possono essere elettrizzati per contatto. ([1], p. 29, par. 3) 3 • Esistono due stati di elettrizzazione, uno vetroso e uno resinoso. ([1], p. 31) • I corpi elettrizzati con elettricità vetrosa attraggono i corpi elettrizzati con elettricità resinosa e respingono quelli che sono stati elettrizzati con elettricità vetrosa. ([1], p. 31) • L'elettricità che è stata condotta su un corpo è dello stesso tipo di quella del corpo d'origine. ([1], p. 32, par. 2) • Il vetro è un buon isolante tanto quanto la seta. • Corde umide conducono l'elettricità meglio di quelle asciutte. ([1], p. 29, par. 6) Gli ultimi tre punti sono aggiunte dirette o risposte agli esperimenti che Stephen Gray aveva condotto poco prima di du Fay. Du Fay si chiese quando esattamente si manifesta l'attrazione e quando la repulsione e quali circostanze sono responsabili dell'uno o dell'altro processo. La strategia di du Fay fu di variare i diversi parametri: il tipo di elettrizzazione dei corpi (strofinio, trasmissione di elettricità), il livello di elettrizzazione, la grandezza dei corpi elettrizzati, il loro materiale e la composizione della superficie sottostante. In centinaia di esperimenti, variò la distanza tra i corpi e studiò l'influenza di altri corpi che erano nelle vicinanze. Nonostante l'ampia portata dei suoi esperimenti, il problema fu davvero molto più difficile da risolvere rispetto ai precedenti. I risultati rimasero confusi e non contribuirono a creare una regolarità coerente. Un' iniziale regolarità: "Attrazione-Conduttività-Repulsione" In alcuni esperimenti di elettrizzazione divenne evidente una regola: quando un corpo elettrizzato attraeva un corpo non-elettrizzato e il corpo non-elettrizzato si avvicinava tanto da elettrizzarsi per trasferimento, l'attrazione regrediva in repulsione e il corpo che inizialmente era stato attratto si allontanava nuovamente. Questa regola era chiaramente valida molto in generale e poteva rendere comprensibili molti effetti. Allo stesso tempo, comunque, questa regola era anche esplicitamente limitata alle coppie di corpi di cui uno era stato elettrizzato dall'altro. Per tutti gli altri casi, le circostanze continuavano ad apparire confuse e apparentemente casuali. L'esperimento critico: Nel corso dei successivi esperimenti con questo metodo di variazione, emersero alcune evidenze chiave per du Fay. Egli sospese un pezzo di foglia d'oro sopra il tubo di vetro e poi avvicinò un terzo corpo elettrizzato alla foglia d'oro. Se questo terzo corpo era di vetro, allora la foglia d'oro veniva respinta, ma se questo terzo corpo era fatto di resina copale, la foglia d'oro veniva attratta! Tale risultato confuse completamente du Fay, ma evidenziò chiaramente che il tipo di materiale era importante e du Fay seguì questa strada a lungo. I risultati furono sempre più sorprendenti e dimostrarono una chiara dipendenza dal tipo di materiale usato. La conclusione: Alla fine, ciò portò du Fay ad una proposta radicale: invece di elettricità in generale, si dovrebbe parlare di due elettricità. In tal modo, vale la regola che un corpo elettrizzato allontana tutti quei corpi che possiedono la stessa elettricità, ma allo stesso tempo esso attrae quei corpi che possiedono l'altro tipo di elettricità. Inoltre, come mostrano gli esperimenti, entrambe le elettricità conservano il loro carattere anche quando si trasferiscono ad altri corpi. 4 I risultati di du Fay mostrarono che il tipo di elettricità che acquista un corpo quando viene strofinato dipende dal materiale di cui questo corpo è fatto. Pertanto la differenziazione tra le due elettricità portò anche ad una divisione di tutti i materiali in due gruppi e le elettricità potevano prendere il nome dai materiali più significativi in ogni gruppo. Pertanto du Fay parlò di elettricità vetrosa o resinosa. Con questi nuovi termini du Fay, come egli stesso dichiarò, poté da quel momento comprendere non solo i suoi molti esperimenti sull'attrazione e la repulsione elettrica, ma anche quelli degli altri ricercatori. I suoi