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per correlare gli obiettivi di Lisbona (cooperazione, sviluppo

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per correlare gli obiettivi di Lisbona (cooperazione, sviluppo
FARE SISTEMA IN EUROPA
Orientamenti strategici della Comunità Europea
per lo sviluppo rurale e la politica di coesione
• Con tali orientamenti strategici, il Consiglio
individua, nell'ambito dei Fondi Europei le priorità
dell'Unione europea (UE), per correlare gli obiettivi di
Lisbona (cooperazione, sviluppo, competitività) con
gli obiettivi di Göteborg (sostenibilità) e dare loro
un'attuazione concreta,
• Lo scopo perseguito è quello di garantire la
coerenza dello sviluppo con le altre politiche
comunitarie, in particolare con le politiche di
coesione e dell'ambiente,
DIMENSIONE EUROPEA [SISTEMA EUROPA]
INDISPENSABILE PER UNA CONCRETA POLITICA DI COESIONE,
PER SOSTENERE LA CRESCITA,
L'OCCUPAZIONE, LA CONOSCENZA E LA COOPERAZIONE
linee guida della strategia comunitaria:
•
rafforzare la dimensione strategica della politica di sviluppo territoriale.
•
garantire un maggiore impegno delle Comunità e degli Enti Locali tramite un dialogo
intensificato nell'ambito della cooperazione tra gli Stati membri, i territori.e le
regioni.
priorità:
•
migliorare l'attrattiva delle regioni, dei territori e delle città degli Stati membri
•
incoraggiare l'innovazione, l'imprenditorialità e la crescita dell'economia della
conoscenza
•
creare numerosi posti di lavoro qualitativamente migliori
•
tener conto della dimensione territoriale della politica di coesione delle esigenze e
delle peculiarità specifiche dei territori, in base ai problemi o alle opportunità che
risultano dalla rispettiva condizione geografica.
DIMENSIONE TERRITORIALE
e SVILUPPO DEI TERRITORI
• attività orientate e progetti a dimensione sovracomunale
quale elemento di forza e di qualità per lo sviluppo
• valorizzazione, degli attori economici, sociali e culturali
locali
•
partecipazione alla formazione di progetti capaci di
accrescere il valore del patrimonio territoriale locale
• crescita delle attività di produzione e commercializzazione
di ricchezza durevole,
• definizione di un modello di sviluppo sostenibile,
TURISMO SOSTENIBILE
FRONTIERA: attività e crescita sostenibili
La sfida per l’industria del turismo, per le sue imprese e destinazioni, è la seguente:
•
come gestire l’attività turistica e la crescita del settore in modo tale da garantire il
rispetto dei limiti delle risorse di base e la capacità di quelle risorse di rigenerarsi,
assicurando nel contempo il successo commerciale?
•
Il prodotto turismo si basa largamente sulla qualità ambientale, culturale e sociale,
il settore, se non viene gestito in maniera sostenibile, rischia di deteriorare o
perfino esaurire la base delle risorse che generano il suo reddito, e quindi di
diventare economicamente e socialmente insostenibile.
•
Lo sviluppo sostenibile del turismo è legato alla crescita della qualità piuttosto che
della quantità. La consapevolezza del turista circa la qualità rappresenta un
prerequisito anche per lo sviluppo sostenibile in cui sostenibilità e qualità devono
necessariamente integrarsi.
•
Entrambe sono indispensabili per la competitività del settore turistico. La
competitività delle imprese turistiche e delle destinazioni esige efficienza per
compensare la sostenibilità e assicurare un ritorno economico sostenibile.
Dall’altro lato, la qualità della forza lavoro, il rispetto per la società locale e un
minore impatto sull’ambiente liberano i capitali necessari per la gestione efficiente
delle risorse.
