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Servizio PMA U.O. Ostetricia e Ginecologia Azienda Ospedaliera “Cannizzaro” preservation cryo Maria Elena Vento LA PRIMA BAMBINA NATA DA FECONDAZIONE IN VITRO Il 25 Luglio 1978 nasce in Inghilterra Louise Brown ASSISTED REPRODUCTIVE TECHNOLOGIES m. vento ICSI m. vento Le prime divisioni cellulari Courtesy by Sathananthan MATURITA’ NUCLEARE m. vento FECONDAZIONE Courtesy by O’ Day FECONDAZIONE • aumento intracellulare del calcio • esocitosi dei granuli corticali • modificazione della Z.P. e blocco alla polispermia CARATTERISTICHE DELL’OVOCITA • sensibilità alle ambientali del • cromosomi esposti (fuso meiotico) • sensibilità delvariazioni citoscheletro alle calcio intracellulare modificazioni della temperatura OBIETTIVO DELLA CRIOBIOLOGIA la sospensione di tutte le reazioni biochimiche, metaboliche in modo da produrre uno stato di“QUIESCENZA” m. vento CRIOBIOLOGIA I processi vitali sono la conseguenza di reazioni biochimiche che avvengono grazie ai movimenti molecolari in H2O Con la crioconservazione si crea uno stato di “vita sospesa” che consente la conservazione delle cellule. Una volta che il sistema biologico viene riportato a T ambiente si ha la ripresa degli scambi molecolari senza che si verifichino danni cellulari. m. vento CRIOBIOLOGIA Cosa succede ad una cellula quando è sottoposta ad un abbassamento della temperatura? Quali possono essere i danni provocati dalla procedura? m. vento CRIOBIOLOGIA -5°C < t < -15°C * ** * * * Aumento dei soluti t inferiori H2O m. vento CRIOBIOLOGIA * * ** * * ** * * ** m. vento CRIOBIOLOGIA • raffreddamento troppo rapido : formazione di cristalli intracellulare • raffreddamento troppo lento : eccessiva disidratazione, precipitazione dei soluti, “shrinkage” m. vento CRIOBIOLOGIA Per molti tipi cellulari non è possibile conciliare entrambe le esigenze senza aggiungere al mezzo di congelamento particolari sostanze definite crioprotettori Sono sostanze in grado di migliorare la sopravvivenza delle cellule sia nella fase di congelamento che in quella di scongelamento m. vento STRATEGIE PER MIGLIORARE LA SOPRAVVIVENZA DELLE CELLULE • • • • uso dei crioprotettori “Seeding” uso dei congelatori biologici programmabili modulazione della velocita’ di scongelamento m. vento CRIOPROTETTORI Molecole di piccole dimensioni la cui diffusione regolata dai gruppi lipofili Molecole di maggiori dimensioni che non si diffondono passivamente attraverso la membrana Intracellulari Extracellulari •GLICEROLO • DMSO • 1.2 PROH •SACCAROSIO •GLUCOSIO •ROSSO D’UOVO •LIPOPROTEINE m. vento CRIOBIOLOGIA * * ** sucrose PrOH H 2O H 2O m. vento CRIOPROTETTORI Meccanismo d’azione : • Abbassano il punto di congelamento della soluzione permettendo una maggiore disidratazione delle cellule duranti la procedura di congelamento Proteggono le membrane cellulari interagendo con esse durante il raffreddamento e modificandone lo stato fisico da fluido a “parzialmente rigido” m. vento CRIOPROTETTORI CITOTOSSICITA’ Sono sostanze ad alto potere citotossico in relazione alla dose e al tempo di esposizione. m. vento CRIOBIOLOGIA * *** seeding CRIOPROTETTORI SCONGELAMENTO Deve essere rimosso gradualmente dalla cellula e per minimizzare lo shock osmotico si aggiunge alla soluzione di congelamento una sostanza non penetrante come il saccarosio che, agendo come pompa osmotica regola l’afflusso d’H2O all’interno della cellula m. vento CRIOBIOLOGIA • La curva ottimale di congelamento è specifica per ogni tipo cellulare • contenuto intracellulare di H2O • permeabilità • rapporto di membrana superficie / volume m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE INDICAZIONI La crioconservazione del gamete femminile e/o del tessuto ovarico rappresenta un metodo per preservare la fertilità in giovani donne affette da alcune patologie il cui intervento medicamentoso rischia di compromettere definitivamente il loro patrimonio gonadico. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE INDICAZIONI Un esempio è rappresentato da giovani pazienti affette da neoplasie a carico del sistema emopoietico (morbo di Hodking), carcinoma della cervice dell'utero, della mammella, del colon, della tiroide e del fegato. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE INDICAZIONI Questa strategia può essere anche applicata a giovani donne affette da malattie infiammatorie ad eziologia autoimmune come l'artrite reumatoide, il Lupus, e da malattie infiammatorie idiopatiche intestinali, o predisposte alla POF. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE INDICAZIONI Il congelamento degli ovociti umani può essere considerato un trattamento aggiuntivo per la cura dell'infertilità perché consente il superamento di problematiche etiche e religiose legate alla crioconservazione degli embrioni. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE INDICAZIONI …può evitare i problemi legati alla sindrome da iperstimolazione ovarica evitando ulteriori stimolazioni ormonali in caso di mancato ottenimento della gravidanza al primo tentativo. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Chen 1986 Chen 1988 ? m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE PRINCIPALI PROBLEMI RISCONTRATI ALLO SCONGELAMENTO • un gran numero di poliploidie • numerose ritenzioni del secondo globulo polare • danni ai granuli corticali m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE PRINCIPALI PROBLEMI RISCONTRATI ALLO SCONGELAMENTO L’appropriata organizzazione La distruzione dell’architettura dei microtubuli del fuso L’aumento delle aneuploidie è del citoscheletro può inoltre meiotico adè essenziale per legato errori nellail condurre alla ritenzione del corretto allineamento e per la separazione dei cromatidi secondo polar body o segregazione dei cromosomi durante l’estrusione del influenzare l’ingresso o la quando polar si ripristinano valori secondo body fuoriuscita di molecole e ottimali di temperatura organelli. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE DANNI SUBLETALI microtubuli mitocondri granuli corticali fratture z. p. ? citoplasma Sathananthan et al (1987;1988) m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE DANNI SUBLETALI osservazione dello spindle mediante PolScope Non fornisce informazioni dettagliate circa l’organizzazione dello spindle ma rappresenta comunque un metodo efficace e per nulla invasivo per determinare la sua presenza Rienzi et al.2004 CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Metodiche di congelamento • slow freezing • vitrificazione Metodiche di scongelamento • rapido m. vento CRIOCONSEVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE VITRIFICAZIONE Si basa sul concetto fisico della di crioprotettori Alte concentrazioni solidificazione senza possono evitare totalmente la formazione di cristallizzazione di una soluzione ad elevataghiaccio. viscosità Ma una vitrificazione stabile richiede elevate concentrazioni di crioprotettori (fino a 7.5M) che risultano estremamente tossiche. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE VITRIFICAZIONE vantaggi: • procedura più rapida del convenzionale slow freezing • non richiede seeding • non richiede congelatori programmabili • evita la formazione di cristalli di ghiaccio m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Survival rates Author N° ovociti % survived Al – Hasani 1987 159 33.9 Gook 1994 134 41 Tucker 1998 311 24 Borini 2004 737 37 Yoon 2000 V 90 63 m. vento CRIOCONSErVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Survival rates Author N° ovociti % survived Porcu 2000 1502 54 Fabbri 2001 S 224 82 Yang 2002 158 70.9 Yoon 2003 474 68.6 Chen 2005 S 159 75 V m. vento RISULTATI CLINICI Fertilizzazione La % di fertilizzazione degli ovociti dopo scongelamento riportata in letteratura è molto variabile Le recenti esperienze (Yoon 2003; Fabbri 2001) che hanno condotto ad un aumento della percentuale di sopravvivenza riferiscono un miglioramento anche nella % di fertilizzazione (67% e > 80%) m. vento RISULTATI CLINICI Qualità Embrionaria La letteratura non fornisce dati rivelanti la qualità degli embrioni ottenuti dal punto di vista morfologico m. vento RISULTATI CLINICI % Impianto Soltanto circa 100 bambini sono nati con il congelamento degli ovociti e tale valore riferito alla percentuale di ovociti sottoposti a scongelamento è realmente molto basso. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO Oggi la crioconservazione del tessutoovarici ovaricoe' rappresenta La crioconservazione di frammenti applicabile una ambiziose tentativo non di anchedelle nel strategie caso di più pazienti in età nel pediatrica, preservare la fertilità in ormonale donne con patologie presuppone alcuna stimolazione dell'ovaio e da (prevalentemente oncologiche) in grado di compromettere una biopsia ovarica è possibile ottenere centinaia di la riserva primordiali follicolare ovarica e le possibilità riproduttive.che follicoli contenenti ovociti immaturi, risultano molto resistenti ai processi di congelamento e scongelamento m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO Numerose cellule germinali Oociti immaturi e piccoli Assenza della zona pellucida e del fuso meiotico Opportunità di riparare i