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Diapositiva 1 - Corso di Diritto dell`Unione Europea
PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI Università di Pavia PARTE ISTITUZIONALE: ADAM, TIZZANO, Lineamenti di diritto dell’Unione europea, 2. ed., Torino, 2010 (integrato con gli appunti) PARTE SPECIALE: appunti delle lezioni + SITO INTERNET (slides): http://ue.unipv.it STRUTTURA DELLE PRIME LEZIONI Università di Pavia - EVOLUZIONE STORICA DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA (IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE NEL CONTESTO MONDIALE /IL CONFRONTO TRA GLI ANNI ’50 E OGGI) - NATURA DELL’UNIONE EUROPEA (STATO, ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE O ENTE SUI GENERIS?) - IL SISTEMA DELLE COMPETENZE - LA PROCEDURA DI REVISIONE - LA STRUTTURA ISTITUZIONALE (IN PARTICOLARE, IL RUOLO DELL’ORGANO CHE RAPPRESENTA I CITTADINI) LA PRIMA FASE: CECA E CED Università di Pavia JEAN MONNET: PROPOSTA DI PORRE LE RISORSE CARBO-SIDERURGICHE FRANCOTEDESCHE SOTTO IL CONTROLLO DI UN’ AUTORITÀ SOVRANAZIONALE TRATTATO ISTITUTIVO DELLA COMUNITÀ EUROPEA DEL CARBONE E DELL’ACCIAIO,1952 (FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, OLANDA, BELGIO, LUSSEMBURGO) CONTEMPORANEAMENTE: PROGETTO DI UNA COMUNITÀ EUROPEA DI DIFESA (CED), CHE FALLISCE NEL 1954 Università di Pavia I FATTORI CHE HANNO FAVORITO IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE VOLONTA’ DEGLI EUROPEI DI TROVARE UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA TEDESCO E DI GARANTIRE LA PACE IN EUROPA VOLONTA’ DEGLI STATI UNITI DI CREARE IN EUROPEA UNA ZONA DI STABILITA’ (PIANO MARSHALL) Università di Pavia LA CED E LA COMUNITÀ POLITICA EUROPEA CREAZIONE DI UN ESERCITO EUROPEO AFFIANCATA ALLA CREAZIONE DI UNA COMUNITÀ POLITICA EUROPEA PARLAMENTO ARTICOLATO IN DUE CAMERE (CITTADINI + STATI MEMBRI) POTERE ESECUTIVO CONFERITO AL CONSIGLIO ESECUTIVO EUROPEO, NOMINATO DAL PARLAMENTO CORTE DI GIUSTIZIA LIMITI: PROCEDURA DI REVISIONE ALL’UNANIMITÀ – COORDINAMENTO DELLE POLITICHE ESTERE NAZIONALI – RAPPORTO CON LA NATO Università di Pavia IL CONTESTO INTERNAZIONALE E LE FASI DEL PROCESSO DOPOGUERRA: FORTE SPINTA POLITICA VERSO LA FEDERAZIONE. DESIDERIO DI PACE (1. FASE) GUERRA FREDDA: IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE SI SVOLGE SOTTO L’OMBRELLO AMERICANO (ed è dunque limitato all’Europa occidentale). L’EUROPA E’ UNA ZONA STRATEGICA E GLI USA SI OCCUPANO DELLA SUA DIFESA. FASE EVOLUTIVA DEL PROCESSO (2. FASE) DOPO LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO: FINE DELLA DIVISIONE DEI DUE BLOCCHI. IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE SI ESTENDE ANCHE AI PAESI DELL’EST. NASCONO NUOVE POTENZE. PERDITA DEL RUOLO STRATEGICO DA PARTE DELL’EUROPA (3. FASE). Università di Pavia LA SECONDA FASE: I PICCOLI PASSI 1957: FIRMATI I TRATTATI ISTITUTIVI DI COMUNITÀ ECONOMICA EUROPEA E DI EURATOM (ENTRATI IN VIGORE NEL 1958 TRA FRANCIA, GERMANIA, ITALIA, BELGIO, OLANDA E LUSSEMBURGO) INTEGRAZIONE ECONOMICA COME VIA PER GIUNGERE ALL’INTEGRAZIONE POLITICA SI MANIFESTA LA PRIMA CONTRADDIZIONE: NON C’ È VERA INTEGRAZIONE SE NON SI CREA UN MERCATO UNICO NEL QUALE SIANO ELIMINATI TUTTI GLI OSTACOLI AGLI SCAMBI Università di Pavia IL PROGETTO DI TRATTATO DEL 1984 ELABORATO DAL PARLAMENTO EUROPEO SOTTO L’IMPULSO DI ALTIERO SPINELLI PROGETTO MOLTO AVANZATO CHE AVREBBE INTRODOTTO NELLA STRUTTURA DELLA COMUNITÀ MOLTI ELEMENTI FEDERALI CONFERENZA INTERGOVERNATIVA: ATTO UNICO (MERCATO UNICO ENTRO IL 1992) Università di Pavia LE PRIME TAPPE DELL’ALLARGAMENTO 1973: REGNO UNITO, IRLANDA, DANIMARCA 1981: GRECIA 1986: SPAGNA E PORTOGALLO