risultati costituirono una proposta radicalmente innovativa con implicazioni su molti piani. Non solo du Fay poté domandarsi se la sua classificazione dei materiali desse indicazioni su proprietà ancor più fondamentali della materia, ma inoltre, più direttamente, il campo dell'elettricità si presentava ormai sotto una prospettiva totalmente diversa, almeno per du Fay. [Si veda 3] Una teoria: Anche se du Fay non aveva una spiccata propensione teorica, sviluppò una teoria per spiegare questo comportamento, secondo la quale esistevano due diversi fluidi elettrici, non percettibili visivamente, né di alcun peso. Oggetti carichi in modo neutro avrebbero avuto una quantità uguale di entrambi i fluidi che si sarebbero neutralizzati l'un con l'altro. Se strofinato, un oggetto avrebbe perso uno di questi fluidi e trattenuto un eccesso dell'altro. 5.2 Apprendimento sulla natura della scienza 5.2.1 La Legge di Attrazione-Conduttività-Repulsione Durante la sua ricerca, du Fay condusse un gran numero di esperimenti simili sull'attrazione elettrica, nei quali variava soltanto alcuni parametri (peso, intensità di elettrizzazione, distanza ecc.). Soltanto così poté determinare la Legge di Attrazione-Conduttività-Repulsione come il minimo comune denominatore dei suoi esperimenti. Rispetto al principio di Attrazione-Conduttività-Repulsione, du Fay definì la sua proposta riguardo all'esistenza di due tipi di elettricità come qualcosa di "anche più generale e più curioso". Du Fay non avrebbe ravvisato questa necessità con il solo esperimento della foglia d'oro. Ebbe bisogno di tutti i suoi precedenti esperimenti per verificare che attrazione e repulsione dipendevano dal materiale che veniva esaminato. Questa Teoria poté anzitutto essere verificata tramite la descrizione di tutti i fenomeni già noti ed effettivamente indagati. Se du Fay non avesse già svolto tale molteplicità di ricerche, non avrebbe ritenuto significativa questa teoria. La ricerca di regolarità e somiglianze nei fenomeni è uno (ma non l'unico!) metodo di base nella scienza, che mira a fare affermazioni di carattere generale sui fenomeni stessi. Una regola, un principio, o una legge è un' affermazione di questo tipo. Inoltre, con la conoscenza acquisita in questo modo, possono essere fatte previsioni circa i processi naturali che rientrano nell'ambito di queste affermazioni. Nel processo di sviluppo e verifica di affermazioni scientifiche come leggi o teorie, la semplicità del principio, l'ambito di applicazione, nonché la funzione attiva nel corso della ricerca giocano un ruolo decisivo. Di ugual valore sono i fattori sociali, come il livello di consenso tra gli scienziati, la credibilità dei suoi sostenitori e l'apprezzamento dello scienziato e della sua ricerca. 5.2.2 Sulla distinzione tra Leggi e Teorie 5 La maggior parte degli studenti usa questi termini in modo intuitivo o colloquiale, il che non è coerente con il loro significato in ambito scientifico e può portare ad una vasta gamma di problemi nella comprensione. Il metodo suggerito per distinguere tra leggi e teorie è l'uso della seguente tabella: 6 Leggi DESCRIVONO Teorie SPIEGANO Processi che avvengono in Natura (COME) (talvolta in modo matematico) Processi che avvengono in Natura (PERCHE') Esempio: La teoria delle due elettricità spiega perché i corpi elettrizzati attraggono alcuni altri corpi elettrizzati, ma ne respingono altri. Esempio: La legge di attrazione-conduttivitàrepulsione descrive ciò che accade quando corpi elettrizzati vengono a contatto con altri corpi. Esempio: La teoria delle due elettricità spiega perché attrazione e repulsione dipendono dal materiale che viene strofinato. Vengono spesso scritte in questa forma "SE... ALLORA" Vengono spesso scritte in questa forma "... succede, perché..." Esempio: " Se un corpo elettrizzato tocca un altro corpo, allora..." Esempio: "Corpi elettrizzati dal vetro attraggono corpi elettrizzati con la resina, PERCHE' molto probabilmente esistono due diverse elettricità." NE' L'UNA NE' L'ALTRA sono