Turismo oggi:
Frontiera CULTURALE
Frontiera IMPRENDITORIALE
Frontiera ESTETICA
Frontiera Culturale
Legata alla ricerca di un “turismo
motivato e consapevole”, dove il
turista, meglio il viaggiatore, ricerca un
posto, una località consapevolmente;
il turismo ha subito in questi anni delle evoluzioni significative ed
ogni territorio si deve, infatti, organizzare come un sistema turistico
che, attraverso un’azione integrata e combinata dei diversi fattori di
attrattività, creino prodotti (tradizionali o innovativi) per soddisfare
specifiche esigenze turistiche.
Il “Sistema Turistico” si sta orientando verso nuovi modelli di
vacanza che coniugano la tradizionalità delle mete turistiche con
nuove esperienze di “conoscenza” del territorio, in cui la riscoperta
dei valori e delle tradizioni locali diventa l’elemento caratterizzante
dell’esperienza turistica.
Frontiera Imprenditoriale
Legata alla figura degli operatori economici quali veri
e propri operatori turistici, come soggetti
pienamente coinvolti nella progettazione e nella
pianificazione e non limitati alla sola erogazione dei
servizi.
 lo stesso orientamento al mercato non può essere solo
orientamento al target, occorre trovare un punto di
equilibrio tra domanda e offerta, tra mercato ed identità
dei luoghi. In altre parole tra orientamento alla domanda
ed orientamento al prodotto. In pratica portare ad una
gestione pianificata dell’offerta orientata ad armonizzare
le esigenze espresse dalla clientela con le necessità ed
aspettative della collettività locale e dell’ambiente
circostante; creando quindi spazi originali per nuove
professionalità, nuove idee di impresa e di aggregazione,
e nuove modalità di interpretazione del territorio;
• Oggi una delle regole del marketing turistico è
quella dell’adattabilità, “le nuove frontiere” quali la
gestione della fedeltà, la personalizzazione, sono da
considerare pilastri delle aziende turistiche legate
alla tradizione italiana, il cliente va considerato come
persona, ospite ed amico, nel tema della relazionalità
e non dell’unidirezionalità che implica sfruttamento.
• L’obiettivo dovrà essere anche quello di delineare
nuovi orientamenti e nuove tendenze, sempre con
una piena aderenza alla realtà del turismo e
dell’ospitalità.
Frontiera ESTETICA
Legata alla definizione di politiche locali di
qualificazione di spazi pubblici, ambientali e
residenziali che garantiscano il più possibile ai
visitatori di non venire in contatto con situazioni che
possono fare inorridire (dagli arredi urbani alla
segnaletica, passando per pavimentazioni, infissi,
colori delle facciate, illuminazioni, artigianato
turistico….).
• Il turista/visitatore desidera sentirsi parte di un contesto, e
non cellula estranea per la quale sono previste solo
esperienze decontestualizzate o banali, souvenir per
turisti, menu per turisti, itinerari per turisti…….. occorre
classificare, anche in questo caso, forme di ospitalità di
impatto modesto, o locali, invece di assistere
all’importazione di modelli estranei con forte impatto
culturale e ambientale.
Azioni chiave
1. Sviluppare forme di attività multi-disciplinari più integrate, che si
colleghino allo sviluppo del luogo, alla sua rigenerazione e rinnovo,
ma capace altresì di individuare nuovi modelli originali di ospitalità;
2. Sviluppare una pratica innovativa attraverso progetti cui possa
partecipare la comunità locale. Ciò aiuterà a mobilitare le risorse
culturali locali e a rendere i residenti ambasciatori del proprio
territorio.
3. Sviluppare la ricerca e la sperimentazione, per individuare nuovi
modelli teorici di marketing capaci di soddisfare i desideri di
domanda senza perdere di vista la valorizzazione delle specificità e
dell’identità del luogo e dei prodotti;
4. Ridefinire costantemente la nostra idea di “località” e di “prodotto”
potenziando la ricerca degli aspetti più interessanti, diversificanti e
di complessità superando ogni immagine di omogeneità e di
semplicità.
