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DM 821-2014 ICF SLIDE Convenzione Onu, biopsico, ICF

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DM 821-2014 ICF SLIDE Convenzione Onu, biopsico, ICF
La Convenzione ONU
APPROVAZIONE
13 dicembre 2006
Assemblea Generale delle Nazioni Unite
SOTTOSCRIZIONE
30 marzo 2006
82 paesi inclusa l’Italia
RATIFICA
legge 3 marzo 2009, n°18
Italia
 Preambolo
+ 50 articoli:
4 per scopo, principi, obblighi, definizioni
5 per monitoraggio e rendicontazione
14 per questioni tecniche e amministrative
27 affermazione principi di uguaglianza e inclusione
6 lingue:
inglese, francese, spagnolo, arabo, russo, cinese
La Convenzione ONU
SCOPO
promuovere, proteggere ed assicurare
il pieno e paritario godimento dei diritti
civili, politici, di accessibilità, di partecipazione, di salute, di lavoro,
di protezione sociale
DIRITTI UMANI
Diritti esclusivi per i disabili
Disabilità e salute
Definizione di DISABILITA’ che sia:
- Comune e condivisa
- Applicabile a tutte le persone senza creare discriminazioni e minoranze
- In grado di descrivere la disabilità attraverso le diverse aree del Funzionamento
- ≠ malattia
DISABILITA’
=
difficoltà di funzionamento a livello del corpo, della persona,
della società, in uno o più domini di vita, vissuta da un
individuo con una condizione di salute in interazione con i
fattori contestuali
Disabilità e salute, l’OMS
Si è passati da una definizione
di Handicappato (dell’ICIDH, 1980)
a Persona con disabilità (dell’ICF, 2001)
Disabilità ≠ Malattia
ICIDH International Classification of Impairments, Disabilities and Handicap
ICF International Classification of Functioning, Disability and Health
Disabilità e salute, l’OMS
ICIDH (1980)
Malattia
Menomazione
Disabilità
Handicap
Menomazione: …ogni perdita o anormalità di strutture o funzioni
psicologiche, fisiologiche o anatomiche.
Disabilità: …ogni restrizione o perdita (risultante da una menomazione)
dell’abilità di eseguire un’attività nella maniera considerata normale per
un essere umano.
Handicap: …uno svantaggio derivato, per un dato individuo, risultante da
una menomazione o una disabilità, che limiti o prevenga l’adempimento
di un ruolo che è normale (rispetto a età, sesso e fattori sociali e culturali)
per l’individuo.
Disabilità e salute, l’OMS
L’OMS abbandona il concetto di salute come
assenza di malattia
Identificandola invece come, una
tensione verso una piena armonia e un sano
equilibrio fisico, psichico, spirituale e sociale
(OMS, 1948)
Disabilità e salute, l’OMS
Prende in considerazione
 Intera persona
 Tutte le dimensioni del funzionamento umano:
fisico, psicologico, personale, familiare e sociale
 Ambiente
Disabilità e salute, l’OMS
Anni ‘70/’80
Prospettiva Medica
Prospettiva Sociale
Disabilità e salute, l’OMS
PROSPETTIVA MEDICA
DIAGNOSI MEDICA
Menomazione di funzioni e strutture
Problemi incontrati da persone con disabilità
Solo gli interventi medici sono appropriati
PROSPETTIVA SOCIALE
Ambiente fisico e sociale
Restrizioni nella Partecipazione
alla vita di tutti i giorni
Problemi incontrati dalle persone con una
menomazione
Solo gli interventi sociali sono appropriati
Essendo il modello della disabilità dell’ICF basato
sull’interazione tra il modello medico e il modello sociale,
l’approccio dell’OMS è stato quello di adottare il modello
Bio-Psico-Sociale;
Un modello di sintesi che fornisce una visione coerente
delle diverse dimensioni della salute a livello biologico,
individuale e sociale.
IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE NELL’ICF
Condizione di salute
(malattia/disturbo)
Funzioni & Strutture
corporee
(menomazione)
Attività
(limitazione)
Fattori ambientali
Partecipazione
(restrizione)
Fattori
personali
ICF
- Full version
- Short version
L’ICF è stato accettato da 191
Paesi come standard
internazionale per misurare e
classificare salute e disabilità
Concetto innovativo dell’ICF nell’approccio alla
disabilità
Qualunque persona in
qualunque momento della vita
può avere una condizione di
salute che in un ambiente
sfavorevole diventa disabilità
Scopo
Lo scopo generale della classificazione ICF è quello di
fornire un linguaggio standard e unificato che serve da
modello di riferimento per la descrizione della salute e
degli stati ad essa correlati.
- Confronto dati tra Paesi diversi
- Migliorare la comunicazione in equipe multidisciplinari
- Base scientifica per comprensione e studio salute
- Sistema di codifica per i sistemi informativi sanitari
L’ICF È UNA CLASSIFICAZIONE
E’ uno strumento che classifica la
salute e gli stati di salute ad essa
correlati.
NON è uno strumento di
valutazione o di misurazione.
Classificare
ordinare e catalogare mediante un criterio,
rappresentare cose o persone indicandone tutte le
caratteristiche, in modo da darne un’idea compiuta
Misurare
quantificare una osservazione contro
uno standard
Valutare
determinare un valore, stimare calcolare, stabilire in
misura approssimativa
CLASSIFICAZIONE GERARCHICA
ICF
FUNZIONAMENTO
E DISABILITA’
FUNZIONI
CORPOREE
STRUTTURE
CORPOREE
ATTIVITA’
PARTECIPAZIONE
FATTORI
CONTESTUALI
FATTORI
AMBIENTALI
FATTORI
PERSONALI
Il modello concettuale dell’ICF propone un’ottica
positiva che enfatizza salute e funzionamento rispetto
alla malattia o disabilità ponendo attenzione ai vari
fattori di contesto, ambientali e personali.
Non è però una classificazione delle persone, ma una
classificazione delle caratteristiche della salute delle
persone nel contesto della loro situazioni di vita
individuali e dell’interazione con i fattori ambientali.
COSA E’
COSA NON E’
• STRUMENTO CHE SPIEGA IL
FUNZIONAMENTO
STRUMENTO DI CLASSIFICAZIONE
DELLA SALUTE E DEGLI STATI DI
SALUTE AD ESSA CORRELATI
(Complementare ICD 10)
•
STRUMENTO DI DIAGNOSI
(lo è ICD 10)
•
STRUMENTO DI
CLASSIFICAZIONE DELLE
MALATTIE
•
STRUMENTO DI
VALUTAZIONE E
MISURAZIONE
•
UNA CLASSIFICAZIONE
DELLE PERSONE
STRUMENTO CHE METTE INSIEME LE
INFORMAZIONI
UNA CLASSIFICAZIONE DELLE
CARATTERISTICHE DELLE PERSONE
UN LINGUAGGIO STANDARD
CODIFICATO
(un metalinguaggio)
Non essendo un tool diagnostico, l’OMS
consiglia un utilizzo complementare dell’ICF
con l’ICD-10 (International Statistical Classification of Diseases and
Related Health Problems)
per completare il quadro di
condizione di salute
L’ICD-10
l’ICF
L’ICD-10 e l’ICF
 L’ICD-10 e l’ICF sono complementari e dovrebbero essere
usati insieme
 Nell’ICF vengono classificati il funzionamento e la disabilità
associati alla condizione di salute.
 Mentre le condizioni di salute in quanto tali (malattie,
disturbi, lesioni etc) vengono classificate principalmente
nell’ICD-10 (International Statistical Classification of
Diseases and Related Health Problems) che fornisce un
modello di riferimento eziologico. L’ICD-10 fornisce una
diagnosi delle malattie, dei disturbi o di altri stati di salute e
questa informazione si arricchisce delle informazioni
aggiuntive offerte dall’ICF relative al funzionamento.
