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Y - Economia Aziendale Online
All stable processes we shall predict. All unstable processes we shall control (John von Neumann) Aula Foscolo Palazzo Centrale Università di Pavia,Facoltà di Economia [email protected] Finalità di questo Modulo Nel precedente Modulo 1 ho ricordato le nozioni fondamentali del Systems Thinking per fornire un linguaggio semplice ed efficace. In questo Modulo 2a presento la logica del controllo e due semplici Sistemi di Controllo mono leva e mono obiettivo: controllo audio e controllo temperatura. Il Modulo comprende i paragrafi da 1.6 a 1.9. [email protected] 2 Par. 1.6 Controllare una variabile Yt [output o effetto] significa “fare in modo” che essa: tramite una “successione di aggiustamenti” nel tempo, Controllo di una variabile arrivi ad assumere un valore Y*, che rappresenta un obiettivo da conseguire, oppure un vincolo o un limite o uno standard da mantenere, pur in presenza di disturbi esterni non controllabili: D. La distinzione tra vincoli, limiti e obiettivi non sempre è netta; per questo, salvo che non sia specificato chiaramente, il segno “*”, apposto a una variabile Yt, assumerà, d’ora in avanti, il significato di obiettivo del controllo di quella variabile, goal o traiettoria. [email protected] 3 La leva di controllo e il tasso g Per “aggiustare” i valori della Yt , verso l’obiettivo Y*, occorre agire su un’altra variabile Xt, che definiamo variabile d’azione [input o causa], o leva di controllo, la quale è connessa alla Yt da un legame causale semplice. La misura secondo la quale Xt agisce sulla Yt (X causa la Y) è definita dal: tasso d’azione gy oppure g(Y/X), così che risulti: Yt = [Xt × gy ] + Dt essendo Dt la variabile che indica i disturbi esterni. [email protected] 4 La distanza, o Errore Il controllo richiede il calcolo di una terza variabile: lo scarto dall’obiettivo (differenza, scostamento, deviazione, distanza, ecc.) Δ(Y) = E(Y) = Y* - Y definito anche errore da eliminare. La logica del controllo è semplice: attribuire a Xt una successione di valori che annullino E(Y) = Δ(Y). Quali valori? Per calcolarli occorre conoscere un tasso di reazione hx o anche h(X/Y), che indica la misura secondo la quale E(Y) agisce sulla leva Xt, per ottenere il nuovo valore Xt+1 , tale che: [oppure: Δ(Y*) = Y – Y*]. Xt+1 = Xt + [E(Y) × hx] o, anche, in forma differenziale: Xt+1 - Xt = [E(Y) × hx] Per un controllo simmetrico, si pone: h = 1 / g. [email protected] 5 Pag. 52 Modello canonico semplificato di Sistema di Controllo a una leva Tasso di azione g(Y/X) s D = Disturbo esterno Variabile d’azione = X B s Tasso di reazione h(X/Y) [email protected] Variabile da controllare = Y o Obiettivo = Y* s Scostamento o Scarto o Errore E(Y/X) = Y*–Y 6 La distanza come variabile fondamentale Ecco come Wiener descrive la funzione della “distanza” cioè dello scostamento, o errore: Pag. 51 Supponiamo che io debba prendere una matita. Per fare questo devo muovere certi muscoli. Nessuno di noi, eccetto qualche esperto anatomista, sa tuttavia quali siano questi muscoli [...] Ciò che noi vogliamo consapevolmente fare è solo prendere la matita. Una volta presa questa decisione, il movimento procede in modo tale che – per così dire – “quanto manca alla presa della matita” decresca progressivamente. Questa parte dell’azione non si svolge a livello di piena consapevolezza [...]. Vediamo dunque che per un’azione efficace sul mondo esterno, non solo è essenziale possedere buoni organi motori, ma occorre che l’attività di tali organi sia adeguatamente segnalata a scopo di controllo al sistema nervoso centrale, e che i rilevamenti degli organi di controllo si combinino appropriatamente con le altre informazioni in arrivo dagli organi sensoriali per determinare un’uscita motoria regolata (Wiener, 1968, p. 30). [email protected] 7 Pag. 50 Sistema di Controllo ad una leva. Definizione Definizione. Nel Systems Thinking, un sistema di controllo è un sistema logico che consente di raggiungere o mantenere un desiderato Y*, di una data variabile Yt (effetto, o output) mediante variazioni in una variabile Xt (causa, o input), calcolate