osservazioni dirette o dati, ma sono piuttosto stabilite dagli scienziati attraverso l'interpretazione delle osservazioni e dei dati. Rappresentano REGOLARITA' nelle osservazioni e nei dati Esempio: attrazione-conduttività-repulsione avvenivano in molti degli esperimenti di du Fay Rendono possibili le previsioni nelle procedure dove vengono applicate Permettono numerose e estese previsioni, che possono quindi essere provate attraverso la sperimentazione. Esempio: la legge di attrazione-conduttivitàrepulsione permette di prevedere cosa avverrà quando un corpo elettrizzato tocca un altro corpo. Esempio: la teoria dei due tipi di elettricità spiega anche osservazioni fatte da altri scienziati in esperimenti molto diversi. Richiede un lavoro molto duro e una buona capacità di osservazione da parte degli scienziati, poiché essi devono trovare regolarità in molti fenomeni diversi osservati. Richiede una gran quantità di CREATIVITA' da parte degli scienziati, dato che una buona spiegazione non esiste nelle osservazioni stesse. Gli scienziati devono essere in grado di elaborare delle spiegazioni che concordino con le loro osservazioni. Esempio: du Fay condusse centinaia di esperimenti prima di riuscire a determinare la legge di attrazione-conduttività-repulsione come una caratteristica comune tra alcuni esperimenti. Esempio: l'assunzione che potevano esistere due tipi di elettricità non può essere ottenuta direttamente dalle osservazioni di du Fay durante i suoi esperimenti. Egli dovette interpretarle ed elaborare una possibile spiegazione. 7 Hanno soltanto un'applicazione LIMITATA a particolari fenomeni o situazioni. Sono spesso INCOMPLETE, poiché spiegano certi fenomeni e non altri. Esempio: la legge di attrazione-conduttivitàrepulsione non è valida per i magneti (sebbene anch'essi dimostrino attrazione e repulsione). Esempio: la teoria delle due elettricità spiega perché attrazione e repulsione dipendono dal tipo di materiale che viene strofinato, ma non il motivo perché a volte corpi carichi rimangono attaccati l'un con l'altro (induzione). Esempio: la legge di attrazione-conduttivitàrepulsione non può essere applicata ai gas, ma solo ai solidi. Sono PROVVISORIE e NON DIMOSTRABILI DEFINITIVAMENTE. Semplicemente mettono d'accordo le osservazioni oppure no, o fanno previsioni che si verificano oppure no. Così è chiaro che: • Una Teoria NON è una Legge non ancora dimostrata • Le Teorie NON diventano Leggi; le Leggi NON diventano Teorie • La natura (e gli scienziati!) non sono categoricamente limitati una volta che sono state stabilite delle leggi scientifiche e non ci sono sanzioni se queste leggi non vengono seguite. • Le Leggi non devono essere valide per tutto il tempo, o in ogni situazione, o ovunque nell'universo (verificare ciò sarebbe evidentemente una quantità infinita di lavoro). • Leggi e Teorie si basano su dati, ma richiedono l'interpretazione dello scienziato 5.2.3 L'approccio di du Fay e gli esperimenti per le scuole L'applicazione di questo case study per l'insegnamento scientifico può essere fortemente diversa dal modo in cui du Fay si avvicinò ai suoi esperimenti. In centinaia di esperimenti, du Fay variò la distanza tra i corpi e studiò l'influenza di terzi corpi che si trovavano nelle vicinanze. Naturalmente, gli alunni non faranno lo stesso, ma progetteranno esperimenti per verificare ipotesi particolari. ENTRAMBI i metodi sono metodi scientificamente validi - questo case study può essere usato per confrontarli effettivamente e dimostrare che entrambi possono portare ad una valida conoscenza scientifica. 8 Du Fay intraprese una sperimentazione esplorativa (basata sull'indagine): Gli alunni conducono una sperimentazione guidata da ipotesi (verificare) Molti esperimenti che differiscono solo leggermente l'uno dall'altro vengono impiegati in una vasta area di indagine, di modo che, per quanto possibile, non verrà trascurato nessun effetto e la maggior parte degli effetti può essere direttamente attribuita alle circostanze sperimentali. Tramite una serie di domande piuttosto chiuse gli alunni condurranno singoli/semplici esperimenti che sono pensati per verificare le ipotesi in questione. Domanda di Ricerca Cosa influenza la forza fra i corpi elettrizzati? Domande di Ricerca - Esistono tipi diversi di elettricità? - C'è una regolarità nei processi che avvengono quando corpi carichi sono portati vicini? 