L’ICF e l’ICD-10
 La diagnosi, da sola, non è in grado da sola di predire
quali siano i bisogni di servizi, i livelli di cura e di
funzionamento della persona
 L’aggiunta di una diagnosi funzionale ad una diagnosi
medica è particolarmente utile per incoraggiare
trattamenti e interventi volti al miglioramento del
proprio livello funzionale anche se queste terapie non
sono mirate alla sottostante condizione di salute
La struttura dell’ICF
Le informazioni fornite dall’ICF sono una descrizione delle situazioni che riguardano il
funzionamento umano e le sue restrizioni; classificazione serve da modello di riferimento
per l’organizzazione di questi informazioni, strutturandole in modo significativo,
interrelato e facilmente accessibile
L’ICF organizza le informazioni in due parti principali
Parte 1
Funzionamento e disabilità
Corpo: strutture e funzioni
Attività: es.apprendimento, comunicazione mobilità, ecc.
Partecipazione: es. interazioni e relazioni interpersonali, vita sociale, civile e di comunità,
ecc
Parte 2
Fattori contestuali
F. Ambientali: es. prodotti e tecnologia, ambiente naturale e cambiamenti ambientali,
relazioni e sostegno sociale, ecc.
F. Personali: non sono classificati nell’ICF a causa della lorio enorme varietà
La Struttura dell’ICF
I due componenti del Funzionamento e della Disabilità
 La componente Corpo: le funzioni e le strutture
corporee
 La componente di Attività e Partecipazione
I due componenti dei Fattori Contestuali
 I fattori ambientali
 I fattori personali, (non rappresentati dall’ICF) sesso,
età, status sociale ecc.
ICF – Componenti e domini della salute
Componenti della salute
Domini della salute
l’ICF è una classificazione delle
componenenti della salute non una
classificazione delle malattie (come
l’ICD-10 o il DSM) o una
classificazione delle conseguenze
delle malatiie ( come l’ICIDH-1,
OMS 1980)
Sono gli ambiti che specificano i
componenti della salute. Essi si
identificano con una lettera che
precede i codici
Componenti della salute:
•Funzioni corporee
•Strutture corporee
•Attività e Partecipazione
•Fattori ambientali
Domini della salute:
•b (body): funzioni corporee
•s (structure): strutture del corpo
•d (domain): aree di vita (compiti e
azioni)
•e (environment):influenze esterne su
funz.e disabilità
•Influenze interne su funz. e disabilità
• Fattori personali
 Funzionamento comprende tutte le funzioni
corporee, le attività e la partecipazione.
 Disabilità comprende le menomazioni, le limitazioni
dell’attività e le restrizioni della partecipazione.
Con questi costrutti l’ICF elenca anche i fattori
ambientali con cui interagiscono.
 I domini contenuti nell’ICF sono i domini della salute
e i domini ad essa correlati:
 1) Funzioni e Strutture Corporee
 2) Attività e Partecipazione
 3)Fattori contestuali
I domini dell’ICF
Condizione
fisiche
Funzioni e
Strutture
corporee
Attività personale
Partecipazione
sociale
Fattori
contestuali
Fattori
ambientale
Fattori personale
(non classificati
nell’ICF)
ICF - Funzionamento e Disabilità
I componenti del funzionamento e della disabilità
vengono interpretati attraverso quattro costrutti
(separati ma correlati) che vengono resi operativi
utilizzando i qualificatori.
 Le Funzioni e le Strutture corporee possono essere
classificati attraverso cambiamenti nei sistemi
fisiologici o in strutture anatomiche.
 Per la componente Attività e Partecipazione sono
disponibili due costrutti: capacità e performance
ICF codici
 L’ICF fornisce una lunga lista di codici per descrivere
l’integrità delle funzioni corporee e strutturali, l’abilità
e la performance delle attività della vita quotidiana, la
portata della partecipazione dell’individuo e i fattori
ambientali che possono facilitare o mettere in
difficoltà le funzionalità.
 La lista dei codici può essere considerata un profilo
esaustivo o una diagnosi funzionale della persona,
complementare alla propria diagnosi medica.
Qualificazione nell’ICF
 I costrutti dell’ICF, sono qualificati usando la stessa
scala. Avere un problema può significare una
menomazione , una limitazione di capacità, un
problema di performance o una barriera a seconda del
costrutto.