"SISTEMI TURISTICI"
come insieme di programmi, progetti e servizi per lo sviluppo turistico di
un dato territorio, tenendo conto dell'offerta integrata di beni culturali,
ambientali e della produzione locale, dall'enogastronomia ai prodotti
tipici.
Un sistema turistico individuato da tre componenti:
• un programma, un idea di sviluppo
• un'intesa tra soggetti pubblici e privati che produce
accordi ed azioni
• un territorio definito al quale si riferiscono programma
e intesa.
Legge Regionale 2
La Regione ne sostiene lo sviluppo economico
e
sociale e partecipa alla definizione delle Intese
istituzionali di programma per lo sviluppo
della montagna, (art. 4 LR 2/2004) che vengono
approvati da Regione, Province, Comunità
montane e Comuni montani e quindi alla
negoziazione e al finanziamento degli Accordi
quadro per lo sviluppo delle zone montane
(art. 6 LR 2/2004)
INTESE
• La “visione strategica” dell’Intesa si basa sulla
situazione
concreta
registrata
e
facilmente
verificabile nell’equazione posizione geografica +
qualità ambientale + sistema di mobilità + assetto
produttivo + servizi = distretto qualità di montagna +
sistema turistico locale.
• I due obiettivi individuati rappresentano la naturale
evoluzione degli attuali punti di forza, mettendo in
rete tra loro le “eccellenze” già riscontrabili e
prefigurando uno sviluppo equilibrato ed armonico
delle tendenze positive che si stanno manifestando e
che meritano di essere assecondate e favorite.
Asse 1 – Sicurezza del territorio/tutela e valorizzazione della qualità ambientale
6 Misure -Sicurezza del Territorio, assetto idrogeologico e valorizzazione delle aste
fluviali; Protezione civile; Qualità ambientale e pianificazione urbanistica sostenibile;
Infrastrutture minori e rete sentieristica; Silvicoltura; Sistema dei Parchi
Asse 2 – Cultura/sistemi scolastici e formativi
• Sviluppo di iniziative di trasferimento e produzione del sapere, soprattutto nei settori
dell’assetto del territorio, della protezione attiva dell’ambiente, dell’agricoltura e
dell’innovazione
5 Misure - Supporto alle associazioni culturali del territorio; Supporto e potenziamento
delle strutture didattiche del sistema scolastico esistente sul territorio; Attività di
formazione professionale; Supporto alla creatività giovanile; Supporto alle attività
culturali in campo storico-archeologico
Asse 3 - Riqualificazione e sviluppo delle strutture produttive
5 Misure - Distretto della Qualità di Montagna; Sistema turistico locale dell’Appennino
bolognese - Marketing territoriale; Agricoltura, sviluppo rurale e valorizzazione dei
prodotti tipici; Risparmio energetico e fonti energetiche rinnovabili; Commercio
Asse 4 - Servizi al cittadino e al territorio/sistemi infrastrutturali di collegamento e
telematica
7 Misure - Gestione unificata di servizi e funzioni comunali; Sviluppo e sostegno delle
politiche socio-sanitarie; Politiche abitative; Mobilità delle persone e delle merci; Servizi
alle imprese; Azioni di sostegno ai centri minori; Sviluppo dei Piani di E-Goverment.
Accordi-quadro 2005
• Viabilità e mobilità
• Realizzazione di un polo di formazione
professionale nella Montagna Bolognese
• Difesa Attiva del territorio
• Valorizzazione turistica ed ambientale del
territorio per il sistema del Parco del fiume
Santerno
• I tre Accordi-quadro della Montagna
Bolognese
I tre Accordi-quadro della
Montagna Bolognese
Miglioramento dell’accessibilità e dei sistemi di
interfaccia delle stazioni ferroviarie della linea
Porrettana e della linea Direttissima e
sperimentazione di nuovi servizi di trasporto “a
domanda” nelle aree di crinale e a sostegno
dell’utenza sociale
• L’Accordo-quadro vede la partecipazione di tutte le Comunità
Montane, Valle del Samoggia, Cinque Valli Bolognesi, Valle del
Santerno ed Alta e Media Valle del Reno che svolge funzione di
autorità di programma.