6. Pubblico di riferimento, utilità curriculari e considerazioni didattiche Il case study sugli esperimenti di Charles du Fay riguardanti i processi elettrici è il terzo episodio in una serie che riguarda la storia dell'elettricità. Questo episodio è adatto per studenti tra i 12 e i 15 anni. L'insegnamento riguardo all'elettricità gioca un ruolo importante in fisica e in didattica della fisica. I concetti e le idee più importanti possono essere introdotte e consolidate tramite la trattazione dell'elettrostatica. Ciò minimizza successivi fraintendimenti e difficoltà di apprendimento nell'insegnamento dell'elettricità. (Ciò è importante anche nella formazione professionale.) Una trattazione consapevole dei concetti teorici fondamentali in scienza, come "Legge" e "Teoria" rappresenta una necessità riconosciuta per l'insegnamento delle scienze naturali. 6.1 Abilità e obiettivi didattici Argomenti di apprendimento • Attrazione e Repulsione come fenomeni equivalenti di elettrizzazione • Il termine "carica" per "ciò che viene scambiato" • Lo sviluppo base di scambi di carica elettrica come "attrazione-conduttività-repulsione" • Distinzione fra due tipi di elettricità sulla base delle modalità con cui vengono prodotti • Quantità Q per l'accumulo di carica (e la sua unità di misura "Coulomb") La natura della scienza • La conoscenza nella scienza può manifestarsi come descrizioni o spiegazioni di osservazioni fatte su un gran numero di esperimenti 9 • "Legge" e "Teoria" sono due diversi tipi di conoscenza scientifica e non si fondono mai l'una con l'altra • "Legge" e "Teoria" possono essere distinte l'una dall'altra tramite proprietà molto precise (descrizione vs spiegazione, ecc.) • "Legge" e "Teoria" sono simili in aspetti molto precisi (carattere provvisorio, sono basate su dati) 7. Risorse per l'insegnamento e l'apprendimento 7.1 Gli esperimenti di Du Fay sulla regolarità dei processi elettrici e sui due possibili tipi di elettricità 7.1.1 Materiale necessario • Filo di seta, piccoli pezzettini di sughero, un elettroscopio a pendolo • Ambra, bacchette di ceralacca, bacchette di vetro, bacchette di PVC, pezzetti di (vera) paglia, bacchette di legno, bacchette d'acciaio (per esempio quelle delle apparecchiature da laboratorio) • Materiali per strofinare: lana, cotone, scampoli di seta, pelliccia di gatto • Oggetti leggeri: filo di cotone, pezzettini di carta, limatura di ottone (sottoprodotti della lavorazione di metalli), limatura o polvere di ferro. 7.1.2 Esperimenti e consigli Gli esperimenti qui descritti contribuiscono ad illustrare e convalidare le ipotesi di du Fay; egli stesso svolse questi esperimenti allo stesso scopo. Tuttavia, non arrivò a queste ipotesi (attrazioneconduttività-repulsione) attraverso questi esperimenti, ma solo dopo aver condotto centinaia di esperimenti sull'attrazione e la repulsione elettrica. Gli alunni possono svolgere questi stessi esperimenti, come un'introduzione al tema, utilizzando vari materiali per strofinare, diverse sostanze che vengono strofinate e vari corpi da attrarre o respingere. Quando possibile dovrebbero venire variate la grandezza, la distanza e l'intensità di elettrizzazione. Esperimento 1: Il Principio di Attrazione-Conduttività-Repulsione • Un filo di seta viene toccato con un corpo elettrizzato: all'inizio viene attratto e, dopo breve tempo, appare all'improvviso l'effetto della repulsione. Se il filo di seta è accostato ad un oggetto messo a terra, il tentativo può essere ripetuto. • L'oggetto elettrizzato viene avvicinato a materiali leggeri come piume, pezzettini di carta ecc. su un fondo messo a terra, e i corpi leggeri vengono attratti e respinti in modo alterno. Consigli per l'esperimento 1: 1. Complessivamente ciò induce l'impressione che davvero viene trasmesso QUALCOSA e non che sia semplicemente avvenuto un trasferimento di stato. In conclusione l'accumulo di 10 carica del corpo elettrizzato sembra diminuire. Ciò può anche essere visto in modo molto chiaro nell'Esperimento 3. 