Capitolo 1 FUNZIONI MENTALI (b1)
TERMINE DI PRIMO LIVELLO
Funzioni mentali globali (b110-b139)
NOME DEL BLOCCO
b110 Funzioni della coscienza
b114 Funzioni dell’orientamento
TERMINE DI SECONDO LIVELLO
b1140 Orientamento rispetto al tempo
b1141 Orientamento rispetto al luogo
TERMINE DI TERZO LIVELLO
b1142 Orientamento rispetto alla persona
b11420 Orientamento rispetto a se
b11421 Orientamento rispetto agli altri
TERMINE DI
QUARTO LIVELLO
Capitolo 2 Funzioni Sensoriali e Dolore
Questo capitolo riguarda le funzioni dei …
TERMINE DI PRIMO LIVELLO
Funzioni visive e correlate (b210-b229)
b210
Funzioni della vista
NOME DEL BLOCCO
TERMINE DI SECONDO LIVELLO
Funzioni sensoriali relative alla …
Inclusioni: funzioni dell’acuità visiva; funzioni …
Esclusione: funzioni percettive (b156)
TERMINE DI TERZO LIVELLO
b2100 Funzioni dell’acuità visiva
Funzioni della vista relative alla percezione delle forma …
b21000 Acuità binoculare nella visione a distanza
Funzioni della vista …
TERMINE DI QUARTO LIVELLO
b21001 Acuità monoculare nella visione a distanza
Funzioni della vista …
Capitolo 2 Funzioni Sensoriali e Dolore
Questo capitolo riguarda le funzioni dei sensi, vista, udito, gusto e così via, oltre che
la sensazione di dolore
Funzioni visive e correlate (b210-b229)
DEFINIZIONE OPERATIVA
b210 FUNZIONI DELLA VISTA
Funzioni sensoriali relative alla percezione della presenza della luce e
dell’aspetto, dimensione, forma e colore degli stimoli visivi.
INCLUSIONI
Inclusioni: funzioni dell’acuità visiva; funzioni del campo visivo; qualità
della visione; funzioni relative alla percezione della luce e del colore,
acuità visiva della visione da lontano e da vicino, visione monoculare e
binoculare; qualità dell’immagine visiva; menomazioni come miopia,
ipermetropia, astigmatismo, emianopsia, cecità ai colori, visione a
tunnel, scotoma centrale e periferico, diplopia, nictalopia e ridotta
adattabilità alla luce.
ESCLUSIONI
Esclusione: funzioni percettive (b156)
ICF: Passi generali di codificazione
1. Definire l’informazione esistente per codificare e identificare se appartiene al
dominio di Funzione Corporee, Strutture Corporee, Attività/Partecipazione, o
Fattori Ambientali
2. Trovare il capitolo (codice di 4 carattere) all’interno del dominio appropriato che
meglio descriva l’informazione che vogliamo codificare.
3. Leggere la descrizione del codice di 4 caratteri e stare attenti alle note relative
alla descrizione.
4. Leggere le note di inclusione o esclusione che sono applicabili al codice e
procedere di conseguenza.
5. Determinare se l’informazione che vogliamo codificare e’ consistente con un
livello a 4 caratteri o se occorre esaminare una descrizione più dettagliata al livello
di 5 o 6 caratteri.
ICF: Passi generali di codificazione
6. Andare al livello di codice che meglio descriva l’informazione che deve essere
codificata. Rivedere la descrizione e le note di inclusione o esclusione applicabili al
codice.
7. Selezionare il codice e rivedere l’informazione (disponibile) che abbiamo per
assegnare un valore al qualificatore universale che definisce la menomazione, la
limitazione funzionale, restrizione partecipativa. (0=no menomazione/difficolta’
fino a 4= menomazione completa/difficolta’ o barriera ambientale (0= no barriera
fino a 4=barriera completa) or facilitatore (0=no facilitatore fino a +4=completo
facilitatore)
8. Assegnare il codice con il qualificatore al secondo, terzo o quarto livello di item
Per esempio, d115.2 (moderata difficoltà all’ascolto).
