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Diapositiva 1 - Mondadori Education
4.2 Contaminazione biologica degli alimenti pag. 162 Malattie trasmesse dagli alimenti Le MTA sono causate dal consumo di cibo o acqua contaminati con sostanze chimiche o agenti biologici. Le MTA che derivano dalla ingestione di un alimento contaminato con agenti biologici sono le più numerose. pag. 163 Agenti biologici contaminanti Gli agenti biologici possono essere: prioni, virus, batteri, funghi microscopici, protozoi, elminti. Vie di trasmissione: - veicoli (es. aria, acqua, alimenti) - vettori (es. scarafaggi, mosche) Tipi di contaminazione: - primarie (alimenti contaminati in origine) - secondarie (si verificano durante la lavorazione o preparazione dell’alimento) La contaminazione crociata, ovvero quando gli agenti patogeni sono trasferiti da un alimento a un altro attraverso utensili o le mani, è una delle cause più comuni di contaminazione microbica. Vie comuni di contaminazione crociata. pag. 164 Prioni I prioni o proteine prioniche (PrP) sono proteine infettive che si moltiplicano “imponendo” la loro anomala conformazione alle proteine limitrofe normali, inducendo una reazione a catena. Le PrP si accumulano e agglutinano il tessuto cerebrale, che via via assume un aspetto spugnoso (encefalopatie spongiformi). Meccanismo di azione del prione. pag. 165 Encefalopatie spongiformi Nell’uomo l’encefalopatia spongiforme contratta ingerendo cibo infetto da prioni è nota come la nuova variante della malattia di Creutzfeldt e Jacob. Il prione non si accumula nelle masse muscolari, bensì nel materiale specifico a rischio: - cranio di bovini di età > 12 mesi - milza di ovini e caprini - intestino di bovini di qualsiasi età - corpo degli animali morti Il materiale specifico a rischio deve essere distrutto in appositi inceneritori. pag. 166 Virus Sono agenti infettivi di dimensioni ultramicroscopiche (visibili soltanto al microscopio elettronico). Sono parassiti obbligati, costituiti essenzialmente di: - materiale genetico (DNA o RNA) - capside, una struttura di natura proteica molto resistente che lo racchiude Riproduzione dei virus in una cellula ospite. pag. 167 Malattie virali trasmesse con gli alimenti Le più note malattie virali trasmesse con gli alimenti sono l’epatite di tipo A e l’epatite di tipo E, entrambe a trasmissione oro-fecale. Sintomo caratteristico dell’epatite è l’ittero (colorazione giallastra dello strato esterno dell’occhio e della cute) a testimonianza del danno epatico. Gli alimenti che più facilmente possono veicolare questi virus sono i frutti di mare, l’acqua e gli alimenti crudi in generale. In Italia l’epatite E è rara. pag. 168/1 Batteri Sono microrganismi di dimensioni dell’ordine di μm (sono visibili al microscopio ottico). La cellula batterica: - è di tipo procariota (priva di m. nucleare) - possiede ribosomi, altri organuli e inclusioni citoplasmatiche - il materiale genetico è costituito da DNA (1 cromosoma circolare) - possiede m. cellulare e parete cellulare - può avere ciglia o flagelli pag. 168/2 Batteri In base alla forma i batteri si classificano in: cocchi (sferica), bacilli (bastoncellare), spirilli (a spirale), vibrioni (a virgola), corinebatteri (a clava). Spesso si dispongono in gruppi: diplococchi (2 cocchi), tetracocchi (4 cocchi), sarcine (a cubo), stafilococchi (a grappoli), streptococchi (a catenelle), ecc. pag. 169/1 Riproduzione, spore batteriche I batteri si riproducono per scissione binaria. In condizioni ambientali sfavorevoli alcuni batteri (sporigeni) danno origine a speciali forme di resistenza (spore). Quando le condizioni ambientali sono favorevoli le spore germinano e i batteri riattivano il loro metabolismo. Riproduzione batterica per scissione binaria. pag. 169/2 Tossine batteriche Alcuni batteri formano sostanze tossiche (tossine), che possono essere: - endotossine, se si accumulano all’interno della cellula - esotossine, se vengono rilasciate nell’ambiente circostante Le tossine possono