2. Per dimostrare la sensibilità del filo di seta alle correnti d'aria, e per diminuire questa sensibilità, può essere attaccato all'estremità del filo una pallina di midollo di sambuco, un pezzetto molto piccolo di sughero, o un pezzetto di foglio di alluminio appallottolato alla meglio. 3. Per liberare i pezzettini di carta o le piume, la bacchetta talvolta deve essere scossa leggermente (come con la palla di zolfo di Guericke). 4. La bacchetta dovrebbe esser elettrizzata solo debolmente così che gli oggetti leggeri possono essere staccati facilmente. Esperimento 2: Elettricità di tipo diverso Due fili di seta vengono elettrizzati tramite una bacchetta di vetro e altri due fili di seta vengono elettrizzati tramite una bacchetta di ceralacca strofinata o tramite ambra. Prima di tutto, può essere osservato il principio di attrazione-conduttività-repulsione: per trasmissione, i fili vengono respinti dalle rispettive bacchette (e inoltre si respingono l'un l'altro). Tuttavia, se un filo elettrizzato con elettricità vetrosa e uno elettrizzato con elettricità resinosa vengono avvicinati, essi si attraggono. Quindi, devono esistere due tipi di elettricità, perché altrimenti ci si aspetterebbe di vedere repulsione anche in questo caso. Esperimento 3: Attrazione-Conduttività-Repulsione con un filo e/o un elettroscopio a pendolo La maggior parte degli esperimenti può essere svolta molto bene con un elettroscopio a pendolo (si veda fig.1). L'esperimento sul principio di attrazione-conduttività-repulsione può essere ampliato se una seconda bacchetta carica viene portata dall'altro lato della pallina, dal lato opposto rispetto alla prima bacchetta. La pallina così oscillerà periodicamente tra l'una e l'altra bacchetta. Questo effetto non dura molto a lungo se la seconda bacchetta non è elettrizzata, ma è ancora più breve se la seconda bacchetta è elettrizzata con lo stesso tipo di carica della prima. Esperimento 4: Indicatore di elettricità resinosa-vetrosa Viene trasmessa elettricità resinosa o vetrosa a un filo di seta. A questo punto è possibile esaminare una varietà di corpi elettrizzati in modo diverso, con elettricità vetrosa o resinosa: repulsione significa che i corpi sono carichi dello stesso tipo di elettricità del filo di seta. Attrazione significa che sono carichi con l'altro tipo di elettricità. Consigli per l'esperimento 4: Du Fay notò, senza avere una chiara spiegazione, che un corpo con una carica debole e un altro con una carica forte, si attraggono, nonostante siano stati elettrizzati in modo analogo. La sua idea era che essi si dovessero respingere. (Questo effetto è dovuto all'induzione). Per evitare questi problemi specificò nelle sue istruzioni che si doveva caricare il più possibile tutti i corpi da esaminare. 11 Esperimento 5: L'intensità della repulsione Una coppia di fili di materiale diverso, ma dello stesso peso, vengono sospesi ad una bacchetta metallica di modo che siano vicini l'uno all'altro. La bacchetta di metallo dovrebbe essere isolata, per esempio tenendola appesa con fili di seta. I fili si respingono, di più o di meno a seconda di quanto sono carichi. Riferimenti per l'esperimento 5: In questo esperimento viene utilizzato il principio dell'elettroscopio a filo, che rivela la quantità di carica, per verificare la capacità dei diversi materiali di essere elettrizzati. Si assume che la carica sia distribuita uniformemente sulla bacchetta metallica. Il problema è che entrambi i fili devono avere un peso per lunghezza simile, per consentire un confronto fra le diverse intensità di repulsione. 