ICF: Passi generali di codificazione
9. Ripetere passi 1-8 per ogni manifestazione di funzione o disabilità d’interesse
per la codificazione e dove esiste informazione.
10. I genitori e gli individui possono partecipare al processo completando
inventari appropriati per l’età in modo poter enfatizzare specifiche aree di
difficoltà funzionale, ma prima che la piena valutazione e codificazione sia fatta
dai professionisti o da un team di professionisti.
Elementi di codifica
Primo qualificatore
Secondo qualificatore
Decimale (divisore)
Terzo qualificatore
_XXXXX.___
Identificatore delle dimensioni
b = Funzioni corporee
bxxxx._
s = Strutture corporee
sxxxx._ _ _
d = Attività e Partecipazione
dxxx._ _
e = Fattori Ambientali
exxx._
ICF Funzioni Corporee
Le Funzioni corporee sono le funzioni fisiologiche dei
sistemi corporei (comprese le funzioni psicologiche).
Le menomazioni sono problemi nella funzione o nella
struttura del corpo, intesi come una deviazione o una
perdita significativa.
ICF Funzioni Corporee
Il qualificatore è su una scala negativa e viene usato per
indicare l’estensione o la gravità di una menomazione.
xxx.0 Nessuna menomazione (assente, trascurabile) 0-4%
xxx.1 menomazione Lieve (leggera, piccola) 5 – 24%
xxx.2 menomazione Media (moderata, discreta) 25 – 49%
xxx.3 menomazione Grave (notevole, estrema) 50 -95%
xxx.4 menomazione Completa (totale) 96 – 100%
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
ICF Strutture Corporee
Le Strutture corporee sono le parti anatomiche del
corpo, come gli organi, gli arti e le loro componenti
Le menomazioni sono problemi nella funzione o nella
struttura del corpo, intesi come una deviazione o una
perdita significative.
ICF Strutture Corporee
Le strutture corporee possono essere codificati con tre
qualificatori:
 Primo qualificatore è generico con scala negativa
xxx.0 Nessuna difficoltà (assente, trascurabile) 0-4%
xxx.1 difficoltà Lieve (leggera, piccola) 5 – 24%
xxx.2 difficoltà Media (moderata, discreta) 25 – 49%
xxx.3 difficoltà Grave (notevole, estrema) 50 -95%
xxx.4 difficoltà Completa (totale) 96 – 100%
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
ICF Strutture Corporee
 Secondo qualificatore indica la natura del cambiamento nella
rispettiva struttura corporea
0 nessun cambiamento nella struttura
1 assenza totale
2 assenza parziale
3 parte in eccesso
4 dimensioni anormali
5 discontinuità
6 posizione evitante
7 cambiamenti qualitativi nella struttura, incluso l’accumulo di
fluidi
 8 non specificato
 9 non applicabile








ICF Strutture Corporee
Terzo qualificatore viene usato per indicare la localizzazione
0 più di una regione
1 destra
2 sinistra
3 entrambi i lati
4 frontale
5 dorsale
6 prossimale
7 distale
8 non specificato
9 non applicabile
ICF Attività e Partecipazione
 L’attività è l’esecuzione di una azione da parte di un
individuo
- Le limitazioni dell’attività sono le difficoltà che un
individuo può incontrare nello svolgere delle attività
 La partecipazione è il coinvolgimento in una
situazione di vita.
- Le restrizioni alla partecipazione sono i problemi che
un individuo può sperimentare nel coinvolgimento
nelle situazioni di vita.
