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Diapositiva 1 - Elga Mediazione
”Ai bambini una carezza” per tutte le infanzie rubate per i legami strappati per i fiori recisi per le andate senza ritorno per tutti i “progetti-uomo” mai realizzati per tutte le ferite dell’abbandono per tutto il freddo per tutta la paura per tutto l’odio per tutta la fame per tutto il non amore … Gorizia, 26 novembre 2010 - Elena Mazzocchi Il bambino Mal-Trattato La violenza ai minori è un fenomeno trasversale, perché interessa tutte le fasce sociali della popolazione ed è un fenomeno molto complesso che si inserisce in un contesto di crisi familiare. La violenza all’infanzia è caratterizzato da: PERICOLOSITA’ in quanto può portare a conseguenze: fisiche (menomazioni o esiti fatali) psichiche a breve termine: confusione, disistima, senso colpa, vergogna, impotenza psichiche a medio termine: negazione, dissociazione, onnipotenza, sessualizzazione traumatica, handicap mentale, psicopatologie psichiche a lungo termine: rischio di reiterazione in età adulta come vittima o autore Il bambino Mal-Trattato FENOMENO SOMMERSO: negato sia da chi subisce sia da chi lo agisce, nonché dai familiari e dagli operatori DOPPIO LEGAME: la vittima non può né protestare né sottrarsi alla relazione maltrattante, essendo dipendente materialmente ed affettivamente dall’adulto VITTIME PRESCELTE “SOGGETTI DEBOLI”: il minore è soggetto debole per definizione, viene più facilmente prescelto il minore con handicap e/o già trascurato e/o già abusato Dannosità del fenomeno La violenza ai minori è un fenomeno trasversale, perché interessa tutte le fasce sociali della popolazione ed è un fenomeno molto complesso che si inserisce in un contesto di crisi familiare. COAZIONE A RIPETERE: tende a cronicizzarsi, sia nella vittima sia nel maltrattante, non si risolve senza aiuti esterni, richiede interventi tempestivi ed adeguati “PATOLOGIA FAMILIARE”: tutti i componenti della famiglia ne sono coinvolti a diversi livelli di consapevolezza e responsabilità, le misure di protezione e la presa in carico rivolte ad un solo membro della famiglia risultano inefficaci… Nella fase anamnestica è sempre necessario esplorare oltre la dimensione di vita del minore anche quella della madre che può, a sua volta, essere (o essere stata) vittima della stessa violenza… Conseguenze TRANSGENERAZIONALE: circa il 25% di adulti maltrattati o abusati in infanzia diventa a sua volta maltrattante (generalmente uomini) e/o sceglie un partner complementare violento (generalmente donne) SEGRETO NEL SEGRETO: la vittima di abuso sessuale (anche in assenza di violenza fisica) spesso dopo la rivelazione tende a negare la componente del “piacere”, vissuto con vergogna e senso di colpa. L’INTENSITÀ E LA QUALITÀ DEGLI ESITI DANNOSI dell’abuso sessuale deriva dal bilancio tra le caratteristiche dell’evento ed i fattori di protezione: Caratteristiche dell’evento: 1) Precocità; 2) Frequenza; 3) Durata; 4) Gravità degli atti sessuali; 5) Relazione con l’abusante Fattori di protezione • 1)Risorse individuali della vittima; • 2) Del suo ambiente familiare; • 3)Interventi attivati nell’ambito psicosociale, sanitario, giudiziario Psicopatologie conseguenti ad una violenza sul minore • – Sindrome post-traumatica • – Deformazione dello sviluppo psicoaffettivo, • • • • • dell’immagine di sé e del senso di autostima – Patologie psicosomatiche – Patologie del comportamento sessuale – Patologie del comportamento, dell’adattamento e della vita di relazione – Disturbi del comportamento alimentare – Gravi disturbi di personalità L’IMPATTO DELLA VIOLENZA SUI BAMBINI E SULLE BAMBINE : Stessa esperienza ma diverse strategie di reazione BAMBINO BAMBINA •Esternazione •Controllo •Interiorizzazione •Evitare di essere sull’altro/a •Violenza •Abuso di alcool e/o droghe •Criminalità •Carcerazione controllata •Depressione •Abuso di alcool e/o droghe •Disordini alimentari •Autocolpevolizzazione •Pschiatrizzazione DEFINIZIONE GENERALE DI MALTRATTAMENTO Per MALTRATTAMENTO (CHILD ABUSE) si intendono gli atti e le carenze di cure che turbano gravemente il bambino, attentano al suo sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale. Le manifestazioni di esso sono la trascuratezza e/o le lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale da parte di un familiare o di altri che hanno cura del bambino. Consiglio d’Europa, Strasburgo 1978 • ”Ogni condizione che impedisce in termini permanenti e gravi lo sviluppo delle potenzialità innate di crescita di un soggetto in età evolutiva” Rapporto sulla Condizione dell’Infanzia e della preadolescenza, EURISPES e