agire a livello: - dell’intestino: enterotossine (es. tossina del Clostridium perfringens) - del SN: neurotossine (es. tossina del Clostridium botulinum) pagg. 170-171 Crescita microbica I batteri possono vivere in condizioni ambientali piuttosto eterogenee. La maggior parte dei microrganismi non può svilupparsi: - se nell’acqua sono sciolte elevate concentrazioni di sostanze zuccherine o di sale - a valori di pH < 4,5 > 9 I microrganismi si sviluppano meglio al buio. atmosfera con ossigeno: aerobi temperatura 0-25 °C: psicrofili senza ossigeno: anaerobi 20-45 °C: mesofili con o senza ossigeno: facoltativi 45-70 °C: termofili pag. 172 Tossinfezioni alimentari pag. 173 Rischio e prevenzione delle tossinfezioni Le tossinfezioni si manifestano solo se i batteri patogeni e/o le loro tossine riescono a sopraffare le barrire dell’organismo. Dose infettante - Quantità minima di microrganismi necessaria per determinare la malattia. Essa dipende: - dalla virulenza (potere patogeno) dell’agente infettante - dalla modalità di trasmissione - dalle condizioni fisiologiche e di salute dell’individuo colpito Se il consumo è inferiore alla dose infettante: portatore sano Periodo di incubazione - Intervallo di tempo che intercorre tra il consumo del cibo contaminato e il manifestarsi della malattia. La prevenzione si basa sul controllo e sul monitoraggio di alimenti, attrezzature, manipolazione dei cibi, procedure operative. pag. 174/1 Salmonella È un corto bacillo asporigeno, aerobio facoltativo: se ne conoscono circa 200 ceppi. Le salmonelle possono essere veicolate da numerosi alimenti, specialmente pollame, carni e loro derivati, prodotti a base di uova, latte crudo e latticini. La salmonellosi è una delle MTA più diffuse in Italia. Si manifesta dopo 6-72 ore dall’ingestione del cibo contaminato, con sintomi quali dolori addominali, diarrea, brividi, febbre, nausea e vomito. pag. 174/2 Stafilococco Gli stafilococchi sono cocchi riuniti a grappoli, immobili e asporigeni, producono una tossina termostabile (resistente alle comuni temperature di cottura). Le tossinfezioni da stafilococchi sono tra le MTA più diffuse in Italia. Gli alimenti più facilmente incriminati sono: - pasticceria alla crema - latticini - maionese - prodotti ittici - carni La malattia si manifesta dopo 2-6 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati con sintomi gastroenterici: nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. pag. 175/1 Bacillus cereus È un bacillo disposto a catenelle, aerobio/anaerobio facoltativo, sporigeno, presente nel suolo. Alimenti maggiormente a rischio: - piatti a base di riso o patate lasciati raffreddare lentamente a temperatura ambiente La tossinfezione si può presentare in due forme: - diarroica (8-22 ore di incubazione) - emetica (1-5 ore di incubazione) pag. 175/2 Campylobacter jejuni È un bacillo elicoidale, aerobio e asporigeno, presente nel tratto intestinale di animali serbatoi (es. pollame, bovini, suini) e nelle acque superficiali. La campylobatteriosi è una delle MTA più diffuse al mondo. Ha un periodo di incubazione di 1-7 giorni e si manifesta con sintomi gastrointestinali, solitamente leggeri o moderati, e mal di testa e febbre. La malattia può assumere un carattere più grave (endocarditi, meningiti) in soggetti molto anziani o immunodepressi. La principale via di trasmissione è la carne di pollame, più raramente altri prodotti consumati crudi. pag. 176/1 Listeria La Listeria monocytogenes è un corto bacillo, mobile e asporigeno. È responsabile dalla listeriosi, malattia che si manifesta dopo una o più settimane di incubazione con sintomi quali febbre, vomito e diarrea. Nei bambini e negli anziani la malattia può avere gravi complicazioni tra cui la meningite; nelle donne in gravidanza il rischio è rappresentato soprattutto da aborto. Gli alimenti coinvolti sono numerosi, data l’ubiquitarietà del microrganismo e la sua capacità di moltiplicarsi alla temperatura di frigorifero, ma sono soprattutto latte e latticini non