Costrutti di Attività e Partecipazione
 Performance: Quanto può fare una persona in una
certa condizione di salute nel loro ambiente abituale
 Capacità: Quanto può fare una persona in una certa
condizione di salute in un ambiente standard
ICF Attività e Partecipazione
I qualificatori capacità e performance possono entrambi
essere usati con la seguente scala:
xxx.0 Nessuna difficoltà (assente, trascurabile) 0-4%
xxx.1 difficoltà Lieve (leggera, piccola) 5 – 24%
xxx.2 difficoltà Media (moderata, discreta) 25 – 49%
xxx.3 difficoltà Grave (notevole, estrema) 50 -95%
xxx.4 difficoltà Completa (totale) 96 – 100%
xxx.8 non specificato
xxx.9 non applicabile
 Viene codificata prima la performance e poi la
capacità xxx.xx
ICF Fattori ambientale
 I fattori ambientali sono componenti essenziali della
classificazione. Interagiscono con tutte le componenti
del funzionamento e delle disabilità.
Il costrutto di base dei Fattori Ambientali è la funzione
facilitante o ostacolante che il mondo fisico, sociale o l’
atteggiamento degli altri può avere sulle persone.
ICF Fattori Ambientali
Ambienti diversi possono avere un impatto molto diverso
sullo stesso individuo con una certa condizione di salute.
Un ambiente con barriere, o senza facilitatori, limiterà la
performance dell’individuo, altri ambienti più facilitanti
potranno invece favorire la performance.
Fattori Ambientali
Sono considerati i seguenti aspetti dell’ambiente
 Prodotti e tecnologia
 Ambienti naturale e cambiamenti ambientali effettuati
dall’uomo.
 Relazioni e sostegno sociale
 Atteggiamenti
 Servizi, sistemi e politiche
Fattori Ambientali
I fattori ambientali sono codificati dal punto di vista
della persona. L’ informazione e sempre soggettiva, la
persona intervistata esplicita la percezione propria di
barriere e facilitatori nel suo ambiente.
La scala è negativa e positiva e indica il grado in cui un
fattore ambientale agisce come una barriera o un
facilitatore.
Primo Qualificatore dei Fattori
Ambientali
xxx.0 Nessuna barriera (assente, trascurabile) 0-4%
xxx.1 barriera Lieve (leggera, piccola) 5 – 24%
xxx.2 barriere Media (moderata, discreta) 25 – 49%
xxx.3 barriera Grave (notevole, estrema) 50 -95%
xxx.4 barriere Completa (totale) 96 – 100%
xxx+0 Nessun facilitatore (assente, trascurabile) 0-4%
xxx+1 facilitatore Lieve (leggera, piccola) 5 – 24%
xxx+2 facilitatore Medio (moderata, discreta) 25 – 49%
xxx+3 facilitatore Grave (notevole, estrema) 50 -95%
xxx+4 facilitatore Completo (totale) 96 – 100%
xxx.8 barriera, non specificato
Xxx+8 facilitatore, non specificato
xxx.9 non applicabile
L’ICF Classification
 ICF: Più di 1400 categorie che servono
a classificare estensivamente la
funzionalità individuale
 ICF checklist
 ICF core set
ICF – Checklist
 Il checklist di ICF rappresenta una
selezione di solo 128 categorie dell’ICF
da tutto il sistema di classificazione.
 Include 32 categorie dal componente
body functions (25%), 16 (29%) dai
body structures, 48 (41%) da attività e
partecipazione, e 32 (43%) da fattori
ambientali.
ICF - Core Set
Una lista di categorie dell’ ICF
che è rilevante per la maggior
parte di pazienti con una
condizione di salute specifica
Checklist or core set?
 Checklist: mette il focus sulla
funzionalità dell’individuo
nell’ambiente abituale
 Core set: mette il focus sulla malattia e
la funzionalità relativa a quella malattia
nell’ambiente abituale
Checklist
 Da un quadro più ampio/attuale dell’individuo 
 Non è legato ad una diagnosi 
 Permette il confronto tra malattie diverse 
 L’applicazione del checklist può essere lungo 
Core set
 Permette il confronto del funzionamento tra più
individui con la stessa malattia 
 Può essere utile per la ricerca perché tutti hanno gli
stessi codici aperti 
 Non permette il confronto tra individui con patologie
diverse 
 Focus sulla malattia 
L’ICF per bambini
L’ ICF è stato disegnato pensando all’intero ciclo
esistenziale includendo qualsiasi condizione di salute
Per l’ICF – Versione per bambini e adolescenti (ICF-CY)
è stato comunque necessario aggiungere qualche
codice che fornisce delle precise descrizione dello stato
di salute di bambini e adolescenti.