7.2 Materiale per gli studenti Materiale 1: attività di ricerca "Due elettricità" Cherles du Fay scrive E così, è evidente che corpi che vengono elettrizzati per contatto respingono quei corpi che li hanno elettrizzati. Sarà altrettanto vero che essi vengono respinti da tutti gli altri corpi elettrizzati a prescindere dal tipo? Ed è vero che corpi che sono stati elettrizzati differiscono l'uno dall'altro soltanto nell'intensità della loro elettrizzazione? Indagare su queste domande mi ha portato ad una scoperta che non mi sarei mai aspettato e di cui, credo, che nessuno abbia ancora avuto la benché minima idea. Si nota che esistono due tipi di elettricità molto diversi e che questi sono chiaramente quelli dei corpi solidi, come vetro o cristallo, ecc., come anche catrame o materiali simili alla resina, come ad esempio l'ambra, la resina lacca, la ceralacca, ecc. Tutti questi corpi respingono quei corpi la cui elettricità è dello stesso tipo e attraggono tutti quelli che sono del tipo opposto. Corpi che di per sé non sono elettrizzati possono acquisire entrambi i tipi di elettricità. Successivamente le loro proprietà diventano le stesse del corpo da cui sono stati elettrizzati. Compiti Leggi ciò che du Fay ha scritto riguardo alla sua ricerca e rispondi alla seguente domanda: Quali "indagini" intraprese du Fay? Con i materiali forniti, esegui il tuo esperimento con cui puoi dimostrare ciò che scoprì du Fay. (Devi pensarlo da solo; il risultato non si trova nel testo): • Poni una chiara domanda di ricerca a cui cercherai di rispondere con un'indagine • Pensa degli esperimenti che ti aiutino a rispondere alla domanda • Annota le tue osservazioni mentre conduci l'esperimento 12 • Interpreta le tue osservazioni: esse rispondono alla domanda o è necessario condurre ulteriori esperimenti? • Presenta la tua indagine (domanda di ricerca, esperimenti, osservazioni, risultati) alla classe. Testo e compiti di ricerca tratti da: du Fay, sulla Teoria delle Due Elettricità e i relativi compiti. Testo di du Fay tratto da: Philosophical Transactions, Vol.38 (1735), p. 263, du Fay, traduzione adattata. Materiale 2: attività di ricerca " Attrazione-Conduttività-Repulsione " Cherles du Fay scrive: E così, è evidente che corpi che vengono elettrizzati per contatto respingono quei corpi che li hanno elettrizzati. Sarà altrettanto vero che essi vengono respinti da tutti gli altri corpi elettrizzati a prescindere dal tipo? Ed è vero che corpi che sono stati elettrizzati differiscono l'uno dall'altro soltanto nell'intensità della loro elettrizzazione? Indagare su queste domande mi ha portato ad una scoperta che non mi sarei mai aspettato e di cui, credo, che nessuno abbia ancora avuto la benché minima idea. Ho scoperto un principio molto semplice che può spiegare un gran numero di irregolarità che sembrano accompagnare la maggior parte degli esperimenti nel campo dell'elettricità. Questo principio afferma che i corpi elettrizzati attraggono tutti quei corpi che non sono elettrizzati. Questi ultimi poi diventano elettrizzati per contatto, o stando molto vicini ai corpi elettrizzati. Dal momento che entrambi i corpi sono elettrizzati, essi si respingono. Se questo principio viene applicato a vari esperimenti nel campo dell'elettricità, si rimane stupiti dal numero di irregolarità e fenomeni misteriosi che può spiegare! Compiti Leggi ciò che du Fay ha scritto riguardo alla sua ricerca e rispondi alle seguenti domande: 1. Quali "indagini" intraprese du Fay? 2. Quali sono i risultati di du Fay? Con i materiali forniti, esegui il tuo esperimento con cui puoi dimostrare ciò che scoprì du Fay. (Devi pensarlo da solo; il risultato non si trova nel testo): • Poni una chiara domanda di ricerca a cui cercherai di rispondere con un'indagine • Pensa degli esperimenti che ti aiutino a rispondere alla domanda • Annota le tue osservazioni mentre conduci l'esperimento • Interpreta le tue osservazioni: esse rispondono alla domanda, o è necessario condurre ulteriori esperimenti? • Presenta la tua indagine (domanda di ricerca, esperimenti, osservazioni, risultati) alla classe. Testo e compiti di ricerca tratti da: du Fay, sulla Legge di Attrazione-Conduttività-Repulsione e i materiali collegati. 