pastorizzati i principali veicoli di listerie. pag. 176/2 Shigella È un bacillo, immobile e asporigeno. La shigellosi, o dissenteria bacillare, è una tipica malattia a trasmissione orofecale, in cui l’uomo costituisce la riserva naturale della Shigella. Il periodo di incubazione della malattia varia in genere da 1 a 3 giorni, e si manifesta con sintomi gastroenterici, principalmente con diarrea sanguinolenta. Qualsiasi alimento può veicolare questo patogeno. pag. 177/1 Clostridium perfringens È un batterio a forma di bastoncello tozzo, anaerobio, le cui spore sono comunemente presenti nell’intestino dell’uomo e degli animali, come pure nel terreno. Può contaminare molti alimenti, specialmente le carni cotte e poi raffreddate lentamente (roast-beef, arrosti arrotolati, sughi a base di carne). In questi casi, nelle parti centrali dell’alimento, sussistono condizioni di anaerobiosi favorevoli alla germinazione delle spore. La malattia causata dal Cl. perfringens compare dopo circa 8-22 ore dal consumo dell’alimento ed è caratterizzata da nausea, crampi addominali e diarrea. pag. 177/2 Clostridium botulinum Il botulino è un batterio a forma di bastoncello, anaerobio, sporigeno. È l’agente patogeno del botulismo, gravissima malattia provocata dall’ingestione delle tossine del batterio. La malattia insorge dopo un periodo variabile di incubazione, di solito 18-36 ore dopo l’ingestione dell’alimento, e ha un esito spesso fatale. Sintomi: vertigini, visione doppia e confusa, difficoltà a deglutire, parlare e respirare, nei casi più gravi morte per paralisi respiratoria. Alimenti a rischio: conserve di alimenti preparate impropriamente, perlopiù casalinghe, quali pesce affumicato, alimenti sott’olio, insaccati. pag. 178/1 Funghi microscopici I funghi (o miceti) sono organismi eucarioti, ossia costituiti da cellule dotate di un vero e proprio nucleo. I funghi si caratterizzano per non possedere clorofilla, perciò sono eterotrofi. I funghi microscopici possono essere: - lieviti (unicellulari) - muffe (pluricellulari) pag. 178/2 Lieviti Ampiamente diffusi in natura (terreno, superficie delle piante). Si riproducono per gemmazione. Condizioni per il loro sviluppo: - ambiente acido (pH = 3,5-4) - temperatura 0-45 °C (optimun 30 °C) - prediligono i glucidi semplici - aerobiosi. In assenza di O2, il loro metabolismo diventa fermentativo (fermentazione alcolica) La fermentazione, se non controllata, può alterare gli alimenti. I saccaromiceti sono coltivati per le applicazioni nell’industria alimentare (pane, birra, vino) pag. 179 Muffe Si riproducono per spore prodotte negli sporangi. Condizioni per il loro sviluppo: - pH = 2,0-9,5 - temperature ottimali = 15-30 °C - aerobiosi In certe condizioni ambientali alcune muffe producono sostanze molto tossiche (micotossine). pag. 180 Parassitosi Insieme eterogeneo di malattie a trasmissione orofecale: - protozoosi, causate da protozoi (microrganismi unicellulari eucarioti), ampiamente diffusi in natura. Es. Giardia, Toxoplasma, Entamoeba - elmintiasi, causate da elminti (vermi), i quali possono essere platelminti (vermi piatti) o nematodi (vermi cilindrici) pag. 181/1 Teniasi Gli elminti (vermi intestinali) sono organismi pluricellulari di dimensioni molto variabili (pochi mm-12 m di lunghezza). Il loro ciclo vitale ha bisogno di due ospiti per completarsi: - l’ospite intermedio, nel quale avviene la fase larvale - l’ospite definitivo, nel quale si sviluppa il verme adulto Le teniasi sono malattie causate dalle tenie, tra cui la Taenia saginata e la Taenia solium. L’uomo si infesta mangiando carni crude o poco cotte rispettivamente di bovini o di suini. La trichinosi è causata dalle larve di Trichinella. L’infestazione avviene attraverso il consumo di carne contenente larve incistate della trichina. L’anisakidosi è una parassitosi causata dall’Anisakis. L’uomo può contrarre accidentalmente la malattia cibandosi di pesci contenenti larve vive del verme. pag. 181/2 Teniasi Il ciclo vitale della Tenia saginata.