ICF -CY
 La Classificazione Internazionale del
Funzionamento, della Disabilità e della Salute Versione per bambini e adolescenti (ICF-CY)
appartiene al gruppo di classificazione
internazionale sviluppato dal WHO – OMS per
descrivere vari aspetti della salute. L’ICF-CY
fornisce delle descrizioni dello stato di salute di
bambini e adolescenti.
ICF - CY
La crescita e lo sviluppo del bambino costituiscono
i temi centrali dell’adattamento di contenuto
dell’ICF-CY. La classificazione nella versione per
bambini ed adolescenti definisce le componenti di
benessere che nell’età evolutiva includono non
solo le funzioni mentali di attenzione, memoria e
percezione ma anche gli aspetti fisiologici e
strutturali della crescita e dello sviluppo. Non solo
le attività quotidiane più usuali, ma anche le
attività relative al gioco, all‘apprendimento, alla
vita famigliare e all’educazione, espresse in
differenti domini.
Opuscolo ICF 2008
L’ICF-CY (Children and Youth)
I primi due decenni di vita sono caratterizzati da una
rapida crescita e da cambiamenti significativi nello
sviluppo fisico, sociale e psicologico. Parallelamente ci
sono cambiamenti che definiscono la natura e la
complessità dell’ambiente dei ragazzi/bambini lungo
le varie situazioni della loro crescita/sviluppo,
dall’infanzia/età evolutiva alla pre-adolescenza e
adolescenza .
Ognuno di questi cambiamenti nell’ambiente è associato
con una competenza, una partecipazione sociale e ad
una indipendenza crescente.
L’ICF-CY (Children and Youth)
Nell’ICF-CY vengono classificate funzioni e strutture
corporee, attività e partecipazione e vari fattori
ambientali che limitano o facilitano il funzionamento
di bambini e adolescenti nelle varie situazioni di vita.
ICF - CY
 L’ICF-CY offre quindi un linguaggio comune e
standardizzato per descrivere e misurare la salute e
la disabilità fino al diciottesimo anno di vita.
Questo sistema di classificazione aiuterà clinici,
insegnanti, ricercatori, amministratori,
responsabili politici e genitori nell’identificare i
bisogni correlati alla salute, allo sviluppo e
all’istruzione dei bambini e degli adolescenti.
 (Incontro Venezia 2007, Erickson ICF-CY)
ICF - CY
 Una questione principale nel caso dei bambini è il ruolo di mediazione dello
sviluppo e dei fattori ambientali.
 Prospettiva interattiva
L’ambiente dei bambini cambia drammaticamente attraverso le fasi
dell’infanzia fino alla prima adolescenza. Ognuna di queste fasi
influenza l’interazione dei bambini attraverso stimolazioni e reazioni.
 Queste interazioni ,inquadrano il processo di sviluppo delle acquisizioni di
capacità di complessità crescente, che coinvolgono azioni e reazioni rispetto
all’ambiente fisico e sociale.
 L’influenza dell’ambiente sulle attività dei bambini e sulle funzionalità è per
questo motivo particolarmente importante, da documentare in questa parte
della vita.
ICF – CY Modello Biopsicosociale
L’ICF riconosce che la necessità di persone/bambini con
disabilità, non è solamente dal punto di vista medico
ma, anche in modo più esteso, dal punto di vista
sociale, funzionale e dell’educazione.
Identifica i bambini in base ai profili funzionali
piuttosto che in base ad etichette diagnostiche.