• Con questo Accordo-quadro si intende contribuire ad una più
complessiva risistemazione del trasporto pubblico che va adeguato
alle profonde e continue modificazioni demografiche che si
registrano, mantenendo un ruolo primario del trasporto su ferro.
I tre Accordi-quadro della
Montagna Bolognese
Introduzione e sperimentazione di energie rinnovabili
L’Accordo-quadro vede la partecipazione di tutte le Comunità
Montane, Valle del Samoggia, Alta e Media Valle del Reno, Valle del
Santerno e Cinque Valli Bolognesi che svolge funzione di autorità
di programma.
• I progetti previsti fanno riferimento a:
- sviluppo della microtecnologia idroelettrica attraverso la
realizzazione di impianti che sfruttano piccoli salti d'acqua;
- promozione di impianti eolici -;
- diffusione delle tecnologie solare e fotovoltaica (anche in parallelo
con altre fonti energetiche), presso gli Enti pubblici e presso i privati;
- impianti a biogas e sistemi di compostaggio in aziende agricole,;
- realizzazione di un impianto sperimentale di cogenerazione
energetica per il nuovo Ospedale Civile di Porretta Terme;
I tre Accordi-quadro della
Montagna Bolognese
Creazione di un Distretto delle Qualità
L’Accordo-quadro vede la partecipazione di tutte le Comunità
Montane del territorio montano della provincia di Bologna .
L’Autorità di Programma è la Comunità Montana Valle del
Samoggia.
• Con questo Accordo s’intende affermare una cultura della qualità
attraverso azioni di promozione delle situazioni di eccellenza
esistenti nel territorio ed avviare un processo partecipato di
valorizzazione e commercializzazione, come marca unica, dei
prodotti esistenti ampliando progressivamente il numero di operatori
e soggetti economici coinvolti in un’ottica di sviluppo e di
innalzamento del livello dell’offerta.
GLI INTERVENTI PIU’ SIGNIFICATIVI
“TURISMO MONTAGNA”
“VETRINE DI QUALITÀ”
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “CAMPORESI-FUMAGALLI”
CENTRO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE “G.C. CROCE”
RASSEGNA CINEMATOGRAFICA INTERNAZIONALE “L’ACQUA E LA VITA”
NUOVO MACELLO VALLE DEL RENO
CENTRO CAME (Myultisettoriale delle eccellenze)
RISORSA EUROPA (VAL SAMOGGIA)
MUSEO DEL TARTUFO, DEL VINO, DELLE ARTI E MESTIERI, DELLA
LINEA GOTICA, ECOMUSEI
CENTRO VISITA PARCO CORNO ALLE SCALE E CENTRO
EDUCAZIONE AMBIENTALE ABBAZIA MONTEVEGLIO
Progetto Speciale per la Montagna
Mercato delle “cose buone”
Il Biologico e il Locale
dal
“Produttore agricolo al
Consumatore”
Agire locale, pensare globale:
una proposta per lo sviluppo di un rapporto
diverso tra produzione e vendita, che valorizzi le
risorse locali e che inviti ad un “consumo critico”.
Il Mercato
Gli obiettivi di un sistema turistico per
il territorio della montagna bolognese
• Promuovere e sostenere processi di
aggregazione ed integrazione dell’offerta turistica
• Coordinare e gestire la rete dei punti di
informazione ed accoglienza turistica
• Sostenere e riqualificare la creazione e la
promozione di marchi di qualità
• Supportare la visibilità e la commercializzazione
dei prodotti turistici
• Monitorare il territorio e le emergenze turistiche
con l’obiettivo di favorirne la valorizzazione, la
conservazione e la tutela
Grazie per l’attenzione
Fly UP