Telefono Azzurro, 2000 Possiamo suddividere il maltrattamento in: A. Trascuratezza lieve, o incuria, e discuria B. Trascuratezza grave C. Violenza assistita intrafamiliare D. Maltrattamento psicologico-emozionale E. Maltrattamento fisico F. Iper-cura G. Abuso sessuale minorile Aggiungiamo a questo elenco, condiviso dalla teoria e dalla clinica, un’altra forma di maltrattamento che richiede l’attenzione dei servizi : la Trascuratezza istituzionale Trascuratezza istituzionale: • Carenza o assenza di cure adeguate da parte di servizi • • • istituzionalmente preposti alla tutela dei bambini. Ignorare segnali che possono orientare scelte e comportamenti protettivi, esporre i bambini a violazione della privacy. La tutela dei minori dovrebbe essere un dovere di tutta la società come forma di “funzione genitoriale diffusa”: in ogni servizio pubblico, deputato o meno alla protezione dei minori, vi dovrebbe essere una generale attenzione ai bisogni dei bambini. Ciò è esplicitamente previsto dall’art. 3 della Convenzione di New York (1991). Segnali di maltrattamento frequenti incidenti (non hanno la • percezione del pericolo) • sintomatologia psicosomatica e/o psichiatrica • assunzione di ruoli adulti • preoccupazione eccessiva per ordine e pulizia • particolare e indiscriminato attaccamento ad estranei • frequenti ricorsi a cure mediche e/o ad ospedalizzazioni passività, ritiro e sottomissione, assenza di pianto o lamento continuo • attaccamento indiscriminato e adesivo verso gli estranei e sottomissione immediata per timore della reazione gli adulti aggressività, iperattività oppure passività, apatia • ritardo psicomotorio e/o del linguaggio • ritardo/arresto dello sviluppo fisico • mutismo elettivo • alterazioni sfinteriali (enuresi, encopresi) • disturbi del sonno • scarso rendimento scolastico • improvviso calo del rendimento scolastico • disturbi alimentari (anoressia, bulimia, ecc.) • atteggiamenti autolesivi sino al tentamen • aggressività o distruttività verso i compagni Trascuratezza lieve (o incuria) Carenza o assenza di cure adeguate a garantire il normale sviluppo fisico, psichico e affettivo del bambino. Cure materiali (cibo, condizioni igienico-sanitarie, dimora, abbigliamento, ecc.) Affetto e ambiente relazionale (mancanza di amore e accoglimento) Scarsa dimensione sociale (inadempienza scolastica, isolamento sociale) INCURIA: presenza di cure fornite in modo distorto, non appropriato al momento evolutivo. Trascuratezza grave • Grave carenza o assenza di cure adeguate a garantire il normale sviluppo fisico, psichico o affettivo del bambino. Per Violenza assistita familiare si intendono: Gli atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica compiuti su figure di riferimento o su altre figure - adulte o minori affettivamente significative, di cui il bambino può fare esperienza direttamente (quando la violenza avviene nel suo campo percettivo), indirettamente (quando il bambino è a conoscenza della violenza) e/o percependone gli effetti (C.I.S.M.A.I. 1999) NB: La violenza assistita produce effetti negativi sullo sviluppo delle capacità di protezione e autoprotezione in età adulta. E’ peraltro un fattore di rischio per maltrattamenti d’altro tipo quali trascuratezza, maltrattamento fisico e l’abuso sessuale. Maltrattamento psicologico: Esposizione ripetuta del bambino a situazioni il cui impatto emotivo supera la sua capacità di integrazione psicologica. Il maltrattamento psicologico consiste in: •rifiutare: non accettazione, non accoglienza, non ascolto, rifiuto di prestare aiuto •isolare: impedire interazioni con coetanei o altri adulti di riferimento •intimorire: procurare paura con minacce violente o lasciando solo un bambino piccolo incustodito •corrompere: rendere il bambino disadattato, antisociale e ribelle •sfruttare: strumentalizzare il bambino a proprio vantaggio o profitto •non riconoscere la sensibilità psicologica Maltrattamento fisico: In tale forma di maltrattamento il bambino è sottoposto ad aggressioni continue che determinano lesioni varie: cutanee, viscerali, oculari, scheletriche. Si comprendono anche ustioni, intossicazioni e asfissie. Tali lesioni possono determinare esiti vari fino alla morte e tendono a ripetersi nel tempo. Iper - cura: cura eccessiva per il bambino, che può portare a danni psicologici e anche fisici (preoccupazione ipocondriaca per la salute del figlio, atteggiamenti fobicoossessivi per la pulizia) Forma più grave e pericolosa di ipercura: sindrome di Munchausen per procura. I genitori, spesso la madre, inducono nel figlio sintomi di una malattia che inconsapevolmente ritengono necessaria alla propria