13 Testo di du Fay tratto da: Philosophical Transactions, Vol.38 (1735), p. 263, du Fay, traduzione adattata. Materiale 3: attività di scrittura - Du Fay ha bisogno di aiuto Immagina di ricevere la seguente lettera da du Fay: Mio caro collega stimato, sono sicuro che hai sentito dei sorprendenti risultati a cui sono arrivato attraverso molti esperimenti. Tuttavia ti riassumo: 1. Le mie osservazioni sui corpi elettrizzati possono essere descritte molto bene con la legge generale di Attrazione-Conduttività-Repulsione. 2. Sono certo che tutte le mie osservazioni possono essere spiegate con l'esistenza di due tipi di elettricità. Forse, potrei gentilmente chiedere il tuo aiuto: Poco tempo fa è stato suggerito che nella scienza esistono leggi e teorie. Trovo che questa sia una meravigliosa idea! Comunque, non sono sicuro di come dovrei classificare i risultati sopra esposti. Quale si identifica più con una legge e quale più con una teoria? E come dovrei giustificare questa affermazione? Temo che se pubblicassi qualcosa di scorretto, danneggerebbe la mia reputazione e quindi ti sarei eternamente grato se tu mi aiutassi a classificare correttamente i miei risultati. I miei più cordiali saluti, Charles du Fay La tua risposta potrebbe cominciare così: Caro Amico e Collega, ho seguito la tua ricerca con grande interesse. Nel linguaggio di tutti i giorni, i termini "Legge" e "Teoria" vengono spesso intesi in modo molto diverso da ciò che significano nella scienza. Ma i tuoi risultati possono essere classificati molto facilmente, perché ci sono certe cose che si applicano per le leggi scientifiche e cose che si applicano per le teorie scientifiche. Cerco di classificare i tuoi risultati... Attività di scrittura creativa per il consolidamento del concetto di differenza fra teorie e leggi. Gli studenti dovrebbero utilizzare le informazioni nella Tabella 5.2.2. 7.3 Materiale grafico 14 Fig. 1: Un semplice elettroscopio a pendolo Fig. 2: Una bacchetta di vetro e un pezzo di resina (copale) Fig 3: Charles François de Cisternay du Fay (*1698 – †1739, Parigi) 15 Fig. 4: Estratto del diario di laboratorio di du Fay Sulla sinistra l'elenco dei materiali elettrizzabili, sulla destra quello dei materiali non-elettrizzabili. Man mano che du Fay procedeva con gli esperimenti cancellava con un segno i materiali sull'elenco di destra e procedeva lungo la lista di sinistra. Fonte: (3) Fig. 5: Una veduta della stanza degli esperimenti del Giardino Botanico di Parigi (Jardin du Roi) L'opera di du Fay nel Giardino Botanico comportò che famosi scienziati, anche molti anni dopo la sua morte, si recavano lì a fare ricerca e a tenere conferenze pubbliche. Fonte: (3) Fig 6: Anfiteatro del Giardino Botanico Lezioni di scienze naturali venivano tenute anche qui. Fonte: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b7744334r 8. Difficoltà per l'insegnamento e l'apprendimento 16 Diversi tipi di ricerca Spesso molti studenti mostrano tipiche lacune nella conoscenza dei fondamenti teorici della scienza, inclusa la scarsa conoscenza sui diversi tipi di ricerca - cosa che è evidenziata in questo case study a causa della loro scarsa competenza sulla differenza fra sperimentazione esplorativa e sperimentazione condotta tramite ipotesi. In questo case study può venir menzionato che i ricercatori si approcciano al loro lavoro in modo diverso a seconda degli obiettivi che si propongono (Scoperta o Verifica). Inoltre, gli studenti spesso hanno inizialmente un'idea, di concetti come "teoria" e "legge", basata sul linguaggio colloquiale e che spesso non ha niente a che vedere con il loro effettivo significato nella scienza. Ciò porta spesso a idee inappropriate sullo sviluppo e la validità della conoscenza scientifica. Nel paragrafo 5.2.2 vengono presentate semplici caratteristiche ed errori tipici nel ragionamento di modo che, nel contesto di una riflessione esplicita, possano venire sviluppate idee appropriate. 