in modo da annullare l’errore E(Y) = Y* - Yt, malgrado possibili disturbi esterni, Dt. È facile riconoscere che un Sistema di Controllo, da un punto di vista logico, è un loop di bilanciamento che connette le variabili X, Y, D, secondo lo schema canonico: [s–o–s] [email protected] 8 Par. 1.8 Sistema ad una leva senza ritardo Audio gy=3 Tasso di azione = g s Apprendimento, esperienza X0=0 Rotazione manopola = X Disturbo esterno = D B Volume suono =Y Volume desiderato= Y* s hx=1/3 Tasso di reazione = h o Y*=60 s Errore = E(Y) = Y* – Y Suono percepito: - basso se E>0 - alto se E<0 - gradevole se E=0 X 15 decisione decisione +3 15+3=18 decisione +4 18+4=22 -2 22-2=20 decisione [email protected] Y E ×3 45 60-45=15 ×3 54 60-54=6 ×3 66 60-66=-6 ×3 60 60-60=0 9 FINE Sistema ad una leva senza ritardo Par. 1.9 Temperatura acqua con miscelatore gy=2 Tasso di azione g(Y/X) s Disturbo esterno =D Apprendimento, esperienza Rotazione miscelatore = X X0=0 Temperatura acqua = Y B s hx=1/2 o Y*=30 s Errore= EY = Tasso di reazione h(X/Y) Y* – Y Temperatura percepita: - fredda se EY>0 - calda se EY<0 - gradevole se EY=0 X decisione decisione decisione Temperatura desiderata = Y* Y 12 +5 12+5=17 -2 17-2=15 [email protected] ×2 Tempo di reazione r(X/Y) r(X/Y) = 1 E 24 30-24=6 34 30-34=-4 30 30-30=0 FINE 10 Pag. 51 Modello generale di sistema di controllo a una leva La struttura generale dei sistemi di controllo ad una leva del tipo standard [s–o–s] senza ritardi. Tasso di azione g(Y/X) th s MANAGER Apprendimento, esperienza D = Disturbo esterno [s–o–s] Variabile d’azione = X th+1 B s Variabile da controllare = Y o th Scarto = Sy Tasso di reazione h(X/Y) = Y – Y* Obiettivo = Y* s GOVERNANCE Motivazioni esterne personali Tempo di reazione r(X/Y) [email protected] 11 Pag. 60 Tipi Variazione continua di X Sono i Sistemi di Controllo nei quali la Xt assume valori continui nel tempo, anche se sono tempificati per istanti discreti: t0, t1, ecc., producendo variazioni continue in Yt. [email protected] 12 Pag. 60 Tipi Variazione discreta di X Sono i Sistemi di Controllo nei quali la Xt assume valori discreti nel tempo, che dipendono da un passo fisso della leva che si ripete nel tempo producendo una variazione discreta in Yt fino a quando non ha raggiunto Y*. manopola/decibel 5 Yt=0 = tempo di reazione 1 Y* = 0 tolleranza max in passo fisso delle manop. [email protected] 5 tolleranza di precisione in decibel 50 decibel 0 13 Pag. 57 Una variabile fondamentale Il tempo di reazione Il tempo di reazione rx è una variabile decisionale che stabilisce di quando decade l’errore, per unità di tempo, per ogni azione sulla X. È più facile – ma del tutto equivalente – definire tempo di reazione rx come la variazione di X per unità di tempo. In pratica: Se, per un dato E(Y) la X deve variare, per es. di 60, allora: 70.0 con rx = 1, X varia di 60, 60.0 50.0 con rx = 2, X varia di 30, 40.0 con rx = 3, X varia di 20, 30.0 20.0 ecc. 10.0 0.0 Un tempo di reazione è molto importante per il controllo in quanto un rx maggiore di 1 rende il controllo più “graduale”, “morbido” e “accettabile”. 1 [email protected] 2 3 4 5 6 7 8 9 10 14 Controllo immediato e graduale Pag. 89 Il controllo è immediato se il tempo di reazione è rx =1. Sono sistemi ad aggiustamento veloce della Y ma sono pericolosi e difficili da realizzare in quanto producono uno shock nella struttura fisica del sistema. Il controllo appare “ruvido” (rough control). Il controllo graduale opera quando rx >1, così che la struttura fisica assorbe gradualmente le variazioni di X e di Y. Il sistema porta Yt a Y* in un solo istante. Il sistema produce una dinamica di Y verso Y* più lenta ma più morbida (soft control). Occorre individuare il rx >1 che porti ad un bilanciamento tra rapidità e gradualità. Sono a controllo graduale quelli a variazione discreta per i quali non si pone rx. [email protected] 15 Attenzione ai ritardi Quando non è dichiarato esplicitamente, si suppone che: Se tra lo stimolo DX e la risposta DY intercorre un periodo relativamente lungo, allora si dice che lo stimolo DX e la risposta DY siano concatenati istantaneamente. la risposta DY si produce con un