danni durante la crescita m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: prelievo laparoscopico •la possibilità di essere effettuato con minimo preavviso evitando così di dover posticipare qualsiasi tipo di terapia oncologica; •la bassissima percentuale di complicazioni intrae post-operatorie; •la breve durata dell'intervento (15-20 minuti); •l'assenza di esiti aderenziali a distanza in sede di prelievo. m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: prelievo laparoscopico I frammenti possono essere prelevati incidendo superficialmente la corticale ovarica mediante forbici da laparoscopia o utilizzando uno specifico strumento metallico studiato per ottenere frammenti di 5 mm di diametro e 2-3 mm di spessore. CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: prelievo laparoscopico Se la paziente sara' curata con radioterapia pelvica esclusiva e non con chemioterapia (es. per un cancro della cervice uterina), e' anche possibile autotrapiantare temporaneamente l'ovaio in toto in Terminate le cure radioterapiche, l'ovaio potra' altra (es. una muscoli essere sede riportato nella tasca sua tra sedei d'origine dell'avambraccio) unavascolare microanastomosi anastomizzando ileseguendo peduncolo ai vasi vascolare. infundibolo-pelvici. CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: tecnica di congelamento La maggior parte dei protocolli attualmente in uso prevede il congelamento lento associato allo scongelamento rapido. I frammenti ovarici, posti nel terreno di congelamento all'interno di criotubi, vengono raffreddati gradualmente mediante un congelatore programmabile e successivamente immersi in azoto liquido, ove possono essere conservati per un tempo indeterminato CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: % survival rates La percentuale di sopravvivenza allo scongelamento dei follicoli primordiali varia nell'ovaio umano in base al crioprotettore utilizzato: è dell‘84% nel caso dell' Ethilen-Glicole (EG). CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: scongelamento ? Ottenere ovociti maturi autotrapianto xenotrapianto Maturazione in vitro m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: Autotrapianto ortotopico Posizionamento dei dimostrato frammenti ovaricidi Oktay e colleghi hanno la possibilita' crioconservati nellaframmenti sede originaria (fossetta attecchimento dei così trapiantati e la ovarica) autotrapianto per via possibilità mediante di indurre l'ovulazione con laparoscopica. gonadotropine a distanza di 15 settimane e a sei mesi dall'autotrapianto CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: Autotrapianto ortotopico La tecnica è finalizzata a ripristinare l'ovulazione nella sede naturale dell'ovaio e offre teoricamente la possibilità di ottenere un concepimento spontaneo senza il ricorso a tecniche di fecondazione in vitro. La fossetta ovarica però non è altamente vascolarizzata e quindi essa non costituisce una sede ottimale per il trapianto. 1° gravidanza 2004 Donnez et al 2°gravidanza 2005 Meirow et al CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: Autotrapianto eterotopico sede: avambraccio sotto il muscolo brachio- radiale necessitano di IVF nessuna gravidanza rischio di ritrapiantare cellule neoplastiche m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE TESSUTO OVARICO: xenotrapianto animali di altre specie privati di "rigetto" immunologico (SCID mice) CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Maturazione in vitro Maturation Medium • FSH solution (final conc. 0.075 IU/ml) • hCG solution (final conc. 0.1 IU/ml) • Patient serum (10%) • Equilibration for 2 –3 hours at 37°C and 5 – 6% CO2 m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Unstimulated IVM cycle Day - 1 Day 3 Day 7 - 10 Day 8 - 11 US scanning US scanning US scanning Blood sample Blood sample Blood sample Day 0 Day +1 Day +2 Oocyte pick -up estradiolo progesterone CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE FEMMINILE Maturazione in vitro in cicli a fresco • maturation rate ( 70 – 80%) • fertilization rate ( 70 – 80%) • cleavage rate Fine 2006: circa 500 bambini nati ( 90 – 95%) m. vento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE INDICAZIONI Pazienti affetti da patologie che necessitano di terapie inducenti danni alla spermatogenesi (patologie neoplastiche, autoimmuni, ecc.) • CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE INDICAZIONI I principali tumori riscontrati nei pts che depositano spermatozoi presso le banche sono i tumori testicolari (seminoma, carcinoma embrionale, coriocarcinoma, teratoma e tumori misti composti