9. Riferimenti didattici e metodologici 9.1 Riguardo alla fase sperimentale A seconda del grado di conoscenza e di esperienza degli alunni, l'insegnante dovrebbe valutare i tempi nel condurre o controllare il processo di apprendimento. L'insegnante dovrebbe accertarsi che tutti i gruppi abbiano una chiara linea di indagine con un tipo di domanda di ricerca, a cui intendono rispondere. Le citazioni originali e i compiti di ricerca (Materiale 1 e 2) saranno delle utili ispirazioni. La situazione può essere sviluppata ancor più a domande-aperte proponendo agli studenti, come fenomeni di ricerca, soltanto "attrazione-repulsione-conducibilità" o "l'inaspettata attrazione di un corpo diversamente carico" e poi permettendo loro di sviluppare proprie linee di indagine, ipotesi, esperimenti e spiegazioni. 9.2 Guida per le regolazioni fini • Distribuire i compiti di ricerca insieme alla figura 1 o alle figure 1 e 2. • Mostrare l'esperimento critico di du Fay (si veda 5.1.3) sui due diversi tipi di elettricità. • Suggerire o costruire più esperimenti (Esperimenti 1-4) 9.3 Attività di riflessione: la differenza fra teorie e leggi In una prova di questo case study, la riflessione è stata avviata tramite un compito basato sulla tabella nel paragrafo 5.2.2. La struttura del compito era la seguente: 1. Gli studenti disegnano una tabella con le intestazioni delle colonne "Teorie" e "Leggi" 2. Poi gli studenti ordinano le caratteristiche generali delle teorie e delle leggi nelle colonne corrette in base alle loro stesse valutazioni. Un metodo potrebbe essere di distribuire delle schede agli studenti con una caratteristica su ogni scheda. 17 3. Dopo di che gli studenti cercano esempi appropriati dalla tabella nel paragrafo 5.2.2 e sistemano le caratteristiche generali delle leggi e delle teorie di conseguenza. Ricevono gli esempi sotto forma di singole carte con un esempio su ognuna. 4. In gruppi, gli studenti sviluppano una tabella mettendo insieme tutti i loro risultati individuali. 5. I gruppi presentano le loro tabelle e discutono le differenze fra queste con l'insegnante. Il compito dell'insegnante è di guidare la discussione e di intervenire solamente con domande quando ci sono dei gravi errori nella comprensione. In questo modo si può essere sicuri che tutti gli studenti condividono le loro idee sui due tipi di conoscenza, fornendo un sostegno sufficiente affinché ciò non sia frustrante o troppo difficile. Inoltre, tutti i criteri teorici rilevanti devono essere valutati singolarmente e abbinati con i rispettivi esempi presi dalla ricerca di du Fay. 10. Ulteriori riferimenti [1] Geschichte und gegenwärtiger Zustand der Elektricität, nebst eigenthümlichen Versuchen. Priestley, Joseph (Naturforscher) *1733-1804*. - Reprint aus dem Jahre 1772, nach der 2., vermehrten und verb. Ausg. - Hannover : Ed. "libri rari" Schäfer, 1983 [2] A Letter from Mons. Du Fay, F. R. S. and of the Royal Academy of Sciences at Paris, to His Grace Charles Duke of Richmond and Lenox, concerning Electricity. Tradotto dal francese da T. S. M D. Tratto da: Philosophical Transactions (1683-1775), Vol. 38, 1753 [3] Exploratives Experimentieren - Charles Dufay und die Entdeckung der zwei Elektrizitäten. Friedrich Steinle in Physik Journal, 3 (2004) N°. 6 [4] I. Bernard Cohen (1951). Guericke and Dufay. Annals of Science, 1464-505X, Volume 7, Edizione 2, Pagine 207 – 209I. Bernard Cohen (1951). Guericke and Dufay. Annals of Science, 1464-505X, Volume 7, Edizione 2, Pagine 207 – 209 [A] I risultati sperimentali di du Fay e alcuni passi tratti da il suo "A Discourse concerning Electricity" tratto da Philosophical Transactions http://www.sparkmuseum.com/BOOK_DUFAY.HTMhttp://www.sparkmuseum.com/BOOK_DUF AY.HTM [B] Un articolo che descrive il lavoro di du Fay sulla doppia rifrazione nei cristalli - anche in questo caso tramite centinaia di accurati e controllati esperimenti. ADOLF PABST (1932). CHARLES-FRANCOIS DU FAY, A PIONEER IN CRYSTAL OPTICS. American Minerologist, Volume 17, pages 569-572 18