Aspetti positivi di funzionamento

Aree di forza
Aree di attenzione come bisogni speciali

Strumenti identificati per misure
attuali all’ICF















Broad correspondence of the following measures to one or more ICG dimensions:
Ten questions
The Abilities Index
The Wee-Fin
The Parent Evsluation of Development Scale-Peds
The Gross Motor Function Measure-GMFM
The Cognitive Adaptive Test/Clinical Linguistic and Auditory Milestone Scale – CAT/CLAIMS
The Questionnaire for Identifying Children with Clinic Conditions QUICCC
The Life Habits Assessment – LIFE – H
The Disability Scales for Childood and Adolescent Injuries – DSCAL
The independent Behavior Assessment Scale
The Educational Needs Questionnaire ENS
The Short Sensory Profile – SSP
The Amount of Assistance Questionnaire – AAQ


Simoensen et al
Pubblicazione ICF - Bambini
 Ogonowski JA, Kronk R, Rice, Carryn N. and Feldman HM. (2004) 'Inter-rater reliability
in assigning ICF codes to children with disabilities',Disability & Rehabilitation,26:6,353
— 361
 Østlensjø S, Bjorbækmo W, Carlberg E and Vøllestad N. (2006)
 ‘Assessment of everyday functioning in young children with disabilities: An ICF-based
analysis of concepts and content of the Pediatric Evaluation of Disability Inventory
(PEDI)',Disability & Rehabilitation,28:8,489 — 504
 Simeonsson, R. J., Leonardi, M., Lollar, D., Bjorck-Akesson, E., Hollenweger, J. and
Martinuzzi, A.(2003) 'Applying the International Classification of Functioning, Disability
and Health (ICF) to measure childhood disability',Disability & Rehabilitation,25:11,602 —
610
 J McDougall, K Horgan, P Baldwin, MA Tucker, P Frid. Employing the International
Classification of Functioning, Disability and Health to enhance services for children and
youth with chronic physical health conditions and disabilities. Paediatr Child Health
2008;13(3):173-178.
Considerazione ICF
 ICF è una classificazione descrittiva, non è
un tool diagnostico
 Il codificatore (the coder) deve codificare
solo quello che è stato osservato o misurato
 Presumere è scientificamente
inappropriato e crea stereotipi su persone
con disabilità
Considerazione ICF
 La disabilità non è in alcun modo una
caratteristica della persona, quanto
piuttosto il risultato dell’interazione tra una
certa condizione di salute e un ambiente
sfavorevole.
Considerazione ICF
 Problema di salute e di disabilità sono aspetti dello
stesso fenomeno. Una certa condizione di salute, in un
certo ambiente sfavorevole, diventa disabilità.
 Usare un linguaggio comune e affrontare i problemi
della salute e della disabilità in maniera
multidisciplinare può essere un primo passo per
cercare di diminuire l’impatto di una certa condizione
di salute sull’attività e sulla partecipazione alla vita
dell’individuale.
Considerazione ICF
 La filosofia del ICF enfatizza ciò che noi abbiamo in
comune, come essere umani, e così rende più facile il
rispetto e l’adattamento alle cose che ci rendono
diversi.
Considerazione ICF
 La dott.ssa Matilde Leonardi, della Direzione
Scientifica del Besta, sottolinea che: “Per la prima volta
la questione della salute e della disabilità viene
affrontata in modo globale, prendendo in esame non
soltanto i fattori clinici, ma gli aspetti ambientali,
psicologici, esistenziali. Capire quali sono i bisogni
delle persone con disabilità significa capire in che modo
orientare le politiche economiche e sociali, significa
preparare strumenti di intervento che permettano di
combattere ogni forma di discriminazione e
promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione,
favorendo così le pari opportunità”.
Bibliografia
ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, dell Disabilità e della
Salute. Erickson 2002.
Towards a Common Language for Functioning, Disability and Health ICF. World
Health Organization, Geneva 2002
Simeonsson RJ, Leonardi M et al. ICF-CY: a universal tool for practice policy and
reasearch. Meeting of WHO collaborating centres for the family of
international classifications. Tunisia, Oct-Nov 2006.
Ianes, H. IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF COME BASE PER LA DIAGNOSI
FUNZIONALE E IL RICONOSCIMENTO DEI “BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI” (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità
e della Salute OMS,2002 e 2007)
Leonardi M, Ajovalasit D. Il progetto personalizzato per il bambino con disabilità
alla luce della classificazion e ICF e ICF-CY.
Opuscolo ICF 2008
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