da più di uno dei precedenti istotipi), linfomi di Hodgkin, non Hodgkin, leucemie. CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE INDICAZIONI Pazienti affetti da patologie che necessitano di interventi chirurgici all’apparato urogenitale che possono ledere la funzione eiaculatoria • Soggetti che per motivi di lavoro sono esposti a sostanze potenzialmente genotossiche CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE INDICAZIONI • Pazienti che si sottopongono a vasectomia • Pazienti con eiaculazione retrograda • Pazienti con lesioni del midollo spinale • Pazienti inseriti nei programmi di F.A. CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE INDICAZIONI • Pazienti con oligoastenoteratozoospermia (OAT) che presentano transitori miglioramenti della qualità del seme • Pazienti che mostrano un severo e progressivo peggioramento della qualità del seme • Pazienti criptozoospermici CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE INDICAZIONI • Pazienti affetti da azoospermia • Prelievo testicolare • Prelievo epididimario CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE QUANDO ? Se il paziente deve subire trattamenti antiblastici o radioterapia, entrambi induttori di danno genotossico, è necessario eseguire la crioconservazione prima dell’inizio di qualsiasi trattamento CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE QUANDO ? Se il paziente è già stato trattato con chemio o radioterapici è opportuno attendere a scopo prudenziale circa due anni dalla fine della terapia stessa prima di effettuare una crioconservazione CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE QUANDO ? Nel caso di farmaci che non agiscono sul ciclo cellulare è possibile fare crioconservazione dopo tre mesi dalla sospensione del farmaco per utilizzare gameti derivanti da una nuova spermatogenesi, se ciò non interferisce con l’urgenza di iniziare un nuovo ciclo di terapia. CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE QUANDO ? Il periodo “finestra” utile per una corretta crioconservazione è quello tra l’intervento chirurgico di orchiectomia e l’inizio della chemio o radioterapia. CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE ANALISI DA EFFETTUARE pre-crioconservazione • Spermiocoltura e tamponi uretrali • Virus EPATITE B: HBsAg • Virus EPATITE C: Anticorpi anti – HCV • HCV-RNA Qualitativo: (nel caso di anticorpi anti – HCV positivi ) • HIV: Anticorpi anti – HIV • CITOMEGALOVIRUS: Anticorpi anti IgG, Anticorpi anti IgM CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE ANALISI DA EFFETTUARE pre-crioconservazione • Virus EPATITE B: HBsAg • Virus EPATITE C: Anticorpi anti – HCV • HCV-RNA Qualitativo: (nel caso di anticorpi anti – HCV positivi ) • HIV: Anticorpi anti – HIV • CITOMEGALOVIRUS: Anticorpi anti IgG, Anticorpi anti IgM CRIOCONSERVAZIONE DEL GAMETE MASCHILE PERIODO DI ASTINENZA Si consiglia un periodo di astinenza di 3 – 5 gg. In caso di urgenza di inizio della terapia non viene tenuto conto di tale limitazione FATTORE DI CRIOSPERMIA CSF % di spz mobili dopo scongelamento % di spz mobili dopo scongelamento X 100 > 50 % CONCLUSIONI 1 La preservazione della fertilità in pazienti che devono sottoporsi a terapie antitumorali rappresenta Mentre per la crioconservazione dei gameti maschili un'esigenza fondamentale di un sistema sanitario sono stati raggiunti traguardi soddisfacenti tali da evoluto che si faccia carico anche della qualita' della garantire buone percentuali di successo, ciò non è stato vita futura dei pazienti. raggiunto con i gameti femminili m. vento CONCLUSIONI 2 Anche se le tecniche attuali consentono di crioconservare per lunghissimo tempo frammenti di ovaio umano con • qual’è la in migliore per follicolare impiegaredopo i buoni risultati termini di strategia sopravvivenza ovaricirimangono dopo lo scongelamento? loframmenti scongelamento irrisolti due problemi di fondamentale importanza: • come ottenere delle gravidanze senza rischiare di reintrodurre nella paziente anche cellule tumorali? m. vento CONCLUSIONI 3 Le gravidanze recentemente ottenute dopo autotrapianto del tessuto crioconservato, anche se casi isolati, dimostrano la fattibilità di preservare la fertilità time femminile "Now it's time to freeze, con questa metodica e accendono la speranza per centinaia todithaw di migliaia pazienti is coming“!!! m. vento U.O. Ostetricia e Ginecologia Servizio PMA Azienda Ospedaliera “Cannizzaro” Direttore: Prof. Paolo Scollo Biologi della riproduzione Maria Elena Vento Adele De Palma Ginecologi Placido Borzì Gabriella Poma Maria Rita Garofalo Ostetrica Francesca Stimoli