sopravvivenza. Pericolosa poiché il bambino tende a colludere massicciamente, simulando a sua volta uno stato di malattia . Per Abuso sessuale: Si intende l'uso della forza o del rapporto di fiducia, di autorità e di amicizia per indurre il minore a soddisfare le esigenze sessuali dell'adulto. Il bambino può essere coinvolto come componente attivo o anche come semplice spettatore nelle attività sessuali dell'adulto, anche non caratterizzate da violenza esplicita, attività che non può pienamente comprendere e per le quali non è in grado di dare il proprio consenso e/o che violano i tabù sociali ed i ruoli familiari. Cosa si considera abuso sessuale? Le attività che costituiscono abuso sessuale comprendono: • • • • • • • • • • atti di libidine occasionali (carezze, esibizionismo) atti di libidine reiterati, carezze richieste, toccamenti ai genitali masturbazione induzione alla visione di materiale pornografico o di rapporto sessuale tra adulti violenza sessuale assistita rapporti sessuali (penetrazione vaginale e/o anale e/o orale) coinvolgimento con altri minori in attività organizzate di pedofilia avvio alla prostituzione utilizzo per produrre materiale pornografico coinvolgimento in rituali magici e satanici Indicatori per abuso sessuale • • Rifiuto di spogliarsi di fronte a determinate persone • • Eccessiva docilità e passività durante gli accertamenti ginecologici • • • • • • • • • • • • • • • • in bambine piccole Tendenza all’erotizzazione dei rapporti sociali come mezzo per ricevere e dare affetto Masturbazione compulsiva Conoscenza anomala di aspetti della sessualità adulta in bambini piccoli Disegni a contenuto sessuale traumatico Giochi sessualizzati, iniziazione sessuale di bambini più piccoli Inserimento in vagina o nell’ano di corpi estranei Promiscuità sessuale Prostituzione NB: i segni di sessualizzazione precoce sono sintomo e non causa di abuso !!! Fattori di rischio Va ribadito che il fenomeno della violenza ai minori è trasversale rispetto alle condizioni di status, sia per il maltrattamento sia per l’abuso. I fattori di rischio pertanto non vanno intesi né come indicatori, né come cause. I fattori di rischio sono legati alla vulnerabilità sociale familiare infantile e di seguito ne elenchiamo alcuni : fattori di rischio legati alla vulnerabilità sociale (es. “forbice sociale” ampia, povertà e disoccupazione endemica, guerra, …) fattori di rischio legati alla vulnerabilità familiare (es. condizioni abitative inadeguate per sovraffollamento ed infrastrutture, madre o padre con storia di maltrattamento o abuso…), fattori di rischio legati alla vulnerabilità infantile ( disturbi del ritmo sonno veglia, bambino “difficile”, patologie croniche/disabilità…) Legislazione penale per i reati di maltrattamento Art.572 codice penale: “Maltrattamenti in famiglia” Chiunque, fuori dai casi dell’articolo precedente, maltratta una persona della famiglia (540), o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applicano la reclusione da quattro ad otto anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a venti anni. Legislazione penale per i reati di violenza sessuale Art. 609 bis codice penale: “Violenza sessuale” Chiunque con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali: 1. abusando delle condizioni d’inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto (609 quater, 609 sexies, 609 decies); 2. traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi. Legislazione penale per i reati di violenza sessuale Art 609 decies codice penale: “Comunicazione al tribunale per i minorenni” Quando si procede per alcuno dei delitti previsti dagli articoli 609 bis, 609 ter, 609 quinquies e 609 octies commessi in danno a minorenni, ovvero per il delitto previsto dall’articolo 609 quater, il procuratore della Repubblica ne dà notizia al tribunale per i minorenni. Nei casi previsti dal primo comma l’assistenza affettiva e psicologica della persona offesa minorenne è assicurata, in ogni stato e grado del procedimento, dalla presenza dei genitori o di altre persone idonee indicate dal minorenne e ammesse dall’autorità giudiziaria che procede. In ogni caso al minorenne è assicurata l’assistenza dei servizi minorili dell’Amministrazione della giustizia e dei servizi istituiti dagli enti locali. Dei servizi indicati al terzo comma si avvale altresì l’autorità giudiziaria in ogni stato e grado del procedimento. IL FOCOLARE onlus Ringrazia tutti coloro che sostengono le nostre attività, che sostengono le nostre famiglie, che carezzano ogni giorno, con la mente e con il cuore i loro bimbi che, forse, hanno conosciuto solo le carezze dell’inganno …