ritardo rispetto allo stimolo DX. Il ritardo si rappresenta nel modello scrivendo RITARDO o sulla freccia i cui processi presentano il ritardo, o barrandola. Regola: vi è un ritardo nella risposta se è possibile fare variare almeno due volte la X prima che si produca la prima variazione della Y. I ritardi non sempre si possono eliminare ma i loro effetti si possono mitigare con rx >1. Si veda anche il modulo 2b. [email protected] 16 Par. 1.9 Sistema ad una leva con ritardo Temperatura acqua con miscelatore gy=2 Tasso di azione g(Y/X) s Disturbo esterno =D Apprendimento, esperienza Rotazione miscelatore = X Temperatura acqua = Y B X0=0 s hx=1/2 o Temperatura desiderata = Y* Y*=30 s Errore= EY = Tasso di reazione h(X/Y) X decisione 12 decisione 20=12+8 +8 23=20+3 +3 decisione [email protected] 10=23-13 -13 decisione Y* – Y Temperatura percepita: - fredda se EY>0 - calda se EY<0 - gradevole se EY=0 ×2 Tempo di reazione r(X/Y) Y r(X/Y) = 1 E 0 30-0=30 24 30-24=6 40 30-40=-10 46 30-46=-16 17 Doccia con ritardi e diversi tempi di reazione CONTROLLO TEMPERATURA DOCCIA CON UN RITARDO CONTROLLO TEMPERATURA DOCCIA CON UN RITARDO 70,00 40,00 60,00 35,00 30,00 50,00 25,00 40,00 20,00 30,00 15,00 20,00 10,00 10,00 5,00 0,00 0,00 1 2 3 4 5 6 7 obiettivo 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 temperatura 1 2 3 4 5 miscelatore rotazione 6 7 8 obiettivo CONTROLLO TEMPERATURA DOCCIA CON 2 RITARDI 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 temperatura miscelatore rotazione CONTROLLO TEMPERATURA DOCCIA CON 2 RITARDI 300,00 45,00 200,00 40,00 35,00 100,00 30,00 0,00 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 25,00 -100,00 20,00 -200,00 15,00 10,00 -300,00 5,00 -400,00 0,00 1 -500,00 obiettivo [email protected] temperatura miscelatore rotazione 2 3 4 5 6 obiettivo 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 temperatura miscelatore rotazione 18 Il tempo entropico Par. 3 Ogni Sistema di Controllo scandisce la sua dinamica su una appropriata scala temporale che definisce la finestra temporale del sistema. Anche se la dinamica può essere continua, per la costruzione di modelli di simulazione si suppone normalmente che essa sia scansionata per intervalli discreti. La lunghezza dell’intervallo dipende dall’accuratezza della misurazione dell’errore e soprattutto dalle esigenze di precisione. [email protected] 19 Tipi Sistemi di on/off e I/O. Par. 2.6 Sistemi on/off. Sono particolari sistemi che raggiungono l’obiettivo Y* facendo funzionare [on] la leva Xt per un dato tempo preimpostato, T*, fino a quando la arrestano [off] per poi riprendere quando D produce nuovamente un errore di ampiezza prefissata ΔE* (es. condizionatore). Sistemi I/O Sono particolari sistemi che tentano di raggiungere l’obiettivo Y* accendendo [I] la leva X, una o più volte, per un dato tempo, deciso di volta in volta, per ottenere un valore fisso ΔY, fino a quando la spengono [O], annullando ΔY, per poi riaccenderla quando D produce nuovamente un errore E. (es. ascensore). [email protected] 20 Tipi Sistemi di on/off e I/O. Par. 10 Sistemi on/off. Yt = variabile da controllare Y* = obiettivo Xt = on Xt = off Xt = on Xt = off Sistemi I/O Yt = variabile da controllare + ΔY Xt = I [email protected] - ΔY Y* = obiettivo Xt = O 21 Sistema di controllo on-off a una leva. Temperatura dell’aria con condizionatore È un sistema nel quale non c’è intervento umano se non per decidere la temperatura obiettivo. Si avvia quando si manifesta lo scostamento. v = volume aria fredda c = temperatura aria fredda D = Disturbo esterno s g=v x c X = Tempo di accensione = t B Temperatura ambientale = Y s h o Temperatura desiderata = Y* s Errore o Scarto E(Y) = Y* – Y Accensione solo se E < 0 Temperatura percepita: - bassa se E(Y) > 0 - alta se E(Y) < 0 - gradevole se E(Y) = 0 [email protected] 22 Variazione discreta I/O Ascensore quale sistema di controllo Tasso di sollevamento g(Y/X) MOTORE s Tempo di accensione = X B Pianot+1 = = Y = Pianot + salita/discesa Piano desiderato (pulsante) = Y* o CALCOLO TEMPO ACCENSIONE s Tempo accensione h(X/Y) [email protected] RILEVATORE DEL PIANO Salita/discesa piani = E(Y) = Y* – Y s 23